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2 VOLUME Scaffale della critica 1 A rmando Balduino introduce il profilo comples- sivo di Ugo Foscolo, sottolineandone due aspetti essenziali: la sua grande attualità, che si concretizza nella volontà di interrogarsi su problemi scottanti, seppure senza arrivare ad alcuna soluzione, e l’aver introdotto un elemento importante nella letteratura italiana, ossia quell’intreccio indissolubile tra arte e vita che è caratteristico del Romanticismo. Punti chiave: Le contraddizioni di Foscolo La modernità delle pagine foscoliane Foscolo cittadino e personaggio Prezzo della gloria sono anche i fraintendimenti e le più o meno consapevoli strumentaliz- zazioni; neppure Ugo Foscolo è dunque sfuggito (specie, ma non solo, durante l’Ottocento) a codesto destino. Di rado, e forse mai, gli è invece accaduto di ritrovarsi pietrificato sopra il piedistallo, o prigioniero entro quel mausoleo che, accogliendo tanti altri numi delle patrie lettere, ha pure contribuito a renderne sempre più lontana, e «falsa», la voce. In questo senso può anche essere (o essere stata) una fortuna che molto ancora resti da definire e recuperare, e che perfino sulla valutazione-interpretazione di alcune fra le opere che più contano il di- scorso rimanga, dall’Ortis alle Grazie e non per questioni di dettaglio, tuttora aperto. Più propriamente, il merito – se così è lecito dire – della mancata imbalsamazione sarà però da ricercare altrove: in primo luogo, direi, nelle fatali ambiguità del suo essere scrittore soli- tario e scrittore di e per una società, attratto e insieme respinto da un mondo nuovo, in bili- co volta a volta fra rivoluzione e restaurazione, fra romanticismo e (neo)classicismo; come anche nella soverchiante vitalità che lo condusse a esperienze non solo molteplici ma talora antitetiche, radicate nel presente o tese, quasi, verso un assoluto ideale e metastorico, folgo- ranti in qualche caso, ma più spesso inquiete e insoddisfatte fino alla congenita incompiu- tezza. Di qui, a beneficio del lettore, l’offerta di percorsi diversificati e parzialmente impre- vedibili; di qui la pressante e non mai del tutto appagata ricerca relativa a una sotterranea unità; di qui il sospetto che a renderlo vivo e attuale contribuisca in prima istanza proprio il groviglio delle sue contraddizioni variamente legate a radici che risulteranno insieme per- sonali e di classe, culturali e storiche. Come pochi altri scrittori, Foscolo si è scontrato con tutta una serie di problemi, riuscendo sì a metterli a fuoco e magari ad esasperarli, non già ad enuclearne 1 soluzioni di lunga durata; ma non è detto, appunto, che in questo non stia una delle ragioni del suo fascino, né si può escludere che taluni di quei problemi irrisolti siano anche, per qualche aspetto e nonostante il diversissimo orizzonte, nostri problemi. Non vorrei, con ciò, avallare una prospettiva attualizzante, di per sé antistorica. Dico solo che, fra le maglie di temi e strutture necessariamente datati, molte pagine ed esperienze foscoliane conservano una modernità non certo secondaria nel nostro rapporto di lettori. Si prenda, per un esempio macroscopico, quel suo primo e principale alter ego che rispon- de al nome di Jacopo Ortis. Nessun dubbio che sia (e anzi che già fosse qualche decennio dopo) un eroe d’altri tempi. Eppure: nel suo fatidico travaglio politico e sentimentale non c’è già traccia di quello che oggi pure viviamo come intreccio-conflitto tra pubblico e pri- vato? Nel suo stesso ribellismo, esasperato quanto impotente, lucido e insieme irrazionale, sincerissimo ma anche «recitato», non sono già i sintomi delle contestazioni perdenti e 5 10 15 20 25 30 Armando Balduino Foscolo romantico e contemporaneo Opera: L’Ottocento, Storia letteraria d’Italia, Ugo Foscolo 1. enuclearne: individuarne, dichiararne. Ugo Foscolo G. Il Neoclassicismo e il Romanticismo G. Langella, P. Frare, P. Gresti, U. Motta letteratura it Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori Tutti i diritti riservati © Pearson Italia S.p.A.

Armando Balduino Foscolo romantico e contemporaneoletteraria.altervista.org/wp-content/uploads/2016/05/bald_foscolo.pdf · A. Balduino, Ugo Foscolo, in L’Ottocento, Storia letteraria

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2VOLUME

Scaffale della critica

1

Armando Balduino introduce il profilo comples-sivo di Ugo Foscolo, sottolineandone due aspetti

essenziali: la sua grande attualità, che si concretizza nella volontà di interrogarsi su problemi scottanti,

seppure senza arrivare ad alcuna soluzione, e l’aver introdotto un elemento importante nella letteratura italiana, ossia quell’intreccio indissolubile tra arte e vita che è caratteristico del Romanticismo.

Punti chiave: Le contraddizioni di Foscolo La modernità delle pagine foscoliane Foscolo cittadino e personaggio

Prezzo della gloria sono anche i fraintendimenti e le più o meno consapevoli strumentaliz-zazioni; neppure Ugo Foscolo è dunque sfuggito (specie, ma non solo, durante l’Ottocento) a codesto destino. Di rado, e forse mai, gli è invece accaduto di ritrovarsi pietrificato sopra il piedistallo, o prigioniero entro quel mausoleo che, accogliendo tanti altri numi delle patrie lettere, ha pure contribuito a renderne sempre più lontana, e «falsa», la voce. In questo senso può anche essere (o essere stata) una fortuna che molto ancora resti da definire e recuperare, e che perfino sulla valutazione-interpretazione di alcune fra le opere che più contano il di-scorso rimanga, dall’Ortis alle Grazie e non per questioni di dettaglio, tuttora aperto.Più propriamente, il merito – se così è lecito dire – della mancata imbalsamazione sarà però da ricercare altrove: in primo luogo, direi, nelle fatali ambiguità del suo essere scrittore soli-tario e scrittore di e per una società, attratto e insieme respinto da un mondo nuovo, in bili-co volta a volta fra rivoluzione e restaurazione, fra romanticismo e (neo)classicismo; come anche nella soverchiante vitalità che lo condusse a esperienze non solo molteplici ma talora antitetiche, radicate nel presente o tese, quasi, verso un assoluto ideale e metastorico, folgo-ranti in qualche caso, ma più spesso inquiete e insoddisfatte fino alla congenita incompiu-tezza. Di qui, a beneficio del lettore, l’offerta di percorsi diversificati e parzialmente impre-vedibili; di qui la pressante e non mai del tutto appagata ricerca relativa a una sotterranea unità; di qui il sospetto che a renderlo vivo e attuale contribuisca in prima istanza proprio il groviglio delle sue contraddizioni variamente legate a radici che risulteranno insieme per-sonali e di classe, culturali e storiche. Come pochi altri scrittori, Foscolo si è scontrato con tutta una serie di problemi, riuscendo sì a metterli a fuoco e magari ad esasperarli, non già ad enuclearne1 soluzioni di lunga durata; ma non è detto, appunto, che in questo non stia una delle ragioni del suo fascino, né si può escludere che taluni di quei problemi irrisolti siano anche, per qualche aspetto e nonostante il diversissimo orizzonte, nostri problemi.Non vorrei, con ciò, avallare una prospettiva attualizzante, di per sé antistorica. Dico solo che, fra le maglie di temi e strutture necessariamente datati, molte pagine ed esperienze foscoliane conservano una modernità non certo secondaria nel nostro rapporto di lettori. Si prenda, per un esempio macroscopico, quel suo primo e principale alter ego che rispon-de al nome di Jacopo Ortis. Nessun dubbio che sia (e anzi che già fosse qualche decennio dopo) un eroe d’altri tempi. Eppure: nel suo fatidico travaglio politico e sentimentale non c’è già traccia di quello che oggi pure viviamo come intreccio-conflitto tra pubblico e pri-vato? Nel suo stesso ribellismo, esasperato quanto impotente, lucido e insieme irrazionale, sincerissimo ma anche «recitato», non sono già i sintomi delle contestazioni perdenti e

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Armando Balduino

Foscolo romantico e contemporaneoOpera: L’Ottocento, Storia letteraria d’Italia, Ugo Foscolo

1. enuclearne: individuarne, dichiararne.

Ugo FoscoloG. Il Neoclassicismo e il Romanticismo

G. Langella, P. Frare, P. Gresti, U. Mottaletteratura it Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori Tutti i diritti riservati © Pearson Italia S.p.A.

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delle crisi insanabili che abbiamo visto esplodere entro generazioni a noi vicine? Su diverso piano, e per richiamare anche l’altro, non più giovanile prototipo: si può davvero escludere che le reazioni alla Didimo non siano anch’esse da varie parti tentate e riproposte? Sarà semmai un segno dei tempi (né certo ne faremo carico al Foscolo) che, labili o meno, que-ste o altre affinità finiscano quasi sempre per essere di segno negativo…Fatte salve le debite distinzioni, ma sempre ricusando la tendenza idealistica a separare la letteratura dalla vita e dalla storia, più pertinente risulterà tuttavia un altro ordine di consi-derazioni, preliminari anch’esse e di carattere globale.Ugo Foscolo rappresenta un nuovo tipo di letterato anche perché, nel suo tempo, come – in varia misura – presso le generazioni successive, conta e s’impone non soltanto per ciò che scrive, ma anche e forse talora soprattutto per ciò che fa: per la risonanza che via via acquistano i suoi atteggiamenti, le sue azioni, i suoi rifiuti; per l’attrazione che, non solo nella ristretta consorteria2 degli uomini di lettere, il suo esempio esercita. E se è ben vero che anche in questo sensibile appare l’eredità di Vittorio Alfieri, subito determinante risul-ta il fatto che altre sono l’Italia e l’Europa in cui si trova a muoversi; ben diverso è il suo modo di tenere la scena (anzi le scene) e di porsi di fronte a più o meno estese e mutate platee; altri, e non secondariamente, sono i panni che lo rivestono. E si sa appunto che, civili o militari, logori o eleganti, sono quelli di un «cittadino», non già (con tutto ciò che ne consegue) di un aristocratico; né più si tratta dell’abito ecclesiastico ch’era stato divisa e difesa di troppi abati e abatini della nostra letteratura, e che pochissimi […] avevano saputo indossare con dignità paragonabile a quella di un Parini.Di scena, d’altronde, si parla proprio perché siamo di fronte a uno scrittore che fu e volle essere un «personaggio», e sempre – un po’ per calcolo, un po’ per istinto, un po’ per copri-re complessi reali o presunti – fu animato dall’ansia di sentirsi e di apparire protagonista, fosse pure come vittima o grande anima infelice. In questo senso, come l’epistolario e altre testimonianze rivelano, nemmeno fra ruolo pubblico e atteggiamenti privati si registra un troppo netto divario; onde il rilievo che egli per primo, e senza nemmeno escludere la platealità dei gesti, si adoperò alla costruzione di un proprio «mito», insieme favorendo gli apporti che alla medesima leggenda logicamente vennero dai contemporanei (non esclusi, per via indiretta, i tanti avversari) e dai posteri più immediati. […]Assai più che la storia della critica, il discorso coinvolge il ruolo che la figura del Foscolo as-sume nel quadro del Risorgimento nazionale, se non addirittura l’incidenza che, più o meno direttamente, egli ebbe sul piano del costume. Ai nostri fini, però, importano soprattutto l’urgenza e la necessità con cui si impone il richiamo al condizionamento dei dati biografici, comprendendo in essi sia i risvolti psicologico-caratteriali, sia la dialettica del rapporto con le occasioni storiche, le offerte e tentazioni culturali, le necessità economiche, ecc.; risulta anzi doveroso sottolineare che anche in un tale intreccio arte-vita è il segno di una nuova letteratura, che era poi – se può bastare una formula – quella del nascente romanticismo.

A. Balduino, Ugo Foscolo, in L’Ottocento, Storia letteraria d’Italia, nuova edizione a cura di A. Balduino, Piccin Nuova Libraria, Padova 1990.

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2. consorteria: gruppo, ambiente.

Armando Balduino, nato nel 1937, ha insegnato filologia e let-teratura italiana all’università di Venezia. Come filologo, ha curato importanti edizioni, tra le quali quella del Ninfale fieso-lano di Boccaccio (1974), e ha scritto un fortunato Manuale di filologia italiana (1979) e il volume Boccaccio, Petrarca e altri poeti del Trecento (1984). Come critico, ha dedicato la propria

attenzione allo studio dell’Ottocento (Letteratura romantica dal Prati al Carducci, 1967) e del Novecento (Messaggi e pro-blemi della letteratura contemporanea, 1976). Ha collaborato alla redazione del Dizionario critico della letteratura italiana di-retto da Vittore Branca (1973) e ha diretto la Storia letteraria d’Italia Vallardi-Piccin.

L’AUTORE ARMANDO BALDUINO

Ugo Foscolo Armando BalduinoG. Il Neoclassicismo e il Romanticismo

G. Langella, P. Frare, P. Gresti, U. Mottaletteratura it Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori Tutti i diritti riservati © Pearson Italia S.p.A.

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