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1 PERCORSO E Il mondo del lavoro Approfondimenti Nuove figure professionali del turismo: voyage designer e travel manager Innanzitutto intraprendenza, passione per i viaggi, capacità di relazionarsi con i clienti, propensione alla vendita e all’attività di consulenza, poi ottime conoscenze geografiche in generale e preferibilmente una precedente esperienza nel settore. Sono i requisiti che caratterizzano il voyage designer, il cosiddetto stili- sta dei viaggi, incaricato a soddisfare il cliente attraverso la ricerca dello stile di una vacanza tailor made. È un personal shopper in grado di proporre, organizzare e soddisfare le richieste dei propri clienti, offrendo i migliori prodotti presenti sul mercato e creando itinerari su misura per rendere il viaggio adatto alle sue esigenze. Il voyage designer è una figura dinamica e flessibile che può svolgere la sua attività full o part-time, adat- tandosi alle esigenze del cliente. Caratteristica di questo profilo sono la mobilità e l’elasticità nella gestione degli appuntamenti: è un consulente che si reca presso il cliente senza vincoli di orario. Questa figura professionale nasce negli Stati Uniti dove è già molto ben radicata, in Italia invece è ancora in fase di svi- luppo ma con potenzialità di crescita notevole. «Parlare di viaggi tailor made è tanto più vero quando si parla di un viaggio incentive o formativo», spiega Stefania Trallori, manager del settore meeting ed eventi in Italia di Carlson Wagonlit Travel, società specia- lizzata nel business travel management. «È chiaro infatti che in questo caso ogni evento è un caso a sé, in termini di target e di obiettivi che l’azienda committente si prefigge e pertanto non è replicabile. Il punto di partenza è naturalmente l’ascolto attento delle esigenze del cliente attraverso il brief e la comprensione del ritorno dell’investimento atteso dal cliente che talvolta coincide con gli obiettivi dell’evento stesso. Solo a questo punto, dopo una puntuale analisi del target dei partecipanti e delle loro attese, è possibile propor- re delle destinazioni che siano in linea con quanto richiesto dall’azienda cliente, ma anche percorribili da un punto di vista di reale fattibilità, e si può definire il concept dell’evento che deve bilanciare attività ri- creative, emozionali, motivazionali e/o di studio, nel rispetto anche dei tempi di ogni singolo partecipante. Lezione 3 Lavorare nel settore turistico N S O E Approfondimenti Percorso E Nuovo progetto turismo 1

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1percorso e • Il mondo del lavoro

Approfondimenti

Nuove figure professionali del turismo: voyage designer e travel managerInnanzitutto intraprendenza, passione per i viaggi, capacità di relazionarsi con i clienti, propensione alla vendita e all’attività di consulenza, poi ottime conoscenze geografiche in generale e preferibilmente una precedente esperienza nel settore. Sono i requisiti che caratterizzano il voyage designer, il cosiddetto stili-sta dei viaggi, incaricato a soddisfare il cliente attraverso la ricerca dello stile di una vacanza tailor made. È un personal shopper in grado di proporre, organizzare e soddisfare le richieste dei propri clienti, offrendo i migliori prodotti presenti sul mercato e creando itinerari su misura per rendere il viaggio adatto alle sue esigenze.Il voyage designer è una figura dinamica e flessibile che può svolgere la sua attività full o part-time, adat-tandosi alle esigenze del cliente. Caratteristica di questo profilo sono la mobilità e l’elasticità nella gestione degli appuntamenti: è un consulente che si reca presso il cliente senza vincoli di orario. Questa figura professionale nasce negli Stati Uniti dove è già molto ben radicata, in Italia invece è ancora in fase di svi-luppo ma con potenzialità di crescita notevole.«Parlare di viaggi tailor made è tanto più vero quando si parla di un viaggio incentive o formativo», spiega Stefania Trallori, manager del settore meeting ed eventi in Italia di Carlson Wagonlit Travel, società specia-lizzata nel business travel management. «È chiaro infatti che in questo caso ogni evento è un caso a sé, in termini di target e di obiettivi che l’azienda committente si prefigge e pertanto non è replicabile. Il punto di partenza è naturalmente l’ascolto attento delle esigenze del cliente attraverso il brief e la comprensione del ritorno dell’investimento atteso dal cliente che talvolta coincide con gli obiettivi dell’evento stesso. Solo a questo punto, dopo una puntuale analisi del target dei partecipanti e delle loro attese, è possibile propor-re delle destinazioni che siano in linea con quanto richiesto dall’azienda cliente, ma anche percorribili da un punto di vista di reale fattibilità, e si può definire il concept dell’evento che deve bilanciare attività ri-creative, emozionali, motivazionali e/o di studio, nel rispetto anche dei tempi di ogni singolo partecipante.

Lezione 3Lavorare nel settore turistico

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Approfondimenti

PercorsoE

Nuovo progettoturismo

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2 percorso e • Il mondo del lavoro

Approfondimenti

La creatività è un elemento fondamentale per lo sviluppo del programma che dovrà essere un mix di solu-zioni attese, ma anche proposte inconsuete, studiando di concerto sia la parte logistica che quella di co-municazione che devono essere totalmente integrate e rafforzarsi a vicenda. Perché un evento abbia suc-cesso, infine, deve essere pianificato anche nei più piccoli dettagli, massimizzando l’impatto del messaggio che si vuole lasciare ai partecipanti, con una totale sincronia e coerenza interna tra le diverse fasi e una regia capace di catalizzare l’attenzione dall’inizio alla fine. Un esempio di viaggio su misura che abbiamo organizzato riguarda il Perù: un tour del Paese creato e organizzato per opinion leader, stampa e operatori del settore di protezione delle culture e delle scienze ambientali: un viaggio improntato allo studio della terra e della coltivazione agricola, guidato da uno staff locale esperto in agronomia», aggiunge Stefania Trallori. «Il catalogo viaggi è più un punto di partenza che una serie di pacchetti predefiniti», dice Gian-carlo Brunamonti, direttore divisione outgoing di King Holidays, tour operator. “Il catalogo, infatti, una volta assolveva quasi il ruolo di guida turistica, oggi invece è una proposta. Ovviamente il tailor made non viene costruito esclusivamente sulle destinazioni da noi programmate; siamo in grado di gestire il viaggio a Londra individuale con jet privato ma anche di mandare un gruppo sulle tappe di un viaggio tematico negli Stati Uniti; il nostro ufficio gruppi e di incentive svolgono spesso queste attività ad hoc fuori listino. Negli anni, certamente, le richieste sono cambiate e registriamo meno profondità culturale e più ricerca di comfort ed esclusività», conclude Brunamonti.Oltre al voyage designer, un’altra figura richiesta nel settore turistico è il travel manager, uno specialista che si occupa di governare i processi di approvvigionamento, di gestione e di controllo relativi alle spese di viaggio e rappresentanza, di monitorare le tariffe negoziate e di implementare le strategie che raziona-lizzano i costi. Il travel manager, negli ultimi anni, ha acquisito un crescente rilievo strategico anche in Italia, sulla scorta di quanto accaduto da tempo all’estero. È un consulente di direzione che disegna una politica centrata sugli obiettivi e aumenti del margine operativo lordo e sulla soddisfazione dei viaggiatori.Tra le principali leve che questa figura professionale può utilizzare a questo scopo vi sono quindi l’ottimiz-zazione della spesa alberghiera, la razionalizzazione dei processi di prenotazione, anche attraverso l’uti-lizzo di strumenti tecnologici all’avanguardia, nonché il miglioramento della travel policy e del suo rispet-to. In questo contesto, il contributo che questo professionista può fornire, in termini di controllo dei costi e di identificazione delle opportunità di risparmio, che si traducono in un immediato aumento del margine operativo lordo dell’azienda, è determinante.Nella maggior parte delle aziende, l’organizzazione dei viaggi d’affari è regolata da precise normative: infatti, la mansione principale del travel manager è il controllo del rispetto della travel policy, ovvero l’in-sieme di regole che il dipendente in viaggio deve rispettare, come per esempio l’alloggio in una determi-nata categoria alberghiera. Per svolgere con efficacia il suo ruolo, il travel manager necessita di ampie competenze tecniche e professionali, come l’elevata capacità di analisi e di negoziazione, oltre a una profonda conoscenza dei meccanismi del settore e a caratteristiche personali di autorevolezza.Occorre anche facilità di comunicazione che gli consentano di rapportarsi al meglio con i suoi clienti e stringere una fitta rete di rapporti con i più diversi interlocutori. Per svolgere questa funzione bisogna inol-tre saper negoziare le tariffe con vettori aerei e catene alberghiere, per cui precedenti esperienze nel setto-re turistico sono preferibili. Per diventare travel manager è preferibile aver effettuato studi che implementi-no le scienze turistiche e economiche. Infine ha bisogno anche di un partner affidabile che, oltre a farsi carico della gestione tecnico-operativa del viaggio, sia in grado di affiancarlo come consulente esperto del settore e di supportarlo con un’ampia serie di servizi.

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3percorso e • Il mondo del lavoro

Approfondimenti

Voyage designer: l’identikit

Mansioni principali Competenze Studi e prospettive

È incaricato a soddisfare il cliente attraverso la ricerca dello stile di una vacanza tailor made

Intraprendenza, passione per i viaggi, capacità di relazionarsi con i clienti, propensione alla vendita e all’attività di consulenza

Preferibilmente una laurea in di-scipline economiche o umanisti-che

Ottime conoscenze geografiche, preferibilmente una precedente esperienza nel settore

Questa figura nasce negli Stati Uniti dove è già molto ben radica-ta, in Italia invece è ancora in fase di sviluppo ma con potenzialità di crescita notevole

Si occupa di proporre, organizza-re e soddisfare le richieste dei propri clienti, offrendo i migliori prodotti presenti sul mercato e creando itinerari su misura

(Di R. Hassan, Italia Oggi)

Turismo - Il futuro del lavoro è nel web 2.0 e nelle startup innovativeEsperti di web marketing che sappiano spingere su internet un marchio, un pacchetto, un itinerario. Cono-scitori dei social network che riescano a far diventare virali dei contenuti e a creare delle tendenze. Sono queste le figure professionali che il settore del turismo cerca in Italia. Ma non solo: nel nostro Paese manca ancora la gestione diffusa delle prenotazioni sul web. Molti piccoli e medi hotel non sono dotati di un servizio di “booking”: bisogna creare delle piattaforme moderne, aggiornate, che consentano ai visitatori di prenotare con pochi click. […] «Il turismo nel nostro Paese rappresenta l’11% del Pil e dà lavoro a oltre tre milioni di persone, ma ci sono delle debolezze di sistema che non ci permettono di svilupparne tutte le potenzialità - spiega Carlo Radaelli, commissario straordinario dell’Agenzia nazionale per il turismo (Enit) nominato lo scorso luglio dal ministro Dario Franceschini – Il risultato è che mentre il mercato mondiale è in espansione, la quota riservata all’Italia si è contratta». Che cosa non va? «Ci sono problemi strutturali, dal servizio aereo poco sviluppato, agli hotel al di sotto degli standard internazionali. E poi poca promozione turistica mirata: oggi non basta più dire che l’Italia è bella, perché la concorrenza è agguerrita. Bisogna individuare pacchetti specifici, dall’enogastronomia al cicloturismo, dalla cultura al relax. E spingerli sul web». Per questo c’è bisogno di nuovi professionisti della comunicazione: «A cercare queste risorse sono le nuo-ve agenzie di promozione turistica e commerciale come Travel advisor , Netcomm , Quite people che usano i social network per lanciare destinazioni e creare tendenze – spiega Marina Ambrosecchio, presi-dente di Uet, Scuola universitaria europea per il turismo –. I ragazzi oggi devono sapere benissimo l’ingle-se e saper usare il web, dai social network alle tecniche seo (search engine optimization), per indicizzare meglio sui motori di ricerca siti e pacchetti. La cosa importante da capire è che non esiste più il turismo generico, ma tanti turismi molto mirati con una serie di esigenze specifiche che vanno anticipate».Tante le idee imprenditoriali innovative legate al turismo, come Map2App , che crea app di guide turistiche in tempi brevi e a costi super economici (800 euro contro i 10-15 mila di mercato). L’idea è venuta a Pietro Ferraris, 36 anni, insieme a Michele Orsi e Simone Biagiotti un paio d’anni fa: «Ci siamo accorti che gli alberghi italiani cercavano di diventare promotori delle città in cui si trovavano, senza però riuscire a dare ai turisti informazioni strutturate, che andassero oltre il materiale informativo cartaceo. Allora abbiamo pensato di realizzare una piattaforma in cui il cliente (hotel, istituzione pubblica, parco…) carica i propri contenuti con una procedura guidata molto facile. Poi noi creiamo un’app e la mettiamo online. Il servizio è partito molto bene, con oltre 500 app all’anno. Abbiamo clienti in tutto il mondo, da De Agostini e Mon-dadori all’ente California state parks».

(A. Dal Monte, Il Sole24ore)