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Il Fli passa all’opposizione, acquistando un uomo in più: Pennata. Il Vicesindaco Garzia critica il Piano Regolatore e viene allontanato dalla Giunta dal Sindaco Bruschini. De Angelis (bontà sua) si rende disponibile per una nuova candidatura a Sindaco di Anzio (il Senato non lo soddisfa?). Questo è il rebus che i nostri amministratori hanno composto per il Natale di Anzio. La soluzione aiuterebbe l’inconcludente alleanza di centro destra a salvare capre e cavoli, dopo quattordici anni di amministrazione svolti nel completo disinteresse per la città e per i cittadini. Rotonde a parte. Il PDL a livello nazionale perde consenso e decoro; pertanto i cuginetti di Anzio hanno bisogno di illudere i cittadini della nascita di alternative valide ad un’amministrazione che comincia ad avere numeri molto bassi, avendo seminato poco e male e raccolto solo insoddisfazione da parte dei residenti. In questo modo, con la nascita di una Alleanza di Centro (il possibile terzo polo), pensano loro (e solo loro ovviamente) che le persone possano dimenticare magicamente che la condizione attuale della città sia stata voluta dai personaggi citati, protagonisti del vecchio che crolla e che vorrebbero riverniciare a nuovo con stratagemmi da camaleonti. La soluzione del rebus visto all’inizio non può che essere la seguente: Faranno Palla Domani alle Amministrative Garantendosi Sostegno al Ballottaggio. Dato che il centro sinistra in questi anni sta seminando bene e raccogliendo sempre maggiori simpatie, e si prevede che il suo candidato potrà andare al ballottaggio. Tuttavia non possiamo escludere un’altra remota soluzione: Fli e Partito Democratico Amici si Garantiscono Sostegno al Ballottaggio. Tanto si starebbe sempre tra cugini! Ma poi come la metteremmo con il Piano Regolatore voluto dal duo De Angelis-Bruschini e con il progetto del grande-porto ammazza-città, partorito sempre dallo stesso duo? NUMERO TRENTASEI - GENNAIO 2012 L I N F O R M A Z I O N E F A CENTRO REBUS DI NATALE Andrea Mingiacchi NATALE 2011: SOTTO L’ALBERO SOLO CARBONE Aspettative nere per i negozianti IL SINDACO BRUSCHINI INCONTRA IL PREFETTO Il punto sulla richiesta di una commissione d’accesso antimafia PIANO REGOLATORE: IL PIANTO DEI COCCODRILLI Ancora polemiche e nessuna responsabilità AD ANZIO UNA NUOVA STAZIONE METEO MARINA Mare e ambiente costantemente monitorati MENSE: PARLA IL DIRETTORE DIDATTICO III CIRCOLO LAVINIO “I bimbi che non vanno alla mensa devono pranzare a casa”

Anzio-Space 36 - Gennaio 2012

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Mensile dell'Associazione Culturale 00042

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Il Fli passa all’opposizione, acquistando un uomo in più: Pennata. Il Vicesindaco Garzia critica il Piano Regolatore e viene allontanato dalla Giunta dal Sindaco Bruschini. De Angelis (bontà sua) si rende disponibile per una nuova candidatura a Sindaco di Anzio (il Senato non lo soddisfa?).

Questo è il rebus che i nostri amministratori hanno composto per il Natale di Anzio. La soluzione aiuterebbe l’inconcludente alleanza di centro destra a salvare capre e cavoli, dopo quattordici anni di amministrazione svolti nel completo disinteresse per la città e per i cittadini. Rotonde a parte.Il PDL a livello nazionale perde consenso e decoro; pertanto i cuginetti di Anzio hanno bisogno di illudere i cittadini della nascita di alternative valide ad un’amministrazione che comincia ad avere numeri molto bassi, avendo seminato poco e male e raccolto solo insoddisfazione da parte dei residenti. In questo modo, con la nascita di una Alleanza di Centro (il possibile terzo polo), pensano loro (e solo loro ovviamente) che le persone possano dimenticare magicamente che la condizione attuale della città sia stata voluta dai personaggi citati, protagonisti del vecchio che crolla e che vorrebbero riverniciare a nuovo con stratagemmi da camaleonti.La soluzione del rebus visto all’inizio non può che essere la seguente:Faranno Palla Domani alle Amministrative Garantendosi Sostegno al Ballottaggio.Dato che il centro sinistra in questi anni sta seminando bene e raccogliendo sempre maggiori simpatie, e si prevede che il suo candidato potrà andare al ballottaggio. Tuttavia non possiamo escludere un’altra remota soluzione:Fli e Partito Democratico Amici si Garantiscono Sostegno al Ballottaggio.Tanto si starebbe sempre tra cugini! Ma poi come la metteremmo con il Piano Regolatore voluto dal duo De Angelis-Bruschini e con il progetto del grande-porto ammazza-città, partorito sempre dallo stesso duo?

N U M E R O T R E N T A S E I - G E N N A I O 2 0 1 2

L ’ I N F O R M A Z I O N E F A C E N T R O

REBUS DI NATALE

Andrea Mingiacchi

NATALE 2011: SOTTO L’ALBERO SOLO CARBONE

Aspettative nere per i negozianti

IL SINDACO BRUSCHINI INCONTRA IL PREFETTO

Il punto sulla richiesta di una commissione d’accesso antimafia

PIANO REGOLATORE: IL PIANTO DEI COCCODRILLI

Ancora polemiche e nessuna responsabilità

AD ANZIO UNA NUOVA STAZIONE METEO MARINA

Mare e ambiente costantemente monitorati

MENSE: PARLA IL DIRETTORE DIDATTICO III CIRCOLO LAVINIO “I bimbi che non vanno alla mensa devono pranzare a casa”

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2 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e [email protected]

CONVENZIONI CON POSSIBILITA’ DI TRATTENUTA IN BUSTA PAGA PER I DIPENDENTI DEL COMUNE DI ANZIO – REGIONE LAZIO - COLGATE PALMOLIVE – ALPLA- ASL RM H

– ABBOT – RECORDATI – WHYETH PFIZER – SELEX – SIGMA TAU – ICA FOODS - FIORUCCI – O/I –

PROCTER & GAMBLE - IBI LORENZINI

TARIFFE SCONTATE PER GLI ISCRITTI CGIL – UIL – CISL – CNA – CONFESERCENTI – SOCI COOP- INARCASSA

RIvIERA ZANARdELLI 45 – ANZIO TEL 06 98340765 - FAx 06 98342058

POLIZZE AUTO – INFORTUNI – MALATTIA – COMMERCIO – RC DELL’IMPRESA –

RC DEL PROFESSIONISTA – VITA – FONDI PENSIONE

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Mensile di Informazione di Anzio e Nettunon.36_gennaio 2012

NATALE 2011: SOTTO L’ALBERO SOLO CARBONEdi giocattoli come lui, è un Natale come gli altri. Ormai la gente è abituata a comprare i giocattoli ‘pubblicizzati’, quelli che vanno per la maggiore, nei grandi centri commerciali. “Io ormai sono anni che mi dedico a vendere giocattoli più a buon mercato, che non costano una barca di soldi, perché meno di ‘moda’. Se non li vendo a Natale, lo faccio durante l’anno. Il commercio ad Anzio, purtroppo non è più come prima. Adesso devi centellinare ogni ordine che fai, perché rischi di vendere un determinato genere di articolo a discapito di un altro. Così facendo, rischi che tutto quello che guadagni da una parte, lo perdi con il mancato guadagno di quello invenduto. Dopotutto ad Anzio centro siamo rimasti pochi, sì e no 1.800 persone. Il nostro lavoro sta diventando come quello della stazione Termini, ‘di passaggio’. Aspetti la persona che viene da fuori, che fa la passeggiata sul lungomare, che va a farsi la mangiata nei ristoranti sul porto e che poi si fa il giretto in piazza. E tu stai lì, ad aspettare che entri nel negozio e compri qualcosa…”.Cambiamo settore e proviamo a vedere se almeno, in tempo di vacanze, il business legato ai viaggi riesce ancora a tirare; in questo campo il sondaggio della Confesercenti, è molto chiaro. Il settore a livello nazionale sembra tenere, cambiano però le abitudini, infatti coloro che decideranno di passare le feste in viaggio, lo faranno in modo massiccio all’estero (+9% rispetto al 2010), sicuramente alla ricerca di prezzi più convenuti rispetto alle località e agli alberghi italiani.Siamo andati all’agenzia di viaggio ‘Le rotte di Cousteau’ di Lavinio, per vedere se la tendenza nazionale si rispecchia con quella locale. “La crisi nel settore c’è” –ci dice il titolare- “ed è tanta. Nonostante il periodo delle feste e le moltissime offerte che proponiamo, soprattutto per quanto riguarda i pacchetti esteri, siamo pressoché fermi. Già l’anno scorso c’era stato un sensibile calo negli affari, ma quest’anno stiamo viaggiando ad una media che sfiora il 20% in meno di richieste. Il che per un settore come il nostro è tantissimo”.Niente! Qui siamo decisamente in controtendenza. La crisi, ad Anzio, sembra colpire un po’ tutti e a questo punto non resta che sperare che a Natale avvenga, oltre al miracolo della nascita del Salvatore, anche quello della ‘rinascita’ dell’economia.

In queste ultime settimane, leggere le statistiche delle varie indagini di settore è sempre uno shock. L’ultimo della serie è quello diramato dalla Confesercenti-Swg, dal titolo ‘Il lavoro sotto l’albero’, dove si evince che il 64% degli italiani, quest’anno spenderanno meno per le feste natalizie. La paura della crisi, le possibili ripercussioni della manovra finanziaria del Governo, spingono ad una prudenza ancora maggiore di quella mostrata negli ultimi anni. Più di un italiano su cinque pensa addirittura di tagliare le spese del 50%. Se il Natale 2010 è stato all’insegna dell’attesa di tempi migliori, quello 2011 sembra confermare la difficile situazione economica delle famiglie italiane. Secondo questi dati, delle tanto sospirate tredicesime (circa 41 miliardi di euro), dovrebbero essere destinati ai regali solo 5 miliardi.Chi percepisce una tredicesima mensilità la userà principalmente (36%) per le spese per casa e famiglia: ma quasi un quarto verrà destinata al risparmio. Una quota significativa servirà invece a coprire quelle spese già sostenute e non ancora saldate (27%), tra cui i mutui. A questo punto viene da domandarci, come sarà il Natale 2011, e soprattutto nel nostro piccolo, come sarà ad Anzio?Quando questo numero di Anzio-Space andrà in stampa, non potremmo avere la situazione definitiva sull’effettiva ‘corsa ai regali’ o ‘sull’abbuffata dei cenoni di Natale o di Capodanno’, ma fin da ora possiamo fare ugualmente delle previsioni anche in base alle aspettative dei negozianti. In poche parole, nell’attesa della tredicesima, saranno così fiduciosi da riempire i propri negozi di prodotti o si terranno sul chi va

là, sperando di non ritrovarsi a gennaio con le botteghe ancora piene di mercanzia da riciclare con i saldi? È fuori di dubbio che poi nel periodo natalizio la fanno da padroni i centri commerciali che possono giocare sulla possibilità di offrire merce (soprattutto quella tecnologica) ad un miglior prezzo, portando ancora più crisi al settore del piccolo commercio, ma la parola d’ordine per tutti è ormai una sola: risparmiare! Abbiamo parlato di tutto ciò con alcuni negozianti di Anzio, tutti concordi nel dire che la crisi non solo c’è, ma la si vede chiaramente col fatto che i loro negozi risultano praticamente vuoti. Piero Stefani, titolare di ‘Centolire’ ci accoglie nel suo negozio, pressoché deserto. “Come vede, il negozio parla da solo. Non c’è un’anima…” Ci dice, poi, che spera ancora nel miracolo del Natale, delle spese dell’ultimo momento, ma è pur vero che “Sperare, però, con la situazione di oggi, non è facile. Le previsioni sono brutte, siamo così stanchi e avviliti che da una parte non sappiamo neanche più in cosa sperare. Purtroppo non c’è la mentalità del turismo. Se tutti i negozi fossero sempre aperti, la gente sarebbe più attirata ad uscire, a spendere. Per esempio, qui dietro l’angolo (piazza Garibaldi) hanno aperto la pista di pattinaggio sul ghiaccio per le festività. Mentre i figli vanno sui pattini, i genitori potrebbero farsi una passeggiata, fare shopping. Invece in certe giornate sono l’unico negozio ad avere le saracinesche tirate su. Con questa mentalità non si va da nessuna parte”. Altro negozio ‘storico’ di Anzio centro è ‘Il Bazar’, aperto da quasi cent’anni su Piazza Pia; Ennio Colantuono ci dice apertamente che per i piccoli negozianti Maurizio D’Eramo

La crisi ridimensiona le abitudini nel periodo delle feste. Aspettative nere per i negozianti

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4 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Città

“Ragazzi, non abbiate mai paura di pensare, di denunciare, e di agire da uomini liberi e consapevoli. State attenti, siate vigili, siate sentinelle di voi stessi! L’avvenire è nelle vostre mani. Ricordatelo sempre”. Sono le parole che il magistrato Antonio Caponnetto amava ripetere ai giovani. Un uomo, un giudice, che si è sempre battuto per diffondere la legalità e sconfiggere la mafia. A lui e al tema della giustizia è stato dedicato, il 16 dicembre, il convegno “Giovani, sentinelle della legalità” rivolto alle scuole del territorio e organizzato dall’Associazione Culturale 00042 in concerto con la fondazione Caponnetto. È partendo dalle nuove generazioni che si costruisce e diffonde la legalità. E i ragazzi sono stati pronti a recepire il messaggio come testimonia la grande partecipazione degli studenti dell’Istituto “Emanuela Loi” di Nettuno e del liceo Chris Cappell di Anzio, che hanno aderito all’iniziativa. Il convegno si è aperto con i saluti del preside Novara cui è seguita un’introduzione del presidente dell’associazione Andrea Mingiacchi, che ha evidenziato come “l’importanza del crescere nella via della legalità sia fondamentale per migliorare una società sempre più sperequativa e precaria e dove sono proprio i più giovani a risentire delle condotte illegali praticate dalle generazioni passate. L’unica strada praticabile per un miglioramento della collettività dipende proprio dai ragazzi, dalla loro capacità di cambiare regole sporche, ormai troppo diffuse, e condurre la vita nella legalità.” Tra le autorità locali erano presenti il sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta e

l’assessore provinciale Aurelio Lo Fazio. Dopo gli interventi delle autorità, l’avvocato Enrico Maria Morelli ha fatto un’analisi oculata e ponderata dei fatti illegali accaduti ad Anzio e Nettuno nell’ultimo decennio. L’analisi è stata seguita con interesse dai giovani, che hanno manifestato sgomento di fronte a tanti reati a loro vicini, e dei quali hanno preso, forse per la prima volta ampia coscienza. Subito dopo è stato proiettato un video sulla storia del giudice Caponnetto: il suo arrivo in Sicilia, la creazione del pool anti-mafia con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, il grande processo alla mafia e la tragica fine di una strenua battaglia con la morte degli stessi. Alla fine del filmato, che ha lasciato commosso tutti, è intervenuto il dott. Domenico Bilotta, responsabile nazionale del settore scuola

della fondazione Caponnetto. Nel suo intervento ha spiegato ai giovani quanto la mafia, o meglio, le mafie siano meschine e ormai ben inserite all’interno della società tanto da essere, agli occhi di chi è inesperto, irriconoscibili. Bilotta ha evidenziato il fatto che serve una certa formazione per riconoscere questo fenomeno e non trovarvisi un giorno, magari, a farci affari assieme. Pertanto occorre che le persone, i ragazzi e ancor più gli amministratori, siano preparati ed educati a conoscere le modalità comportamentali di coloro che vivono nell’illegalità per poterli evitare e allontanare. Nell’intervento Bilotta ha poi spiegato che le mafie riciclano circa 200 miliardi di euro l’anno e che pertanto la loro forza economica spesso porta connubi nel mondo degli affari legati alla politica, dei quali non vorremmo mai sentire parlare. Le mafie riciclano denaro attraverso l’apertura di night, ristoranti, e soprattutto nell’ambito della costruzione edile. Quest’ultimo aspetto ha creato sgomento in aula, visto che ad Anzio di cantieri edili ne sono sorti a centinaia ed altri ne sorgeranno. Bilotta ha concluso il suo intervento con una promessa. La fondazione Caponnetto e l’associazione 00042 torneranno ad unirsi tra marzo e maggio per iniziare un percorso con gli istituti della zona, lasciando ai ragazzi e ai loro insegnanti il compito di riflettere e indagare nel frattempo sulle illegalità espresse dal nostro territorio. Ai ragazzi non manca di certo quella curiosità, ma soprattutto la volontà di lavorare a favore della legalità, di essere come amava ripetere Caponnetto “sentinelle della legalità”.

Andrea Mingiacchi

“GIOVANI SIATE SENTINELLE DELLA LEGALITÀ”

Successo per il convegno organizzato dall’Associazione 00042 e la Fondazione Caponnetto

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servizi ad esse affidati”. Viene istituita come misura di prevenzione; se nominata viene guidata dal prefetto e da rappresentanti delle forze dell’ordine o del ministero che presentano una relazione dopo tre o sei mesi. Sulla base di tale relazione il prefetto propone lo scioglimento del consiglio comunale oppure indica, sanzionandoli, coloro che sono condizionati. La proposta di scioglimento è votata dal consiglio dei ministri. Chiudiamo con una precisazione: con la legge numero 136 del 23 agosto 2010 i finanziamenti sono monitorati per legge; cioè il protocollo d’intesa sui flussi finanziari, che riguardano la costruzione del nuovo porto di Anzio, dovrà essere sottoscritto per legge, al fine di garantire la tracciabilità dei soldi e prevenire le possibili infiltrazioni di associazioni mafiose allo scopo di riciclare denaro sporco.

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e propria richiesta dal Viminale (anche per l’avvicendamento tra Roberto Maroni e il neo Ministro Anna Maria Cancellieri). Da considerare ci sono anche i tempi burocratici: il prefetto dovrà inviare una relazione, sulla base della quale il ministro dell’interno risponderà in Parlamento a coloro che hanno posto l’interrogazione. Successivamente i due si incontreranno personalmente e sulla base di tale incontro il prefetto deciderà se inviare o meno la commissione d’accesso. Ma che cos’è la commissione d’accesso e come procede? La commissione viene nominata per accertare “elementi su collegamenti diretti o indiretti degli amministratori con la criminalità organizzata o forme di condizionamento tali da compromettere la libera determinazione degli organi elettivi, oltre che il buon andamento delle amministrazioni e dei L.T.

Il punto sulla richiesta di alcuni parlamentari Pd di una commissione d’accesso antimafia

Un consiglio comunale sempre più diviso e la nomina del nuovo assessore all’urbanistica

IL SINDACO BRUSCHINI INCONTRA IL PREFETTO PECORARO

PIANO CASA: LA MAGGIORANZA SI SPACCA

Si è svolto martedì 22 novembre il tanto atteso incontro tra il sindaco di Anzio Luciano Bruschini e il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro. Il tema principale dell’incontro è stato la richiesta, di cinque parlamentari del Pd, di inviare ad Anzio una commissione d’accesso antimafia, per verificare eventuali condizionamenti, dell’amministrazione e del consiglio comunale, da parte della criminalità organizzata. Il sindaco, dopo aver ringraziato il prefetto per la sua disponibilità, si è detto molto preoccupato e perplesso da tale richiesta, aggiungendo che sulla base delle sue conoscenze, politiche e personali, nessuno è condizionato. A conforto della tesi del primo cittadino c’è anche il prefetto che alla commissione antimafia ha dichiarato che non si evidenziano coinvolgimenti dell’amministrazione pubblica. In prefettura non è ancora arrivata una vera

3 ter, che prevede la demolizione di fabbriche e la ricostruzione di residenze sulle stesse aree con un aumento di cubatura del 30%. Presente anche il neo assessore all’urbanistica del comune di Anzio Sebastiano Attoni, il quale si è detto d’accordo con il Pd e ha dichiarato di avere in programma una riunione sull’argomento con tutte le forze politiche in consiglio comunale concludendo il suo intervento con una riflessione: “L’aumento di cubatura previsto dal piano casa porta anche ad un incremento abitativo, ma siamo in grado di sostenerlo non avendo i servizi?”. La priorità ai servizi d’altro canto era stato anche un cavallo di battaglia di Garzia: allora viene spontaneo chiedere se esista una differenza di vedute tra il vecchio ed il nuovo assessore e se sì quale sia. Buon Natale.

Tempo di feste: a Natale diventano tutti più buoni e a Capodanno si fanno i botti. Ad Anzio quest’anno i botti si sparano un mese prima del solito: il Fli esce dalla maggioranza e il sindaco Luciano Bruschini toglie le deleghe all’assessore all’urbanistica Ruggero Garzia.Procediamo con ordine: è il 25 novembre scorso e siamo in pieno svolgimento del consiglio comunale, tema all’ordine del giorno la discussione del piano casa. Mario Pennata, consigliere recentemente passato al Fli, dopo essere stato eletto nelle file del Pdl chiede la verifica del numero legale al presidente del consiglio comunale, abbandonandolo successivamente seguito dagli altri rappresentanti di futuro e libertà. Il motivo? Sembra che non gli sia stata concessa la parola per ben due volte dato che voleva spiegare il motivo del suo cambio di partito. Lo stesso Pennata, oltre che dai suoi, viene seguito anche dai consiglieri del Pd e del Prc, i quali lasciando la seduta non permettono al consiglio di continuare visto che la maggioranza non ha il numero legale.Dopo pochi giorni si svolge un altro consiglio comunale, con vari temi all’ordine del giorno, ma ci sono altri cambiamenti: Garzia non è più l’assessore all’urbanistica, il sindaco Bruschini gli ha ritirato le deleghe, inoltre lo stesso

sindaco annuncia che la maggioranza è a 17 consiglieri e la coalizione è composta da: Pdl, Lista Bruschini, Udc e La Destra. Infine afferma che non ha nessuna intenzione di dimettersi e che si ricandiderà alle prossime elezioni. Dunque sembra esserci una vera e propria spaccatura, cosa che viene confermata dal consigliere (sempre di Fli) Giulio Godente, il quale dice che il partito non si sente più rappresentato dalla maggioranza e dalla quale ha annunciato ufficialmente l’uscita. Intanto il 3 dicembre il Pd ha tenuto un incontro presso l’hotel Lido Garda per parlare proprio del piano casa. All’evento hanno partecipato i vari consiglieri del Pd di Anzio, oltre al vice sindaco di Nettuno Alberto Andolfi. Secondo il partito anziate ci sono alcuni punti da modificare prima di riportare questo argomento in consiglio, su tutti l’articolo Leonardo Tardioli

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e la pressione atmosferica.Tutti i dati sono trasmessi via internet sul sito www.mareografico.it dove si trovano i dati di oltre 30 stazioni meteomarine in tutto il Paese, coordinate dalla RMN che, a brevissimi intervalli, quasi in tempo reale, forniscono tutte le caratteristiche citate. Il sito, inoltre, ha una tabella della previsione delle maree e una mappa delle zone a rischio di onde anomale dovute a minitsunami per l’effetto di fenomeni sismici locali sottomarini, per questa ragione vi sono nove stazioni in Italia con rilevatori più specifici a questo tipo di fenomeno. L’analisi dei dati è a fini progettuali e scientifici e sarà confrontata con quella relativa ai dati storici. Il mare e l’ambiente di Anzio verranno dunque monitorati costantemente e in futuro potranno essere collegati altri sensori, a controllare la qualità delle acque.

Alessandro Tinarelli

MARE E AMBIENTE COSTANTEMENTE MONITORATI

Le vie fatte dagli antichi romani sono ancora resistenti. Le nostre, invece, sono piene di buche

AD ANZIO UNA NUOVA STAZIONE METEO MARINA

STRADE PERICOLOSE ANCHE PER CHI VA IN MOTO. LA PRUDENZA NON BASTA

Nei primi giorni di dicembre sul molo Pamphili della città neroniana è stato installato un rilevatore meteo a finalità pubblica e di notevole interesse scientifico. Il ministero dell’ambiente tramite l’Ispra, (Istituto Superiore Protezione Ricerca Ambientale), ha sviluppato il progetto della Rete Mareografica Nazionale (RMN). Il servizio del tutto autonomo delle stazioni invia i dati in tempo reale via umts fornendosi dell’energia necessaria tramite un pannello solare. L’impianto è formato da un palo installato sul molo, denominato unità meteo, che rileva la direzione e la velocità del vento tramite un anemometro installato a 10 metri dal suolo, la temperatura e l’umidità dell’aria tramite sensori; mentre l’unità mareografica è composta dall’asta idrometrica, un tubo alto tre metri e dal diametro di 40 centimetri semisommerso nel mare che rileva con appositi sensori l’altezza delle onde, la temperatura del mare

quasi un rodeo. Perciò chiediamo agli uffici preposti che quando si fa la gara d’appalto si dovrebbe includere nel capitolato tutto quello che occorre per avere un lavoro ben fatto e più duraturo. Perché di strade dissestate, ad Anzio, ce ne sono in quantità: via della Fornace, via Ardreatina vicino Tor Caldara, via Nerone, Viale Roma e tante altre.

Nelle vie del Quartiere Europa, nel corso degli anni si sono formate delle buche, che mettono a rischio chi percorre le strade ogni giorno, motociclisti compresi. Per questo mi domando: perché i motociclisti pur andando piano devono farsi male? Quando si rinnovano le strade, le ditte preposte e incaricate non potrebbero adoperare materiali più resistenti oppure mettere qualche centimetro in più di bitume?Magari così facendo saremmo tutti più contenti: non ci sarebbero più le lamentele degli utenti della strada, i motociclisti vivrebbero senza il rischio di cadere anche nel fango e gli automobilisti di rompere qualche componente della vettura.Le strade fatte dai romani, messe in opera due mila anni fa, oggi sono ancora resistenti a testimonianza di come gli antichi, pur non avendo nulla, usassero l’ingegno e la volontà per far bene le cose. Invece oggi, anche avendo il conforto di tutte le possibilità tecnologiche, si fanno strade che dopo un mese cadono a pezzi con le conseguenze facilmente intuibili. Eppure se venissero realizzate in maniera consona i vantaggi sarebbero doppi:

l’amministrazione comunale otterrebbe un risparmio notevole nel caso d’incidenti di un certo livello, mentre gli automobilisti e tutti gli altri utenti della strada guiderebbero e viaggerebbero con più tranquillità. I cittadini dovrebbero aver diritto ad avere strade non magari lisce come un biliardo ma neanche avere “trappole” più o meno a vista, come tombini a volte troppo alti o affossati che costringono chi guida a fare Marzio Flavio Baldoni

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Guglielmo Natalini

L’uscita (o la cacciata!), del vice-sindaco e assessore all’urbanistica Ruggero Garzia dalla giunta comunale, ha fatto esplodere le polemiche sull’attuazione del Piano Regolatore con pochi precedenti significativi negli anni passati. Questo per l’evidente interesse delle forze politiche (di tutti i colori!) a rimandare quanto possibile l’ammissione della terrificante realtà di un territorio irrimediabilmente compromesso da una dissennata espansione edilizia. Gli stessi che hanno approvato il Piano e lo gestiscono da sei anni, ora si battono il petto con squallidi rimpalli di responsabilità, senza un serio esame della situazione attuale come condizione per proposte di salvaguardia del poco salvabile rimasto. Il vice-sindaco uscente ha affermato che i 7.000 appartamenti invenduti provocano fallimenti a catena dei costruttori, che a loro volta trascinano nel dissesto molte ditte fornitrici. L’entità dell’invenduto è terrificante considerando che il Piano prevede l’edificazione di circa 10.000 appartamenti e che una parte di nuove residenze sono ancora da completare. Questo può significare che sono stati messi in vendita senza esito, anche appartamenti costruiti in precedenza. Comunque se i numeri sono forniti da chi come assessore è stato responsabile dell’urbanistica partire dal 2008, è obbligo crederci. Quello che invece appare inaccettabile è il tentativo da parte di molti amministratori di far credere che il Piano sia buono, ma che è stato rovinato da una cattiva gestione, il che tra l’altro costituirebbe non una scusante ma una colpevole aggravante per le loro stesse responsabilità. Per quanto riguarda la catena di fallimenti che si sarebbe messa in moto è forse necessaria una certa cautela, esistendo il fondato sospetto (che solo la Direzione Investigativa Antimafia e l’Autorità Giudiziaria possono accertare!) sull’esistenza di capitali sporchi riciclati dalla criminalità organizzata, la quale notoriamente tende ad evitare i fallimenti. Altra gravissima affermazione riguarda la destinazione degli oneri riscossi per la concessione delle licenze edilizie, che solo per il 50% sarebbero stati utilizzati per opere di urbanizzazione primarie e secondarie, mentre il restante 50% sarebbe destinato a coprire oscuri buchi del bilancio comunale. Fino a non molti anni fa gli oneri erano versati in conto bloccato dal quale si poteva prelevare per la sola realizzazione di opere di urbanizzazione, ma un passato governo

berlusconiano ha inopportunamente abolito questo vincolo. Il mancato utilizzo degli oneri non è più un reato, ma rimane un errore inspiegabile per i cittadini, considerando le carenze di Anzio per quanto riguarda strade, fognature acquedotti, parcheggi, aree verdi. Altro grave problema riguarda il regolamento edilizio commissionato e pagato insieme alla redazione del Piano Regolatore e rimasto nel chiuso di cassetti. Nella realtà (e questo è più di un sospetto!) non si è voluto approvare il regolamento perché il rispetto delle sue regole avrebbe rallentato il rilascio a valanga delle licenze edilizie e costretto i costruttori a presentare progetti per residenze di migliore qualità, rispetto al molto squallore di buona parte del realizzato e rimasto invenduto. È facile prevedere che il regolamento sarà approvato, quando non ci sarà più niente da regolamentare. La normativa del Piano prevedeva che la sua realizzazione sarebbe stata indirizzata e monitorata da un ufficio specifico, sbandierato allora e mai entrato in funzione. È necessario tuttavia non dimenticare che i difetti di un’incontrollata espansione edilizia sono nel Piano stesso nella stessa misura della sua pessima realizzazione. Pochi numeri bastano supportare questa affermazione. I dati del censimento 2001 (conosciuti nel 2002) e presi a base per l’inizio di elaborazione del nuovo Piano Regolatore, indicavano per la città neroniana la presenza di una popolazione stabile di 36.407 abitanti e una consistenza edilizia di 28.866 abitazioni, di cui 13.681 occupate

da residenti stabili e di 15.185 seconde case per residenti temporanei. Partendo da questa realtà il nuovo Piano prevedeva la costruzione certa di 7.300 abitazioni cui si devono aggiunge l’edificabile in zone per le quali erano da definire successivamente gli standard urbanistici, il che aumenta fino a 10.000 unità il totale delle nuove residenze. La domanda che deve porsi ieri come oggi è: chi occuperà queste nuove abitazioni. Dopo che l’espansione edilizia prevista dal Piano sarà completata (e siamo già molto vicini!), la città disporrà 18.420 residenze per gli abitanti stabili e 20.440 per stagionali. Ipotizzando che il nucleo medio sia di 3 persone per residenza, le abitazioni per residenti stabili risultano adeguate, nella previsione che la popolazione di Anzio non supererà i 56.000 abitanti nei prossimi anni. Le seconde case per essere occupate richiederebbero la presenza do 61.300 abitanti stagionali, il che è difficilmente ipotizzabile rispetto alla realtà attuale, anche considerando che la crisi economica sta scoraggiando la concessione di mutui per l’acquisto di abitazioni da parte di famiglie, le quali hanno ben altro da pensare che all’acquisto di una seconda casa. Forse per Anzio, alle prese con questa massiccia presenza di case vuote, potrebbe esistere un futuro di riserva, ad esempio incentivando visite guidate di queste moderne necropoli dotate, assai meglio di Pompei, di acqua, luce, riscaldamenti, fognature e in certi casi anche di magnifici quanto inutilizzati pannelli solari.

Continuano le polemiche sull’attuazione del prg. Nessuno sembra assumersene responsabilità

PIANO REGOLATORE: IL PIANTO DEI COCCODRILLI

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Lavinio-Space8 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Città

Legambiente lancia l’iniziativa “Natale alle Cinque Terre, Val di Vara e Lunigiana”, per incoraggiare a scegliere come meta turistica queste splendide località, ferite un mese fa da una violenta alluvione. Andarci significa scoprire anche nel periodo invernale un territorio unico che merita di essere visitato ancor di più quest’anno. Sul sito www.vivilitalia.it sono state pubblicate le proposte turistiche per le festività natalizie e per ogni meta è disponibile il programma con le info sul posto, l’alloggio e i relativi prezzi.

Per gli amanti della corsa, la sfida dell’ultimo dell’anno si chiama “We run Roma 2011”: la gara di 10 km che il 31 dicembre attraverserà il centro storico della Capitale. L’evento sportivo, frutto della partnership tra comitato regionale Fidal Lazio e Nike, ha l’obiettivo di far rinascere gli antichi fasti della maratona di S. Silvestro - che si è svolta sino al 1989 - e di allineare la Città Eterna alle altre capitali come Londra, Praga o Madrid, che l’ultimo giorno dell’anno raccolgono la partecipazione di migliaia di atleti. Chi è interessato può iscriversi via e-mail o via fax, via on line sul sito www.werunrome.it oppure si può andare nei negozi convenzionati. A Nettuno aderisce Sport85, situato presso il centro commerciale Le Vele.

Anche quest’anno piazza Cesare Battisti sarà il centro del Capodanno nettunese: dalle ore 22,30 di sabato 31 dicembre si terrà il concerto di fine anno di Manuela Villa, mentre il conto alla rovescia di mezzanotte sarà condotto dal cabaret di Luciano Lembo, Alessandro Tirocchi e Maurizio Paniconi, provenienti dal “The morning show” di Radio Globo. Il giorno di Capodanno, sempre in piazza Cesare Battisti, a partire dalle ore 18,00 nuovo concerto gratuito con Marco Masini.

Turismo: “Natale alle Cinque Terre, Val di Vara e Lunigiana”

Sport: aspettando la “We run Roma 2011”

Capodanno a Nettuno. In piazza grandi artisti

BREVI:

Con le feste natalizie cresce la voglia di pattini e ghiaccio. E così anche ad Anzio, in piazza Garibaldi, è arrivata la pista di ghiaccio “sintetico” ecologica. Non inquina, non ha bisogno di nessun sistema di raffreddamento che consuma energia elettrica ed acqua, tutto nel pieno rispetto dell’ambiente. È veloce da montare, è di facile manutenzione, resiste al calore, al freddo, alla pioggia e soprattutto non ha nulla da invidiare alle classiche piste in ghiaccio, come testimonia la grande quantità di persone che ogni giorno pattinano a piazza Garibaldi. Solo nel primo week-end la pista ha registrato un’affluenza record di oltre mille persone, tra appassionati e semplici curiosi, tutti pronti a cimentarsi in una disciplina fra le più amate dei mesi invernali. Lunga 24 metri e recintata in plexiglas, la pista è formata da un insieme di pannelli “polimeri” incastrati in maniera tale da formare un piano perfetto e trattati con un speciale liquido per scivolare e pattinare in maniera ecosostenibile. Piste analoghe sono state già state sperimentate in altre città d’Italia come a San Marino, ad Avezzano, a Belluno o Palermo. E anche la città neroniana ha raccolto la sfida

Pattinare e divertirsi rispettando l’ambiente. Successo per la pista installata nel centro di Anzio

L’ECO-PISTA DI GHIACCIOCONQUISTA LA CITTA’

puntando ad una struttura ecologica nel perfetto rispetto dell’ambiente. A trasformare la sfida in realtà è stato l’imprenditore locale Vladimyr Kalmikov, che ha provveduto all’istallazione della pista. Il suo impegno e la sua volontà, unite a quella dell’amministrazione comunale, hanno reso possibile la riuscita del progetto. “La pista di ghiaccio sintetico - spiega Kalmikov - consente di pattinare 365 giorni all’anno, al coperto o all’aperto in ogni stagione. Anche su questo tipo di ghiaccio si usano i normali pattini a lama. Il nostro obiettivo è quello di avvicinare la gente a questa disciplina”, uno sport che merita di essere diffuso anche in città di mare come Anzio e Nettuno. La prossima sfida potrebbe essere quella di lasciare la pista anche in primavera o in estate. “Dopo il periodo natalizio – continua Kalmikov - ci piacerebbe renderla fruibile per tutto l’anno, cosa anomala ma molto bella. Un regalo ad Anzio e Nettuno per il 2012”. Per il momento rimarrà installata per tutto il mese di dicembre e gennaio: dal lunedì alla domenica dalle ore 15 alle ore 21. Ogni turno di pattinaggio costa 5 euro e dura un’ora nei giorni festivi e due ore nei giorni feriali. LC

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orientamenti e le esigenze delle popolazioni. L’attuale piano, invece, finisce per colpire solo l’area di Lavinio penalizzando fortemente un quartiere ormai popoloso e avviato ad un percorso di integrazione multiculturale del quale proprio le scuole territoriali sono state protagoniste in questi anni. Sono note, infatti, le capacità del personale scolastico del Collodi nell’accogliere e far crescere bambini di ogni provenienza, praticando una didattica efficace e innovativa. L’avvicendamento che deriverebbe dallo smembramento del circolo, metterebbe a rischio tutto un patrimonio di competenze e professionalità, con un danno irreparabile per il quartiere e la città. Quest’ultima ha bisogno che tutti i suoi abitanti, italiani e stranieri, godano degli stessi diritti, che non si creino disparità o conflitti tra i quartieri in una spirale da guerra tra poveri. Gli insegnanti e la dirigenza della scuola auspicano che il comune ripensi il suo piano recependo le proprie sollecitazioni e quelle dei genitori. Ci dicono dalla scuola: “Siamo aperti al dialogo e al confronto ma se sarà necessario daremo battaglia e cercheremo di portare la nostra vertenza nelle sedi istituzionali preposte. L’Assessore Del Villano ci deve ascoltare e prendere una decisione equa e rispettosa dei diritti e dei bisogni del territorio, non può lavarsene le mani; senza contare – aggiungono- che l’amministrazione da anni in campagna elettorale promette la costruzione di un nuovo plesso in via delle Bouganville, senza aver mai dato seguito a questo intento. La scuola non può essere usata ora come serbatoio di voti, ora come fonte di risparmio!”

Umberto Spallotta

Il Collodi è sul piede di guerra. I genitori, i maestri e la dirigente scolatica dell’importante plesso scolastico di Lavinio, esprimono tutto il proprio dissenso per il piano di dimensionamento proposto dal comune, ed hanno già raccolto oltre 1600 firme per fermarlo. Ma che cos’è il piano di dimensionamento? Si tratta di una serie di provvedimenti contenuti nella manovra finanziaria di Giuliano Tremonti di quest’ estate. In essa è previsto l’obbligo di accorpare i vari plessi scolastici presenti sul territorio in istituti comprensivi (dimensionamento appunto), in modo da creare delle realtà scolastiche comprendenti la scuola materna, le elementari e le medie inferiori, tagliando costi e personale. Tutto questo per produrre dei risparmi alle casse dello stato costringendo, però, ancora una volta, a iniqui sacrifici chi vive quotidianamente le drammatiche conseguenze della crisi economica, vedendo assottigliarsi i propri redditi e perdendo la possibilità di esigere i propri diritti. Il piano di dimensionamento proposto per

Anzio è particolarmente iniquo, perché finisce per penalizzare un territorio a discapito di altri: quello di Lavinio e Lido dei Pini. Infatti, mentre i Circoli Anzio1 e Anzio2 rimarranno sostanzialmente integri, il circolo di Lavinio che comprende la scuola elementare Collodi, la scuola Rodari, la scuola di Lido dei Pini ed ex Amnil (1600 alunni circa) finirà per essere smembrato, con la conseguenza

che la scuola Rodari e quella di Lido dei Pini verranno accorpate amministrativamente alla scuola media Falcone di Anzio Colonia. Tutto questo avverrà senza tener conto delle esigenze delle famiglie che abitano su quel territorio e del fatto che questi trasferimenti porteranno all’avvicendamento di circa 32 insegnanti e quattro impiegati amministrativi, due dei quali perderanno definitivamente la possibilità di essere ricollocati in zona. Inoltre, visto che la maggior parte degli studenti del circolo di Lavinio di solito s’iscrivono alla scuola media Virgilio una volta finite le elementari, perché mai accorparne alcuni plessi con la Falcone che si trova ad Anzio Colonia? Già il fatto di mettere insieme la gestione della scuola materna e dell’infanzia con la scuola media è denso di difficoltà e problemi che finiranno per creare situazioni complesse e disagevoli; ma se proprio è inevitabile per il comune procedere a queste sciagurate ristrutturazioni, si creino almeno istituti comprensivi omogenei territorialmente, in cui i tre livelli scolastici siano calibrati sugli

Previsti tagli e l’accorpamento con la scuola media Falcone di Anzio Colonia

CIRCOLO COLLODI: NO AL PIANO DI DIMENSIONAMENTO

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ESSERE IMPEGNATI NON VUOL DIRE ESSERE CONTRO.DIDATTICA E AMBIENTALISMO PER UN MONDO MIGLIORE

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La replica del direttore didattico del III circolo ai genitori che rinunciano al servizio di refezione

“I BIMBI CHE NON VANNO ALLA MENSA, DEVONO PRANZARE A CASA”

La pubblicazione sul numero di dicembre di una lettera di un genitore della scuola Collodi, che parlando a nome di 45 famiglie, chiedeva di non voler usufruire della mensa scolastica, ma di avere a disposizione, da parte della scuola, di un’aula per i propri figli, ha provocato la reazione del dirigente scolastico, dott.ssa Maria Teresa D’Orso, che ha chiesto la possibilità di un contraddittorio sulla questione. Dottoressa, quali sono le motivazione della lettera che non la trovano concorde?“In quella lettera si fanno una serie di affermazioni alquanto discutibili. Prima di tutto va detto che gli alunni di cui si parla sono iscritti al cosiddetto Modulo (27 o 30 ore settimanali di lezione), che prevede anche la possibilità, qualora ci siano i locali e una ditta di ristorazione esterna, della fruizione di una mensa, arrivando così a 31 ore didattiche. Nel momento in cui il genitore decide di non far mangiare il bambino a scuola, al bambino spettano solo le 30 ore, quindi per giusta regola, i bambini dovrebbero andarsene a casa e poi rientrare a scuola. Ora alcuni genitori che non hanno optato per la fruizione del pasto hanno chiesto di usufruire di uno spazio per far mangiare i propri bambini con i cibi portati da casa, vigilati dai docenti. Ma gli spazi che noi abbiamo sono spazi destinati ad aule. Nel momento in cui il docente accompagna la propria classe in mensa, contestualmente non può vigilare su nessun altro. Anche perché non essendo tempo scolastico, avendo i genitori scelto una opzione diversa, non c’è alcuna responsabilità da parte della scuola nella vigilanza. E io non posso mettere a disposizione, in orario non scolastico, dell’altro personale per vigilare sui bambini che non sono in mensa”.I genitori sembra abbiano richiesto di poter far mangiare i propri figli in mensa, insieme agli altri, in tavoli separati. Non è possibile questa ipotesi?“Non è possibile perché c’è una precisa nota da parte dell’Ente Locale, nella quale si chiariva, già dallo scorso anno, che i bambini che non fruiscono del pasto non possono avere un tavolo a parte. L’anno scorso eravamo riusciti ad avere una deroga, con un tavolo posto più lontano dagli altri, ma quest’anno ciò non è più possibile. Non lo è sia per motivi di spazio, che per il numero elevato degli alunni, ma soprattutto per il fatto che la ditta che eroga il servizio è tenuta al rispetto di alcune norme.

Tutto quello che si consuma nello spazio mensa deve essere il pasto cucinato da loro, anche per evitare qualsiasi eventuale ingerenza tra il pasto di un alunno e quello di un altro. Tenga presente che c’è un’alta percentuale di alunni che hanno pasti differenziati per via delle intolleranze alimentari. Chi si assumerebbe la responsabilità del malore di un bambino qualora uno degli intolleranti assaggiando un cibo portato da fuori si sentisse male? Il Comune è diventato più drastico sul rispetto di queste norme, così anche la ditta ‘Serenissima’ perché verrebbero meno quelle che sono delle precise norme di tipo igienico e di tutela della salute dei minori. Non è possibile che ci siano pasti forniti da una ditta, contestualmente a quelli portati dai genitori, che non hanno il controllo e la certificazione HCCP. Quei bambini non possono stare in quello spazio per una precisa disposizione dell’Ente Locale e della ditta che è depositaria di quello spazio, avendo lì una cucina e del proprio personale. Noi non abbiamo neanche le chiavi della mensa, così come non siamo i padroni dello stabile che è di proprietà comunale; anche noi siamo degli ospiti e come tali, dobbiamo attenerci a delle regole. Le decisioni spettano al proprietario dell’immobile. L’alternativa presentata dai genitori è quella di avere uno spazio a disposizione, ma io lo spazio non ce l’ho, non ho neanche un buco. E poi la richiesta dovrebbero farla, ad ogni modo, non a me, ma al Comune. Per esempio quando noi concediamo la palestra in uso esterno, la richiesta arriva a noi e al Comune. A noi, come Consiglio di Circolo, spetta dare solo un parere all’Ente Locale; dobbiamo solo controllare se la cosa è fattibile, e può esserlo solo se l’utilizzo avviene al di fuori dell’orario scolastico. La decisione finale spetta al Comune”.Quindi, per concludere? “Devo solo dire che non è possibile mettere a disposizione, come richiesto dai genitori, le stesse aule, perché mentre i bambini sono in mensa, esse vengono ripristinate con lo svuotamento dei cestiti ed areate. Così come non può esserci alcun tipo di commistione tra l’attività didattica e la presenza di estranei in tale orario, anche se in questo caso parliamo dei genitori che effettuano attività di vigilanza. Presenza di estranei che richiederebbe una copertura assicurativa; ci stanno una marea di problemi piccoli, ma che di fatto rispondono a delle norme e a delle regole”.

Maurizio D’Eramo

“Non posso che dar ragione alla dottoressa D’Orso. Purtroppo il genitore che rinuncia alla mensa deve andare a scuola, prendersi il bambino e poi riportarlo un’ora dopo. Purtroppo funziona così. Però devo pur dire a questi genitori che invece di fare delle iniziative, per così dire estemporanee, si rivolgessero direttamente alla commissione mensa, che sta cercando di fare il proprio lavoro con molta fatica, osteggiata dall’amministrazione comunale, o rivolgendosi direttamente con un esposto ai NAS o alle ASL”, spiega Paride Tulli, presidente della commissione mensa. “In questo caso renderebbero un servizio sicuramente maggiore ai propri figli. Il problema non si risolve con una mini-mensa, il problema coinvolge i 3.500 bambini che usufruiscono del servizio mensa che, spesso, mangiano male. Questi genitori devono trovare il coraggio di denunciare delle situazione circostanziate: ‘quel giorno è successo questo… quel giorno i bambini non hanno mangiato perché la frutta era marcia, o perché la pasta era scotta…’ Purtroppo fermarsi alla richiesta di uno spazio per una mini-mensa non porta a niente, anche perché la dirigente scolastica, giustamente dal suo punto di vista, non può autorizzarla. La commissione mensa sta cercando di fare qualcosa ed è l’unico dei tre organi previsti dal capitolato d’appalto che agisce, anche se troviamo una serie di ostacoli da parte della dirigenza comunale, che ci vieta anche di assaggiare i cibi. Non mi era mai capitato, in tanti anni di commissione. Sembra quasi che si facciano più gli interessi della ‘Serenissima’ che del comune. Ai bambini non rimane che la difesa nostra e dei genitori. Se i genitori si organizzassero meglio e si collegassero con la Commissione, avrebbero delle indicazioni più precise su come muoversi e fare qualcosa di utile, invece di intraprendere iniziative che purtroppo non arrivano da nessuna parte”. M.D’E.

IL PARERE DI TULLI, PRESIDENTE COMMISSIONE MENSA

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Alessandro Tinarelli

La politica ad Anzio è in fermento. Ormai alla vigilia di una nuova campagna elettorale le incognite e le sorprese saranno uno dei pensieri dominanti dei prossimi candidati. La rottura del FLI dovuta alle dimissioni dalla maggioranza di cinque consiglieri, l’allontanamento dell’assessore Ruggero Garzia - perchè il rapporto fiduciario è venuto meno si giustifica il sindaco Luciano Bruschini, dopo che l’assessore aveva rimesso le sue deleghe dell’edilizia - non aprono un quadro chiaro e certo su chi sarà il vincitore nelle prossime elezioni. Si rompe una consuetudine, grazie al quadro politico nazionale molto simile a quello locale, all’aumento esponenziale dei residenti che rendono più disomogenea la vecchia maggioranza e al palese fallimento dei grandi progetti come il nuovo porto che invecchia precocemente e la coriandolata di villette senza strutture, negozi, servizi, senza una strada decentemente asfaltata che rende la periferia tra le peggiori della provincia. A scanso di equivoci il sindaco Bruschini e il senatore Candido De Angelis si offrono disponibili a ricandidarsi uno contro l’altro e ci mettono la faccia. Dall’altra parte il partito democratico non ha personaggi condivisi da mettere sul piedistallo, ma una grande e perlomeno interessante idea sviluppatasi al suo interno e che verrà spiegata il 15 gennaio, al Lido Garda, alle ore 09,30 durante un incontro pubblico programmatico dal titolo: “Il Partito democratico incontra la città, idee e progetti a confronto per il futuro di Anzio”. L’obiettivo è quello di trovare gli spunti oggettivi giusti del nuovo programma da presentare agli anziati. All’incontro parteciperanno attivamente alcuni relatori che daranno le indicazioni a grandi linee per poi ascoltare le idee e le proposte dei rappresentanti di tutti i comitati di quartiere della città, delle forze di centrosinistra e di molte associazioni che contribuiranno a pianificare su quale futuro Anzio dovrà essere protagonista.Dunque se a destra ci mettono la faccia, a sinistra si cerca di comprendere quali siano gli interessi e le proposte dei cittadini. Il segretario del Pd Ivano Bernardone e la vicesegretaria Maria Cupelli, tra i tanti, portano avanti con entusiasmo questo progetto e sostengono che dopo aver partorito il programma

della e per la città, ci si confronterà con tutte le altre forze politiche che ne condivideranno i punti salienti per formare eventuali alleanze senza pregiudizi ideologici. Inoltre ribadiscono che: “questo sarà il primo di una serie di incontri attraverso i quali il PD intende costruire il proprio programma elettorale”. Tra gli invitati all’incontro del Lido Garda vi è l’Associazione 00042, rappresentata dal presidente Andrea Mingiacchi, che suggerirà delle proposte che hanno al centro la cultura, intesa come incentivo al cambiamento profondo di un modo di pensare, muoversi, respirare, parlare della cittadina. Le proposte culturali della 00042 coinvolgono direttamente i cittadini affinché tutti siano consapevoli del proprio valore e pensiero, interagiscano con le proprie virtù al bene della città promuovendo la priorità nel sentirsi partecipi, responsabili e realizzati della bellezza emotiva e panoramica di Anzio in modo che il turismo non sia più una chimera ma una meritata realtà. Una proposta impegnativa a cui l’Associazione crede fermamente perchè causa della sua stessa esistenza. Infatti il primo punto delle proposte insiste su un sogno: lo sviluppo del progetto del centro polivalente per i giovani. Una struttura che possa accogliere e stimolare i giovani nell’apprendimento e nello sviluppo, attraverso attività espressive, creative, educative, orientative e di sostegno psicologico. Tra le altre proposte c’è l’integrazione degli attuali musei di archeologia e dello sbarco con gli altri riguardanti la storia, le tradizioni del territorio, il lavoro e gli artisti locali. L’Associazione 00042 proporrà come punti del programma, inoltre, la creazione di un centro sperimentale di Biologia Marina, la promozione di un teatro comunale, la creazione di una sala delle esposizioni della città. L’apertura di UNO SPECIFICO ufficio comunale della cultura che faccia riferimento a tutte le associazioni e realtà culturali del territorio. La realizzazione di tale programma sarà possibile attraverso il recupero di complessi architettonici già esistenti e attraverso la costruzione di nuove strutture.

LA POLITICA CAMBIA ANNO E PASSOALLA VIGILIA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE, LA DESTRA PREPARA I SUOI CANDIDATI. LA SINISTRA

PUNTA SUL PROGRAMMA E IL CONFRONTO CON I CITTADINI

Qui Radio Nerone

LucIANus ET PAvO

La coerenza è una caratteristica importante Sindacus! Quando questa viene meno, qualcosa bolle in pentola! Caro Lucianus, i tuoi cari compagni di banchetti festosi e rigogliosi, stanno tutti scivolando sotto il tavolo strisciando via lontano da te! Hanno visto qualcosa di più appetitoso dei tuoi banchetti! Hanno puntato un Candido pavone che cammina fuori l’aia di Villa Sarsina. Caro Lucianus, il pavone in tempi antichi era simbolo di rinascita, e qui tanti sono ormai abbagliati dalla purezza della sua ruota del posteriore. Ma non scoraggiarti Sindacus, sai bene che i rettili sono golosi di uccelli, magari questa è la volta buona che rimani Imperatore a vita. Grande il mio Lucianus! Nerone è con te!

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Lavinio-Space12 Space-Politica14 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Giovani

di libri per bambini e ragazzi. Senza fare i moralisti e senza dare tutte le colpe ai media e a Facebook, cerchiamo di analizzare il problema a monte. Le statistiche dicono che i giovani soprattutto in Italia non sono accaniti lettori, ma affermano anche che i ragazzi leggono più dei genitori. Sarebbe quindi più appropriato che fossero questi ultimi a dare il buon esempio ai figli avvicinandoli alla lettura fin da bambini, per non farli ritrovare da adolescenti senza aver mai aperto un libro, evitando così che diventino dipendenti di tv, computer o videogiochi.Altro tasto dolente sono i costi. Se un giovane amante della lettura volesse comprare almeno 5/6 libri l’anno, si troverebbe in difficoltà dati i prezzi di listino delle nuove uscite in libreria, a meno che non disponga di grandi

Jessica Quaranta

Molti danno la colpa ai social network, ma è veramente così?

Il confronto con i colleghi dei grandi Paesi dell’Unione Europea

I GIOVANI LEGGONO POCO, MA PIÙ DEI GENITORI

LAUREATI ITALIANI: STIPENDI TRA I PIÙ BASSI D’EUROPA

I ragazzi italiani leggono poco, questo è un dato di fatto. Ci viene ripetuto in continuazione da giornali, tv, professori, ma nessuno sembra ancora aver ben capito di chi sia la colpa. Da quando spopolano su internet i social network, molti hanno trovato il loro capro espiatorio su cui gettare tutte le colpe: Facebook (come se prima i giovani italiani fossero ai primi posti nelle classifiche mondiali sulla lettura)! Secondo i dati Istat, nel 2010 il 46,8% della popolazione ha letto almeno un libro nel corso dell’anno e la quota di lettori più alta (oltre del 59%) si riscontra tra i giovani di età compresa tra gli 11 e i 17 anni. Nonostante ciò, il Belpaese si colloca agli ultimi posti a livello europeo: i ragazzi italiani che leggono sono circa il 53,8% contro il 60% della Francia e il 73% della Spagna. Va aggiunto che in Gran Bretagna ben il 90% delle madri legge ai propri figli fiabe e racconti avvicinandoli fin da piccoli alla lettura, contro una percentuale assai più bassa in Italia (solo il 41%). In Europa siamo inoltre agli ultimi posti non solo nella lettura ma anche nella produzione

cittadino francese e il 14% in meno di quello spagnolo. Le brutte notizie non finiscono qui: il divario iniziale non diminuisce neppure dopo 5 anni. Quindi fare carriera non basta per colmare il gap, sempre che questo non peggiori ulteriormente dato che il potere d’acquisto di un laureato italiano è sempre e comunque il più basso. Molte tra le debolezze italiane, seguendo l’opinione espressa dal governatore della banca centrale, dipendono da un’inadeguata gestione delle risorse umane. Come riprendersi? Ecco la ricetta: maggiore rigore nei conti, lotta agli sprechi, una più elevata efficienza del fiscale (principi cui sono ispirate le ultime manovre finanziarie e che guidano il nuovo governo). Secondo quanto affermato da Visco, l’Italia “ha investito nell’istruzione il 2.4 % del Pil, mentre la media degli altri paesi si attesta al 4.9 %. Senza incentivare lo sviluppo e l’aggiornamento del patrimonio di conoscenza, il nostro Paese non sarà in grado di innovare e di tenersi al passo con quanto avviene attorno”.

I salari sono bassi, soprattutto quelli dei giovani laureati italiani. Il primo a parlarne è stato il nuovo presidente di Bankitalia, Ignazio Visco: una situazione tragicomica, se si considera che siamo anche uno dei paesi con meno laureati ma con maggiore richiesta di laureati nelle aziende. La crisi economica si rispecchia nella condizione sempre più difficile delle nuove generazioni. Non tutti sono brillanti, temerari, o più semplicemente fortunati da poter tentare una carriera all’estero; ma questa resterebbe una

soluzione individuale che non può eliminare un problema collettivo. Lo stipendio medio iniziale di un neolaureato in Italia si attesta intorno ai 14 mila euro, l’83% in meno di un omologo tedesco. Se si potesse stilare una classifica, infatti, l’Italia si troverebbbe al 23° posto, superando solo Portogallo, Repubblica Ceca, Turchia, Polonia, Slovacchia, Ungheria e Messico. Tra i

primi posti si classificano invece Corea del Sud, Regno Unito, Svizzera, Lussemburgo, Giappone, Norvegia, Australia, Irlanda, Paesi Bassi e Usa. A seguire: Germania, Francia e Spagna. Volendo fare un paragone con gli altri cittadini europei, il lavoratore italiano percepisce un compenso salariale che è inferiore del 44% rispetto al dipendente inglese, guadagna il 32% in meno di quello irlandese, il 28% in meno di un tedesco, il 19% in meno di un greco, il 18% in meno del Melania Maranesi

possibilità economiche. Ciò rende la lettura, ormai, quasi un lusso! E dulcis in fundo, dal 1° settembre 2011 è entrata in vigore la legge Levi, per la gioia degli editori (un po’ meno dei consumatori), che regolamenta gli sconti sui libri. Le librerie non potranno più apportare sconti liberamente, ma dovranno rispettare il tetto massimo del 15% (20% in casi eccezionali). I giovani italiani leggono poco, questo è un dato di fatto. Il vero responsabile pare sia ancora sconosciuto, nel frattempo, però, diamo la colpa a Facebook!

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coinvolgendoli nelle sue numerose attività, spesso anche spostandosi dalla sua sede istituzionale come nel caso dei “Presidi di cultura museale”. I PCM, definiti dalla Canzoneri “luoghi nomadi”, sono organizzati in strutture elementari e mobili, che s’inseriscono all’interno degli spazi simbolo della modernità, legati alla circolazione veloce delle persone (centri commerciali, stazioni, stabilimenti balneari ecc) per promuovere la collezione archeologica permanente e per instaurare un feedback diretto con le persone. Il progetto anche quest’anno è tra le iniziative dell’anno culturale 2012, inaugurato il 16 dicembre a Villa Sarsina, ideato e realizzato dalla Canzoneri e dai suoi collaboratori per il MCA di Anzio. L’anno culturale 2012, promosso dall’assessore alle politiche culturali Umberto Succi, è dedicato al tema della Manuela Vela

Alle funzionarie del ministero dei beni culturali piace il polo museale della città neroniana

Dal 13 gennaio a Nettuno le mostre personali delle artiste Elisabetta Di Sopra e Linyuan Wei

AL MUSEO ARCHEOLOGICO LA VISITA UFFICIALE DEL MIBAC

SHINGLE22J “SBARCA” AL FORTE SANGALLO

Il Museo Civico Archeologico (MCA) di Anzio il 9 dicembre ha ricevuto, per la prima volta nella sua storia, la visita ufficiale di due funzionarie del ministero dei Beni Culturali (Mibac) Annamaria Dolciotti e Claudia Scardazza, accompagnate dalla sopraintendente per i beni archeologici del Lazio Marina Sapelli Ragni. Gli ospiti illustri sono stati accolti dalla responsabile del MCA Giusi Canzoneri e dal direttore generale del comune di Anzio Franco Pusceddu. L’incontro è iniziato con un breve tour guidato delle sale espositive, durante il quale le funzionarie hanno potuto visionare i reperti archeologici qui conservati. La Canzoneri ha illustrato l’organizzazione interna e le attività del MCA. Le funzionarie sono state colpite dall’aspetto elegante del luogo, ma soprattutto dal modo di concepirlo. Un museo che non aspetta i suoi visitatori, ma li “va a cercare”

cinetica. Il concetto spazio-tempo è annullato da un’interferenza dello sguardo: le rotaie riprese nel filmato, simbolo di viaggio ma anche parte della vita quotidiana di tutti noi, si avvicinano, si separano, s’incrociano creando uno straordinario blu di una bellezza diversa rispetto al solito. Il messaggio che l’artista vuole comunicare è che la bellezza è presente intorno a noi nella vita di tutti i giorni, sta a noi scoprirla e riuscire a vederla con i nostri occhi.

Sessantotto anni fa, il 22 gennaio 1944, gli alleati americani sbarcavano ad Anzio e Nettuno. Nome in codice dell’operazione militare: Shingle. In occasione di questa ricorrenza, venerdì 13 gennaio 2012 Shingle22j, la Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e di Nettuno, “sbarca” nuovamente al Forte Sangallo di Nettuno. La manifestazione artistica rinnova il suo impegno culturale e sociale con l’inaugurazione delle mostre personali di Elisabetta Di Sopra e Linyuan Wei, le due artiste terze classificate alla sezione concorso Internazionale “Eco-Arte” della Biennale 2011. Per l’occasione saranno esposte le loro opere, premiate lo scorso maggio, insieme ad altri lavori da loro scelti.

Il concorso Shingle22j 2011 ha visto in gara trenta opere provenienti da tutto il mondo: grandi lavori che hanno raccontato, ognuno in modo diverso, nuove e interessanti prospettive sull’ecosistema e il difficile rapporto che esiste oggi tra l’uomo e la natura. Le due artiste vincitrici, terze classificate a pari merito, sono: la veneta Elisabetta di Sopra e la cinese Linyuan

Wei. Elisabetta Di Sopra, con il video “Sugar Dead”, opera finalista nella sezione scultura al PremioArteLaguna 2009 Venezia, propone una metafora sulla necessità della morte intesa come proseguimento della vita. Lo spettatore assiste al deterioramento del corpo di zucchero esposto agli agenti atmosferici e che, alla fine di questo processo, è riassorbito dalla madre terra. Non c’è dramma in questo processo perché il candore dello zucchero attenua l’idea del disfacimento facendo riconsiderare il concetto stesso di una natura che sta morendo e creando così le premesse per una rinascita. Invece la cinese Linyuan Wei, con il video “Rhythm No. 7”, ricorda quei primi film dove era sperimentata l’immagine

Elisabetta Civitan

“Donna” e s’ispira alle parole del medico G. F. Brunelli secondo cui “ una buona cultura è una dimensione fondamentale dell’essere: è l’apprendimento dei comportamenti che aiutano a mantenere quell’equilibrio stazionario che è la salute e con ciò il ben-essere”. Le due funzionarie del Mibac e la Sovraintendente BA-Lazio sono sembrate molto interessate e hanno deciso d’inserire il programma dei corsi (info Segreteria Museo 0698499484) all’interno del sito web del Mibac. L’ultima parte dell’incontro è stata dedicata alla definizione di un progetto a cui il MCA di Anzio sta collaborando insieme al SSA-Roma e al SBA-Lazio, per i direttori e i responsabili dei musei civici della Regione. Si tratta di quattro giornate dedicate all’approfondimento dei problemi legati all’organizzazione di esposizioni temporanee in ambito archeologico.

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Dopo il successo dell’edizione estiva, tornano le aperture serali straordinarie del sabato di alcuni spazi espositivi civici della Capitale. Fino al 7 gennaio cittadini e turisti potranno così trascorrere il sabato sera visitando diversi spazi museali ammirando le grandi mostre previste in questo periodo. I musei civici che aderiscono all’iniziativa sono la Centrale Montemartini, il Macro di via Nizza, il Macro Testaccio, i mercati di Traiano, i musei Capitolini, il museo dell’Ara Pacis, il museo di Roma Palazzo Braschi, e il museo di Roma in Trastevere. Tutti sono aperti al pubblico ogni sabato sera (escluso sabato 24 e sabato 31 dicembre) dalle 20

GENNAIO AL MusEO cIvIcOSegnaliamo di seguito un estratto degli eventi organizzati dal Museo Civico Archeologico di Anzio per il mese di gennaio.11 e 12 gennaio: Corso teorico esperienziale Innovazione e sperimentazione negli allestimenti di mostre in ambito archeologico;dal 13 al 29: Vernice della Mostra, La donna nella pittura di Luciano Regoli; 14 gennaio: Incontro propedeutico ai corsi di Formazione Continua e Permanente a cura di Maria Rita Contini;14-15-22-28-29: Presidi di Cultura Museale presso i C.C. Anteo (sabato) e Zodiaco (domenica);16 e 23: Corso di In-formazione per tutor d’Aula e tutor d’accoglienza;17 e 27: Progetto famiglia-museo-scuola integrato al progetto Penelope. Valorizzazione delle scuole del territorio. Didattica museale sperimentale rivolta agli adolescenti. Con il liceo artistico statale di Anzio;18 e 25: Viaggio nell’arte. Da Cimabue a Fattori, a cura di Antonio Silvestri;26 gennaio: Archeologia&turismo. Architettura-territorio-società-archeologia. Anzio tra presente e passato, a cura di Paolo Prignani.29 gennaio: Progetto Penelope, storie di fili. Tempo di ricerca e di sperimentazione, coordinatore didattico Ornella Frau.Per maggiori info: 06 98499484 e [email protected]

all’una (ultimo ingresso alle 24), con la consueta bigliettazione. Il Macro Testaccio invece è aperto invece fino alle 24 (ultimo ingresso alle 23.30).Oltre alle mostre temporanee e permanenti, l’iniziativa si sposa con “Roma in Scena”, che offre eventi musicali, performance teatrali, spettacoli di danza allestiti nei musei, sia il sabato sia gli altri giorni della settimana. Alcune delle attività culturali in programma sono quelle

risultate vincitrici di un apposito bando pubblico promosso dalla commissione cultura di Roma Capitale, altre invece sono promosse dalle associazioni partecipanti. Le aperture straordinarie riguardano anche i Musei di villa Torlonia (Casino Nobile, Casina delle Civette), il museo delle Mura, il Planetario e il museo Astronomico. Il sabato sera si paga il normale ingresso al museo e, se è in programma uno spettacolo, il relativo biglietto comprende anche la visita al museo. Informazioni e prenotazioni al Contact Center 060608 (tutti i giorni dalle 9 alle 21), www.060608.it, www.museincomuneroma.it

Silvia Arena

Fino al 7 gennaio dalle ore 20 fino all’1di notte

I MUSEI DI ROMA DI SABATO SERA

la possibilità di vederle. La storia va avanti con tale struttura. Ma man mano questa dicotomia si trasforma.Nei film dell’orrore le creature o i fantasmi appaiono come una sostanza estranea. A volte rappresentano convenzione e tradizione rifiutate dagli uomini che vivono nel mondo moderno. Tutto quello che la gente ha perso con lo sviluppo industriale diventa creatura o fantasma, a rappresentare una sfida tra tempo pre-moderno e tempo moderno. Per risolvere la situazione c’è bisogno di comprensione. Se vi si arriva, le creature o i fantasmi mettono fine all’attacco. In caso contrario rimarranno per sempre sotto forma di una maledizione proveniente dal passato. In questo film le creature sono mostrate assolutamente come una sostanza estranea. Non si possono comprendere e neppure c’è bisogno di avvicinarsi per provare a farlo. Non sono più metafora di qualcosa ed esistono soltanto come rappresentazione dell’oscurità del mondo reale.

Yoshiro Izumi

Dal 13 gennaio al cinema l’horror tratto da un telefilm degli anni ‘70

“NON AVERE PAURA DEL BUIO”Film prodotto da Guillermo del Toro, come altre sue opere anche questa racconta il mondo reale e irreale dal punto di vista di una bambina. Un mondo irreale che appare subito oscuro e crudele. La piccola Sally, solitaria e introversa, si trasferisce in una vecchia villa di Rhode Island per vivere con suo padre e con la sua compagna. Il padre è architetto e sta restaurando l’antica costruzione. Un giorno, facendo un giro nel giardino della casa, scopre una cantina sigillata. Aperta involontariamente la porta (proibita) ne fuoriescono creature sinistre che attaccano Sally. Da quel momento, uno dopo l’altro si susseguono fenomeni misteriosi e grotteschi, ma né il padre, né la sua compagna, credono ai racconti della bambina. Fino verso la metà del film ci sono due tipi di persone. Chi non può vedere le creature e chi può vederli. Gli adulti distinguono il mondo reale da quello fantasioso e non possono vedere i mostriciattoli. Sally invece vive ancora nell’infanzia, al confine tra il mondo reale e quello irreale. Questo le dà

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Giusi Canzoneri

RITRATTI DI DONNA

PATRIZIAImmobile e cupa sulla porta una donna compagna del suo sguardo, del suo passato del suo nome. Fuma. Sulle labbra rosse un riso fermo, fisso. Sulle spalle una mantellina usaegetta. In testa un colore. Il suo. Parla una lingua che non capisco, di persone che non conosco. Dolenze sottrazioni disgregazioni. Silenzi vuoti nullità. La guardo negli occhi con aria interrogativa. Lei si ricorda di me. Io non mi ricordo di lei. Né di lei, né dei suoi pensieri resistenti, né delle sue angosce incipienti. Stare in piedi sulla porta a vetri di fronte a pensieri testardi mi rende inquieta. Stare in piedi sulla porta a vetri di fronte a pensieri sciacalli mi rende irrequieta. Io non aspettavo nessuno sulla porta oggi. Guardo la donna un istante in più e trovo il coraggio di entrare.‘Ho freddo. Sono senza sciarpagiaccascarpe. Ho freddo. Sono senza allegria. Ho freddo. Sono senza pelle. Ho freddo. Ho freddo. Sono triste. Ho freddo. Ho freddo. Sono sola. Solasolasolasolasolasolasolasolasolaaaaaa.Ho freddofreddofreddo. Ho freddooooooooooooooooooo’.Dentro gran parlotti. Tutte donne e un giovane uomo. Giuseppe. E’ sabatodiciottonove-mbreduemilaeundici. Entro con fatica nel fantastico mondo de ‘il salotto delle vanità’ di Cristina e Marina. Tre grandi stanze e tantissime donne. Piccolegrandimedie e piccolissime. L’universo mondo femminile. Saluto. Bacio. Abbraccio. Cerco subito Cristina, la persona che si prende cura di me e dei miei capelli indomiti. ‘Il salotto delle vanità’ è un luogo speciale. Luogo di vacanza. Vacanza da tutto e da tutti. Fughe responsabili. Quando trovo tempo, energie sufficienti e avverto il bisogno di fermare la testa, le preoccupazioni, le angosce telefono e chiedo: - C’è posto per me? - Mi rispondono sempre si. Mi accolgono. Mi coccolano e viziano senza eccezione. Da Cristina e Marina è sempre festa anche quando Natale è scorso e Pasqua non sai ancora se sarà ‘alta’ o ‘bassa’. Gran movimento. Capelli tirati. Capelli arricciati. Capelli corti. Capelli lunghi. Capelli medi. Odori. Rumori. Calori e colori. Mi Siedo. Racconto. Nessuno parla di nessuno. Non si fanno pettegolezzi. Si parla punto. Di libri, psicoanalisi, film e figli. Appena nati o che stanno per nascere. Prendo il tè uno, due e tre. Patrizia si siede. Occhi neri, grandi, profondi. Vestita di tutto punto. Lei si ricorda di me. Io non mi ricordo di lei. Comincia il suo racconto. ‘Una questione di vita o di morte’. La sua questione. La sua vita. D’improvviso lacrime salse scivolano silenziose sul volto scosso da ricordi improvvisi che la seguono ed inseguono. Un volto bello nonostante la morte, quella che ti aspetta sulla porta di casa. - Non sono pronta - le aveva risposto la prima volta e viaaaaaaaaaaaaaa verso l’amore. - Non sono pronta - le risponde ogni giorno anche se l’amore l’ha tradita e viaaaaaaaaaaaaaaaa verso la solitudine. Ho freddo. Sono senza allegria. Patrizia è una donna forte. Discende da quella genia di donne che hanno costruito Anzio, sostenuto padri, fratelli, mariti e figli. Donne che hanno saputo prendersi cura degli uomini arsi dal sole giaguaro, piegati alla fatica e al mare. Quel mare che sa essere generoso anche quando non regala e non nasconde nulla. Era il seilugliomillenocentosessantadue il mattino aveva da poco fatto luce sulle case di via Matteotti. Il sonno stranamente teneva ancora prigioniera la famiglia nella grande casa. - Mia sorella era stata la prima ad alzarsi, vestirsi e scendere giù fino al bar del cinema Astoria a comprare i cornetti per tutti. Un comportamento insolito, fuori

da ogni consuetudine, lei non si alzava mai presto. Avevo 14 anni quando arrivò la mobile di Roma a prendere mio padre colpevole di contrabbando di sigarette. Gli agenti furono brutali. Gli misero le manette e lo portarono via trattenuto invano dallo strazio di mia madre e dalla mia disperazione . Fu un dolore insopportabile incommensurabile. Le immagini di quei momenti sono ancora stampigliate davanti ai miei occhi e non sbiadiscono né si trasformate in ricordi. Ogni giorno quando l’orologio segna le sei trattengo il fiato e mi irrigidisco mentre si diffonde e confonde nella stanza l’odore della paura quella che miaspetta ogni giorno sulla porta di casa. Dopo che mio padre fu portato via rimasi, giorni e giorni, con il suo orologio in mano e la sua radiolina accesa. Papà cantava sempre ‘Scalinatella’ di Sergio Bruni. Era bello, alto, moro e aveva occhi grandi e neri. Come i miei. Si comprava il profumo Atkinson e quando scendeva le scale di casa lasciava una scia inconfondibile. Giocava a carte soprattutto a poker. Gli piacevano le donne e con il baccalà e patate beveva sempre champagne, ‘una virtù

senza altari’. Viaggiava molto e al ritorno da ogni viaggio mi portava sempre un regalo, un gallo di piume o un paio di pantaloni elasticizzati. Fu condotto subito a Regina Coeli e poi a Rebibbia. Lo multarono di 48.000.000 milioni di lire. La grazia arrivò troppo tardi oramai non potevo più impedire che mi accadesse quello che mi era accaduto. Il dolore si era impadronito di me e io non ero riuscita ad impedirlo. La mia adolescenza spensierata era stata violata. E’ vero, avevo tanti amici e ricordo la festa dei miei diciotto anni a casa di nonna e il carnevale organizzato da Giorgio Pasetto, Santino Criserà, Luciano Mingiacchi e tanti altri ragazzi. Vivevo in un paese comprensivo. Anzio a quei tempi era una città ospitale. Ci conoscevamo tutti. Ma io ero ormai cambiata e pian piano cambiarono anche le cose intorno a me. A volte non le riconoscevo e non mi riconoscevo più. Oggi riconosco soltanto la mia solitudine. I miei dolori quando la mente vaga e si svaga. Ho lavorato poco solo qualche anno nel ristorante di mia madre. Poi mi sono sposata con uomo che ho amato. Ho due figlie e quattro nipoti. Ogni giorno è uguale all’atro. La mattina faccio la spesa, poi vado al bar. Alcuni pomeriggi incontri i miei nipotini. Spesso gioco a carte, preferisco giocare a stoppa e a burraco. Detesto il poker. Sopporto momenti tristi e dentro ho tantatantatanta voglia di vivere e di ritrovare la forza di ricominciare. Quella forza e quella speranza che ho perduto all’età di quattordici anni -. Un racconto tutto d’un fiato. Un racconto non richiesto che non mi lascia il tempo di legare gli spazi ai luoghi e i luoghi alle persone. Una storia fatta di storie. Una voce narrante. Una voce fuori campo, la stessa della protagonista che racconta e si racconta in una reiterazione di vissuti mai trasformati in esperienze. Patrizia, la protagonista del racconto, suo malgrado, prigioniera di una malìa della vita e in balìa degli eventi, sottratta per scelte non sue ad una adolescenza agiata e ricca di affetti.‘Ho freddo. Sono senza speranza. Ho freddo. Sono senza energia. Ho freddo. Sono senza appetito. Ho freddo. Ho freddo. Sono distratta. Ho freddo. Ho freddo. Sono sola. Solasolasolasolasolasolasolasolasolaaaaaa.Ho freddofreddofreddo. Ho freddooooooooooooooooooo’.

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Lavinio-Space12 Space-Politica18 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e Nettuno

ANtIPAStO: CONI DI SALMONE AFFUMICAtO

Ingredienti per 6 persone:

- 6 fette di salmone affumicato

- 250 gr di formaggio spalmabile

- 2 cucchiai di panna- sale q.b.

- pepe q.b.- erba cipollina

PROCEDIMENTO:mescolate in una ciotola il formaggio con 2 cucchiai di panna. Aggiungete poi l’erba cipollina tritata finemente, il sale, il pepe e amalgamate bene. Prendete le fette di salmone affumicato, dividetele a metà per il lato corto e formate dei piccoli coni che riempirete con la crema di formaggio aiutandovi con la tasca da pasticciere. Conservate in frigorifero fino al momento di servire.

SECONDO: tAGLIAtA DI tONNO AL PIStACChIO

Ingredienti:- tonno (filetti alti

almeno 4 cm)- pistacchi

- pepe nero- sale

- olio extravergine di oliva

PROCEDIMENTO:tritate i pistacchi (non troppo, l’impanatura dovrà risultare grossolana), naturalmente la quantità necessaria, calcolate bene che il filetto deve essere ricoperto interamente con uno strato importante. Aggiungete ai pistacchi un pizzico di sale e un pizzico di pepe nero e mescolate bene. Accendete il forno a 200°, quindi prendete i vostri filetti di tonno (potete anche tagliare i filetti a pezzi più piccoli in modo da farne dei bocconcini), oliateli con le mani in modo omogeneo e su tutta la carne, quindi rotolateli nell’impanatura di pistacchi e fate attecchire bene da tutti i lati e su tutta la superficie del pesce, perché non devono rimanere parti scoperte. Prendete una teglia e posate all’interno i filetti di tonno pronti, quindi infornate a 200° e fate cuocere 3 minuti e non oltre: il tonno dentro deve rimanere crudo naturalmente. A questo punto tirate fuori dal forno e servite caldi.

DOLCE: I RICCIARELLI

Ingredienti:- 400 gr mandorle

sgusciate- 250 gr zucchero

- 200 gr zucchero a velo

- vanillina 1 bustina- ostie

- 2 albumi

PROCEDIMENTO:prendete le mandorle e 150 gr di zucchero e frullate il tutto fino ad ottenere un composto il più sottile possibile. Aggiungete il resto dello zucchero (100 gr), la vanillina, e 100 gr di zucchero a velo; aggiungete gli albumi montati a neve, e mescolate energicamente fino ad ottenere un composto omogeneo. Non rimane adesso che dare forma ai biscotti, quindi con la ‘pasta’ formate dei rombi di una lunghezza di circa 6-7 cm e appoggiateli sopra le ostie. Metteteli sulla placca del forno dove resteranno per 24 ore. Passate 24 ore tagliate le parti di ostie che sporgono dai biscotti, accendete il forno a 60° e infornate per 15 minuti circa, giusto il tempo per asciugarli. A questo punto spolverate con zucchero a velo.Buon Appetito!

Elisabetta Civitan

PRIMO: GNOCChI MARE E MONtI

Ingredienti per 8 persone:

- 1 kg gnocchi- 400 gr di moscardini

- 1 kg di vongole- 3 pomodori maturi

- 400 gr di gamberetti- 400 gr di funghi

champignon (o altri a vostra scelta)- prezzemolo

- 1 bicchiere di vino bianco secco- olio di oliva

- sale- pepe

PROCEDIMENTO:lavate e pulite i moscardini, i champignon, e i gamberetti; fate aprire le vongole. Una volta che avete tutti gli ingredienti pronti all’uso, tagliate a fettine sottili (non troppo) i funghi champignon, scaldate l’olio d’oliva e metteteli in cottura, dopo circa 2 minuti aggiungete i gamberetti, i moscardini, e fate cuocere per circa 10 minuti a fuoco alto mescolando spesso, sfumate il tutto con il vino bianco, salate e pepate abbondantemente; aggiungete i pomodori tagliati a pezzetti. Cuocete gli gnocchi. Appena tornano a galla nell’acqua di cottura, toglieteli e fateli amalgamare nel ‘sugo’ preparato per 2-3 minuti, aggiungendo il prezzemolo tritato. Servite.

Space - Donna

Menù per la Vigilia di natale

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13Space /Associazioni 19Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Donna

ANtIPAStO: RöStI DI zUCCA, PAtAtE E zENzERO

Ingredienti:- 250 gr di patate- 250 gr di zucca

- 60 gr di zenzero- 1 cucchiaio di amido

di mais- sale e pepe

- olio

PROCEDIMENTO:pelate la zucca con il pelapatate, eliminate i semi e i filamenti e grattugiatela con la grattugia a fori larghi. Pelate le patate e grattugiate anch’esse. Pelate lo zenzero e grattugiatelo finemente. Mischiate il tutto, aggiungete l’amido di mais, salate e pepate. Scaldate dell’olio in una padella antiaderente e friggete i rösti finché non saranno belli croccanti.

SECONDO: POLLO ALL’ARANCIA

Ingredienti per 6 persone:- 1 pollo- succo di 3 arance- qualche rametto di rosmarino- 100 g di olive nere- olio di oliva- sale- pepe

PROCEDIMENTO:tagliate il pollo a pezzi, lavatelo bene e fatelo riposare per 4 ore in una marinata preparata emulsionando il succo filtrato di 2 arance, mezzo bicchiere di olio di oliva, una presa di sale e un pizzico di pepe. Trascorso questo tempo, scolate il pollo e ponetelo in una teglia leggermente unta di olio senza sovrapporre i pezzi. Condite con una presa di sale e bagnate con la marinata, cui avrete aggiunto anche il succo dell’ultima arancia. Distribuite sui pezzi di pollo qualche rametto di rosmarino e le olive nere. Passateli in forno a 180° per 40 minuti circa, voltandoli spesso. Sfornate il pollo e fatelo riposare per qualche minuto prima di portarlo in tavola.

DOLCE: COPPE DI PANEttONE E FRAGOLINE

Ingredienti:- 250 g di mascarpone

- 50 g di zucchero- 2 uova + 1 tuorlo- 30 ml di crema di

limoncello- fette di panettone

- fragoline sciroppate

PROCEDIMENTO:in una ciotola sbattete i tuorli con lo zucchero fino a rendere il composto spumoso, montate le chiare a neve e a parte lavorate il mascarpone con un cucchiaio di legno aggiungendo il liquore e mescolando bene. Aggiungete il composto dei tuorli e infine le chiare a neve ferma amalgamando delicatamente. Tagliate due fette di panettone non molto alte e adagiate metà fetta sul fondo di una coppa; bagnate il panettone con la crema di limoncello e versate la crema di mascarpone sul panettone bagnato. Adagiate sopra l’altra metà di fetta di panettone, bagnate leggermente di crema al limoncello e andate a coprire con le fragoline sciroppate. Mettete la coppa in frigo fino al momento di servire.Buon Appetito!

EC

PRIMO: tAGLIAtELLE DI CAStAGNE AI FUNGhI PORCINI

Ingredienti per 3-4 persone:

- 100 gr di farina di castagne

- 100 gr di farina 00- 2 uova

- 1 presa di sale- poca acqua tiepida

se necessario- 2-3 porcini medio-

grandi -un rametto di

rosmarino- olio d’oliva

- 50 gr di burro- sale e pepe

- parmigiano per condire (a piacere)

PROCEDIMENTO:mescolate gli ingredienti della pasta fino ad ottenere un impasto elastico. Lasciate riposare per mezz’ora, poi stendete con il matterello oppure con la macchina sfogliatrice e ricavatene delle tagliatelle.Per il condimento scaldate in un tegame un po’ d’olio e il burro con il rametto di rosmarino. Rosolatevi i porcini puliti e tagliati a fettine sottili. Salate e pepate. Cuocete la pasta, scolatela e conditela con i porcini. Servite a piacere con del parmigiano..

Menù per la Vigilia di capodanno

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Lavinio-Space12 Space-Politica20 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Ambiente

Filippo Valenti

Alberi tipici dell’area mediterranea, fanno parte del ricco patrimonio vegetale della riserva

LO SPLENDORE DEI GRANDI LECCI DI TOR CALDARAAlbero simbolo dell’area mediterranea, il leccio è un’essenza autoctona del nostro territorio. Ad Anzio abbiamo la fortuna di ammirare un’estesa lecceta all’interno della riserva naturale regionale di Tor Caldara, dove il Quercus ilex, nome scientifico del leccio, si mostra in tutto il suo splendore. Nella riserva, in un habitat a conservazione integrale, il bosco di lecci regala al visitatore un suggestivo spaccato della selva tipica dei litorali tirrenici, così come appariva prima della cementificazione selvaggia degli ultimi decenni. Il leccio è un sempreverde con un fusto di rado dritto, a volte singolo o diviso alla base, e può arrivare a un’altezza di 20-25 metri. A Tor Caldara ne esistono numerosi esemplari notevoli, ma anche in residuali aree verdi del territorio anziate, se ne possono ammirare di isolati e imponenti. La corteccia dei giovani lecci è liscia e grigia, poi col tempo diventa dura e scura, screpolata in piccole placche di forma quasi quadrata. Anche i rami nuovi sono grigi, per poi assumere col crescere della pianta una colorazione grigio-verdastra. Le

Noi della redazione di Anzio-Space con L’Associazione Culturale 00042 vogliamo inviare i nostri più Sinceri Auguri a tutte attività commerciali che durante questo anno 2011 ci hanno accordato la loro fiducia permettendoci di dare voce ai piccoli e grandi temi che riguardano il nostro territorio. In un anno abbiamo incontrato tante, tantissime persone, con le loro storie, la loro vita e il loro impegno nel lavoro e in tutti loro abbiamo visto la convinzione delle proprie scelte, dei loro sacrifici per portare avanti il progetto cui si sono dedicati.A tutti loro vogliamo dire Grazie. Grazie per essere così positivi, caparbi, pieni di iniziativa in un periodo questo che certo non spingerebbe ad esserlo naturalmente. Con la speranza di avervi ancora con noi, di aiutarci reciprocamente nel crescere auguriamo a Voi e ai Vostri cari un Sereno Natale e un Prospero Anno Nuovo.

foglie sono semplici, a lamina coriacea con margine intero o dentato, da lanceolate a ellittiche, a base cuneata o arrotondata. La pagina superiore della foglia è verde scuro e lucida, mentre quella inferiore è grigiastra. Le foglie, lunghe fino a otto centimetri, sono larghe da un centimetro a tre e mezzo con una nervatura centrale dritta e da sette a undici paia di nervature laterali. Il picciolo della foglia è breve, peloso, provvisto di stipole marroni, lineari e caduche. La fioritura del leccio avviene in tarda primavera, tra aprile e giugno. I suoi frutti sono ghiande attaccate singolarmente, o a gruppi fino a cinque unità, ad un peduncolo lungo in media un centimetro e mezzo. Le ghiande maturano in autunno assumendo un colore castano scuro con striature evidenti e sono coperte, per un terzo o metà della loro lunghezza, da una cupola provvista di squame ben distinte, con punte libere non divergenti. Il leccio ha radici forti che si sviluppano rapidamente già dai primi anni di vita dell’albero, fino a penetrare per diversi metri nel terreno. In forza di queste radici, che

cercano l’acqua in profondità, il leccio ha una notevole resistenza alla siccità, ma anche problemi di trapianto, cui questa specie, infatti, si presta poco. Queste caratteristiche ne fanno un albero che ben si adatta ai terreni litoranei come quello di Anzio, sui quali può capitare che non piova per lunghi periodi, e dove ancora cresce spontaneo se non è minacciato dall’invasiva presenza dell’uomo. Il mese prossimo osserveremo un altro stupendo albero, caratteristico della macchia mediterranea: la sughera.

B u o n n a t a l e e F e l i c e 2 0 1 2 ! ! !

G r a z i e a t u t t i , a m i c i !

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Rubriche21Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

dETTI PORTOdANZEsI“Cuggì, cuggio”, appellativo che coalizza alcuni Portodanzesi in un gruppo omologato ed ermetico.“Quattro dita de collo e ancora nun te sposi”, si diceva contemporaneamente alla sonora pacca data con quattro dita sulla nuca, per cercare di sveltire il ragazzo.“ ‘Ndo nun c’è er guadambio la rimissione è certa”, si commenta da sé.“Gabbiani a tera , male tempo a mare”, è un detto locale che evidenzia la sincronia della natura. Il gabbiano prudente perché sa che arriva un forte tempo cattivo.“tra cani nun se mozzicano”, tra colleghi o tra amici non ci si danneggia .“Chi tribola tribola chi se raccomanna è ‘n boia”, anche nella società anziate c’è chi continua a fare grandi sacrifici in silenzio per vivere e chi fa il parassita continuando a chiedere raccomandazioni.“C’ha ‘n cesto de lumache n’testa”, ogni lumaca porta un paio di corna, è una questione di quantità.“Chi nasce tonno po morì quadro?” se un soggetto nasce e cresce in un ambiente con un’educazione e un preciso dna non aspettiamoci cambiamenti comportamentali.“Chi de gallina nasce ‘ntera ruspa”, tendenza dei figli a fare le stesse attività del padre.“C’ho rimesso Filippo e o panaro”, è un detto di cui l’origine non è chiara ma sta a significare la perdita completa di un investimento.

Dal gruppo facebook:”Detti popolari portodanzesi”.amministrato da Pina Salustri e Alessandro Tinarelli

Feste in arrivo, qualche consiglio eco-sostenibile

PER uN NATALE AMIcO dEL PIANETA

Il Natale sta per arrivare. Ecco alcuni consigli per festeggiarlo in maniera eco-sostenibile.

Albero vero o finto? In tutto il ciclo di vita gli alberi veri consumano meno energia rispetto a quelli finti (circa un quinto). Quindi tra i due è meglio scegliere un albero vero. Se ha però le radici recise o troppo corte sarà difficile che possa sopravvivere, piantandolo di nuovo dopo le feste. Per questo è meglio scegliere dei cimali o punte di abete, provenienti dagli interventi di diradamento dei boschi che i forestali fanno abitualmente. Oppure alberi coltivati in vivaio che aiutano l’ambiente, perché vengono prodotti in terreni marginali, abbandonati o incolti. In ogni caso bisogna fare attenzione alla presenza di un bollino metallico o un’etichetta di riconoscimento, che ne certifica la provenienza italiana. Finite le feste, se non si ha la possibilità di piantare l’albero in giardino, si può donarlo ai centri di raccolta - indicati da molti vivaisti o dai comuni - che provvedono al recupero per farne legno o a ripiantarli in luoghi adatti all’attecchimento. Infine, se si sceglie un albero vero, è meglio evitare addobbi troppo pesanti che possano danneggiarlo. Inoltre bisogna mantenere umide le radici, tenerlo lontano da fonti di calore e correnti d’aria.

Addobbi “green”. Difficile immaginare un Natale senza luci. Meglio illuminarlo allora con i led o con lampadine a basso consumo d’energia. Per decorare l’albero o la casa si possono usare addobbi fatti con materiali naturali come legno, spago, pasta o con oggetti riciclati. Cibo. Per i menù natalizi o il cenone scegliete prodotti alimentari locali e di stagione, che percorrono meno chilometri e sostengono le economie locali. Si può optare per i prodotti di agricoltura biologica o quelli del circuito del commercio equo-solidale. E soprattutto evitiamo ogni spreco: nel nostro Paese ogni giorno buttiamo 4mila tonnellate di alimenti ancora commestibili.

Auguri. Scegliere una e-card (cartoline da inviare tramite pc) è sicuramente più eco-friendly. Per i meno tecnologici in commercio esistono tanti biglietti in carta riciclata o ecologica.

Regali. Optiamo per dei regali più solidali. La scelta è ampia: si va da semplici oggetti di riciclo ai prodotti artigianali delle varie regioni d’Italia. Se invece, preferite regali hi-tech verificare che rispettino l’ambiente. Per i capi d’abbigliamento sportivo o glamour scegliere le aziende “toxics free”, che hanno aderito alla campagna Detox, lanciata a luglio 2011, e che si sono impegnate a eliminare entro il 2020 le sostanze tossiche dai prodotti in commercio. Se si vuole regalare un libro, scegliete quelli in carta amica delle foreste, acquistando i titoli degli editori più sostenibili.

red

Per informazioni: 333.73.50.189

[email protected]

QUESTO SPAZIO

PUò ESSERE TUO!!!!

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Lavinio-Space12 Space-Politica22 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e [email protected]

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casa i 3 punti grazie alla doppietta di Fortunato Rito e un pari (0-0) rimediato nell’ultimo turno contro il Morandi. Con il morale alto e la rosa al completo il Falasche si appresta a vivere intensamente la settimana decisiva che li porterà al derby che si disputerà domenica 18 dicembre al Comunale di Villa Claudia alle ore 11:00.

Space - Sport

invariate (3 punti) dalla terza piazza, posto ultimo per accedere ai playoff. L’ultimo turno almeno sulla carta doveva essere abbordabile e invece fuori casa contro il Genazzano, penultima in classifica, è arrivata una pesante sconfitta (4-2). Nel prossimo turno ci sarà il derby contro il Falasche, scontro diretto che dirà chi delle due ha più birra in corpo per restare aggrappato al treno di testa. Non saranno della partita perché espulsi nell’ultimo turno Montella e Bastianelli. In casa Falasche si sta vivendo un momento magico. La squadra ha scavalcato il Nettuno e dopo 15 giornate è quarta con 29 punti, uno in più dei cugini. Sarà un derby bellissimo, appassionante e speriamo ricco di emozioni e goal. Il nostro augurio è che sia una bella giornata di sport. I bianco verdi sono in un ottimo momento di forma supportato dai risultati. Negli ultimi 3 match 2 vittorie contro il fanalino di coda Rocca di Papa (6-1) in casa e in trasferta contro la Pescatori Ostia (1-2) squadra ostica che i ragazzi di mr. Bindi hanno tenuto a bada portando a

C’è stata una brusca frenata nel campionato del Nettuno, i ragazzi di mister Cesarini mancano la vittoria da quasi un mese e negli ultimi 3 turni di campionato hanno raccolto un solo punto. Aggiungiamo anche la pesante sconfitta (3-0) rimediata nell’andata degli ottavi di Coppa Italia che vedeva i verdeblu impegnati nella difficile trasferta contro il Cerreto Laziale. Concentriamoci sul campionato, dopo 15 giornate il Nettuno è scivolato al 5° posto con 28 punti (scavalcato anche dal Falasche). Come detto prima, negli ultimi tre match di campionato registriamo 2 sconfitte e un pari. Le sconfitte sono arrivate in trasferta. Contro il Palocco (1-0) un arbitraggio discutibile ha condizionato l’andamento del match con 4 espulsioni (2 per parte) e 10 ammonizioni. È un momento sfortunato in casa nettunese visti i tanti infortuni che ogni domenica fanno stravolgere la formazione al mister. E in piena emergenza si è giocato il match casalingo contro il Morandi, in cui è arrivato un buon punto che lascia le distanze

F.T.

Fabrizio Tirocchi

Le new-entry: il terzino Colantoni, il laterale offensivo Agate, i centrocampisti Peri e Fanelli

CALCIOMERCATO: NUOVI ACQUISTI PER L’ANZIOLAVINIO

Monterotondo, con l’undici anziate bravo a recuperare lo svantaggio iniziale con la solita rete del bomber Antonelli (salito a quota 303) al 46 s.t. e con la vittoria di Pomigliano, un 3-0 in terra campana che annichilisce i padroni di casa e lancia i biancazzurri. Le reti portano la firma di Amassoka e di Gallaccio autore di una doppietta. Pomigliano è stata la prima delle 3 partite disputate in una settimana. Difatti il giovedì successivo c’è stata un’altra trasferta contro la forte Salernitana, match disputato all’Arechi davanti a 4500 spettatori, con un buon numero di Ultras Anziati che hanno raggiunto Salerno in pullman e hanno tifato per tutti e 90 i minuti ricevendo i complimenti degli ultras avversari. Purtroppo è arrivata una sconfitta (3-2) in cui i ragazzi hanno dato tutto e tenuto testa alla squadra che vincerà il campionato. Nell’ultimo turno, come sta accadendo spesso in casa in questa stagione, prova maiuscola dei biancazzurri culminata con una sconfitta (0-2) contro il Marino. L’augurio è che il nuovo anno possa portare qualche punto in più.

Gennaio si sa, è il mese del calciomercato ed è proprio con le notizie riguardanti il mercato che apriamo questo numero di Anzio-Space. A fare le valigie in questo mercato di riparazione sono stati in 4, il difensore ciociaro Fabio Pessia, i laterali Cinelli e Di Stefano ma soprattutto il forte centrocampista anziate Rocco Giannone che, di comune accordo con la società e l’allenatore, ha deciso di rescindere il contratto che lo legava al team del patron Franco Rizzaro. Una decisione strana e sofferta visto che parliamo di uno dei più forti giocatori che abbiano mai calcato il Massimo Bruschini. Ma non c’è stato solo mercato in uscita, ad Anzio sono sbarcati in 4 e si sta cercando un difensore centrale in età di lega da affiancare al duo Fioravanti-Pannozzo. I 4 volti nuovi sono: Francesco Colantoni, terzino sinistro classe ‘85 che è già stato alle dipendenze di mister Lanza quando allenava il Pomezia, il laterale offensivo Vincenzo Agate, classe ‘92 che arriva dal Messina ma con all’attivo diverse presenze in lega pro con la maglia del Celano, il centrocampista Roberto

Peri, classe ‘85 ex Cecchina e il centrocampista centrale Fabio Fanelli, calciatore siciliano classe 1985 proveniente dal Terracina con alle spalle numerose presenze in lega pro con le maglie di Foggia, Sambenedettese, Juve Stabia, Celano e Avellino. Come detto precedentemente il mercato in entrata non dovrebbe essere chiuso, la società ha intenzione di rafforzare il reparto arretrato con l’innesto di un giovane difensore centrale. Passando al campo, andiamo ad analizzare i 4 turni di campionato in cui la compagine biancazzurra è riuscita a racimolare solamente 4 punti grazie al pari interno contro il

IL NETTUNO ARRANCA, IL FALASCHE VIVE IL SUO MOMENTO D’ORO

CAMPIONATO DI PROMOzIONE, IL PUNTO SULLE 2 SQUADRE. NEL PROSSIMO TURNO IL DERBy TRA LE DUE

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Lavinio-Space24 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e Nettuno

Anzio lì 30/11/2011 Egr. Sig. Luciano Bruschini

Sindaco di Anzio

Pubblichiamo di seguito la lettera che l’ex vicesindaco Garzia scrive a Bruschini in seguito al suo allontanamento da Villa Sarsina.

Oggetto: revoca del mandato assessorileIll.mo Sig. Sindaco di Anzio,finalmente oggi si compie in modo ignobile, dopo quattro anni di vani tentativi, il progetto di eliminarmi dalla scena politica. Si è partiti dagli attacchi nei miei confronti dalla stessa mia parte politica, poi con artifizi si è tentato di sminuire il mio operato di assessore arrivando, da ultimo, addirittura all’attacco personale, attraverso l’invio di una lettera anonima, colpendomi negli affetti più cari. Infine l’ultimo proditorio atto, senza che vi sia stato neppure il coraggio di chiamarmi e guardarmi negli occhi, facendomi notificare ieri sera a casa, in mia assenza, la lettera con la quale mi veniva revocato il mandato da tutte le cariche ricoperte in seno alla Giunta Comunale.Oggi Sig. Sindaco Lei è venuto meno ad un principio democratico tutelato dalla carta costi-tuzionale, ovvero la libertà di pensiero e di parola, specialmente se a professarla è una persona legit-timata dall’investitura popolare. Infatti con tale atto, che sancisce la mia esclusione dall’ambito am-ministrativo, Lei ha tradito la fiducia degli oltre 630 cittadini che esprimendomi la loro preferenza mi hanno deputato a svolgere legittimamente un ruolo di indirizzo e controllo di questa città.Cittadini che mi hanno accordato la loro fiducia nonostante ritenessero, in larga parte, non rappresentativa per la città la sua figura di Sindaco, ma che, obtorto collo, hanno digerito tale scelta imposta in ragione del fatto che si ritenevano tutelati dalla mia presenza.Ciò tengo a precisare in considerazione che nella premessa all’atto di revoca del mandato si cerca di far passare il messaggio che sia stato Lei ad investirmi della carica, tralasciando la circo-stanza del successo elettorale personale ottenuto, non dovendo Lei dimenticare che mentre gli elet-tori hanno trovato stampato il suo cognome sulla scheda elettorale, il mio cognome lo hanno dovuto scrivere di proprio pugno. Senza volerlo con la revoca del mandato, esautorandomi dalle funzioni, Lei mi ha tolto dal serio imbarazzo di essere ritenuto connivente rispetto ad una politica di sfruttamento del territorio alla quale non ho contribuito ma

Ridere aiuta lo spirito, quindi fa bene. Fa bene al cuore, fa bene alla mente, all’umore, alle relazioni in poche parole: ci migliora la vita.Al servizio della comunità, per sostenerla fisicamente e confortarla moralmente sono indirizzate tutte le iniziative del comitato locale di Anzio-Nettuno-Ardea, che attraverso le Infermiere Volontarie mettono in moto una serie di servizi, uno dei quali è proprio quello della “ Clownterapia”. A beneficiarne sono soprattutto, ma non solo, i bambini degenti negli ospedali: i moderni reparti di pediatria di oggi sono molto attenti ad un approccio più ampio verso quelle che sono le dinamiche positive che favoriscono la guarigione, anche attraverso terapie alternative; non si parla più solo di una cura clinica ma anche e soprattutto di un sostegno emotivo in più per la riconquista della salute. La CLOWNTERAPIA nell’Ispettorato di Anzio-Nettuno-Ardea si è potuta attuare grazie all’impegno di

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che, anzi, ho tentato di morigerare apportando il mio contributo di idee tese alla salvaguardia di quello che ritengo essere un’ulteriore scempio in via di attuazione.Mi stupisce come nella Sua lettera venga menzionata che la revoca dell’incarico scaturisce da una diversa visione del programma con conseguenziale perdita di fiducia nei miei confronti. Debbo ritenere quindi che mettere in evidenza fatti reali e andare incontro alle necessità dei cittadi-ni, suggerire dei correttivi, svolgere correttamente il proprio lavoro all’interno dell’assessorato di appartenenza e chiedere il rispetto del ruolo, per Lei significhi venir meno alla fiducia accordata, mentre, ai più, può appare come un atto d’imperio, rientrante nelle Sue facoltà, teso a far tacere la voce fuori dal coro.Con la revoca notificata nottetempo assistiamo al calpestamento dei principi democratici, attuando attraverso la mia cacciata l’eliminazione di un personaggio scomodo, colpevole solo di chiedere il rispetto delle regole e, che, ha già dato ampia prova di rettitudine morale quando, colpito da una vicenda famigliare artatamente orchestrata, ha subito fatto un passo indietro rimettendo nelle Sue mani il mandato assessorile.Nessuno pertanto può fare la morale nei miei confronti, dovendo con rammarico verificare come i valori e gli ideali politici debbano considerarsi morti, servendo tra l’altro la mia esclusione per acquietare coloro che, adusi al ricatto politico, la tengono sotto scacco. Ora potrà fare ampio ricorso al manuale Cencelli per tamponare la crisi, neppure latente, acquisendo qualche yes men che alzi la mano senza attivare mai il proprio cervello.Ora troverà sicuramente personaggi che in ragione dell’occupazione della poltrona, dopo a-verLa denigrata e criticata in ogni sede, diventeranno i Suoi più fedeli collaboratori ed ammiratori personali. Non abbiamo bisogno di tali personaggi tipici del sottobosco politico, pronti all’inciucio come da ben note rimembranze da prima Repubblica, ma piuttosto che focalizzare l’interesse sul mio tentativo di apportare qualcosa di costruttivo che però non aggrada al Suo volere, dovrebbe rendersi conto dell’immobilismo totale in cui Anzio versa da tempo.Abbiamo riempito il territorio di inutili case invendute e disabitate, restando miopi rispetto a quello che doveva essere l’unico indirizzo da dare alla nostra città, ovvero favorire lo sviluppo turi-stico.In ogni caso da comune cittadino Le rivolgo la preghiera, per quel poco tempo rimasto fino allo spirare della legislatura, di fare qualcosa per Anzio, non ci faccia sentire cittadini di un luogo tornato venti anni indietro nel tempo.

Ruggero Garzia

Infermiere Volontarie. I sorrisi sono la medicina più potente che c’è. Il naso rosso porta un messaggio di serenità che allieva il dolore, abbatte le barriere culturali, distoglie dai problemi quotidiani della sofferenza, della malattia, della disabilità e della solitudine. Ma quello che è meraviglioso è che con la maschera più piccola del mondo, il naso rosso, si dona con il cuore, ma si riceve molto di più! Basta una stropicciatina di naso, qualche trucco di magia e... l’equipe di volontari della Croce Rossa mettono il moto la macchina meravigliosa dell’amore per aiutare nei momenti più difficili chi ne ha bisogno, perché non dobbiamo mai dimenticare che l’essere umano prima ancora di imparare a parlare, impara a ridere!Per informazioni sui servizi offerti dal corpo locale CRI è possibile recarsi in sede via Zanardelli, Anzio (RM) o telefonare al numero 06-9848401/400. La sede è aperta al pubblico il martedì e il giovedì dalle ore 9,30 alle ore 12,30.

LA CLOWNTERAPIA DELLE INFERMIERE VOLONTARIE

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Chiuso in redazione domenica 18 dicembre 2011

Anzio-Space - Mensile di cultura e politicaRegistrazione presso il Tribunale Civile di Velletri, n. 7 del 12-03-2009

Direttore responsabile: Maria Chiara MingiacchiCaporedattore: Luisa Calderaro ([email protected])

Coordinatore di redazione: Silvia ArenaCoordinatore Space Donna: Roberta Treglia ([email protected])

Garante del lettore: Avv. Enrico Maria Morelli ([email protected])Direttore IT: Stefano Murgia

Progetto e grafica: Domenico CondelloComposing e grafica: Bruno Pepe

Foto: Pietro Frisina

Redazione: Andrea Mingiacchi, Stefano Chiappini, Maurizio D’Eramo, Elisabetta Civitan, Fabrizio Tirocchi, Publio Razza,

Alessandro Tinarelli, Cristiano Di Rosa, Quirino Pollastrini, Yoshiro Izumi, Melania Maranesi, Gino Querini,

Umberto Spallotta, Erjon Brachini, Valerio Bruni, Manuela Vela, Giusi Canzoneri, Serena Giardino, Leonardo Tardioli.

Stampa: Tipografia Capriotti, via Pordenone 19, Pomezia (RM)

-Distribuzione GRATUITA su tutto il territorio di Anzio e Nettuno-

Editore: Associazione Culturale 00042, Via della pineta 10A, Anzio (RM)Presidente: Andrea Mingiacchi

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pubblicato è coperto dalla corrente normativa in termini di diritto d’autore e copyright.

Vogliamo contribuire a rendere Anzio una città che sia:

• vivibile e interessante per i giovani

• viva culturalmente

• all’avanguardia nell’ecologia e la preservazione del territorio

• arricchita dalla diversità etnica che la contraddistingue

Non siamo convinti di avere la risposta a tutte le domande o di essere i migliori, siamo semplicemente un gruppo di persone giovani (chi di corpo, chi di spirito) che vogliono darsi da fare per migliorare il territorio in cui vivono.

Al momento abbiamo tre iniziative:• Anzio Space, che puoi scaricare su www.anziospace.com

• Shingle22J, Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e di Nettuno, info su www.shingle22j.com

• Il Centro Polivalente per i Giovani e la Cultura, che vorremmo costruire.

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NuOvO REGIME dEI cONTRIbuENTI MINIMI dA 01/01/2012

Dal 1° gennaio 2012 entrerà in vigore il nuovo regime dei contribuenti minimi, come previsto dall’art.27 del D.L. 198/2011. Ecco i requisiti per l’accesso al nuovo regime dei minimi- essere in possesso dei requisiti oggettivi e soggettivi di cui alla Legge 244/2007, art.1, commi 96 e 99; - non aver esercitato attività artistica, professionale ovvero di impresa (anche in forma associata o familiare) nel triennio precedente l’inizio attività; - che l’attività da esercitare non costituisca mera prosecuzione di altra attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo (ad esclusione dei casi in cui l’attività precedente sia riconducibile al periodo di pratica obbligatoria ai fini dell’esercizio di arti o professioni); - che l’ammontare di eventuali ricavi, derivanti dalla prosecuzione di un’attività svolta in precedenza da altro soggetto e prodotti nel periodo d’imposta precedente a quello di adesione al regime, siano inferiori ad euro 30.000,00. - il regime potrà essere usufruito per il periodo d’imposta in cui è iniziata l’attività e per i 4 anni successivi, ma non oltre il compimento del 35simo anno di età del contribuente stesso. Potranno pertanto usufruire del regime agevolato le persone fisiche che iniziano l’attività nel 2012 ovvero coloro che ne proseguono una iniziata dal 1.1.2008.Dal 1° gennaio 2012, quindi, solamente le persone fisiche che rispettano tali requisiti, potranno avvalersi del Nuovo Regime dei Minimi, godendo della nuova imposta sostitutiva ridotta del 5%, della non applicazione dei redditi all’IVA, IRAP ed agli Studi di Settore e dell’esonero dagli obblighi di registrazione e tenuta delle scritture contabili

Invece per coloro che non avendo tali requisiti fuoriescono dal vecchio regime dei minimi, viene istituito un nuovo regime semplificato, che in realtà riguarda solo alcune semplificazioni e molti nuovi adempimenti, di cui riassumiamo gli aspetti fondamentali:• esonero dagli obblighi di registrazione e tenuta delle scritture contabili; • non assoggettamento dei redditi all’IRAP; • il reddito di impresa o di lavoro autonomo verrà tassato secondo le aliquote IRPEF ordinarie e non verrà assoggettato ad imposta sostitutiva; • non c’è più l’esenzione all’IVA, tuttavia, tali contribuenti saranno esonerati dalle liquidazioni e dai versamenti periodici previsti dal D.P.R. 100/1998 (versamento dell’IVA in sede di dichiarazione annuale); • i contribuenti saranno soggetti agli Studi di Settore.

a cura di Marco Minoccheri

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