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PRODOTTI TIPICI DEL GARGANO…

Aspetto gastronomico vieste ylenia e marika nuovo

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PRODOTTI TIPICI DEL GARGANO…

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ASPETTO GASTRONOMICO VIESTE

La cucina viestana , come in genere quella garganica, non è elaborata, ma povera, semplice e genuina, basata principalmente sui prodotti locali.

Ecco alcuni esempi …Insalata di caparrun, insalata di

alicette crude, caponata, acquasale con uova, ciambotto di “vumaced”(lumache), rape e fagioli, melanzane e peperoni ripieni, frittata di lampascioni (bulbi commestibili)

Dolci….Cartellate con miele o vincotto,

calzoncelli con pasta di ceci , mostaccioli , castagnette.

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Conserve• Composta di peperoni: Affettare dei

peperoni e metterli in un catino di creta con un piatto capovolto sul fondo: aggiungere sale e peperoncino piccante e lasciare per 48 ore girando spesso. Sgocciolarli e metterli in vasetti con aglio, prezzemolo e alloro. Coprire il tutto con olio d'oliva.

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• Pomodori secchi: Tagliare a metà i pomodori tipo "S.Marzano", cospargerli di sale fino e lasciare essiccare al sole. Disporli a strati in vasetti di vetro aggiungendo prezzemolo, aglio, peperoncino e foglie di alloro. Coprire con aceto e lasciare per 24 ore. Scolare l'aceto e coprire con olio d'oliva

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FORMAGGIIl Caciocavallo Podolico è un formaggio nobile che viene consumato soltanto a tavola alla fine del pasto. Viene prodotto esclusivamente con il latte delle vacche Podoliche e solo in certi periodi dell'anno. Questa razza bovina viene allevata in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Puglia. Basta un pascolo povero e poca acqua, perché questa razza di origine ucraina ci sopravviva.La razza podolica è una razza bovina caratterizzata da un mantello di colore grigio, con tendenza al grigio scuro sul collo, sulla coscia, sull'orlatura dell'occhio e dell'orecchio nel maschio, mentre nella femmina il mantello è più chiaro, fino al bianco. I maschi presentano corna a mezza luna, mentre nella femmina hanno forma di lira.La razza viene allevata anche per la produzione di carne.

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GASTRONOMIA LOCALE E PIATTI TIPICI

• La Gastronomia di Vieste si basa su una cucina mediterranea: un posto predominante è naturalmente riservato al pesce fresco, ai crostacei, ai molluschi. Come nelle altre località della costa, un posto importante è riservato alla pasta fresca, e alle verdure: molto note sono le tielle, teglie con pasta, patate o verdure, da cuocere in forno.

Tra i piatti tipici: • Frecune pi cemaredde, sfoglie di pasta fresca molto

larghe con germogli e steli di erisimo (una spezia simile alla senape) molto teneri coditi con…..

• Tiella di patate "arracanate", a base di patate arricchite, secondo la personale preferenza, da pomodori, formaggio pecorino grattugiato, pangrattato, origano, prezzemolo, funghi, tutto sistemato su fette di pane a strati.

• Le strascinate, una versione particolare di orecchiette da condire con finocchietti, patate e rucola.

• La ciambotta di pesce, una squisita zuppa di pesce di scoglio, crostacei e molluschi, con soffritto di cipolla, peperoni verdi, pomodoro e peperoncino.

• Cannoli alla ricotta, cedro e cannella.

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LA MUSCHISKALa muschiska è un prodotto a base di

carne di capra, pecora o vitello essiccata.

Per la preparazione sono usate le parti più magre dell’animale.

La colorazione è più scura rispetto allacarne fresca a causa della

disidratazione ed ossidazione durante il processo di essiccamento.

I tagli di carne essiccata sono larghi 2-3 cm e lunghi 20-30 cm. L’aroma e il sapore sono caratteristici e dipendono dal tipo di carne utilizzato per la preparazione

La muschiska è un prodotto legato alla tradizione gastronomica della provincia di Foggia, ed in particolare del comune di Rignano Garganico.

Il nome deriva probabilmente dal vocabolo marinaro “mosciame” che indica la preparazione di pesce essiccato al sole. La carne essiccata al sole costituiva, in passato, l’unico metodo di conservazione e l’unica possibilità per i pastori di poter mangiare carne durante il periodo della transumanza. L’origine può risalire ai pastori romani o dauni o addirittura alla “Regia Dogana della Mena delle Pecore di Puglia” ed alla ”Locazione d’Arignano”,una delle poste più importanti del sistema doganale degli Aragonesi.

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AGRUMI DEL GARGANO• Sulla costa adriatica non ci sono agrumi, con

un'unica eccezione: il GarganoGli agrumeti del Gargano rappresentano l'identità culturale di interi paesi. Rodi è ancora il paese dei limoni, Vico e Ischitella sono ancora i paesi delle arance. Gli agrumi qui maturano tutto l'anno: a Natale ci sono le Durette, ad aprile-maggio le arance Bionde (che si possono mangiare fresche fino a settembre), a giugno la Limoncella, e così via.Un tempo erano esportati in tutto il mondo arance, limoni e melangoli, avvolti nelle veline colorate delle società agrumarie. Viaggiavano per i mari nelle stive delle navi dirette negli Stati Uniti e in Inghilterra.

• Nel 1870, su un terreno accidentato e difficile, si estendevano 804 ettari coltivati a frutteto che producevano circa 150 mila quintali l'anno di agrumi. Poi è iniziata la crisi e l'economia agricola della penisola garganica è crollata.

• Il Presidio ha promosso la nascita del Consorzio per la valorizzazione e la tutela degli agrumi del Gargano. Ora gli agrumi sono venduti in tutta Italia ed è iniziata la produzione di un'interessante gamma di trasformati.

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A TAVOLA• Il Melangolo è un'arancia di

pezzatura medio-piccola, ha un colore rosso intenso e lucente, buccia sottilissima, polpa croccante e succo modesto ma tendente al dolce (agrodolce).

• Il Biondo del Gargano matura tra aprile e maggio, conservandosi dolce e succoso sull'albero fino a settembre.

• La Duretta del Gargano matura a Natale, è praticamente priva di semi e ha una polpa dura e croccante.

• Il Femminello del Gargano è la varietà di limone più antica d'Italia e si trova in tre tipologie: a scorza gentile (buccia sottilissima e polpa succosa), a forma oblunga e senza semi.

• Con gli agrumi del Gargano i produttori del Presidio preparano ottime marmellate, canditi e limoncelli.

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RICETTE CARPINO• Ogni zona d'Italia, persino ogni

comune, ha i suoi prodotti tipici, le sue specialità, le sue ricette segrete, note solo a pochi del paese. I prodotti tipici locali a Carpino sono: insaccati, olii, prelibatezze di ogni genere, primi e secondi di carne e pesce, vini (bianchi, rossi, rosati), birre tipiche, dolci, grappe e distillati.

• Salumi e CarniNella provincia foggiana si può gustare la Muschiska: è una carne essiccata per circa 20 giorni, di pecora, di capra o di vitella.

• ViniTra i tanti vini foggiani degni di nota sono: l'Aleatico di Puglia Doc, dal colore rosso granato più o meno intenso, con riflessi violacei. Il Cacc'e Mmitte di Lucera DOC, dal colore rosso rubino più o meno carico; profumo intenso; sapore pieno ed armonico con retrogusto caratteristico. Infine i Daunia IGT, bianchi, rossi, rosati e passiti

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• Frutta e ConserveTra le specialità preparate con la frutta si menziona la cotognata. Frutti a forma di mela, dette meli cotogni, mentre quelle con i frutti più allungati sono dette peri cotogni. Ovviamente, trattandosi di specie ben definita, pur avendo il frutto a pomo che può assumere diverse forme, il cotogno è una pianta da frutto distinta da meli e peri.

• Ortaggi e ConserveNegli orti foggiani si trovano verdure tipiche di ogni stagione: gli asparagi e, i carciofi, le melanzane, i peperoni e le zucchine. Importantissima è anche la produzione di olive verdi necessarie alla realizzazione dell'olio extravergine aromatizzato. Oltre alle verdure coltivate si raccolgono numerosi tipi di verdure selvatiche: i lampascioni detti anche pampasciuni o pampasciuli, cipolline selvatiche.

• Formaggi e LatteTra i principali formaggi foggiani possiamo trovare la burrata, un formaggio fresco a pasta filata, simile alla mozzarella ma dalla consistenza molto più morbida e filamentosa; il caciocavallo, formaggio stagionato a pasta filata e di forma tondeggiante, a "sacchetto; la giuncata, un formaggio fresco, molle, ha una forma cilindrica o fusiforme che ha origine dalla fascera di giunco in cui viene avvolto

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I PRESIDI PUGLIESI?• La capra garganica, nel dialetto locale

razza nustrala, è un'antica razza autoctona originaria del promontorio del Gargano. Ha duplice utilizzo, da latte e da carne. Il latte della capra garganica è per tradizione usato per la produzione di alcune tipologie di formaggio: il “canestrato”, da consumare fresco a da grattugia, in base alla stagionatura più a meno protratta nel tempo, e il “cacioricotta”. Il cacioricotta, sempre prodotto in piccole quantità, è nato per utilizzare tutte le proteine del latte, comprese quelle della ricotta. L'origine della parola è araba, da mosammed (cosa dura), e indica la carne di capra piuttosto magra, disossata e tagliata a pezzi che viene prima salata e insaporita con aglio, finocchio selvatico e peperoncino, e poi fatta essiccare all'aria in modo naturale.

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LO SLOW FOOD

• Non mangiare niente che la tua Non mangiare niente che la tua bisnonna non riconoscerebbe bisnonna non riconoscerebbe come cibo …..come cibo …..

Michael Pollan, Il dilemma dell'onnivoro

Lo Slow Food attraverso la sua rete di persone attive sul territorio locale, nazionale e internazionale:

• coordina e realizza progetti di ricerca

• promuove iniziative per lo sviluppo di forme di agricoltura ecocompatibile;

• preserva e valorizza l'identità storico-culturale

• sviluppa relazioni, attività e iniziative con e fra le comunità del cibo

• favorisce la riduzione della filiera distributiva

• promuove, organizza, gestisce e partecipa ad attività educative

• propone e organizza programmi di cultura alimentare e sensoriale diretti ai soci

• stimola iniziative tese al miglioramento dell'alimentazione quotidiana

• pubblica guide, saggi e una rivista associativa

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FESTe• La festa di S. Maria di Merino, il 9 maggio è

una delle più importanti ricorrenze nel panorama locale. Attira ogni anno centinaia di viestani sparsi in tutto il mondo che ritornano al paese per assistere alla processione che partendo dalla Cattedrale, arriva fino al santuario, situato a 7 km circa dal centro abitato. La Madonna, portata solennemente in trono, attraversa il paese fino alla Villa comunale. Qui, dopo aver effettuato il cambio della cassa (viene riposta in un trono più leggero), viene portata a spalla dal popolo per tutti i 7 km fino al santuario. Particolare originale, sta nel fatto che la cassa è costituita in modo da procedere con la Madonna rivolta verso i lati della strada, cosicché, durante il percorso d'andata è rivolta verso il mare e durante il ritorno è rivolta verso i campi, proteggendo, così, le due antiche principali fonti di sostentamento dei viestani.

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• Il giorno 23 Aprile si festeggia San Giorgio il patrono della città di Vieste. Come principale tradizione si gusta la buonissima frittata che viene offerta gratuitamente dall'amministrazione comunale ai cittadini e turisti, preparata dagli studenti dell'IPSSAR, scuola professionale alberghiera fra le più rinomate d’Italia. Oggi questa tradizione centenaria è ancora viva, durante la festa di S. Giorgio viene anche effettuata la tradizionale “ corsa dei cavalli “, sulla spiaggia del Pizzomunno (o lungomare E. Mattei). È stata denominata "Palio" per cercare di imitare la più famosa manifestazione “senese” e dallo stesso evento è stato ereditato anche il concetto di competizione tra quartieri

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FESTA A RODI GARGANICO

I festeggiamenti in onore di MARIA SS. DELLA LIBERA nascono da un'antica leggenda risalente al 1453; in tale anno una nave veneziana carica di opere d’arte provenienti da Costantinopoli, inspiegabilmente si bloccò al largo di Rodi Garganico. Il capitano stupito dall’evento, scese a terra per chiedere spiegazioni agli abitanti, e scorse su un macigno l’icona sacra; riconosciutala come parte del carico la riportò a bordo. L’episodio di ripetè altre due volte , fino a che il capitano, resosi conto della natura miracolosa del fenomeno, si indusse a regalare il quadro ai rodiani. Nel santuario è ancora conservato il macigno su cui la Vergine si posò. Da allora sul sacro sasso ove si era posata il miracoloso quadro di fattezze Bizantine venne edificata una prima chiesa e successivamente ad opera dei fedeli un imponete Basilica. Il Museo Parrocchiale conserva moltissime icone, alcune di pregio, a testimonianza dei numerosi ,miracoli attribuiti alla Madonna della Libera che "liberò dal male" salvandoli moltissimi marinai. In occasione dei festeggiamenti messe, solenni processioni, spettacoli pirotecnici, luminarie, fiere e spettacoli musicali.

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Imperdibile la Settimana Valentiniana a Vico del Gargano

Nel mese di Febbraio, a Vico del Gargano, tutti sono impegnati nei festeggiamenti in occasione della Settimana Valentiniana.Il 14 del mese, la Festa di San Valentino Patrono della cittadina, rallegra le strade che si riempiono di addobbi naturali con gli agrumi del Gargano. Il Santo Patrono, infatti, oltre a proteggere gli innamorati, assume l’importante ruolo di protettore degli agrumi e quindi dell’economia agricola del posto. Un’intera settimana in festa per celebrare le tradizioni più antiche di Vico del Gargano e per tenere sempre vivo l’amore che i vichesi sentono per la propria terra.

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FOLKLORE A VIESTE

• Ogni anno nella prima decade di agosto, il Carpino Folk Festival diventa il fulcro palpitante della musica popolare del sud Italia: è l’occasione per incontrare gli ultimi autentici interpreti di questa "tarantella del Gargano.

• Il Carpino Folk Festival è dedicato alla riscoperta e alla conservazione della musica popolare italiana. Si svolge a Carpino - località del Gargano dalla quale prende il nome .

• Riflettori sui suoni e i canti della tradizione di San Giovanni Rotondo a cura dei "Tarantula Garganica" e "Nda nu litte d'amore" dei "Cantori di Carpino". Un appuntamento da non perdere con la serata voluta dall'assessorato al turismo del Comune garganico.

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• REALIZZATO DA MARIKA VOLPE & YLENIA TUTOLO ….