28
Nel periodo di ristrettezze come quello che sta attraversando l’Italia, Anzio rimane pur sempre un laboratorio importante per la verifica della capacità di un’amministrazione di sprecare o meno risorse pubbliche e della volontà di gestire al meglio o al peggio le risorse umane che vi lavorano. Nei mesi scorsi attraverso un’agenzia interinale, il Comune ha assunto una quindicina di dipendenti, ovviamente tutti rigorosamente amici della casta, con contratto a tempo determinato per attività orientate a logiche di risultato dell’amministrazione (delibera n. 72 del 18/05/2011). Questi nuovi dipendenti sono stati assunti per sei mesi e corre voce nelle stanze di Villa Sarsina di una possibile stabilizzazione per tutto il 2012. Premesso che il lavoro è importante, nel pieno rispetto dei nuovi dipendenti e di chi ha sentito la necessità di fare queste assunzioni, ci domandiamo se questa operazione nell’attuale momento di crisi economica fosse proprio così inevitabile e se non sarebbe stato meglio pagare straordinari (facendo il piacere di tanti dipendenti disponibili a lavorare un po’ di più, e ai quali sempre meno il Comune concede ore in surplus a causa delle ristrettezze di cassa) e utilizzare il personale già in servizio, magari quello meno impegnato, per raggiungere i risultati prefissati dal Comune. Un nuovo dipendente costa ogni mese circa 2.500 € ai cittadini, che, moltiplicato per le 15 unità arriva ad un costo mensile aggiuntivo di 37.500 euro. Alla fine dei sei mesi siamo ad una spesa 226.000 euro. Se poi, come corre voce, i nuovi dipendenti verranno stabilizzati anche per tutto il 2012, lascio al lettore il semplice calcolo. Ma come: per gli straordinari ci sono problemi di cassa, e per le nuove assunzioni no? Crediamo che un Comune come il nostro che ha in organico più di 200 dipendenti, tra operai, amministrativi, funzionari e dirigenti, non avrebbe avuto difficoltà a trovare personale disponibile a fare qualche ora di straordinario per contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’amministrazione, con un grande risparmio per le casse comunali e un conseguente vantaggio per le tasche dei cittadini. Cittadini stanchi di essere sempre più tassati per accontentare i giochetti di palazzo. NUMERO TRENTACINQUE - DICEMBRE 2011 L I N F O R M A Z I O N E F A CENTRO Corre voce… Andrea Mingiacchi INTERVISTA A GARZIA: IL PUNTO SUL PRG “Il piano regolatore deve essere come un’orchestra armoniosa” CRIMINALITA’ ORGANIZZATA: CHIESTA UNA COMMISSIONE Interrogazione all’ex ministro Maroni BERNARDONE: TRASPARENZA E NUOVE IDEE Il segretario Pd anziate fa il punto sul nuovo programma LA PACE SBARCA AL MUSEO DELLA GUERRA Parla Colantuono: la mostra a Roma sullo sbarco e il punto sul museo MARATONA DI NEW YORK: IL SOGNO DI OGNI ATLETA Anche Anzio e Nettuno alla corsa della Grande Mela

Anzio-Space 35 - Dicembre 2011

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Mensile dell'Associazione Culturale 00042

Citation preview

Page 1: Anzio-Space 35 - Dicembre 2011

Nel periodo di ristrettezze come quello che sta attraversando l’Italia, Anzio rimane pur sempre un laboratorio importante per la verifica della capacità di un’amministrazione di sprecare o meno risorse pubbliche e della volontà di gestire al meglio o al peggio le risorse umane che vi lavorano.

Nei mesi scorsi attraverso un’agenzia interinale, il Comune ha assunto una quindicina di dipendenti, ovviamente tutti rigorosamente amici della casta, con contratto a tempo determinato per attività orientate a logiche di risultato dell’amministrazione (delibera n. 72 del 18/05/2011). Questi nuovi dipendenti sono stati assunti per sei mesi e corre voce nelle stanze di Villa Sarsina di una possibile stabilizzazione per tutto il 2012.Premesso che il lavoro è importante, nel pieno rispetto dei nuovi dipendenti e di chi ha sentito la necessità di fare queste assunzioni, ci domandiamo se questa operazione nell’attuale momento di crisi economica fosse proprio così inevitabile e se non sarebbe stato meglio pagare straordinari (facendo il piacere di tanti dipendenti disponibili a lavorare un po’ di più, e ai quali sempre meno il Comune concede ore in surplus a causa delle ristrettezze di cassa) e utilizzare il personale già in servizio, magari quello meno impegnato, per raggiungere i risultati prefissati dal Comune. Un nuovo dipendente costa ogni mese circa 2.500 € ai cittadini, che, moltiplicato per le 15 unità arriva ad un costo mensile aggiuntivo di 37.500 euro. Alla fine dei sei mesi siamo ad una spesa 226.000 euro. Se poi, come corre voce, i nuovi dipendenti verranno stabilizzati anche per tutto il 2012, lascio al lettore il semplice calcolo. Ma come: per gli straordinari ci sono problemi di cassa, e per le nuove assunzioni no?Crediamo che un Comune come il nostro che ha in organico più di 200 dipendenti, tra operai, amministrativi, funzionari e dirigenti, non avrebbe avuto difficoltà a trovare personale disponibile a fare qualche ora di straordinario per contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’amministrazione, con un grande risparmio per le casse comunali e un conseguente vantaggio per le tasche dei cittadini. Cittadini stanchi di essere sempre più tassati per accontentare i giochetti di palazzo.

N U M E R O T R E N T A C I N Q U E - D I C E M B R E 2 0 1 1

L ’ I N F O R M A Z I O N E F A C E N T R O

Corre voce…

Andrea Mingiacchi

INTERVISTA A GARZIA: IL PUNTO SUL PRG

“Il piano regolatore deve essere come un’orchestra armoniosa”

CRIMINALITA’ ORGANIZZATA: CHIESTA UNA COMMISSIONE

Interrogazione all’ex ministro Maroni

BERNARDONE: TRASPARENZA E NUOVE IDEE

Il segretario Pd anziate fa il punto sul nuovo programma

LA PACE SBARCA AL MUSEO DELLA GUERRAParla Colantuono:

la mostra a Roma sullo sbarco e il punto sul museo

MARATONA DI NEW YORK: IL SOGNO DI OGNI ATLETA

Anche Anzio e Nettuno alla corsa della Grande Mela

Page 2: Anzio-Space 35 - Dicembre 2011

dicembre 2011_n.35

2 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e [email protected]

Page 3: Anzio-Space 35 - Dicembre 2011

3Anzio SpaceSpace - Città

Mensile di Informazione di Anzio e Nettunon.35_dicembre 2011

Leonardo Tardioli

Premessa fondamentale – Questo articolo non vuole accusare nessuno, né prendere le posizioni di qualcuno. La sua unica funzione è solo quella di provare a capire il perché di tale richiesta.Veniamo ai fatti: in data 3 novembre 2011 è stata presentata dai senatori Vita, Carofiglio, Lumia e Casson e dal deputato Touadi (tutti esponenti del Pd) un’interrogazione all’ex Ministro dell’Interno Roberto Maroni in cui si chiede l’invio di una “commissione d’accesso per verificare condizionamenti da parte della criminalità organizzata” nel Comune di Anzio. Nel testo dell’interrogazione viene fatto un miscuglio di nomi, date e fatti accaduti sul territorio negli ultimi trent’anni: vengono tirati in ballo amministratori presenti e passati, legami di parentele tra politici e ed esponenti di clan della ‘ndrangheta, ecc. Resta da capire il perché di tale richiesta da parte di personaggi che con Anzio hanno poco a che fare. È vero nel territorio, da anni, si sono radicate cellule di Camorra e ‘ndrangheta (come testimoniato dai processi “Appia” e “Mithos”, in corso a Velletri e al quale fanno riferimento i parlamentari), ma finora ci sono stati solo sporadici episodi. È vero che la costruzione del nuovo porto fa gola per chi vuole riciclare denaro sporco così come il piano regolatore, ma su quali elementi si pensa ad un condizionamento da parte dell’amministrazione? Sarebbe opportuno che i signori senatori prima di alzare un polverone con fatti che hanno appreso solo per sentito dire verifichino: il quartiere di Falasche si trova ad Anzio, non a Nettuno, come riportato nell’interrogazione.Da prendere in considerazione c’è anche il rapporto di Edoardo Levantini, presidente del coordinamento antimafia di Anzio e Nettuno che scrive al presidente dell’omonima commissione parlamentare Giuseppe Pisanu e dichiara che da anni Anzio e Nettuno “subiscono una pesante pressione da parte delle organizzazioni di stampo mafioso”. Poi si fa cenno a una serie di episodi che puntualmente finiscono nell’interrogazione: non sarà mica che i parlamentari hanno fatto un copia e incolla senza saperne nulla? Stando alla realtà dei fatti pare proprio di sì. Ad Anzio tutti tacciono. Il Pd locale si chiama fuori con un comunicato dal titolo: “Serve vigilanza ma non occorre strumentalizzare e generalizzare”, l’assessore Garzia e il Sindaco parlano di “offesa alla

città”, ma nello stesso tempo il primo cittadino ha chiesto un incontro con il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro per capire quali elementi ci siano per nominare la commissione. Detto ciò un appunto al sindaco, per togliere qualsiasi dubbio, va fatto: dato che ha chiesto un incontro con il prefetto nella stessa riunione, farebbe bene a sottoscrivere il protocollo sui flussi finanziari per l’operazione porto, così da scoraggiare eventuali tentativi di riciclaggio di denaro sporco. C’è anche chi, però, in tutto questo ha già dato la sua sentenza: si tratta del senatore dell’Idv, Pedica, il quale ha detto che il “Comune di Anzio va sciolto e che addirittura lui scenderà in piazza per chiederne lo scioglimento”. Ma sulla base di che cosa? Se ha delle prove le tiri fuori e se proprio vuole scendere in piazza che scendesse ad Anzio, solo per togliersi i suoi dubbi. Però se non c’è nulla da temere per quale motivo non dovrebbe venire la commissione?

CRIMINALITÀ ORGANIZZATA: CHIESTA UNA COMMISSIONE

UN’INTERROgAzIONE All’Ex MINIsTRO MARONI pER vERIfICARE l’EvENTUAlE EsIsTENzA DI CONDIzIONAMENTI MAfIOsI NEl COMUNE DI ANzIO

Qui Radio Nerone

PIù INdENNItà, PIù RIsPEttO!Carissimi governatori, scartabellando qualche dato che riguarda le indennità a voi corrisposte dalla Repubblica di Anzio per il comando del suo popolo, sono rimasto scandalizzato! Sindacus! Ma come puoi tollerare che in un anno di intenso lavoro, voi governanti, veniate rimborsati solo per un totale di 250.000 euro? È vergognoso! Ricorda, che voi avete in mano un piccolo impero e questo trattamento non lo meritate.Pertanto, ti esorto e vi esorto di imporvi e di prendervi tutto ciò che vi spetta! Io da Imperatore e vostro consigliere d’eccezione, non posso sopportare di vedere miei pari con questi miseri guadagni! Caro Lucianus! Immagino che non vi aumentiate lo stipendio a causa delle ristrettezze economiche dovute alla crisi? E capisco! Tuttavia, pur non avendola mai conosciuta personalmente nella mia Roma, mi sono documentato per darti una bella dritta! Il decreto legislativo 138/2011 prevede che entro la fine dell’anno i comuni passono istituire consigli tributari per la lotta all’evasione. Con i tuoi generali potresti istituirla, come prevede la legge, e far incassare al comune il 100% dei soldi del popolo evasore. Così.. caro Sindacus da una parte prosciugheresti le entrate di tutti i plebei che lavorano e si arricchiscono col mercato nero, che ad Anzio sono veramente un’infinità, e dall’altra incasseresti tutto il denaro necessario per l’aumento delle indennità di tutta la corte!Su, su Lucianus.. fatti rispettare e fatevi rispettare!Ultimo e prezioso consiglio, a capo di questa commissione contro gli evasori fiscali metti i tuoi generali più valenti, e meno legati con la vita economica della città, come ad esempio Patrizio Placidi, Alberto Alessandroni, Italo Colarieti, e vedrai che nessun evasore avrà più scampo!.. E i forzieri di Villa Sarsina strariperanno!E mi raccomando! Se tutto va come credo, mi aspetto un banchetto in mio onore a base di caviale e un porto di champagne.

A vOLtE sI sbAgLIANello scorso numero di novembre, nell’articolo dal titolo “Una muraglia cinese” a firma vi Vito Colagrossi, avevamo scritto: “Il Supermercato affiliato SMA è chiuso dalla fine di ottobre per scadenza di un contratto che non è stato rinnovato perché la proprietà, a quanto si dice ad ogni angolo della zona centrale, avrebbe richiesto il raddoppio dell’affitto: si dice da 6.000 euro mensili a 12.000. Possibile? Si chiederanno i cittadini. È possibile che si è trovato qualcuno che ha accettato tali esose condizioni economiche? Sembra proprio di sì. Sembra che il locale sia stato preso in affitto da una ditta cinese, non si sa bene per la vendita di quali articoli, che ha fornito tutte le necessarie garanzie economiche, compresa, sempre a quanto sidice, una fideiussione bancaria”A tal proposito siamo stati contattati dal figlio del proprietario che ha confutato le nostre errate considerazioni. Assumendoci la responsabilità di aver agito superficialmente per non aver verificato la fondatezza della notizia, né ascoltato la parte in causa, abbiamo offerto a Pietro Giannini la più ampia disponibilità a spiegare, quando vuole, dalle colonne del nostro giornale, come sono andate veramente le cose. red

Page 4: Anzio-Space 35 - Dicembre 2011

dicembre 2011_n.35

4 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Città

Assessore quali sono i correttivi da apportare al piano regolatore e dove c’è più urgenza?“In questi giorni ho presentato una delibera di salvaguardia e indirizzo che prevede alcuni punti fondamentali:un censimento dello stato di attuazione dell’edificazione, cioè a quanto siamo arrivati come sviluppo del piano regolatore, per poi da qui partire con uno stato di rilevazione, vedere i servizi primari e secondari che dovevano essere fatti e non lo sono stati, l’approvazione di un regolamento edilizio che non è stato ancora portato in consiglio comunale per una serie di motivi burocratici e la richiesta di portare la Bucalossi (tassa pagata dal cittadino per ottenere un permesso a costruire) all’impiego totale del 100 %, mentre oggi il Comune ha destinato, per le opere di urbanizzazione, la tassa al 50% e l’altra metà in altri capitoli di spesa. Queste sono una serie di situazioni che prevedo come correttivi propedeutici per reimpostare il piano che è partito troppo veloce e serviva per dare sviluppo alla città. Nella delibera c’è lo studio approfondito dei piani quadro: il nostro territorio è diviso in 13 piani con i sottopiani dove ci sono, nel dettaglio, le aree di servizio e sottoservizio. Ogni tecnico sa come quella zona dovrà essere progettata e sviluppata, il piano nel 2004 è stato approvato, ma con l’auspicio e la raccomandazione che i piani quadro si sarebbero dovuti fare in

modo dettagliato e analitico. Questi sono elementi di correzione fondamentale: come per un pilota di formula uno lo è impostare una strategia della corsa prima della gara. Io sono un assessore della città di Anzio e quindi sono in dovere di denunciare le carenze e non fare faziosità politiche; in questo senso la mia posizione non è vista di buon grado ma vado avanti”. Esordisce così l’assessore, che prosegue illustrandoci le carenze presentate dal Prg: “È stata fatta una grande polverizzazione in fase progettuale dove andava più esteso il discorso dei comparti, cioè fare dei maxi comparti e non polverizzare a macchia di leopardo tutte le aree. I correttivi principali erano quelli propedeutici per l’attuazione del piano:oggi siamo ancora in tempo per fare alcuni correttivi ma bisogna serrare le file e correre ai ripari”.Problemi anche sull’organico degli uffici:“Ho fatto una richiesta al sindaco per intensificare l’organico; mi ha risposto che non si può fare perché c’è mancanza di fondi; io mi attengo a quello che lui dispone: se ritiene giusto mandare avanti così l’ufficio io alzo le mani, perchè diventa veramente difficile farlo. Le risorse tecnico-umane sono scarse e perciò diventa difficile anche fare controlli che è la cosa più importante. Bisognava prevederne un impiego maggiore per svolgere un lavoro di verifica a priori di quello che doveva essere realizzato. Questo è stato un aspetto trascurato, è stata una grossa lacuna attuare un piano così senza strumenti di sicurezza e di controllo. Si tratta di una mancanza di responsabilità”. Poi continua sul regolamento edilizio “la sua funzione è quella di regolamentare quello che oggi viene interpretato in modo favorevole o dubbioso secondo le esigenze. Io credo che in una civiltà evoluta e democratica ci debbano essere regole chiare per tutti che vanno rispettate e applicate, non regole vincolate da rapporti di simpatia. Ci deve essere uno strumento di lettura che regoli in modo preciso come debba essere progettato e costruito un immobile. Un piano regolatore deve iniziare la costruzione come un’orchestra, in maniera armoniosa, oggi è carente in tanti quartieri la persona che vive la realtà quotidiana subisce delle mancanze che vanno a deficitare la vita ordinaria. È fondamentale ridare un’armonia di sviluppo al Prg così che nel giro di qualche anno vengano risolte queste

problematiche: bisogna iniziare a costruire i servizi, ciò che non è stato fatto in questi anni.” Agganciandosi poi al discorso su come tutelare chi costruisce: “Si tratta di una legge di mercato che stiamo vivendo anche con la borsa: quando c’è differenza tra domanda e offerta si creano degli squilibri di prezzo. Bisogna stabilire quale delle due sia più importante; noi abbiamo prodotto un’eccessiva offerta a quella che era la necessità e quindi si sono venute a creare condizioni in cui il prezzo al mq dell’immobile viene ridotto in modo drastico. In altri comuni limitrofi il prezzo è quasi il doppio. Occorre are un’edilizia di qualità altrimenti si va a discapito della popolazione”. Infine conclude facendo due battute sulla vicenda, riguardante proprio il piano regolatore, che ha visto coinvolti i consiglieri Monti e Godente: “Con il regolamento edilizio approvato l’incomprensione non si sarebbe verificata: loro non hanno fatto tre villini in più, c’è stata solo una discordanza sulla distanza tra un edificio e l’altro che, applicando una teoria si poteva fare, interpretandola in un altro modo no. In mezzo c’era l’interpretazione corretta di un dispositivo che diceva cosa si doveva fare. Ecco perchè mi batto affinché ci sia al più presto un regolamento chiaro”. E proprio in conclusione ci tiene a chiarire che, sotto l’aspetto edilizio, Anzio non è terra di conquista: “ La mancanza di un regolamento non significa che ognuno che viene costruisce in modo banditesco. Esistono leggi del codice civile, poi ogni Comune applica i loro aspetti. Il regolamento edilizio ha la funzione di mettere i puntini sulle i”.

Alcune voci parlano di critiche che le sono arrivate proprio dalla maggioranza.“Io faccio politica perché credo nel principio della nostra città: viene prima di tutto il rispetto del bene comune. Mi sono sentito in dovere di denunciare un problema che esiste realmente, ho messo in luce in modo responsabile il fatto con lettere al sindaco e al direttore generale, ma non ho avuto un riscontro che sia stato positivo o negativo; quindi ho deciso di rapportarmi con tutti i cittadini parlando ai giornali. La delibera rimane agli atti poi qualcuno si assumerà le responsabilità di tutto questo”.

PRG: “COME UN’ORCHESTRA ARMONIOSA”PARLA L’ASSESSoRE GARzIA ChE SULL’EDILIzIA RISPoNDE:

“ANzIo NoN È TERRA DI CoNQUISTA, SERVE QUALITà”

Leonardo Tardioli

Page 5: Anzio-Space 35 - Dicembre 2011

5Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Città

SI RIACCENDE LA POLEMICA TRA I PESCATORI

IL CoMANDANTE LI METTE IN RIGA: “CoN L’ANNo NUoVo TUTTI IN oRDINE”

A causa di un articolo di un periodico locale si è creata una polemica tra le differenti categorie di pescatori. Un’intervista ad un pescatore dei pescherecci ma sopratutto alcune domande tendenziose senza risposte di una giornalista, rivolte alla piccola pesca a mezzo stampa, creano un pretesto per dei chiarimenti. In sintesi, la piccola pesca viene letteralmente attaccata e accusata di essere privilegiata rispetto ai pescherecci. La banchina è in fermento, un gruppo di soci si riunisce animato e sdegnato, qualcuno risponde: “Noi dobbiamo difenderci dalle calunnie. Ci sono biologi di tutto il mondo che studiano gli effetti sull’ecosistema delle nostre reti da posta e di quelle a strascico dei pescherecci e sono questi studiosi che decidono chi deve fare il fermo biologico, ci sono dei motivi ben chiari, poi hanno scritto che vengono rimborsati con stipendi da cassaintegrati, è vero, ma solo per i marinai. Per il fermo di un mese del peschereccio, un armatore viene rimborsato con svariate migliaia di euro a seconda della grandezza della barca. Inoltre - continua il pescatore - nonostante il fermo di un mese e del sabato e della domenica, i pescherecci ogni anno fanno molte più giornate dei gozzi della piccola pesca, per il semplice fatto che basta un po’ di vento e mare per bloccare in porto le barche più piccole. Per questo motivo noi lavoriamo anche i festivi”. Interrompe un collega della piccola pesca: “Per quanto riguarda la vendita del pesce sulla

banchina lo vendiamo nello stesso modo dei pescherecci e non temiamo nessun controllo visto che il nostro pesce è ancora vivo dentro le cassette e il nostro statuto prevede la vendita del pesce se questo non è soggetto a trasporto. Abbiamo parlato con il presidente di una delle cooperative dei pescherecci per avere chiarimenti e ci ha risposto che non condivide l’iniziativa di un soggetto anonimo che si è fatto intervistare e che ci ha messo in cattiva luce”. Negli stessi giorni il Tenente di Vascello, Antonio Cilento, Comandante del Porto di Anzio, ordina due riunioni per entrambe le categorie della pesca. Da nessuno vuole sentire polemiche verso altri, esigendo da ogni categoria il rispetto delle regole a mare e l’ordine e la pulizia in banchina. Per la piccola pesca è stato dato l’ordine imperativo di non occupare troppo la banchina con gli attrezzi e di mettere targhette di riconoscimento sui segnali galleggianti delle reti. Ai proprietari dei pescherecci è stato invece raccomandato che la misura delle maglie delle reti sia regolamentare e sono state date misure ben precise sulla grandezza dei pesci da scaricare in banchina (ad esempio un merluzzo non potrà essere inferiore a 25 centimetri). Il Comandante si batterà contro ogni tipo di pesca abusiva a partire dalle barchette che escono dalle spiagge. Insomma le regole per la convivenza ci sono e nessuno ne può pretendere a proprio piacimento, basta rispettarle. red

A Nettuno nelle scuole primarie e secondarie di I grado è stata attivata la connessione veloce Adsl, un servizio che permetterà di migliore l’uso di internet nei laboratori informatici degli edifici scolastici. La linea e l’apparato router saranno gestiti da un unico gestore affinché le scuole siano autonome e abbiano un unico interlocutore in caso di malfunzionamenti.

Sabato 3 dicembre, ore 17, presso la biblioteca “Chris Cappell” di Anzio, sarà presentato il libro “Canne Mozze” di Mario Leocata, scrittore, sceneggiatore e autore televisivo. Partendo dalla storia vera di un ragazzo fuggito dalla Calabria per salvarsi da miseria e sopraffazione, l’autore sviluppa un intreccio di vicende, legate a 6 famiglie di Vaco, cariche di violenza, sopraffazione e turbinose passioni sentimentali, la cui faida parte dai primi del ‘900 per arrivare ai giorni nostri.

È mancato il numero legale al secondo appello. Così, l’ultimo consiglio comunale è stato sospeso per mancanza del raggiungimento del numero legale. Questo dopo che i rappresentanti del FLI, primo fra tutti Mario Pennata, raggiunti a passi veloci da quelli del PD, sono usciti dall’aula chiedendo una seconda chiama alla quale hanno risposto in 15 anziché 16. Pennata si era sentito “offeso” dopo che per ben due volte non gli era stata data la possibilità di spiegare pubblicamente quali fossero le sue intenzioni che lo stavano portando tra le file del FLI. Bruschini, dal canto suo, non ha potuto che prendere atto, atto soprattutto che, parole sue, “FLI si colloca con l’opposizione” e ribadendo, poi, che non ha alcuna intenzione di dimettersi e, anzi, si ripresenterà alle prossime elezioni. Prima di allora vorremmo sapere se nel Consiglio Comunale di Anzio esiste ancora una maggioranza in grado di governarci. red

Nettuno, l’Adsl arriva nelle scuole comunali

Cultura, al Chris Cappell presentazione del libro “Canne Mozze”

lO spACCO DI ANzIO.flI e pD fuori dall’aula e salta il Consiglio Comunale

BREvI:

n.35_dicembre 2011

Page 6: Anzio-Space 35 - Dicembre 2011

dicembre 2011_n.35

6 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e Nettuno

Maurizio D’Eramo

Sembra proprio che le nostre istituzioni cittadine se ne rammentino solo nei giorni a ridosso della commemorazione dello sbarco alleato del 22 gennaio, poi per il resto dell’anno il museo che ricorda quell’importante pagina di guerra, sembra essere messo nel dimenticatoio.Per fortuna di Patrizio Colantuono e dei soci del ‘Centro di ricerca e documentazione sullo sbarco e la battaglia di Anzio’, alla bassa considerazione che i più illustri cittadini anziati hanno del museo, fa da contrapposizione l’enorme interesse che esso ha ancora tra tanti americani ed inglesi, quasi tutti parenti di quei soldati che oltre 67 anni fa combatterono e, in alcuni casi, morirono sulle nostre spiagge.Il museo, che dal gennaio del 1994 è ospitato presso una sala di Villa Adele presenta, nella sua suddivisione tematica in quattro aree, tutta una serie di vetrine e bacheche che espongono armi, decorazioni, piani di battaglia, locandine e giornali d’epoca, oltre a molte uniformi originali quasi sempre regalate proprio dai veterani che l’hanno indossate nella campagna d’Italia.Una raccolta bellissima che ha una sola pecca, quella di essere collocata in un ambiente piccolo, con molti cimeli che sono pressoché accatastati uno sull’altro, e in alcuni casi posti, per guadagnare spazio, troppo in alto e quindi difficilmente visibili.Tutto questo mentre il più piccolo museo dello sbarco di Nettuno (non vogliamo riaccendere polemiche campanilistiche, ma la raccolta è decisamente più misera), in primavera ha avuto dal Comune la possibilità di trasferirsi in un’ala del Forte Sangallo appositamente allestita per esso.Se poi pensiamo che è proprio di questi giorni la grande mostra tematica sullo sbarco di Anzio che è allestita con oltre 300 fotografie inedite dello sbarco, nelle sale museali del ‘Vittoriano’ a Roma, ci viene da domandarci: ma è così impossibile dare al museo dello sbarco una sede più grande e più degna? Proprio partendo da questa considerazione abbiamo incontrato Patrizio Colantuono, ideatore e presidente del Centro. La nostra conversazione è subito andata alla mostra di Roma e alla collaborazione che da ben tre

anni il Museo di Anzio dà alla Provincia, per la realizzazione di questo genere di eventi.“In passato abbiamo fornito foto, uniformi, oggettistica. Stavolta il professor Gentiloni, curatore della mostra, si è mosso andando a reperire il materiale soprattutto all’estero, in Germania, Inghilterra e Stati Uniti. La parte, secondo me, più bella della mostra del Vittoriano sono le foto riguardanti lo sfollamento. Soprattutto quelle della zona di Santa Teresa, con i camion pronti a portare gli abitanti di Anzio e della campagna limitrofa, prima a Napoli e poi in Calabria e Sicilia. Si vedono moltissime persone e tanti potrebbero riconoscersi... Ho fatto richiesta, insieme al Comune, di poter

portare la mostra di Roma ad Anzio per il prossimo gennaio, in modo da festeggiare in questo modo il 68° anniversario. Queste foto, insieme alle 280 che sono nel nostro museo, potrebbero formare una bellissima panoramica su quel periodo, e su quello che è stato lo sbarco”.A questo punto abbiamo cominciato a parlare più approfonditamente del Museo. Un museo che carte alla mano, viene visitato ogni anno da oltre 40 mila persone. “La maggior parte dei visitatori sono stranieri, tutti molto organizzati. Arrivano con piantine, libretti e chiedono mille cose. Ci sono poi i parenti di quelli che hanno donato cimeli e che vogliono vedere dove sono stati sistemati. Purtroppo l’ambiente è quello che è, ci sarebbe bisogno di più spazio, dalla possibilità di creare dei percorsi tematici fino a quella di dare spazio alla visione del materiale documentaristico che possediamo in grande quantità… addirittura abbiamo

anche una jeep d’epoca che non possiamo esporre. È un vero peccato anche perché il museo, con la sua notorietà, potrebbe essere un volano per l’economia della città. Lo dimostra la giornata del 22 gennaio, quando grazie anche all’interessamento del TG3, l’attività del nostro museo viene pubblicizzata; o anche la manifestazione sulla spiaggia con l’intervento di mezzi anfibi, di camion, di tende campo e di tanti gruppi volontari. La città si riempie di turisti, così come i bar, i ristoranti…”Un museo che, come ci dice Colantuono, vive grazie soprattutto al volontariato. “Non è per fare polemiche, ma il rapporto di visite tra coloro che entrano nel nostro museo e quelli

che vanno nel museo archeologico è di 80 a 20. Però mentre al Comune il museo archeologico costa 150 mila euro l’anno, a noi ci viene data una quota di 4.000 euro, che tra l’altro quest’anno non è neanche arrivata. Ma di spese ce ne sono e tante, anche perché cerchiamo sempre di reperire nuovo materiale. Ad esempio ho comprato da poco un elmetto britannico proveniente dalla nave ‘Sparta’, che colò a picco davanti alla nostra costa con oltre 200 marinai a bordo”.Per concludere, il Comune è intenzionato o no a trovarvi una

nuova collocazione? “Abbiamo fatto la richiesta degli ambienti scolastici che sono su via XXI aprile, sarebbe l’ideale per noi, anche per la presenza di un piccolo giardino. C’è la presa di posizione negativa della preside, ma sono ambienti comunali e se c’è la piena volontà…”Speriamo che prima o poi si trovi la soluzione giusta per dar modo a tutti di ammirare un museo che non è solo di Anzio, ma che fa parte della storia della seconda guerra mondiale e quindi dell’umanità; un museo che, come è scritto sul sito internet, non è solo una fredda raccolta di oggetti di guerra, ma è soprattutto “Un messaggio diretto ai giovani che non hanno fortunatamente conosciuto gli orrori di quel periodo, affinché, ricordando i giorni duri di Anzio, continuino a battersi in difesa della democrazia e della pace”.

LA PACE SBARCA AL MUSEO DELLA GUERRA

COllOQUIO CON pATRIzIO COlANTUONO sUl MUsEO DI ANzIO CON pOChI fONDI E lOCAlI INADEgUATI

Space - Città

Page 7: Anzio-Space 35 - Dicembre 2011

7Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Città

Chi conosce qualcuno a cui è stato clonato un bancomat, una carta di credito o a cui è stato intestato inconsapevolmente un contratto telefonico o di altro tipo? In Italia una persona su quattro è vittima del furto d’identità, una frode in forte aumento anche a causa della scarsa informazione e disattenzione. Eppure imparare a conoscere il fenomeno e difendersi dai “ladri d’identità” è semplice, come è emerso nel convegno “Il credito al clonatore. Il rischio del furto d’identità nel settore del credito al consumo”, organizzato dall’Associazione Culturale 00042 e tenutosi sabato 26 novembre ad Anzio.Il furto d’identità consiste nell’ottenere indebitamente le informazioni personali di un soggetto (persona o azienda) al fine di sostituirsi in tutto o in parte al soggetto stesso compiendo azioni illecite in suo nome o ottenere credito tramite false credenziali. Molto spesso spuntano improvvisamente somme addebitate

in conto corrente o bollettini con rate da pagare per acquisti non fatti; il consumatore è così costretto a dimostrare la propria estraneità e spesso rischia di essere bollato come “cattivo pagatore” nelle liste nere del credito, con enormi problemi nelle future richieste di finanziamento. Riportare alla normalità la propria situazione può richiedere anche mesi. L’amministrazione centrale sta costruendo un valido strumento, il cosiddetto “sistema informatico” (illustrato nel corso del convegno), che consentirà finalmente agli operatori finanziari di accertare l’identità di chi hanno di fronte, il tutto a proprio vantaggio e a quello del cittadino che richiede un finanziamento o un servizio. Ma tutto ciò sarà sufficiente? Possiamo difenderci ulteriormente? Di sicuro sì: questo grande sistema informatico (che speriamo sia operativo al più preso) deve essere affiancato da una condotta responsabile da parte del Fabio Monosi

Bruno Pepe

PROTEGGERSI DAI LADRI D’IDENTITÀIL CoNVEGNo DELLA 00042 hA ANALIzzATo LE FRoDI NEL SETToRE DEI FINANzIAMENTI

consumatore per esporsi il meno possibile alle azioni criminali dei “ladri di identità”. Le regole da seguire sono semplici: proteggere al meglio i propri dati personali come le credenziali di accesso al sito della propria banca e ai diversi siti dove si è registrati; conservare in luoghi sicuri i documenti quali buste paga, dichiarazioni dei redditi ecc. Ad esempio, se si deve cestinare qualche documento o delle fotocopie di esso, conviene distruggerlo. Tra le altre regole da seguire: fornire i propri dati solo ad aziende conosciute e di buona “reputazione”; utilizzare sui propri pc e smartphone antivirus e firewall costantemente aggiornati; controllare frequentemente le operazioni sul conto bancario o postale in modo da intercettare in breve tempo i movimenti anomali; infine in caso di smarrimento o furto di documenti, provvedere alla denuncia il prima possibile. Dopotutto prevenire è meglio che curare!

L’ultimo mese ci eravamo lasciati con un po’ di amarezza, visto il prosieguo dei lavori, ma anche con un barlume di speranza, essendo stati, un mese fa, in attesa di un ennesimo incontro chiarificatore con Amministrazione (nella persona del sindaco Bruschini), Sib (sindacato balneari), associazioni e tecnici dell’ARDIS (l’agenzia regionale redattrice del progetto). Le associazioni legate al mare ed in particolare alla pratica degli sport acquatici, ma anche i sostenitori dell’istanza ambientale, da febbraio, mese di inizio dei lavori, hanno osteggiato in particolar modo la barriera soffolta che avrebbe creato, di fatto, un’interdizione del mare aperto a tutti e tutto senza soluzione di continuità per quattro chilometri e mezzo. L’incontro c’è stato e qualcosa nel panorama di questi lavori, almeno da questo punto di vista è cambiato.La barriera, inutile e dannosa, verrà, nel primo stralcio dei lavori (quello, per capirci,

BARRIERE, PENNELLI, INCOMPRENSIONIDOpO MEsI DI RUspE E EvENTI fINAlMENTE UNA lUCE. MA QUAlCUNO, RITARDATARIO, sI svEglIA

in corso d’opera dal Tortuga a Tor Caldara) abbassata ad almeno un metro e mezzo sotto il livello del mare con aperture di non meno di 20-30 metri al centro. Per quanto riguarda i lavori che riguarderanno la parete a sud, quindi dal Tortuga a Capo d’Anzio, l’ARDIS ha assicurato che verranno progettati i soli pennelli longitudinali, soluzione adottata in gran parte del mondo.Rimane comunque un intervento che seriamente cambierà i connotati di una costa e che lascia feriti e sconfitti gli amanti dell’ambiente e i sostenitori del rispetto per il mare, ma qualcosa, come più volte affermato, bisognava fare per proteggere la costa dall’erosione, e queste modifiche possono essere un compromesso accettabile. Rimane il senso di impotenza di fronte ad una macchina messa in moto senza il controllo ed il parere di tutti gli interessati da simili opere. Come sia stato possibile che nessuno prima

n.35_dicembre 2011

dell’inizio dei lavori si sia fatto venire un dubbio? Da anni si parlava di questi lavori, nessuno ne sapeva nulla? E soprattutto, come è possibile che, a parte sparuti sostenitori di cause perse, nessuno si sia dato da fare per capire quello che stava succedendo e solo ora dopo mesi pare svegliarsi un minimo di interesse?Ancora oggi dopo articoli sui giornali, interviste su radio e tv, manifestazioni, c’è ancora un gran pasticcio di notizie, per lo più false su questi famigerati lavori a mare…. Sembra incredibile!Eppure qualcuno, piano piano, qualcosa, seppur poco, ha ottenuto e questo è comunque una buona notizia.occorre ora rimane in vedetta e controllare ogni singolo passo, ogni singolo masso posto in mare, perché, forse non si è capito, ma la questione è troppo importante!

Page 8: Anzio-Space 35 - Dicembre 2011

dicembre 2011_n.35

Lavinio-Space8 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Città

Gino Querini

Sappiamo dai ricordi di scuola che la via più breve tra due punti è una linea retta. Da A a B si prende la riga e via. Sappiamo però che nella vita di tutti i giorni arrivare dal punto A al punto B è un compromesso con sensi unici, strade chiuse, muri, pareti. E ci sembra ovvio che sia così. Ebbene, non tutti la pensano allo stesso modo, in particolare coloro che praticano il Parkour, una disciplina che nasce in Francia negli anni ottanta e che da pochi anni si è spostata anche in Italia dove si va lentamente diffondendo, finanche dalle nostre parti. Eros, un TRACEUR (così si dicono i praticanti della disciplina) e istruttore in una palestra di Aprilia, definisce il Parkour come “L’andare da un punto iniziale A ad un punto finale B nella maniera più fluida e col minore dispendio di energie possibile, in una corsa lineare, cercando di bruciare il percorso col minor numero di pause possibile”. Sembrerebbe semplice, ma questo vuol dire che quello che comunemente è un ostacolo, per chi fa Parkour è invece

TUTTI PAZZI PER IL PARKOURlA DIsCIplINA NATA IN fRANCIA è sEMpRE pIù DIffUsA IN ITAlIA E DAllE NOsTRE pARTI

un appiglio per andare da un’altra parte, in maniera più o meno acrobatica a seconda della necessità. Peculiare di questa disciplina è che non nasce in una palestra, ma ci arriva solo successivamente. L’origine e destinazione del Parkour è l’ambiente circostante nella più vasta accezione possibile: la città, la spiaggia, ovunque. Difatti dice Eros: “questo sport è nato per strada e l’allenamento in palestra aiuta, permette di capire quello che puoi fare e non fare, ma se in palestra riesci a fare cose particolari e poi fuori no, vuol dire che ti stai allenando male”. Ecco, continua Eros, questo è l’essenziale del Parkour: “In un certo senso il Parkour è simile alle arti marziali, la competizione non è prevista se non solo con noi stessi perché, con ogni ostacolo che non riusciamo a superare, vediamo i nostri limiti e gradualmente tentiamo di superarli, crescendo sia mentalmente che fisicamente, in modo che quell’ostacolo diventi poi una cosa facile, allargando pian piano il nostro orizzonte”. Uno sport da solitari quindi? No di certo, anzi: “soprattutto è condivisione, non sto mai in competizione con gli altri. Certo, la sfida riguarda te stesso, però la condivisione ti aiuta a progredire perché ci si aiuta a vicenda”. Alla fine Eros ci spiega che “dire” cos’è il Parkour ad un’altra persona si può soltanto in termini molto generali, ma per quanto riguarda cos’è veramente bisognerebbe viverlo. Date un’occhiata al canale Youtube dell’Associazione 00042 (http://www.youtube.com/user/Associazione00042) per scoprire in cosa consiste questa peculiare disciplina!

riesci a cogliere le sfaccettature della metropoli e la cosa che ti rimane nel cuore, oltre ai panorami mozzafiato, è il calore della gente che ti trascina come un’onda dall’inizio alla fine. Così nonostante il percorso difficile, le manine e i sorrisi dei bimbi, le urla di incitamento, le persone che, nonostante gravi handicap, come protesi o cecità, sono lì felici di non mollare, ti danno un’energia incredibile. Mi sono emozionata, commossa, non lo dimenticherò mai. E un ringraziamento speciale va al nostro compagno di viaggio, Fabio Serafinelli”. Anche l’atleta della società nettunese è soddisfatto: “Ho deciso di fare la mia prima maratona a New York per il fascino della città, per il numero di partecipanti, non so se tornerò ancora e se migliorerò il tempo, l’importante è aver dato tutto me stesso”. La prossima sfida per i podisti di Anzio e Nettuno sarà la mezza maratona Roma-ostia, in programma a febbraio. La corsa continua, pronta per regolare nuove emozioni e tanta energia. L.C.

Due podisti di Anzio e uno di Nettuno alla corsa della Grande Mela

MARATONA DI NEW YORK: IL SOGNO DI OGNI ATLETAIl fascino di New York, la bellezza del ponte di Verrazzano uniti all’energia della corsa. È la maratona di New York, la gara podistica più amata e attesa al mondo, che anche quest’anno nel primo week-end di novembre ha accolto circa 47mila runners provenienti da tutto il mondo. La nazione che ha avuto più partecipanti è stata l’Italia con 3500 corridori, di cui due atleti di Anzio e uno di Nettuno. Per l’atletica Anzio sono scesi in campo Simona Croce e Gianluigi Guido, che per il loro decimo anniversario di matrimonio hanno deciso di regalarsi una “romantica maratona”. Invece per l’olimpia Nova Athletica Nettuno ha gareggiato Fabio Serafinelli. Amici di corsa e nella vita, compagni di viaggio in un’avventura che è il sogno di ogni atleta. Una corsa emozionate ma difficile: 42 km da percorrere lungo i cinque quartieri della città, Staten Island, Brooklyn, Queens, Manhattan e Bronx. I due coniugi hanno già partecipato ad altre gare di questo tipo, sanno cosa vuol dire correre per tutti quei kilometri, mantenere la calma, gestire il tempo e non mollare, anche quando si va in crisi con le gambe che diventano pesanti e il cervello che ti dice di fermarti. Gianluigi ha alle spalle tre maratone di Roma e una di Berlino. Sua moglie, invece, ha esordito in quella di Berlino. “ La gara nella capitale tedesca è stata veramente difficile – racconta Simona - l’ho finita con una tale sofferenza da ripromettermi di non fare più i 40 km. Invece mai dire mai”. I due coniugi, infatti, hanno preso il volo per New York, destinazione la maratona della Grande Mela. Per entrambi è stata la prima 42 km sul terreno newyorkese; mentre per Fabio è stato il debutto assoluto su questa distanza. Simona e GianLuigi hanno chiuso rispettivamente in 4h19’11’’e 3h21’19’’, Fabio in 3h11’07’’.“New York è una città unica - continua la podista dell’Atletica Anzio - quando sei lì ti sembra di essere al centro del mondo. Quando corri

Page 9: Anzio-Space 35 - Dicembre 2011

[email protected] di Informazione di Anzio e NettunoAnzio Space

n.35_dicembre 2011

Page 10: Anzio-Space 35 - Dicembre 2011

dicembre 2011_n.35

10 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Città

CONVENZIONI CON POSSIBILITA’ DI TRATTENUTA IN BUSTA PAGA PER I DIPENDENTI DEL COMUNE DI ANZIO – REGIONE LAZIO - COLGATE PALMOLIVE – ALPLA- ASL RM H

– ABBOT – RECORDATI – WHYETH PFIZER – SELEX – SIGMA TAU – ICA FOODS - FIORUCCI – O/I –

PROCTER & GAMBLE - IBI LORENZINI

TARIFFE SCONTATE PER GLI ISCRITTI CGIL – UIL – CISL – CNA – CONFESERCENTI – SOCI COOP- INARCASSA

RIvIERA ZANARdELLI 45 – ANZIO tEL 06 98340765 - FAx 06 98342058

POLIZZE AUTO – INFORTUNI – MALATTIA – COMMERCIO – RC DELL’IMPRESA –

RC DEL PROFESSIONISTA – VITA – FONDI PENSIONE

Page 11: Anzio-Space 35 - Dicembre 2011

11Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e NettunoLavinio - Space

direttamente col Comune, reo di aver abdicato al Consorzio una serie di attività e lavori per i quali i cittadini pagano già.A corollario dell’assemblea, c’è stata anche la presentazione dei membri del Comitato; il Presidente dell’Assemblea ha chiesto la votazione per ratificare la validità e la rappresentatività degli stessi in relazione alla finalità dello Statuto e al conseguimento dello scopo sociale che è la chiusura del Consorzio. Il Comitato votato ed eletto all’unanimità è composto: Arch. Giuseppe Nicolò, (presidente), signor Lanci (vicepresidente), avv. Rinaldi (consulente legale), Signor Valeri (tesoriere), Riccardo Brio (addetto stampa), e dai signori Bugnatelli, Piacente, Cericola e Boscardini in qualità di consiglieri.“Sul manifesto che ha invitato i cittadini all’Assemblea - ha spiegato Nicolò - c’è la figura di uno struzzo che mette la testa nella sabbia. È arrivato il momento di tirarla fuori perché solo così possiamo difendere i nostri diritti”.

Maurizio D’Eramo

Domenica 6 novembre, presso la Multisala Lido, si è tenuta l’assemblea dei soci-sostenitori del Comitato dei Dissenzienti del Consorzio di Lavinio per illustrare le ultime novità sulla querelle che va avanti da molti mesi. Tra le oltre duecento persone che hanno risposto all’invito degli organizzatori, era presente anche il consigliere comunale Pennata che alcuni mesi fa, quando ricopriva la carica di capogruppo del PDL al Comune, aveva fatto un’interrogazione al sindaco Bruschini per avere ragguagli sulle modalità della convenzione stipulata tra Comune e Consorzio. La prima novità illustrata da Riccardo Brio, addetto stampa del Comitato e presidente dell’assemblea, è stata l’apertura da parte del Capo Procuratore della Repubblica di Velletri, dottor Silverio Piro, di un fascicolo sul Consorzio, atto a verificare la possibilità di reati amministrativi e penali.Subito dopo vi è stato l’intervento del Presidente del Comitato arch. Nicolò, che ha ripercorso la storia del Consorzio privato e volontario di Lavinio, diventato negli anni pubblico e obbligatorio, senza però la minima traccia di documenti a riguardo, attraverso la proiezione sullo schermo cinematografico di tutta la documentazione comprovante le ragioni dei dissidenti. La relazione si è soffermata, poi, sulla validità o meno dell’azione della Gerit Equitalia. Nicolò ha spiegato, mostrando leggi e sentenze di Cassazione, che questo ente non può compiere azioni repressive (fermo amministrativo, ipoteca degli immobili) per i reati consortili (per legge si intendono

A novembre si è svolto l’ottavo Congresso del Circolo ‘Ernesto Che Guevara’ del Partito di Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra di Anzio, convocato per rinnovare le cariche. Le votazioni che hanno sancito la vittoria con il 75% delle preferenze del primo documento, e la creazione del nuovo Comitato Direttivo nelle persone di Battistini, Busiello, Capomaggi, Carbone, Cofini, Macrì, Pesci, Spallotta, Teramani, Ubertini e zecchinelli.A succedere a Roberto Busiello, chiamato quale nuovo Segretario del Circolo, è stato indicato all’unanimità Umberto Spallotta. Quarant’anni, professore, iscritto al partito dal 2006, il nuovo eletto ha subito voluto indicare la linea del suo mandato che sarà: “consequenziale a quella condotta negli anni passati con il Compagno Busiello, con il quale abbiamo condiviso ogni azione o iniziativa. Continuare nelle lotte fin qui intraprese per portare avanti i diritti dei lavoratori e le battaglie sociali che ci hanno caratterizzato in questi anni, come quelle dell’acqua pubblica. Insomma, essere un valore aggiunto alla vita politica di Anzio”. M.D’E.

volontari) che non sono equiparabili ai tributi (tasse obbligatorie) per i quali queste azioni sono invece previste. Proprio per questi motivi ha invitato i presenti e i cittadini associati a non avere alcun timore per le cartelle che eventualmente dovessero pervenire soprattutto se si riferiscono ad addebiti relativi ad un periodo superiore ai cinque anni.Dopo la relazione si è aperto il dibattito nel quale hanno preso la parola molte delle persone presenti in sala. La maggior parte si è lamentata delle modalità con cui vengono spedite le cartelle esattoriali; “perché –hanno chiesto in tanti- “a me arriva e al mio vicino di casa no?”Come più volte è stato detto in passato, la mancata trascrizione pregiudizievole sui rogiti notarili che informa gli acquirenti che sull’immobile grava un tributo consortile (oltre ad essere indicatore del fatto che forse il tributo non spetta), ha portato col tempo a non avere una precisa mappatura di chi e di quanti siano i ‘soci’ del Consorzio; proprio questa mancanza e il tentativo di ‘ricostruirla’, aveva portato il Presidente del Consorzio Antinori (come lui stesso ci ha spiegato nell’intervista rilasciataci e pubblicata sul numero di giugno) a chiedere una ‘prorogatio’ al suo mandato, che sarebbe dovuto scadere alla fine del 2010, anche se tale opportunità amministrativa sembrerebbe non essere contemplata nello Statuto del Consorzio. Quasi tutti gli intervenuti (proprietari di seconde case) hanno chiesto chiarezza e trasparenza sulle spese e sull’operato del Consorzio, mentre qualcuno se l’è presa

ARCH. GIUSEPPE NICOLO’: “NON FACCIAMO COME GLI STRUZZI”

gRANDE sUCCEssO DI pARTECIpAzIONE All’AssEMBlEA DEI DIssIDENTI DEl CONsORzIO

UMBERTO SPALLOTTA NUOVO SEGRETARIO CITTADINO DEL P.R.C.

n.35_dicembre 2011

Page 12: Anzio-Space 35 - Dicembre 2011

dicembre 2011_n.35

Lavinio-Space12 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e NettunoLavinio - Space

In Italia, com’è noto, la disoccupazione giovanile ha raggiunto quota 30%. Si tratta di una realtà drammatica che getta luci sempre più inquietanti sul nostro futuro. Infatti, maggiore è la difficoltà a trovare lavoro per un giovane o una ragazza, più complicato sarà per lui o lei provare a programmare la propria vita, a trovarsi un/a compagno/a, a generare dei figli e così via. Inoltre se i giovani non lavorano sarà difficile pagare le pensioni degli anziani, contravvenendo in tal modo al patto tra generazioni che nel secondo dopoguerra ha permesso la crescita del benessere sociale nel nostro paese come negli altri paesi industrializzati. Ci sembra palesemente irrazionale una società in cui gli anziani finanziano le giovani generazioni con le loro pensioni, in cui le ricchezze accumulate in passato permettono la sopravvivenza di milioni di persone stritolate da lavoretti precari, periodi d’inattività, corsi di formazione costosi e spesso inutili. L’irrazionalità si fa parossistica se si pensa che quasi tutti i media, quasi tutte le forze politiche e i governi d’Europa insistono nel promuovere l’allungamento dell’età pensionabile, costringendo gli anziani a restare a lavoro e impedendo ancora di più l’occupazione dei giovani. Il territorio di Lavinio non è immune da queste problematiche: numerosissimi sono i disoccupati di tutte le età. Durante la stagione invernale, poi, chiudono molte attività stagionali legate al turismo, desertificando ancora di più il panorama sociale di Lavinio, che, infatti, langue in lunghi periodi di stagnazione. Siamo convinti che se finora la situazione non è divenuta esplosiva lo dobbiamo alla presenza dell’economia

sommersa, che attraversa purtroppo molti settori della nostra città come la ristorazione, il settore turistico/alberghiero, l’edilizia, la pesca e l’agricoltura. Del resto, se il numero dei disoccupati è grande, maggiore è il potere di ricatto di chi può offrire un posto di lavoro, cosicché è oggettivamente difficile per un lavoratore reclamare diritti e contributi. Molti vedono come un miraggio quelle conquiste che trenta o quaranta anni fa i ceti popolari ottennero al termine di lotte secolari. Le nuove generazioni in molti casi non si riconoscono o hanno scarsa fiducia nei sindacati. Chi lavora, magari nelle fabbriche che circondano il nostro territorio, lo fa spesso grazie ad un contratto precario, senza diritti, ignorato colpevolmente dai sindacati. In questa situazione cresce la sfiducia dei disoccupati e dei lavoratori nelle istituzioni, nelle forze sociali e politiche che infatti vengono viste con indifferenza e ostilità. In questo deserto sociale gli unici “valori” che rimangono a queste persone sono le promesse patinate della pubblicità, i modelli di consumo che occhieggiano dai cartelloni nelle strade o che scintillano dalle tv o da internet. Si tratta però per lo più di miraggi, di miti irraggiungibili o quasi date le scarse disponibilità economiche di cui dispongono. In questo ambiente di anonimato e disgregazione sociale non sono da sottovalutare i rischi di guerra tra poveri, dato che ad un livello ancora inferiore ad un disoccupato italiano si trova il lavoratore immigrato che viene sfruttato in modo disumano nelle aziende agricole e nei cantieri edili, e per questo viene spesso visto come un pericoloso concorrente dai lavoratori locali. Se poi si aggiungono le differenze

di lingua e cultura, diventa difficile parlare di solidarietà e integrazione all’interno del tessuto sociale. ovviamente non è certo colpa degli immigrati se nel nostro territorio c’è scarsità di lavoro, le responsabilità sono a nostro avviso nel modello sociale dominante, che non è più caratterizzato da un giusto intervento pubblico in economia e dal ruolo rivendicativo e solidale delle forze sindacali e politiche, ma tale percezione non è patrimonio di massa, così cresce invece in molti una sorda rabbia che non raramente acquista toni razzisti.Abbiamo incontrato qualcuno di loro e ci siamo fatti raccontare le loro storie. Inizia V. di 29 anni: “Fino a due anni fa la mia famiglia aveva un ristorante sul mare, poi per una lite tra parenti abbiamo dovuto chiuderlo, così mi sono trovato a compiere lavoretti saltuari, qualche volta nel campo dell’elettricità, dove posseggo un diploma, altre volte nel campo dell’edilizia, ma si tratta di impieghi temporanei che non lasciano certezze per il futuro”. Più problematica è la vicenda di T. 35 anni: “Fino a pochi anni fa lavoravo in una ditta che si occupava di reti di trasmissione dati, poi quest’azienda ha chiuso e così mi sono dovuto adattare a fare dei lavori di elettricista al nero, presso cantieri o privati. Riesco con fatica ad andare avanti e a non far mancare nulla a mia moglie e ai miei figli, ma spesso mi serve l’aiuto dei parenti”. S. 29 anni invece ha fatto di necessità virtù: “Il lavoro non c’è è vero, ma da un po’ di tempo mi arrangio comprando moto e auto usate tramite e-bay, per poi rivenderle una volta rimesse a punto. Non guadagno tanto è vero ma almeno evito di spaccarmi la schiena in qualche cantiere. Certo se dovessi avere dei figli, non credo potrei continuare in questa maniera”. F. di 28 anni ha una figlia a carico ma è separato dalla compagna e vive in famiglia: “Passo i miei giorni tra i cantieri edili cercando occupazione, qualche volta la trovo ma solo per una o due settimane, poi ricomincia la mia odissea. Non mi voglio abbattere ma è drammatico continuare così, mio padre aveva una falegnameria, ma a causa di alcuni impianti fuori norma è stata chiusa e per riaprirla ci vogliono troppi soldi”. Li lasciamo con un senso d’angoscia, può un paese abbandonare milioni persone al loro destino come fa con questi ragazzi?

GIOVANI DISOCCUPATI E SENZA FUTUROD’INvERNO lA CRIsI DEl lAvORO sI fA sENTIRE DI pIù, QUANDO lE ATTIvITà sTAgIONAlI REsTANO fERME

Umberto Spallotta

Page 13: Anzio-Space 35 - Dicembre 2011

13Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Politica

Alessandro Tinarelli

È partita su iniziativa del segretario del PD, Ivano Bernardone, la complessa macchina che porterà al programma del partito. Le proposte e le idee degli iscritti e dei simpatizzanti, di categorie, professionisti ed esperti dei vari settori verranno raccolte e sintetizzate dalla segreteria del partito.Segretario, ci parli del nuovo programma che state preparando.“Il PD ha già elaborato una mole enorme di idee ed ha la capacità di fare sintesi di questo suo patrimonio. Abbiamo l’ambizione, in tempi non sospetti e lontani dalle elezioni, di presentarci alla città con un progetto e offrirlo al confronto aperto con tutti in modo che possa arricchirsi attraverso la partecipazione diretta dei cittadini. Puntiamo a cercare il contributo di chiunque vorrà condividere un modo alternativo di gestire questo territorio. L’azione del PD, la scelta dei suoi rappresentanti, le coalizioni e le alleanze a cui potrà aderire si baseranno solo ed esclusivamente sulla condivisione di un progetto politico chiaro ed autorevole”Quali saranno i punti fondanti?“Prima di ogni cosa vogliamo che la città si riappropri della politica: quella fatta di onestà, etica, correttezza dei comportamenti priorità massima al bene comune, persone serie e capaci. Vogliamo trasparenza, vogliamo sapere fino in fondo chi ci governa, come si guadagna da vivere, che competenze ha e se è all’altezza di decidere per noi. Servono forze ed energie nuove in grado di interpretare l’esigenza di cambiamento, spazio al ricambio non solo di teste ma sopratutto di idee e modi agire. Anzio è ingessata da decenni di cattiva politica ed ora più che mai occorre ridarle respiro”Un’altra faccenda è quella relativa alla richiesta, fatta da tre senatori del PD, di insediare ad Anzio una commissione di accesso agli atti per verificare l’eventuale inquinamento della vita amministrativa da parte della criminalità organizzata. Queste richieste sono motivate da fatti criminosi avvenuti nei nostri territori e al centro di importanti processi alla criminalità organizzata. Cosa pensa a riguardo?“Quella dei parlamentari è un’azione meritoria a cui spero seguiranno le dovute

iniziative del Prefetto e del nuovo Ministro degli Interni perché si faccia piena chiarezza sulle reali condizioni del nostro territorio rispetto a fenomeni che sappiamo bene essere presenti ed insidiosi. Nel mese di giugno io per primo ho presentato un’interrogazione in consiglio comunale chiedendo che il Comune di Anzio si costituisse parte civile nel processo alle cosche mafiose denominato Sfinge, per fatti accaduti nel nostro territorio. “L’interrogazione dei senatori però sembrerebbe basata anche su fatti che forse non c’entrano nulla con la mafia ad Anzio, è vero?

BERNARDONE: TRASPARENZA, LEGALITÀ E NUOVE IDEE

INTERvIsTA Al sEgRETARIO DEl pD ANzIATE ChE METTE IN CAMpO pROgRAMMA E CONfRONTO CON I CITTADINI pER COsTRUIRE l’AlTERNATIvA vINCENTE AllE pROssIME ElEzIONI COMUNAlI

“Innanzitutto certi fatti, benché estranei alle attività delle cosche, non depongono a favore della legalità nel territorio e contribuiscono comunque a dipingere un quadro non incoraggiante. Detto questo il PD di Anzio responsabilmente ha segnalato che mescolando tra loro cose incomparabili si presta il fianco a facili strumentalizzazioni ed è infatti avvenuto che il sindaco si è limitato a replicare ai passaggi opinabili dell’interrogazione parlamentare ed ha potuto invece tacere sui tanti gravi fatti raccontati in inchieste serissime. Bene questo “tacere” o il rispondere in modo evasivo sulle reali condizioni del territorio è proprio ciò che non dobbiamo consentire. Quando

la minaccia per un territorio è quella della criminalità organizzata ci aspettiamo che la politica sana reagisca compatta in favore della trasparenza. Sia ben chiaro che nessuno scredita Anzio, al contrario i senatori del PD e noi con loro, la difendiamo rivendicando chiarezza ed attenzione a problemi di sicurezza e legalità che ci sono e devono essere fronteggiati”.Un nuovo centro anziani ad Anzio Colonia. Il sindaco è favorevole. Qual è la posizione ufficiale del PD?“Siamo ovviamente favorevoli all’apertura di un nuovo servizio sociale. Ai due centri esistenti sono iscritti circa duemila anziani ognuno; un numero spropositato rispetto

alla reale ricettività dei locali peraltro concentrati a Lavinio ed Anzio Centro. Inoltre destinare un immobile comunale ad un servizio comunale disciplinato da un regolamento comunale mi sembra una cosa buona e semplice che ha anche il vantaggio di risparmiarci le scandalose rincorse a cui abbiamo più volte assistito per l’accaparramento dei locali con metodi non trasparenti da parte degli amici degli amici.”La sua opinione politica sul nuovo Governo Monti?“Il governo Monti è la migliore soluzione possibile raggiunta grazie all’autorevole azione svolta dal presidente Napolitano. In questo contesto così delicato però credo assuma un grande valore anche il senso responsabilità del PD, che in questa situazione politica avrebbe vinto senza dubbio le elezioni ma ha rinunciato al suo vantaggio elettorale in favore di un

governo che con immediatezza affronti l’emergenza. Superiamo contrapposizioni e polemiche ma non trascuriamo le differenze: tra chi sostiene questo governo c’è chi ha portato il paese nel baratro in nome di interessi più che particolari e c’è chi cerca di salvarlo anteponendo con generosità ai propri possibili vantaggi immediati il futuro di tutti. È bene che quel senso di responsabilità che sta animando la scena nazionale si faccia largo anche qui ad Anzio dove la destra è allo sbando ed ha lasciato la città nell’abbandono totale. Anche qui occorrono persone e idee nuove in grado di restituire speranza e fiducia.”

n.35_dicembre 2011

Page 14: Anzio-Space 35 - Dicembre 2011

dicembre 2011_n.35

Lavinio-Space12 Space-Politica14 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e [email protected]

Page 15: Anzio-Space 35 - Dicembre 2011

Space - Giovani13Space /Associazioni 15Space-Politica 13Space /Associazioni 15Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

simpatiche coreografie; l’atmosfera si è via via resa più calda al suono del djambè che dava il ritmo al tormentone dei mondiali 2010, “Waka waka” di Shakira. La mission di questo, come di altri Choral mob, è stata quella di far conoscere sul territorio questa realtà corale nata nel 2005, formata da giovani a cui piace cantare e comunicare attraverso il canto questa loro passione. Il Coro Lavinium ha un vasto repertorio che spazia dalla musica polifonica rinascimentale a quella contemporanea, dai canti gospel e spiritual alle più recenti canzoni pop e rock, tra le sue esperienze annovera molte rassegne, concerti e il secondo e terzo posto al concorso regionale di Formello, tra l’altro ci tocca da vicino perché è stato ideatore e organizzatore di MusicAntium, il primo festival di cori giovanili svoltosi proprio ad Anzio lo scorso luglio. Il canto

Serena Giardino

L’esibizione spontanea dei ragazzi del “Coro Lavinium” tra cult song e “waka waka”

Sono 2 milioni i giovani italiani che non studiano né lavorano

IL CHORAL MOB SCALDA LA PIAZZA

L’ESERCITO DELLA GENERAZIONE “NEET”

Una, due, cinque, dieci, quindici voci, il suono di una tastiera. Erano le 17,15 del 23 ottobre e d’improvviso nella piazza Pia di Anzio si iniziano a percepire delle note, una musica, una canzone senza capire da dove provenissero ma poi, seguendo “l’orecchio”, le persone si avvicinavano incuriosite e davanti ai loro occhi si è aperta la visione di un gruppo di ragazzi vestiti con jeans e maglietta verde, diretti da un maestro. Un coro a tutti gli effetti che cantava canzoni che non siamo abituati ad attribuire ad un coro, perché associamo l’attività corale solitamente ed erroneamente solo alle celebrazioni religiose. In realtà esistono diversi modi di fare coro e il nostro Coro, il CoRo LAVINIUM, cantava canzoni arrangiate a più voci come “Barbara Ann” dei Beach Boys, “Estate” dei Negramaro e “Somebody to love” dei Queen. La gente intorno continuava ad avvicinarsi, qualcuno faceva qualche foto, altri una ripresa col telefonino, e qualcuno batteva le mani a tempo di musica; le voci dei soprani, bassi, tenori e contralti si fondevano facendo giungere al pubblico una sonorità colorita di sorrisi, di volti divertiti e in alcuni casi di

proporzione tra uomini e donne: le ragazze neet sono il 26,4%, mentre la percentuale maschile scende al 20,5%. La maggior parte di questi giovani vive a casa con i genitori, specie al Sud, dove accade tre volte su quattro. Chiamarli bamboccioni semplifica ma non risolve il problema. Quale potrebbe essere la soluzione? Con l’attuale crisi il fenomeno è peggiorato. Sarà possibile sperare in un cambiamento con il nuovo governo Monti? Quando il lavoro non c’è, fanno riflettere i dati sul livello d’istruzione. Sono ancora troppi coloro che si limitano alla terza media o alla licenza elementare, sebbene a soffrire per la mancanza di lavoro siano più i diplomati o laureati. Le alternative sono rimaste poche: ritornare sui banchi di scuola o imparare un mestiere, magari attraverso corsi di formazione. Ma la scelta per molti è restare Neet. Purtroppo, però, i genitori non vivono per sempre e crescendo sono sempre meno le opportunità di lavoro. occorre quindi trovare da soli gli stimoli e le giuste opportunità per vivere la propria vita in autonomia.

Non studiano e non lavorano. Sono la generazione “neet”, brutale acronimo anglosassone per “not ineducation, employ-ment or training”. In Italia il numero è sempre più alto. Nel 2010, 2.2 milioni di giovani dai 15 ai 29 anni sono stati riconosciuti in questa categoria; quasi un ragazzo su quattro. È una percentuale che non si cambia neanche se si prova ad alzare l’asticella fino all’età di 35 anni, per includere coloro che hanno terminato un corso di laurea o di specializzazione, poiché il

20% di loro non lavora. Un esercito che scivola verso i confini del mercato e rischia di non contribuire al sistema previdenziale. Anche la Banca d’Italia lancia l’allarme e nel suo rapporto sulle Economie regionali fotografa il fenomeno dei neet: a maggio si attestavano al 22,1% secondo i dati Istat. Tra il 2005 e il 2008 (periodo antecedente alla crisi) la soglia dei giovani

che “restano a casa” era pari al 20%. Il conto della crisi lo stanno pagano soprattutto loro. La crescita della disoccupazione, testimoniata dall’aumento di chi tra i neet è in cerca di un lavoro, si uniscono anche i fenomeni di scoraggiamento che portano i ragazzi fuori da ogni circuito occupazionale e formativo. Il meridione presenta i numeri più alti, infatti dei 2,2 milioni di neet tra i 15 e 29 anni, ben 1,2 milioni (oltre la metà) si trova nelle regioni del Sud. Per non parlare della Melania Maranesi

corale e il coro sono delle realtà importanti per i giovani, oltre al divertimento, sono un’opportunità di crescita sia dal punto di vista musicale (perché durante le lezioni si studia oltre al brano da cantare anche la tecnica vocale) che personale all’interno del gruppo e di confronto con gli altri. Chiunque, tra i 15 e i 30 anni, può entrare a far parte del Coro Lavinium, che attualmente ha sede in via Volturno 4b a Villa Claudia. Le lezioni si tengono il lunedì e il mercoledì dalle 18,30 alle 20,30. Per ulteriori informazioni wwww.corolavinium.it.

n.35_dicembre 2011

Page 16: Anzio-Space 35 - Dicembre 2011

dicembre 2011_n.35

Lavinio-Space12 Space-Politica16 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Cultura

interviste e partecipazioni speciali nel territorio di Roma e provincia, come si può leggere sulla copertina dell’album SkAsso e riSkAsso “SelfMadeProgect”. Importanti collaborazioni hanno visto il gruppo partecipare a molti eventi rilevanti del territorio prossimo alla Capitale. Il primo EP degli SkAsso, “Live Teatro dell’Applauso”, cd demo estratto dall’omonimo concerto tenuto a Tivoli Terme, seguito a distanza di un anno dal primo lavoro in studio della band “SkAsso e riSkAsso”, vede la speciale partecipazione del trombettista dei Radici nel Cemento Stefano Cecchi e contiene sette brani autoctoni, una cover di un classico italiano e due cover di brani dei Clash, a dimostrazione di come l’esplorazione musicale della band non si fermi a nessun confine prestabilito. Il levare come sinonimo di controtendenza è uno dei principali messaggi che lanciano gli Skasso nelle loro serate, nelle quali si denota una fusione sonora tra i diversi elementi del gruppo, che, a loro detta, è l’elemento “chiave” del progetto. In attesa di una loro discesa dalle nostre parti, nel frattempo vi invitiamo a vistare l’omonima pagina di facebook per saperne di più su una band che è pronta a regalarci momenti indimenticabili.

Contaminazione del levare e “linea dura” sulle orme del movimento 2Tone. Queste le parole d’ordine degli Skasso. Nati a Ciciliano e cresciuti nel mondo che la provincia romana offre a chi ha un debole per lo ska, nei prossimi mesi saranno presenti anche sul nostro territorio per esibirsi di fronte al popolo del litorale. La batteria di Franco, intrecciandosi al basso di Matteo, detta i tempi per incontrare poi le chitarre di Simone e Patrizio, le quali, rigorosamente e sapientemente nate per onorare il levare, creano un’atmosfera straordinaria quando costruiscono una vera e

propria alchimia interagendo con le percussioni di Giancarlo e la voce di Davide. Durante i loro concerti si percepisce subito nel gruppo una particolare intesa tra tutti i componenti che, venendo da esperienze musicali differenti tra loro, lasciano entrare influenze di vario genere nell’espressione dello Ska prodotto. Con esempi come quello dei Madness, dei The Special, dei Selecter, ma anche di gruppi italiani come BlueBeaters, Aretuska, Radici nel cemento, gli Skasso stanno cercando di portare il loro “Ska Contaminato” in giro per l’Italia, autopromuovendosi con serate, Valerio Bruni

La band presto farà tappa sul nostro territorio, cresce l’attesa…

ASPETTANDO IL CONCERTO DEGLI SKASSO

music@space

una buona dose di follia, carisma e fascino del male. Uccide crudelmente senza pietà e le sue azioni sono avvincenti. Il matto è un tipo inafferrabile. Sembra a volte scaltro, a volte stupido oppure un uomo straordinario. ha quasi il fascino dell’anarchico. Il buono, Jung Woo-sung, è alto e snello e la sua linea e i suoi movimenti sono vistosi. Degna di visione è la scena in cui il buono spara col fucile salendo su un cavallo che corre a tutta velocità. La parte interessante è la successione delle azioni. Il film comincia con la convenzione western dell’attacco al treno, mostra la lotta a colpi di fucile nel grande mercato a cui succede il dramma dell’inseguimento e della mischia in cui la gang, il gruppo dei banditi e truppe giapponesi combattono con i tre uomini nella grande pianura. Per godere queste scene è senz’altro adatto il grande schermo. Ma siccome tutti i personaggi cercano soltanto di ottenere il tesoro, manca la complessità della storia che il film di Sergio Leone invece ha.

Yoshiro Izumi

Al cinema il western della Corea del Sud omaggia Sergio Leone

IL BUONO IL MATTO IL CATTIVO Un omaggio coreano del regista Kim Jee-woon al film capolavoro di Sergio Leone, “Il buono il brutto il cattivo (1966)”. La profondità e l’ampiezza di questo western della Corea del Sud è impareggiabile ed è molto adatto ad essere visto al cinema. La storia è semplice. In Manciuria, negli anni ‘30, un treno transcontinentale è attaccato da tre uomini che cercano la “mappa del tesoro” lasciata dalle truppe giapponesi. Sono uomini che sopravvivono con le loro convinzioni e che s’incontrano per destino. oltre loro anche le truppe giapponesi, un partigiano per l’indipendenza coreana e un gruppo di banditi vogliono prendere la mappa nelle proprie mani e così la ricerca diventa una battaglia confusa e ingarbugliata. Chi sarà il vincitore finale? Attori famosi del cinema coreano interpretano il ruolo dei tre personaggi principali: Jung Woo-sung recita il buono, Lee Byung-heon fa il cattivo e Song Kang-ho interpreta il matto. Dei tre il cattivo ha un maggiore impatto. Possiede

Page 17: Anzio-Space 35 - Dicembre 2011

Space - Cultura 13Space /Associazioni 17Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

La Fondazione Placido Puliatti realizza un progetto in acqua per la riabilitazione dei ragazzi disabili

CINQUE EURO PER LA DISABILITÀUna distesa di prato verde spezzata qua e là dai colori vivaci dei fiori circonda l’edificio recentemente ristrutturato del Centro Argos nella zona di Tre Cancelli a Nettuno. Il centro è un’importante struttura riabilitativa per bambini e ragazzi con gravi disabilità visive, neuromotorie e cognitive, che offre accoglienza e sostegno anche alle loro famiglie. All’interno, coordinate da una equipe di specialisti, si svolgono diverse attività: dalla stimolazione visiva alla fisioterapia, dalla logopedia alla musicoterapia e alla riabilitazione in acqua grazie alla modernissima piscina di cui il complesso si è dotato di recente. Il Centro Argos è sede anche della Fondazione Placido Puliatti onlus (F.P.P.o), che dal 2006 offre sostegno economico e morale alle famiglie dei bambini disabili meno abbienti. Qualche giorno fa abbiamo intervistato per il nostro canale youtube (Associazione 00042) Agatina Puliatti, Presidente della F.P.P.o, alla quale abbiamo chiesto di raccontarci com’è nata la fondazione. A.P. “Il Centro Argos opera da parecchi anni senza avere l’accreditamento della Regione Lazio, per questo motivo abbiamo avuto la necessità di cercare l’aiuto della società civile. La Fondazione Placido Puliatti onlus dal nome di mio padre, una persona non vedente che l’ha fondata, nasce al fianco del Centro Argos e ha il compito di raccogliere fondi per permettere alle famiglie con disagio economico di accedere ai servizi del centro. Sono molti gli obiettivi raggiunti. Quest’anno abbiamo un progetto legato all’acqua, si chiama In Assenza di Gravità con cui cerchiamo di raccogliere 22.000 euro che garantiranno in modo assolutamente gratuito a 20 bambini disabili del territorio in situazioni economiche disagiate, 640 ore di attività specialistica in acqua presso la piscina del Centro Argos.” A supporto di questa iniziativa la F.P.P.o. ha curato diversi eventi tra cui la Lotteria di beneficenza “In Assenza di

Gravità”, che con soli 5 euro permette a chiunque fosse interessato, di vincere uno o più dei 40 premi (tra cui un Ipad Apple, un notebook e una TV LCD) messi a disposizione da moltissimi commercianti della zona. L’estrazione dei premi avverrà il 18 dicembre alle ore 18,00 presso il Centro Argos (via S. Maria Goretti 78/A, zona Tre Cancelli a Nettuno) durante una bellissima festa prenatalizia. È possibile sostenere l’iniziativa anche attraverso una donazione sul c/c postale n. 7212651, indicando nella causale Progetto “In Assenza di Gravità”. Sito web: www.fondazioneplacidopuliatti.org

Manuela Vela

n.35_dicembre 2011

Page 18: Anzio-Space 35 - Dicembre 2011

dicembre 2011_n.35

Lavinio-Space12 Space-Politica18 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Donna

Giusi Canzoneri

RITRATTI DI DONNA

EMANUELAVilla Claudia. Domenica. Trenta ottobre duemilaeundici. Sono a casa e come ogni domenica che si rispetti sono al computer. Lavoro. Penso. Scrivo. Aspetto. Aspetto che qualcuno alle dodici in punto mi porti nello studio un bicchiere di Sauvignon freddo e un paio di tartine con la bottarga. Una pratica questa che mi rimanda a ‘l’ora dello sgoccetto’ di Giovan Lorenzo Bernini, soltanto che per ‘Gio’ lo ‘sgoccetto’ posticipava la cena e precedeva la lettura in famiglia. ogni sera, nella sua casa romana in via della Mercede, Bernini figlio amava leggere alla madre, alle sorelle e ai fratelli, ‘sempre pigri’ la Secchia rapita del Tassoni, il Morgante di Luigi Pulci. ‘Però, quello che in casa piace di più, è un poema napoletano di Giulio Cesare Cortese, La Vaiasseide’. Si legge a pagina centocinquanta del bellissimo libro di Maurizio Fagiolo Dell’Arco ’l’immagine al potere - vita di Giovan Lorenzo Bernini’. Il ricordo del mio scultore preferito mi distrae e mi distoglie dai miei doveri e come se non bastasse il programma domenicale cambia improvvisamente. Spengo il computer. Mi vesto velocemente. Tuta grigia e Converse Chuck Taylor All Star high bluchiaro comprate da Enrico in Marocco. Squilla il telefono di casa. Rispondo. E’ Barbara: Giù, Enrico resta due giorni in Marocco, vuoi le scarpe? - Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii – rispondo. E sususu a ‘ridereacrepapelle’. Barbara comincia a parlare della mia fissazione per le scarpe in generale e per le Bensimon in particolare. Quando in un viaggio nella fantastica Bayeux, in Normandia, mi era presa fittafitta non per la La tapisserie de Bayeux l’arazzo della regina Matilde che illustra gli avvenimenti chiave della battaglia di hastings un prezioso ricamo eseguito su pezze di lino greggio con fili di lana di otto colori naturali lungo 68,38 m definito l’antenato del fumetto, ma per le Bensimonnnnnnnn, il maglione alla dolcevita, la bandana al collo e il tennis. E ancora sususu un mondo di risate. Ricordi senza nostalgie. Ricordi punto. ogni volta che indosso le Converse bluchiaro penso a Barbara. La mia amica. L’amica che non mi abbandona. Che mi vuole bene a prescindere. Che mi stima e non pensa che io sia presuntuosa. Alle nostre risate fatte di niente. Alla nostra allegria. Alla determinazione di vivere con intelligenza. Senza sconti. Senza sprechi. Ieri. Più di oggi. Meno di domani. Prendo la chiave del garage. Mi auguro di trovare Carolina con le ruote ancora gonfie. Spero. Una speranza senza disperazione. Che bello il soleee! Esco. Sono allegra. Mi dirigo verso la vineria ‘Il Ber…Bene’ di Fabrizio Sparagna. ho un appuntamento. Devo incontrare Emanuela Irace. Arrivo in tempo. Mipiace accogliere. Emanuela la conosco. Poco. Ci siamo già incontrate. Incontri impegnativi. Costruiti sulle parole. Incontri di persone. Idee. Rabbia. Bisogno di cambiare. Sono le dodici. Da Fabrizio c’è grande fermento. Tanti ragazzi. Giovani uomini. Il sole alla fine di ottobre mette tutti d’accordo. Rende tutti allegri. Alcuni di loro li conosco. Vincenzo, Alberto. Degli altri non ricordo i nomi. Tutti bravi. Educati. Simpatici e rispettosi. Mi vedono. Mi salutano. Scelgo un tavolo per due. Mi siedo. Sono in curiosità. Mi giro a sinistra e vedo timido, ma ancora vestito di fiori e di foglie, il ‘gelsomino degli angeli’, la Mandevilla. Fiori biancopuro finemente striati di giallo alla base. Profumatissimi. Qualcuno giace esausto vicino alle mie All Star high bluchiaro. Penso di raccoglierlo. Mi distraggo. Abbandono il pensiero. Abbandono il fiore. E’ arrivata Emanuela. Capelli lunghi biondi. Elegante. Profumatissima. Mi alzo le vado incontro ci stringiamo la mano. Con lei sua figlia Ishtar. Undici anni. Emanuela conosce molto bene Fabrizio Sparagna. Quasi parenti. Si salutano e si abbracciano. Ishtar, Emanuela e Fabrizio. Il caos tutto intorno aumenta e

l’eccitazione per le partite di calcio in programma nel pomeriggio, contribuiscono a rendere tutto molto estivo. E’gradevole stare insieme e ognuno per proprio conto. I problemi ci sono. Sono tanti. ognuno di noi li trattiene dentro. Una domenica di sole risolve la vita anche se per poco. Emanuela ed io ci sediamo. Ishtar si organizza. ha un libro con sé. Si mantiene a distanza. Guardo attentamente Emanuela. Questo incontro è diverso dagli altri incontri. Lei è arrivata pronta a raccontarsi. A raccontare le sue esperienze. I suoi impegni sociali. Politici. L’avvocato Mario Marcellini mi aveva inviato un messaggio. Mi aveva scritto che Emanuela era una donna interessante. Intelligente. Forse potevo intervistarla. Eccomi pronta ad ascoltare Emanuela. Quarantotto anni famiglia napoletana ( proprio come la famiglia Bernini). Comincia a parlare della sua vita. Cugina del

famoso regista e sceneggiatore napoletano Francesco Rosi. - La mamma di Francesco e mia nonna Margherita erano sorelle. Noi a casa lo chiamiamo ‘zio Franco’. - Una vita di spostamenti e viaggi. La vita di Emanuela. Nata a Roma. Si trasferisce con la famiglia a Ferrara. Frequenta il primo anno di università a Londra. Si laurea in Scienze Politiche a la ‘Sapienza’ Università di Roma con una tesi sulle donne. Curiosa. Ama le sfide. Mettersi in gioco. Leggere e fare politica. E’ molto impegnata. Mi cita tanti autori. Tanti libri. Tante popolazioni che lei aiuta attraverso organizzazioni internazionali. E poi IShtar si avvicina. Discreta. Una bambina adorabile. Ascolta e pian piano comincia a interagire con la mamma. Ishtar per tutti Ishy. ‘Ishtar la Grande Madre è nuda, poiché la Verità non ha bisogno di coprirsi di veli. Sul suo capo spicca l’emblema lunare. Nella mano destra Ishtar ha una coppa, simbolo di gioia e abbondanza perché contiene il nettare della Vita. Nella sinistra, un loto, fiore che nasce sott’acqua ma che diventa di purezza ineguagliabile una volta sbocciato alla superficie. Il significato è dunque chiaro e fedele all’assioma del vero magista: “Ex tenebris ad Lucem...”. (Tratto da: “I Misteri della Donna” di M. Esther harding - Ed Astrolabio ) Ishtar bambina. Undici anni. Suggerisce. Integra. Ricorda i momenti brutti vissuti con mamma Emanuela. L’incendio del 2008. Il computer resta accesso. Si surriscalda e brucia tutta la mansarda e tutto il patrimonio librario che Emanuela possedeva. Tutti i libri che amava. - Non si è salvato nulla. Un passato di studio che non ho più -. Emanuela cambia registro. Volta pagina. Le chiedo delle sue figure femminili di riferimento. - Mamma Antonia cantava sempre. Aveva una bella voce. Ma le canzoni che cantava erano canzoni fasciste e io mi vergognavo. Era nata a Napoli Mergellina nel 1931. Una famiglia di Giuristi. Bancari. Nonna Margherita la mamma di mio padre la cugina di zio Franco -. Sorride mentre parla di nonna Margherita. La sua una famiglia colta. Ricca. Radici solide. Emanuela ha scelto per sé altre strade. Lei non si è accontentata dei suoi retaggi. Delle sue eredità facili. Lei ama costruirsi la sua realtà. Senza sconti. Senza sprechi. Ieri. Più di oggi. Meno di domani. E’ mezzogiorno. L’ora stregata e magica, quando le ombre sono corte , e la rabbia tenta di fermare il mondo per sempre. E’ per rompere il sortilegio che a quest’ora suonano le campane delle chiese. Suonano ancheoggi (domenica diciannove novembre duemialeundici) ma anche oggi l’incantesimo non è riuscito. Il mondo non si è fermato. (liberamente tratto da Edgarda Ferri, Piero della Francesca, Milano, A. mondatori, 200, pag. 291). Mentre scrivo e mi ‘srologo’ il cervello, puntuale, come ogni domenica, a mezzogiorno, arriva il mio Sauvignon e le mie tartine con la bottarga.

Page 19: Anzio-Space 35 - Dicembre 2011

lA RICETTA DEl MEsERAvIoLI DI PAtAte AI fUnGhIIngredienti per 4 persone:-320 g di patate bianche- 160 g di funghi porcini- 4-5 rametti di prezzemolo- 2 cucchiai di olio extravergine di oliva- 4 spicchi d’aglio- sale- pepe- 250 ml circa di brodo vegetale- 100 g di ricotta vaccina- 40 g di Parmigiano Reggiano- noce moscata- 160 g di farina- 1 uovo- 200 g di funghi champignon- 2 cucchiai di panna

PRoCEDIMENTo:Lavate le patate sotto acqua corrente e spazzolarle; cuocerle a vapore per 40 minuti, oppure lessarle in acqua bollente per 30 minuti. Nel frattempo pulite i funghi porcini eliminando la parte terrosa del gambo con le radichette, lavateli brevemente sotto acqua fresca corrente e ridurli a cubetti di un paio. Lavate il prezzemolo, selezionarne le foglie e tritarle finemente con la mezzaluna su un tagliere. Mettete in un padellino metà olio, 2 spicchi d’aglio spellati e affettati e farli dorare a fiamma vivace. Toglierli e unire i porcini. Lasciate che comincino a sfrigolare, quindi unire un pizzico di sale, una grattugiata di pepe e un cucchiaino di prezzemolo tritato. Cuocete a fiamma molto dolce per 10 minuti, coperto, girando di tanto in tanto. Se il fondo di cottura dovesse asciugarsi troppo aggiungere poco brodo vegetale caldo. Terminata la cottura, mettete i porcini nel mixer e tritarli grossolanamente, metteteli in una ciotola e far raffreddare; unite la ricotta, il Parmigiano grattugiato e un pizzico di noce moscata. Amalgamate bene gli ingredienti mescolando con una forchetta, coprite il tutto con pellicola trasparente e conservate in frigorifero fino al momento di utilizzare. Quando le patate sono cotte, sbucciatele e schiacciatele con lo schiacciapatate in una terrina; unite la farina setacciata, l’uovo e un pizzico di sale. Lavorate gli ingredienti fino a ottenere un impasto morbido e omogeneo. Infarinate molto bene la spianatoia e stendere l’impasto in una sfoglia di 2 millimetri circa. Con un bicchiere rovesciato ricavate dei dischi di 6-7 cm circa di diametro. Lavorate un disco alla volta farcendolo con un cucchiaino di ripieno di ricotta, quindi piegare a mezzaluna e sigillare accuratamente i bordi. Riporli, man mano che si farciscono, in un vassoio coperto da una tovaglietta molto ben infarinata. Pulire i funghi champignon e affettarli. Mettete in una padella il restante olio, gli altri spicchi d’aglio spellati e affettati e farli dorare a fiamma vivace. Toglierli e unire gli champignon. Cucinarli come avete fatto in precedenza con i funghi porcini. A fine cottura stemperate con un cucchiaio di panna e unite una grattugiata di pepe. Lessate i ravioli in abbondante acqua salata e scolarli, un minuto dopo essere venuti a galla, direttamente con la schiumarola dentro la padella con la panna e i funghi tenuta su fiamma bassa. Appena si saranno scolati tutti, alzate la fiamma e amalgamate con delicatezza. Unite un po’ di prezzemolo grattugiato e servire immediatamente.Buon appetito!

E. C.

13Space /Associazioni 19Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Donna

– Per evitare che la farina sia attaccata dai tarli del cibo, conservarla in frigo.

– Per sbucciare facilmente le mandorle basta immergerle in un contenitore con dell’acqua e lasciarle un minuto al microonde.

– Un cucchiaino di acciaio nel collo di una bottiglia aperta di spumante impedisce che la bevanda perda frizzantezza.

– Se mentre si monta la panna questa impazzisce si può mettere in un barattolo con dell’acqua. Dopo 10 minuti che si sbatte vigorosamente si otterrà, colando i liquidi, un ottimo burro.

– Per evitare che le patate, fritte o arrosto, assorbano troppi grassi durante la cottura, bisognerà prima sbollentarle in acqua bollente.

– Per far sì che una torta non cresca a forma di “cupola” aver cura che il composto non superi la metà dell’altezza della tortiera.

– Se vi avanzano ravioli o tortelli, create un goloso timballo mescolandoli con besciamella e parmigiano e facendo gratinare tutto al forno.

– Per ottenere un roast beef cotto al punto giusto, mezzo chilo di carne deve stare sul fuoco 20 minuti. In questo modo, l’interno resta rosato e morbido.

– Quando si preparano le salse a base di farina, bisogna mettere prima la farina e poi i liquidi, in modo che non si formino grumi.

– Se adoperiamo funghi surgelati, venduti in busta mix di varietà, aumentiamone la quantità perché perdono acqua in cottura. Mettiamoli in padella così come sono, tagliandoli solo dopo averli cotti se sono di grosse dimensioni.

Elisabetta Civitan

Lo sapevi che....

n.35_dicembre 2011

Page 20: Anzio-Space 35 - Dicembre 2011

dicembre 2011_n.35

Lavinio-Space12 Space-Politica20 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Ambiente

Filippo Valenti

Una passeggiata cittadina per scoprire la bellezza e non solo del Platanus orientalis

I PLATANI DEL PARADISO SUL MAREAlto, maestoso, elegante. Foglie grandi, un’ampia chioma verde-brillante. È il Platanus orientalis, un albero originario dell’Asia e del Mediterraneo orientale e molto diffuso anche in Italia. Adatto a parchi e giardini urbani, è ampiamente utilizzato a scopo ornamentale. Ad Anzio lo troviamo a Villa Adele e lungo la Riviera zanardelli, dove si possono ammirare diversi esemplari che in questo periodo regalano un’immagine suggestiva della stagione autunnale. Molti di questi platani sono stati messi a dimora negli anni venti, in un momento di particolare splendore per la nostra città che coincise con la costruzione del Paradiso sul mare, quando l’architettura liberty e la frequentazione del bel mondo avevano rimesso Anzio in una posizione di grande prestigio sulla costa tirrenica. Da allora gli alberi sono cresciuti acquistando maestosità ed eleganza. Il Platanus orientalis è infatti un albero longevo e resistente, cresce rapidamente e attecchisce con maggiore facilità su terreni argillosi e umidi. Arriva ad essere alto fin oltre quaranta metri ed ha un tronco rastremato, la sua corteccia è liscia e tende a sfogliarsi, mettendo in evidenza la nuova scorza sottostante, spesso molto chiara. Le grandi foglie dal lungo picciolo sono molto eleganti ed incise fino ad oltre la metà del lembo, sono palmate

con cinque lobi appuntiti e caduche. Durante la stagione autunnale, passeggiando lungo la riviera zanardelli, si può cogliere la bellezza di questi alberi che prendono colori più caldi. Le loro foglie, prima di cadere, assumono un colore caldo, un giallo sfumato d’ocra. I fiori sono riuniti in infiorescenze pendule sferiche e anche i frutti sono sferici e dotati di lunghi peli, che si disperdono nell’aria quando giunge la primavera. Il platano ha in genere un grado allergenico debole, inoltre limitato nel tempo al solo periodo della fioritura, tra aprile e maggio. I platani sono essenze autoctone spontanee da tempo immemorabile nel nostro territorio, come in tutta l’Italia centro-meridionale, dove sono però in contrazione, stanno cioè sensibilmente diminuendo a causa della forte antropizzazione e della crescente impermeabilizzazione dei suoli, per effetto dell’incremento costante della superficie urbanizzata. È un albero che necessita, infatti, di terreni freschi di origine alluvionale e cresce vigorosamente in posti molto luminosi. In natura, per queste ragioni, lo si trova soprattutto in prossimità di corsi d’acqua. La piantumazione ad opera dell’uomo, invece, ne privilegia la collocazione lungo le strade e nei parchi, perché con la sua grande chioma fornisce molta ombra.

Non è un caso, infatti, che ad Anzio lo troviamo sia all’interno di villa Adele sia lungo la riviera zanardelli. Nel prossimo numero di Anzio Space conosceremo meglio un’altra essenza autoctona del nostro litorale: il Quercus ilex, nome scientifico del ben noto leccio.

“ riflessione parziale:disegnato e non animato sono sempre indignato “

Page 21: Anzio-Space 35 - Dicembre 2011

Rubriche21Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

dEttI PORtOdANZEsI“finchè dura fa verdura” detto in rima senza apparente significato vuol dire che quando qualcosa resiste, tipo un rapporto interpersonale o un’automobile, tiriamo a sfruttarla.“vope, vope , pijane tante e magnane poche”, un detto molto comune tra i pescatori. Le Vope sono un pesce di terza categoria vendibile ma non eccellente a tavola.“Cor tempo e co’ la paija se matureno le nespole e la canaija”, significa che scoprire gli inganni di truffatori e furbetti è solo una questione di tempo, basta aspettare come si attende che maturino le nespole e un tempo questo frutto era molto diffuso nel centro di Anzio.“vorrei esse’ come te e ceco a ‘n’occhio”, frase da invidiosi. Si vede una persona talmente benestante che si farebbe a meno di un occhio pur di essere nella sua condizione.“Me sembri er fio der cane de nsignore...” detto ad una persona ben vestita e tirata a lucido, per derisione.“Stamo in ventre de vacca” questo detto è molto comune ad Anzio che grazie alla sua posizione geografica ha condizioni climatiche favorevoli. Si usa anche come metafora per una situazione personale o di gruppo vantaggiosa e solida.“Chi magna da solo se strozza” si dice quando una persona mangia senza offrire nulla a chi gli è vicino.“ha fatto sciacqua Rosa evviva Agnese” di qualcuno che ha sperperato tutto il denaro che aveva in breve tempo.“fai prima a sartacci sopra che a giracci ‘ntorno” per descrivere una persona più larga che alta.

Dal gruppo facebook:”Detti popolari portodanzesi”.amministrato da Pina Salustri e Alessandro Tinarelli

Sport e ambiente

tOLFAUN PAEsE dALLE MILLE sORPREsE

sMs - spaceAnzio-space dà spazio ai lettori

scriveteci un sms al: 3337350189

“Bravi i ragazzi dell’Anzio-Surf che hanno organizzato qui ad Anzio la finale del campionato junior di surf ! Se ne parla poco, ma Anzio è un luogo amato da molti ragazzi proprio per le sue onde” Be

A Nord di Roma un gioiello naturalistico, archeologico e mineralogicoCari lettori, oggi vi parleremo di Tolfa, un piccolo paese a soli 70 km da Roma, circondato da una natura incontaminata, boschi e pascoli; ma anche da interessanti siti archeologici dei periodi etrusco, romano, medioevale. Senza dimenticare l’artigianato artistico di legnami, pellami, ceramica, lavori in ferro battuto. Lo sviluppo urbano del paese di Tolfa ci permette di seguire chiaramente le fasi storiche ed economiche che hanno determinato questa espansione urbanistica, anche se sono scarse le notizie su chi fece costruire i palazzi più belli ed esattamente quando vennero edificati. Poco si sa del periodo medioevale e degli edifici più importanti di quell’epoca: il Castello, il Palazzo Baronale e la Chiesa di Sant’Egidio. Del periodo Rinascimentale abbiamo una descrizione di Tolfa tutt’altro che lusinghiera del poeta Annibalcaro, che si dice abbia abitato nel Palazzo Baronale e sappiamo che Agostino Chigi, appaltatore delle cave di allume dal 1501 al 1520 fece costruire la chiesa della Sughera, ma non sappiamo dove abitasse nei suoi soggiorni a Tolfa né tantomeno se uno dei palazzi rinascimentali sia stato fatto costruire da lui.Vivendo in un territorio che ha visto il susseguirsi di tutte le civilizzazioni dalla preistoria ai giorni nostri, i tolfetani hanno sempre avuto un’innata passione per l’archeologia. Nel 1866 fu fondata la prima associazione archeologica tolfetana denominata: “onorevole società dei cittadini della Tolfa” ne facevano parte: Alessandro Bartoli storico locale, Benedetto Pergi segretario comunale, il Dott. Valeriani medico condotto del paese e Giovanni Antomarchi un corso ufficiale dell’esercito francese di stanza a Tolfa. Alessandro Bartoli ottenne dalle autorità pontificie un permesso di scavo e i soci rinvennero alcuni reperti etruschi di notevole importanza che in parte furono portati al Museo Gregoriano (oggi Musei Vaticani) ed in parte furono venduti a vari musei europei quali: il Louvre, l’hermitage e il British Museum. Con loro prese contatto l’archeologo tedesco otto Bendorf e il suo collega Wolfgang helbig. La moglie di quest’ultimo, Nadeja Schakowskoy ricchissima nobildonna russa, mediò l’acquisto di alcuni reperti, in particolar modo quelli denominati del ‘Maestro della Tolfa’, per l’Università di Mosca e per il Museo di Karlsruhe. Negli anni ‘50 il Prof. Angelo Stefanini, ispettore onorario delle Belle Arti, istituì all’interno del Palazzo Comunale il primo nucleo del museo. Il territorio del comune di Tolfa, situato tra il mare e l’alta collina, fa parte di una più ampia area geografica dell’antiappennino laziale situata in provincia di Roma e denominata “Monti della Tolfa”. L’area riveste un’enorme importanza naturalistica e ciò è dovuto sia alla particolare posizione geografica, al centro della penisola dove il clima continentale si incontra con quello mediterraneo, sia alla gestione collettiva a proprietà indivisa secondo le leggi sugli usi civici, di buona parte del territorio. Mi raccomando, non soffermatevi solo nel paese di Tolfa, ma visitate anche i Monti della Tolfa ricchi di splendidi boschi, cave di allume e miniere abbandonate; ci sono poi molti sentieri percorribili anche semplicemente per un bel Picnic.

Per informazioni consultare: www.comuneditolfa.itPer domande e curiosità potete scrivere alla mail:

[email protected]://blogasan.blogspot.com

n.35_dicembre 2011

Page 22: Anzio-Space 35 - Dicembre 2011

dicembre 2011_n.35

Lavinio-Space12 Space-Politica22 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Sport

Maurizio D’Eramo

Continua la storia della scherma ad Anzio

I ‘MONELLI’ DI ANZIO CONTRO I CAMPIONI

Matteucci (fioretto femminile) e Francesco Mastropietro (spada).L’anno dopo il momento d’oro del circolo cominciò a offuscarsi, insieme alle condizioni di salute del suo fondatore; sempre più malato, Casilli si vide costretto ad abbandonare nelle mani dei suoi aiutanti, e poi in quelle del figlio Eraldo, la guida tecnica del circolo. Purtroppo, essendo un vero e proprio ‘patron’, la sua uscita di scena portò ad un piccolo sbandamento dell’attività del circolo; alcuni atleti, primi fra tutti Matteucci e Mennella, decisero di abbandonare il circolo e passare al Gruppo Carabinieri, dove poterono continuare con più mezzi a disposizione la loro carriera sportiva, cosa che ormai il piccolo circolo di Anzio non poteva più permettersi (un po’ come è accaduto pochi anni fa con la giovane campionessa anziate Camilla Mancini, che è dovuta emigrare nel circolo scherma di Frascati). Non ci scordiamo del resto che esso si reggeva soprattutto sulle risorse economiche messe a disposizione dal Casilli stesso.Ferdinando Casilli morirà, dopo una lunga malattia, nel 1985; per alcuni anni alla sua memoria venne organizzata dal circolo anziate la Coppa Casilli, poi la cosa venne meno. In compenso nel 1998 nacque il Memorial Luca Antelmi, un evento sportivo che per anni è stato a carattere nazionale, nato per ricordare Luca, sottotenente pilota dell’aeronautica militare, valido schermidore, nonché figlio di un dirigente del circolo anziate, morto nel 1997 in un incidente di volo. Patrocinato dal Comune, il Memorial Antelmi è stato un evento che ha attirato sempre moltissimi appassionati nella sua naturale sede di ‘tiro’ di Piazza Garibaldi. Purtroppo quest’anno il memorial è saltato, si dice per le poche risorse messe a disposizione per l’evento. E a proposito di Antelmi, va ricordato che anche la palestra del circolo è intitolata a lui. A questo punto, scusate, ma credo sia doveroso aprire una piccola polemica con il Comune di Anzio e col circolo, rei di aver troppo presto messo nel dimenticatoio un uomo che ha fatto tanto per la gioventù della città neroniana. Capisco la volontà dei genitori di Luca di ricordarne la figura, ma il memorial (sperando che possa essere ripreso quanto prima) credo sia più che sufficiente. La palestra, il luogo dove Casilli dedicò tutte le sue risorse sia fisiche sia economiche, non può che non essere titolata che a lui. Se lo merita. Non si può far finta che Casilli non sia mai esistito. ha dato tanto per questo sport in questa città, ed è una cosa imperdonabile, per non dire di peggio, essersi scordato di lui.

Avevamo lasciato il racconto della nascita della scherma ad Anzio al 1972, quando grazie all’aiuto di un Dirigente della FIS regionale, Ferdinando Casilli era riuscito ad affiliare il circolo anziate alla Federazione. Per Casilli era tempo di nuove preoccupazioni, c’era da trovare una sede stabile, dei validi aiutanti che lo affiancassero nell’insegnamento, programmare le gare da disputare.La sede venne localizzata dapprima nei locali dell’ex Azienda Autonoma di soggiorno e Turismo, in riviera zanardelli e poi a S.Teresa, mentre ad affiancare Casilli cominciarono ad esserci dei validi maestri come Marcoccia, proveniente dal gruppo Carabinieri, e Palmiero di Monterotondo, che riuscirono a portare anche un po’ di quel sano agonismo che Casilli non aveva, non avendo avuto alle spalle un’attività da atleta vero e proprio.Di tornei dove il gruppo poté dimostrare tutto il suo valore ne vennero e parecchi. Ad esempio ricordiamo la grande affermazione nel campionato regionale dell’ottobre 1973 che si disputò a Roma, dove il circolo anziate portò in finale i suoi due più validi atleti del momento: Eraldo Casilli e Cristina Matteucci. Come riportò l’indomani il ‘Messaggero’: “ad accrescere il merito dei finalisti e degli altri schermitori della cittadina tirrenica, tutti, infatti, sono riusciti a superare facilmente almeno il primo turno eliminatorio di una competizione che ha visto la partecipazione di tutte le società laziali ed in particolare società che vantano antiche tradizioni e successi nazionali ed internazionali”. Mentre

Casilli junior riuscì solo a sfiorare il podio, arrivando quarto, la Matteucci poté fregiarsi del titolo di campionessa regionale 1973-74, terminando il torneo con una sola sconfitta. Ma fra i tornei disputati nel periodo d’oro del circolo, il più famoso rimase, a memoria di tutti, quello disputato a Jesi, nell’estate di quel 1973. Un torneo passato alla storia come ‘il torneo dei Maestri’, molto atipico non solo per la sua formula a squadre, che contrappose sulla pedana uno schermidore ad arma, ma soprattutto per il fatto che gli organizzatori vollero far cimentare circoli famosi ed affermati a livello nazionale, con quelli più piccoli. Fu proprio in quest’ottica che la FIS marchigiana, vista la notorietà che il circolo neroniano di Casilli aveva avuto nelle sue prime apparizioni, decise di invitarlo. Un torneo ad altissimo rango dove si cimentarono i più grandi atleti italiani, alcuni dei quali provenienti da vittorie o piazzamenti d’onore in competizioni olimpiche o mondiali, ma che dimostrò ancora una volta la forza del giovanissimo gruppo anziate (ricordiamo che il più ‘vecchio’ era Eraldo Casilli di soli 17 anni), che non solo, alla fine, arrivò sesto in classifica, ma che dette filo da torcere a tutti quanti gli altri circoli, compreso quello dell’Aeronautica militare che si aggiudicò la vittoria. Ricordiamo i nomi degli appartenenti alla squadra che scese in campo quel giorno: Antonio Mennella (sciabola), Lucio Capasso (fioretto maschile), Cristina

Page 23: Anzio-Space 35 - Dicembre 2011

23Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

disputato contro il S.M.Mole, un 2-1 con rigore sbagliato all’ultimo minuto di partita da Della Santa. Nel prossimo turno Papagna e compagni se la vedranno contro il fanalino di coda Rocca di Papa. Ci auguriamo un pronto riscatto e un proseguo di campionato sempre ad alti livelli.

Space - Sport

arrivato uno 0-0 contro la Pescatori ostia con tanti rimpianti per le almeno 3 palle goal non finalizzate nella ripresa. Nel prossimo turno il Nettuno affronterà la difficile trasferta di Palocco. Speriamo che la squadra continui a giocare bene e che la capolista rallenti un po’ la marcia, visto che è ancora imbattuta in campionato. Passiamo al falasche che, come ogni anno pur cambiando tanti giocatori, si trova sempre nell’elite del calcio regionale e questo grazie ad una società sana, dirigenti competenti e tanti bravi ragazzi. Veramente complimenti alla squadra di Mr. Bindi. Dopo 12 giornate il Falasche si trova 5° in classifica con 22 punti, arrivati grazie a 7 vittorie, 1 pareggio e 4 sconfitte. Nei 5 turni che analizziamo il Falsche ha vinto 2 partite, pareggiato 1 ed è stato sconfitto 2 volte. Le vittorie sono state raggiunte tutte in casa, 3-1 al Sabotino (Porcari, Maggiore, Lauri) e contro il S.Pietro e Paolo (3-1, Loria, Buchicchio, Della Santa). Purtroppo una delle sconfitte è arrivata immeritatamente nell’ultimo match

Continua il buon momento delle due nostre squadre impegnate nel campionato di Promozione. Partiamo dal nettuno che avevamo lasciato al secondo posto e che ritroviamo dopo 12 turni di campionato in quarta posizione con 27 punti. ha perso un po’ di terreno dalla capolista S.M.Mole che guida la classifica ma, il campionato è ancora lungo e le credenziali per stare lì in alto con le grandi ci sono tutte. In questi 5 turni che analizziamo, sono arrivati 3 pareggi e 2 vittorie. Sono proprio i tanti pareggi che stanno frenando un po’ la corsa del team di Neno Cesarini. Ci sono almeno 6 punti lasciati per strada in questi 3 pareggi, 6 punti che avrebbero visto il Nettuno ad un solo punto dalla vetta. Purtroppo la realtà è diversa, e, classifica alla mano, la vetta è lontana 7 punti. Le due vittorie di questo mini ciclo sono arrivate alla 10 e alla 11 giornata, un 4-0 casalingo rifilato al Rocca di Papa (2 Rinaldi, Bastianelli, Montella) e un 2-0 in trasferta al Velletri (Mangili, Bastianelli). Nell’ultimo turno prima di andare in stampa è

F.T.

Fabrizio Tirocchi

Un modulo più offensivo, bel gioco e 8 punti, frutto di 2 vittorie, 2 pari e 1 sola sconfitta

L’ANZIOLAVINIO C’È: MISTER LANZA CONVINCE subito il riscatto la domenica seguente, quando i biancazzurri sono tornati dal Fattori di Civitavecchia con i 3 punti grazie ad un 2-1 centrato in rimonta grazie alle reti dei due “baby” biancazzurri, ovvero in due classe ‘93 Trippa e Tornesi. Il filotto positivo è continuato nel turno successivo quando dal Bruschini è tornato a casa un Boville con le ossa rotte, sotterrato dalle 4 reti firmate Gallaccio, Guida, Antonelli e Martelli. Un punto importante è arrivato alla 10 giornata contro l’Astrea, squadra ostica a cui l’Anzio ha strappato un punto (2-2) grazie alle prime 2 reti in maglia anziate di Amassoka. L’unica sconfitta di questo mini ciclo di partite è arrivata in casa contro il Porto Torres (1-2, Gallaccio) squadra terza in classifica con tanti ex giocatori professionisti. Nell’ultimo turno che analizziamo è arrivato un pari contro l’ex capolista del girone, il Budoni (1-1) con goal di Fioravanti. Chiudiamo con una bella notizia, il centrocampista Riccardo Trippa è stato convocato nella rappresentativa U18 di serie D. Speriamo possa seguire le orme di Valerio Giordani che partito da lì è arrivato nel professionismo.

S’inizia a vedere il gioco e i risultati con l’arrivo sulla panchina anziate del nuovo mister Carlo Lanza. C’eravamo lasciati con due pesanti sconfitte rimediate dall’undici biancazzurro. Ma, da quel momento ad oggi sono passate 5 giornate di campionato in cui sono arrivati 8 punti, frutto di 2 vittorie, 2 pari e 1 sola sconfitta. Come dicevamo, i nuovi schemi e il nuovo modulo più offensivo del nuovo mister iniziano a portare il bel gioco e soprattutto i punti. Dopo 12 giornate, il team anziate si trova a metà classifica con 16 punti, lontana 10 punti dalla vetta occupata dal Salerno Calcio del presidente Lotito. Ma, tralasciando la vetta del torneo, traguardo irraggiungibile, l’obiettivo restano i playoff che sono distanti solamente 3 punti, grazie ad una classifica molto corta che vede 9 squadre racchiuse in appena 4 punti. L’obiettivo post season è quello che la società si è prefissata ad inizio stagione, con la consapevolezza che si può e si deve far meglio dello scorso anno e dunque, raggiunta la quota salvezza si deve poter dare quel qualcosa in più alzando un po’ l’asticella in modo da far felici anche i tanti tifosi che seguono la squadra in casa e in trasferta. La rosa a disposizione è di

prim’ordine, la sociètà è sana e ci sono dei dirigenti molto competenti. I presupposti per puntare in alto ci sono tutti. Analizziamo meglio il cammino fin qui svolto da capitan Guida e compagni. Dopo la batosta interna contro il Cynthia, c’è stato

CALCIO, IL PUNTO SU NETTUNO E FALASCHECAMpIONATO DI pROMOzIONE, lA sQUADRA NETTUNEsE pERDE TERRENO. BENE QUEllA DI MIsTER BINDI

n.35_dicembre 2011

Page 24: Anzio-Space 35 - Dicembre 2011

dicembre 2011_n.35

Lavinio-Space24 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e Nettuno

Siamo circa quarantacinque famiglie che richiedono tramite un protocollo,con tanto di firme certificate, alla dirigente scolastica della scuola C.Collodi di Lavinio, di non poter far partecipare, per motivi personali, i nostri figli alla mensa scolastica. Difatti sia a dire dell’Assessore delle Politiche della Scuola ed Edilizia Scolastica, sia del Ministero competente, non vi è obbligatorietà ad usufruire del servizio. Abbiamo chiesto alla dirigente scolastica di avere in concessione un aula all’interno del plesso per poter utilizzarla durante la pausa pranzo. La risposta è stata negativa. non ci sono spazi da destinarci. La riflessione che ci siamo fatti è la seguente: come mai cittadini che non vogliono aderire alla mensa per vari motivi e che tra l’altro non vogliono gravare sulle casse comunali non vengono tutelati? Che non ci siano spazi ci crediamo poco, perché cosa vieta ai bambini di portarsi il pranzo a sacco da casa e consumarla nella mensa stessa oppure nell’aula in cui risiedono visto che rimarrebbe vuota? In aggiunta, molti dei nostri figli lamentano disagi sulla scarsa qualità dei pasti somministrati, che in più battute li inducono a non mangiare e a non finire un pasto completo. Ci chiediamo quale sia la vera motivazione alla squalificazione di tale nostra proposta; perché non c’è un reale sforzo da parte delle istituzioni e dell’amministrazione a trovare una soluzione capace di appianare le divergenze? Perché non si tenta perlomeno un compromesso per fare le cose giuste? Alla luce di così poca collaborazione ci viene da pensare che bisogna avere qualche amico al posto giusto per poter godere di servizi … e senza dimenticare che in mezzo a tutto questo ci sono i bambini. Come mai per le attività extrascolastiche si presta molta più attenzione che non per le famiglie che ad oggi contribuiscono per le spese della carta igienica e scottex per i bagni, acqua per dissetare i propri figli, assicurazioni e in ultimo battuta spese varie perla raccolta di fondi che poi non si sa bene a cosa siano destinati. Visto che stiamo parlando di istituti pubblici, ci chiediamo di che scuola dell’obbligo si tratta se non c’è una giusta predisposizione a tutelare bambini e andare in contro alle necessità delle famiglie.Continuiamo a chiederci… Ma ad essere onesti conviene? L.D.

Via Flavia, 17 è l’indirizzo dove si trova la ferramenta di Lucio che con la sua famiglia gestisce il fornitissimo negozio dal 2006. Cominciano prestissimo la mattina, l’orario d’apertura è 7,30! E l’offerta dei prodotti è veramente vasta per l’idraulica, l’elettricità, il giardinaggio, la duplicazioni delle chiavi e il “servizio tintometrico”. Che cos’è? Semplice, ogni colore o tonalità, da qualsiasi tipo di materiale provenga, viene analizzato da un macchinario che indica l’esatta composizione dei toni per riprodurlo.Privati ma anche ditte edili si rivolgono con fiducia a Lucio per consulenze ed assistenza. Qui trovano tutte le soluzioni e la cortesia di persone che amano quello che fanno.Sui volantini che periodicamente vengono distribuiti troverete le migliori offerte delle più importanti marchi, Maurer, Bosch, Yamato, Eurovernici, Calce del Brenta.Il negozio è aperto dal lunedì al sabato con orario 7,30-13,00 e 15,30-19,30, senza giorno di chiusura settimanale. Se poi la domenica avete voglia di dedicarvi ai piccoli lavori in casa o sistemare quel rubinetto che perde Lucio e i suoi vi aspettano anche la domenica dalle 9,30, solo la mattina però…

QUEstIONE MENsE

LA FERRAMENtA dI LUCIO

Circa 45 famiglie chiedono formalmente di non usufruire della mensa scolastica ed avere un aula per i propri figli

Space - Comunicati

Unisciti al nostro gruppo “Anzio-Space” su:

Anzio-space cerca collaboratori commerciali.

Per informazioni scrivere a: [email protected]

oppure contattare il 333.73.50.189

AMbULAtORIO ANZIO CENtRO E ANZIO COLONNA

L’ attività ambulatoriale delle Infermiere Volontarie del Comitato locale di ANzIo-NETTUNo-ARDEAè un servizio messo a disposizione dei cittadini anziati e nettunesi da circa 20 anni. La Capogruppo del servizio ambulatoriale è Sorella Mosti Daniela, la quale organizza e coordina il servizio all’interno dell’ambulatorio di Anzio centro e Anzio colonna: due ambulatori gestiti da circa dieci Infermiere Volontarie che si alternano in turno, 365 giorni all’anno dal lunedì al sabato, svolgendo un servizio di assistenza alle persone anziane principalmente offrendo prestazioni sanitarie: parametri vitali, controllo glicemico, terapia iniettiva intramuscolare su prescrizione medica, piccole medicazioni, aerosol terapia sempre su prescrizione medica, ma soprattutto ascolto e supporto psicologico.Le Infermiere Volontarie svolgono un servizio per tutti gli anziani bisognosi di cure e fondamentalmente un ausilio a coloro i quali si sentono soli e senza conforto, ed è per questo motivo che sono state riservate agli utenti anziani presenti nell’area urbana servizi di ascolto e di educazione sanitaria con uno sportello chiamato appunto “Centro Ascolto”. Molte persone sole hanno potuto avere un punto di riferimento molto importante per esprimersi e raccontarsi in una quotidianità spesso desolante che può suscitare ansie e paure e soprattutto per gli anziani. Sentirsi invece ancora utili ed in grado di suscitare l’interesse e l’attenzione di qualcuno, sostiene le persone sole ed anziane nel recupero delle relazioni interpersonali combattendo l’isolamento.Nel campo della prevenzione si è provveduto ad organizzare e svolgere presso i due ambulatori, una campagna per la prevenzione e la diagnosi delle patologie del diabete ed uno screening, sulle malattie respiratorie e cardiovascolari,grazie al generoso contributo e sensibilità dimostrata della Sig.ra Lidia Salvini che ha offerto alla Croce Rossa un macchinario per lo screening delle malattie cardiocircolatorie. Attualmente si sta provvedendo alla pianificazione di una presenza medica per aggiungere, sempre maggiori possibilità di assistenza. Ad oggi nei due ambulatori si contano circa 7.000 prestazioni sanitarie annuali e in molti casi gli interventi delle Infermiere Volontarie contribuiscono a salvare la vita ad anziani assisiti , il cui controllo periodico e all’attenzione loro prestata ha consentito, un’attivazione precoce ed efficace del servizio del 118 del locale pronto soccorso.La Croce Rossa è presente, aiuta e lavora per attivare una gamma di servizi sociali, sanitari, culturali e ricreativi presenti nel territorio al servizio della comunità.

Page 25: Anzio-Space 35 - Dicembre 2011

25Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace-Lettere a [email protected]

Chiuso in redazione domenica 27 novembre 2011

Anzio-space - Mensile di cultura e politicaRegistrazione presso il Tribunale Civile di Velletri, n. 7 del 12-03-2009

Direttore responsabile: Maria Chiara MingiacchiCaporedattore: Luisa Calderaro ([email protected])

Coordinatore di redazione: Silvia ArenaCoordinatore Space Donna: Roberta Treglia ([email protected])

Garante del lettore: Avv. Enrico Maria Morelli ([email protected])Direttore IT: Stefano Murgia

Progetto e grafica: Domenico CondelloComposing e grafica: Bruno Pepe

Foto: Pietro Frisina

Redazione: Andrea Mingiacchi, Stefano Chiappini, Maurizio D’Eramo, Elisabetta Civitan, Fabrizio Tirocchi, Publio Razza,

Alessandro Tinarelli, Cristiano Di Rosa, Quirino Pollastrini, Yoshiro Izumi, Melania Maranesi, Gino Querini,

Umberto Spallotta, Erjon Brachini, Valerio Bruni, Manuela Vela, Giusi Canzoneri, Serena Giardino, Leonardo Tardioli.

Stampa: Tipografia Capriotti, via Pordenone 19, Pomezia (RM)

-Distribuzione GRATUITA su tutto il territorio di Anzio e Nettuno-

Editore: Associazione Culturale 00042, Via della pineta 10A, Anzio (RM)Presidente: Andrea Mingiacchi

Tieniti aggiornato sulle nostre iniziative:www.00042.it

www.shingle22j.com www.anziospace.comhttp://centropolifunzionaledeigiovani.blogspot.com/

Iscriviti al gruppo di fACeBooK “Anzio-Space”Contatti PUBBLICItÀ: 3337350189 - [email protected]

Le collaborazioni sono da intendersi gratuite salvo diversi accordi scritti. È vietata ogni tipo di riproduzione di testi, immagini, foto, grafica e pubblicità; tutto quanto

pubblicato è coperto dalla corrente normativa in termini di diritto d’autore e copyright.

Vogliamo contribuire a rendere Anzio una città che sia:

• vivibile e interessante per i giovani

• viva culturalmente

• all’avanguardia nell’ecologia e la preservazione del territorio

• arricchita dalla diversità etnica che la contraddistingue

Non siamo convinti di avere la risposta a tutte le domande o di essere i migliori, siamo semplicemente un gruppo di persone giovani (chi di corpo, chi di spirito) che vogliono darsi da fare per migliorare il territorio in cui vivono.

Al momento abbiamo tre iniziative:• Anzio Space, che puoi scaricare su www.anziospace.com

• Shingle22J, Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e di Nettuno, info su www.shingle22j.com

• Il Centro Polivalente per i Giovani e la Cultura, che vorremmo costruire.

UnISCItI A noI!

REgALI NAtALIZI: AI FINI dELLE IMPOstE sUI REddItI E dELL’IvA

Il trattamento fiscale degli omaggi, regali di natale, cesti di natale con vini e panettoni, torroni, confetture e regali come spese di rappresentanza, è una fattispecie comune che si presenta in questo periodo di natale e che necessita di un inquadramento nell’ambito delle imposte Ires, Irap ed Iva.Per le imprese tali spese vengono inquadrate dunque tra le spese di rappresentanza e sono deducibili ai fini delle imposte sui redditi (IRES, IRPEF, IRAP) fino a 50 euro di valore unitarioSe invece il valore unitario supera euro 50,00 tali spese sono deducibili, con delle limitazioni e cioè nel limite dell’importo annuo massimo deducibile, ottenuto applicando ai ricavi della gestione caratteristica le seguenti percentuali:- Ricavi gestione caratteristica fino a 10.000.000,00 di euro - l’importo massimo deducibile è pari a 1,3%- Ricavi gestione caratteristica oltre i 10.000.000,00 di euro e fino a 50.000.000,00 di euro - l’importo massimo deducibile è pari a 0,5%- Ricavi gestione caratteristica oltre i 50.000.000,00 di euro - l’importo massimo deducibile è pari a 0,1%Diversa è invece la deducibilità ai fini delle imposte sui redditi (IRPEF, IRAP) per i professionisti, anche in tal caso, il costo dei beni oggetto di cessione gratuita o omaggio alla clientela è deducibile dal reddito a titolo di spesa di rappresentanza, però solo nel limite dell’1% dei compensi percepiti nel periodo d’imposta; ed i costi sono deducibili per cassa.Ai fini dell’IVA sia per le imprese che per i professionisti invece tali costi sono:- detraibili, se il costo (o valore) unitario del bene non è superiore a 25,82 euro;- indetraibili, se il costo (o valore) unitario del bene è superiore a 25,82 euro.È necessario ricordare che nel caso di acquisto di confezioni di beni, per individuare il limite di € 25,82 euro, qualora l’omaggio sia rappresentato da più beni costituenti una confezione unica, è necessario considerare il costo dell’intera confezione e non quello dei singoli componenti.Conseguentemente, in relazione all’acquisto di un cesto regalo di costo superiore a € 25,82, ancorché composto da beni di costo unitario inferiore a tale limite, la relativa IVA è indetraibile.

a cura di Marco Minoccheri

n.35_dicembre 2011

si vive di più andando cinque minuti al massimo su una moto come questa di quanto non faccia certa gente in una vita intera… ma la vita è un brivido che vola via… è tutto un equilibrio sopra la follia. Ciao Marco

Page 26: Anzio-Space 35 - Dicembre 2011

dicembre 2011_n.35

Lavinio-Space12 Space-Politica26 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e Nettuno

Bar Beach, Via di Valle Schioia 152, Lavinio, tel 069866038Bar dei Graziosi, Corso del Popolo 3, Anzio, tel 069846389Bar Gemma, Viale Adriatico 23, Falasche, tel 069874637Bar nolfi, Viale Marconi 18, Anzio, tel 069830716Caffè Grand’Italia, Piazza Pia 2, AnzioCaffè dei Platani, Via delle viole 27, Lavinio, tel 069821021Cartolibreria Parolalibera, Via di Valle Schioia 146, Lavinio, tel 069862459Chiosco del Parco, Via Ienne, FalascheMinibar, Via Ambrosini 5, Anzio, tel 069830291Multisala Cinema Lido, Via delle Cinque Miglia, Padiglione, tel. 0698981006Supermercato Arpesca (Pam), Via Goldoni 62, Lavinio Stazione, tel 069874751edicola “non solo giornali”, Via di Valle Schioia 8. Lavinio, Tel. 0688922908tabaccheria Mingiacchi, Via Porto Innocenziano 24, Anzio, tel 069848495titti caffè, Via dei Fabbri 11, Anzio, tel 069831192Uragan Caffè, Piazza Palomba, Anzio, tel 069845553vintage Caffè, Viale del Sole, Lavinio Mare

Anzio-SpAce lo trovi dA…

Space-Lettere a [email protected]

NEWs dAL CENtRO

Mi si nota di più se faccio la rete fognaria, o se faccio i fuochid’artificio????

GIPI2011

Unisciti al nostro gruppo “Anzio-Space” su:

È NAtO sU yOUtUbE IL CANALE tv dELL’AssOCIAZIONE CULtURALE 00042! OgNI MEsE ANdREMO IN CERCA dI EvENtI, PERsONE, INIZIAtIvE dA FILMARE... ANChE sU RIChIEstA! sEgUItECI!!!!

Page 27: Anzio-Space 35 - Dicembre 2011

27Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e [email protected] n.35_dicembre 2011

Per informazioni: 333.73.50.189

[email protected]

QUESTO SPAZIO

PUò ESSERE TUO!!!!

ESSERE IMPEGNATI NON VUOL DIRE ESSERE CONTRO.DIDATTICA E AMBIENTALISMO PER UN MONDO MIGLIORE

www.greenoceansurfing.com - gosblogsurf.blogspot.comInformazioni: [email protected] Associazione: [email protected]

Facebook: GreenOcean Surfing - Canale YouTube: greenoceansurfing

Page 28: Anzio-Space 35 - Dicembre 2011

dicembre 2011_n.35

Lavinio-Space12 Space-Politica28 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e [email protected]