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Carta dei Valori e dei Principi sulla Pet Relationship Titolo 4 - Le prassi Si ribadisce l’importanza dell’adeguatez- za delle competenze professionali rispetto alle caratteristiche dell’utenza. Art. 18 Definizione dell’équipe progettuale Nella fase progettuale e nella fase di monitoraggio è necessaria la presenza di un’équipe costituita da figure qualificate da esperienze documentate e da un curriculum di competenza specifica; a ciò si aggiungono le figure specialistiche di riferimento relative al progetto. Art. 19 Definizione del team prescrittivo Nell’ambito dell’équipe devono essere sempre presenti alcune figure professionali definite team prescrittivo, comprendenti: • psicologo; medico veterinario zooiatra; medico veterinario o biologo con formazione ed esperienza nelle scienze comportamentali applicate; operatore tecnico con specifica preparazione nell’interazione con la specie di riferimento. Alcune delle competenze professionali succitate possono anche essere assunte da un’unica persona se rispondente agli specifici requisiti richiesti. Si raccomanda comunque di allargare il team a quante più possibili figure professionali per poter cogliere e sviluppare tutte le potenzialità dell’intervento. Art. 20 Criteri di validazione per i progetti di ricerca Nell’ambito della ricerca si ritiene indispensabile applicare criteri di controllo e validazione riconosciuti dalla comunità scientifica nell’ambito delle scienze comportamentali applicate, nella ricerca psicosociale o nella scienza biomedica. Art. 21 Criteri procedurali Nella definizione dei progetti di intervento si ribadisce: • l’importanza di potersi avvalere del contributo specifico e contingente di ciascun operatore, la necessità di definire delle aree protocollari di intervento che consentano la riproducibilità dell’esperienza anche con l’obiettivo di definire delle linee guida riferite alle specifiche esigenze dei fruitori; • la centralità del benessere del fruitore rispetto agli obiettivi del progetto; • l’importanza di un bilanciamento tra l’iniziativa e le capacità professionali e personali degli operatori e le prassi metodologiche accreditate. Art. 22 Istituzione della commissione Si provvede ad istituire una commissione che si faccia carico di attuare e promuovere i principi ispiratori della carta attraverso: una banca dati sulle ricerche, evidenze, protocolli relativi a progetti operativi; la consulenza tecnico-informativa a chiunque ne faccia richiesta; la definizione di linee guida relative ai campi di applicazione; la raccolta delle notifiche dei progetti di ricerca con verifica della corrispondenza ai principi della carta e successiva certificazione su richiesta degli interessati (Enti e/o professionisti erogatori dei servizi). Art. 23 Carta dei Servizi Ci si impegna alla costituzione di una Carta dei Servizi che renda espliciti i requisiti minimi e i processi di qualità totale nell’erogazione del servizio. Enti che hanno sottoscritto Carta Modena ADAA Associazione Difesa Animali Ambiente Ente Morale ONLUS Amici dell’Ippoterapia Associazione ONLUS Arcobaleno Associazione Animali di Città ONLUS Associazione Cinofila Senigalliese Associazione Culturale Anthrozoos Centro di Educazione e Formazione Permanente Uomo-Animale Associazione Culturale Cave Canem Centro di Pet Therapy Associazione Impronta Azienda Unità Sanitaria Locale Modena Dipartimento di Sanità Pubblica-Informo Azienda Unità Sanitaria Locale Reggio Emilia Distretto di Scandiano Gruppo Multidisciplinare Distrettuale Attività Assistita con Animali Centro Cinofilo Europeo di Aldo La Spina Centro Studi di Bioetica e Pedagogia della Complessità Centro Studi Interdisciplinari di Zooantropologia Trento Comune di Formigine Assessorato Ambiente e Sviluppo Sostenibile, Ufficio Diritti Animali e Politiche Ambientali Comune di Modena Settore Ambiente, Ufficio Diritti Animali Comunità Terapeutica di Camparta Alta di Trento Associazione Centro Antidroga GIAC Gruppo Interattivo Animali da Compagnia ITACA Istituto Terapie e Attività Con Animali Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise "G. Caporale"-Teramo SISCA Società Italiana Scienze Comportamentali Applicate ThinkDog Società di Zooantropologia Applicata Federazione Nazionale Ordine Veterinari Italiani FNOVI Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Facoltà di Medicina Veterinaria Scuola di Interazione Uomo Animale SIUA Società Culturale Italiana Veterinari per Animali da Compagnia Con il patrocinio di: In collaborazione con Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise "G. Caporale"- Teramo

Carta dei Valori e dei Principi - csiz.eu · Carta dei Valori e dei Principi sulla Pet Relationship Titolo 4 - Le prassi Si ribadisce l’importanza dell’adeguatez-za delle competenze

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Carta dei Valori e dei Principisulla Pet Relationship

Titolo 4 - Le prassi

Si ribadisce l’importanza dell’adeguatez-za delle competenze professionali rispettoalle caratteristiche dell’utenza.

Art. 18 Definizione dell’équipe progettualeNella fase progettuale e nella fase dimonitoraggio è necessaria la presenza diun’équipe costituita da figure qualificateda esperienze documentate e da uncurriculum di competenza specifica; a ciòsi aggiungono le figure specialistiche diriferimento relative al progetto.

Art. 19 Definizione del team prescrittivoNell’ambito dell’équipe devono esseresempre presenti alcune figureprofessionali definite teamprescrittivo, comprendenti:• psicologo;• medico veterinario zooiatra;• medico veterinario o biologo con formazione ed esperienza nelle scienzecomportamentali applicate;• operatore tecnico con specifica preparazione nell’interazione con la specie di riferimento.Alcune delle competenze professionalisuccitate possono anche essere assunteda un’unica persona se rispondente aglispecifici requisiti richiesti.Si raccomanda comunque di allargare ilteam a quante più possibili figureprofessionali per poter cogliere esviluppare tutte le potenzialitàdell’intervento.

Art. 20 Criteri di validazioneper i progetti di ricercaNell’ambito della ricerca si ritieneindispensabile applicare criteri di controlloe validazione riconosciuti dalla comunitàscientifica nell’ambito delle scienzecomportamentali applicate, nella ricercapsicosociale o nella scienza biomedica.

Art. 21 Criteri proceduraliNella definizione dei progetti di interventosi ribadisce:• l’importanza di potersi avvalere del contributo specifico e contingente di ciascun operatore, la necessità di definire delle aree protocollari di intervento che consentano la riproducibilità dell’esperienza anche con l’obiettivo di definire delle lineeguida riferite alle specifiche esigenze deifruitori;• la centralità del benessere del fruitorerispetto agli obiettivi del progetto;• l’importanza di un bilanciamento tral’iniziativa e le capacità professionali e personali degli operatori e le prassimetodologiche accreditate.

Art. 22 Istituzione della commissioneSi provvede ad istituire una commissioneche si faccia carico di attuare e promuoverei principi ispiratori della carta attraverso:• una banca dati sulle ricerche, evidenze, protocolli relativi a progettioperativi;• la consulenza tecnico-informativa a chiunque ne faccia richiesta;• la definizione di linee guida relative aicampi di applicazione;• la raccolta delle notifiche dei progetti diricerca con verifica della corrispondenzaai principi della carta e successivacertificazione su richiesta degli interessati(Enti e/o professionisti erogatori deiservizi).

Art. 23 Carta dei ServiziCi si impegna alla costituzione di una Cartadei Servizi che renda espliciti i requisitiminimi e i processi di qualità totalenell’erogazione del servizio.

Enti che hanno sottoscrittoCarta Modena

ADAAAssociazione Difesa Animali Ambiente

Ente Morale ONLUS

Amici dell’IppoterapiaAssociazione ONLUS

Arcobaleno

Associazione Animali di CittàONLUS

Associazione Cinofila Senigalliese

Associazione Culturale AnthrozoosCentro di Educazione e Formazione

Permanente Uomo-Animale

Associazione Culturale Cave CanemCentro di Pet Therapy

Associazione Impronta

Azienda Unità Sanitaria LocaleModena

Dipartimento di SanitàPubblica-Informo

Azienda Unità Sanitaria LocaleReggio Emilia

Distretto di ScandianoGruppo Multidisciplinare Distrettuale Attività

Assistita con Animali

Centro Cinofilo Europeodi Aldo La Spina

Centro Studi di Bioetica e Pedagogia della Complessità

Centro Studi Interdisciplinaridi Zooantropologia

Trento

Comune di FormigineAssessorato Ambiente e SviluppoSostenibile, Ufficio Diritti Animali

e Politiche Ambientali

Comune di ModenaSettore Ambiente, Ufficio Diritti Animali

Comunità Terapeuticadi Camparta Alta di Trento

Associazione Centro Antidroga

GIACGruppo Interattivo

Animali da Compagnia

ITACAIstituto Terapie e

Attività Con Animali

Istituto Zooprofilattico Sperimentaledell'Abruzzo e del Molise

"G. Caporale"-Teramo

SISCASocietà Italiana Scienze

Comportamentali Applicate

ThinkDogSocietà di Zooantropologia Applicata

Federazione NazionaleOrdine Veterinari ItalianiFNOVI

Alma Mater Studiorum,Università di Bologna,Facoltà di Medicina Veterinaria

Scuola di InterazioneUomo AnimaleSIUA

Società Culturale ItalianaVeterinari per Animalida Compagnia

Con il patrocinio di:

In collaborazione con

Istituto ZooprofilatticoSperimentale dell'Abruzzoe del Molise "G. Caporale"- Teramo

Premesse

Art. 1Si riconosce il debito ontologicodell’uomo nei confronti dell’alteritàanimale; in particolare si ribadisce lanecessità di preservare tale referenza.Il rapporto con l’animale domesticocostituisce un valore fondamentale perl’uomo e il processo di domesticazione èda riconoscersi come patrimoniodell’umanità.

Art. 2L’interazione uomo-animale presentaimportanti valenze emozionali, cognitive,formative, assistenziali e terapeutiche chevanno promosse, tutelate e valorizzateall’interno della società.Per portare a eccellenza tali valenze siritiene indispensabile promuovere unrapporto uomo-animale che sia equilibratoe consapevole, caratterizzato dareciprocità e corretta espressioneetologica nel rispetto delle specificheindividualità.La relazione deve essere costruita sullapiena conoscenza delle caratteristichedi specie e di individualità dei soggettie deve tradursi in un atto di assunzionedi piena responsabilità da parte di chi lapromuove.

Art. 3Oggetto della presente Carta è stabiliredei principi di corretta fruizione dellarelazione uomo-animale. Le valenzeformative, assistenziali e terapeutiche cherisultano da tale rapporto devono essereattribuibili al complesso di relazioni chevengono implementate dalla presenza edall’interazione con l’animale e non tantodalla sua espressione performativa.

Art. 4I protocolli di ricerca, di intervento e lerelative applicazioni riferite all’interazioneuomo-animali (progetti operativi) siriconoscono nelle acquisizioni dellazooantropologia teorica anche in relazioneall’evoluzione delle conoscenze.

Titolo 1 - La tutela degli animali

Art. 5 Bioetica animaleOgni progetto operativo deve riconoscerel’animale come paziente morale nelrispetto di alcuni interessi specifici eimprescindibili riferibili alla senzienza, albenessere, all’espressione dellepreferenze, all’integrità genetica.L’animale non va considerato né in modoreificatorio né attraverso proiezioneantropomorfica. Agli animali coinvolti neiprogetti di pet therapy dovrà essereassicurata una corretta tutela delbenessere a fine carriera.

Art. 6 Scelta degli animaliLa scelta degli animali dovrà orientarsiverso varietà animali e soggetti che, percaratteristiche fisiologiche ecomportamentali, siano compatibili congli obiettivi del progetto. L’animalecooperatore deve essere certificato inbuono stato di salute psico-fisico efunzionale.

Art. 7 Ruolo dell’animaleL’animale va inteso come cooperatoreche, senza essere necessariamentepresente in tutte le fasi di attuazione delprogetto, possa comunque esprimere unruolo diretto e indiretto nei confronti delfruitore, tale da far risaltare la referenzaanimale e il valore della relazione uomo-animale.

Art. 8 Salute e aspetti zooiatriciIl buono stato di salute psico-fisico efunzionale va costantemente monitoratoe garantito in tutte le fasi applicative, conparticolare riferimento alle situazioni distress derivanti dal lavoro.

Art. 9 Benessere animaleL’animale va mantenuto nelle condizionicompatibili con le sue caratteristichefisiologiche e comportamentali esalvaguardato da qualunque trauma fisicoe psichico. Deve poter usufruire diadeguati periodi di riposo e poter trarrebenefici dall’attuazione dell’attività svolta.

• Considerando la notevole mole diesperienze e di ricerche che da alcuni decennisi sono andate accumulando sugli effettispecifici dell’interazione uomo-animale intermini di benessere e di salute per l’uomo;

• considerando l’importanza dell’interazionecon l’animale domestico e l’articolazione deisegmenti applicativi che utilizzano le diversearee e tipologie di interazione nelle valenzeemozionali, formative e assistenziali;

• considerando la necessità di inquadrareall’interno di una cornice disciplinare lediverse esperienze applicative dell’interazioneuomo-animale realizzate in ambitopsicologico, formativo e sanitario;

• considerando lo sviluppo della zooantro-pologia teorica a livello internazionale e ladefinizione – all’interno di questo ambitodisciplinare – di una precisa e specifica valenzareferenziale attribuibile al partner animale;

• considerando la necessità di circoscriverel’apporto dell’animale a un contesto diinterazione e non di sfruttamento e di definirela precisa area di operatività dell’interventoassistenziale da parte dell’animale;

• considerando la necessità di tutelare glianimali nella loro integrità psicofisica, nonchénei loro bisogni di welfare all’interno deiprogetti applicativi e di ricerca tesi avalorizzare il portato della partnershipanimale;

• considerando la necessità di tutelare altresìi fruitori dei progetti di assistenza animaleattraverso l’istituzione di una Carta dei Serviziche indichi i requisiti che il fruitore ha il dirittodi aspettarsi da tali progetti;

• considerando la necessità di individuaredelle prassi di controllo e di validazione delleinferenze e delle presentazioni dei protocollidi ricerca e di intervento nei progetti diassistenza condivisibili dalla comunitàscientifica;

• considerando la necessità di istituire deiparametri curriculari per gli operatori pet-partner, nonché i requisiti professionali e diéquipe dei team prescrittivi in ordine allospecifico segmento di operatività;

• considerando la necessità di istruire unCodice di buone pratiche, sia di ordinetecnico-scientifico che di ordine bioetico,applicabile alle istanze requisitive – strutturalie professionali – e alle prassi;

• considerando la necessità di individuareun organo di controllo che valuti le propostedi ricerca, le evidenze ricavate e le propostedi pubblicazione, i singoli protocolli e le lineeguida, i progetti di intervento;

• considerando l’importanza di migliorare iprogetti di comunicazione e di informazioneriferibili alle prassi di pet-partnership, anchenell’ottica di una maggiore trasparenza edefinizione inequivocabile dei termini diriferimento;

• considerando la necessità di individuarelivelli di intervento che commisurino valenzesocio-assistenziali e valenze sanitarie,proponendo requisiti differenti di ordine egrado a seconda del profilo del fruitore;

• considerando la necessità di unaridefinizione del training animale riferito allearee assistenziali e formative, nonché delladefinizione di precisi parametri valutativi edi specifici requisiti performativi deglianimali;

• considerando la necessità di una definizionemolto precisa e puntuale dei parametrisanitari medico-veterinari, di prevenzionedelle zoonosi, di tutela della salutedell’animale, di tutela del benessere animale;

• considerando la necessità di fondare unacomunità scientifica specifica che possa dareorigine a comitati di pari nella valutazionedelle evidenze e nella presentazione dei casiclinici e avviare un dibattito sulle esperienze;

• considerando l’assoluto spontaneismo oggivigente che non permette di intervenire nelmerito in alcun momento della filiera con ilrischio di gravi danni a carico dei pazienti edegli animali;

• considerando la necessità di passare dauna fase pionieristica priva di qualsiasiindicatore di qualità e controllo a una fasematura di ricerca e applicazione che pongaal centro i parametri di qualità totale:

Art. 10 Preparazione dell’animalePartendo dalle attitudini epredisposizioni specie-specifiche eindividuali dell’animale deve essererealizzato un programma educativo edi istruzione che valorizzi le suepotenzialità cognitive e che nesalvaguardi il benessere psicofisico. Tale programma deve essere realizzatosenza l’utilizzo di stimoli avversativi edeve avere come obiettivi l’equilibriopsico-comportamentale dell’animale ela corretta relazione con l’uomo.

Titolo 2 - Il fruitore

Art. 11 Definizione del fruitoreIl fruitore è la persona alla quale èdestinato il progetto relazionale conl’animale attraverso l’attuazione degliobiettivi psico-fisici di cui all’art. 3

Art. 12 Diritti del fruitoreIl fruitore ha diritto a:• relazionarsi con l’animale pressostrutture idonee e attrezzate in modoadeguato;• usufruire di un progetto che siacostruito sulle sue specifiche necessità,nel rispetto dei principi generali dellaCarta Modena 2002;• rapportarsi con animali cherispondano ai requisiti di cui al titolo 1;• avvalersi di un servizio offerto daun’équipe professionalmente qualificatanel rispetto dei singoli ruolisuccessivamente indicati al titolo 4.

Art. 13 Diritti all’informazioneÈ diritto del fruitore e del suo tutore,qualora venga nominato ai sensi dilegge, di:• essere informato sugli obiettivi dellaprogrammazione e su eventuali rischiderivanti dall’attuazione dell’intervento;• poter valutare il livello di servizio

offerto e ogni momento della filieraattraverso una Carta dei Servizi;• poter accedere a informazioni relativea tipologie analoghe di progetti edeventuali casistiche;• conoscere i contenuti o il caratteresperimentale del progetto;• vedere rispettate le norme dellaprivacy.

Titolo 3 - L’ interazione Uomo-Animale

Art. 14 Definizione di rapportonel progetto operativoNell’ambito del progetto operativo ilsoggetto animale e il soggetto fruitorevengono posti in una relazionedefinente la partnership, ovvero dirapporto cooperativo.

Art. 15 Tutela della partnershipLa partnership è tutelata dalla presenzadi figure professionali specificheresponsabili che valutanocostantemente l’interazione e i suoieffetti sui partner secondo precisi criteridi compatibilità reciproca e di efficaciadell’interazione stessa.

Art. 16 Specificità dell’interazioneLa tipologia di tale relazione va definitae programmata nell’ambito progettuale,tenendo conto delle specifiche esigenzee condizioni dei soggetti coinvolti ecomunque monitorata e rivisitatadurante tutti i momenti operativi.

Art. 17 Qualità dell’interazionePer garantire uno stato di qualitàdell’interazione, anche in termini disicurezza, efficacia e congruità, lecondizioni ambientali e temporalidevono essere adattate di volta in voltasulla base delle caratteristiche deipartner e della situazione contingentein cui si interagisce.