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13 5 LUGLIO 2012 Sport3 continua a pag. 14 in copertina ivertente, coreografico e spettacolare, il fitness in acqua è una disciplina in costante crescita. A confermare questo trend è il terzo posto raggiunto dalle aretine della Sport3 ai Campionati Italiani Estivi di fitness in acqua, uno storico piazzamento che segue quello conquistato in inver- no a Torino e che conferma la squadra tra le migliori d’Italia. I Campionati Italiani, ospitati ad Arezzo dalle piscine del Centro Sport Chimera, hanno visto la partecipazione di 38 squadre da tutta Italia che si sono contese il tricolore in una doppia competizione in acqua alta e in acqua bassa. Oltre 300 atlete si sono sfidate eseguendo figure ed esercizi caratteristi- ci del fitness acquatico, e un saggio di cui i giudici federali hanno valutato la coreografia e la creativi- tà. Il successo della Sport3 è arrivato nella gara in acqua alta, con il bronzo centrato da Laura Barbini, Federica Bartolozzi, Elena Berneschi, Sofia Bonini, Elena Giorgeschi, Martina Meacci e Chiara Zucchi. D FINO AL 20 LUGLIO – TURNI SETTIMANALI CAMPO D’ARTE A SPAZIO SEME per bambini dai 5 ai 12 anni teatro, voce e canto, gioco danza e improvvisazione, letture di storie, disegno e capoeira WWW.SPAZIOSEME.COM – [email protected] 320 0340334 (Francesca)

Arezzo Sport 154

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L'inserto sportivo de "Il Settimanale di Arezzo" n. 154, in edicola gratuitamente da venerdì 5 luglio 2013. Corri a prendere la tua copia

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13 5 luglio 2012

Sport3

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ivertente, coreografico e spettacolare, il fitness in acqua è una disciplina in costante crescita. A confermare questo trend è il terzo posto raggiunto dalle aretine della Sport3 ai Campionati Italiani Estivi di fitness in acqua, uno storico piazzamento che segue quello conquistato in inver-no a Torino e che conferma la squadra tra le migliori d’Italia.

I Campionati Italiani, ospitati ad Arezzo dalle piscine del Centro Sport Chimera, hanno visto la partecipazione di 38 squadre da tutta Italia che si sono contese il tricolore in una doppia competizione in acqua alta e in acqua bassa. Oltre 300 atlete si sono sfidate eseguendo figure ed esercizi caratteristi-ci del fitness acquatico, e un saggio di cui i giudici federali hanno valutato la coreografia e la creativi-tà. Il successo della Sport3 è arrivato nella gara in acqua alta, con il bronzo centrato da Laura Barbini, Federica Bartolozzi, Elena Berneschi, Sofia Bonini, Elena Giorgeschi, Martina Meacci e Chiara Zucchi.

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FINO AL 20 LUGLIO – TURNI SETTIMANALI

CAMPO D’ARTE a Spazio Semeper bambini

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14 5 luglio 2013

Un’impeccabile coreografia basata sulla canzone Mon Chéri ha permesso alle aretine di centrare una storica medaglia, arrivando alle spalle delle atlete del-la Rari Nantes Torino, vere “marziane” del fitness in ac-qua e dominatrici dell’intera manifestazione, e della Butterfly di Massa.

«Dopo il bronzo invernale – afferma l’allenatrice Alessandra Joseph, – le nostre ragazze si sono alle-nate duramente e hanno dato vita a una coreografia di altissima qualità che ci ha permesso di confermar-ci. Dedichiamo questo risultato a Elisa Polverini, punto fermo della nostra squadra che non ha gareggiato a causa di un grave infortunio ma che non ci ha mai fatto mancare il proprio appoggio».

Un bel risultato è arrivato anche nella gara in acqua bassa, una competizione che, giunta alla 17a edizio-ne, ha visto la Sport3 gareggiare con due squadre che si sono esibite sulle note di Hang Over. La prima formazione, composta dalle stesse ragazze vincitrici del bronzo, ha ottenuto un buon pun-teggio ed è arrivata al decimo posto; degna di nota è anche la prestazione della seconda squadra la quale, all’esordio nella manifestazione estiva, è scesa in vasca con Maria Pia Berti, Stefania Buoncompagni, Loretta Gianni, Guia Latil, Laura Mancioppi, Maria Rosaria Matteini, Luana Mordenti, Anna Pecchi ed Elena Serboli. «I Campionati Italiani sono stati un successo – aggiunge Marco Magara, direttore tecnico del Centro Sport Chimera. – L’organizzazione è stata impeccabile e le tribune erano costantemente affollate, dunque la manifestazione ha rappresentato una bella occasione per promuovere ad Arezzo una disciplina coreografica e spettacolare come il fitness in acqua». L’obiettivo della Sport3 è non stoppare questa crescita ma aumentare ulteriormente il numero delle proprie atlete, sperando in futuro di riuscire ad allestire anche una squadra maschile. «Stiamo promuovendo alcuni corsi gratuiti di fitness – conclude Carla Mazzoli, re-sponsabile della Sport3. – Invitiamo gli aretini a provare questa disciplina perché rappresenta la giusta alter-

nativa per chi cerca il benessere fisico, praticando un’attività non particolarmente impegnativa ma che garantisce la possibilità di gareggiare e mettersi alla pro-va con avversari di tutta Italia».

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Le atlete della Sport3 si confermano al terzo posto nella ginnastica in acqua alta

Aretine di bronzo ai Campionati Italiani di fitness in acqua

di Marco Cavini

[segue da pag. 13]

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15 5 luglio 2012

na grande vittoria e la partenza verso una nuova e inaspettata avventura. È questo che ha segnato, nelle ultime settimane, la vita sportiva di Gianmarco Romualdi della Kbs Savate di Arezzo. A 16 anni e con soli

due anni di allenamenti alle spalle, questo giova-nissimo atleta aretino ha già vinto il titolo nazionale Juniores di savate, preparandosi così alla sfida che lo attende in Serbia tra pochi giorni. Gianmarco è stato infatti convocato in Nazionale per difendere i colori italiani in occasione della Coppa del Mondo che si terrà a Belgrado dal 7 al 11 luglio. Una bel-la soddisfazione, un importante traguardo, ma soprattutto un riconoscimento più che meritato. «Gianmarco è emozionatissimo – racconta Andrea Baglini, presidente dell’aretina Kbs Savate. – È la sua prima esperienza di rilievo internazionale, ma Gianmarco ne farà sicuramente tesoro. È un atleta motivato e fisicamente molto dotato che, in poco tempo, ha fatto un bel percorso».

Il neocampione è stato notato dagli osservato-ri della Nazionale lo scorso 13 maggio, durante i Campionati Italiani dove si è messo in mostra vin-cendo tutti gli incontri e facendo sfoggio di un’ot-tima tecnica. «Ciò che lo attende a Belgrado è un torneo a cui parteciperanno atleti dai 15 ai 16 anni e dove tutti incontreranno tutti – illustra Baglini. – Gianmarco dovrà sostenere anche 4 o 5 incontri al giorno per 4 giorni consecutivi. Una prova stimolan-te, che richiede una minuziosa preparazione atleti-ca e una certa stabilità emotiva».

Ma l’atleta aretino non sembra essere troppo spaventato. Anzi, assorbita la notizia, dopo un bre-ve periodo di vacanza, si è subito buttato a capo-fitto negli allenamenti, vivendo quest’esperienza come un momento di crescita sia sportiva sia per-sonale, con grinta e umiltà. «Il titolo italiano è stato una bella sorpresa, però, guardandomi indietro, credo di essermela meritata – dichiara Gianmarco. – Non mi sarei mai aspettato di essere convocato in Nazionale. Mi stavo già preparando per gli Europei e la Coppa del Mondo non rientrava nei miei piani. Ma adesso so di stare per vivere una sfida che mi aiuterà a crescere e maturare agonisticamente. Oltre agli allenamenti normali, sto facendo i pesi e vado spesso a correre. Tutti gli amici della Kbs sono contenti e mi stanno aiutando nella preparazione, sostenendomi in tutto».

Ma oltre all’eccitazione, in questo giovane atleta, si legge pure una buona dose di determinazione e tanta consapevolezza del proprio lavoro.

«Voglio vivere al meglio quest’avventura. In Serbia il livello sarà molto alto, e so che all’estero la savate è molto più quotata che in Italia – racconta Gianmarco. – Voglio però fare tutto ciò che posso e so fare, dando il meglio di me. La Coppa di Belgrado è prima di tutto una grande scuola. La mia vittoria è esserci».

Da Arezzo, oltre i confini italianiGianmarco Romualdi, atleta sedicenne della Kbs Savate, dopo il titolo italiano juniores vola verso la Coppa del Mondo di Belgrado

di Elettra Fiorini

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16 5 luglio 2013

a moto è da sempre sinonimo di libertà, potenza, rischio. E di sfida: non solo per chi la guida ma anche per chi si sporca le mani montando e smontando le sue par-ti, ne progetta migliorie, si occupa della

messa a punto e degli sviluppi. Un lavoro certosi-no indispensabile. Soprattutto se si ha a che fare con moto d’epoca, vere e proprie opere d’arte. Questa è una piccola grande storia di come dalla passione, la competenza, l’ingegno e l’amicizia possano nascere grandi cose.

«Questa attività è nata per gioco cinque anni fa da un gruppo di amici»: è così che Paolo Ciabini,

fondatore del Team Ciabini.com (negozio specializzato in ricambi di moto e macchine d’epoca), ci introduce la sua ultima incredibile esperienza vintage con le due ruote. «Ho sempre avuto la vocazione a dilettarmi coi motori, fin da quando avevo tredici anni. E questa passione mi è rimasta fino a oggi».

È doveroso aprire una parentesi. Il curriculum da motorista di Ciabini è davvero prestigioso: aeroplani, moto, collaboratore della “Bugatti Club Italia”. Solo per citarne alcuni. Una dieta motoristica così eterogenea e prestigiosa che gli è valsa il blasone di esperto Fim a livello nazionale, un ri-conoscimento destinato davvero a pochi. «Quest’anno ho preparato una moto Honda CB 400 Four del ’75 [del capostipite asso dei motori Carlo Morelli, nda], una sua rivisitazione in veste corsaiola, sempre mantenen-do i pezzi dell’epoca. Quando siamo andati a Magione (nessuno avreb-be scommesso un centesimo su di noi!) e ci siamo accorti che i tempi

erano buoni, da podio, assieme ad altri amici abbiamo deciso di iscriverci al Campionato Italiano F.M.I. Gentlemen Cup nella classe 500 cc». Da subito il pilota perugino Tommaso Bussani, alias Tommyfast, dà al mezzo quella marcia in più che gli permette di andare costantemente a podio e culminare con due vittorie nelle ultime due gare. Ma il miracolo del Team Ciabini emerge evidente solo considerando il fatto che « quasi tutti noi siamo alla prima esperienza nel campo delle corse vere e proprie. La nostra Honda è un 400 cc degli anni Settanta, e ci siamo trovati a scontrarci con moto con ben altre cilindrate, più nuove rispetto alla nostra, come ad esempio la Ducati Pantha». Un lavoro di squadra che fa perno su una passio-ne condivisa, sull’amicizia e sulla voglia di divertirsi pur con la massima serietà: «Siamo un gruppo affiatato. Ognuno ha messo il suo contributo [Carlo Nocentini, noto direttore tecnico e “Moto d’Epoca Roma” che ha permesso l’iscrizione del team al campionato italiano, nda]. Il fine è riuscire a passare un weekend di-vertendosi. È un qualcosa di goliardico che vuole scimmiottare i team ufficiali, per non prenderci troppo

sul serio». Resta comunque il fatto che

l’esperienza e la competenza di queste persone hanno dato vita a un mezzo altamente compe-titivo e vincente. Una moto che non è più solo un concentrato di potenza, un bolide elegante, perfetto, ma il concretizzarsi di esperienze diverse, sogni, pas-sioni riposti in quel progetto. Un groviglio di emozioni, con le sue gioie e sofferenze, propellenti in-dispensabili per la vita, con sfu-mature differenti, per ognuno di quei ragazzi.

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L

di giacomo Belli

Sull’Honda della passione che non tramonta mai

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17 5 luglio 2012

randi doti tecniche e tanta voglia di mettersi in gioco: queste sono, tra le altre, le principali caratteri-stiche di Margherita Lachi, talen-tuosa schiacciatrice della Volley

88 che quest’anno è stata chiamata, per la seconda volta consecutiva, all’interno della rappresentativa regionale toscana.

Una notizia, quella della sua convocazione, che testimonia la bontà del lavoro svolto dalla Volley 88 sul proprio settore giovanile, come tiene a sottolineare l’allenatore delle Under 16 Stefano Gialli: «La chiamata di Margherita nella rappresentativa è stata una bellissima notizia, soprattutto se pensiamo che nell’ultimo anno ha dovuto giocatore in un ruolo “nuovo” per lei. Inoltre que-sto è un premio alla nostra decisione di puntare sui giovani, a dimostrazione che la strada intrapresa è quella giusta».

Una strada nel quale è fondamentale perseverare e dove la lungimiranza sarà a sua volta l’ingrediente deci-sivo, con quest’ultimo elemento che ha portato quest’an-no la prima squadra (militante in Serie D) a essere com-posta per la maggior parte da atlete under 18 (oltre a tre over 30). Una squadra nella quale Margherita Lachi (clas-se 1998) ha già esordito, a dimostrazione della sua rapida e importante crescita: «Abbiamo fiducia in lei sia per le sue doti fisiche importanti, sia per il grande impegno con il quale si allena sempre. Un impegno che l’ha portata a crescere molto negli ultimi cinque anni». Una cre-scita individuale dettata – come tiene a sottolineare Stefano Gialli – «dalla sua grinta e dal suo carisma che l’hanno sempre portata a migliorarsi senza mai tirarsi indietro».

Grinta e carisma che sono caratteristiche imprescindibili per un atleta che punta in alto, perché a loro volta tratti fondamentali dell’ambizione: quell’ambizione che porta, appunto, un atleta più lontano degli altri. Infatti Margherita Lachi possiede importanti doti tecniche e caratteriali, e «sta a noi segui-re lei, insieme alle altre ragazze, con attenzio-ne, coprendole le spalle e facendole tenere i piedi per terra, perché per vedere certi mi-glioramenti bisogna aspettare del tempo», ha aggiunto Gialli.

Nel frattempo Lachi è divenuta inoltre pun-ta di diamante di un gruppo di ragazze di bel-le speranze, che dimostra il grande livello di preparazione che contraddistingue la Volley 88. Una Volley 88 che vuole tornare in alto e che per farlo, punta sulla freschezza e la vo-glia di vincere delle proprie giovani promesse.

Margherita Lachi vola in rappresentativaLa giovane schiacciatrice torna per la seconda volta consecutiva in rappresentativa regionale, a dimostrazione della qualità del settore giovanile della Volley 88

Gdi omero ortaggi

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18 5 luglio 2013

ody building e karate. Difesa persona-le e break dance. Ginnastica e fitboxe. Nonostante l’arrivo dell’estate, la Royal Gym non interrompe la propria attività ma continua con un programma a 360 gradi

che incontra le più svariate esigenze fisiche e mo-torie.

Situata proprio nel cuore di Arezzo, in via Petrarca, le attività svolte all’interno della palestra si dividono in tre grandi macrosettori (corpo libero, fitness e at-tività sportive), per ognuno dei quali sono presenti istruttori professionisti e qualificati.

Le attività a corpo libero sono le più variegate e propongono una vasta scelta tra lavori di pre-atleti-smo (con una preparazione atletica valida per tutte le attività sportive), ginnastica medica (per modifi-care o eliminare squilibri muscolari e atteggiamenti posturali scorretti, migliorare la mobilità articolare, tonificare i muscoli, velocizzare il recupero da trau-mi o infortuni) e body building (svolto con macchine quali bike, step e tapis roulant per migliorare la fun-zionalità del sistema cardio-vascolare e la mobiliz-zazione dei tessuti adiposi).

Per quanto riguarda il fitness, la Royal Gym offre vari corsi aerobici tra cui lo Step Ton (una piattafor-ma regolabile con esercizi al ritmo di musica), il Pure Gag (un programma mirato a migliorare gli inesteti-smi di gambe, addome e glutei) o la Fitboxe.

Il vero orgoglio della palestra è però l’attività sportiva con la proposta di tre diverse discipline: il karate, la difesa personale e la break dance. La re-altà di karate presente all’interno della Royal Gym è l’Arezzo Karate, unica società aretina affiliata alla Fijlkam, che da anni si pone ai vertici nazionali della specialità e che inizia i propri corsi con un’attività ludico-motoria per bambini da 5 a 10 anni.

Il Metodo Globale di Autodifesa è invece una di-sciplina insegnata per difendersi dalle aggressioni senza utilizzare la violenza, mentre la break dance si rivolge ai giovanissimi amanti del ballo nella sua versione più spettacolare e acrobatica.

«A chi resta in città o a chi aspetta di andare al mare – commenta Alessandro Balestrini, direttore tecnico della Royal Gym – proponiamo una serie di attività variegate e divertenti per perdere peso, per ritrovare la forma migliore e per star bene».

BRoyal Gym, sport e benessere nel cuore di Arezzo

Proseguono pure nei mesi estivi le discipline proposte

dalla palestra aretina

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19 5 luglio 2012

Crisi di risultati? Lo sport aretino non ne vuol parlare e a giugno spolvera una serie di gran-

di prestazioni, che rendono quando mai ostica la compilazione del tradizionale podio del mese.

Alcune scelte sono però doverose, e dunque siamo stati costretti a lasciare fuori dal podio tanti bei risultati come la promozione della squadra femminile del Circolo Tennis Arezzo in A2, la vittoria del titolo toscano Under 11 di Chiara Girelli del Circolo Tennis Giotto, il suc-cesso nella Coppa Toscana di calcio femminile della Stella Azzurra, il titolo di campioni regionali Under13 dell’Arezzo Volley, il bronzo della Sport3 ai campionati italiani di fitness in acqua…

posto: Matteo Marconcini - Judo Il bronzo vinto all’European Cup

Seniors di Celje (Slovenia) con-sacra definitivamente Matteo Marconcini tra i grandi campioni

del judo continentale. Il ventitreenne aretino, cresciuto sportivamente nel Judo Ok Arezzo, ha partecipato alla manifestazione indossando i colori della Nazionale italiana, ed è stato pro-tagonista di un torneo impeccabile in cui, negli 81 kg, si è assicurato la medaglia vincendo per ippon contro l’olandese Melvin Schol. La corsa di Marconcini si è stoppata solo in semifina-le di fronte al vincitore dell’oro, il russo Khasan Khalmurzaev.

posto: Monnalisa Softball - Bsc Arezzo

Il softball aretino non era mai arrivato tanto in alto. Le ragazze del Monnalisa, impegnate nel

campionato di Serie A2, hanno vissuto un giu-gno perfetto in cui si sono assicurate un posto nei play-off, ottenendo sei vittorie su sei gare contro Chieti, Livorno e Sestese. La compagine femminile del Bsc Arezzo è ora saldamente al comando della classifica e punta dritta alla vit-toria del campionato.

posto: Anna Visibelli - Salto in lungo

Anna Visibelli torna tra le regine del salto in lungo. Ai Campionati Italiani Promesse di

Rieti l’atleta aretina ha realizzato il miglior salto della sua carriera, bal-zando fino a 6,24 metri e riuscen-do così a cogliere uno splendido bronzo.

Marco Cavini

Il podIo dI gIugno

Marconcini tra i grandi del judo europeo

Matteo Marconcini

La Seria A 2013 del Monnalisa Softball

Anna Visibelli

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20 5 luglio 2013

er lui parlerebbero i suoi numeri da giocato-re: tre scudetti, due Supercoppe italiane e una Coppa Italia vinte, oltre all’argento agli Europei del 1997 con la Nazionale, con la quale ha collezionato 80 presenze. Numeri

che, nonostante i numerosi infortuni, lo hanno con-sacrato come uno dei più forti giocatori di basket degli anni Novanta. Adesso, in più, è arrivata anche la consacrazione come allenatore. Infatti Moretti è riuscito a riportare la società pistoiese, dove allena dal 2009, in Serie A dopo ben 14 anni di assenza, concludendo al meglio una strepitosa annata.

Coach Moretti, quali erano gli obiettivi di inizio stagione?

«Arrivare tra le prime della classe nella stagione regolare e disputare dei buoni play-off. Dopo una partenza un po’ in sordina e con l’ambiente giù di morale, poiché non eravamo riusciti a trattenere le nostre stelle, siamo riusciti a ottenere ottimi risultati e tante vittorie. Un innesto azzeccato a metà stagio-ne, qualche flop da parte delle squadre più accre-ditate e la nostra continuità ci hanno permesso di chiudere la regular season con 19 vittorie e 11 scon-fitte, secondi solo a Barcellona per gli scontri diretti».

Quando ha capito che la promozione poteva essere possibile?

«Quando Barcellona, testa di serie numero 1, ha perso con Trento al primo turno siamo diventati i fa-voriti e lì abbiamo capito che ce la potevamo fare. Battendo prima Scafati e poi Casale ci siamo gua-dagnati l’accesso alla finale. Abbiamo avuto il so-stegno da parte di tutti e siamo arrivati a giocarci la promozione con Brescia convinti della nostra forza».

C’è stato un momento in cui ha pensato di non farcela nella finale play-off?

«Abbiamo tenuto bene il fattore cam-po nelle prime due partite della serie, ma Brescia ha tro-vato le ener-gie mentali e fisiche per portarci alla decisiva gara-5, pareggiando la serie. Quello è stato il momento più difficile, anche per me come allenatore, perché avevamo perso l’inerzia ed eravamo in difficoltà fisi-ca e mentale. È stata una settimana difficile, quella tra gara-3 e gara-5, ma ne siamo usciti bene, ab-biamo ricaricato le batterie per la partita decisiva, e il pubblico ci ha dato una grossa mano.

Abbiamo fatto ricorso anche alle esperienze pre-cedenti, visto che venivamo da due Coppe Italia di Lega2 perse in due anni. Si deve prima saper perde-re per imparare a vincere, dico sempre.

In gara-5, infatti, abbiamo messo in campo tutta la maturità e l’esperienza acquisite, mostrando un buono smalto e vincendo 60-47».

Per il futuro?«Intanto ci godiamo il presente. C’è un’intera

città che ancora sta festeggiando. Per il prossimo anno l’obiettivo è ovviamente la salvezza. Per com-petere su buoni livelli con le altre squadre dovremo fare un grande salto di qualità sotto tutti gli aspetti, e continuare ad avere lo spirito di questa stagione, che ci ha regalato tante soddisfazioni».

P

Il coach aretino ha riportato la Tesi Group Pistoia nell’olimpo del basketpaolo Moretti

tel. 335 6363847 – [email protected]

di Alessio Segantini