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Bambini nel Bambini nel Bambini nel Bambini nel terzo millenni terzo millenni terzo millenni terzo millennio Semplici tecniche per aiutare il nostro bambino a crescere con equilibrio, armonia, sicurezza e per sviluppare il suo potenziale interiore a cura di Paolo Tomba Centro Centro Centro Centro Discipline Discipline Discipline Discipline Psicologiche Psicologiche Psicologiche Psicologiche Terapie Corporee e Bio Terapie Corporee e Bio Terapie Corporee e Bio Terapie Corporee e Bio-naturali naturali naturali naturali

Bambini nel terzo millennio - Giocando Imparo · possono essere codificate e comprese dal cervello logico, mentre l'insieme emotivo ... il coordinamento tra cervello anteriore e

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Semplici tecniche per aiutare il nostro bambino

a crescere con equilibrio, armonia, sicurezza e per sviluppare il suo potenziale interiore

a cura di

Paolo Tomba

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Semplici tecniche per aiutare il nostro bambino a crescere con equilibrio, armonia, sicurezza e a sviluppare il suo

potenziale interiore

a cura di a cura di a cura di a cura di

Paolo TombaPaolo TombaPaolo TombaPaolo Tomba

Kinesiologo Professionale e Naturopata da diversi anni conduce gruppi di yoga, rilassamento ed espressione corporea

per adulti e bambini.

Gli esercizi qui presentati non sono intesi a sostituire il trattamento medico quando esso è indicato. Per problemi di natura medica è importante consultare un medico e sottoporsi ad un trattamento adeguato.

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I Nuovi Bambini

Tratto dal libro “INDACO”

di Paola Giovetti

… C'è qualcosa di nuovo nei bambini d'oggi: un po' dappertutto si scopre infatti che essi non sono come quelli della generazione precedente, ma si comportano in modo diverso, non si adeguano alle norme abituali, si dimostrano più consapevoli, maturi, spirituali, ma

anche più difficili. Molto dotati ma insoliti nel comportamento, sono iperattivi e carenti nel-l'attenzione. Spesso cominciano a parlare prestissimo, a tre anni manovrano il computer, s'intromettono nei discorsi degli adulti e dicono loro quello che devono fare. Non di rado dimo-strano capacità particolari: ricordano

spontaneamente vite passate oppure parlano con angeli ed esseri invisibili. Sono portatori di contraddizioni: sorprendente saggezza unita a volte a insensibilità. Dati di fatto constatati da genitori, inse-gnanti, terapeuti.

Innegabilmente i bambini d'oggi crescono in un mondo molto diverso da quello di ieri, un mondo più dinamico, veloce, pericoloso, dove l'informazione, ogni tipo d'informazione -raggiunge tutti in tempo reale. Un mondo innegabilmente più difficile, che nevrotizza e rende insicuri. La famiglia monocellulare è distante anni luce dalla famiglia patriarcale di un tempo. Oggi il bambino, spesso figlio unico, è sentito dai genitori e dalla famiglia come un bene raro ed è oggetto di un forte investimento affettivo. I genitori però, distratti dal lavoro e stressati dai mille impegni che la vita odierna impone, sono spesso sprovveduti nei suoi confronti e non di rado lo caricano di responsabilità e preoccupazioni superiori alle sue forze. Qualunque ne siano le ragioni, sta di fatto che oggi siamo confrontati con bambini particolari, bambini nuovi rispetto ai canoni conosciuti….

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I "bambini Abarth"

e l'arte di perder tempo In un'intervista lo psichiatra Paolo

Crepet analizza il problema dell'ansia di prestazione dei bambini e adolescenti di oggi, che gli adulti vogliono efficienti e competitivi fin da piccoli, e li definisce "bambini Abarth" in quanto "costretti ad andare sempre al massimo, a prendere dieci in tutte le materie. Sono bambini", continua Crepet, "costantemente fuori giri, apparentemente normali però truccati dentro”.

E individua nel problema degli orari, nell'uso non corretto del tempo, una causa importante del disagio attuale dei ragazzi: il più bel regalo da far loro sarebbe restituire loro del tempo. "E invece cosa facciamo il più delle volte?", si chiede Crepet. "Riempiamo la loro vita d'impegni, trasformiamo il tempo in compiti, e non ci accorgiamo che così lo uccidiamo, il tempo. Per cui un bambino va a scuola, e dopo la scuola c'è la palestra, quindi inglese, poi musica. Fino ad annichilirlo. Ci sono bambini che vivono come amministratori delegati... Tutto questo senza uno scopo, perché sappiamo bene che non c'è nessuna relazione tra una vita così intensamente vissuta e la crescita dei ragazzi. Che ha a che fare piuttosto con il loro grado d'autostima, con la loro capacità di far fronte agli eventi negativi, con le risorse affettive. Tutte caratteristiche che non vengono certo favorite da un'educazione competitiva o da una vita zeppa di cose da fare, appuntamenti da rispettare, traguardi da raggiungere". Poi Crepet continua: "Penso che bisognerebbe insegnare ai bambini - per salvarli, per progettare un futuro migliore per la nostra comunità - a perdere del tempo. Che è una gran bella fatica. Perché perdere del tempo non vuol dire né oziare né alienare il tempo. Vuol dire invece declinarlo secondo una dimensione emotiva e relazionale anziché cognitiva. Vuol

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dire alzare il piede dall'acceleratore e cominciare, tra l'altro, ad attrezzarsi per cogliere l'opportunità che le reti tecnologiche offrono agli abitanti del mondo occidentale. "

Le opportunità che Crepet indica sono quelle del maggior tempo libero consentito dalla crescente tecnologia: meno burocrazia, meno code agli sportelli, possibilità di lavorare da casa: un processo già in atto e suscettibile di crescita. Di qui la possibilità di concedersi di perder tempo sui divani di una libreria, di sentire un concerto, di farsi una passeggiata. Sarebbe la nascita dell'uomo "sentimentale", che si sostituirebbe all'antico homo faber. Ma per far sì che quest'uomo nasca veramente, bisogna cominciare dai bambini, insegnando loro che cosa sono le emozioni e usando nell'educazione una grandissima passione……

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Presentazione

del manuale

Con questo lavoro intendo presentare una sintesi di semplici tecniche per offrire un sostegno a questi “nuovi bambini”, un canale adeguato per sviluppare quelle potenzialità che non sono le nostre, e che non trovano ancora un’appropriata collocazione nella nostra attuale struttura sociale e culturale.

Se noi genitori riusciamo a trovare una via d’accesso al loro mondo, possiamo aiutarli a raggiungere una maggior consapevolezza di sé.

Sono convinto che attraverso gli strumenti di questo manuale possiamo ricevere noi stessi un aiuto dai nostri bambini, dal momento che sembra essere proprio questo il loro scopo di vita: insegnarci ad essere genitori e collaborare con loro all’evoluzione dell’umanità.

E’ importante ricordare che solo attraverso il rispetto, l’amore e la stima che abbiamo per il nostro bambino possiamo permettere la sua trasformazione e far si che egli acceda con meno sforzi al compito speciale che ha in questa vita.

Dalla mia piccola esperienza di genitore e di terapeuta, vi invito ad utilizzare le tecniche suggerite all’interno della vostra famiglia: scoprirete come queste aiutano a stabilire un rapporto armonico ed equilibrato, a creare un clima di maggior intimità e condivisione degli aspetti affettivi ed emotivi che caratterizzano il mondo di questi bambini.

Paolo Tomba

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Come funziona

il nostro cervello

I nostri due cervelli:

lo scienziato e l’artista che sono in noi

Sebbene molti concepiscano il cervello come un'unica struttura, esso è effettivamente composto da due metà: un emisfero sinistro, o logico ed un emisfero destro, detto anche creativo. L’emisfero sinistro comanda il lato destro del corpo nonché la percezione dell'occhio e dell'orecchio destro. L'emisfero destro invece comanda il lato sinistro del corpo, l'occhio e l'orecchio sinistro.

Ciascun emisfero funziona in maniera propria. Per la maggior parte della popolazione, (circa il 90% di noi), il cervello sinistro può essere descritto come il cervello logico, poiché detiene il controllo delle nostre facoltà analitiche e verbali, e riceve impulsi linearmente, come un computer. Per la maggior parte di noi, la parte destra è descrivibile come gestalt, o cervello artistico. Esso riceve impulsi simultanei e ci dà la capacità di apprezzare i ritmi e le forme. Per ricordarvi le funzioni specifiche dei due cervelli, potremmo descriverli rispettivamente come lo scienziato e l'artista.

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IL NOSTRO CERVELLO

DESTRO Creativo, intuitivo,

linguaggio: espressione, percezione, musica,

danza, rilassamento, odorato,

immagini, tatto

SINISTRO Analitico, logico, numeri, lettere, regole, linguaggio: parole, ortografia, razionale, giudicando

I due cervelli sono collegati da una fascia di fibre nervose, chiamata corpo calloso, in modo tale che l'uno possa ricevere informazioni dall'altro. Così, i dettagli raccolti dal cervello logico, possono essere visti in prospettiva come parte della grande immagine percepita dal cervello gestalt. Le parole espresse da un'altra persona possono essere codificate e comprese dal cervello logico, mentre l'insieme emotivo - come e perché vengono espresse - è compreso dal cervello gestalt. Lo scienziato ha le proprie intuizioni, che gli permettono di trarre delle conclusioni. L'artista usa le facoltà verbali della parte sinistra del cervello per descrivere a parole le sensazioni o le immagini che vuole comunicare agli altri.

Ovviamente, funzioniamo al meglio quando entrambi gli emisferi sono integrati e l'artista e lo scienziato che sono in noi operano congiuntamente. Tuttavia, l'esperienza e l'indagine scientifica dimostrano che lo scienziato e l'artista non sempre cooperano, e possono, di fatto, entrare in conflitto.

Molti di noi hanno vissuto situazioni durante le quali abbiamo avuto l'impressione di subire un conflitto all'interno del cervello. Forse, una certa iniziativa ci permetterebbe logicamente (cervello sinistro) di raggiungere il nostro scopo, mentre l'altro cervello sembra sabotare ogni sforzo, o viceversa. Quando siamo sotto stress, e tutte le situazioni nuove di apprendimento producono stress, uno dei due emisferi prende la guida e l’altro si "disinnesca" e quindi funzioniamo solo a meta potenza e non possiamo accedere al nostro potenziale intero.

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Cosa succede nel cervello quando veniamo confrontati con "troppo" stress emotivo?

Una particolare area che si trova dietro l’orecchio del lobo dominante ha la forza di bloccare o addirittura creare un black-out (corto circuito) nel funzionamento del proprio cervello anteriore o quello dell’altro emisfero. Il funzionamento completo ed equilibrato dell’emisfero dominante viene

bloccato per favorire un modello di sopravvivenza fisico-emozionale. Cioè in situazioni di stress reagiamo soprattutto col cervello posteriore secondo modelli basati su esperienze fatte nel passato, che si sono immagazzinati. L’accesso al cervello anteriore, responsabile delle novità, possibilità ed alternative, viene bloccato. Ciò corrisponde ad un disturbo di comunicazione tra cervello anteriore e posteriore.

Lo stress di ogni genere (anche lo sforzo, l’impegno esagerato dei bambini) interrompe il meccanismo dell’integrazione del cervello, necessario per un apprendimento integrale. Le informazioni vengono percepite dal cervello posteriore però non sono accessibili dal cervello anteriore. Con l’incapacità di esprimere ciò che si è appreso, inizia così il circolo vizioso dell’insuccesso. Ragazzi a cui non funziona il coordinamento tra cervello anteriore e posteriore vengono classificati come "disattenti", "incapaci di comprendere", "linguisticamente ritardati" o "iperattivi".

Gli esercizi per l’integrazione anteriore e posteriore del cervello invece mirano a disattivare il riflesso della contrazione dei muscoli. Il cervello attiva questo riflesso nelle situazioni che individua come pericolose o minacciose. Questo particolare riflesso ci è servito per millenni ogni qual volta la nostra vita era in pericolo, oggi le situazioni "minacciose" non sempre sono tali, o meglio, non sempre minacciano la nostra sopravvivenza, nonostante ciò il riflesso viene innescato ugualmente.

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L’apprendimento

in movimento L’apprendimento è un processo che dura tutta

la vita. Situazioni di apprendimento si trovano in tante occasioni della vita quotidiana, non solo a scuola. Ognuno di noi sviluppa fin dalla nascita il suo stile di apprendimento individuale ed unico.

Il movimento è un presupposto essenziale per l’apprendimento. Il feto sperimenta già nel grembo della madre le leggi della gravità. Basandosi su questa esperienza esso sviluppa l’udito e la vista.

Ogni movimento è un processo senso-motorio che è legato alla nostra conoscenza esatta del mondo fisico su cui si basa tutto l’apprendimento nuovo. Fin dalla nascita siamo spinti all’apprendimento; infatti il neonato impara a camminare passando dalla posizione sdraiata a quella seduta, al gattonare fino a stare in piedi.

L’apparato vestibolare responsabile del mantenimento dell’equilibrio, è collegato con i muscoli principali della schiena e dell’addome. Il loro primo lavoro consiste nell’alzare la testa. Questo permette al neonato di udire e vedere meglio. Nella posizione eretta o sdraiata sulla pancia il bambino rinforza attivamente i suoi muscoli della nuca. Il neonato esplora mani e piedi con la bocca e fa "giocare" i muscoli dei suoi arti. La libertà di movimento è molto importante per lui.

Se il bambino salta la fase del gattonare si possono manifestare più tardi delle difficoltà di apprendimento per esempio nella lettura. Il gattonare come movimento incrociato stimola lo sviluppo del corpo calloso quindi dei neuroni tra i due emisferi. In questo modo collaborano i due lati del corpo incluso le braccia, le gambe, le orecchie e gli occhi.

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Gli organi sensoriali (occhi, orecchie, naso e lingua)si orientano secondo l’input dato dall’ambiente con ogni movimento della testa. I piccoli movimenti degli occhi permettono la vista tridimensionale e a lunga distanza, la percezione periferica e la focalizzazione su piccole lettere. Il movimento prepara anche alla percezione uditiva ed olfattiva. La memoria muscolare del corpo è impregnata della conoscenza dei processi di movimento (sedere, camminare, correre e la consapevolezza spaziale).

Attraverso il movimento esprimiamo sul nostro viso emozioni come gioia, tristezza, rabbia, e così entriamo in interazione con gli altri.

Recenti ricerche hanno rilevato che due settori nel cervello, il ganglio basilare e il cervelletto, ai quali venivano attribuiti solo il comando del movimento dei muscoli, sono importanti anche per la coordinazione dei pensieri. Questi settori sono collegati con i lobi frontali, dove viene pianificato il comportamento futuro nel suo processo logico e temporale.

Dietro ogni lettera e ogni cifra scritta c’è un movimento. Lettere e cifre vengono percepite ed ancorate nella muscolatura e trovano espressione nel movimento della scrittura.

Ogni talvolta che facciamo dei movimenti mirati il cervello viene attivato e gli emisferi si integrano. Così si apre da sé la strada per l’apprendimento.

L’apprendimento implica la costruzione delle abilità. Ogni tipo di abilità si sviluppa attraverso il movimento dei muscoli. La scrittura si manifesta attraverso il movimento della mano e contemporaneamente si innesca un processo di pensieri.

Le parole pronunciate, causate da numerosi muscoli facciali della lingua e delle corde vocali, ci permettono di mettere ordine e sviluppare i nostri pensieri.

Tante persone possono pensare meglio quando fanno un’attività fisica come nuotare o camminare. Altri invece devono masticare qualcosa come una penna, una carota o una gomma per pensare meglio. Quindi il movimento aiuta a sviluppare i pensieri e di conseguenza l’apprendimento.

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Che cos'è la

Kinesiologia Educativa

Negli anni settanta il pedagogista Paul Dennison sviluppò negli Stati Uniti il sistema della kinesiologia educativa combinando elementi della Kinesiologia applicata con i risultati della scienza neurologica.

La kinesiologia educativa è un sistema che permette agli studenti di ogni età (anche adulti!) di tirare fuori le proprie potenzialità di apprendimento attraverso specifici esercizi.

Il Dr. Dennison ha scoperto, lavorando per molti anni con alunni in difficoltà, l'influenza benefica di certi esercizi fisici ed energetici sul processo dell'apprendimento. Una ripetizione costante di questi esercizi ha un influenza positiva sul cervello attraverso l'apparato muscolare.

Questi esercizi possono essere applicati facilmente in qualsiasi situazione di apprendimento per migliorare l’integrazione emisferica nella sua totalità e per accedere meglio al pieno potenziale cerebrale necessario per un apprendimento integrale e senza stress.

Il sistema della kinesiologia educativa si basa

su 3 principi fondamentali, ma semplici che Dennison formula così: 1) l’apprendimento è un attività naturale e divertente che dura tutta

la vita 2) Un blocco di apprendimento è l’incapacità di affrontare lo stress e

l’insicurezza legato all’apprendimento di un nuovo compito. 3) Siamo tutti bloccati nell’apprendimento, nella misura in cui abbiamo

imparato a non muoverci. Gli esercizi qui trattati possono essere utilizzati facilmente e

senza perdita di tempo per aumentare il potenziale di apprendimento nella classe e in altre situazioni.

Imparare senza stress sembra quasi essere una provocazione. L’apprendimento nella mente comune, è sinonimo di stress e fatica.

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Quando siamo stressati, il cervello, composto da due emisferi che collaborano normalmente bene insieme, non funziona più nella sua totalità. Le energie vengono assorbite dal sistema di sopravvivenza e non possono circolare liberamente per alimentare tutte le parti del cervello. Si crea così un blocco che può essere superato per esempio con esercizi e movimenti che mirano all’incrocio della linea mediana del corpo. Il movimento incrociato (come camminiamo naturalmente - braccio destro e piede sinistro in avanti e viceversa) "risveglia" l’emisfero non dominante e stimola così la collaborazione tra i due emisferi necessario per un apprendimento efficace.

La Kinesiologia

Educativa

nel mondo

Da più di 30 anni questo metodo viene praticato negli ambiti più vari negli Stati

Uniti, in Australia ed anche in Europa (Inghilterra, Scandinavia, Germania Francia). Le esperienze spaziano dall’ambito scolastico a quello sportivo, a diversi campi di lavoro. E’ un metodo efficace sia per bambini che per adulti, ed offre a chi lavora nel campo educativo una vasta gamma di esercizi di facile applicazione.

Insegnanti delle scuole elementari raccontano che hanno ottenuto un notevole miglioramento sia a livello comportamentale che di apprendimento nelle classi dove si sono state praticate gli esercizi regolarmente. Bambini classificati come "difficili" migliorano nella lettura e scrittura dopo alcune settimane di cross-crawl o dell’"otto pigro". Spesso cambia anche il comportamento aggressivo e le difficoltà di gestire la classe diminuisce perché si instaura un clima più sereno e rilassato. Spesso sono i bambini a chiedere all’insegnante di fare gli esercizi quando egli li dimentica. Gli stessi insegnanti poi osservano un miglioramento per se stessi attraverso gli esercizi.

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Che cos’è

lo stress

Tutti sanno come ci si sente quando si è stressati ma non sempre riusciamo a darne una definizione semplice. Possiamo definirlo in questa maniera: "Lo stress è ciò che proviamo quando i limiti della nostra

resistenza sono messi a dura prova."

Lo stress che gran parte di noi prova è una stanchezza emotiva risucchiante che deriva da tutte le irritazioni, collere, frustrazioni, meschinità e intolleranze Il dr. Hans Selye, biologo di fama mondiale che dedicò la propria vita alla definizione della psicologia dello stress, descrive lo stress come:

"La risposta non specifica del corpo

a qualsiasi richiesta gli venga fatta".

Gli avvenimenti e le circostanze (richieste) che creano lo stress sono chiamati fattori stressanti (che generano stress): rumori, cambiamenti di temperatura, scadenze non rispettate, il matrimonio, un litigio - qualsiasi situazione che ci richieda di adattarci, piacevole o spiacevole - è un fattore che genera stress. Gli avvenimenti che viviamo ed i pensieri che generiamo ci forzano continuamente ad adattarci; questa è la vita.

Diventa così ovvio che il nostro obiettivo non è tanto l'eliminazione totale dello stress (di fatto, le uniche persone completamente prive di stress si trovano nei cimiteri; anche la mancanza di stimoli sufficienti nella nostra vita è di per sé una ... grossa causa di stress), il nostro scopo è piuttosto quello di ridurre nella nostra vita i fattori stressanti non necessari e ridurre la nostra reazione psicologica ad essi.

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Stress e "Di-Stress"

Il dr. Selye distingueva lo "stress buono", che egli chiamava "eustress", dal "distress" o sofferenza e logorio.

Sappiamo tutti cosa sia il distress, quella sensazione di frustrazione e disappunto, quel sentirsi inermi, e le emicranie, i nodi allo stomaco, la stanchezza, i giramenti di testa, ecc., che palesano una situazione mal gestita.

Invece, lo stress del cambiamento e della sfida è valido e buono. È una parte essenziale di una vita sana. Nessuno può o vuole sfuggire a tutto lo stress. Tutti abbiamo delle sfide da affrontare nella nostra vita quotidiana. L'abilità consiste nel gestire lo stress e non lasciare che i nostri circuiti diventino sovraccarichi. Quando proviamo l'eustress, quindi, ci sentiamo stimolati, produttivi, energici, ottimisti, mentre abbiamo a che fare con l'evento provocatorio. Il corpo, in breve tempo, ritrova il suo stato di equilibrio armonioso, senza passare per l'eccessivo logoramento fisico ed emotivo che caratterizza il distress. Quando consideriamo un avvenimento come stressante dipende dal nostro punto di vista e dalla nostra esperienza personale. Pensiamo a una situazione in cui dobbiamo dare un esame, parlare davanti al pubblico, fare un viaggio in aereo o affrontare un incidente

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LE 3 FASI DELLO STRESS

Il dr. Selye parla dello stress come di un processo a 3 stadi da lui chiamato "sindrome generale di adattamento". Queste tre fasi nella risposta allo stress derivano sostanzialmente dall'emissione di "sostanze chimiche dello stress" nella corrente sanguigna, nei momenti di crisi. All'inizio, vi è uno stadio durante il quale il nostro intero sistema va in allarme. Questo è seguito dalla mobilizzazione della nostra carica fisica, emotiva, mentale e spirituale per resistere allo stress. Lo stadio finale è l'esaurimento di quelle risorse.

Primo stadio:

LA RISPOSTA DI ALLARME

Si verifica quando una persona sente minacciato il proprio controllo. Nella risposta di allarme lottiamo e fac-ciamo delle cose per riprendere il controllo.

Una risposta di emergenza che provoca, tra gli altri, i seguenti cambiamenti fisici: - L'adrenalina si riversa nel flusso sanguigno producendo una serie

di cambiamenti fisici, alcuni dei quali dipendono dal fatto che istintivamente noi lottiamo o fuggiamo.

- Il cuore batte più forte e più velocemente, e la pressione sanguigna aumenta.

- il sangue viene deviato dallo stomaco e dalla pelle verso i muscoli. Questo può causare uno spasmo in un vaso sanguigno normale e danneggiare le pareti del vaso.

- vengono rilasciati nel sangue dei grassi ad alta energia e dei fattori coagulanti; aumenta la glicemia. La bocca si secca.

- le pupille si dilatano, il ritmo respiratorio aumenta. I muscoli si tendono.

Probabilmente non riconosciamo queste risposte che si mescolano a sentimenti di rabbia o paura. Le nostre primitive risposte di

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adattamento sono un desiderio di lottare per la nostra vita o di fuggire dallo stress. Risposta di lotta/arrabbiatura: la parte superiore del busto e la testa di vengono più irrorate di sangue che la parte inferiore del corpo. I muscoli del collo e delle spalle diventano molto tesi, la nostra faccia si scalda molto e si arrossa. Vi suona famigliare? Risposta di fuga/paura: il sangue defluisce dalla testa e dalla parte superiore del busto, la nostra faccia diventa pallida e le gambe si tendono per correre. La risposta estrema di fuga/paura è lo svenimento o lo shock.

Secondo stadio:

LA RISPOSTA DI RESISTENZA

Avviene quando una persona sente la perdita di controllo di una situazione. Nella risposta di resistenza ci rassegniamo alla perdita del controllo.

Una risposta di autoconservazione. Questo è il modo in cui il corpo si prepara per una sopravvivenza di lungo termine nel caso di un'eventuale siccità o carestia. Il corpo si prepara per l'inverno o per l'eventualità di tempeste e si aspetta che possano esservi giorni inin-terrotti senza cibo, acqua o sale. È una risposta di lungo termine alla perdita di controllo (su un ambiente ostile). Le ghiandole surrenali lentamente rilasciano cortisolo nella corrente sanguigna producendo una serie di cambiamenti fisici. - La pressione sanguigna cresce lentamente. - I tessuti corporei trattengono degli elementi chimici vitali come il

sodio. Le surrenali si ingrossano. - vi è un continuo, lento rilascio di grassi ad alta energia e di fattori

coagulanti, cresce il livello del colesterolo, si verifica una perdita di potassio, vengono repressi gli ormoni sessuali, avviene una ipersecrezione di acidi gastrici.

- Sistema immunitario: i meccanismi di difesa si abbassano. - una stimolazione cronica dello stato di all'erta, collegato alla

depressione.

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Terzo stadio

LA FASE DI ESAURIMENTO Nei casi precedenti, la situazione non si risolve con facilità o non esattamente come desideriamo, quindi ci sentiamo stressati. Lo stadio "disperato e privo di

reazioni". Se lo stress non viene alleviato, entriamo nella fase di esaurimento di tutte le nostre risorse. La nostra biochimica non fa più fronte alla situazione o non riesce più ad adattarsi al fattore stressante. Come conseguenza si sviluppa la malattia.

Questo è un riassunto di quanto normalmente avviene automaticamente, nel giro di pochi secondi, ogni qual volta il nostro corpo entra in stato di allerta. Ovviamente, se state per essere coinvolti in un incidente d'auto, in una rissa o dovete scappare da un animale selvaggio, questi cambiamenti sono di vitale importanza. Aumentano decisamente le vostre possibilità di sopravvivenza.

Tuttavia, cosa accade quando ascoltate alla televisione delle notizie allarmanti, quando avete dei problemi con il vostro datore di lavoro, durante una discussione con il partner oppure quando vi preoccupate per un discorso che terrete l'indomani? Esattamente la

stessa cosa! Non ha importanza che il fattore stressante sia una reale emergenza o un pericolo percepito, perché quegli stessi cambiamenti psicologici dello stadio di reazione d'allarme, programmati per aiutarvi a sopravvivere ad una situazione di emergenza, finiranno per rivoltarsi contro di voi se la reazione allo stress è prodotta sempre parossisticamente.

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I segni di avvertimento dello stress

Segni emotivi: - Apatia: indifferenza, tristezza, senso di inutilità - Ansia: paure, terrore, timore, irrequietudine, - depressione - Irritabilità: arrabbiato, arrogante, polemico, ipersensibile, sulle

difensive Affaticamento mentale: problemi di concentrazione, pensiero rigido, "sentirsi fuori", tutto richiede degli sforzi, è faticoso mettersi in marcia.

- Eccesso di compensazione: Idee grandiose, lavorare troppo, essere sospettosi.

- Negare: ignorare i sintomi, negare di avere problemi, lavorare quando si sa di essere troppo stanchi per pensare.

Segni comportamentali: - Evitare: lavoro, amici, responsabilità - Estremi: alcolismo, giocare d'azzardo, spendere troppo,

promiscuità sessuale. - Gestione personale: arrivare in ritardo al lavoro, scarsa igiene

personale, trascurare il proprio abbigliamento. - Problemi legali: debiti, infrazioni stradali, predisposizione agli

incidenti, piccoli furti in negozi, violenza. Segni fisici: - Malattie frequenti di tutti i tipi - Indisposizioni minori: nausea, insonnia, mal di testa, cambiamenti

nei ritmi intestinali, variazioni di peso, cambiamenti nell'appetito, problemi sessuali.

- Esaurimento fisico: costante affaticamento, essere stanchi "senza un motivo". Ipocondria: preoccuparsi di essere ammalati (o negare di esserlo).

- Uso esagerato di lassativi, aspirina, antiacidi, tonici, rimedi a base di erbe.

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Come gestire il nostro stress

Ora che abbiamo visto come stress negativi protratti a lungo possono sfociare in diversi sintomi da stress, malattie e comportamenti anomali, è il momento di applicare nuove modalità per accrescere la nostra tolleranza allo stress, per rinnovare le nostre risorse esaurite che impieghiamo per resistere allo stress, e per apprendere nuove tecniche per gestire lo stress.

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Cross-crawl: marciare verso una migliore integrazione del cervello

I movimenti incrociati sono degli esercizi che possono essere utilizzati per ristabilire l'equilibrio fisico e per aiutarci a controllare meglio lo stress.

L'aumento dei livelli di stress conduce ad una diminuzione di integrazione tra le due metà del cervello. E' provato che i movimenti incrociati sono degli esercizi molto efficaci per integrare gli emisferi del cervello, per ridurre gli effetti dello stress, in quanto favoriscono la disgregazione degli ormoni accumulati nel corpo a causa dello stress e per accrescere le funzioni cerebrali. Consente anche di sentirsi più rilassati

Come si esegue:

L'esercizio dei movimenti incrociati è una forma esagerata della normale deambulazione.

Quando camminiamo, il braccio e la gamba opposti muovono nella medesima direzione, ed il braccio e la gamba sullo stesso lato muovono in direzioni opposte. Esasperate tali movimenti ed ecco fatto. Il meccanismo ad incrocio, o a “X”, dimostra come il corpo riesca ad eseguire una cooperazione tra le sue parti ed un certo equilibrio ed integrazione tra i due emisferi. Di questi meccanismi a "X" ne vediamo accadere parecchi nel corpo, tutti che attraversano la linea mediana del cervello . Per esempio, l'80% dei muscoli che si contraggono nel lato destro del corpo, neurologicamente, sono controllati dall' emisfero sinistro e viceversa.

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La stessa cosa, più o meno, accade anche per le orecchie ed in parte per gli occhi. Il meccanismo ad incrocio è un fattore significativo per il mantenimento dell'equilibrio nel corpo. Infatti, nello sviluppo del cervello, gattonare può essere un fattore estremamente importante che rende possibile il passaggio dai movimenti ipsilaterali (stesso lato) a quelli incrociati. Nel momento in cui un bimbo impara a gattonare, si trova costretto ad usare un movimento incrociato, il quale letteralmente stimola lo sviluppo dei circuiti neurologici che permettono ai due lati del cervello di lavorare insieme e cooperare. Quei bambini che non hanno mai gattonato, ma sono passati dal seggiolino al girello per poi camminare, potrebbero avere problemi nella coordinazione fisica e/o mentale e sviluppare qualche forma di dislessia. Sono questi bimbi che possono beneficiare enormemente dagli esercizi con movimento incrociato. Il Dr. Doman che ha fatto numerose ricerche ed esperimenti sugli esercizi di meccanismo ad incrocio, ha ottenuto dei notevoli successi con molti bambini trattati.

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ALCUNE VARIANTI CHE

RENDONO QUESTI ESERCIZI

PIU’ DIVERTENTI

Musica eseguire i movimenti incrociati a suon di musica è certamente più piacevole.

Divertitevi, facendo qualcosa di utile per voi stessi! Fai circa 20 o 30 ripetizioni in ogni passaggio della sequenza, secondo le tue possibilità e in scioltezza.

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ASE Alleviamento di base

della tensione e dello stress

L’ASE è una semplice tecnica per affrontare lo stress e riportare ad uno stato emotivo più equilibrato. Si avvale di due punti di agopuntura studiati dal dr. Bennett negli anni '30. Quando questi due punti, situati sopra gli occhi, vengono toccati delicatamente si creano dei riflessi nervosi che provocano modificazioni vascolari per cui sono chiamati punti neurovascolari.

COME SI ESEGUE 1) Toccate leggermente con le dita le due prominenze frontali

situate direttamente al di sopra degli occhi (circa 2-3 centimetri sotto la normale attaccatura dei capelli).

2) Sentite il corpo che si rilassa, mentre continuate a tenere le dita leggermente appoggiate sui punti per l'alleviamento dello stress.

3) Se sapete quale è la causa dello stress, pensate alla situazione mentre eseguite l'esercizio, immaginando voi stessi alle prese con la situazione stressante (tenere un discorso, fare un colloquio di lavoro, un esame, ecc.)

4) Fate scorrere attraverso la mente tutti gli aspetti della situazione che riuscite a ricordare, quello che sta succedendo e come vi sentite a riguardo.

5) Continuate a concentrarvi sulla situazione finché la mente si stanca e vuole pensare a qualcosa d'altro.

6) Non cercate di risolvere i problemi, siate semplicemente consapevoli di come vi sentite.

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COME FUNZIONA Nel momento in cui ripensiamo ad una situazione stressante, è

probabile che la rete capillare nella parte frontale della corteccia cerebrale si blocchi temporaneamente, prevenendo l'uso di quella parte di cervello che ci consente di soppesare consapevolmente i pro ed i contro e di trovare nuove soluzioni. Invece il controllo del cervello regredisce verso parti del cervello più antiche, dalle quali parte il pensiero reattivo automatico, basato su precedenti esperienze e su modelli primitivi di sopravvivenza.

Premere delicatamente sulle protuberanze frontali provoca una retrocessione del rifornimento di sangue verso i lobi frontali del cervello. Quando la rete capillare si riapre, siamo in grado di pensare alla situazione senza che quest'ultima provochi in noi una reazione stressante. Ora, invece di essere guidati da reazioni di riflesso, siamo di nuovo in controllo cosciente. Lo stress è stato “defuso” dalla situazione e, in futuro, il ricordo di tale situazione non dovrebbe causare in noi un ritorno al pensiero reattivo.

La cosa sorprendente è che questa tecnica è talmente semplice che molti di noi la stanno già intuitivamente usando, senza rendersene conto. Possiamo ricordare momenti in cui abbiamo appoggiato un gomito sul tavolo per sostenere la testa col palmo della mano sulla fronte, mentre ci preoccupavamo di come poter portare a termine in 3 ore il lavoro di 2 giorni, oppure le mamme che spesso tengono il palmo della mano sulla fronte dei loro bimbi, quando questi non riescono a prendere sonno. Teniamo presente, inoltre, che spesso dallo stress mentale-emotivo derivano dolori muscolari e strutturali e pertanto molti problemi fisici, specialmente i muscoli tesi nel collo e nelle spalle, possono risolversi o attenuarsi quando riduciamo lo stress emotivo-mentale.

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Alcuni suggerimenti:

1) Quando facciamo l’ASE al nostro bambino, è utile osservarne la respirazione. Quando siamo sotto stress, spesso tratteniamo il fiato, o lo limitiamo. Non dovrebbe perciò sorprendervi il fatto che, dopo aver eseguito l'alleviamento dello stress emotivo su una situazione, il bambino respiri profondamente ed emetta un sospiro involontario. Di solito, questo è un segnale che il processo di alleviamento dello stress emotivo è giunto al termine.

2) Se la situazione stressante comporta differenti aspetti, può essere più efficace separarla in singole parti. "Facendola a pezzi", diamo la possibilità alla tecnica dell' ASE di defondere lo stress più rapidamente.

3) Nella maggior parte dei casi, da 20 secondi a 10 minuti. 4) Non è fondamentale conoscere l'origine del nostro stress, quando

decidiamo di usare la tecnica ASE. Per esempio, se il nostro bimbo si sveglia nel mezzo della notte urlando, a causa di un orribile incubo, non importa cosa abbia sognato, se poi si calma e si riaddormenta.

5) Facciamola diventare un'abitudine! Sebbene spesso usiamo inconsciamente la tecnica ASE, è sicuramente meglio abituarsi ad utilizzarla regolarmente perché in questo modo diventa un'abitudine di riflesso. Proprio quando ne abbiamo più bisogno, il sangue si trova distante dall'area della corteccia cerebrale, impedendoci così di ricordare che potremmo utilizzare la tecnica ASE, a meno che non lo facciamo automaticamente.

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QUANDO FARE L’ASE Fate l'esercizio di alleviamento dello stress ogni volta che ci sentiamo in balìa dello stress mentale o emotivo. Ciò non risolverà il problema alla base dello stress, ma ridurrà lo stress e la tensione provocati dal problema e ci darà l'energia per affrontare la situazione in modo costruttivo. 1) Ogni volta che sento che le situazioni cominciano a "deprimermi". 2) Ogni volta che mi ritrovo a preoccuparmi troppo del passato o del

futuro. 3) Quando ho incubi, paure, fobie, eventi traumatici del passato. 4) Applicate l'ASE per superare le vostre paure prima di un esame o

di un colloquio di lavoro, immaginando un esito positivo. 5) I bambini possono alleviare stress familiari, prima di andare a

scuola, oppure possono alleviare stress attinenti a qualsiasi situazione scolastica, prima di tornare a casa.

L’ASE con la rotazione

degli occhi sondare il cervello alla

ricerca di ricordi correlati La tecnica di ALLEVIAMENTO DELLO STRESS EMOTIVO è, così come è

stata descritta, molto efficace nella maggior parte dei casi. Tuttavia, può essere maggiormente efficace se ad essa è

combinata la rotazione degli occhi, un metodo usato per sondare il cervello, alla ricerca di qualsiasi cosa rilevante riguardo alla specifica situazione.

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TFO

La Tenuta

Frontale-

Occipitale E’ una tecnica calmante molto potente, che ci permette di rivedere i fattori di stress “alla luce” delle alternative del pensiero cosciente, basate su una “visione” priva di emozioni, oggettiva, sia dell'esperienza presente che di quella passata.

COME SI ESEGUE 1) Metti una mano sulla fronte e l'altra sopra la zona centrale della

parte posteriore della testa. Respira profondamente durante questa fase.

2) Continua a tenere la posizione e respira mentre rivedi mentalmente la situazione che ti causa stress. Potresti sentire il bisogno di proiettare ogni cosa come su uno schermo davanti a te.

3) Tieni la posizione, respira e ricorda l’avvenimento finché non ti sentirai calmo, il che significa che la situazione è stata sciolta.

QUANDO USARLA

� Prima che tuo figlio esca per andare a scuola, fagli mettere una mano sulla fronte e l'altra sulla nuca e chiedigli di visualizzare tutto quello di stressante che potrebbe accadere nella giornata (esempio una interrogazione, un saggio di ginnastica, una partita importante, parlare davanti alla classe, ecc.). Mentre respira profondamente, fallo andare più volte attraverso quella visualizzazione. Adesso fagli cambiare la vecchia immagine con una nuova, dai risvolti positivi, tipo andare bene nell'interrogazione, fare un bel compito in classe, sentirsi a proprio agio a parlare davanti alla

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classe, ecc., provandola diverse volte e continuando a respirare profondamente.

� Se il bambino, al ritorno da scuola, racconta di aver avuto una giornata negativa, usa la TFO, chiedi al bambino di visualizzare l'esperienza spiacevole, guardando ad essa oggettivamente come se fosse riflessa in uno specchio. "Puoi mettere una cornice intorno allo specchio?" e fagli descrivere la cornice, se è di metallo, di legno, lavorata o semplice, che colore ecc. Quando la cornice è stata descritta, "Puoi cambiare la cornice in un'altra che ti piace di più?". Ascolta la descrizione della nuova cornice e poi chiedi: "Ti piace la nuova cornice che hai creato?", se la risposta è si, dì al bambino di prendere un respiro profondo e togliere le mani dalla testa. Se la risposta è no o così così, digli di crearne una che gli piaccia veramente tanto.

Cambiando la cornice, si cambia

anche l'effetto dello stress relativo

all'immagine in essa contenuta, e la

carica emozionale negativa viene

completamente rimossa.

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Riequilibrio

rapido

a 5 dita Questa tecnica migliora la capacità dei due emisferi cerebrali di

lavorare insieme, in particolare aiuta il cervello a coordinare le tre dimensioni: destra-sinistra, su-giù e davanti-indietro. Si può intendere come una integrazione cerebrale tridimensionale. È utile anche per ridurre la dislessia.

E una tecnica molto facile e può essere fatta per lo meno una volta al giorno. Un buon momento è quando ci alziamo al mattino, e comunque si può ripetere ogni volta che ci sentiamo disorientati o confusi, o abbiamo problemi di coordinazione.

COME SI ESEGUE

Tengo tutte e cinque le punte delle dita di una mano appoggiate intorno all'ombelico mentre eseguo ognuna delle seguenti tre correzioni: 1) Equilibrio destra-sinistra: con l'altra mano massaggio i due punti

situati appena al di sotto dell'estremità interna della clavicola su entrambi i lati dello sterno. Questi punti sono spesso morbidi al tocco.

2) Equilibrio su-giù: con l'altra mano massaggiate appena al di sotto del labbro inferiore.

3) Equilibrio davanti-dietro: con l'altra mano massaggiate appena al di sopra del labbro inferiore.

Si possono combinare le ultime due tecniche, massaggiando contemporaneamente sopra e sotto le labbra

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Massaggio delle orecchie Questa tecnica aiuta a sciogliere le tensioni del collo e migliora l’ascolto delle informazioni verbali quando siamo sotto stress.

COME SI ESEGUE 1) Tira ed estendi il perimetro esterno

dell'orecchio (elice) con la testa ora girata a destra, ora girata a sinistra, sia con gli occhi aperti che chiusi. Fallo gentilmente, con entrambe le orecchie con un movimento come di "arrotolamento" verso l'alto e verso l'esterno;

2) Inizia dal lobo e muovi le dita, tirando e ruotando, verso l'alto tutto intorno al profilo dell' orecchio, fino alla giuntura anteriore dell'elice.

Mal di testa da tensione Gran parte dei mal di testa è la conseguenza di

tensioni non risolte presenti nel corpo. Molte persone hanno trovato i seguenti esercizi utili per ridurre i leggeri mal di testa causati dallo stress.

Questo esercizio è molto efficace per i mal di testa da tensione. Certe volte il mal di testa scompare in pochi secondi. In alcuni casi è necessario massaggiare per almeno un minuto.

COME SI ESEGUE Stando in piedi in posizione eretta, lasciate cadere le mani lungo entrambe le cosce e cercate di toccare con le dita un punto dolente in quella zona su entrambe le gambe.

Massaggiate con una pressione decisa i punti dolenti finché il dolore alla testa diminuisce o scompare. Concentratevi. Va bene massaggiare una gamba per volta.

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L’Esercizio dell’Otto Pigro

Gli esercizi dell’ Otto Pigro sono movimenti eseguiti con il corpo che disegna il simbolo dell’infinito o dell’ otto rovesciato. Essi coinvolgono gli occhi ed i centri visivi del cervello. Coordinare queste funzioni cerebrali con i movimenti fisici rinforza ulteriormente l'Equilibrio Energetico Cerebrale e le correzioni per la dislessia e le difficoltà di apprendimento.

COME SI ESEGUE Su un grande foglio di carta attaccato alla parete (o su una lavagna) disegna una fila di 8 distesa sul fianco, partendo dal punto centrale e andando verso l'alto e verso sinistra. Usa entrambe le mani insieme, con un gessetto o una matita in ogni mano. Stai in piedi abbastanza lontano dalla parete in modo che le braccia siano pressoché diritte. Segui il movimento delle mani con gli occhi (questo è molto importante perché l'esercizio sia efficace). Sali sempre nel centro e alza le braccia al di sopra dell'altezza delle spalle. Ripeti molte volte sullo stesso "modello". Fai movimenti lenti e accurati.

Quando l'esercizio viene eseguito abbastanza bene, puoi ese-guire l'esercizio descritto di seguito che è particolarmente utile nel migliorare la scrittura ed altre attività che implicano la coordinazione tra occhi, mani e cervello.

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Esercizio

dell’Otto Pigro

per gli occhi

Ripeti l'esercizio dell'Otto Pigro senza la carta, tracciando ampi "otto" nell' aria con entrambe le mani e tenendo uniti i palmi delle mani. Tieni le braccia diritte e segui i pollici con gli occhi. Fai movimenti lenti e accurati. Esegui degli otto grandi e degli otto piccoli, coinvolgendo tutto il corpo nell' esercizio.

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L’Elefante Esercizio dell’Otto Pigro per le Orecchie Questo esercizio coinvolge le orecchie e i centri uditivi

cerebrali, migliorando l’integrazione dell'udito e le facoltà ad esso collegate. Migliora la capacità di distinguere i suoni e la memoria. E' anche un modo eccellente per allentare la tensione nelle spalle e nel collo.

Come negli esercizi precedenti, esegui questo esercizio lentamente ed accuratamente. L'enfasi viene posta sul muovere l'intera parte superiore del tronco come se fosse un blocco unico. Ciò libera il blocco posturale dell'energia, alleviando la tensione nel collo e permettendo ai riflessi indeboliti, "spenti", che stavano bloccando le capacità collegate all'ascolto e la memoria uditiva, di mettersi di nuovo in azione.

COME SI ESEGUE Mettiti in piedi, con le gambe un po’ divaricate. 1) Punta un braccio dritto verso l'alto. 2) Porta la testa in basso, verso il lato,

così che la spalla e l'orecchio siano "incollati" insieme.

3) Mantieni la testa, la spalla ed il braccio bloccati insieme, mentre disegni il simbolo dell' infinito, iniziando dall’alto e verso sinistra.

4) Esegui l’esercizio per almeno 8/10 volte e poi, ripeti on l'altro braccio, quindi e alla fine, con entrambe le braccia (assicurati che le ginocchia siano flesse e che il corpo oscilli ritmicamente da lato a lato).

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Alfabeto e Numeri

Si tratta di esercizi che migliorano l’apprendimento e la memorizzazione dell’alfabeto e l’uso della matematica. È anche utile per bambini ed adulti che non hanno una buona scrittura, in quanto i movimenti dell'otto Pigro ripetono le direzioni appropriate per la scrittura delle lettere. E’ utile quando si hanno difficoltà nello scrivere correttamente.

COME SI ESEGUE L’ESERCIZIO PER L’ALFABETO

1) In piedi, prendi una posizione comoda con le gambe allargate

2) Estendi le braccia per tutta la loro lunghezza ed unisci le mani in modo che rimanga un piccolo triangolo aperto tra i pollici e le dita. È importante che tu con-tinui a guardare attraverso questa apertura durante la correzione.

3) mentre guardi attraverso l'apertura delle mani, disegna con le braccia le lettere dell’alfabeto in carattere minuscolo nell'aria, usando la maggior partecipazione diretta dei grandi muscoli del dorso e delle gambe. Disegna la lettera il più grande possibile, piegando le ginocchia per coinvolgere più muscoli possibili. Estendi il movimento il più possibile a destra ed a sinistra

4) Ripeti questo esercizio per ogni lettera hai almeno tre volte per ciascuna.

Il prossimo passo è quello di ridurre la scala del disegno ed il coinvolgimento dei muscoli.

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5) Chiudi le gambe, continua a guardare attraverso l'apertura delle mani e ripeti il disegno delle lettere in caratteri minuscoli usando movimenti muscolari sempre più piccoli. Fallo almeno tre volte per lettera.

6) Ora disegna le lettere nel palmo della mano sinistra usando le dita dell'altra, poi inverti le mani. Questo esercizio coinvolge quella parte del cervello che si occupa di piccoli movimenti muscolari.

7) Ora riduci ulteriormente la scala. Prendi un foglio e scrivi le lettere in caratteri minuscoli tre volte. Fallo con entrambe le mani.

8) Ultima parte della correzione, tanto importante quanto le altre parti già viste, è quella di chiudere gli occhi, mettere una mano sulla fronte e l'altra sulla nuca, (TFO) ripetendo il processo a mente, con gli occhi che disegnano le lettere sempre in caratteri minuscoli e per almeno tre volte ciascuna.

COME SI ESEGUE L’ESERCIZIO

PER I NUMERI

1) Ripeti la stessa procedura usata per l'alfabeto.

2) Ricordati di guardare attra-verso l'apertura creata tra le mani, con le braccia distese.

3) Inizia a disegnare i numeri, prima grandi, poi sempre più piccoli.

4) Prosegui disegnando nel palmo di ciascuna mano e poi sulla carta. 5) Alla fine, chiudi gli occhi e ripeti il processo mentalmente almeno

tre volte mentre fai la TFO.

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Bere

ACQUA

Un nutrimento essenziale per il corpo, di cui spesso non facciamo uso sufficiente, è la chiara, fresca, dolce acqua.

Il nostro corpo è per il 70% costituito da acqua. Perdiamo continuamente acqua quando: � respiriamo (2 bicchieri al giorno) � sudiamo - che previene il nostro surriscaldamento (2 bicchieri

al giorno), � defechiamo e uriniamo (intestino e reni: 6 bicchieri al giorno). Quindi, perdiamo circa 10 bicchieri d'acqua al giorno, pertanto è essenziale rimpiazzare tale quantità di liquidi.

Di quanta acqua ho bisogno?

Acquisiamo poco più di 3 bicchieri d'acqua da ciò che mangiamo durante la giornata, pertanto, per mantenere un buon funzionamento del nostro corpo, abbiamo bisogno di bere regolarmente da 6 a 8 bicchieri d'acqua al giorno.

Sotto stress o durante una malattia, avremo tuttavia bisogno di bere approssimativamente il doppio (durante la febbre si perdono molti più liquidi, a causa dell'aumento della traspirazione, che serve ad abbassare la temperatura corporea). Inoltre l'esercizio fisico aumenta nettamente il nostro fabbisogno di acqua (un atleta abitualmente perde 4 -5 litri d'acqua durante ogni allenamento).

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Di quale tipo d'acqua ho bisogno?

“Non possiamo sostituire l’acqua con altri liquidi, così come non potremmo riempire le batteria della nostra auto con del latte, il ferro a vapore con succo di pomodoro o lavare i muri con il caffè."

Prima di tutto, stabiliamo che tè, succhi di frutta, latte ed altri liquidi non sostituiscono l'acqua.

Le bevande che contengono sostanze nutritive concentrate, come latte, bibite zuccherate e succhi di pomodoro salati, sono considerati più cibi che bevande, poiché aumentano la necessità d'acqua del nostro corpo.

La cosa migliore è bere acqua depurata con moderato contenuto di minerali.

Quando devo bere?

Non aspettiamo di essere assetato! La sete non è che un grido d'aiuto lanciato dal nostro corpo; è già sotto stress causato da una carenza d'acqua. Alcuni di noi si rendono conto che i dolori alla parte inferiore della schiena ed i crampi

muscolari possono indicare una disidratazione del corpo. Ciononostante, molti senza avvedersene sono soggetti ad una disidratazione subclinica. Il sangue è costituito dall'83% di acqua. Quando la quantità d'acqua diminuisce, il sangue si ispessisce, rendendo più difficoltosa la circolazione nel corpo e in particolar modo attraverso il cervello. Ciò significa che alle cellule è fornita una minor quantità di ossigeno e che, di conseguenza, esse non possono funzionare bene. Le funzioni cerebrali cominciano a rallentare, e la

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concentrazione e la comprensione diventano più difficoltose; probabilmente ci sentiamo più indolenti. Una riduzione del 4-5% dell'acqua nel corpo risulterà in uno scadimento del 20-30% delle prestazioni lavorative. Ci sentiamo assonnati? Probabilmente abbiamo bisogno di bere più acqua.

Pertanto può essere opportuno bere acqua quando sentiamo che la concentrazione diminuisce, quando ci sentiamo pigri o sovraeccitabili oppure quando ci sentiamo stanchi in tutto il corpo.

Quando si cammina per molto tempo, soprattutto se fa caldo, è importante portare con sé dell'acqua per evitare la disidratazione. Gran parte del beneficio che si ottiene camminando va perduto se non si mantiene il corpo adeguatamente idratato.

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I Fiori di Bach

I Fiori di Bach (dal nome del loro scopritore, Edward Bach, un medico gallese vissuto a cavallo del ‘900) sono fiori “amici”, poiché procurano vibrazioni particolari ed uno speciale potere terapeutico. Essi figurano tra i rimedi di cura riconosciuti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità fin dal 1983.

I Fiori di Bach possono essere di aiuto nel risolvere molti disagi del corpo e della psiche, perché “…inondano di vibrazioni positive l’organismo e stimolano nel paziente la qualità opposta al difetto che si vuole eliminare”.

I Fiori di Bach agiscono secondo il principio omeopatico per cui “il simile cura il simile”. Così, a chi ha paura viene consigliato Aspen (il fiore tremulo del pioppo), a chi è timido viene consigliato Mimulus (un fiore dall’aspetto dimesso), a chi fa troppe battaglie, Oak (il fiore della quercia, simbolo della forza), e così via.

Questi rimedi, assieme ad un positivo atteggiamento mentale ed emotivo, aiutano, come dice Bach, a ristabilire “l’armonia tra Anima e Mente”, e quindi a risolvere tutte quelle situazioni conflittuali che sono alla base di sofferenza e malattia.

I Fiori di Bach e i bambini I fiori di Bach sono dei rimedi semplici e sicuri, per questo motivo

possono essere usati da tutti, a qualsiasi età. Per scegliere i fiori per un bambino è indispensabile

l'intermediazione dei genitori e l'osservazione delle parole e dei gesti dei bimbi.

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Alcune classiche situazioni in cui i fiori sono particolarmente adatti ai bambini possono essere: - i cambiamenti (dentizione, nascita di fratelli o sorelle, passaggio

da una scuola ad un'altra, ecc.) - paure - shock - per lo studio - per il sonno

Molto spesso si possono aiutare i bambini con queste "magiche" goccine, presentandole come le goccine per la... sicurezza, la gioia o qualsiasi altro nome si ritenga adatto, magari chiamarle le goccine dell'Amore.

I fiori di Bach non vanno proposti come una medicina, anche perché non lo sono, si può spiegare ai bambini che i fiori sono degli aiutanti, degli angeli custodi che li aiutano durante la giornata.

E non se ne vogliano a male i genitori per quanto segue, anch'io sono un papà. Quando si cerca di capire i rimedi adatti per i bambini, spesso, ma molto spesso si vede in loro ciò che non si riconosce o non si vuole riconoscere in se stessi. Perciò l'assunzione da parte del genitore degli stessi, o di altri rimedi, può favorire il processo di cambiamento dei propri bimbi.

Come scegliere i Fiori di Bach Per una scelta dei fiori più appropriati per noi e per i nostri

bambini, è utile acquistare uno dei tanti libri che trattano l’argomento e disponibili in tutte le librerie.

Scegli quale stato d'animo ti blocca e ti interessa maggiormente migliorare.

- un aspetto profondo della tua vita, - risolvere una situazione momentanea. Rileggi attentamente le descrizioni dei singoli rimedi, annotando

tutti quelli che possono essere legati allo stato d'animo, o agli stati d'animo scelti precedentemente.

A mio avviso è preferibile assumere non più di 2 o 3 fiori alla volta, così è più chiara l’osservazione del nostro cambiamento.

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Il Rilassamento

per i Bambini

I nostri bambini sono continuamente esposti in un ambiente pieno di tensioni in cui viviamo e ne vengono in qualche misura danneggiati. La continua contrazione, l'accumulo di tensione nei tessuti muscolari del corpo del bambino può procedere all'infinito, a meno che non si faccia qualcosa per scioglierla.

Utilizzando per un certo periodo delle tecniche di rilassamento aiutiamo i nostri bambini a ridurre il livello di contrazione nel corpo e a sperimentare dentro di sé uno stato di calma e di serenità che si consolida progressivamente in una specie di sicurezza interiore. Questo porta a migliorare la loro autostima, il loro portamento e benessere fisico ed emotivo.

L'aumento della stabilità emotiva favorisce la percezione di una coerenza interiore, di qualcosa di solido dentro di sé, e questo a sua volta influenza in modo significativo le loro capacità intellettuali e creative.

Se ben impiegati, gli esercizi presentati possono aiutare i ragazzi a fare della loro vita un'esperienza più distesa e gradevole e a scoprire la libertà che viene dal benessere.

Il Rilassamento Semplice È importante prendere il tempo necessario per entrare in contatto

con se stessi prima di cominciare con le indicazioni. Liberiamo quindi la nostra colonna vertebrale, in modo che sia dritta e sciolta; prendiamo coscienza della sensazione che ci rimanda il nostro corpo mentre siamo seduti; prestiamo attenzione a come, al suo interno, si muove il nostro respiro, senza tentare di cambiarlo.

I bambini sono profondamente consci del nostro stato: perché loro riescano a rilassarsi, è necessario quindi che noi per primi ci sentiamo

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calmi, distesi e a nostro agio.

COME SI ESEGUE Il bambino è disteso sulla schiena, magari con una coperta addosso,

se fa freddo. Chiediamogli di lasciarsi andare fino a quando si sentirà ben comodo, poi di prendere tre respiri profondi e di continuare a lasciar andare la tensione dal corpo. E’ utile usare una musica appropriata,

Possiamo iniziare accarezzando la fronte del nostro bambino per aiutarlo ad entrare nello stato di quiete e di sicurezza.

«Senti tutto il tuo corpo che riposa ben disteso ed appoggiato sul letto (o sul pavimento). Lascia che le tue mani e i tuoi piedi restino perfettamente tranquilli.

Ora, con l'aiuto del tuo respiro, lasceremo andar via a poco a poco le tue tensioni e le sostituiremo con la sensazione che il tuo corpo è rilassato e calmo.

Prova a sentire il tuo respiro. Senti l'aria che entra nel tuo corpo e poi lo lascia, come un' onda che prima sale sulla spiaggia e poi torna indietro nell'oceano.

Mentre il tuo respiro esce fuori, lasciati andare, senti che 'ti rilassi' e che questa sensazione di rilassamento diventa via via sempre più forte, via via sempre più profonda.

Come l'onda porta via la sabbia per portarla nell'oceano, senti il tuo respiro che porta via le tensioni dal tuo corpo.

Ora senti il tuo respiro, leggero e sciolto, che ti aiuta a rilassarti sempre di più.»

Non dimenticate gli incoraggiamenti: «Così va proprio bene». «Adesso prova sentire tutto te stesso dentro al tuo corpo. Senti i tuoi piedi e le dita dei piedi; riesci a sentirti le unghie dei

piedi? Piega verso il pavimento le dita dei piedi: questa è tensione... ora

lasciale andare, e senti i tuoi piedi che si rilassano... senti la tensione che lascia le tue dita, i tuoi piedi. Non è piacevole?

Adesso, un po' per volta, lasceremo andar via la tensione da ogni

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parte del corpo. Rilassa le caviglie, cerca di sentire la parte bassa delle gambe, fra

le ginocchia e le caviglie. Riesci a sentire il peso delle gambe che preme sul letto (o

pavimento)? Adesso, mentre espiri, lascia che la parte bassa delle gambe si rilassi completamente. Rilassa le ginocchia.

Ora sposta l'attenzione sulla parte alta delle gambe e vedi se riesci a sentire i grandi muscoli delle cosce. Lascia che si rilassino... lascia che diventino morbidi e sciolti.

Senti le gambe tutte insieme adesso, morbide e sciolte dalla punta dei piedi al bacino.

Senti le gambe tutte insieme, completamente e piacevolmente rilassate.

«Adesso rilassa le natiche... sentile sprofondare nel materassino,

come se il tuo sedere fosse diventato pesantissimo. Senti la schiena in tutta la sua lunghezza... e prova a concentrarti

sulla parte della schiena che non tocca il pavimento... senti la colonna vertebrale che percorre tutta la schiena... immagina che si allunghi più che può, ben dritta... senti come anche tu ti allunghi e diventi più alto, steso sul materassino. Riesci a percepire il movimento dolcissimo del tuo respiro nella schiena?

Riesci a essere così tranquillo dentro di te da sentire il movimento di ogni respiro che entra ed esce dalla tua schiena?

Adesso, mentre mandi fuori il respiro, lascia che la tua schiena si rilassi del tutto... che affondi completamente nel pavimento. Lascia che la tua schiena si sciolga...e prova a gustare fino in fondo questa deliziosa sensazione di rilassamento che adesso c'è nella tua schiena. La tua schiena è davvero molto rilassata.

Ora senti le spalle, la nuca, la parte alta delle braccia... senti la tensione nelle spalle e poi lascia che si sciolga...

Lascia che se ne vada... di' alle spalle di lasciarla andare. . Prova a immaginare dell'acqua tiepida che i scorre tutto intorno

alle spalle e alla nuca finché non si sentono davvero rilassate e morbide.

Le tue spalle e il collo adesso sono molto rilassati. Senti le tue

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braccia che si rilassano... e le mani e le dita che si lasciano andare deliziosamente. Renditi conto di com'è dolce adesso il tuo respiro... senti il tuo respiro nel petto...

Ora, mentre respiri, di' al tuo torace di rilassarsi completamente... lascia che affondi, liberandosi di tutte le sue tensioni.

Il tuo petto è molto rilassato. Senti il tuo respiro giù nella pancia, e lascia che tutti i muscoli, si

allentino, diventino morbidi. Senti la tua pancia ben rilassata. Ora rilassa la gola. Rilassa le mascelle. Rilassa tutti i piccoli muscoli

che si trovano intorno alla bocca... sentili mentre si lasciano andare... senti la pienezza morbida e piacevole che nasce nelle tue labbra quando le rilassi.

Rilassa la lingua... lascia andare anche la base della lingua. Rilassa le guance. «Così va benissimo...» Non dimenticate queste rassicurazioni. «Riesci a sentire l'aria che scorre delicatamente nelle narici?

Guarda se riesci a seguire l'aria man mano che scorre attraverso il naso... giù nella gola... nel petto e nell'addome.

Ora il tuo respiro è diventato morbido e rilassato. «Rilassa gli occhi... Lascia andare tutti i muscoli intorno agli occhi... Assapora la

sensazione morbida e piacevole che c'è nei tuoi occhi quando lasci che si rilassino... quando allenti la tensione.

Ora i tuoi occhi sono profondamente rilassati. Senti le sopracciglia... senti la fronte... lascia che la tua fronte si

rilassi. Qualche suggerimento in più «Ora voglio che provi a respirare, molto dolcemente, in su, dentro

la tua fronte... In cima alla testa... Niente pensieri... solo uno spazio piacevolmente vuoto. Immagina che sopra i tuoi occhi ci siano nubi bianche e soffici che

galleggiano... che fluttuano. Senti la morbidezza...la sensazione del

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loro movimento... Ora senti la tua mente rilassata... La tua mente è molto rilassata... molto quieta.

«Senti tutto il tuo corpo adesso... rilassato... calmo... comodo... Senti tutto il tuo corpo che riposa sul pavimento. Tutto il tuo corpo

è profondamente rilassato. Senti la pace...la calma...il silenzio interiore.

Senti com'è bello e piacevole essere solo se stessi... nient'altro.»

Lasciamo che il bambino gusti questa sensazione per uno o due

minuti, ma non di più. «Adesso prendi coscienza di dove sei. Sii consapevole del tuo corpo

sdraiato sul pavimento di questa stanza... adesso, con calma, apri gli occhi... senza muovere nessuna parte del corpo... senti soltanto te stesso, con gli occhi aperti.

Ora sei pronto a prendere in mano la tua giornata, rilassato e determinato, pieno di energia.»

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La Visualizzazione

Le visualizzazioni sono rappresentazioni mentali di situazioni rilassanti o di altro tipo che producono una risposta anche a livello corporeo, possono essere introdotte alla fine del rilassamento, dopo che il bambino ha raggiunto uno stato di distensione totale ed è completamente a proprio agio con se stesso. Le visualizzazioni spingono il bambino ad identificarsi con la bellezza, con la forza, con la vitalità profonda e la naturale capacità di sbocciare che vede così chiaramente nella natura. Per esempio, attra-verso la visualizzazione di una rosa (uno dei temi preferiti dai bambini) è possibile vedere e sentire la sua bellezza, sentire il suo intenso profumo e percepire la sua perfezione vivente. Quando il bambino spinge la visualizzazione fino al punto in cui riesce a immaginare di essere 'lui stesso la rosa, ecco che immediatamente comincia a percepirne la bellezza e la perfezione dentro di sé, e l'esperienza accresce il suo senso di autostima. Non sempre, all'inizio, i bambini riescono a immaginare qualcosa. Ma non ci vuole molto prima che le immagini create “con gli occhi della mente” diventino chiare e colorate. I bambini riescono più facilmente a parlare di ciò che vedono, e anche a disegnare e a scrivere di questi viaggi guidati dell'immaginazione.

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Esempi di visualizzazioni

- Piume di tensione

«Immagina delle piccole piume, morbide, grigie, che volano via un po' alla volta con ogni espirazione dalle zone in cui avverti una tensione. Osserva le piume mentre si staccano soprattutto dalle spalle, dalla nuca, dallo stomaco, dalla bocca e dagli occhi.» "

- Alba sull'oceano

Durante il rilassamento chiedete ai bambini di sentire spalle, braccia e petto come acqua in movimento...un'acqua di un meraviglioso, limpido verde azzurro...l'oceano. «Senti il dolce movimento delle onde che attraversano l'oceano, la spuma bianca che ribolle e danza sulla cresta delle onde... Il tuo viso e la tua testa sono il sole del mattino, che sorge lentamente sopra l'oceano...

Senti la tua luce calda e brillante che si diffonde sopra l'oceano... senti il viso e la testa che splendono della loro bellezza radiosa... Senti che diffondi luce... e contemporaneamente cerca di sentire anche la profondità dell'oceano che si muove... il petto e le spalle... l'oceano profondo, profondo... la tua

pancia e le tue gambe sono l'oceano. Ora lascia che la tua immaginazione svanisca e fa' attenzione solo alle sensazioni del tuo corpo. È calmo e rilassato. Lascia che i tuoi occhi si aprano lentamente e stiracchiati pian piano, senza dimenticarti di nessuna parte. Senti la freschezza e la vitalità del tuo corpo.»

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- Il laghetto tra le rocce

«Immagina un meraviglioso laghetto tra le rocce: acqua azzurra, immobile, limpida come il cristallo; tutto intorno felci e muschi. Sei seduto sulla riva di questo delizioso specchio d'acqua. Adesso guardalo attentamente e vedi fino a che punto riesci a renderlo bello... Prova a sentire com' è ricolmo di pace, mentre ti immagini di essere seduto il vicino, al sole. Ora ascolta dentro di te questa quiete profonda. Senti la pace dentro di te. Senti il silenzio dentro di te. »

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Brevi visualizzazioni da fare in classe

Quando i bambini sono seduti sui banchi, dopo qualche minuto di concentrazione si possono proporre delle brevi visualizzazioni. Questo può essere un modo molto gradevole per cominciare un giorno di scuola. Ecco qualche suggerimento. «Pensa a qualcuno che conosci, qualcuno che in questo momento ha bisogno di un'attenzione speciale. Magari ha un problema da risolvere, oppure è stanco, o non sta bene. Immagina un fiore bellis-simo o un colore stupendo, e mandalo alla persona a cui pensi.» «Con l'immaginazione, manda un fiore a qualcuno a cui vuoi bene, qualcuno che per te è proprio speciale. Prova a vedere questa persona, con gli occhi della mente, nel momento in cui riceve il tuo fiore. Cerca di vedere il suo viso che ti sorride. Cerca, di vedere la felicità che prova dentro, espressa dal suo sorriso.» «Pensa al tuo simbolo di pace.» Dopo un po', quando saranno più esperti, permettete ai bambini di guidare a turno le visualizzazioni. Per loro è un piacere grandissimo, e le loro indicazioni sono molto belle ed espressive.

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Il Massaggio

Il Massaggio che

trasforma

Questa tecnica, che si basa su un cambiamento radicale (sul cambiamento dell'atteggiamento interiore) rappresenta uno sviluppo particolare del massaggio zonale, secondo cui particolari zone della superficie del corpo sono collegate (per via riflessa) agli organi interni, anche se molto distanti. Il suo obiettivo è sostanzialmente quello di richiamare l'energia vitale del bambino al suo corso naturale, sciogliendo eventuali blocchi e permettendo così alla forza vitale di scorrere in tutta la pienezza del suo potenziale effettivo. I bambini vivono questa esperienza come un rilassamento profondo e una purificazione da pensieri ed emozioni superflui. Dopo, dicono di sentirsi rilassati e pieni di serenità. La tecnica può essere usata ogni volta che si vuole coi bambini, ma non più di un' ora la settimana con gli adulti.

COME SI ESEGUE Il bambino è disteso sul letto con una coperta addosso, che lascia libero solo il piede destro. Gli occhi sono chiusi. Portiamo le nostre le mani sopra il piede destro che può anche essere sollevato in grembo. Il massaggio segue una linea precisa sul piede, una linea immaginaria che parte dall'angolo interno dell'unghia

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dell'alluce, passa sopra l'unghia e scende lungo il lato esterno dell'articolazione dell'alluce, come si vede nel disegno. La linea prosegue il suo percorso lungo la nocca principale alla base dell'alluce, e lungo il rilievo osseo fino al malleolo, l'osso sporgente della caviglia. Poi continua al di sotto del malleolo e verso il retro della caviglia, torna indietro sempre passando sotto il malleolo e poi sull'arco anteriore del piede per poi girare attorno al lato opposto del malleolo, e di nuovo verso la parte posteriore della caviglia.

Il movimento delle dita lungo la linea indicata può variare da un leggerissimo tocco vibrato, come piz-zicando un piccolo violino con un dito, a un fermo movimento di massaggio con due o tre dita. Può essere un movimento vibratorio, circolare o un preciso

movimento di massaggio, e può essere diverso da una parte all'altra del piede. È necessario sollevare un po' il piede per lavorare sul retro della caviglia. Da questo punto il massaggio può ricominciare a partire dall'interno dell'unghia dell'alluce. Dopo aver lavorato sul piede per una decina di minuti (o anche per mezz'ora, se c'è tempo) strofinate dolcemente tutto il piede per completare il massaggio. Molti trovano più facile cambiare lato e sedersi perpendicolarmente al piede sinistro. Il procedimento va poi applicato anche all'altro piede. Dopo il massaggio è sempre bene tenere le mani per qualche minuto sotto l'acqua fredda corrente e bere un bicchiere d'acqua fresca per 'purificarsi' dall'energia che si è accumulata.

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Il Massaggio del Viso

Questa tecnica consiste in un massaggio che, attraverso la ridistribuzione dell'energia, libera il flusso energetico nelle tre componenti della struttura corporea: le ossa, i muscoli, la pelle. I traumi, che si manifestano sotto forma di blocchi dell’energia, vengono così risolti e il corpo ritorna alla sua natura essenziale: un organismo vivo e pulsante, liberamente in relazione e con ciò che lo circonda. Questo tipo di massaggio è detto anche 'peristaltico in quanto produrrebbe un'azione per via riflessa sui movimenti intestinali (peristalsi). Come sottofondo, usate una musica dolcissima.

COME SI ESEGUE

La tecnica prevede l'accarezzamento del viso e del collo con le tre dita centrali della mano, sempre per tre volte. Ogni volta il movimento è ripreso con leggerezza crescente. Le frecce indicano la sequenza e la direzione con cui vanno effettuati i movimenti, dall'alto verso il basso

Le tre carezze

La prima carezza va effettuata con una certa pressione: il movimento deve dare una sensazione di fermezza. La seconda carezza è più leggera della prima, come un delicato movimento delle dita sulla pelle. La terza carezza è leggerissima: solo un tocco sulla pelle. Il movimento delle dita non deve fermarsi bruscamente sulla superficie della pelle, ma dovrebbe prolungarsi un po' anche dopo aver lasciato il corpo. Il movimento dolce di massaggio incomincia durante una espirazione. È facile cogliere il momento giusto: basta osservare il ritmo del respiro nell'addome del bambino e cominciare il massaggio quando questo si abbassa. Benché possa essere eseguita anche su altre parti del corpo, l'uso di

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questa tecnica sul viso e sulle spalle ha un effetto calmante e molto benefico per i bambini. La direzione del movimento di massaggio, dalla fronte verso il collo, è illustrata nel disegno. I bambini che hanno lavorato con questa tecnica di massaggio l'hanno trovata profondamente rilassante e affettuosa. Dopo il massaggio, spesso esprimono le loro sensazioni come 'leggerezza' e 'quiete'.

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Bibliografia - John Thie, Manuale di Cinesiologia Applicata con il “Touch for

Health”, Edizioni Red - Paul e Gail Dennison, estratto dal seminario: Brain Gym - Elisabeth e Hap Barhydt, estratto dal seminario: Autotratta-

mento per lo stress ed il dolore .

Letture consigliate - Paola Giovetti, INDACO bambini indaco realtà del terzo millennio,

Edizioni Mediterranee - Paola Giovetti, Rudolf Steiner. La vita e l’opera del fondatore

dell’antroposofia, Edizioni Mediterranee - Rae Crook, Rilassamento per i bambini. Giochi di tranquillità per

adulti e bambini, Edizioni Red - Shakti Gawain , Visualizzazione creativa, Edizioni Red - Masaru Emoto, La risposta dell’acqua, Edizioni Mediterranee - Annagrazia Sola, Il Giardino dei Fiori di Bach. Manuale illustrativo

per l’autoprescrizione e l’autopreparazione, Nuova Ipsa Editore - Clemi Tedeschi, Piccolo yoga . Giochi, esercizi e favole per

crescere, Macro Edizioni - Haziel, Il Nostro Angelo Custode. Quando e come incontrarlo,

Oscar Mondatori - Valerie Ann Worwood, Guarire con le essenze e i profumi- Guida

completa all’AROMATERAPIA, Macro Edizioni - Loretta Martello, La Via della Luce Femminile, Edizioni Il Cerchio

della Luna

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Centro Centro Centro Centro

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