valutazione-dellattaccamento-adulto-------------------- Ciclo
evolutivo dell’attaccamento -----------------
L’attaccamento è parte integrante del comportamento umano ‘dalla
culla alla tomba’ (Bowlby, 1979).
L’ATTACCAMENTO NELL’ADULTO
GIOVANE ADULTO
Interviste semistrutturate Questionari autovalutativi Ad es.
Adult Attachment Questionnaire (AAQ) (Hazan, Shaver) Relationship
Questionnaire (RQ) (Bartholomew, Horowitz)
Attachment Style Questionnaire (ASQ) (Feeney, Noller,
Hanrahan)
Parental Bonding Instrument (PBI) (Parker, Tupling e Brown)
Experience in close relationship (ECR) (Brennan, Clark e
Shaver)
AMBITO EVOLUTIVO
Attualmente esistono due tradizioni di ricerca parzialmente
indipendenti tese a studiare l’attaccamento adulto
AMBITO PSICOSOCIALE
della propria infanzia • Se vi sono state esperienze
negative,
traspare un senso di dolore provato e superato
• Tendenza ad avere figli sicuri (B)
DS - (DISMISSING) DISTANZIANTE
• Resoconti brevi e incompleti (sostengono di avere pochi
ricordi)
• Sminuiscono i propri bisogni d’attaccamento passati ed
attuali
• Tendono a idealizzare i genitori e le esperienze passate (in
contraddizione con i ricordi autobiografici)
• Tendono ad avere figli evitanti (A) E - (ENTANGLED)
PREOCCUPATO-INVISCHIATO
contraddittorie • Appaiono eccessivamente coinvolti
U - (UNRESOLVED) IRRISOLTO
• A volte forniscono resoconti apparentemente coerenti, che non
reggono a un esame più attento
• Spesso esposti durante l’infanzia ad eventi traumatici
(deprivazioni, maltrattamenti, abusi, perdite) non ancora
elaborati
• Tendono ad avere figli disorientati- disorganizzati (D)
AAI - SISTEMA DI CODIFICA DELLA MAIN (MAIN E GOLDWYN 1986)
TRASMISSIONE INTERGENERAZIONALE DELL’ATTACCAMENTO
AAI - SISTEMA DI CODIFICA DELLA MAIN (MAIN E GOLDWYN 1986)
Main e Goldwyn (AAI, adulto)Ainsworth ( SS, bambino)
F - (Free) Libero-autonomo
Ds - (Dismissing) Distanziante
E - (Entangled) Preoccupato-invischiato
U - (Unresolved) Irrisolto
DIFFERENZE TRA ATTACCAMENTO INFANTILE E ATTACCAMENTO ADULTO
Non tutti i rapporti intimi possono essere definiti legami di
attaccamento. Possono dirsi tali solo quando assumono per
l’individuo la funzione di base sicura
CONTINUITÀ/DISCONTINUITÀ TRA ATTACCAMENTO INFANTILE E ATTACCAMENTO
ADULTO
CLASSIFICAZIONE DEL’ATTACCAMENTO ADULTO
SIMILITUDINI
(Hazan e Shaver, 1987; Fraley e Shaver, 2000)
ricerca e il mantenimento della vicinanza fisica, soprattutto nei
momenti di difficoltà e/o stress
richiesta di conforto e di fiducia nei momenti di difficoltà
disagio causato da separazioni o minacce nei confronti della
stabilità della relazione
bisogno di condividere interessi, scoperte ed esperienze
utilizzo comunicativo del baby talk
Sembra che i due tipi di relazione condividano simili condizioni di
attivazione ed esibiscano le medesime dinamiche latenti
IL COMPORTAMENTO DI ATTACCAMENTO RIVESTE NEI BAMBINI E NEGLI ADULTI
LA STESSA FUNZIONE: RISTABILIRE LA SICUREZZA FISICA ED EMOTIVA
ATTRAVERSO ALCUNE FORME DI CONTATTO CON LA FIGURA DI
ATTACCAMENTO
DIFFERENZE TRA ATTACCAMENTO INFANTILE E ATTACCAMENTO ADULTO
L’attaccamento adulto è fondato (o perlomeno dovrebbe esserlo)
sulla reciprocità
Il sistema motivazionale di attaccamento è associato, nel rapporto
di coppia, al sistema motivazionale sessuale e al sistema
motivazionale dell’accudimento
Negli adulti il sistema di esplorazione non è controllato in modo
vincolante, come avviene nei bambini, dal sistema di
attaccamento
RAPPORTO GERARCHICO, CIRCOLARE O “IN EQUILIBRIO
DINAMICO”?
PASSATO E PRESENTE
costrutto relazionale
Quanto i modelli di attaccamento sono proprietà degli individui o
delle relazioni?
I MOI influenzano le relazioni di attaccamento successive e portano
a una
conferma degli schemi relazionali interni?
I MOI possono essere rivisti sulla base delle esperienze
all’interno delle
relazioni intime?
MODELLI OPERATIVI INTERNI
RAPPRESENZAZIONI GENERALIZZATE DELL’ATTACCAMENTO
STABILITÀ E QUALITÀ DELLE PRIME RELAZIONI SIGNIFICATIVE E
DELL’AMBIENTE
CICLO DI VITA E IMPORTANZA DEI FATTORI CONTESTUALI E RELAZIONALI
–
RAPPRESENZAZIONI SPECIFICHE DEGLI ATTACCAMENTI ATTUALMENTE IN
CORSO
PASSATO E PRESENTE – CONTINUITÀ E DISCONTINUITÀ La ricerca non ha
offerto prove decisive rispetto alla continuità sia
transgenerazionale (genitore-figlio) che intraindividuale
(genitore-partner) (Carli, 2010)
Giovane adulto
--------------- Ciclo vitale della famiglia
generata----------------------
GIOVANE ADULTO
LIFE SPAN DEVELOPEMENT PSYCHOLOGY . Susseguirsi di rapporti
simmetrici e asimmetrici
FAMILY DEVELOPEMENT APPROACH . Rete di relazioni in cui si sviluppa
l’attaccamento
TEORIE SULL’INTERSOGGETTIVITÀ
PASSATO E PRESENTE – CONTINUITÀ E DISCONTINUITÀ
NATURA DIADICA DELL’ATTACCAMENTO DI COPPIA Matching delle diverse
tipologie di attaccamento nella coppia (Fisher e Crandell, 2001) e
interazione tra le caratteristiche di attaccamento dei due partner
(Feeney, 2010) 1) ATTACCAMENTO DI COPPIA SICURO/SICURO. Entrambi i
partner si spostano liberamente da una posizione dipendente ad una
accudente– modello di equilibrio intermedio
2) ATTACCAMENTO DI COPPIA INSICURO/INSICURO. Tra le varie
combinazioni possibili quella che sembra mostrare i più forti
problemi relazionali è la coppia distanziante/preoccupato
3) ATTACCAMENTO DI COPPIA SICURO/INSICURO. La presenza di un
partner sicuro, grazie alla capacità di assumere sia le posizioni
di dipendenza, sia di essere l’oggetto di dipendenza da parte
dell’altro, potrebbe offrire un’esperienza emozionalmente
correttiva al partner insicuro che, in questo modo, potrebbe
riuscire a comportarsi in modo più flessibile e bilanciato. Oppure
la sicurezza di un partner potrebbe rendere ancora più insicuro un
partner ansioso
Riprocessamento continuo delle rappresentazioni di sé e delle
relazioni connesse alle esperienze infantili
CONTESTO DI COPPIA Nuovo ambiente di accudimento che può portare
allo sviluppo di una rappresentazione d’attaccamento differente da
quella infantile
IMPORTANZA DEL CONSIDERARE LA DIMENSIONALITÀ DEGLI STILI
FATTORI INDIRETTI
CONTESTO FAMILIARE E SOCIALE IN CUI È INSERITA LA DIADE
PLURALITÀ DEI CAREGIVERS
RELAZIONI DI COPPIA
L’UTILIZZO DEI SELF-REPORT PUÒ CONSENTIRE DI APPROFONDIRE I FATTORI
CONTESTUALI CONNESSI ALL’ATTACCAMENTO ATTRAVERSO
L’ANALISI CONGIUNTA DI PIÙ RELAZIONI
FATTORI DIRETTI
RESPONSIVITÀ GENITORIALE
INTERVISTE
QUESTIONARI
Adult Attachment Interview – AAI (Main, Goldwyn, 1994) Couple
Attachment Interview – CAI (Silver et al., 1990) Couple Attachment
Joint Interview – CAJI (Fisher, Crandell, 2001) History of
Attachment Interview – HAI (Bartholomew, Horiwitz, 1991) Marital
Attachment Interview – MAI (Dickstein, 2001) …
Adult Attachment Questionnaire (AAQ) di Hazan e Shaver (1987)
Relationship Questionnaire (RQ) di Bartholomew e Horowitz (1991)
Attachment Style Questionnaire (ASQ) di Feeney, Noller e Hanrahan
(1994) Experience in Close Relationships (ECR) di Brennan, Clark,
Shaver (1998) Parental Bonding Instrument (PBI) di Parker, Tupling
e Brown (1978) Inventory of Peer and Parent Attachment (IPPA) di
Armsden, Greenberg (1987) …
TECNICHE OSSERVATIVE
Secure Base Scoring System – SBSS (Crowell, 2002) Adult Attachemen
Behaviour Q-set- AABQ (Wampler, Riggs e Kimball, 2004) Marital
Q-Sort (Kobak e Hazan, 1991)
TRASMISSIONE INTERGENERAZIONALE DEI PATTERN DI ATTACCAMENTO
DINAMICHE SOCIO-COGNITIVE, AFFETTIVE E COMPORTAMENTALI NELLE
RELAZIONI.
RELAZIONI TRA ADULTI. RILEVA L’ATTACCAMENTO NEL QUI ED ORA
ADULT ATTACHMENT INTERVIEW SELF-REPORT
ELICITA COMPLESSI MODELLI NARRATIVI DELLE RELAZIONI DI ATTACCAMENTO
CHE RIFLETTONO I MOI DEGLI INTERVISTATI E CONNETTE QUESTI ULTIMI AL
COMPORTAMENTO INTERPERSONALE
RILIEVO DEI CONTENUTI PERCETTIVI, SENTIMENTI E COMPORTAMENTI
AUTO-
OSSERVATI
COMPLESSITÀ NELLA SOMMINISTRAZIONE E NELLA DECODIFICA
SEMPLICITÀ DI SOMMINISTRAZIONE E DECODIFICA
È IN GRADO DI RILEVARE I PROCESSI INCONSCI RILEVA DIMENSIONI
CONSAPEVOLI
VS.
È IN GRADO DI RILEVARE LA CAPACITÀ DI MENTALIZZAZIONE
È IN GRADO DI RILEVARE LA DISORGANIZZAZIONE
FURTO CON DESTREZZA O SCORCIATOIA?
I QUESTIONARI SELF-REPORT
DEI SELF-REPORT
- ricerca attiva del supporto - utilizzo di strategie di coping
adattive
- esplorazione di nuovi stimoli
INSICUREZZA (STRATEGIE DI IPERATTIVAZIONE/DISATTIVAZIONE)
- strategie di coping inefficaci innanzi alle difficoltà e allo
stress
- risposte disfuzionali innanzi alla separazione - difficoltà nel
riconoscimento, nell’espressione e nella
gestione delle emozioni (es. rabbia) - errori di valutazione del sé
e degli altri in situazioni di
minaccia
ANSIOSI – proiezione di tratti del sé (identificazione
proiettiva)
STRATEGIE DI REGOLAZIONE AFFETTIVA
(Feeney, Noller, Hanrahan)
(Parker, Tupling e Brown)
(Brennan, Clark e Shaver)
Relazioni familiari e amicali Inventory of Peer and Parent
Attachment (IPPA) (Armsden,
Greenberg, 1987)
(Hazan, Shaver)
(Bartholomew, Horowitz)
SICURO
EVITANTE
ANSIOSO/AMBIVALENTE
SICURO
TIMOROSO
PREOCCUPATO
STILI DI ATTACCAMENTO – modelli sistematici di aspettative,
bisogni, strategie di regolazione delle emozioni e di comportamento
sociale, prodotto dalla interazione tra il sistema comportamentale
di attaccamento innato e la storia individuale delle relazioni di
attaccamento che, generalmente, nasce dalla relazione con i
genitori
Adult Attachment StyleAAS (AAS) - Hazan, Shaver (1987)
1. Qualche volta mi sento a disagio quando sto con gli altri; trovo
difficile avere completa fiducia in loro, mostrarmi dipendente da
essi. Divento nervoso/a se qualcuno diventa eccessivamente intimo
e, spesso, il/la mio/a partner vorrebbe che stabilissimo
un’intimità superiore a quella che mi fa sentire a mio agio.
(EVITANTE – 24%)
2. Trovo che gli altri siano riluttanti a stabilire con me
quell’intimità che desidererei raggiungere con loro. Spesso temo
che il/la mio/a partner non sia realmente innamorato/a o che non
voglia stare con me. Desidero un rapporto molto stretto con il/la
mio/a partner e questo, qualche volta, fa fuggire le persone.
(ANSIOSO/AMBIVALENTE – 20%)
3. Trovo relativamente facile stabilire delle relazioni intime con
altri e mi sento a mio agio nel dipendere da loro. Non mi capita
spesso di temere di essere abbandonato/a o che qualcuno si leghi
fortemente a me. (SICURO – 56%)
Le ricerche
AAS e Relazioni sentimentali
MODELLO DEL SÉ
O
EVITANTE TIMOROSO (timore dell’intimità ed evitamento sociale) -
21% B- Mi sento piuttosto a disagio quando mi lego agli altri.
Desidero stabilire relazioni intime, ma trovo difficile avere
completa fiducia negli altri o dover dipendere da loro. Qualche
volta ho paura di dover soffrire se mi lego troppo agli altri
EVITANTE SVALUTANTE (rifiuto dell’intimità e della dipendenza) –
18% D- Sto bene senza relazioni fortemente emotive. E’ molto
importante per me sentirmi indipendente e autosufficiente;
preferisco non dipendere dagli altri e non sopporto che gli altri
dipendano da me.
N E G A T I V O
PREOCCUPATO (preoccupato per le relazioni) – 14% C- Vorrei
instaurare con le persone relazioni estremamente intime, ma spesso
trovo che gli altri sono riluttanti a stabilire con me quell ’
intimità che desidererei raggiungere. Sto male se non sono in
stretto contatto con qualcuno, e qualche volta temo che gli altri
non mi stimino quanto io stimo loro
SICURO (a proprio agio con intimità e autonomia) – 47% A- Trovo
relativamente facile stabilire relazioni intime con gli altri. Mi
sento a mio agio nel dipendere da loro e nel sentire che qualcuno
dipende da me. Non mi capita spesso di temere di essere abbandonato
o di non essere accettato dagli altri
P O S I T I V O
NEGATIVOPOSITIVO
Identificazione di 4 stili Immagine sé/altri Strumento
prototipico
Lo stile sicuro è caratterizzato da un modello del sé e dell’altro
positivo. Dal punto di vista personologico coloro che vengono
classificati come sicuri appaiono dotati di elevati livelli di
coerenza e autostima, hanno un approccio positivo agli altri e
riescono ad entrare facilmente in intimità nelle relazioni; innanzi
ai problemi rispondono in maniera flessibile, fronteggiandoli
attivamente ed attivando strategie di coping che includono il
rivolgersi all’altro come fonte di supporto; apprezzano le
relazioni interpersonali e si impegnano nel portare avanti rapporti
fondati sull’attenzione e l’interesse nei confronti del prossimo.
In generale, i tipi sicuri instaurano relazioni mutue con le altre
persone, dalle quali generalmente vengono considerati in maniera
positiva. Le loro relazioni di coppia appaiono dunque
caratterizzate da intimità, vicinanza, reciproco rispetto,
coinvolgimento, apertura emotiva, capacità di risolvere i conflitti
in maniera costruttiva.
Relationship Questionnaire (RQ) Bartholomew e Horowitz (1991)
Lo stile preoccupato appare caratterizzato da un modello di sé
negativo e da un modello dell’altro positivo. Coloro che rientrano
in tale categoria presentano un eccessivo bisogno di dipendenza
dagli altri, concepiti come strumento per costruire la propria
sicurezza. I loro bassi livelli di autostima generano forti
reazioni emotive innanzi ai problemi, che non riescono ad essere
risolti se non attraverso l’appoggio di qualcuno. Nelle relazioni,
inoltre, necessitano di una costante intimità, attenzione ed
approvazione inducendo gli altri, di conseguenza, ad allontanarsi
al fine di ricreare un equilibrio nelle distanze. Ciò rappresenta
il principale motivo dei loro conflitti relazionali, che derivano
dalla convinzione che le persone non diano mai abbastanza e non li
giudichino per il loro reale valore. Le relazioni sentimentali,
inevitabilmente, assumono nella loro vita un’importanza cruciale.
Il bisogno di dipendenza affettiva, infatti, li porta a prediligere
la vita di coppia, anche se proiettano all’ interno del rapporto
aspettative irrealizzabili, derivate dalla speranza di aver trovato
la “persona giusta”. Nel momento in cui queste illusioni vengono
disattese e l’idillio cede il passo alla realtà, alla delusione si
accompagna un atteggiamento di rabbia, passione, gelosia,
possessività e conflitto. Tendono, in ogni caso, a procrastinarne
sistematicamente la rottura, optando per il mantenimento della
relazione nonostante i gravi problemi da loro stessi messi in
rilievo.
Relationship Questionnaire (RQ) Bartholomew e Horowitz (1991)
Lo stile distanziante è caratterizzato da un modello di sé positivo
e un modello dell’altro negativo. Le persone che rientrano
all’interno di questa categoria hanno un’alta fiducia in se stesse
e, contemporaneamente, tendono a svalutare le relazioni evitando
l’intimità e disinteressandosi ai giudizi degli altri, anche quando
sono negativi. A livello comportamentale, tale atteggiamento si
manifesta nella tendenza a non fare apprezzamenti sugli altri, a
mantenere nei loro confronti una distanza emozionale, a svalutare
l’importanza delle relazioni, a evitare i conflitti interpersonali
e a sottolineare l’importanza dell’indipendenza, della libertà e
dell’affermazione. Le loro relazioni di coppia sono caratterizzate
dalla mancanza di vicinanza e da una scarsa apertura alla
comunicazione; questo fa sì che generalmente appaiano i membri
della coppia meno coinvolti. Non si sentono a proprio agio con gli
affetti e non ricercano l’intimità, evitando attivamente di dare
supporto, anche quando esso viene espressamente richiesto;
preferiscono evitare i conflitti o tutte quelle manifestazioni
emozionali che li facciano sentire troppo coinvolti o
“intrappolati” nella relazione.
Relationship Questionnaire (RQ) Bartholomew e Horowitz (1991)
Lo stile timoroso-evitante si esplica in un processo relazionale
caratterizzato da un modello di sé e dell’altro negativo. Queste
persone hanno una scarsa fiducia in se stesse e l’atteggiamento di
evitamento delle relazioni e dell’ intimità è conseguente alla
paura di possibili abbandoni o rifiuti. Sono in costante conflitto
tra il bisogno di vicinanza e la necessità auto-protettiva di
distanza; desiderano il contatto con le altre persone, ma allo
stesso tempo si sentono inadeguati e non si fidano del prossimo,
percepito come una potenziale fonte di dolore. Questa
configurazione personologica fa sì che difficilmente riescano a
coinvolgersi in una relazione sentimentale e, anche quando ciò
accade, assumono un ruolo passivo caratterizzato da un’estrema
dipendenza emozionale e da una costante ansia di separazione.
Tendono, di conseguenza, ad autocolpevolizzarsi per i problemi
della coppia ed hanno difficoltà a comunicare apertamente al
partner i propri sentimenti.
Relationship Questionnaire (RQ) Bartholomew e Horowitz (1991)
• È un questionario self-report di 36 items con risposte su una
scala a sei punti (da totalmente in disaccordo a totalmente
d’accordo)
• La classificazione è basata sul modello a quattro categorie della
Bartholomew (modello negativo del sé = ansia; modello
negativodell’altro = evitamento)
• Integrazione di tutte le scale sull’attaccamento adulto esistenti
sino alla metà degli anni ’90 (323 item destinati a valutare 60
costrutti)
• ACP = due costrutti principali che spiegavano il 62,8% della
varianza: ANSIA e EVITAMENTO
ANSIA (O ANSIETA): a) preoccupazione
b) gelosia/paura dell’abbandono c) paura del rifiuto
EVITAMENTO a) evitamento dell’intimità b) disagio per la
vicinanza
c) tendenza a fare affidamento su se stessi piuttosto che
sugli
altri
Experience in Close Relationship (ECR) di Brennan, Clark e Shaver
(1998)
SCORING (Picardi et al., 2002)
Gli item 3, 15, 19, 22, 25, 27, 29, 31, 33, 35 devono essere
invertiti prima di calcolare i seguenti punteggi.
Scala dell’Evitamento della vicinanza :
calcolare la somma dei punteggi 1, 3, 5, 7, 9, 11, 13, 15, 17, 19,
21, 23, 25, 27, 29, 31, 33, 35.
Scala dell’Ansia rispetto all’abbandono :
calcolare la somma dei punteggi 2, 4, 6, 8, 10, 12, 14, 16, 18, 20,
22, 24, 26, 28, 30, 32, 34, 36.
Experience in Close Relationship (ECR) di Brennan, Clark e Shaver
(1998)
EVITAMENTO ANSIA
Valori normativi (Picardi et al., 2002)
Experience in Close Relationship (ECR) di Brennan, Clark e Shaver
(1998)
Fascia di età
Media Deviazione Standard
18-20 46,09 17,56
21-25 44,05 19,40
26-65 41,34 18,71
Attachment Style Questionnaire (ASQ) di Feeney, Noller e Hanrahan
(1994)
• È un questionario self-report di 40 items con risposte su una
scala a sei punti (da totalmente in disaccordo a totalmente
d’accordo)
• Rileva le differenze individuali nell’attaccamento adulto ed è
rivolto ad adolescenti e adulti non necessariamente impegnati in
una relazione di coppia
• Valuta cinque dimensioni che vanno a costituire altrettante
sottoscale:
DISAGIO PER L’INTIMITÀ (attaccamento evitante Hazan e
Shaver)
preoccupato di Bartholomew)
SECONDARIETÀ NELLE RELAZIONI
FIDUCIA IN SÉ E NEGLI ALTRI
• MODELLO DIMENSIONALE. Differenziazione delle persone in base a
caratteristiche di tipo continuo e non in base a stili
discreti
Attachment Style Questionnaire (ASQ) di Feeney, Noller e Hanrahan
(1994)
SCORING Gli item 33, 20, 21 devono essere invertiti prima di
calcolare i seguenti punteggi. Fiducia: calcolare la somma dei
punteggi 1, 2, 3, 19, 31, 33, 37, 38 Disagio per l’intimità:
calcolare la somma dei punteggi 4, 5, 16, 17, 20, 21, 23, 25, 26,
34 Secondarietà delle relazioni: 6, 7, 8, 9, 10, 14, 36 Bisogno di
approvazione: 11, 12, 13, 15, 24, 27, 35 Preoccupazione per le
relazioni: 18, 22, 28, 29, 30, 32, 39, 40
Valori normativi (Fossati et al., 2007)
Attachment Style Questionnaire (ASQ) di Feeney, Noller e Hanrahan
(1994)
fiducia: media = 32,25, ds = 5,74 disagio per l’intimità: media =
37,95, ds = 7,12 secondarietà delle relazioni: media = 16,71, ds =
5,96 bisogno di approvazione: media = 20, 82, ds = 5,99
preoccupazione per le relazioni: media = 28,81, ds = 6,08
IMPORTANZA DELLE DISTRIBUZIONI PERCENTILI
Utilizzare il 75°-90° percentile per le scale dell’attaccamento
insicuro e il 10°- 25° percentile per le scale sulla fiducia
Parental Bonding Instrument (PBI) Parker, Tupling, Brown
(1979)
• È un questionario self-report di 25 items con risposte su una
scala a 4 punti (da molto vero a molto falso)
• Rileva la relazione che gli adolescenti percepiscono di avere con
i propri genitori oppure…
• Valuta, negli adulti, la tipologia di legame instaurato con i
propri genitori, rilevata attraverso il ricordo della relazione con
loro a 16 anni di vita
• Si basa su due dimensioni:
CURA affettuosità, calore, empatia e
confidenza vs.
autonomia vs.
SCORING
Gli item 2, 3, 4, 7, 14, 15, 16, 18, 21, 22, 24, 25 devono essere
invertiti prima di calcolare i seguenti punteggi.
Scala Cura: calcolare la somma dei punteggi 1, 2, 4, 5, 6, 11, 12,
14, 16, 17, 18, 24
Scala Iperprotezione: calcolare la somma dei punteggi 3, 7, 8, 9,
10, 13, 15, 19, 20, 21, 22, 23, 25
Parental Bonding Instrument (PBI) Parker, Tupling, Brown
(1979)
Parental Bonding Instrument (PBI) Parker, Tupling, Brown
(1979)
MADRE CURA: Media = 31,21, ds= 4,59 IPERPROTEZIONE: Media = 12,17.
ds = 6,01
Valori normativi (Scinto et al, 1999)
PADRE CURA: Media = 27,90, ds = 7,56 IPERPROTEZIONE: Media = 11,89,
ds = 5,65
MASCHI
MADRE CURA: Media = 27, 65, ds= 7,55 IPERPROTEZIONE: Media = 16,3
ds = 8,6
PADRE CURA: Media = 25,1, ds = 8,13 IPERPROTEZIONE: Media = 13,55
ds = 8,09
FEMMINE
CONTROLLO ANAFFETTIVO
GENITORIALITÀ OTTIMALE
GENITORIALITÀ EVITANTE
Parental Bonding Instrument (PBI) Parker, Tupling, Brown
(1979)
CRITERI PER LA SCELTA DEI QUESTIONARI SELF-REPORT
- verifica delle condizioni di validità e attendibilità
- scarsa affidabilità diagnostica degli strumenti di tipo
categoriale
- attenzione al costrutto indagato e alla sua
operazionalizzazione
- distinzione tra strumenti che valutano il comportamento di
attaccamento e strumenti che rilevano lo stile di
attaccamento
- distinzione tra strumenti fondati sulle relazioni parentali,
quelli fondati sulle relazioni sentimentali e quelli che prendono
in considerazione relazioni più generali con altri
significativi
- distinzione tra strumenti che valutano le relazioni attuali e
quelli retrospettivi
- analisi delle variabili addizionali che possono influenzare i
report sull’attaccamento (soprattutto nel caso dell’attaccamento
insicuro)