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Camillo DISPOSITIVO PER IL SUPPORTO ALLA COMUNICAZIONE MEDICO-PAZIENTE Corso di Interaction Design • TTC N.O. • Università degli studi di Milano - Bicocca Sara Merico _EMAIL: [email protected] _MATRICOLA 051460 Chiara Pratesi _EMAIL: [email protected] _MATRICOLA 064989 Paolo Rocchi _EMAIL: [email protected] _MATRICOLA 049260

Brochure Camillo

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Materiale cartaceo consegnato in allegato a Camillo | dispositivo per la comunicazione medico-paziente

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Page 1: Brochure Camillo

CamilloDISPOSITIVO PER IL SUPPORTO ALLA COMUNICAZIONE MEDICO-PAZIENTE

Corso di Interaction Design • TTC N.O. • Università degli studi di Milano - Bicocca

Sara Merico _EMAIL: [email protected] _MATRICOLA 051460

Chiara Pratesi _EMAIL: [email protected] _MATRICOLA 064989

Paolo Rocchi _EMAIL: [email protected] _MATRICOLA 049260

Page 2: Brochure Camillo

Indice

ANT | Storia di una ONLUS! 2

Camillo |Obiettivi e Motivazioni! 5

Camillo | Componenti! 6

Indicatore Stato Batteria 7

Regolatore Volume 7

Altoparlante - Microfono 8

Foro per il Carica Batteria 8

Batteria Integrata 8

Sim Integrata 8

Fessura per la tessera Sanitaria 9

Pulsante 9

Camillo | Tecnologie! 10

Camillo | Gli utenti! 12

Malato | Giuseppe 12

Assistente | Stefania 13

Medico | Franco 13

Infermiera | Maria 14

Camillo | Scenari d’uso! 15

Scenario 1 | Malato-Assistente 15

Scenario 2 | Infermiera 16

Scenario 3 | Medico della Onlus 17

Page 3: Brochure Camillo

ANT | Storia di una ONLUS

L'ANT, Associazione Nazionale Tumori, è stata fondata nel 1978 e si è trasformata in

Fondazione nel 2002.

Il principio a cui fa riferimento si può riassumere con una parola: EUBIOSIA (dal greco

antico, "buona vita" ), ossia essi credono che la vita dal primo minuto all’ultimo respiro

debba essere vissuta con dignità.

Durante la malattia spesso è difficile ottenere quelle assistenze giuste per affrontare il dolore

e la sofferenza ed è per questo che la Fondazione ANT si propone di far fronte alle esigenze

fisiche, emotive, e spirituali dei malati di tumore.

L'assistenza domiciliare gratuita è nata prima in Emilia Romagna, ed oggi è presente in quasi

tutte le regioni dell’Italia.

L’ ANT si propone quindi di affrontare la malattia a casa con i propri affetti e familiari pur non

rinunciando ad avere quelle cure professionali necessarie.

Oggi inoltre sono attivi importanti progetti di prevenzione, formazione, ricerca.

La prevenzione è uno degli obiettivi perseguiti con determinazione dalla Fondazione ANT

Italia Onlus che da tempo è impegnata attivamente sul territorio per attuare campagne di

informazione e controllo verso quelle neoplasie che possono essere prevenute e diagnosticate

per tempo.

Da sempre l’ANT ha promosso la formazione e l’aggiornamento continuo dei suoi Operatori

Sanitari perché l’obiettivo del Progetto Eubiosia richiede specifiche competenze,

professionalità, sensibilità, formazione psicologica.

Curare la qualità della vita in presenza di patologie oncologiche avanzate implica un corretto

approccio non solo terapeuticamente ineccepibile, ma anche attento e informato sulle

problematiche relazionali, psicologiche e sociali.

Dal 2002 l’ANT, in linea con il programma di Educazione Continua in Medicina (ECM)

voluto dal Ministero della Salute per tutti gli Operatori sanitari, ha programmato eventi

formativi per poter erogare direttamente ai medici e agli IP degli ODO-ANT i crediti

formativi previsti annualmente.

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Page 4: Brochure Camillo

Questi eventi hanno visto la partecipazione di docenti di rilevanza nazionale e internazionale e

hanno dato la possibilità agli Operatori Sanitari (Medici, IP, Psicologi, Farmacisti) degli

ODO-ANT e anche a personale proveniente da altre istituzioni, di aggiornarsi sullo stato

dell’arte di alcune tematiche oncologiche favorendo il confronto e il dibattito al fine di

assistere sempre meglio i malati di tumore.

Il Dipartimento della Ricerca e dello Sviluppo Scientifico della Fondazione ANT Italia è nato

per volere del Presidente Prof. Franco Pannuti, nel giugno 2003. I componenti del

Dipartimento sono: il Coordinatore Prof. Roberto Giardino e come Consiglieri i Professori

Lionello Gandolfi , Pier Paolo Testoni ed i Dottori Giorgio Anagni, Valeria Bonazzi, Marina

Casadio, Rossana Mirri, Elena Strocchi e la Dottssa Raffaella Pannuti, Segretario Generale

ANT.

Il Dipartimento svolge numerose attività di ricerca avvalendosi delle esperienze cliniche da

cui trae gli spunti propositivi per sempre più ottimizzare i livelli assistenziali sia da un punto

di vista medico che di benessere globale. Inoltre, per quanto possibile, si vede impegnato nel

dare un continuo impulso alla ricerca convinto che questa rappresenti un valore aggiunto ed

un ulteriore traguardo dell’ANT.

La Fondazione ANT Italia, riconosciuta ed apprezzata anche per le sue attività di ricerca, è

stata invitata ai lavori preparatori per la Carta Europea dei Ricercatori ed ha partecipato a

questi con contributi personali ed il 13 dicembre 2005, a Roma, in Campidoglio, il Professore

Franco Pannuti, in qualità di Presidente della Fondazione, è stato invitato a sottoscriverla alla

presenza di autorità scientifiche nazionali ed europee.

L'ODO, l'Ospedale Domiciliare Oncologico dell'ANT, è l'ospedale che va a casa del

Sofferente, con prestazioni allo stesso livello di quelle di un reparto ospedaliero tradizionale.

Gli Operatori Sanitari (Medici, Psicologi, Infermieri Professionali, Fisioterapisti) che

svolgono quotidianamente assistenza domiciliare hanno con l'ANT un rapporto di

convenzione libero-professionale; il loro onorario è totalmente a carico della Fondazione e

quindi qualsiasi prestazione è, per il Paziente, assolutamente gratuita. Gli Operatori, prima

del loro inserimento nell'ambito degli ODO, devono partecipare a corsi di selezione e di

addestramento. Il corso, di durata variabile da 3 a 6 mesi, secondo il livello di preparazione del

candidato ed il suo curriculum, prevede un tirocinio pratico presso un ODO ANT abilitato

alla didattica; tale tirocinio comporta l'affiancamento quotidiano ad un Operatore sanitario e

la partecipazione a tutti i seminari di aggiornamento e alle riunioni operative. E' inoltre

previsto un periodo di frequenza presso uno degli Uffici Accoglienza ANT. Si richiede agli

Operatori, oltre ad una conoscenza tecnica di buon livello, la condivisione delle motivazioni

etiche dell'ANT (conoscere e praticare l'Eubiosia e quindi saper difendere la dignità della vita

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Page 5: Brochure Camillo

del Sofferente). Vari consulenti supportano l'attività assistenziale fornendo prestazioni

altamente qualificate. Vengono inoltre eseguite indagini radiografiche, ecografiche ed ECG

domiciliari, tutte a domicilio.

Gli ODO-ANT garantiscono 24 ore su 24, festivi compresi, una completa assistenza

domiciliare e tutte le terapie palliative e di supporto necessarie ad affrontare in piena dignità

le ultime fasi della vita.

ODO-ANT di Brescia

In particolare l'ODO-ANT di Brescia offre i seguenti servizi socio-sanitari:

✤ ASSISTENZA MEDICA: palliativistica, oncologica e polispecialistica

✤ ASSISTENZA INFERMIERISTICA

✤ ASSISTENZA PSICOLOGICA

✤ SERVIZIO DI PSICOLOGIA CLINICA: colloqui ai Sofferenti, ai Familiari sia durante

l’assistenza che successivamente per l’elaborazione del lutto

✤ ATTIVITÀ CLINICO FORMATIVA per Operatori sanitari e Volontari

✤ PROGETTO EUBIOSIA: divulgazione, diffusione dell’Eubiosia e dei principi etici e morali

a cui si ispira

✤ SERVIZIO FAMIGLIA: provvede a fornire direttamente a domicilio e gratuitamente tutti

quei presidi medico-chirurgici atti a migliorare la qualità dell’ assistenza per i Sofferenti

di tumore

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Page 6: Brochure Camillo

Camillo |Obiettivi e MotivazioniANALISI DELLE SCELTE PROGETTUALI

Il motivo principale per cui abbiamo voluto creare questo dispositivo è quello di facilitare le

comunicazioni tra pazienti e medici in situazioni di urgenza nell’ambito di malattie terminali.

Il modo per facilitare questo tipo di relazione è quello di velocizzare e semplificare i passaggi

che mettono in contatto il medico con il paziente.

Con questo dispositivo infatti si vuole garantire la comunicazione e soprattutto la

condivisione d’informazioni tra il malato, le persone che lo assistono e il medico.

Tutto ciò deve però avvenire con semplicità e velocità quindi si è voluto creare un dispositivo

non intrusivo, facile da utilizzare, usabile e soprattutto intuitivo e dedicato ad una sola e

specifica attività.

Queste sono le caratteristiche principali del dispositivo dal momento che deve poter essere

compreso, accettato e facilmente utilizzato anche dagli utenti che non hanno dimestichezza

con la tecnologia.

Punto focale nella progettazione è stato quindi l’utente del nostro congegno con le sue

esigenze e i problemi che quotidianamente deve affrontare: si è voluto perciò accelerare e

semplificare il processo di comunicazione per agevolare l’interazione tra questi pazienti, la

Onlus e i medici.

Particolare attenzione è stata data anche all’esigenza di indipendenza del malato affinchè la

sua vita non venga vincolata e non dipenda dai chi lo assiste: per questo il nostro dispositivo è

molto intuitivo nel suo utilizzo.

La forma di Camillo è stata studiata e valutata attentamente per evitare di far trovare il

paziente davanti ad un device che lo metta in soggezione: il malato deve poter utilizzare lo

strumento con naturalezza, quindi viene posta in primo piano la dimestichezza di utilizzo che

rimandi a oggetti di uso quotidiano.

Al fine di comunicare questa sensazione di familiarità, abbiamo voluto scegliere un nome

proprio che oltretutto rimanda anche al santo fondatore dell'Ordine dei Ministri degli Infermi,

che è anche il santo protettore dei malati, degli infermieri e degli ospedali: San Camillo De

Lellis.

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Page 7: Brochure Camillo

Camillo | ComponentiELEMENTI CHE COMPONGONO IL DISPOSITIVO

Camillo è composto da un numero ridotto di sottoelementi, ognuno dei quali è adibito ad una

funzione specifica.

Ogni componente è studiata per essere facilmente accessibile ed usabile, in modo che nella

sua forma possa far percepire l’affordance (suggerimento per l’uso).

La combinazione degli elementi è stata studiate affinché la fase di apprendimento necessaria

per l’utilizzo del device sia estremamente breve se non del tutto assente, tanto che il manuale

di istruzione fornito, sarà molto semplice e composto solo da piccoli chiarimenti.

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Indicatore Stato Batteria

Regolatore Volume

Altoparlante

Foro per Inserimento Caricatore

Pulsante per Emergenza

Fessura per Inserimento Tessera Sanitaria

Microfono

Page 8: Brochure Camillo

Indicatore Stato Batteria

Se non è collegato alla rete elettrica

lampeggia ogni 5 sec per segnalare che la

batteria è carica ; lampeggia di rosso

quando la carica è minore del 20%.

Nella fasi di carica il colore è fisso rosso e

diventerà verde fisso, solo una volta

terminata la carica

Regolatore Volume

È una semplice rotella che permette di

passare da un minimo volume a un volume

massimo.

E’ stato sfruttato il mapping naturale, in

modo da rendere sempre più intuitivo

l’utilizzo di questa funzione, secondo i

principi base del buon design incentrato

sulle esigenze dell’utente. La scelta della

rotella (e non di due pulsanti, per

esempio) è stata fatta tenendo sempre

presente l’obiettivo di trasmettere

familiarità (associazione con la manopola della radio, della regolazione del getto d’acqua dei

rubinetti, ecc…)

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Page 9: Brochure Camillo

Altoparlante - Microfono

Microfono Altoparlante

Mette in comunicazione vocale ed acustica l’utente con la onlus o con il medico; l’altoparlante

inoltre emetterà un suono gentile e delicato nel momento in cui il dispositivo riceve sulla sim

la ricetta elettronica.

Foro per il Carica Batteria

Batteria Integrata

La batteria è integrata all’interno del dispositivo ed è una comune batteria al Litio utilizzata

per dispositivi portatili come lettori mp3, palmari, cellulari, ....

Sim Integrata

La Sim è integrata all’interno del dispositivo e fa riferimento ad un numero di telefonino

adibito solo ed esclusivamente allo scopo di mettere in comunicazione l’utente con la onlus.

Solo per eventuali riparazioni o sostituzioni del dispositivo, l’azienda produttrice potrà

accedervi.

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Page 10: Brochure Camillo

Fessura per la tessera Sanitaria

Serve per inserire la tessera nel

dispositivo. Attraverso dei vincoli fisici

imposti (riconoscimento della posizione

della banda magnetica), la tessera può

essere inserita solo nella maniera

corretta.

Pulsante

Premendo il pulsante è possibile

segnalare un’urgenza e quindi

effettuare una chiamata al

centralino della onlus.

Se esso lampeggia significa che la

chiamata è stata inoltrata e

l’utente attende una risposta;

continuerà a lampeggiare fino a

quando la ricetta non sarà stata ricevuta sulla sim.

In questo modo il dispositivo comunica il suo stato (in fase di elaborazione, in attesa di

risposta,…) e l’utente riesce ad avere controllo su di esso.

Nel caso in cui la tessera sanitaria non sia inserita nell’apposita fessura, la luce passerà da

lampeggiante a fissa rossa.

Se la tessera è inserita o quando questa viene inserita, a posteriori, il dispositivo trasferirà la

ricetta elettronica dalla memoria della sim interna, alla memoria del chip contenuto nella

tessera sanitaria.

In questo caso la luce si spegnerà segnalando così il successo dell’operazione.

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Page 11: Brochure Camillo

Camillo | TecnologieANALISI DELLE TECNOLOGIE COINVOLTE

Le principali tecnologie utilizzate nel nostro dispositivo sono due: Gsm e lettore di smart card

a contatto.

La prima ci consente di mettere in comunicazione il dispositivo del paziente con il computer

della Onlus e poi con il cellulare del medico in modo che questi utenti posano facilmente

comunicare tra loro tramite il microfono e l’altoparlante presenti del dispositivo.

Il lettore di smart card a contatto invece è la tecnologia utilizzata nei lettori CRS (Carta

Regionale Sanitaria) tramite cui si può leggere e scrivere sul microcip della tessera sanitaria

su cui Camillo può ricevere l’eventuale ricetta fornitagli dal medico tramite la Onlus.

Le principali tecnologie utilizzate nel nostro dispositivo sono due: Gsm e lettore di smart card

a contatto.

La prima ci consente, tramite una sim card, di mettere in comunicazione il dispositivo del

paziente con il computer della Onlus e poi con il cellulare del medico in modo che questi

utenti posano facilmente comunicare tra loro tramite il microfono e l’altoparlante presenti del

dispositivo.

La tecnologia alla base del GSM è significativamente diversa dalle precedenti, soprattutto per

il fatto che sia il canale di identificazione che quello di conversazione sono digitali.

Il maggior punto di forza del sistema GSM è stata la possibilità, da parte degli utenti, di

accedere a tutta una serie di nuovi servizi come messaggi testuali o file di diverso genere, a

costi molto contenuti. Per contro, una delle limitazioni più serie è derivata dal fatto che le reti

GSM impiegano la tecnologia TDMA, considerata meno avanzata ed efficiente rispetto alla

concorrente tecnologia CDMA, le prestazioni effettivamente riscontrate sul campo, tuttavia,

non sono molto diverse.

Il lettore di smart card a contatto invece è la tecnologia utilizzata nei lettori CRS (Carta

Regionale Sanitaria) tramite cui si può leggere e scrivere sul microcip della tessera sanitaria

su cui Camillo può ricevere l’eventuale ricetta fornitagli dal medico tramite la Onlus.

La smart card è un dispositivo hardware che possiede potenzialità di elaborazione e

memorizzazione dati ad alta sicurezza. Più in generale, il termine smart card sottintende un

insieme di tecnologie, comprendenti circuiti integrati, microprocessori, memorie RAM,

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Page 12: Brochure Camillo

ROM, EEPROM, antenne, ecc., integrate nello stesso circuito elettrico per formare un

microchip che è il "cuore" della smart card.

La smart card è costituita da un supporto di plastica nel quale è incastonato un microchip

connesso ad un'interfaccia di collegamento. Il microchip fornisce funzionalità di calcolo e

memorizzazione dati e l’interfaccia consente al microchip di dialogare con uno speciale

terminale di lettura e scrittura.

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Page 13: Brochure Camillo

Camillo | Gli utentiEsempi di utenti che utilizzeranno il dispositivo

Di seguito sono riportati alcuni utenti tipo che si troveranno ad utilizzare il dispositivo o ad

avere a che fare con esso.

Malato | Giuseppe

Giuseppe è un signore di 53 anni di Rovato (Brescia)

che per 25 anni ha lavorato in un’azienda che tratta

la colorazione dei tessuti attraverso sostanze

chimiche.

Da ormai due anni ha purtroppo scoperto di avere

un tumore ai polmoni e ha dovuto abbandonare il

lavoro che tanto amava, per dedicarsi alle cure del

proprio male.

Il fatto di aver abbandonato il lavoro gli ha fatto

perdere un po’ della sua vitalità, e circa un anno fa

aveva parlato di questo stato d’animo con il proprio

medico di base; esso aveva suggerito a Giuseppe di contattare la sede locale dell’ANT,

dandogli il numero della ODO che si trova a Brescia.

Dopo aver contattato la sede locale dell’ANT, Giuseppe ha scoperto che oltre ad un servizio

di assistenza psicologica e spirituale, questa associazione fornisce anche un supporto

all’assistenza sanitaria tradizionale, attraverso la comunicazione e la collaborazione con

medici specializzati associati ai pazienti.

Fortunatamente, fatta eccezione per delle saltuarie crisi respiratorie che obbligano Giuseppe

ad assumere in tempi brevi dei medicinali per calmare l’attacco asmatico, per l’ora la malattia

non è in stadio avanzato e gli permette di svolgere con una buona autonomia le attività nella

sua quotidianità e di essere autosufficiente.

Per questo motivo, si è anche reso disponibile per fare del volontariato nella sede della onlus,

dove ha fatto amicizia anche con altri malati con cui fa delle lunghe chiaccherate.

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Page 14: Brochure Camillo

Assistente | Stefania

Stefania ha 45 anni, vive a Rovato (Brescia) ed è sposata

con Giuseppe da circa 20 anni.

Lavora come architetto e possiede uno studio vicino

casa, in cui lavorano per lei tre colleghi.

Da quando a Giuseppe è stato diagnosticato un tumore

ai polmoni, Stefania ha deciso di adibire una stanza della

propria abitazione a studio, in modo da poter

continuare a lavorare rimanendo vicino al marito in caso

di necessità, ed in previsione degli anni a venire.

Essendo una persona amante della lettura e sempre

attenta a conoscere nuove cose, per rendersi utile con il

marito, ha da diversi mesi iniziato a studiare meglio la

malattia che lo ha colpito, inizialmente in maniera autonoma, seguendo poi convegni ed

incontri negli ospedali e nelle vicine biblioteche.

Quando il medico di base del marito gli ha suggerito di contattare la ODO di Brescia, Stefania

era molto contenta di vedere il marito di nuovo interessato ed appassionato a qualcosa, ed

inoltre che esso potesse avere un aiuto specifico per il periodo difficile che stava passando,

oltre che un’assistenza specifica e continua nella cura del male a cui era soggetto.

Stefania ha partecipato in maniera volontaria a diversi corsi e approfondimenti relativi alla

cura, all’assistenza e al supporto psicologico per i malati terminali, organizzati dalla ODO di

Brescia per poter essere più preparata sia nei confronti del marito sia, in qualche modo, con

sè stessa.

Medico | Franco

Franco è un medico chirurgo di 56 anni

appassionato di psicologia, ha studiato medicina

presso l’Università degli studi di Milano Bicocca

sviluppando un particolare interesse per l’ambito

oncologico verso il quale ha successivamente

orientato gli studi di specialità.

Egli infatti attualmente lavora nell'Azienda

Ospedaliera Spedali Civili di Brescia come medico

chirurgo specializzato in oncologia.

Franco si è inoltre associato all’ANT di Brescia

tramite cui può mettere a disposizione le sue

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Page 15: Brochure Camillo

conoscenze mediche e anche il suo interesse per la psicologia per aiutare i malati terminali

della Fondazione ANT Italia e per il Progetto Eubiosia.

Nell’associazione egli mette a disposizione principalmente un tradizionale supporto

medico,ma, in linea con i propositi della fondazione, offre anche sostegno psicologico per i

malati terminali.

Infermiera | Maria

Maria è un’infermiera di 31 anni che ha frequentato il

corso di laurea infermieristica presso l’Università degli

studi di Milano Bicocca.

In seguito ha lavorato nell’Ospedale San Raffaele di

Milano per poi trasferirsi all’ODO di Brescia.

Questa decisione di cambiare sede di lavoro è dipesa

anche dall’esperienza personale da lei vissuta in quanto

ha visto da vicino i problemi che si devono affrontare

quando si è in contatto con malati terminali.

Maria ha infatti passato un periodo particolarmente

difficile quando ha assistito il suo adorato nonno

durante tutto il decorso del tumore che lo ha colpito.

Questo triste evento l’ha portata alla scelta di seguire il

corso di preparazione presso l’ANT di Brescia per poi diventare infermiera all’ODO.

Come tutti gli operatori, Maria ha partecipato al corso di selezione e addestramento per 5

mesi per poi fare un tirocinio pratico durante il quale è stata affiancata ad un operatore

sanitario e ha partecipato a numerosi seminari e riunioni di aggiornamento. Come previsto ha

affrontato infine un periodo di frequenza presso uno degli Uffici Accoglienza ANT prima di

diventare un’operatrice della Fondazione a tutti gli effetti.

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Page 16: Brochure Camillo

Camillo | Scenari d’usoESEMPI DI SITUAZIONI NELL’UTILIZZO DI CAMILLO

I tre possibili punti di vista dai quali si può vedere l’utilizzo del nostro dispositivo sono:

❖ Malato o Assistente

❖ Infermiera

❖ Medico della Onlus

Di seguito si trovano tre situazioni esemplari, che aiutano a comprendere meglio le dinamiche

in cui il device viene usato, a seconda dell’attore preso in considerazione.

Scenario 1 | Malato-Assistente

Giuseppe alle ore 17 si rende conto che il suo battito cardiaco è aumentato e quello che un’ora

prima pensava fosse un leggero affanno ora è diventato un vero e proprio attacco d’asma.

Così, essendo da solo in casa, prende Camillo e preme il pulsante rosso che inizia a

lampeggiare per segnalargli che la chiamata è stata inoltrata e che deve rimanere in attesa.

Tramite la SIM integrata nel dispositivo, viene avviata la chiamata al centralino dell’ANT, dove

l’infermiera Maria, vede comparire sul monitor della propria postazione una schermata con la

foto del paziente in questione, associata ad altri dati personali (nome, cognome, città di

residenza); Giuseppe, come ogni malato è inoltre associato ad una lista di 5 medici: in verde

saranno evidenziati quelli disponibili, in rosso quelli non reperibili in quel determinato

istante.

Cliccando sulla cornetta presente sulla scheda, Maria risponde alla chiamata, e chiede a

Giuseppe di rimanere in attesa qualche istante, giusto il tempo di metterlo in contatto con il

dott. Rossi (il primo medico disponibile della sua lista).

Facendo doppio-click sul nome del medico, Maria contatta il dott. Rossi sul telefono cellulare,

e gli dice che il signor Giuseppe ha bisogno del suo aiuto; così li mette direttamente in

contatto.

Conclusa la conversazione, il medico chiude la telefonata con Giuseppe, ma non con Maria,

con cui può parlare di eventuali specifiche o chiarimenti.

Nel frattempo rientra in casa la moglie Stefania, che accorgendosi del peggioramento delle

condizioni di suo marito, si appresta a contattare l’ANT attraverso “Camillo”; Giuseppe

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Page 17: Brochure Camillo

stesso però, e la luce lampeggiante presente sul dispositivo le fanno capire che il medico è già

stato avvisato e non si deve far altro che attendere di ricevere la ricetta elettronica.

Non appena l’sms arriva sulla scheda sim e di conseguenza sulla tessera sanitaria inserita, la

luce rossa si spegne e segue un piccolo segnale acustico, per avvertire l’avvenuta ricezione

della ricetta e quindi segnalare il successo dell’operazione.

Così in pochi istanti Stefania può estrarre la tessera sanitaria e dirigersi verso la farmacia più

vicina per comprare il medicinale di cui ha bisogno Giuseppe.

Scenario 2 | Infermiera

L’infermiera Maria, riceve una chiamata dal paziente Giuseppe attraverso il sistema di

centralino presente sul suo computer: vede comparire sul monitor della sua postazione la

schermata con la foto del paziente in questione, affiliata ad altri dati personali (nome,

cognome, città di residenza); Giuseppe, come ogni malato è inoltre associato ad una lista di 5

medici: in verde saranno evidenziati quelli disponibili, in rosso quelli non reperibili in quel

determinato istante.

Cliccando sulla cornetta presente sulla scheda, Maria risponde alla chiamata, e chiede a

Giuseppe di rimanere in attesa qualche istante, giusto il tempo di metterlo in contatto con il

dott. Rossi (il primo medico disponibile della sua lista).

Facendo doppio-click sul nome del medico, Maria contatta il dott. Rossi sul telefono cellulare,

e gli dice che il signor Giuseppe ha bisogno del suo aiuto; il medico però non ricorda

precisamente la situazione clinica del paziente e così Maria, attraverso le informazioni

dettagliate di Giuseppe presenti nel database a cui si può accedere direttamente dal sistema di

centralino, legge al dottore la scheda medica riassuntiva relativa al paziente.

Una volta chiarita la situazione, Maria mette direttamente in contatto il medico con il malato.

Conclusa la conversazione, il dott. Rossi chiude la telefonata con Giuseppe, ma non con

l’infermiera, alla quale eventualmente chiederà altre specifiche e/o chiarimenti.

Una volta terminata la comunicazione anche con Maria, il medico attraverso il suo cellulare

scrive la prescrizione medica e la invia sulla casella postale di Maria appositamente adibita alla

ricezione delle ricette da parte dei medici.

L’infermiera così copia e incolla il testo della ricetta del medicinale da somministrare al

paziente in un modulo predisposto, direttamente accessibile dal sistema di centralino;

successivamente, selezionando il destinatario in questione (nello specifico, Giuseppe) invia

un sms contenente i dati della ricetta elettronica, alla sim contenuta nel “Camillo” del

paziente.

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Page 18: Brochure Camillo

Scenario 3 | Medico della Onlus

Il dott. Rossi sta facendo un colloquio con un rappresentante di medicinali, quando sente

squillare il telefonino che utilizza solo per chiamate di lavoro.

Al telefono è Maria, infermiera della Onlus presso cui lavora, che lo avverte che il signor

Giuseppe, malato di tumore ai polmoni, attraverso Camillo ha contatto la onlus per chiedere

assistenza.

Il dott. Rossi non ricorda con precisione la situazione medica del paziente e chiede

all’infermiera qualche informazione saliente che gli permetta di poter assistere nel migliore

dei modi il malato.

Maria gli spiega che a Giuseppe è stato diagnosticato un tumore ai polmoni circa due anni fa e

che se anche normalmente riesce ad avere una vita autonoma e “normale”, sporadicamente

soffre di attacchi d’asma da cui esce solo attraverso medicinali specifici.

Subito il dott. Rossi ricorda il paziente ed i suoi problemi, ed interrompe Maria rassicurandola

sul fatto di aver rinfrescato i suoi ricordi sulla condizione clinica di Giuseppe.

Fatto questo, Maria mette in comunicazione il medico con il sig. Giuseppe con cui esso

dialoga per capire di cosa ha bisogno per stabilizzare la situazione e calmare la crisi d’asma.

Compreso il problema di Giuseppe, il dott. Rossi chiude la chiamata con il paziente e,

rimanendo in linea con l’infermiera Maria, le anticipa già quale farmaco prescriverà.

Chiudendo la chiamata con la onlus, il medico tramite il suo telefonino invia una mail alla

onlus contenente la prescrizione medica specifica per Giuseppe.

Una volta inviata la mail, il dott. Rossi prosegue il colloquio con il rappresentante interrotto in

precedenza.

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Page 19: Brochure Camillo

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Diagrammi di Flusso | Assistente al malato

Page 20: Brochure Camillo

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Diagrammi di Flusso | Malato

Page 21: Brochure Camillo

Diagrammi di Flusso | Assistente al malato

Diagrammi di Flusso | Assistente al malato

Diagrammi di Flusso | Assistente al malato

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Diagrammi di Flusso | Infermiera

Page 22: Brochure Camillo

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Diagrammi di Flusso | Medico