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Negli anni ’50 i mezzi di comunicazione, in particolar modo la carta stampata, si fanno promotori del progetto di modernizzazione della società trentina sostenuto dalle istituzioni locali. Quella che emerge, scorrendo i quotidiani trentini dal 1955 al 1965, è una vera e propria campagna di educazione alla modernità borghese e al progresso.
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trento tra il 1955 e il 1965
istruzioni per l’uso
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Mostra realizzata dallaFondazione Museo storico del Trentino
Cura della mostra e del catalogoElena Tonezzer
Coordinamento organizzativoPatrizia Marchesoni Rodolfo TaianiElena TonezzerDonatella Turrina
progetto artistico e realizzazione delle installazioni Micol Cossali Valentina Miorandi
progetto espositivostudiobbs architetti associati, Trento
progetto grafico della mostra, del catalogo e della promozioneDesignfabrik / Alessio Periotto, Rovereto
allestimentoWM Allestimenti, TrentoVideo Erre, Trento
percorsi di visitaCristina Pasolli
© Fondazione Museo storico del Trentino - 2009via Torre d’Augusto 4138122 [email protected]
ISBN: 978-88-7197-120-9
si ringraziano per l’aiuto e la disponibilitàArchivio storico del Comune di TrentoServizio cultura del Comune di TrentoUniCredit Banca
Quinto AntonelliSergio BazzanellaBrunella BrunelliFranco CagolFerruccio CazzanelliRiccardo De CarliLuca Di MiliaMarco FantiniGiuseppe FerrandiLorenzo GardumiFabio MargoniVeronica NicoliniLorenzo NicolodiMassimo NicolussiAlessandro PedrottiLorenzo PevarelloBruno PieroniFrancesca RocchettiCaterina TomasiStefano ToniniVanda ToniniPierangelo Vescovi
Spazio Trento – UniCredit BancaPalazzo Firmian via Galilei 1, Trento14 novembre 2009 – 28 febbraio 2010
istruzioni per l’usotrento 1955-1965
Comune di Trento
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6 alle origini dell’oggi LuciaMaestri
8 i trentini alle prese con la modernità GiuseppeFerrandi
10 spazio-trento per la città RomanoArtoni
12 Boom! istruzioni per l’uso trento 1955-1965 ElenaTonezzer
18 una città a forma di pesce l’amministrazione di trento (1955-1965) ElenaTonezzer
24 la nostra vita in qualche istante rubato trento: immagini quotidiane 1955-1965 AlbertoBrodesco
34 regine della casa o prigioniere del condominio? immagine e realtà femminile a trento ElenaTonezzer
44 tra slanci e diffidenze Cultura e culture nella trento del boom GiovanniAgostini
54 Casa dolce casa MassimoMartignoni
62 Cosa dovete fare, cosa dovete desiderare MicolCossalieValentinaMiorandi
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ALLE oRIGINI DELL’oGGI
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Quandosimetteinmostralastoriadiunacittà,sirappresentaunapartedell’umanitàchevive,ehavissuto,nellesuevieepiazze.Nelcasodellamostra«Boom!Istruzioniperl’uso»,dedicataadundecenniorecentediTrento,l’aspettoevocativodellariflessionesulpassatodiunacomunitàèparticolarmenteforteesignificaconfrontareiricordipersonalioiraccontifamiliariconlariletturastorica.Vedersi«daldifuori»èun’operazioneconoscitivaimportante,cheaiutalacrescitadellepersoneeilconfrontoconsapevoleconglialtri.Lastoriaoffreinquestosensomoltispuntiperrifletteresuchisièstati,qualisonolecondizionichehannoportatoacertescelte–individualiecollettive–esulleloroconseguenze.LaTrentochesiamoabituatiaconoscereoggièilrisultatodidecisioniconsapevoliefenomeniaccidentali:l’abbattimentodellemuranellaprimametàdelXIXsecoloha«liberato»l’espansionedellacittà;iltagliodell’Adigehaspostatoilconfinepiùaovest;ibombardamentidellasecondaguerramondialehannocambiato
l’aspettodiinteriquartieri.La«ricostruzione»egliannidel«boomeconomico»hannoallargatoilperimetrourbanocomemaiprima,inventatoquartieri,ospitatonuovicittadiniprovenientidallevalliedallealtreregionid’Italia.AMarcoPolo,chedevespiegareaKublaiKhancosasonolecittà,ItaloCalvinofadireche«lecittàcomeisognisonocostruitedidesideriedipaure,ancheseilfilodellorodiscorsoèsegreto,lelororegoleassurde,leprospettiveingannevoli,eognicosanenascondeun’altra».AnchelacittàdiTrentoraccontatadaquestocatalogoèpercorsadasognidipaceedibenessere,maanchedatimori:neiconfrontidellamodernità,deicambiamentidomestici,delnuovoruolofemminile.Guardaretuttoquesto,vedereattraversoigiornaliqualieranoleaspettativeelepaurediallora,significaconfrontarsiinmodocoscientecon«desideriepaure»dioggi.
Lucia MaestriAssessore alla Cultura, Turismo e Giovani
del Comune di Trento
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I TRENTINI ALLE PRESE
CoN LA MoDERNITà
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Lamostra«Boom!Istruzioniperl’uso.Trento1955-1965»rinnoval’impegnodellaFondazioneMuseostoricodelTrentinoperlastoriadiTrento.Iltemadellamostra,undecenniodiimportanticambiamentiperlacittàeperisuoiabitanti,sisituainunambitotemporalemoltovicinoall’oggi.Siamo,percosìdire,alleoriginidellacontemporaneitàdiTrento.Lamostraindagailmomentonascentediun’epocadiversarispettoalperiodoprecedente,chereclamaquestamodernitàcomeunoslogan.Finitalaguerra,finitalafasepiùdifficiledellaricostruzione,itrentinientranoinunperiodocontrassegnatodallacrescitaeconomica,dallafiduciainunprogressochesembrainarrestabile.Ledifferenzenelladistribuzionedellaricchezzapermangono,maèinnegabilechepermoltissimefamiglieillivellogeneraledellavitamigliora.VistidalXXIsecolo,lostuporeel’ingenuitàconcuiitrentini(maconlorogliitalianitutti)guardanocertifenomeni,scopronorivoluzionitecnologichecheentranonellelorocase,imparanoavivereinunasocietàchefadeiconsumiedelbenesserelabasedelsistemaeconomico,puòmeravigliarci.Sonopassatipochidecennidaallora,eppuremoltediquellenovitàsonodeltuttoobsoleteoalcontrarioentratenellanostraquotidianitàinmodo
talmenteprofondo,chesembraimpossibileavernepotutofareameno.Lasceltadellacuratrice,ElenaTonezzer,dielevarelastampaafonteprivilegiatadellamostra,hapermessodicalarsi«daldidentro»nellaTrentodiqueglianni.Gliarticoli,soprattuttoquellidicostumeelecronacheapparentementemenoimportanti,hannopermessodivedereilprocessodiapprendimentodiunasocietàchesiadatta,trapermanenzeeinnovazione,aicambiamentidelmondo.Ilmutamentodiquestianninonèsoloeconomico,unarivoluzionesistapercompiereall’internodellefamiglie,quellafemminile.Ledonnesonoleprincipalidepositariedeiconsigliedelleraccomandazionidellerubrichedicostume,chevannodalleistruzionidellelavatriciaquellesulcontrollodellenascite,evivonopiùdirettamentelefrizionitraivaloritradizionaliequellidell’emancipazione.L’arcocronologicoindividuatocominciaesattamentedieciannidopolafinedelsecondoconflittomondialeeterminaprimadell’alluvioneedelletensionigeneratedalmovimentostudentesco,duemomenticheinmododiversosegnanolafinediunperiodocontrassegnatodall’ottimismoecheavrebberoportatoariflessionipiùcritichesull’usodelterritorioesulleiniquitàcheperduravanonelsistemasociale.
L’allestimentodellamostra«Boom!»proseguelasperimentazioneavviatainoccasionedell’esposizione«Lacittàromanzo»(2008),chehavistolacollaborazionesinergicadiprofessionalitàdiversefindalleprimebattute.AccantoallaricercastoricatradizionalesullefontigiornalisticheearchivistichesvoltedaElenaTonezzer,ealcontributodell’ArchiviodicinemaestoriaediLorenzoPevarelloperquantoriguardaifilmatidifamiglia,dasubitosièavviatalariflessioneallestitivamultidisciplinare.SonostaticoinvoltiMicolCossalieValentinaMiorandi,videoartiste,ilgraficoAlessioPeriotto(Designfabrik)el’architettoMassimoScartezzini(Studiobbs).NegliscopidellaFondazioneMuseostoricodelTrentinocisonolaricercaeladivulgazione,maquestidueprincipitrovanounavalorizzazionefondamentalenelradicamentoalterritorio.CiauguriamochequestamostrasiaunulteriorepassoperaccrescerelaconoscenzadellastoriadellacittàdiTrentoeperrendereisuoiabitanti,anchequellidipassaggiooarrivatidapoco,piùconsapevolidelluogodovevivono.
Giuseppe FerrandiDirettore generale della Fondazione
Museo storico del Trentino
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SPAzIo-TRENTo PER LA CITTà
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QuandopochimesifaabbiamoaffrontatolaprofondaristrutturazionealpianoterradellanostraprestigiosaSedetrentina,all’internodiunodeipalazzistoricipiùbellidelnostrocapoluogo–PalazzoFirmian–erestituitoallorooriginariosplendoreleStanzedell’AllegoriaediVirtusetVoluptas,avevamogiàchiarocomeutilizzarequestispazi.“SpazioUniCreditperTrento”nasceperessereunluogodidialogoconlaCittà:nuovonellaforma,matestimonedellaindissolubilecontinuitàrelazionaleconlaComunitànellaquale,dasempre,operiamo.Vuoleessereinoltreunaconfermachel’attenzioneaiterritori,daiqualiUniCredittraeorigine,èrafforzatadalledimensionioltrechedaunaproiezioneeuropeaalservizioeavantaggiodellenostrepersoneedellenostreaziende.SiamoorgogliosidiospitareinquesteStanzelapropostadellaFondazioneMuseostoricodelTrentino.Unamostrasuunperiododistoriachiamaincausailnostromododimetterciinrelazioneconilpassato.«Boom!Istruzioniperl’uso.Trento1955-1965»saràvisitata,einterpretata,
dachiquelperiodol’havissutoedachine conservaunricordovago,quasiinbiancoenero.Maanchedaipiùgiovaniedachiancoranonc’era.Credosiaopportunocheperiprimiprevalgalamemoriapiùchelanostalgiadi«tempiincuieratuttopiùbello»perchèpiùsemplice,inqualchemodoconsolatorio:ilraccontodellamemoriaèindispensabileallenuovegenerazionieatuttinoi,perlamigliorcomprensionediciòcheaccade.L’identità,lacultura,lastessaeconomiadiunpaese,diunterritorioedegliindividuisonobasatisullastoria,suunpassatocheerastatoasuavoltapresente.Èilconfrontoconilpassatoeconicambiamentiadaiutarciaconosceremeglioilnostrotempoedèsullaconoscenzachepuòdivenireconcretalacapacitàdidisegnareediimmaginareilfuturo,dipensareedanchesognareundomanimigliore.
Romano ArtoniDirettore Commerciale Triveneto Ovest
UniCredit Banca
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BooM! ISTRUzIoNI PER L’USo
TRENTo 1955-1965
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Dieciannisonounperiodobrevenellastoriadiunacittà.Quellocheaccaddetrail1955eil1965aTrentosegnòperòunmutamentoprofondo,cheincisesullaformaurbanaesuisuoiabitanti.Lapopolazioneaumentòsignificativamenteefuproiettatainunanuovafaseeconomica,culturaleesociale.Lacittàsiespanse,crebbebenoltrel’immaginabileallungandosiversosudeversonord,siarrampicòsullacollinaest,stravolgendoilpaesaggio.I«nuovi»trentiniprovenientidallevallatecircostantiscoprivanolavitaincittà,einsiemeairesidentidipiùanticadata,dovevanoimparareabitudiniprimasconosciuteeapprenderel’immaginarioeleregoledeiconsumi.Eraunasocietàinmovimento,cheavevavogliadilasciarsiallespalleiluttidellaguerraeiricordidelladittaturafascista.«Benchésianopassatidiecianni–sileggesul’Adigeil24aprile1955,ilgiornocheprecedevailprimodecennaledellaFestadellaLiberazione–tuttisisentonopiùgiovani,perché,solochelovogliano,possonoancoracredereesperare»1.L’ideadiffusadivivereunmomentodirinascita,dimiglioramentoinfinito,alimentavaunafiduciachepochevocicontraddicevano.Almenoinizialmentelecronachedipingonoconentusiasmol’incrementodelconsumoenergetico,delleautoedelcemento.Soloapartiredagliannisessantasullepaginecittadinefacapolinoqualcheperplessitàecriticarispettoallescelte(oallaissez-faire)dicuilacittàèstataoggetto.Nel1955lafasepiùdifficoltosadellaricostruzionesipuòdirepressoché
conclusa.Isegnidelledistruzioniinfertedaibombardamentistavanolentamentesparendo,maiproblemirestavanocomunquetanti,primotratuttiquellodell’alloggio.IlverbaledelConsigliocomunaledel21ottobre1955restituisceitrattidiunasituazioneabitativaancoradifficile.Finoatreanniprima,172famiglieabitavanonellecasermeDiaz,29nelleexcasermediviaBronzetti,8pressolaVillaBernardelli,11nellascuolamediadiviaEsterle,unnumeronondefinitoinfinevivevainsistemazionidifortuna,comeilridottodiTorreVangaonellemaceriedellecasermedegliAlpini2.Unasituazionechelanuovaamministrazionecomunaleintendevarisolvereconsignificativiinterventidiediliziapubblica.Le700domandedialloggiodepositatenel1955avrebberotrovatounarispostanellenuoveabitazionidel«villaggiorosa»diviaGiusti(54famiglie),aiMuredei(28)diSanBartolomeo(80)eneisobborghi(60).78appartamentieranofinanziatidalComuneperlecategoriearedditofisso.Nonsolochiavevapersolapropriaabitazioneacausadelledistruzionibellichechiedevaunacasa,perchéanchegranpartedelleabitazioniesistentipresentavadellecondizioniigienico-sanitariemoltocarenti,inparticolareaPiedicastello,viaSuffragio,viaSanMartinoenelleAndrone.Dieciannidopo,nel1965,lasituazioneabitativaavevapersoicaratteriemergenzialicheavevaavuto.Giànel1960idatiquantitatividescrivonounasituazionegiàdecisamentemigliorata,anchesesicominciavanoavedere
leconseguenzesulmutamentodelpaesaggio,checolpivasoprattuttolacollina.Sicostruivaaritmovertiginoso:neisoliprimidiecimesidel1961siedificòcircalametàdiquantoerastatocostruitodal1955al1960!Unasuperficiepariatuttoilcentrostorico,quantificatain233milametricubidicemento3.L’aumentodellapopolazioneeralaprincipalecausadellacrescitadell’edilizia,chedopoaverrisoltoilproblemadichiavevapersol’alloggiodurantelaguerra,rispondevaall’inurbamentodeinuovicittadini.Nel1955lacittàcontava69.459residenti,nel1965erano83.955:circail21%inpiùin10anni.Lacausadiquestacrescitaeral’immigrazionedipersoneattrattedallenuovepossibilitàdilavorooffertedall’incrementodegliufficipubbliciedelleindustrie.Ilsaldotraemigratieimmigratirimasepositivopertuttoildecennio.Questecentinaiadipersoneprovenivanosoprattuttodallevalli,cometestimoniailcasodel1960:pocopiùdellametàdei1.631nuoviarrivativenivanodaaltricomunidellaprovincia,irimanentiavevanolasciatoterritorilimitrofi,AltoAdige,Venetoealtripaesicentrosettentrionali.Solo111eranogliimmigratidall’estero4.Contemporaneamenteallacrescitadellaformaurbana,appaionosullastampalecriticheadunarealtàchesembravacresceresenzadirettive,guidatasemplicementedagliinteressidegliimmobiliaristi.Nel1959l’esigenzadidotareTrentodiunpianocheneregolasselosviluppo,chiamato–significativamente–«pianodifabbricazione»,sembravanon
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piùprocrastinabile,eilComuneaffidòagliarchitettiMarconi,MasèeNegriilcompitodistilareunarelazionecheavrebbefornitolabaseperpoiarrivareadunadecisionedefinitiva5.Dueannidopolasituazionedipintadallastampaeraimmutata,anchesenelfrattempolenuovecostruzionierano«spuntatecomefunghi,bloccatoogniareadisponibile,ingoiateognifogliadiverde,incastratel’unanell’altracomesifailgiocodeldomino:peggioancora,perchésenelgiocodeldominoesistelaregolacheisegnid’ognirettangolinohannodacorrispondereaquellidelrettangolinochesegue,incampodell’ediliziaaTrento,inassenzadelpianoregolatore,sièagitoinun’atmosferanellaqualenonsièpotutocontrapporresempreleragionidell’interessepubblicoaquelledicertomenogiustificatespeculazioniprivate»6.Laformadellacittàavevadelleripercussionisulcomportamentodellepersone,chevivificavanonuoviquartierienuoviappartamenti,davanosensoadambientiesituazionifinoapochianniprimainediti,comelavitaincondominiool’abitudineaprenderel’autobus:«quandoil1febbraio1953lavecchia,gloriosa,SocietàautomobilisticaAtesina,haassuntoilserviziodiautobuscittadino–scrivel’Adigeil29gennaio1959–sembravachel’esperimentoavessepocadurata.Itrentininoneranoabituatiaprenderei«tram»epreferivanospostarsiapiedidaunpuntoall’altrodellacittà,comeavevanofattodasempre».Maadispettodiquestiauspici,lagrandezzadellacittà,lanascitadinuoviquartieri,avevasmossoancheleconsuetudinideitrentinifavorendol’utilizzo
deinuovimezziditrasportocollettivi.L’articoloannunciaval’istituzionediunanuovalinea,lanumeronove,cheunivaallacittàilnuovoquartierediS.Donà,incollina,ricordandoche«nellaloroistituzioneèstatotenutopresentelosviluppocontinuodellacittàelesueaumentate,continue,richieste».Ilclimaculturaledellacittàchetrasparedallepaginedelmaggiorequotidianodell’epoca,l’Adige,sembraesseredominatodaun’ingenuaadesionealmodellodivitacheilcrescentebenesserediffondeva:sipreferivanoinuovimaterialiplasticiallegno,ilsupermercatoallavecchiabottega,lacucinamodulareallastufa.Ilmutamentoimpostodalnuovomododiconsumareprodottiuntempoinaccessbili,senoninesistenticomeglielettrodomestici,èmoltoprofondorispettoalleesperienzeprecedenti.L’aperturadeiprimisupermercatièannunciatadallastampacomel’arrivodellamodernitàedellaciviltà.Percapirequantodovevanorisultarestraniquestinegoziènecessarioconsiderarecheil23giugnodel1956l’Adigetrovòutilepubblicareaddiritturalafotografiadellasimulazionediunsupermercato«americano»,realizzataall’EURaRoma.Ilsupermercatoliberavailconsumatoredallamediazionedelvenditore,tuttipotevanotoccare,annusare,prenderelamercesenzachiedereanessuno,senzal’imbarazzodimostrarsinuoviarrivati(conleinflessionidialettalidelproprioitaliano,adesempio)esenzasoggiacerealcontrollodelnegoziante,chefinoaquelmomentosapevatuttodeiconsumideisingoliclienti.
Lavitaincittà,ilprogressivoabbandonodelmondocontadino,sicollegaancheadunarivoluzionenellagestionedeltempofamiliare,chesiscopre«libero».Lesocietàagricolesonolegateaduntipodilavorodipendentedaibisognideicampiedelbestiame,dallefestestagionali;illavoroinfabbricaenegliufficièinveceregolatodacampanelli,timbrature,straordinarieuscite.NegliannicinquantasidiffondeancheaTrentoiltempoliberoalivellodimassa,malanovitàètalechevenneroscrittianchegliarticolicheinsegnavanocosafareconquesto«nuovo»tempo.Laparolastraniera«hobby»,sileggeil3novembre1963,«hainvasoeconquistatoilmondopoichétutti,oramai,si sentono in doveredipossedereunproprio,personalissimo‹hobby›»(corsivi miei).Lagitafuoriporta,sciareinBondone,ilbagnoallagodiCaldonazzo,diventaronoipassatempideitrentinioalmenoperchipotevapermetterseli.L’impiegodeltempoliberoèfindasubitounimportanteindicatoredelpropriolivellosociale,perchèèlegatoalladisponibilitàdimezziditrasportoindividuale,comelamotoel’automobile,chepermettevanoallefamigliediraggiungereipratidelleVioteadesempio,eimplicaunabbigliamentospecifico,addirittural’attrezzaturasportiva.Accantoall’entusiasmochelacrescitaeconomicadiffondeeallenovitàchelasocietàdeiconsumiimponenellarealtàquotidianadellepersone(perlomenoneilorodesideri),rimangonotraccedellepersistenzedellaculturatradizionale.Ladistribuzioneaibambinipoveridi600paiascarpe,raccoltenella«giornata
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dellabontà»,mostraquanto,vicinoaisognidifrigoriferigiganteschiestrapieniimmortalatidallepubblicità,rimanesseunarealtàfattadiristrettezze7.Lafollachenel1955accompagnòlereliquiedelpiccoloSimonenellatradizionaleprocessionechecommemoravailsuopresuntomartirio,testimoniavailpersisterediuncultocattolicoconservatoreeantisemita,cheproprioinquegliannistavaperesseremessoindiscussioneedoverosamentecancellato.LamostraraccoglieerimandaalvisitatorealcunedellenovitàchesidiffuseroaTrentodal1955al1965:moltediquestefannopartedellanostravitaquotidianatantodastupirsicheinrealtàsianocosìrecenti,risalganosoloacinquant’annifa,altresonostateaddiritturasuperatedanuovetecnologiechehannofattodimenticareoggetticheallametàdelXXsecolosembravanodestinatiall’eternità,comeilgettoneadesempio.Lafonteprincipaledellericerchechehannoprecedutoquestamostraèstatoilquotidianol’Adige.Lasceltaèdovutaalprecisointentodistudiarelerappresentazionisociali,gliumori,idesideriquotidianidellacittadinanzanell’immediatezzaincuinascevanoevenivanoregistratidalgiornale.Lepaginedelgiornalel’Adigerestituisconolafreschezzadellosguardodiallora,cipermettonodivedereilmomentoinizialedellaTrentocontemporanea,losguardodeitrentinichevisseronegliannidelboomuncambiamentoepocale,economicoeculturale.Servivanoistruzioniperunnuovostiledivita:lacittàsidotavadeiprimicestiniinstradae
ilgiornalespiegavaaicittadinicomeusarli;ladiffusionedelleautomobilirendevanecessariedelleregolecondiviseegliarticoliillustravanoiprimicartellistradali.Comefacevanoipedoniadattraversarelestradeormaiinvasedaautomobilivelocienondacarritrainatidaanimali?l’Adigemostròleprimestriscepedonalieinsegnòallepersonechedovevanopassarelìesololì.Lenovitànoneranosolonellevie,penetraronofindentrolecase:iltostapane,iltelefono,lalavatrice...L’usodiquestinuovistrumentirichiedeval’apprendimentodiregole,istruzioni,capacitàspecifiche.Lamaggioredisponibilitàeconomicacontribuìanchealladiffusionedioggettichediventanoaltrettantisegnalididistinzione:comefarevisitaallepersone?Cosaportareindono?quandoservireiltèoilcaffè?Conqualitazze?Eilgelato?C’erasempreunmodosbagliato,cheavrebbemostratoleumiliorigini,magaridicampagna,eunogiusto,chesegnalavalepersoneeducateedi mondo,elerubrichepuntualmenteloinsegnavano.Idocumenticonservatipressol’ArchiviostoricodelComunediTrentohannofornitoidatiistituzionali,quantitativi,perinterpretareleimmaginieleparolepubblicategiornopergiorno,fornendoildepositodellospiritodell’epoca.L’allestimentodellamostra,cherisentefortementedellafontegiornalistica,proponealvisitatorenondivederelefotografiedelpassato,madi«scoprirlo»comeabbiamofattonoi,oinostrigenitorienonni,unamattinadicinquant’annifa.Ititolidegliarticoliri-danno
ilsaporecheunanotizia,un’inaugurazione,haavutoalmomentodellasuapubblicazione,permettonodicalarsinelpassatoperrinvenirefattieoggettiormaidiventatiscontati,oalcontrariodimenticati.Ifilmatidifamiglia,conservatipressol’archiviodellaFondazioneMuseostoricodelTrentino,contribuisconoaportarenell’intimitàdellepersone,amostrarelelorofesteecase,lacittàincuii«registi»vivevano.Glioggetti,propostiinunaselezionerappresentativa,dannomatericitàalletrasformazionitecnologicheedigustodell’epoca.Oggi,dopoalcunidecenniincuisisonosperimentatiancheiriflessinegatividell’eccessoedilizio,dellosperperoambientaleeenergetico,l’entusiasmodegliannicinquantaappareatrattiingenuo.Proprioinquestocaratterediinnocenzaeinesperienzapossiamomisurareiltempostoricodeicambiamentidimentalitàevivereconlaconsapevolezzadichiconosceilpropriorecentepassato.
Elena Tonezzer
1 «Dopolaguerralarinascitaeilprogresso».l’Adige.Trento24aprile1955.2 ArchiviostoricodelComunediTrento,VerbaliGiuntamunicipale
1955,Secondosemestre,Verbale della seduta 21 ottobre 1955.Relazionesull’ediliziacittadinaesulprogettodisistemazionedellefamiglietuttoraabitantiinambientidiproprietàdelComuneprovvisoriamentesistematiadalloggio(rel.Ass.DeNiccolò).
3 E.G.,«SièfattoaTrentonegliultimi10mesimetàdiquantosiècostruitoin5anni».l’Adige.Trento,9dicembre1961.
4 Memorie di Trento,Trento,ComunediTrento,1961,p.17.5 «Sistaconcretamentedelineandoilpianoregolatoreperlacittà».l’Adige.
Trento,15aprile1959.6 E.G.,«SièfattoaTrentonegliultimi10mesimetàdiquantosiècostruito
in5anni».l’Adige.Trento,9dicembre1961.7 «Scarpeaibambinipoveri».l’Adige.Trento,25dicembre1955.
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Distribuzione delle scarpe ai bambini poveri in occasione del Natale del 1955. «Scarpe ai bambini poveri». l’Adige, Trento, 25 dicembre 1955
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ElenaTonezzer
UNA CITTà A FoRMA DI PESCEL’AMMINISTRAzIoNE DI TRENTo (1955-1965)
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IlprimopianoregolatoredellacittàdiTrentofularelazionedell’architettoPlinioMarconi,scrittanel1962.Il16novembrediquell’annol’AdigeriportacheMarconiavevadescrittoaiconsigliericomunalilacittàdiTrentocome«ungrossopesce,conlaboccaapertaversomezzogiorno,amangiarsiicampi(anchequestoèunproblema),unagranpinnadorsaleecodaversonord».Trentoerapassatainpocopiùdicentoannidall’essererigidamentestrettanellesuemura,abbattuteallametàdelXIXsecolo,a«pesce»vorace.L’intensolavoriodelperiododellaricostruzioneelosviluppourbanodovutoallacrescitadellapopolazionedegliannicinquantaesessantatrasformaronoTrentonellacittàodierna.Aqualetipodiamministrazione
fariferimentoquestoprocessoditrasformazione?Trentodiventòcapoluogodiregionenel1948,inbaseaquantostabilitodalloStatutodiautonomiadellaregioneTrentinoAlto-Adige.Sitrattavadellaconclusionediunadiscussionemoltolunga,cheattribuivaallacittàunimportanteruolonellagestionediunaregionecomplicata,formatadadueprovincecheparlavanolinguediverse,l’italianoinTrentinoeiltedescoinAltoAdige.L’importanzapoliticacheilgruppodirigentedellacittàattribuìaquestacondizionesarebbestataancorapalpabile12annipiùtardi,nell’opuscoloMemorie di Trento,pubblicatodalComunenel1961.Ilparagrafo«CapoluogodiRegione»sottolineache«Trentoèalcentrodiunasituazionepolitica-sociale-etnicadigrandedelicatezza»,
rimarcandoconscarsamodestialeconseguenzechequestacentralitàavrebbedovutoavererispettoallaminoranzadilinguatedescaealrestodelpaese.Iltestosicompiacevadella«fiduciaripostadallaNazionenellasensibilitàenellacapacitàequilibratricediTrento,nonmenochenell’assolutafedeltàeresponsabilesolidarietàdiTrentoversoalMadrepatria».Conleelezionidel1960sierachiusal’epocaincuilaregioneerastataguidatadaTullioOdorizzi;ilnuovopresidenteBrunoKesslerinauguròunastagionediversa,guidatadalloslogan«NoalTrentinopiccoloesolo!».Perl’amministrazionedellacittàesserecapoluogocomportavalapresenzadinumerosiufficieuncompitodirappresentanzachetrovòilpuntodisintesinelconcorsoperlacostruzionedellasededella
Unacittàper100.000, opuscolo della Democrazia cristiana, Trento, 1964
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Regionenell’areadiPiazzaDante.Làdoveprimac’eraunedificioottocentescodanneggiatodallaguerra,primaalbergoepoisededellaBancad’Italia,nel1963siinauguròilpalazzovetratoprogettatodaAdalbertoLibera.Dalpuntodivistaprettamentepolitico,lastoriadell’amministrazionecomunalediTrentodiquestianniècontrassegnatadallaDemocraziacristiana,chepotevacontaresull’appoggiodellagranpartedeicittadini.LamaggioranzaassolutadelconsigliocomunalediTrentodel1956erademocristiana:22componentisu40,eletticonil53,9%deivoti.Ilsecondopartitodellacittàeraquellosocialdemocratico,chevedevalamaggioranzadamoltolontano,con6esponenti.Seguivanoil
partitosocialista,cheerariuscitoafareleggere5consiglieri,ilpartitocomunista,3,ilmovimentosocialeeilpartitoliberale,2ciascuno.Lagiunta,unmonocoloredemocristiano,riconfermòsindacoNiloPiccoli,elettoperlaprimavoltanel1951.Irisultatielettoralidel1960segnaronoilsuccessodelPSI,chedivenneilsecondopartitodellacittàconsetteconsiglieri,treinpiùdelPSDI.LaDCconservavaancoralalarghissimamaggioranzacon21consiglierieil52,7%deisuffragi,malacomposizionedellagiuntacomunaledel1960risentìdelmutatoclimapoliticonazionaleedelleaperturecheancheaRomasirivolgevanoallesinistre.Piccolifuriconfermatosindacoperlaterzavolta,dueassessoratiandaronoalpartitosocialdemocraticoitaliano:Guido
Pincheri,allefinanze,eEnricoBertagnolli,ailavoripubblici.NiloPiccoli,chefusindacodellacittàperbentrelegislature,guidòilmunicipioinquestiannidicambiamento.FratellodiFlaminio,leaderdellaDemocraziacristinaedirettoredelgiornalel’Adige,NilovivelatrasformazionediTrentodapiccolacittadinatradizionale(economicamenteeculturalmente)acittàcheiniziaagiocarelacartadelturismo,delterziario,dell’università.Nel1964ilConsigliocomunaleelesseunnuovosindaco,ildemocristianoEdoBenedetti,chesarebberimastoincaricafinoalleelezionidel1975.Perlaprimavoltadal1951laDCandò(dipochissimo)sottolaquotadel50%dellepreferenze,mentreilPSIsiconfermòsecondopartitodellacittà,riuscendoadentrare
MemoriediTrento, Trento, Comune di Trento, 1961, fogli sparsi
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ingiuntaconGinoManunta,assessoreagliaffarigeneraliealpersonale,eIginioLorenzi,vicesindacoeassessorealleattivitàeconomiche,industria,commercio,agricolturaeannona.Oltreaisocialisti,ancheilPSDIfupresenteingiuntaconBertagnolli.Idatielettoralideldecennio1955-1965descrivonounacittàincuilaguidaèsaldamentenellemanidelpartitodemocristiano,supportatodamaggioranzeelettoralischiaccianti,chesiripetonoanchealivelloprovincialeenazionale.Questogruppodirigente,checercòditenereundifficileequilibriotramutamentoecontinuità,contribuìadeterminarelaformadiTrentoedunquelavitadeisuoiabitanti,eilsindacoPiccoli,citandoAldoGorfer,modellòlacittà«secondolospaccatoculturaledeitempieseguendoicriteridellaclassepoliticadominante».
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I bambini percorrono in bicicletta Lung’Adige Leopardi appena asfaltato. L’Adige, Trento, 20 settembre 1956
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AlbertoBrodesco
LA NoSTRA VITA IN QUALChE ISTANTE RUBAToTRENTo: IMMAGINI QUoTIDIANE 1955-1965
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la forbice, l’aspersorio e il registratore di cassaSonoanniditaglidinastri.S’inauguranonuovipalazzi,nuovibar,nuovechiese.S’inauguranocommissionarie,grandimagazzini,supermercati.Allecerimonied’aperturapresenzianopreti,onorevoli,sottosegretari,sindaci,giudici,cavalieri,architetti,ingegneri,commendatori,notabili.Lecolonnedelgiornalesiriempionofittedielenchi.Gliuominipoliticitengonoinmanolaforbice,isacerdotil’aspersorio.Lagentecomune,cheabiteràqueiluoghi,fungenelfrattempodaquinta.C’èquasisempreunbuffet.Inunafotopubblicatasul’Adige del6febbraio19601,all’inaugurazionedelsupermercatoSaitdiviaOriolaalcunireligiosimostranosguardipreoccupati.Inquelluogodeputatoall’acquistodimercisembranofuori
contesto.Dimessi,aocchibassi,guardanoilregistratoredicassa.LaciviltàdeiconsumiarrivainTrentinoconvoltoinnocenteemodigarbati.MalosguardodeiprelatièquellodiLaocoontecheindagailcavallodeiDanaiallesogliediTroia.
Marx al poli«Lemercinonpossonoandarsenedasolealmercatoenonpossonoscambiarsidasole».LaformulazionediKarlMarxèancorapiùchiarase,alpostodimercato,scriviamosupermercato.Adifferenzadelmercato,doveiprodottisiapparentanoimmediatamenteaicarrettichelitrasportano,allebracciachelispostano,alrichiamodelfruttivendolo,ilsupermercatoraccoglieinfattimercichesembranovoleresibirelaloroautonomiadagliuomini.
Lafotoconcuiilsupermercato«F.lliPoli»illustralasuanuovaapertura2mostraunambientevuoto,apparentementeimmunedaogniattivitàumana.Paredavverochelemercisianoandatedasolealsupermercatoperposizionarsiordinatesugliscaffaliognunasecondoilsuogenere,adarmostradiséconorgoglio.Difronteaquestaschiera,lamassaia,abituataalnegozio,allapresenzadiunnegoziante,rischiadiessermessainsoggezione.CosìlaréclamedelPoliècostrettaaribadirelaconsiderazioneapparentementeovviadiMarx:nonbisognalasciarsiingannare,lemercinonpossonoscambiarsisenzailnostrotramite.«Servitevidasoli»;«articoliaportatadimanodellaclientela»,diconoglislogan.Ilpezzogiornalisticocheaffiancalapubblicitàaggiungedettagli:
Inaugurazione di un supermercato nel centro storico della città, alla presenza delle maggiori autorità civili e religiose. «Da oggi in funzione in via oriola un grande supermercato del Sait». l’Adige, Trento, 6 febbraio 1960
L’Adige, Trento, 10 marzo 1959
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«Giàdaalcunigiorniil‹self-service›èentratoinfunzione.Sel’iniziativahacreatodapprimadelleperplessità,lamaggiorpartedeiclientisièdimostrataveramenteentusiastadellanovità.Lamerce,giàconfezionata,nonattendechediesserepresceltadallaclienteche,riempital’appositaborsa,sipresentapoiallacassaperilsaldo.Oltrechesempliceeconlapossibilitàdiunasceltapersonalechenonèinfluenzatadanessuno,laspesaperlemassaiediventaanchepiacevole»3.Lasequenzacheconducedallamercealpiacereprevededunqueilpassaggioattraversolaborsa,lacassaeilsaldo.Sonoparolecherassicurano.Lamerceciaspetta,attendediessereprescelta.Queiduemilaarticoliapparentementeautonomitrovanolalororealizzazionesolonell’incontroconinostricorpi.
BoomIlboomprodottodallebombedellasecondaguerramondialesitrasformapresto,conunafrettaimprevedibile,inunaltrotipodiesplosione,chestavoltahatuttodiallegro.Nelgirodiunamanciatad’annisipassadallafaticadellaricostruzioneall’orgogliodelmiracoloeconomico.Il29gennaio1963l’Adigeaprepagina4conuntitolosulleferiteancoravisibilidellaguerra4.Adiciott’annididistanzacisonoancoradetritiemacerieinviaSanGiovanni,viaRomaevicoloSanMarco.Queisegnidiguerrasonofastidiosi,lalorovistosapresenzaè«nonedificante».ChecifaquellosquarcioalcentrodiTrento,mentretutto,intorno,cresce,mentresiapronocantieri,sorgonocase,siestendonoiquartieriabitati?
Ildoveredellamemoriamalsicombinaconl’urgenzadiguardareavanti.Pernondimenticare(opercompiereilgestodichinondimentica)sipuòpensarediintitolarelanuovapiazzarichiamandoladatadelbombardamento:3settembre1943.Ilbuco,ilvuotosimbolicoèriempito,sipuòprocedereconfondamentanuove.
ieri, oggi, domaniUnafotografiamostradeibambinicheguardanovogliosiunfurgoncinospazialeespostoinunavetrina.«Lafantascienzahaavutopartitavinta»,diceiltitolodell’articolo5.«Giàoggiperilmondodidomani»,scandisceunaltrosloganconcuisivuolvendereunatelevisione6.Accantoall’apparecchio,anchequi,viene
disegnatal’immaginediunanavicellaspaziale.Unacucinadioggi,affiancatadaldisegnodiunaeroplanoediungrattacielo,sicontrapponeallacucinadiieri,vetustacomelalocomotivaavaporechelestavicino7.Unpaiodimutandevienevendutocome«lamutandadeitempimoderni»8.Èincinturaelasticadispecialecaucciù,adaltaresistenza,inalterabile,dimassimaestensibilità,senzabottoni.Èstudiatapertoglierequalsiasiattrito.Sonoanniincuil’accentocadesempresull’oggi.Unoggicheèlanciatoversoildomaniesilasciaindietrounoierimaicosìlontano.
«Le vetture spaziali e i missili hanno demolito il cavallo a dondolo». l’Adige, Trento, 25 dicembre 1958
«Ancora visibili (fino a quando?) le ferite della guerra in città». l’Adige, Trento, 29 gennaio 1963
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oggetti misteriosiTelematch,inondaapartiredal6gennaio1957,èunprogrammachevantaalcuniprimati.Inparticolare,èlaprimatrasmissionedellatelevisioneitalianachefauscireletelecameredaglistudi.DeiquattrogiochipropostidaTelematch–«Passoevedo»,«Leanimegemelle»,«Ilbraccioelamente»e«L’oggettomisterioso»–gliultimiduesonoincollegamentoesterno.Per«Ilbraccioelamente»cisicollegaaunapalestra,doveunconcorrente-braccioprovaarimediareaglierroricommessidalsuopartner,lamente.«L’oggettomisterioso»allestisceinveceunpalcoinunapiazzaitalianadivoltainvoltadiversa.Visalgonoicittadinichevoglionoprovarearisolverel’enigmachecircondaunoggetto,dettoanche«ilcoso»o«iltelecoso».
Ilmontepremiaumentaaognirispostasbagliata.Ilconduttore,RenatoTagliani,hailcompitodiguidareilpubblicoediintrodurre,magnificandolo,lospazioincuièmontatoilpalco.Glispettaanchel’oneredigestireilbagnodifolla:«c’èchisaluta,chivuoleatuttiicostifarsiriprendere,echisfruttal’occasioneperpubblicizzarelapropriacittadina.[...]Latelevisionesiavvicinacosìalpubblicorealeelaprovinciaitalianadiventaprotagonistadelpiccoloschermo,primadeltrionfodiCampanile sera»(AldoGrasso).Instudioc’èEnzoTortora.L’8giugno1957latrasmissionesbarcaaTrento,inpiazzaDuomo.Ilpalcononsiaccosta,comequasisempreavvieneoggi,alleparetidelDuomo,maèrispettosamentecollocatodallaparteopposta,davantiaiportici.
Estrattiasorte,ciascunoconlasuaipotesidisoluzione,quarantatrentinisiavvicinanoalmicrofono.PerGiuseppinaPedrotti,stenodattilografainProvincia,l’oggettomisteriosoè«un’anticacalamita»;ancheperEnzoBattistellièunacalamita,ma«diGalilei»;FerruccioNannipropone«unospolverino»;GianniTrettel«uncalamaioantico»;GuidoBonatti«unpulsanteconcontattoperchiusura»;GiuseppeBernardiazzarda«unvasettopersalibenedetti»;MauroUnterrichter«unpesoperstadera»;ErnestoBertolasi«un’anticateca»...DarioGiovanninièilsecondoasaliresulpalco.Haunasoluzione,maletelecamereolelucisparateinfaccialotravolgonodiemozione:nontrovalaparola,ècostrettoaestrarredallatascaunfogliettinosucuiavevascrittoqualcosa.Legge
«Telematch in piazza Duomo». l’Adige, Trento, 10 giugno 1957
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confatica:«lachiavettaperdarecordaaunorologio».Nemmenoquestatimidarispostaèquellagiusta.L’oggettomisterioso,chealsuoarrivoinpiazzaDuomocorrispondevaunpremiodi420milalire,oranevale670mila9.Anchelecasedeitrentiniinizianoapopolarsidioggettimisteriosi,dalfunzionamentostrano,chebisognaimparareadusare:elettrodomestici,macchinari,accessori...Ognunocorrispondeaunbisogno.Lepubblicità,gliarticolideigiornali,fornisconosudiessiinformazionidibase,qualcheistruzione.Inquest’ansiadirinnovamento,inquestafamedifuturo,cisispingepersinotroppoinavanti,profetizzandolasparizionedegliasciugamanidifronteall’arrivoincombente,inognicasa,digiganteschiasciugatoriadaria.
Manoncambianosololecase:ancheleviedellacittàvengonodisseminatedisegninuovi,disimbolichebisognasaperinterpretare:adesempiouncerchiorossoconalcentrounabandaorizzontalebianca.Dueaddettiingiaccaecappellosiimpegnanoaerigerlo.Alorodisposizione,solounascaladilegnoeuncarrello10.Cartellistradali,segnaleticaorizzontale,semaforisispargonoperpiazzeestradechenonneprevedevanol’esistenza.L’aumentonelnumerodelleautomobilicostringearegolareiltraffico.Oggettimisteriosi,incongrui,esoticisembranoesserscesidalpalcodiTelematchperinvaderelacittàdiTrento.Unazebradigommasispostadistradainstrada,promettendounacittàpiùsicura11.
i guardiani del desiderioSeall’internodelmondodeiconsumiedellatecnologiatuttociòcheènuovoèbenvenuto,neicampidelleartiedellaculturavalelareazioneopposta:ogniinnovazioneèpotenzialmentepericolosa.LaversioneitalianadelfilmdiIngmarBergmanMonica e il desiderio (1953,distribuitoinItalianel1961)escepesantementecensurata:vienetagliatoilmomentoincuiMonicacorrenudaversoilmare,comequelloincuiscopreilseno.L’azionedellacensuraitalianaèavveduta:«toccailcuorediunfilmdedicatoproprioallaforzadirompentedell’eros,chetracciailprofilodiun’animainquieta,unaprovocatoriafigurafemminile,esuberanteeincoercibile,sfrontataeanarchica,insolenteeselvatica»(LucianoDeGiusti).
Nonostanteitagli,perilcriticodel’Adigeilfilmrimaneinaccettabile:«tuttalaazionesisviluppainun’atmosferanaturistaeistintiva,privadiqualsiasidimensioneopreoccupazionemorale»12.Haragione.Èlaforzadiunfilmche,anchesfregiato,continuaadireciòcheeranatoperdire.l’Adige,inognicritica,riportaosirifàsemprealgiudiziodelCentroCattolicoCinematografico,checontieneseverissimevalutazionisuicontenutidelfilmeneconsiglialavisione«atutti»,«atutticonriserveperigiovanissimi»,«agliadulti»,«agliadultidipienamaturitàmorale»,oppurela«sconsigliapertutti»ola«escludepertutti».Nel1960,ifilmincasellatinellacategoria«esclusopertutti»sonoil60%.Ilcriticodel’Adigerecepiscequeglistandardecimettedelsuo:
Per insegnare alla popolazione l’uso delle strisce pedonali, viene utilizzata una grande zebra di gomma spostata nei punti cruciali del traffico urbano. l’Adige, Trento, 11 marzo 1959
Nel 1959 il Consiglio comunale comincia a regolare il traffico istituendo dei sensi unici e predisponendo la collocazione dei cartelli stradali. «L’operazione divieti». l’Adige, Trento, 26 marzo 1959
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perLolita (StanleyKubrick,1962),sindaltitolo, «lacondannanonpuòesserechedura»13,Mamma Roma (PierPaoloPasolini,1962)èuna«squallidavicenda»14,latrasposizionefilmicadeLa noia (DamianoDamiani,1962)è«inutileedannosa»15.NelfilmdiBergman,Monica,coltaancoraunavoltanell’attodeltradimento,guardaperunattimodentrolamacchinadapresa.Jean-LucGodarddefiniscequestomomento«l’inquadraturapiùtristedellastoriadelcinema».Èun«cosavoletedame?».Èunosguardochecispoglia,checiimpediscedifarcigiudici.Èlosguardoconcuiildesideriosiscrolladallespalleisuoiguardiani.
secondo amoreIl5apriledel1957icinemadellacittàoffronoallospettatorelapossibilitàdivedere,traglialtri,duefilmdelgranderegistadimelodrammiDouglasSirk:alVittoriavieneproiettatoCome le foglie al vento,all’AstraSecondo amore.Quest’ultimoraccontadiduefiglichenonvoglionochelamadrevedova,dinuovoinnamorata,sirisposi(ancheperchévorrebbesposarsiconungiardiniere).Perfarlastaretranquilla,perfarlepassarelegiornate,leregalanounatelevisione.Lascenaincuiildonovieneconsegnato,nelsalottodellariccaabitazione,èstraordinaria:vediamolosguardodellamadrespecchiarsiconorrorenelloschermodell’apparecchiochevorrebbesancirelasuacondannadefinitivaallasolitudine.
Nonsappiamocos’abbianofattoitrentiniall’uscitadallasalaincuisiproiettavaSecondo amore.Forsequalcunodiloro,dilìapoco,saràandatoproprioacomprareuntelevisore,l’oggettochestavadiventandoinquelperiodoilsecondoamoredegliitaliani.L’interpretazionediDouglasSirkrimaneunaletturadiminoranza:perlagranpartedellapopolazione,latelevisioneèatuttiglieffettiunoggettovivo,chefacompagnia,chemetteincontattoconilmondo.Lepubblicitàsuigiornalicontinuanoainsisteresuquestotasto.LaWestinghousereclamizzacosìisuoiapparecchi:«Partecipatealmondoesternoattraversolascatolamagicadellatelevisione»16.L’immaginesulloschermomostraballerini,ballerine,unmusicista.Dadentrolatelevisione,lo
spettacolosembraproseguiresenzasoluzionedicontinuitàanchealdifuoridellasuacornice:altreballerineadestra,asinistraaltrisuonatori,unacoppiachesibacia,unre,unaregina...Ildivertimentodellatelevisionenonrimaneconfinatoalsuointerno:escedall’apparecchio,cicoinvolge,ciriguarda.Ilnegozio«Recan»diviaSanPietropromuovelevenditeconunoslogansimile:«TV.Ilmondoincasa»17.L’immaginecheaccompagnailtestoèundisegnofattoconsquadraegoniometro,daitrattiinquietanti:dueocchi,dalcielo,penetranoleparetidomesticheperposarsisull’apparecchiotelevisivo.Impossibilenonconferirvi,oggi,unaconnotazioneorwelliana.LapubblicitàdellaRaièancorapiùschietta,quasiminacciosa:
L’Adige, Trento, 6 febbraio 1955
La protagonista del film Monicaeildesiderio,Ingmar Bergman, 1953
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«Senzaradioesenzatelevisionelavostracasaèun’isola»18.LosloganparevolerintegrareJohnDonne:nessunuomoèun’isola,apattocheposseggaunativù.Lapositivisticainnocenzadiquestivenditorinonsipuòpermetteretroppedomanderiguardoallospaziovuotochedistanzialavistaeilgesto.
Durban’sSorridielavitatisorride.Perpoterlofare,però,occorrerifornirsidiunbelsorriso.Fortunatamentelaciviltàdeiconsumi,oltrealloslogancheincitaall’ottimismo,fornisceancheiprodotticheciconsentonodiesibirlo.AdesempioildentifricioDurban’s,chepromette,perantonomasia,ilsorrisopiùsinceroesplendente.
«SorrisoDurban’s»diventaunmododidiregrazieaunaramificatacampagnapubblicitariacondottasuimediaitalianiallametàdegliannicinquanta.Intelevisionel’immagineaziendalevieneaffidataall’attoreCarloDapporto,chehagiocofacilearendersisimpaticoneglisketchdiCarosello.Suigiornali,lapubblicitàèpiùinvasiva,esibasasuduestrategie.Laprima:laDurban’srichiamal’occhiodellettorecondellefotografie(adesempio:quattropersonesedutedicuivengonoinquadratesololegambe)edeititolicheincuriosiscono(«Dovesitrovano?»)19.Ilmessaggiosirivelapubblicitarioquandosifiniscedileggereunadidascalialungacinque-seirighe.Lasecondastrategiaconsisteinunconcorsoapremi.Inpalioperivincitori
unapellicciadigranlussoDellera,unfrigoriferoFiat,unserviziodiargenteriaBroggi,unorologiod’oroRolexperdonna,untelevisorePhonola,unalambrettaemoltoaltro.Pervincere,occorreritagliarelavignettachesitrovastampatasull’astucciodicartonedeldentifricio,riproduzionedelquadro«Ilfarmacista»diPietroLonghi.Sul’Adigedel6marzo1955lafotocheaccompagnailconcorsomostraunnovelloPaperonechenuotasorridenteinunmaredibanconote20.Dalsorrisoaldenaroilpassoapparebreve.Sembracheisoldi,ora,siguadagninocosì,oltrecheconiltradizionalesudoredellafronte.Illietofine,comeneifilmhollywoodiani,èdavveroallanostraportata.SorrisoDurban’s.Allegria.
CelebritàLascia o raddoppia,l’epocaletelequizcondottodaMikeBongiorno,cometuttiiprodottidisuccessoconosceinnumerevoliimitazioni.Eparodie.Unadiessetrovaspazioinunteatrinodiprovincia,doveMarianinoePerodellavaldeiMochenimettonoinscena«Scoppiaoraddoppia».IlpubblicotrentinonerimanecatturatoeoccupainmassailteatroSanPietro.Aquantoriferisconolecronache,larivista«stabattendoognirecord:inventigiornireplichecol‹tuttoesauritissimo›»21.MaancheilMikeBongiornooriginalehaoccasionedipassareperlanostraregione.Grandevenditorediprodotti(quiz,vallette,prosciutti)edisestessocomeprodotto,loritroviamoafareunacomparsataapagamentoil14aprile1957aunospettacolo
Immagine pubblicitaria di un concorso a premi. l’Adige, Trento, 6 marzo 1955
L’Adige, Trento, 2 gennaio 1955
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allestitodall’EnalalComunalediRovereto22;eil5maggio1957alKursaaldiMerano,perassegnareilpremio«Lasposad’Italia»23.Allametàdegliannicinquanta,l’everymanMikeBongiornoriesceafardiventarepopolari,oltrealsuo,altrivolticomuni:iritrattideiconcorrentidiLascia o raddoppiatrovanoampiospazionellepaginedel’Adige.Sulquotidiano–accantoaisoggettitradizionali:regnanti,sportivi,politici,assassini–troviamofotografatepersonecomenoi.Èunmodonuovoperdiventarefamosisututtoilterritorionazionale.Lacelebritàsulpianolocale,sisa,èmoltopiùsemplicedaottenere:pervederstampatoilproprioritrattosulgiornalebastaarrivareallenozzed’oro,festeggiareilsessantesimocompleannoconicoscritti,pescareunatrotadiquattroocinquechili.
FunghiALascia o raddoppia,ilmicologoGiorgioLucchi,insegnanteaCles,cadegiàallasettimadomanda.Atradirlo,l’amanita junguilla,unfungoche,secondoladefinizioneriportatadaMikeBongiorno,«cresceinprimaveraeinestate».Laprimaapparizionediunrappresentantetrentinoalpiùimportantequizdellastoriadellatelevisioneitalianavieneraccoltadalgiornalelocaleconmoltasobrietà:nonè(ancora)epocadiisterismi.GiorgioLucchihaunafacciachenonapparemoltotelevisiva–èmontanara,ruvida,onesta.Perquestomotivo,oforseperiltemacheportaingara,dev’essererisultatosimpaticoaMike,che,aquantodiconolecronache,losalutadispiaciuto24.Inquellestessesettimanenumerosialtrifunghidanno
mostradisédalleprimepaginede l’Adige.Esplodono,atomici,neldesertodelNevada.
Cornelio vince la biciUn’ultimaimmagine.Unbambinovinceunabiciclettaalconcorsobanditodallapaginaperragazzidelgiornale25.HaindovinatomegliodeglialtriirisultatidelletappedelGirod’Italia.Ilpunctumèlasuamanodestra:Corneliononsostienelabici,lastringeforteattornoallacanna,incredulo,possessivo,felice.
1 «DaoggiinfunzioneinviaOriolailgrande‹Supermercato›delSAIT».l’Adige.Trento,6febbraio1960.
2 l’Adige.Trento,10marzo1959.3 «InauguratoinviaBrenneroilnuovissimoself-
service».l’Adige.Trento,10marzo1959.4 «Ancoravisibili(finoaquando?)leferitedellaguerra
incittà».l’Adige.Trento,29gennaio1963.5 «Levetturespazialieimissilihannodemolitoilcavallo
adondolo».l’Adige.Trento,25dicembre1958.6 l’Adige.Trento,2gennaio1955.7 l’Adige.Trento,16gennaio1955.8 l’Adige.Trento,19maggio1955.9 «‹Mispiace›harispostosempreTortora.Ilsegretoè
partitoconitelecronisti».l’Adige.Trento,10giugno1957.10 «L’operazione‹divieti›».l’Adige.Trento,26marzo1959.11 «Continual’operazionestrisce».l’Adige.Trento,11
marzo1959.12 B.C.,«Monicaeildesiderio».l’Adige.Trento,15
settembre1962.13 «PerLolitalacondannanonpuòesserechedura».
l’Adige.Trento,31agosto1962.14 G.P.,«UnasquallidavicendailfilmdiPaoloPasolini».
l’Adige.Trento,1settembre1962.15 Erregi,«Lanoia».l’Adige.Trento,19gennaio1964.16 l’Adige.Trento,6febbraio1955.17 l’Adige.Trento,2gennaio1955.18 l’Adige.Trento,20gennaio1955.19 l’Adige.Trento,8luglio1957.20 l’Adige.Trento,6marzo1955.21 «Recordper‹Scoppiaoraddoppia›».l’Adige.Trento,19
gennaio1964.22 «FollaalComunaleperMikeBongiorno».l’Adige.
Trento,16aprile1957.23 l’Adige.Trento,7maggio1957.24 «Velenosal’amanitaperilmaestrodiCles.Semprepiùarguto
ilfilosofoMarianini».l’Adige.Trento,13ottobre1956.25 «CornelioeL’Arcobaleno».l’Adige.Trento,9luglio1958.
«È caduto al settimo ostacolo il trentino a LasciaoRaddoppia».
l’Adige, Trento, 10 giugno 1957
La rubrica de l’Adige per i bambini, l’Arcobaleno, ha indetto un concorso di pronostici per il Giro d’Italia. In premio c’è una bicicletta che il vincitore, Cornelio, viene a ritirare nella sede del giornale da Lenzima di Isera. «Cornelio e l’Arcobaleno». l’Adige, Trento, 9 luglio 1958
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Pubblicità elettorale della Democrazia cristiana. l’Adige, Trento, 23 giugno 1956
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ElenaTonezzer
REGINE DELLA CASA o PRIGIoNIERE DEL CoNDoMINIo?IMMAGINE E REALTà FEMMINILE A TRENTo
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Nel1963GiovanniXXIIIelencònell’enciclicaPacem in terrisitrefenomenichecaratterizzavanol’epocamoderna:l’ascesaeconomico-socialedelleclassilavoratrici,lafinedelcolonialismoel’ingressodelladonnanellavitapubblica.Larivoluzionefemminileeracominciatamoltotempoprima,conlebattaglieperilvoto,mailcambiamentopiùrepentinoeradicaledellaposizionedelledonnesiebbeproprioall’indomanidellaricostruzionepostbellica.Leleggicominciaronoariconoscereidirittidelledonne,assecondandoetalvoltapromuovendounfortecambiamentodellamentalitàcomune.Nonèfacilericostruirecosapotevasignificarevivereunmomentodipassaggiocosìimportanteerepentino–siconsumòinun
ventennio–percercaredicapirecosapotevasignificareessereunadonnanegliannicinquantaaTrento.AfiancodellestatistichenazionaliIstatodelComuneedelleanalisisociologiche,lastampariesceadesserelafontestoricachepiùdialtreèingradodirestituiregliumorielamentalitàdiun’epoca.Ilprincipalequotidianotrentinodiquelperiodo,l’Adige,direttoinquegliannidaFlaminioPiccoli,eraladirettaemanazionedellapropostapoliticaesocialedellaDemocraziacristiana,ilpartitodigranlungamaggioritario.Analizzareisuoiarticolidicostume,lacronaca,lapaginafemminile,significaimmergersidentroildecennio1955-1965,leggerelestessenotiziecheleggevanoinostripadrienonni:apprendereconlorodell’invasione
diPraganel1956,comesiusailtostapane,l’importanzadelserviziodathe,ildibattitosulcontrollodellenasciteeleconseguenzedellavorofemminile.Furonodieciannicheregistraronouncambiamentochesidesideravaalmenocontrollare,convogliaredentrobinariche,senonriuscivanoafermareilprocessodiparificazionefemminileormaiinnescato,tentavanoalmenodiguidarlo.
le donne e il dopoguerra: una presenza scomodaProprioledonne–trentine,italianeeprobabilmentedituttoilmondooccidentale–furonoleprincipaliportatricidelpesodellemodificazionieconomicheeculturalidelsecondodopoguerra.Sonostatelorochedopo
Fotografia vincitrice del concorso «La donna e la Lambretta» indetto dal «Lambretta club Trento». «Concorso fotografico». l’Adige, Trento, 1 gennaio 1955
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averpresoilpostodegliuominimandatiacombattere,dovetterotrovareunanuovacollocazionesocialeeculturalealrientroacasadimaritiegenitori.AlsecondocongressodellaDCtrentina,chesitenneil7marzodel1946,lasezionediArcochiese«anomedeimaestril’eliminazioneconliquidazionedellemaestrechenonrappresentanounapportoindispensabileasostegnodellafamigliaincuisiinseriscono,garantendolorod’altraparteildirittoalrientroinruoloincasochelecondizionimutassero,sostanzialmenteincasodivedovanza».Propostediquestogeneretestimonianounclimaculturalechevedevanelladonnalavoratricefuoricasaunproblemadarimuovere,datolleraresoloincasodiemergenzaqualoranoncifosseunaltroreddito(maschile)infamiglia.Treannipiùtardi,nel1949,alsestocongressoprovincialedellaDC,sidiscussedellavorofemminilenegliuffici.Vennepresentatounordinedelgiorno,poitrasformatoinraccomandazione,cheauspicava«ilgradualelicenziamentoditutteledonnesposatedagliufficistatali,regionalieprovincialiedentiingenere,cominciandodall’alto,tenutepresentinaturalmentequelleeccezioniincuiladonnasial’unicosostentamentodellafamigliaedipromuoverelanecessariavalutazionedellavorodomesticocheladonnaètenutaafare,attraversouncongruosalariofamiliare».Laconvinzionecheillavorofemminilefosseunasortadimalenecessarioincasosimancanzadelmaritoodelpadre,enonunapossibileviadisvilupposocialeeindividuale,rimanecostanteneldibattitopoliticodell’epoca.Ledonnevengonovistealungocomesupplentidell’uomoperilmantenimentodellafamigliaenoncomesoggettichescelgonoliberamentelastradadellavoroextradomesticoperraggiungereipropridesiderioperpartecipareallaparialbilanciofamiliare.AlcongressodellaDCtrentinadel
1952venneapprovatounnuovoordinedelgiornochesollecitavaunaumentodegliassegnifamiliari«inmodotaledapermetterealladonnacheècostrettaalavorarenellefabbricheenegliufficiecomunquelontanodallafamiglia,dilasciareilpostononappenapassataamatrimonio».Lestatistichedell’epocaregistranochelamansionedicasalingaeradigranlungalapiùdiffusatraledonnetrentine.Èundatocheperòvasoppesatoecalatoinunarealtàchenegliannicinquantaeraancorafortementeruraleeincuilasovrapposizionedellemansioniedelleattivitàlavorativeeramoltopresente.SeinTrentinoèconclamatalafiguradell’operaio-contadino,chelavorainfabbricamanonperquestoabbandonalasuacampagna,probabilmenteeraaltrettantodiffusalacasalinga-contadina,cheaffiancavaallagestionedellafamigliaquelladeicampi.Sitrattadiun’osservazionevalidasoprattuttoalivelloprovincialemaancheperilcontestourbanodiTrento,doveladiffusionedipiccoliortivicinoacasaelapresenzaditerreniagricolirimasemoltoestesafinoall’espansionedeisobborghinegliannisessantaesettanta.Nonostanteirichiamialruolofondamentaledelladonnanellafamiglia,nonostanteitentatividiosannarelafiguradellacasalinga,reginadellacasa,idatidenuncianocomunquelacrisidiquestomodelloeilprogressivoaumentodell’occupazionefemminileanchefuoridalleparetidomestiche.
la crisi della casalingaIlcrescentecedimentodellacasalingaappareinarrestabilesesiconsideralacondizioneprofessionaledellegiovanisposediTrento.Il65%delle532ragazzechesisposarononel1955siautodefinivanocasalinghe,il12%operaieeil19%impiegate.Ilrimanente4%eradivisotraartigianee‹altreprofessioni›.Leneosposechesidichiaravanoaddetteall’agricolturaeranosolodue!Unnumeroeccessivamente
ridotto,cheprobabilmenteègiustificatodalfattocheoccuparsidellemansioniagricoleeraconsideratonaturale,deltuttoovvioenonseparabiledalleattivitàlegateallagestionedellacasa,intesecomestirare,lavareepreparareipasti.Leartigiane,presumibilmentesarte,eranodestinateascontrarsidilìapococonilcambiamentocheavrebbecolpitoladistribuzioneelaproduzioneindustrialedimassadeigeneridiconsumo,primitratuttipropriol’abbigliamento.Cinqueannidopo,nel1960,nellestatistichecomunalieranoregistratecomecasalingheil52%dellegiovanisposedelcomunediTrento,tredicipuntipercentualiinmenorispettoacinqueanniprima,il27%eranoimpiegateeil12%operaieesubalterne.Lenuovefamiglietrentineconoscevanodunquesemprepiùfrequentementeladonnachelavoravafuoricasa,disolitocomedipendente.Ilsalariomedioregistratoufficialmenteeramoltoinferioreaquellodell’uomoadultoeaddiritturaanchedelragazzo.Soltantonel1964illavoroordinariodelladonnavennepagatonellostessomododell’uomo:1.771liremensili.Nel1957venneronominateinregioneleprimedonnegiudicedei‹minoritraviati›.SitrattadiBrunaFaccini,LucianaMariaAra,GiovannaMolina,PasquaCarolinaClementi,CesariaPancheri,GabriellaGoio,AnnaMariaBortolotti,FedericaExemberger,MariaImmacolataAbram.IlprocuratoregeneralePapaconstatòinquell’occasionechelaCostituzioneitalianaavevasanzionatolaparitàdelladonnaall’uomo,machelacompletarealizzazionediquestaenunciazioneprogrammaticaeraancoralontana.PapaattribuìinuovipassiinquelladirezionealministroMoro,«ilpiùcoraggiosodeiguardasigilli».Ladistribuzioneprofessionaledelledonneinposizionisubordinaterifletteanchelacondizionedell’istruzione.Dalcensimentonazionaledel
l’Adige, Trento, 21 febbraio 1960
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1961,cheregistrailtitolodistudiodelledonneresidentiaTrento,risultachelelaureateeranocircametàdeicolleghimaschi(2.973femminee4.794maschi).ABolzanolasituazioneeraancorapiùasimmetricacon5.160laureaticontro2.914laureate.Illavorofemminile,purtramilledifficoltà,erasocialmenteammessosoprattuttoquandoriguardavaprofessioniconsiderateadatteallepresuntespecificitàcaratterialidelledonne,cioèlacuradeglialtri,l’educazione,l’organizzazione:infermiera,insegnante,segretaria.Abenvedere,ancheunlivelloprofessionalemoltoaltocomequellodellegiudicinominatenel1957,riguardailTribunaledeiminori.Delresto,solotrail1962eil1963venneroabrogateleleggichepermettevanoillicenziamento
perilmatrimonioelelimitazioniall’accessodelledonneatuttiilivellidellamagistraturaeallacarrieradiplomatica.Anchelaformazionescolasticaauspicataperledonneeradistintadaquellamaschileeorientatainbasealgenere.Nell’autunnodel1963venneapertaaTrentolanuovasededellascuolaprofessionalefemminile,presentatadal’Adigecomeilluogodove«sitrattainparticolaredellapreparazionedelladonnaaprofessioniconsoneallasuanaturaedigrandeutilitàsocialiediautenticapreparazioneallafamiglia».Durantel’estatesieranoaperteleiscrizioniperlescuoledell’Istitutoprofessionalefemminile,cheprevedeva«lascuolaperleattivitàeducativo-assistenziali(perlaqualificadiistitutricepressofamiglieo
istitutieducativi);lascuolaperleattivitàdomestico-sociali(perlaqualificadimaestradellacasapressoistituti,famigliebenestanti,pensionieaziendealberghiere);lascuolaperl’abbigliamento,l’arredamentoel’arteapplicata(perlaqualificadisartaoditessitriceartigiana)1.L’immaginepubblicapromossadallepaginedel’Adigecontinuòadessere,nonostanteicambiamentirealidelmondodellavoro,moltotradizionale.Venivanocostantementerilanciatefigurefemminilidediteallafamiglia,chenonesitavanoarinunciarealpropriolavoroperifiglieadimenticareipropristudipernoncomprometterel’amorpropriodelmarito.Lapaginafemminileadesempioospitòperalcuninumerideipiccoliracconti,similiaparabole,
capacidisintetizzareinunritrattodomesticounostiledivita,diproporrecomemodellodonnemodesteeubbidientiversoidoverifamiliari.Inquestiquadrettilagiovanemoglieèsottopostaalmaritoeaisuoifamiliari.QuandosidevedecidereseilpiccoloMaurodebbaandareallascuolamaterna(comevorrebbeilpadre)orimanereacasa(comevorrebberosuoceraecognata),lagiovanemoglie-madrenonprendepartealladiscussioneeaccettasilenziosamenteladecisionedelmaritoperché,comerecitailsottotitolodelracconto,«l’asilopermetteaibimbidiimpararel’alfabetodellavitasociale»2.SandraFrizzeraproponeallelettricidel’Adigenumerosi‹profilididonne›–questoiltitolodellarubrica–cheoffronoaltrettantiesempiemodelli
l’Adige, Trento, 17 gennaio 1956
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comportamentali.Il7ottobredel1962nelIl dono della modestia,sifalaconoscenzadiSimona,portatadalneosposonellacasadoveabiterà.Leinoncièmaientrataprimaeconosceinquelmomentoanchelasuocera,chevivràconloro:«Simonasitrovòemozionatadentroquellacasacheoraeralasua,pianopianonepresepossesso,condiscrezione,congentilezza,perchétuttopotesseandareperilmeglio.Lasuoceraeral’ostetricadelpaeseeperchépotessesvolgerebeneilsuolavoro,Simonasiadattòasbrigaredasolatuttelefaccende...anchelepiùumili...talvoltalasuoceralavedevaincerta,talvoltaillavorononerasvoltobeneealloralaredarguiva,maSimonanonsiribellava,cercavasolodimigliorare:leiamavaveramenteGuidoeperluieraprontaatuttele
rinunce,atuttiisacrifici».Guidostastudiandoperlaurearsi,leilosupportamasenzaeccederesebbene–sorpresa!–leisiagiàlaureatainmedicina:«egliloignorava,epernonmortificarlo,perchéilloroamorenonnedovessesoffrire,tenevanascostoilsuograndesegretocheavrebberivelatounicamenteilgiornocheancheluiavesseraggiuntoilsospiratotraguardo»3.Adispettodellasubalternitàacuiquesteparabolesembranoconfinarla,negliannicinquantae,inmanierapiùvacillante,ancheneldecenniosuccessivo,ladonnaèsemprepiùlaprotagonistadellafrizionetratradizioneemodernitàedunqueèaleichesiaffidailcompitofondamentaledigarantirelatenutadellasocietà.
imparare a vivere in cittàL’immigrazionedallevallateallacittàdiTrento,conilconseguenteaumentodellapopolazioneurbana,provocòunradicalecambiamentoeconomicoconilridimensionamentodell’importanzadell’agricolturarispettoall’industriaealterziario.Questocomportòsignificativeconseguenzesulleabitudiniquotidianedellavitadellepersone,chedovetteroimparareavivereincittà.Abitareinuncondominio,farelaspesaneinuovisupermercati,prenderedimestichezzaconilocalipubblicicomebarecinema,comportòmodificazioniimportantinelmododivivere.InItalia,einTrentinoinparticolare,nonèpossibileparlarecomepergliStatiUnitidiunasocietàchefacevadelbenessereedelconsumounacaratteristicaidentitaria,
sebbenemiglioramentisignificatividibenesserecifosseroanchelivellolocale,conmaggioreincidenzaaTrentorispettoallevalli.Nel1955unarubricadel’Adigescrivevachelamaggiorpartedellefamiglieeranodotatediunsolospazzolinodadenticomuneecheeraconsigliabileinvecechetuttiavesseroilproprio4;oppureche«quelladelgelato,dellebevandeghiacciate,èdiventataunaveramania,unadelletantechesembranoormaiindispensabiliaiprogrediti,iqualinonsiaccorgonodellemigliaiaemigliaiadipersonecuibevandesimiliesorbettinoncapitaaportatadimanochenelgiornodisagra»5.Ancheiconsiglidomesticirisentonoalungodiquell’eticadelriutilizzotipicadellamentalitàcontadinaesonoilsintomodell’abitudinealrisparmioancoralontanadaquellacultura
Stand pubblicitario viaggiante, parcheggiato in piazza Cesare Battisti a Trento, 1957. Collezione Famiglia Tonini
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consumisticadell’usaegetta,chesistavaperdiffondere.Larubrica«Angolodonna»consigliaadesempio:«quandolaspugnaèincattivecondizioninonbuttarlamalavalainacquaossigenataepoiinacquafresca»,oppure«iguscidelleuovamessiinunsacchettoditelaeimmersinell’acquadelbucatorendonolabiancheriacandida»6.Tutteleinformazioniriguardoildecorochedovevacaratterizzarelanuovavitaincittàeranorivoltealledonne.Lerubricheparlavanoaloro,informandoledellecaratteristichedelleabitazionimodernecheanchelorodovevanopossedere(operlomenodesiderare).Nel1960soloil26%delleabitazioniitalianeeradotatodibagnoincasa;probabilmentelasituazioneaTrentononeramoltodissimile,anchesesecondol’Adigeunasoluzionesisarebbe
potutatrovare‹facilmente›:«oggisipuòrealizzareunaspeciedibagnoinqualsiasiappartamento,conpocaspesa,ricorrendoallevaschediplastica.Èverocheoccorrecomunqueunvanoadattoalbagno,malosipuòottenere‹provvisoriamente›volendo.Bastastenderesulpavimentonormaleunatelaimpermeabile;collocarelavascadiplasticainangoloeripararlaconunparaventofoderatoditessutoimpermeabile.Inpocheoreanchediecifigliarrivanoafareaturnoillorobravobagnodifinesettimana.Costeràunpo’difaticaprepararetantaacquaecambiarla.Maperunabravamassaia,unabravadonna,questafaticatrovaampiocompensonelbenesserechesprizzeràsulvoltodeisuoifamiliari»7.Nellafamigliasembrachetuttodipendadallamoglie/madre,
cheinmodoinvisibile,gratuitoesenzamostrarefaticadiffondebuonisentimentiepace.Comerisolvereilproblemadellapiegadeipantalonidelmarito?«Nellasperanzachenessunmaritoleggaquestopezzo,suggeriamoallenostrelettriciilsistemadel‹materasso›»8.Comefaunafamigliaatrovarelatranquillità?«Moltevolteunapersoncinainordineedunvisettocuratoservonoarenderepiùdistesaetranquillal’atmosferadiunufficioodiunacasadovemillepreoccupazionirendonotuttinervosi»9.Cosadeveaccadereperchéduril’amoreinunmatrimonio?«Siatesempregraziose:soprattuttoincasaquandovidedicateailavoridomestici.Nullainfattièpiùscoraggianteperunmaritocheilritrovarelapropriamoglie,lasciata
«Le prime donne della regione tra i giudici dei minori traviati». l’Adige, Trento,
20 giugno 1957
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magarialbartuttaeleganteebentruccata,spettinata,condueciabattoneaipiedi,edunvestitotuttorattoppo,intentaarassettareilcosiddetto‘nido’.Badatediaveresempreunooduevestitinipulitiemodesti,ditagliosportivoedinoneccessivoprezzo,dapoterindossareacasa.Esoprattutto,ognipadronadicasa,provvedaperchénelsuoguardarobafigurinosempretantipiccoligrembiulini.Pensatechequalchevoltailgrembiulepuòessereilparticolarecheaiutaasalvareoperderel’amorediunmarito»10.Dipintadallacomunicazionepubblicitariacomelareginadellacasa,spessoladonnasembrasoprattuttoconfinatainappartamentidovecoltivailnuovogustodell’intimitàdomesticaedeldecoro.
Gli elettrodomestici liberano le donne?Ladiffusionedeglielettrodomesticidiventaprestounodegliindicatoridellostatusdiunafamigliaeincidesoprattuttosullavitadelledonne.Lalavatriceinparticolareinterrompelasecolarefaticadellavaggioallafontanaoaffidatoalle‹lavandare›apagamento.ATrentoleroggedipiazzaVeneziaavevanoospitatocentinaiadidonnechesieranoavvicendateinunlavorolungo,faticosoepubblico.Lalavatricecambiòpersemprequestarealtàeleabitudinechevieranocorrelate,comelaciclicitàdellavaggioprimaverile,lacondivisionedellechiacchiereedeipettegolezzi,l’assenzadiprivacyrispettoalpropriosporcoeallapropriabiancheriadicasa.Diversamentedaquantosipotrebbecredere,almenoinizialmenteladiffusionedeglielettrodomesticinonportòadunaumentodeltempoliberodelledonnecasalinghe.Lalavatricenonliberòlemogli-madridallacasaforseacausadell’abitudineagestireiltempodedicatoallacuradellacasainuncertomodo,forseperlasanzionesocialechepotevacolpireledonnechetrovavanopassatempifuoridall’abitazione
osidedicavanoallavoroextradomestico.Paradossalmenteladisponibilitàdimodernistrumentidipulizia,didetersivipiùpotenti,spingevaallaricercadirisultatisempremiglioricheoccupavanoleenergiefemminiliinmododiversomanonminorediprima.Unaricercadell’UniversitàdelMichigandel1973,chehaanalizzatocomevenivaimpiegatoiltempodaunacasalingaatempopieno,concludevachelameccanizzazionedellavorodomesticoavevaindotto,attraversoformedinevrosidiperfezionamentoeossessioniigienistiche,adaumentareiltempodedicatoaoccupazionisemprepiùricercate,verso«quelbiancochepiùbiancononsipuò».Lalavatriceavrebbepotutofavorireunaprogressivaparitàtrailgeneremaschileequellofemminile,mal’enfasipostadallacomunicazionecommercialesullegamedonna-elettrodomestico,unitaallaspintadelleistituzionichecontinuavanoasostenereilprimatofemminilenellacuradellaproleedell’abitazione,contribuironoaperpetuarelaseparazionedelleattivitàdelmaritodaquelledomestichedellamoglie.
È ormai una rivoluzioneComeunadigachesicostruiscesemprepiùaltadifrontealcresceredellamarea,lecronacheelerubrichefemminilidel’Adigeregistranoimutamentidellamentalitàfemminileconarticolisemprepiùcensori.Apartiredal1960cominciaronoadaffacciarsiiproblemidell’educazionedaimpartireaifigli.Unasocietàchestentavaariconoscereunruoloattivoeautonomoalledonne,affidaproprioalorolaresponsabilitàdiessereinformatesuqualisianoicomportamentidatenerefinnellasferapiùintima,quellasessuale.Èallemammechevieneinsegnatocosarispondereseifiglichiedonodadovevengonoibambini,èsullemadrichenonallattanochesiabbattonoglistralidellacondanna:«purtroppooggi
questaleggesacrastabilitadallanaturaeperlaqualeognimadrehaildoverediallattareilpropriobambinoècontroppafacilitàtrascuratael’infrazioneèfontediconseguenzeimportantissimeedidannigravidallatosanitario,dallatosocialeedallatomorale»11.Dallaletturadel’Adigerisultaunasituazioneschizofrenicadove,sesiescludonopochinomiricorrentisulpianopubblicoeistituzionale,ledonnesonoinvisibili,quasiinesistenti,mentreinvecesonoledestinatariediunostillicidiodiinsegnamenti,precettimorali,chevorrebberocondizionarnelasferasociale,familiareeilcontrollodelcorpo.Il6ottobre1963puòcapitaredileggerenellastessapaginaduerubricheaffiancateincuisiinsegnacomeoffrireiltè(«Iltèsiservedisolitosoprauncarrello.Sulprimopianosiappoggialateiera,alcentro;accanto,sullatodestroilpassinoeilbriccoperl’acquacaldaperallungareiltèsefossetropposcuro,dietrolalattierailpiattinoperlefettedilimoneconlaforchettinaelazuccheriera...»)ealatosiillustrailpensierodellaChiesasulcontrollodellenascite.Iltemadeimetodianticoncezionali,parolaallaqualelastampapreferisce‹regolazione›o‹matrimoniopianificato›,haunacrescentevisibilitànellerubrichefemminili,segnochenellasocietàsistavadiffondendoildesideriodicontenereilnumerodeifigli,comedocumentanoancheidatistatisticisullacontrazionedellenascite:«Essendointrinsecamentecattivi,imetodianticoncezionalinonpossonoesserepermessimai,pernessunaragione:ilfinenongiustificaimezzi.Laleggenaturalevietadifarequalsiasicosacontrolaprocreazione;ediquestonegativononcipuòessercausascusante»,«esclusipertantoimetodianticoncezionali,aciòsipuògiungere(conledebiteriserveeeccezioni)mediantelacontinenzaperiodica»12.Tuttalamoraletradizionaleversolametàdegliannisessantacominciaadesseremessaduramenteallaprova.Sefino
«Il lavoro extrafamiliare e la libertà della donna». l’Adige, Trento, 25 aprile 1963
Foto ricordo delle partecipanti al corso di economia domestica e cucina organizzato dall’oNAIRC
nella sede del Torrione. «Chiusi i corsi dell’oNAIRC». l’Adige,
Trento, 13 aprile 1962
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apochianniprimabastavanoconsiglicome«nonalzartilagonnaoilpaltòquandotisiedi»,nel1964eranecessariosanzionarel’inimmaginabile:iltopless.Il6febbraio1964l’Adigepubblicòun’indaginestatisticadedicataalrapportotraledonnetrentineeillavoroextradomestico,dovesiscopreche«Lamaggioranzadellegiovanivorrebbelavorarefuoricasa;oltreil90%diquantedesideranounimpiegoextradomesticosarebberoinoltredisposteancheaspostarsipercircadueorealgiornoditragittoincorriera».Quellocheèsottolineatomaggiormentenellacronacaèchenonsololeragazzedesideravanotrovareun’occupazionefuoridallemuradomestiche,mache«unaminimapartedellegiovanitrentineritienepossibileungiudizionegativodellagentedel
propriopaesesulleragazzechevannoallavoro.L’ambienteinconclusione,siadalpuntodivistadellapropensioneindividuale,daquellodiunamentalitàgenerale,èpiùchematuroperunacrescentepresenzadelladonnanelmondodellavoro».Ilgiudiziodelgiornalesembraesseredicautelasenondipreoccupazione:«Iproblemidicostume,dimentalità,iriflessisullavitafamiliarepostidallavorofemminile,perorapresentidanoisoloinmisuralimitataecircoscrittiaicentrimaggiori,nontarderannoinsommaapresentarsiovunque».Ilritrattoartificialedelladonnareginadiunacasadoveavrebbedovutorimanereabadareafigli,maritoefamiliari,nonbastapiùasoddisfareletrentine:l’inchiestadimostracheametàdeglianni
sessantal’uscitadalcondominioèormaiinarrestabile.AlfestivaldiSanremodel1964,GigliolaCinquettiincantòilpubblicoconunacanzone,Non ho l’età per amarti,chesuonavacomel’innodeivalorifemminilitradizionali–pudicizia,castità,modestia–cheanimavanoanchelerubrichefemminilidel’Adige.QuellapartedelPaeseancoralontanadallamodernitàedalbenessereriversòsullagiovanecantantemigliaiadiletteredallequaliemergonoidesideridiununiversosempliceeingenuo,ruraleespessoancorapoverissimo,chetemevaicambiamenticulturalilegatiall’urbanizzazione.AncheleragazzetrentinescrisseroaGigliola,paladinadiunmondoancoraradicatomavacillante.
1 «La scuola professionale femminile». l’Adige. Trento, 22 agosto 1963.
2 «Mauro frequenta la scuola materna». l’Adige. Trento, 26 gennaio 1964.
3 Sandra Frizzera, «Il dono della modestia». l’Adige. Trento, 7 ottobre 1962.
4 «Pulizia dei piccoli accessori». l’Adige. Trento, 2 febbraio 1955.
5 «Mondo femminile». l’Adige. Trento, 26 giugno 1957.6 «Angolo donna». l’Adige. Trento, 12 agosto 1962.7 «Mondo femminile». l’Adige. Trento, 5 dicembre
1956.8 «La buona massaia fa così davanti al bucato da
stirare». l’Adige. Trento, 26 gennaio 1955.9 «Bellezza». l’Adige. Trento, 15 ottobre 1961.10 «Angolo della donna». l’Adige. Trento, 14 gennaio
1962.11 «L’allattamento naturale nella vita del bambino».
l’Adige. Trento, 13 ottobre 1963.12 «La regolazione delle nascite secondo il parere del
medico». l’Adige. Trento, 29 settembre 1963.
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GiovanniAgostini
TRA SLANCI E DIFFIDENzECULTURA E CULTURE NELLA TRENTo DEL BooM
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Unacosasonolecorde,un’altraèlacassaarmonica.Equalechesialostrumento,ilnumerodellecordenonècosìimportanteperchéanchesoledueotre,seunaqualchecassaneaumental’intensità,possonoentrareinrisonanzaesuonarbene.LostatodellaculturaaTrentoneldecennio1955-1965ciparesirispecchiinquestametafora.Lacontadeglienticulturalinelcapoluogotrentinononrimandainfattianumeriimportanti,eppurequesti–lenostrecorde–cisonoesarannopreziosiquandolacittàsapràfarsiacustica,amplificandonelevibrazionievibrandoasuavolta.Maandiamoconordine.
trento: il sud del nordNel1953loscrittoreGuidoPiovene,chesitrovavaapasseggiareperTrento,vennecolpitodallamodestiadellacittàeda«le vecchiette in abito nero».Questasuaimpressionenoneraunabbaglio,ilsuoappuntononèilgiudizioaffrettatodiunnobilesupponenteabituatoallavivacitàdiMilanoedellecapitalieuropee.Trento,nelsecondodopoguerra,èunacittàgrigia:nelletintedellefacciatedeipalazzi,nell’acciottolatodipiazzaDuomoeforseancheunpoconeglianimidichiviabitavaeaffrontavalavitaavendonella(in)sicurezzadelpastolaprimafontedipreoccupazione.Chelaculturanonfosseun’istanzadirilevoperunacomunitàangustiatadapiùgravifaccendecertononstupisce.Manoneranosolole
diverseurgenzedivitamaterialearendereblandalapropostaelapartecipazioneculturalecittadina.Neiprimidieciannidopolafinedellasecondaguerramondiale,infatti,laChiesaeipartitipoliticiassorbivanogranpartedelleenergieintellettualidisponibili.Lacittàpresentavadunqueunoscenariocaratterizzatodaunapartecipazioneditiposub-culturale,dovel’adesioneallavitaealmondodellaculturaeraunsecondoounterzopassodacompiere,qualoraingrado,dopoquellidicredoeappartenenzapolitica.L’individuos’affacciavadunqueallavitasocialeeculturaleforte(odebole)delsuoesseregiàunlaicoliberale,unlaicosocialista,unlaicocomunistao,nellastragrandemaggioranzadeicasi,unbuoncristianoeunbuondemocristiano.«Ilvizio»nonsi
Trento, piazza Duomo, primi anni sessanta. Fondazione Museo storico del Trentino,
Archivio cinema e storia
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esaurivapoisoloinunaculturapoliticizzataenellemodalitàconlequaliquestavenivaammannitaallacittadinanza,esistevaeffettivamenteancheunascarsaattitudinedapartedeidiversiuditorinelpretenderequalcosadidiverso.Unarticolodelquotidianol’Adigedell’aprile1956,ragionandosullaculturadiTrento,proponevaquestaanalisi:«Riesaminiamolainsintesi:latroveremodivisainduecorrenti:quellaconfessionaleequellaliberaleggiante,maladistinzioneevidentementenonhamoltaimportanzaperilpubblicoperlamaggiorparteprivodiunasaldacoscienzacritica,cheindifferentementepartecipaallemanifestazionisenzavalutarnelaeffettivavalidità»1.
laici, cattolici e non allineatiInquestasituazioneesistevano,però,comeannunciato,alcunerealtàcapaciunpocodivibrare,ancheseinmodoslegatoleunedallealtre.Lapiùimportante,naturalmente,quelladistampocattolico.Lasecolarizzazionedifficoltosa,l’indubbiaoccupazionedemocristianadelpotere(politico,amministrativoesociale)eunaprimametàdelsecolospesaarincorrereistanzeretriveetradizionaliste,eranotuttecomponentichemarcavanoancoralapartecipazioneallavitadeifedeli(edegliiscritti)nellaTrentodegliannicinquanta.Ilmondocattolicotrentinoconoscevainfattiampieareeanimatedaunospiritogenericamentedifensivo,quandononprettamente«clericale»oantimoderno.D’intenticulturalmenteconservatorierano,adesempio,iquadridell’Azionecattolicacittadinachenel1958inviavanoamonsignorCarlodeFerrari,alloraArcivescovodiTrento,unaletterachelamentaval’eccessivaautonomiaculturaledimons.GiulioDelugan,direttoredelsettimanalediocesanoVita Trentina,colpevolesecondolorod’essersi«semprerifiutat[o]dimettereinluceadeguata
lebenemerenzedelPartitoedeisuoiuomini».O,sullastessalunghezzad’onda,lapersonalitàcoltadidonFrancoDemarchi,primofirmatariodiquellalettera,nonchédirettoreefondatore,nel1957,dellaScuoladipreparazionesociale:centroculturaleed’istruzionenoncertoapertissimochenelprimoannod’attivitàcontavacentodiecialunniprovenientidatuttoilTrentino.Piùaperte,eculturalmenterilevanti,eranoinvecelaFederazioneuniversitariacattolicaitaliana(FUCI)–primaancoraAUCT,Associazioneuniversitariacattolicatrentina–eleAssociazionicristianelavoratoriitaliani(ACLI)cheriprendevanounapiùchiaradistinzionetrailpianoteologicoequellopolitico.Seleassociazionid’ispirazionecattolica,indipendentementedallaloroaperturaoreazionarietà,dovevanocomunqueconfrontarsiconla«montagnabianca»chelecircondava,icentriculturalilaicisoffrivanolastessamancanzad’autonomiaevivevanoilcostanterischiod’esserericondottinell’alveodeipartitipoliticitradizionali.LaProculturadiTrentoeraun’associazioneculturaledistampolaicoesocialisteggiantefondataaTrentonel1909.Lasuaaread’azioneeramarcatamenteurbanaelesueiniziativeondeggiavanotral’approfondimentopolitico,l’educazionecivicaelatestimonianzaculturale.Gliincontricheorganizzavanovedevanocoinvoltepersonalitàdiprimopianodelmondoculturalenazionalema,alternavanoriunioniodibattitid’interesselocale,quandonondivita«spiccia».Così,lepubblicheletturediThomasEliotelerappresentazionidiBernardShaweranointervallatedadibattitisui«compitiscolasticiacasa»osulla«pericolositàdellecorseautomobilistichesustrada»;elaprovenienzadeirelatorialternavailpalcosceniconazionalediFerruccioParrioFolcoQuiliciallarealtàlocaledipersonaggicomeBrunoBetta,presidedell’IstitutomagistralediTrento,o
comel’avvocatoBrunoBallardini.Resistevanocomunqueanchecircolieiniziativenonpropriamenteorganichealmondogenericamentepoliticooprettamentepartitico.IlCircoloculturalefratelliBronzetti,adesempio,cheorganizzavaiproprieventinellacentralissimaviaBelenzani,eradiventatoperalcuniilpuntodiriferimento«delmartedì».LeloroiniziativespaziavanodallediscussionieditorialiconValentinoBompiani,allefuturibiliindaginiinnescatedalleconquistedell’«automazioneinAmerica»,dallemostred’artelocalealleroboantifestepercarnevalecontantodi«cenonefrancese»,«trattenimentodanzante»echampagne,iltuttoper«sole1.600lirette».Unaltroeventoculturale,chenascevaecrescevainqueglianni,annoverabile«trainonallineati»,erailTrentoFilmFestival.LaprimaedizionedelConcorsoInternazionaledellaCinematografiaAlpinarisaleinfattial1952.Natograzieall’intuizionedelroveretanoAmedeoCosta,ilFestivals’eradasubitopropostocomeuneventoculturaled’ampiorespiro.Laprimaedizionepotevacontarepartecipantiprovenientidasettenazioniconlaproiezionedi39film.Grazieancheaquestoavvioincoraggiante,nel1955ilFestivaleradiventatoancorpiù«cittadino»conladismissionedell’alloraperifericoCinemaAstradicorsoBuonarrotiel’accasamentonelpiùnobileecentraleTeatroSociale.L’amministrazionecomunaleeilsindacoNiloPiccoliavevanosposatoufficialmentel’iniziativa,chetuttaviafaticòunpocoapermeareinmodoprofondoiltessutosocialediunacomunitàchevedevaancoraperlopiùnellamontagnailrichiamoadunastoriaeunavitadifatichedallequaliaffrancarsi,enonunachancedisvagoperiltempolibero.QualchedifficoltàfuincontrataanchedaMontagnalibri,uneventocorrelatoalFestivalcheoggirappresentalapiùgranderassegnamondialedilibridimontagnama
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che,organizzatalaprimavoltanel1956conintentiambiziosi(presentinovantanovecaseeditricidaundicinazioni),fuabbandonataechiusadopopochianniperriaprireinbattentisoloversolafinedeglianniottanta.L’atteggiamentoeleattitudinidellacittàriguardoalFestival,ilcipigliodellapropostaculturalelocalediqueglianni,opiùingeneralequestasituazionediguado,dibilicotraslancioediffidenza,cisembranoinvolontariamentesintetizzateinmodoefficacedalladidascaliaadunafotografiachecorredaunarticolodel’Adigedatato8luglio1955.L’immaginemostraunparcoalberatoconduepanchine:unaèvuota,l’altraospitaunuomochelegge.Ilcommentorecita:«Unangolodellanostracittàpiùvicinodiognialtroalnostroquietomondoalpino»2.EccoTrento:vistacome
l’avampostourbanizzatodiunarealtàilcuisegnopreponderanteeracomunqueilcaratteremontanoealpino,trattiquestiches’insinuavanofinoagliangolidellacittàechedellaloroquieteinformavanoilpiccoloambientemetropolitanochecircondavano.Unacittàquieta,unacittàaustera,unacittàsilente.Unluogodovealcunerealtàculturalisopravvivevano,operandoperòinmododisgiunto,ognunapersuoconto,senzaintese,condiffidenzae,allevolte,conqualchedisprezzoreciproco.Gliannicinquantaperò,adispettodellivellodipoliticizzazioneallevolteipostatizzante,furonoannid’incubazione;perchélepochecordechesuonavanoedicuis’èdetto,stavanoperincontrarela«grandetrasformazione»degliannisessanta.
Boom!Èsempredifficile,valutandolosviluppodiunacittàeripercorrendonelastoria,fissareunadataetracciareunalineachedividaun«prima»eun«dopo».Possiamoperòidentificarealcunieventiimportantieutilizzarequesticomespartiacque,comemomentichiave.IlConcilioVaticanoIIdaunaparte,elanascitadell’IstitutoTrentinodiCulturaedell’universitàdiTrentodall’altra,sonomotoridelboom.Duecambiamentiche,direttamenteoindirettamente,segnerannoprofondamentelacittàeisuoiabitanti,dueavvenimentichecuriosamentehannoorigineentrambinel1962,duefenomeniche,entrandoinrisonanzaconimovimenticulturalichegiàesistevano,trasformerannolacittàrendendolainbrevetempopiù
Franco Bertoldi. «La città vive». L’Adige. Trento, 8 luglio 1955.
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simileaquellachevediamooggi,piuttostocheaquelladidiecianniprima.L’idead’aprireun’universitàaTrentoerapresenteneldibattitoculturalegiàdamoltianni.SullaquestionesieranoscontratiagliinizidelsecoloancheCesareBattistieAlcideDeGasperi.L’illustresocialista,contrarioadistituirlaaTrento,sostenevachelacondizioneessenzialeperfarnascereunanuovauniversitàfosselapreesistenzadiunhumus culturale.Perchéunacittàounazonaculturalmentedepressa,poveradiiniziative,dimusei,dibiblioteche,diistituzioniculturali,noneraingradodioffrirequell’atmosferaspiritualeemoraledicuisidovevanutrireun’università.Questatesi,inbuonasostanza,eraincentratasulfattochefossel’ambiente
afargerminarel’università.Vadaséche,seguendoquestalineaetenendopresentequantodettoriguardoaipochicentriculturaliattiviincittà,laTrentodifineannicinquantaeiniziosessantarisultavaunluogononproprioadattoafondareunataleistituzione.IneffettiquandoBrunoKessler,frescopresidentedellaProvinciadiTrento,avevaannunciatodivolerfondareunafacoltàdiSociologiaaTrento,ildibattitos’erasubitoincentratosullivelloculturaledellacittà.Kessler,adesempio,avevasostenutodasubitocheun’universitàpotessesorgereanchedovenonvifosserotradizioniculturaliconclamate,echeanzipotesse–odovesse–essereessastessal’humus culturaledelcontestocittadino.AluiavevarispostopolemicamenteLiviaBattisti,laica
esocialista,riproponendoletesidelpadreeschierandosicontrola:«propostadellacreazionediunafacoltàunica,inunpiccolocentrodominatodaunpartitoconfessionale»3.Ledueanalisi,purconducendoadopposteconclusioni,trovavanoperònell’ideacheTrentofosseunacittàculturalmentepoveraunchiaropuntodisintonia.Sintoniasullaqualeconvergevaunaltrolaicoillustre,l’avvocatocomunistaSandroCanestrini:«nelTrentinopoverodiaulescolastiche,poverodibiblioteche,[…]poverodiattrezzaturedidattiche,sipreferiscespenderecentinaiaecentinaiadimilionipercalaredalcielodall’oggialdomani,unaUniversitàcosiddettadiscienzesociali,senzarendersicontocheicentriuniversitarinonnasconoperdecretooperlegge,mavivono
Locandina del «Festival Internazionale film della montagna e dell’esplorazione», 1960.
Renato Fronza
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esisviluppanoinun‹humus›riccoditradizioniculturali,diricercascientifica,diattrezzaturabibliotecaria,didoviziadimusei,pinacotecheecc.»4.Adispettodelletitubanze,peraltropoche,l’amministrazioneprovincialeeraandataavantisecondoilprogettodelsuopresidente.Avevafondatol’Istitutotrentinodiculturae,comesuaprimaemanazione,l’UniversitàdiTrento.Questoeraavvenutocolplausodellacittàedelsuosindaco,NiloPiccoli,cheavevadefinitol’operazione«unasagaceaperturaalleesigenzedeinuovitempi»5.Ilmondopoliticoedeconomicocittadinononsieracomunquelimitatoagenericiincoraggiamenti;osservandolalistadeisocifondatoridell’Istitutos’incontravanoinfatti,oltreallaProvinciaautonomadiTrento,
altrientiurbaniimportanticomeilComunediTrento,laCameradicommerciodiTrentoelaCassadirisparmiodiTrentoeRovereto.Ibeneficiculturalidell’operazionenons’eranofattiattendere.L’universitàavevaportatostudenti(alprimoannoaccademicogliiscrittieranoduecentoventisei,dicuicentotrentaseiprovenientidallaprovinciadiTrento,venticinqueresidentinelbolzaninoesessantacinquearrivatidallealtreregionid’Italia)eglistudentiavevanoportatovivacitào,comeall’epocaqualcunoebbemododidire,colore:«delcoloreinunacittàcheconoscevasoloquellodellatonacadicardinale».Delcambiamentogenerales’eraaccortarapidamenteanchelastampa.FrancoBertoldi,negliannicinquantaautorediunalungainchiestasullacittàperil
quotidianol’Adige,nell’aprile1964osservava:«Nel1952(dodiciannifa,unlungotemponellavitadiunuomo,ungirodisolenellavitadiungrupposociale)salivoperun’inchiestasocialenellevallidelTrentino,suunavecchiacorriera.Gentepoca,discorsimagri;edancoraunsentoredipaesechesapevadipochepatateequalchegocciad’olio.Allorailmiracoloeconomicononmiavevaconcessounaautomobile.L’altrogiorno,rimettendoilpiedesuunaaltracorriera,trovolagentefitta,moltiintentiaigiornali[…].NonsidicepiùL’è crodà giò dai ponti;sidice:Haavutouninfortuniosullavoro.Nonsidicepiù: Gh’è vegnù en colp;sidice:Haavutouninfarto.[…]ilvocabolariodellanostraciviltàharisalitolevalli»6.
Invito alla festa di carnevale del 1961. Fondazione Museo storico del Trentino, Archivio pro cultura, busta 4, fascicolo 4 bis
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le carte sparigliateProprioinquestachiosafinalecrediamosiavisibilelatrasformazioneculturaleel’inversionechestavaavvenendoecheinparteeragiàavvenuta.Ladidascaliaallafotografiadellaqualeinprecedenzas’èdetto,echecorredavapropriounarticolodiBertoldi,proponevaunaTrento«accerchiata»dallaquietedellemontagne,vicinaadesseepervasadallorocalmospiritoalpino.Orailflussos’erainvertitoederainvecelacittà,«lanostraciviltà»,cherisalivalevalli.Erailvibrarearmonicodeicentriculturalicittadini,vecchienuovi,checontaminavanoancheleviteelevalliperiferiche.Tuttoquestoavevaportatoad«unatrasformazionesociale,dunqueprimacheeconomica;e[a]uncambiamentodicostume,lamente
stessadellanostragenteimparaapensareinmododiverso»7.Conlanascitadell’universitàesuccessivamentedegliistitutidiricercaoriginatidall’ITC,lacittàavevaampliatol’esposizionedelsuotessutoculturale.Glispazididiscussionenoneranopiùcosìnettamentedefiniticomeinpassatoenoncomprendevanopiùlesolestanzedelleassociazioniculturalielepaginedelleloropocheriviste.Oraqueiluoghieranoanchelepiazze,ibar,lesedidegliistitutiedellafacoltà.Laculturaeracosìuscitadagliambientialeistrettamentepreposties’eraintrecciataconlacittàeconl’umanitàchel’abitava.Lo«statuto»esplicitamenteaconfessionalediquestinuovienticulturalipotrebbefarpensareadunaloroefficaciaparticolarenell’arricchireleculture«laiche»
giàesistenti:siaalimentandoillorodibattitointellettualeinternocheampliandoneibacinielettoraliediconsensograzieall’arrivodigiovanistudentidafuoriregione.QuestopossibilesbilanciamentofututtaviamitigatodalConcilioVaticanoII,cheseppefarcrescerediparipassoanchequelleculturechefacevanoriferimentoadistituticattolicieconfessionaliepermisel’intrecciodiquesticonlanuovaculturacittadina.IlVaticanoIIgraziealsuoportatomenodogmaticoepiùapertoaisegnideitempi,avevapermessodisparigliarelecarte,rompendolarigidadivisionetraculturacristianaeculturalaica.Certo,l’ondatariformatricenonerapartitadazero,vistocheTrentoallavigiliadelConciliopotevacontarealcune–poche–cordeprogressisteche
vibravanogià.Finoadalloralacittàeraperòrimastaincastratainunasituazionereligiosamentecomplessa,nellaqualeconvivevanoretaggidelpassatoespiritodiprogresso,fedeciecanelcatechismodel«ricordatiditemereDio»erinnovamentoteologico,messainlatinoevogliadichitarreinchiesa.IlConcilioVaticanoIIeimovimenticulturalidaessocoinvolticomeilsettimanaleVita Trentina,ilCentroBernardoClesioolanascenterivistaDopoconcilio,avevanopermessoilsuperamentodiquestoarroccamento,rendendomenoprepotentelacondizionediclericalizzazionedellaculturacattolicasopravvissutalungotuttigliannicinquanta.Laculturacittadinaeracambiata,ilboomeconomicoeracominciato,
Pubblico di una conferenza della Pro cultura, 20 maggio 1956. Fondazione Museo storico del Trentino, Archivio Pro cultura, busta 3, fascicolo 1 bis
Invito della Pro cultura alla conferenza di Folco Quililci. Fondazione Museo storico del Trentino, Archivio pro cultura, busta 3, fascicolo 1 bis
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egliabitantidiTrentostavanoconoscendounastagionenuova.Certo,agliiniziedaconquistare,perchéLolitaerasempre«unapellicoladannosaeinutile[…]comunqueinaccettabileeingiustificataperlasuascopertaecompiacenteimmoralità»8,l’ironicacommediasullavitadiunaprostitutaIrma la dolcemeritava«l’esclusioneperiminorideglianni18[…]acausadellasuaambientazionecheèquellacheè»9,eLa noiaerapursempre«unaseriequasiininterrottadiincontrisessuali[…]peccaminosi[…]enauseosi»10.Peròquestifilmeranoinprogrammaeperentrareinsalabastavailbiglietto.Loslanciodell’UniversitàedelConcilioVaticanoIIavevanoinsostanzapermessoallediverserealtàculturalicittadinediaprirsiearricchirsil’unaconlealtre,
smussandol’imperscrutabilitàdeicredopolitici(odifede)diversidalproprio,elasciandoallepersonelalibertàdisentirsieproclamarsitanto«catto-comunisti»quanto«cristianiperilsocialismo».
Unacosasonolecorde,un’altraèlacassaarmonica.Edancheselostrumentoèunapiccolacittàdiprovincia,ilnumerodellecordenonècosìimportanteperchéanchesolodueotre,seunaqualchecassaneaumental’intensità,possonoentrareinrisonanzaesuonarbene.LostatodellaculturaaTrentonegliannisessantaesettantasaràtaledaaprirelequintedellacittàaspettatorinazionaliedinternazionali.Eilcapoluogotrentino,nonostantenonprevedesseancorainumeridi
riviste,musei,facoltà,teatriecinemadellecittàculturalidiprimopiano,nelsuperamentodelladivisionenettatralesuecultureavevatrovatoquellacassaarmonicaingradodifarentrareinrisonanzalesuecordeedifarsisentirelontano.
1 «Laculturaalperiscopio».Alto Adige, Corriere delle Alpi,Bolzano,15aprile1956.
2 FrancoBertoldi,«lacittàvivenellestrade».l’Adige.Trento,8luglio1955.FotografiadiGiorgioRossi.
3 LiviaBattisti,«Scadràillivelloculturale».Alto Adige, Corriere delle Alpi.Bolzano,28ottobre1962.
4 SandroCanestrini,«Èun‹affare›politico».Alto Adige,Corriere delle Alpi.Bolzano7novembre1962.
5 «Comevedeleil’UniversitàaTrento».l’Adige.Trento,20febbraio1962.
6 FrancoBertoldi,«Siamogiàquellididomani».l’Adige.Trento,19aprile1964.
7 Ibidem.8 «PerLolitalacondannanonpuòesserechedura».
l’Adige.Trento,31agosto1962.9 Erregi,«Irmaladolce».l’Adige.Trento,31dicembre
1963.10 Erregi,«Lanoia».l’Adige.Trento,19gennaio1964.
Invito ad una conferenza con Renato famea al Circolo f.lli Bronzetti. Fondazione Museo storico del Trentino, Archivio pro cultura, busta 4, fascicolo 4
Invito ad una mostra d’arte del Circolo f.lli Bronzetti. Fondazione Museo storico del Trentino, Archivio pro cultura, busta 4, fascicolo 4
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L’Adige, Trento, 23 luglio 1961
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avvertenzaInquestobrevesaggiosièsceltodinonparlaredell’architetturaedellacasanegliannidelboomeconomicoaTrentoanalizzandounaseriedidatioggettivi,madiutilizzaretalidaticomebasedocumentariaperunanarrazionedifantasia.Lascommessaerachefossepossibilecrearedasé,invitro,lecreaturinedasezionareepoicatalogare.Taleescamotageconsenteallettoredientrarepiùafondonelgioco,inquantononècostrettoasubirepassivamenteleinformazionifornitedall’autore,mapuòrivalersisudiluimettendoinlucesuoieventualierrorioimprecisioni(rischiocercatoeaccettato).Attraversolasceneggiaturaditreritratti-tipol’intentoèstatodunquequellodipresentarealcuniticoricorrenzecomportamentalidelperiodo
1955-1965.Perfareciòsièattinto(amemoria)tragliappuntiaccumulatiinquestiannidachiscriveinripetuteindaginitralepaginedirivisteelibrid’epocaotraifaldonidiarchivipubblicieprivati(conunaparticolarepredilezionepertuttoquellocheconcernelavisionedellacasa«alfemminile»,GioPontidocet).Inpartetaliricerchesonoserviteperredigerearticolispecialistici,inpartesonoconfluiteasupportodeicorsidistoriadeldesignedi«historyofdomesticlandscape»tenutisempredachiscrivepressolaNabadiMilano.Itreprofilisociologicidescrittiinseguitosonodunqueinventati–achiavessedubbisullaliceitàditalemetodo«falsificatorio»sipuòricordarequantoscrivevaFedericoZeriinmeritoall’implicitafallaciadelfilologismoanchepiùaccorto:
«noncisaràmainessunaforza,nessunacredenza,capacedifarcicomprendereilpassatointuttelesueimplicazioni…persinomusiche,canzoni,giornalidiunaventinadiannifacontengonoallusionieconnotatichegiàoggicitornanocompletamenteoscuri»–e,perquantosisiafattoricorsoaricordipersonali(I’m a baby boomer, too),nonvisonoassociazionidiretteapersoneosituazionireali.Innotaillettoretroveràrinviobibliograficoatuttiiriferimentipresentineltesto(l’ordineèlostessoincuiappaiononellanarrazione).
MassimoMartignoni,«TerrazzaMartini.PiazzaDiaz,Milano,Italy».Casa Vogue.Milano,aprile2008;«GioPonti’sweddingcontest».Casa Vogue.Milano,ottobre2006;«Paesaggidomesticinegliannidelmiracoloeconomico».Abitare.Milano,giugno2003.FedericoZeri,Dietro l’immagine. Conversazioni sull’arte di leggere l’arte,Milano:Longanesi,1987.
MassimoMartignoni
CASA DoLCE CASA
«L’angolo della colazione in cucina», in Cucineamericaneacolori, Görlich, Milano, 1958
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il grattacielo incisPapàSergioorgogliosoannunciacheAntonella,laprimafiglia,poinesarebberoarrivatialtridue,WalteredEnrica,ènataoggi16maggio1957all’ospedalediTrentoSantaChiara,alrepartomaternità.Ilpartoèavvenutoalle5.12delmattinoetuttoèandatobene.LapiccolapesaquasitrechilielamammaLina,esaustamafelice,orariposa.SergioeLinasieranosposatinel1955invallediNon.Entrambioriginaridelluogoavevanodovutospostarsil’annosuccessivonelcapoluogoquandoluierariuscitoafarsiassumereaiMonopolidiStato.Iltrasferimentononerastatoindolore,questono,mailnuovoimpiegoeraremuneratopiuttostobeneeaSergiosembravamoltopiùadattoallasuavisioneburocraticadellavoroeallesuecapacità(oa
quellocheluicredevafosserolesuecapacità;lacampagnanonloattraevaproprio,nemmenolanuovaprospettivadiagricolturaintensivaemeccanizzatachestavaprendendopiedeallorainvalle).Lei,casalinga,studifinoallaterzamedia(luisieradiplomatoall’Arcivescovile),avevapensatochel’assunzionedelmaritoavrebbecertogarantitomiglioriopportunitàperillorofuturochenonstandolì,epoic’eranogliscattidicarriera,lapossibilitàdiavereunalloggiostataleealtroancora.Quindi,viaaTrento,tralelacrimedinonnaCelestina(«guardachenonandiamomicaaRoma»)eunpo’l’invidia(oildisappunto?difficiledire)deimoltifratelli,sorelle,cugini:«impiegato,aTrento?mah…»,pensavano.Igenitoridientrambi,invece(aSergioerarimastasololamamma,
ilpadrenonerapiùtornatodallaspedizionediRussia),avevanoinqualchemodoappoggiatolasceltadeiduesposiconfidandoanch’essinell’accresciutoprestigiosocialechenesarebbevenutodall’averemessopiedeaTrento(lamigrazionedallacampagnaallacittà,cheinTrentinovuoldiredallamontagnaallacittà,èunodeipiùsignificativifenomenisocialiitalianidelsecondodopoguerra).SergioeLinanoneranointeressatiallapolitica.Dapiccoliavevanopartecipato,separatamente,perchéeranodipaesidiversi,alleesperienzediaggregazionegiovanilefascistaenonneserbavanounbruttoricordo(nonsifacevachestareassiemeadaltribambini,infindeiconti;unpo’disport,qualcheparata,poisicantava;noneramale).Inveceavevanotimoredeicomunisti,
Renato Marchi, Grattacielo Incis in via Buonarroti a Trento, 1951-1953,
foto fratelli Pedrotti, 1952; Archivio storico del Comune
di Trento, 4.18-29.1951
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datochesiattenevanoalledirettiveimpartitedaisacerdotiinvalleepoiinparrocchiaaTrento(c’entravaanchelafinedelpapàdispersoinRussia).Pauradiperdereleproprietàterriere,pauradivedersiarrivaresottocasaqueibrutticefficonbaffiecolbaccoprontiarubaretutto:forseancheibambini.DaquandoerastatoaloroconcessoildirittodivotoavevanosempremessolacrocesulsimbolodellaDemocraziaCristiana.ConpartedeisoldidelprimostipendioricevutoaTrentoSergiosarebbecorsodalconcessionarioRangoniaprendereunafiammanteFiat600colorgrigioverde.AcausadelgrandenumerodiprenotazioniSergioeLinaavrebberodovutopenarenonpocopersalireabordodellaloro600(inseguitosarebberoarrivateinordineunaOpelKadettazzurra,unaCitroenDSbianca,nellororicordolamacchinapiùbella,nuoveFiatealtroancora).Mapoi,anzi,primadituttoc’erastatalacasa.UncolpodipazziaavevapensatoSergiosubitodopoaverefirmatoilcontrattodilocazione(nonperisoldi,comeimpiegatostataleconprolel’affittoerapiùcheagevolato,quantoperilpostoeper,ovvio,l’impattodell’edificio).MaaLinal’appartamentoerapiaciutosubitotanto.D’accordolavistadaunlatononeraungranché-laferrovia–madall’altroc’eral’Adige.Epoi:erainungrattacielodinovepiani!Voletemettere,pensavadinotteSergio(allafineconvintodall’entusiasmodiLina)primadientrarci,volete
metterevoichestateancoralassù(esiriferivaaicoscrittiinvalle)enoiandiamo,comeaMilano(aMilanoc’erastatoluiunavoltaunpaiod’anniaddietroconalcuniamiciintrenopervedereunderbyMilan-Interederarimastomoltoimpressionato;davantiallastazioneavevavistoilPirelliincostruzione),adabitareinungrattacieloinviaBuonarroti?Danoncredere.Avevanopresol’appartamentoall’ultimodeinovepiani,leialprincipioavevaavutopersinopauraadaffacciarsiallefinestre.«Chealtichesiamo»,avevadetto.Orientamentosud-est,duestanze,bagno,soggiornoecucina,duebalconi,tuttonuovoebenfatto.Ilgrattacieloerastatoerettotrail1951eil1953suprogettodiRenatoMarchi,unvalidoprofessionistaaltempoassaiattivonelcampodell’ediliziaprivataepubblicatrentina.Sonoquestiglianniincuilafisionomiadelcentrourbanodellacittàelaprimacintaperiferica,sottolaspintadiinteressieconomicieperunadiffusavisionemodernizzatrice,vengononotevolmentemodificati.Gliintentispeculativichesottostannoalladistruzionedinumeroseareeverdidellacittàodipreesistentiedificisonolampanti,etaleèlaletturachenefainunaseriediarticoliesemplari(modellodiimpegnocivileegrintagiornalistica)PieroAgostinisulgiornaleAlto Adigenel1961,etuttavianonsipuònonleggereindiversiinterventidialloraunacerta(minima,senz’altro)
consapevolezzaurbanistica(aifinidellacreazionedinuovifulcrivisiviurbani,peresempio)e,talvolta,unanondisprezzabilequalitàarchitettonica.UnasettimanadopolanascitadiAntonellavieneinvisitadallavalleilcuginoMichele.MentreLinaènelsoggiornoadallattare,Sergioloconducesulbalconeasud.«Bello,vero?Eguardachealtichesiamo,pu en su del dom».Micheleannuisce,«già»,dicesolo.Maintantopensatrasé,cheorrore,tuttoquestocemento,misembradisoffocare,sonomattiastarequi,poveraAntonellina.Inunpostodelgenerenoncivivreimai,ioquestimostrilifareibuttaregiùdaunabomba.Nonpotevaimmaginare,Michele,chequalchetempodopo,aMilano,LucianoBianciardiavrebbescrittodiunsimiledesiderio(faresaltareil«Torracchione»,metaforadelPirelli)nelsuocapolavorodel1962,tradottopoinelfilmdel1964conungrandiosoUgoTognazzieconGiovannaRalli.
«Unavvenimentodell’automobilismoitaliano-Fiat600».l’Adige.Trento,12marzo1955.«SiinauguraoggidaRangoniinviaBrennerolamodernissimasededella‹commissionaria›Fiat».l’Adige.Trento,6luglio1955.«IlCentroPirelli». Edilizia Moderna.Milano,71,1960.RenatoMarchi,EdificioIncis[Istitutonazionalecaseimpiegatidellostato]inviaBuonarrotiaTrento,licenzaedilizian.29/1951,ArchivioComunale,Trento.FrancoDeBattaglia,FrancoFilippini,AldoGorfer,LuiginoMattei,Trento 1950-1980.Trento:Temi,1979.PieroAgostini,«ReportageinsettepuntatesullaspeculazioneediliziaaTrento».Alto Adige. Bolzano,3,7,10,14,17,21,24dicembre1961.«LebellecasedifineOttocentosostituitelentamentedacondomini».l’Adige.Trento,26giugno1963.MassimoMartignoni,La ricostruzione: 1945-1955.InLe ali maligne, le meridiane di morte. Trento 1943-1945. I bombardamenti.AcuradiDiegoLeoniePatriziaMarchesoni.Trento:MuseoStoricoinTrento-Temi,1995.LucianoBianciardi,La vita agra,Milano:Rizzoli,1962.CarloLizzani,La vita agra,filmb/n,1964.
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l’ingegnere Quelgiornol’ingegnereeraparticolarmentesoddisfatto.UnasuacasaincollinaaTrentoerastatapubblicatasull’ultimonumerodiVille e Giardini.Noneralaprimavolta,c’eranogiàstateinprecedenzasegnalazionisulsuolavoro,mainquestocasositrattavadiunserviziocompletoe,soprattutto,c’eralafotodell’edificioincopertina!Erastatodavverounbelcolpo.Iredattori,daMilano,gliavevanochiestocomealsolitoqualcheimmagine(eraluichesegnalavalesuenuoverealizzazioni,dopocheavevaconosciutounpaiodianniprimaaunamostrasull’ediliziaildirettoredellarivistaMarioRavegnani),manongliavevanoanticipatonulla.Erastataunasorpresa,insomma,eluiavevasubitochiamatoperringraziareeperdirecheglispedisseroperlomenounadecinadicopie.Chissàcheinvidiaicolleghi,pensavaandandodaTrentoversoCaldonazzo,dovesieracostruitoilsuobuenretiro,conlasuameravigliosaMercedes300SL«alidigabbiano»colorgrigiotopo(chemacchina,mail’avrebbecambiataconun’Alfa,unaLanciaonemmenounaJaguar,tantoerabellaetantoerasolidalasuafiducianeiprodottitedeschi).Lacasaincollina,poi,glieravenutadecisamentebene,comepiacevaalui.Lineesemplici,volumisquadrati,tettopiano(eracontrarioaitettiafaldeinclinate),grandivetrate,lepietredelluogo(ziresol,verdello,rossoTrento,glisarebbepiaciutoancheilgialloMorimaormainonlocoltivavaquasipiùnessuno)unitealcementoealcristallo.Nientedadire,unabellacosettina(conicommittentisieratrovatobene,unagiovanecoppiaassaigarbata,luimedico,leiinsegnante).Vadetto,inverità,chealavoriquasiultimatic’erastatoqualcosacheloavevacomeunpo’turbato,pernondireinfastidito.«Dovreiforseosaredipiù?»,sierainfattichiestoquandoavevavistoche,apocadistanza,inviaFalzolgher,stavasorgendounavillettamoltopiùoriginaledellasua(unaspeciedi
casa-fioreocasa-farfalladifferentedatuttelealtrelìingiro).Fintroppoeccentrica,glieraparsa.Eraun’operadiquelgiovanearchitettocheeranotoincittàperlasuaariadaintellettuale…percarità,bravoepreparatolodovevaessere,sapevaanchecheavevastudiatoaFirenzeconAdalbertoLibera(noncheluifossedameno,datocheavevafattoingegneriacivilealPolitecnicodiTorino,seguendoinciòleormedialtriconterranei,comeilpoveroDamianoChiesa,chec’erastatosolounpaiodianni,oRiccardoMaroni,l’editoredellaCollana artisti trentini).Insomma,ilconfrontoconlafantasiadelpiùgiovanecollegaloavevafattopensare.Forsechequellaculturarazionaledicuiluieraintrisoiniziasseamostrareunpo’lacorda?Nonpotevacrederlo.LasuafedenelMovimentoModernoavevaqualcosadireligioso,magariglipiacevanolecoseunpo’rigide,piùvanderRohechel’ultimoLeCorbusier,piùEgonEiermann(avevaammiratomoltissimoilsuopadiglionetedescoallafieramondialediBruxellesdel1958)checertestramberie«organiche»oqueimodestighirigoridelNeoliberty,questosì,mamaiavrebbepensatochel’improntafunzionaledell’InternationalStylepotesseessereintaccata(figurarsitradita).Certo,dalìaqualcheanno,quandosisarebbemessoaleggerequeglistraniarticolisuDomusdell’EttoreSottsassjunior(luiavevaincontratodipersonaaTorinoilpadre,Ettoresenior,mortonel1953esepoltoaTrentonelpiccolocimiterodiSanBartolomeo,apocadistanzadallasuacasettaincollina,eognitanto,sepassavaperMilano,potevaanchecapitarglidiincontrare«l’Ettorino»edisalutarlo,unpo’siconoscevano),qualchedubbioglisarebbevenuto,contuttequellestoriediviaggiinIndia,dibeatnicksamericani,diLSDedialtrecosebizzarrecheconarchitetturaedesignnonglisembravaavesseromoltoachefare.Comequandoscriveva:«questaideaforsenonèaltroche
unmododiallargareilconcettodifunzionaleallesferepsichichesubconscieeinconscie,datochequellidellaBauhausetuttaquellagenerazionenonc’eranomaiarrivati.L’ideacheavevanoquellidellaBauhauserachel’uomopotesserisolveretuttorazionalmente…nonavevanoprevistochetuttisisarebberoubriacatiechetuttisarebberofiniticornutieleragazzeincintesenzaamore,finitenellaclinica,dovetuttisonocosìgentili.Amen».Mah,glivenivadadireall’ingegnereleggendoquestiragionamenti.Almomentoperò,acavallotra1950e1960,eglierabensaldonellesueconvinzioni:Eiermann(l’ingegnere,nonsposato,avevaunasorellaaColoniaelui,chesapevamoltobenelalingua,andavaspessoatrovarlaapprofittandopoidell’appoggiologisticoperfarsideigirievederelenovitàtedescheinfattodiarchitettura,dapocoavevavistoinfattilaKaiser-Wilhelm-GedächtniskirchediEiermannaBerlinoinviadiultimazioneeilnuovograttacieloThyssenhausdiHelmutHentricheHubertPetschniggaDüsseldorf,«opereesemplari»,erastatoilsuogiudizio),Neutra,Mies,Albini,Nervi.Questieranoisuoiriferimenti,questal’ideadiarchitetturaediciviltàdellaformachevolevatradurre–senzatroppaaggressività,sfumandounpochinopernonspaventarelapavida(infattodigustomoderno)clientelalocale–neisuilavorisulterritoriotrentino.
Mercedes-Benz 300 SL. Vom Rennsport zur Legende.(Acuradi)MichaelRiedner,GünterEngelen.Stuttgart:Motorbuch-Verlag,1989.GiovanniLeoSalvotti,CasainviaFalzolgheraTrento,licenzaedilizian.146/1958,ArchiviostoricodelComunediTrento.«GiovanniLeoSalvottiarchitetto,villaaGocciadoro» [viaFalzolgher]. Ville e Giardini. Milano,gennaio,1964.LucianoNustrini,L’attività didattica di Libera.InAdalberto Libera. Opera completa.(Acuradi)GiacomoPolin,GiovanniMarzari.Milano:Electa,1989.RiccardoMaroni,Note autobiografiche.Trento:edizionefuoricommercio,1983.EttoreSottsassjunior,«Esperienzeconlaceramica»,Domus.Milano,agosto1970; Scritti 1946-2001.Vicenza:NeriPozza,2002.Ettore Sottsass senior architetto.Milano:Electa,1991.Egon Eiermann 1904-1970, architect and designer.(Acuradi)AnnemarieJaeggi.Ostfildern-Ruit:HatjeCantzPublishers,2004.MartinMittag,Thyssenhaus. Phönix-Rheinrohr-AG, Düsseldorf.Essen:Bauzentrum-Ring-Verlag,1962.
VilleeGiardini. Milano, dicembre 1961
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Mobili antichi, case moderneCarlo,Annamaria.Radiciproletarieurbanedapartedilui,unacerta,nonostentatamaavvertibile,elevazionesocialeinlei.LafamigliadiAnnamariaerainpartediorigineaustriaca,ilnonnomaternoerastatoconsiglierecomunaleaTrentodurantegliultimiannidelgovernoasburgico,etracciaevidenteditalelignaggioeraverificabileneisuoielegantilineamenti.AlliceodicevanocheassomigliasseaRomySchneidereavevadiscretiammiratori,malgradolamaggiorpartedeglistudenti(edeiprofessori)nonavesseocchicheperMariaGraziaBuccella.ConCarloerastatoamoreaprimavista.Luivenivadaun’altrasituazione.Padreassente,prontoancheaslancid’affetto(rari)ma
fondamentalmenteanarchiconellavisionedellafamigliaedellavoro,conampigiridiamicizieinquellicheeranoconsideratialloraunpo’ibassifondidellacittà,leAndrone,SanMartino,doveluiperlesuebattutesalacieraricercatocompagnodichiacchierenelleosterie(anchesenonbeveva).IlpadrediCarloavevasposatoneiprimiannitrentaunaveroneseedopounperiodopassatolìaVeronasieranoprogressivamentespostativersonord,primaadAla,poiaRovereto,infineaTrentodoveCarloeranato.Illavorocheilpadrefacevaeraquellodelraccoglitoredimobilieoggetti(apartiredallasecondametàdegliannicinquantasisarebbedichiaratounpo’pomposamente«antiquario»).Isoldiperlafamiglia,conCarloc’eranoaltriduefratelli
eunasorella,nonbastavanomai.Tuttilorosapevanochesarebbestatomeglioarrangiarsiilprimapossibile.Peròl’amoredelpadreperleantichità(amoreverosupportatodaunautenticoocchiodaconnaisseur)erapassatoaifigli,iqualiavrebberotuttiseguitonellaprofessioneleormepaterne.EcosìCarlo,chenel1960ottienelalicenzadicommercioper«venditaalminutodioggettid’antiquariato»,qualchesoldolofa.Nel1961CarloeAnnamariasisposanoevannoadabitareinunapalazzinadirecentecostruzioneaimarginimeridionalidellacittà,nelquartierediSanGiuseppe.Nel1962nasceilprimodeiduefigli.Lalorocasasipuòdireincertomodocurata.Hannopochisoldi(leicontribuiscealredditodandolezionidilatinoetedescoairipetenti)mailgusto
nonmanca.Lacucinaènuovaeditipoamericano,cisoloalcune(vere)stampeanticheallepareti,unpaiodiaggraziatepoltroncineinmidollinofannobellafiguradisé,unamicodiritornodallaGermaniahaportatoindonoungiradischidellaBraun–annidopo,ormaiscassato,sarebbestatoscioccamentegettatovia(erailmodelloPhonosuper SK4diDieterRamseHansGugelot,soprannominato«Schneewittchensarg»,«baradiBiancaneve»)–chestamoltobeneinsoggiornosuuntavolinobassocondoghedilegnoimitanteglioriginalidellaKnoll.Annamarialacasalavorrebbepiùmoderna,conqualchebellasedutascandinava(daneseosvedese)inteakoppure(notatesuunarivista)conunpaiodipoltroncinebluettediMarcoZanuso,leLadyprodottedalla
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Arflex.Luispingeperinserirvil’antico:ilsuosognoèquellodiungrandetrumeaubarocco,maintantoc’èunabellacassettieraforselombardadelSettecentoeunatavolino(pare)romanoinstileimpero.QualchetempodopoaluisarebbevenutalamaniadegliarmaditirolesicoloratidelXVIIIeXIX(allorafacilissimidatrovareperquantoaleinonpiacesseromolto).Lagiovanecoppiasimuovedunquesull’ondadiquellageneraleriscopertedell’antichitàchehailsuopuntodiarrivoediripartenzainItalianellaprimamostranazionaledell’antiquariatodiFirenzenel1953evieneinbreveaccompagnatadaungrandenumerodiarticoliepubblicazioni.Èunasensibilitàestetica,quellachevuolemettered’accordoilvecchioeilnuovo,checresceesidiffondetraisessantaeisettanta
–consfumaturesemprediverse,neisettanta,perdire,colorandosidiquellenostalgieantimoderneeprotoecologistegeneratedallacrisipetroliferadel1973–perpoilentamentedecadereneidecenniseguenti.Però,purtroppo,dopounpo’lecosetraloroinizianoanonandarepiùtantobene.Lanascitadelsecondofigliononmiglioralasituazione.Anzi.Lui,Carlo,incominciaatornaresemprepiùtardilaseraalseguitodiuncompagnovenutodaViterboperfareattivitàpoliticainTrentino(Carlopertradizionefamiliareerasemprestatovicinoagliidealisocialisti),leianchestaripensandoatantecose.Trailrestonelquartieredovestannolorosonoarrivatiapartiredal1962alcunistrani,madavverosimpaticiragazzivenutiaTrentoperstudiareallanuovafacoltàdiSociologia.
Hannocostumidiversieunanaturalespontaneità,cosìlontanadaimodiburberideilocali,cheadAnnamaria(maancheaCarloseèperquesto)piaccionomolto.Unpaiodicasepiùinsurispettoallaloro,intornoal1964,siècreataunaspeciedicomunestudentescadoveleivaspessoevolentieri:lìc’èMauro,chesembra(loè)illeader,iltaciturnoestudiosoRenatoealtriancora…Daunodilorosièfattaprestareundiscoappenauscitoeacasa,dasola,l’hamessosulBraunmentreibimbidormonoeCarlo(ormainonèunanovità)èfuoriconilsuoamicodiViterbochissàdove.EsullenotediEleanorRigby,maisentitaunacanzonecosìbella,simetteapiangere(perlamelodiacameristica,nonperleparolechenoncapisce):«Allthelonelypeople,wheredotheyallcomefrom?Allthelonelypeople,
wheredotheyallbelong?».Malastoriasifermaquiperchéildiscoèdel1966equindifuoritempomassimo(rispettoal1965limiteimposto).
Braun + Design Collection. 40 Jahre Braun Design, 1955-1995.(Acuradi)JoKlatt,GünterStaeffler.Hamburg:JoKlattDesign-DesignVerlag,1995.Marco Zanuso architetto.(Acuradi)ManoloDeGiorgi.Milano:Skira,1999.RobertoAloi,L’arredamento moderno.Milano:Hoepli,1952.ElisabethWetzlar,Mobili antichi nell’arredamento moderno.Roma:Canesi,1966. Prima mostra nazionale dell’antiquariato, Firenze,PalazzoStrozzi,luglio-agosto1953. Sorry, out of gas. Architecture’s response to the 1973 oil crisis.(Acuradi)MirkoZardini,GiovannaBorasi.Montreal-Mantova:CanadianCentreForArchitecture-CorrainiEdizioni,2007.«Ha iniziato ieri il suo cammino l’università di scienze sociali».l’Adige.Trento,15novembre1962.TheBeatles,Revolver,Emi-Parlophone,1966.
Elisabeth Wetzlar, Mobiliantichinell’arredamentomoderno.
Roma: Canesi, 1966
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L’Adige, Trento, 22 maggio 1960
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MicolCossalieValentinaMiorandi
CoSA DoVETE FARE, CoSA DoVETE DESIDERARE
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«Insocietàcisipresentaconlafermaintenzionedicontribuireallabuonariuscitadell’incontro:evitandoesagerazionediognigenere.Quindisimangiasenzaingozzarsi;sibevequantobastaper«tenersuilmorale»esiparladicosepiacevolisoltanto»1.Negliannicinquantaimezzidicomunicazione,inparticolarmodolacartastampata,sifannopromotoridelprogettodimodernizzazionedellasocietàtrentinasostenutodalleistituzionilocali.Questoprogettosiinseriscenell’orizzontepiùampioditrasformazionedellasocietàitaliananelsecondodopoguerra.Quellacheemerge,scorrendoiquotidianitrentinidal1955al1965,èunaveraepropriacampagnadieducazioneallamodernitàborgheseealprogresso.Seilbenessereeconomico,individualeecollettivo,èilprimoepiùconcretoobiettivo,l’aspettodecisivoèperòquellodellatrasformazionesimbolicadell’immaginario,diciòchedeveesseredesiderabileperséeperlacomunità.Sicostruisconocosìnuovimodellidiidentitàedicomportamentoispiratiaunordinefunzionalealleesigenzedellasocietà.Iltonopaternalisticoepedagogico,cheemergenegliarticolienellepubblicitàdiallora,hailsaporediun’ingenuitàd’altritempi.Daalloraletecnicheseduttivedimassahannoaffinatoleloroarmi
e,allafranchezzadegliintenti,sièsostituitaun’opacitàstratificatadisensiedoppisensicherichiedeun’acutezzacriticaallenataeperseverante.Ilruolodeimezzidicomunicazioneneldecennio1955-1965èilcuorediquestoprogettoespositivo,cheindagalestrategiecomunicativeutilizzateperprodurrequestonuovoimmaginario.Daunaparteimezzidicomunicazionedimassaedall’altrailgiacimentopreziosodeifilmatidifamigliacustodisconolatestimonianzadiquestatrasformazionedipraticheedesideriindividualiecollettivi.Ilnostroapportoalprogettoespositivoèstatoquellodicercaredireinterpretareidocumentidelpassatoriportandoallalucelosguardocaricodiatteseefiduciadiun’epocacosìvicinaecosìlontana,nellesueaspirazionienellesuecontraddizioni.
Ilmaterialepredominantenell’esposizioneèlacarta,materialedicuiappuntosonofattiigiornalielerivistecheabbiamoutilizzato.L’impaginazione,lagraficaeicolorisirifannoallostiledell’epoca.Gliarticolielefotografiesonostateassemblate,senzaalcunaaggiunta,seguendounacoerenzatematica.Siinizia,nellaprimasala,conunosguardod’insiemesullacittà,perpoianalizzareneldettagliogliinvestimentiin
operepubbliche,inuovimezziditrasporto,l’avanzaredelcementoedell’asfalto,lacostruzionedinuovescuole,lanascitadell’universitàdisociologia,accantoatuttequelleinnovazionichehannotrasformatoradicalmenteicomportamentieglistilidivita.Nellasecondasalavengonofocalizzatialcuninoditematiciinparticolare:iltempoliberoelevacanze,ilruolodelladonna,iconsumi.
Alcentrodellaprimasalavieneraffigurata,ingrandescala,unacucinaconall’internooggetti«sconosciuti»,comeiltostapane,eagognati,comeilfrigorifero.Unfilmatodifamigliamostral’immaginecompostadiunamodernafamigliaborghesenelleoreserali(lamoglieaifornelli,ilrientrodelmaritodallavoro,lafamigliariunitanelsalotto).Inunpiccolomonitor,unsignoredistintodeclamale«istruzioniperl’uso»,perimparareadestreggiarsiinquestonuovomondo.Leparolediquestasortadi«grilloparlante»dellamodernità,cheaccompagnanoilvisitatoreanchenellasecondasala,sonocitazioni,preseallaletteraesenzamodifiche,dirubrichedell’epocadaititoliimperativi:Comportatevi così,L’angolo della donna,Prendete nota.Dallepaginedeiquotidiani,pennemaschiliefemminiliinsegnavanoailettori,esoprattuttoallelettrici,comeaffrontareipiccoliegrandiproblemidellavitamoderna.
Lacomposizionedicornici,chesiincontraentrandonellasecondasala,èunasortadialbumdifamigliacollettivo,cheattingedall’archiviodeifilmatidifamigliadellaFondazioneMuseostoricodelTrentino.Filmatiefotografieritraggonomatrimoni,comunioni,giteinmontagna,elospettatorehamododientrarenelladimensionesoggettivadellosguardodichihafilmatooèstatofilmato.Unaaudioguida,ciceronemeccanico,suggerisceilnuovovoltodellacittàridisegnatoperiprimituristi.IlfamosovestitoverdemeladiGigliolaCinquetti,quiespostoinuninvolucrodiplasticacheneconservalepieghe,icolorieivaloritradizionalicelatinelritornellodiNon ho l’età,ciriportaaipersonaggimitodelneonatomondodellospettacolodiqueglianni.Unasagomafemminile,inposaafiancodellasuamodernalavatrice,invitaivisitatoriadimmergersinelmondosfavillanteepienodipromessedeiconsumi.ComescriveGoffredoFofineLa vocazione minoritaria:«Eravamoagliinizidegliannisessantaeallorapochisenerendevanoconto,nell’ansiadellamodernitàchesentivamo,maoggièimpossibilenonriflettervi.Perspingerealconsumolapubblicitàmanipolailconsenso,colonizzal’immaginario,isogni».1 «Mondofemminile».l’Adige.Trento,14febbraio1956.
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NoTE BIoGRAFIChE
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Giovanni agostiniLaureatoinRelazioniinternazionalipressolaFacoltàdiScienzepolitichedell’UniversitàdiBologna.ÈautoredellatrasmissionetelevisivaFORMART-Storia,unaproduzioneFilmworks.r.l.incollaborazioneconilCentroaudiovisiviel’UfficiostampadellaProvinciaautonomadiTrento.HapubblicatoilvolumeSociologia a Trento. 1961-1967: una «scienza nuova» per modernizzare l’arretratezza italiana(ilMulino:2008).
alberto BrodescoLaureatoinSociologiaaTrento,èiscrittoaldottoratointernazionaledistudiaudiovisivipressol’UniversitàdiUdine.ÈautorediUna voce nel disastro. L’immagine dello scienziato nel cinema dell’emergenza(Meltemi:2007)edidiversisagginegliambitidellacomunicazioneaudiovisivaedellasociologiadell’immaginario.
Micol Cossali LaureatainFilosofia,sidedicaalraccontoperimmagini.HastudiatocinemaconiregistiMarcoBellocchio,SilvioSoldini,DanieleGaglianone,MarcoPozzi
econl’artistaAnnaDeManincor.IlsuoprimolungometraggiodocumentariocomeregistaUn grande sonno nero. Vita e morte di Guido Rossa alpinista e operaioèstatopresentatoinconcorsoalTrentoFilmFestival(2007).CollaboracomefilmakerconlaFondazioneMuseostoricodelTrentinoel’OsservatorioBalcanieCaucaso.
DesignfabrikÈunostudiodigrafica,fondatodaAlessioPeriottonel2001,chesviluppaprogettinelcampoeditoriale,espositivoepubblicitario.Autonomamenteoincollaborazioneconstudidiarchitettura,haprogettatoallestimentidimostreeidentitàvisivaperalcunimuseidellaprovincia.
Massimo MartignoniStoricodell’arte,haconseguitoaRomailtitolodidottorediricercaconunatesisuGioPontielarivista«Stile»(editanel2002).Halavoratoperdiversimuseiecentridiricerca,traiqualiilMart(Rovereto),ilMuseostoricoinTrento,laFondazionePieroPortaluppi(Milano).Ha
collaboratoad«Abitare»(2001-2004)edal2003scriveper«CasaVogue».Dal2005insegnastoriadeldesignaNaba,Nuovaaccademiadibellearti(Milano).Traisuoipiùrecentilavori,isaggisugliundergroundcomicsitalianideglianni’70-’80,sull’architetturaidroelettricainTrentinoeunaguidadellaTriennalediMilano.
Valentina MiorandiDiplomatainregiacinematograficaallaNewYorkFilmAcademynel2006eindirezionedellafotografiaall’EscacdiBarcellonanel2007.VisitingprofessoralcorsodiregiaUniversidaddeCastilla-LaMancha,2007.Hapartecipatoanumeroseesposizionicollettive:Manifesta7(Rovereto),FestivaldelVideoRacconto(FondazionePistoletto,Biella),RealPresence08(CastellodiRivoli,Torino),Classroom#1(MuseoMADRE,Napoli),RealPresence08(MilitaryMuseum,Belgrado),RotaryContainerArt(Trento).
studiobbsLostudiobbsèfondatonel2001aTrentodatregiovaniarchitetti,ClaudioBattisti,MarcoBrunellieMassimoScartezzini.Leattività
dellostudiospazianodallapianificazioneurbanisticaallaprogettazionearchitettonicaealdesign,nellaconvinzionechelaprofessionedell’architettodebbanecessariamentesapersiespanderedallaprogettazioneterritorialealdisegnodeldettaglio.Nelcorsodegliannilostudiohamaturatounasignificativaesperienzanellaprogettazionedegliallestimentiespositivi,collaborandoconiprincipalimuseidelTrentinoinparticolarepermostredicaratterestorico.Dal2009lostudioèsociodelGreenBuildingCouncilItalia.
elena tonezzerHaconseguitoiltitolodidottorediricercainStudistoricipressol’UniversitàdiTrento.ÈricercatricepressolaFondazioneMuseostoricodelTrentino,dovesioccupadellastoriadellacittàdiTrento.Hapubblicatolesuericerchesurivistetrentineenazionali,tralequali«ArchivioTrentino»,«Scienza&Politica.Perunastoriadelledottrine»,«Contemporanea.Rivistadistoriadell’800edel’900».ÈcuratricedelprimovolumedegliScritti e discorsi di Alcide De Gasperi (ilMulino:2006).
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Finitodistamparenelmesedinovembre2009daPublistampaArtiGrafiche,PergineValsugana(TN)
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€ 7,50
orari mostra10 – 18chiuso il lunedìil 24, 25, 31 dicembre 2009e l’1 gennaio 2010ingresso libero
Visite guidate gratuitesabato e domenica alle ore 11
Visite guidate per gruppisu prenotazione (€ 1,50 persona)Tel. 0461 [email protected]
Spazio TrentoUniCredit BancaPalazzo Firmian via Galilei 1, Trentodal 14 novembre 2009al 28 febbraio 2010