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ANALISI MATEMATICA 3 Corso di laurea triennale in Fisica, F48011 Prova scritta del 28/1/2003 prof. Marco Vignati 1] Sia dato il problema di Cauchy xy 0 + y - 2=0 y (1) = 3 i) Determinarne la soluzione locale. ii) Determinarne una soluzione massimale (insieme di definizione, espressione esplicita, grafico). iii) Discutere l’unicit` a della soluzione massimale. 2] Sia data la successione di funzioni f n : R R,n N, definita come: f n (x)= 3n 2 x (1 + n |x|) 2 . i) Determinarne l’insieme di convergenza puntuale e la funzione limite f . ii) Stabilire se la convergenza ` e uniforme nell’intervallo [-2, 3]. iii) Stabilire se la convergenza ` e uniforme nell’intervallo [4, +). 3] Siano dati il dominio regolare D = (x, y) R 2 :0 x 2; -3 y 6 - 3x 2 , ed il campo vettoriale F :R 2 R 2 , con F (x, y)= ( y 3 - x 2 + xy ;3x 2 +2xy - 1 ) . Calcolare l’integrale I ∂D F · N ds dove N rappresenta il versore normale esterno su ∂D. 1

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ANALISI MATEMATICA 3Corso di laurea triennale in Fisica, F48011

Prova scritta del 28/1/2003 prof. Marco Vignati

1] Sia dato il problema di Cauchy

xy′ +√y − 2 = 0

y (1) = 3

i) Determinarne la soluzione locale.

ii) Determinarne una soluzione massimale (insieme di definizione, espressioneesplicita, grafico).

iii) Discutere l’unicita della soluzione massimale.

2] Sia data la successione di funzioni fn : R → R, n ∈ N, definita come:

fn (x) =3n2x

(1 + n |x|)2.

i) Determinarne l’insieme di convergenza puntuale e la funzione limite f .

ii) Stabilire se la convergenza e uniforme nell’intervallo [−2, 3].

iii) Stabilire se la convergenza e uniforme nell’intervallo [4,+∞).

3] Siano dati il dominio regolare D =

(x, y) ∈ R2 : 0 ≤ x ≤ 2; −3 ≤ y ≤ 6− 3x

2

,

ed il campo vettoriale F :R2 → R2 , con

F (x, y) =(

y3 − x2 + xy ; 3x2 + 2xy − 1)

.

Calcolare l’integrale∮

∂D

F ·N ds

dove N rappresenta il versore normale esterno su ∂D.

1

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1] L’equazione e definita per y ≥ 2 e, se x 6= 0, possiamo scriverla in forma normale come

y′ = f (x, y) = −1

x

y − 2 .

Le variabili possono essere separate, arrivando ad integrali semplici da calcolare.Poiche f ∈ C∞ ((0,+∞)× (2,+∞)) , il problema ha una ed una sola soluzione locale y = y (x);fino a quando y (x) > 2 si ha

y′ (x)√

y (x)− 2=−1x

=⇒ 2√

y (x)− 2 = 2− log x =⇒ y (x) = 2 +

(

1− 1

2log x

)2

e questo rimane valido per tutti gli x > 0 per cui log x ≤ 2, cioe per x ∈ (0, e2].Per x → 0+ abbiamo y (x) → +∞, e nessun prolungamento ad x < 0 e possibile. Quando,invece, x→ (e2)− abbiamo y (x) , y′ (x)→ 0, e quindi la soluzione locale puo essere prolungataad ogni x > 0, ottenendo la soluzione (ovviamente massimale)

y (x) =

2 +

(

1− 1

2log x

)2

se x ∈ (0, e2]

2 se x ∈ [e2,+∞)

Questa soluzione e unica, perche le condizioni y (x) ≥ 2 e y′ (x) ≤ 0 escludono che y possaassumere valori diversi da 2 per x ≥ e2.

2] Tutte le funzioni fn sono definite in R; inoltre, fn (0) = 0 per ogni n, mentre se x 6= 0 si

ha fn (x) ∼3xn2

n2x2=

3

x. Percio la successione di funzioni converge puntualmente, per ogni x,

alla funzione limite

f (x) =

1/x se x 6= 00 se x = 0

.

Tutte le fn sono continue in R, f non e continua in x = 0, e quindi la convergenza in [−2, 3]non puo essere uniforme. Per x ≥ 4 invece

|fn (x)− f (x)| =∣

3n2x

(1 + nx)2− 3

x

=

−3− 6nx

x (1 + nx)2

= 32nx+ 1

x (1 + nx)2≤ c

nx

n2x3=

c

nx2≤ c′

n

per opportune costanti positive c, c′. Quest’ultima stima non dipende da x e quindi

limn→+∞

(

supx≥4

|fn (x)− f (x)|)

= 0 ;

la convergenza in [4,+∞) e percio uniforme.

2

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3] Il valore dell’integrale

∂D

F ·N ds coincide, per il Teorema della Divergenza, con il valore

dell’integrale∫∫

DdivF (x, y) dx dy. La divergenza del campo vettoriale F vale

divF (x, y) =∂F1

∂x(x, y) +

∂F2

∂y(x, y) = −2x+ y + 2x = y

e quindi

∂D

F ·N ds =

∫∫

D

divF (x, y) dx dy =

∫∫

D

y dx dy

=

∫ 2

0

∫ 6−3x2

−3

y dy

dx =

∫ 2

0

1

2

[

(

6− 3x

2

)2

− 9

]

dx

=1

2

∫ 2

0

(

27− 18x+9

4x2

)

dx = ... = 12.

3

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ANALISI MATEMATICA 3Corso di laurea triennale in Fisica, F48011

Prova scritta del 13/2/2003 prof. Marco Vignati

1] Sia dato il problema di Cauchy

y′ = xex+y

y (1) = log 2

i) Determinarne una soluzione locale.

ii) Determinarne una soluzione massimale (insieme di definizione, espressione es-plicita, grafico).

iii) Discutere la (eventuale) unicita della soluzione massimale.

2] Sia data la successione di funzioni fn : R → R , n ∈ N, definita come:

fn (x) =(n− x)2

n2 + x2

i) Determinarne l’insieme di convergenza puntuale e la funzione limite f .

ii) Stabilire se la convergenza e uniforme nell’intervallo [1,+∞).

iii) Calcolare limn→+∞

∫ 4

1

fn (x) dx.

3] Per a parametro reale, siano date le forme differenziali

ωa = (aex − y) dx +(

3y2 − x)

dy

definite in R2.

i) Stabilire per quali valori a ∈ R la forma ωa e esatta in R2.

ii) Per questi valori a, trovare il potenziale Fa che si annulla nel punto (0,−1).

iii) Determinare il valore di a per cui la funzione y = fa (x) , definita implicitamentedalla relazione Fa (x, y) = 0, ha un punto stazionario in x = 0, e determinare lanatura di questo punto.

4

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1] La funzione f (x, y) = xex+y e di classe C∞ (R2) e quindi il problema ammette una ed unasola soluzione locale. Separando le variabili si ottiene

y′e−y = xex =⇒(

−e−y)′= ((x− 1)ex)′ =⇒ −e−y = (x− 1) ex + c

e tenendo conto della condizione iniziale la costante c assume il valore−1/2, per cui la soluzionelocale e

y (x) = − log

[

1

2− (x− 1) ex

]

,

valida fino a che l’argomento del logaritmo rimane positivo, cioe per (x− 1) ex < 1/2

-1

-0.5

0

0.5

1

-3 -2 -1 1 2 3x

e questo accade per x ∈ (−∞, α) con α > 1. Per x → α− abbiamo y (x) → +∞, per cuiquella trovata e la (unica) soluzione massimale, il cui grafico e ammette come asintoto verticalela retta x = α ed come asintoto orizzontale sinistro la retta y = log 2.

0

0.5

1

1.5

2

2.5

3

-5 -4 -3 -2 -1 1 2 3x

2] Tutte le fn sono funzioni definite e continue in R. Per ogni x fissato abbiamo

fn (x) =(n− x)2

n2 + x2=

n2 + x2 − 2nx

n2 + x2∼ n2

n2= 1

per cui c’e convergenza semplice, in R, alla funzione f (x) ≡ 1.Poi

supx≥1

|f (x)− fn (x)| = supx≥1

1− (n− x)2

n2 + x2

= supx≥1

2nx

n2 + x2.

5

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Uno studio qualitativo del grafico della funzione (dispari) gn (x) =2nx

n2 + x2mostra che

gn (0) = 0 = limx→±∞

gn (x), e g′n (x) > 0 se e solo se −n < x < n. Percio, gn presenta

un massimo assoluto, relativamente ad [1,+∞), in x = n, con valore gn (n) = 1, per ogni n.Questo implica che la convergenza in [1,+∞) non e uniforme.Se invece x ∈ [1, 4] lo stesso ragionamento mostra che, per n ≥ 4, le funzioni gn sono monotonecrescenti in [1, 4], e quindi

supx∈[1,4]

|f (x)− fn (x)| = supx∈[1,4]

gn (x) = gn (4) =8n

n2 + 16→ 0 .

Percio in [1, 4] la convergenza e uniforme, e questo garantisce la possibilita di passare al limitesotto il segno di integrale. Quindi:

limn→+∞

∫ 4

1

fn (x) dx =

∫ 4

1

f (x) dx = 3 .

Oss.: in alternativa al metodo generale utilizzato sopra per studiare la convergenza uniformedi fn ad f , in questo caso particolare si sarebbe potuto osservare che le funzioni fn sonoquozienti di due polinomi di II grado, omogenei in n ed x. Percio, fattorizzando il termine n2

si ottiene

fn (x) =[1− (x/n])2

1 + (x/n)2= h

(x

n

)

dove h (t) =(1− t)2

1 + t2. Il grafico di h e semplice da studiare

0

0.5

1

1.5

2

-4 -2 2 4t

e quello di fn (x) = h(x

n

)

si ottiene da quello di h dilatando l’asse delle ascisse del fattore n.

0

0.2

0.4

0.6

0.8

1

1.2

10 20 30 40 50x

linea sottile n = 3; linea media n = 9; linea grossa n = 30.

6

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3] Ogni ωa = A (x, y) dx+B (x, y) dy ha coefficienti di classe C∞ (R2) ; Poiche R2 e stellato,l’ esattezza equivale alla chiusura della forma. Poiche

∂A

∂y= −1 =

∂B

∂x

ogni forma ωa e esatta in R2. Integrando, otteniamo

Fa (x, y) = Fa (0,−1) +∫ x

0

A (t,−1) dt+∫ y

−1

B (x, t) dt

=

∫ x

0

(

aet + 1)

dt+

∫ y

−1

(

3t2 − x)

dt

= aex − a+ x+ y3 + 1− xy − x

= aex − xy + y3 + 1− a .

Abbiamo Fa ∈ C∞ (R2), con Fa (0,−1) = 0 e∂Fa∂y

(0,−1) = B (0,−1) = 3 6= 0. Applicando

il Teorema del Dini, sappiamo che in un intorno di x = 0 esiste una ed una sola funzioney = fa (x) definita implicitamente dalla relazione Fa (x, y) = 0. La sua derivata prima inx = 0 vale

f ′a (0) = −A (0,−1)B (0,−1) = −a+ 1

3

e quindi x = 0 e un punto stazionario per a = −1.In questo caso la relazione

f ′′ (x) = −Fxx (Fy)2 − 2FxyFxFy + Fyy (Fx)

2

(Fy)3

si riduce a

f ′′ (0) = −Fxx (0,−1)Fy (0,−1)

=1

3> 0

per cui la funzione f−1 presenta, in x = 0, un punto di minimo locale.

7

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ANALISI MATEMATICA 3Corso di laurea triennale in Fisica, F48011

Prova scritta del 20/6/2003 prof. Marco Vignati

Durata della prova scritta: 2 ore. Lo studente svolga fino a tre dei seguenti esercizi.

1. Calcolare, al variare del parametro r > 0, r 6= 1, l’integrale curvilineo

γr

ω ,

dove

ω =x− 1

x2 + y2 − 2x+ 1dx+

y

x2 + y2 − 2x+ 1dy

e dove γrrappresenta la circonferenza di raggio r e centro (0, 0), percorsa una

volta in senso antiorario.

2. Verificare che la relazione

x3 − y3 + xy + 1 = 0

definisce implicitamente una ed una sola funzione y = y (x).

Studiare poi questa funzione (insieme di definizione, limiti alla frontiera,eventuali estremanti ed asintoti) e tracciarne un grafico qualitativo.

3. Sia data la successione di funzioni

fn(x) =x3 − nx2

n(x2 + 1) + x4.

i) Verificare che fn converge puntualmente in R, e calcolare la funzione limite.

ii) Stabilire in quali intervalli I ⊆ R la successione fn converge uniformemente.

4. Sia dato il problema di Cauchy

y′ + y = y3

y(0) = a, a ∈ R.

i) Determinarne, al variare del parametro a, la soluzione locale.

ii) Stabilire l’intervallo di definizione della soluzione massimale, e tracciarne ungrafico qualitativo.

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1] La forma differenziale ω e definita, e di classe C∞, nell’aperto Ω = R2 \ (1, 0) ; inoltre,si verifica con il calcolo di due derivate parziali che ω e chiusa in Ω. Percio, gli integrali

γr

ω

coincidono tra loro quando sono calcolati lungo curve Ω-omotope. Questo significa che ipossibili valori assunti dagli integrali sono solo due, a seconda che la curva circondi (r > 1)oppure no (r < 1) il punto (1, 0).In questo secondo caso l’integrale e nullo, perche la curva e Ω-omotopa a zero (cioe alla curvail cui sostegno e un singolo punto). Alternativamente, si puo osservare che per 0 < r < 1 lacurva γ

rha il sostegno contenuto nella regione Ω′ = (x, y) : x < 1 ⊂ Ω, ed Ω′ e un aperto

stellato (si tratta di un semipiano); percio ω e esatta in Ω′, e quindi

γr

ω = 0.

Se invece r > 1 nessuno dei precedenti discorsi e valido. Calcoliamo

γr

ω in due diversi modi:

i) con la parametrizzazione γr(t) = (cos t; sin t), −π ≤ t ≤ π il calcolo diretto di

γr

ω =

∫ π

−π

[

(1− r cos t)r sin t

1 + r2 − 2r cos t+

r2 cos t sin t

1 + r2 − 2r cos t

]

dt =

∫ π

−π

[

r sin t

1 + r2 − 2r cos t

]

dt

da risultato nullo, perche la funzione integranda e dispari e l’intervallo di integrazione e sim-metrico rispetto a t = 0.

ii) la funzione F (x, y) =1

2log[

(x− 1)2 + y2]

e un potenziale, in Ω, di ω, e quindi la forma

differenziale e esatta in Ω. Percio

γr

ω = 0 per ogni r > 0 (r 6= 1).

2] La funzione F (x, y) = x3 − y3 + xy + 1 e di classe C∞ (R2). Inoltre

limy→±∞

F (x, y) = ∓∞

per ogni x fissato, e∂F

∂y(x, y) = x− 3y2 .

Per tutti gli x < 0 la funzione F (x, ·) e sempre monotona decrescente, assume valori sianegativi che positivi, e quindi si annulla una ed una sola volta. Questo permette di concludereche, almeno per x ∈ (−∞, 0), la relazione F (x, y) = 0 definisce una ed una sola funzioneimplicita y = f (x). Per x = 0 abbiamo F (0, y) = 1− y3 = 0 solo per y = 1.

Per x > 0, invece, la F (x, ·) decresce se y ∈(

−∞,−√

x/3)

e ha un minimo a quota

F(

x,−√

x/3)

= x3− 4

3√3x√x+1, sempre positiva; poi F (x, ·) cresce per y ∈

(

−√

x/3.√

x/3)

,

e infine decresce per y ∈(

x/3,+∞)

, annullandosi percio una sola volta.

Riassumendo, per ogni x ∈ R la relazione F (x, y) = 0 definisce una ed una sola funzioneimplicita y = f (x). Per x > 0 abbiamo f (x) >

x/3.Per studiare il segno di f (x), calcoliamo F (x, 0) = x3 + 1, e troviamo che f (0) ≥ 0 se esolo se x ≥ −1. Con il Teorema del Dini ricaviamo

f ′ (x) = −3x2 + f (x)

x− 3f 2 (x)

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e Poiche Fy (x, f (x)) < 0 per ogni x, abbiamo f ′ (x) ≥ 0 se e solo se f (x) ≥ −3x2. Inoltre,F (x,−3x2) = 27x6 − 2x3 + 1 > 0 per ogni x, per cui f e sempre crescente.Ne segue che esistono lim

x→±∞f (x) e, Poiche 0 ≡ F (x, f (x)), ne segue che l’unica scelta

possibile per tali limiti elim

x→±∞f (x) = ±∞ .

Per stabilire l’esistenza di eventuali asintoti obliqui, supponiamo che per x → ±∞ si abbiaf (x) = mx+ q + ε (x) con ε (x)→ 0. Allora

0 ≡ F (x,mx+ q + ε (x)) = x3 − (mx+ q + ε (x))3 +mx2 + qx+ xε (x)

=(

1−m3)

x3 +(

1− 3q2)

mx2 + o(

x2)

e questa relazione e verificata solo nel caso m = 1 e q = 1/3.

Poiche F

(

x, x+1

3

)

≡ 26

27> 0, ne segue che f (x) > x+

1

3per ogni x, mentre

F (x, x+ α) = (1− 3α) x2 +(

α− 3α2)

x+(

1− α3)

ha definitivamente il segni di (1− 3α). Percio

x+1

3< f (x) < x+ α

per |x| abbastanza grande e per ogni α >1

3. Quindi, la retta di equazione y = x +

1

3e

asintoto obliquo sia destro che sinistro per la funzione f .

-4

-2

0

2

4

y

-4 -2 2 4x

3] Tutte le funzioni sono continue in R; inoltre, fn (0) = 0 per ogni n, mentre se x 6= 0abbiamo, per n→ +∞

fn(x) ∼−nx2

n(x2 + 1)=

−x2

x2 + 1

e quindi la successione di funzioni converge puntualmente, in R, alla funzione f (x) =

− x2

1 + x2.

10

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Per quanto riguarda la convergenza uniforme, abbiamo

|fn (x)− f (x)| =∣

x3 − nx2

n(x2 + 1) + x4+

x2

x2 + 1

=

x6 + x5 + x3

(x2 + 1) [n(x2 + 1) + x4]

=|x|3 |x3 + x2 + 1|

(x2 + 1) [n(x2 + 1) + x4].

Se I e un intervallo limitato, cioe se |x| ≤ K, abbiamo chiaramente |fn (x)− f (x)| ≤ c

n→ 0,

e c’e convergenza uniforme in I. Se invece I e illimitato abbiamo

lim|x|→∞

|fn (x)− f (x)| = 1

e quindi non ci puo essere convergenza uniforme.

4] L’equazione differenziale puo essere vista sia come equazione di Bernoulli che comeequazione a variabili separabili. Le funzioni costanti y ≡ 0 e y ≡ ±1 sono soluzioni dell’equazionedifferenziale, e quindi anche del problema di Cauchy (∗a) se a e uno di questi tre valori.Scrivendo l’equazione in forma normale, y′ = f (x, y) = y3− y , notiamo che f ∈ C∞ (R2), percui e possibile applicare il teorema di esistenza ed unicita locale ad un qualsiasi problema diCauchy. Cosı, due distinte soluzioni dell’equazione differenziale hanno grafici sempre disgiunti,e per le soluzioni ya si ha

a < −1−1 < a < 00 < a < 11 < a

=⇒

ya (x) < −1−1 < ya (x) < 00 < ya (x) < 11 < ya (x)

per ogni x.

Separando le variabili, nel caso a 6= 0 e a 6= ±1 otteniamo

y′

y3 − y= 1 =⇒

∫ ya(x)

a

dt

t3 − t= x

da cui

x =

∫ ya(x)

a

(

1/2

t− 1+

1/2

t+ 1− 1

t

)

dt =1

2log

(

a2 (y2a − 1)

(a2 − 1) y2a

)

e quindi

ya (x) =a

a2 − (a2 − 1) e2x.

Se a2 < 1 e definita per ogni x ∈ R, mentre se a2 > 1 la soluzione e definita solo per

x <1

2log

(

a2

a2 − 1

)

.

11

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-4

-2

0

2

4

-2 -1 1 2x

dal basso all’alto i casi: a = −2; a = −0.2; a = 0.5; a = 3.

12

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ANALISI MATEMATICA 3Corso di laurea triennale in Fisica, F48011

Prova scritta dell’ 8/7/2003 prof. Marco Vignati

Durata della prova scritta: 2 ore. Lo studente svolga fino a tre dei seguenti esercizi.

1. Sia dato il problema di Cauchy

y′ = (6x2 − 2)√y

y(1) = y0

con y0 parametro reale positivo.

i) determinarne la soluzione locale;

ii) verificare che esiste almeno una soluzione massimale definita in R;

iii) discutere l’unicita della soluzione massimale.

2.

i) Determinare la funzione g ∈ C1 (R2) che soddisfa g (1, 1) = 2 e che rende esattala forma differenziale

ω = 2xz dx +(

yz + 3y2)

dy + g (x, y) dz .

ii) Per questa scelta di g, determinare il potenziale F = F (x, y, z) di ω, che sod-disfa F (1, 1, 4) = 0.

3. Sia data l’equazione

x (1 + log y)− y(

1 + x2)

+ 3 = 0 .

i) Verificare che questa equazione definisce implicitamente, in un intorno dix = 2, un’unica funzione continua y = f (x) che soddisfa f (2) = 1.

ii) Di questa funzione si calcoli lo sviluppo di Taylor arrestato al secondo ordine,con resto secondo Peano, centrato in x = 2.

4. Per x > 0 e n = 1, 2, ... siano date le funzioni

fn (x) =

log x se x ∈ (0, n) ∪ (n+ 1,+∞)

log x+(n+ 1− x) (x− n)

nse x ∈ [n, n+ 1]

i) Determinare l’insieme di convergenza puntuale e la funzione limite f .

ii) La convergenza e uniforme nell’insieme (0, 1]?

iii) E nell’insieme [1,+∞)?

13

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1] L’equazione e a variabili separabili; per ogni y0 > 0 la soluzione locale puo essere calcolatacon

y′

2√y= 3x2 − 1 =⇒

∫ y(x)

y0

dt

2√t=

∫ x

1

(

3t2 − 1)

dt =⇒√

y (x) = x3 − x+√y0 .

Percio, abbiamo

y (x) =[

x3 − x+√y0

]2,

certamente valida fino a quando√y0 > x− x3 = g (x).

La funzione g ha un massimo relativo in x = 1/√3, a quota 2/3

√3e quindi il piu ampio

intervallo, contenente x = 1, in cui g (x) <√y0 ha la forma:

-) (α,+∞), con α < −1, nel caso y0 >4

27;

-) (α,+∞), con α ∈ [1√3, 1), nel caso y0 ∈ (0,

4

27] .

-1 1

y0 >4

27

-1 1

y0 ≤4

27

In entrambe le situazioni la soluzione locale y (x) =[√

y0 − g (x)]2

si annulla del II ordineper x → α+, e quindi puo essere raccordata in modo C1 con la funzione che assume valoreidenticamente nullo per x ≤ α. Cosı, la funzione

(∗) y (x) =

[

x3 − x+√y0

]2se x ≥ α

0 se x ≤ α

e una soluzione massimale, definita in R, del problema di Cauchy.Per quanto riguarda l’unicita di questa soluzione, chiaramente e garantita per x > α. Percio,possiamo avere altre soluzioni z (x) del problema di Cauchy solo se queste possono assumerevalori positivi in qualche intervallo I ⊂ (−∞, α). Questo implica avere y ′ (x) < 0 in qualchex ∈ I, e dalla relazione y′ = (6x2 − 2)

√y osserviamo che cio puo accadere solo per |x| <

1/√3. Pertanto, nel caso y0 >

4

27questo viene escluso, perche le condizioni x < α < −1

e |x| < 1/√3 sono incompatibili. In questo caso la funzione y in (∗) e l’unica soluzione

massimale del problema.

Se invece y0 ∈ (0,4

27] altre soluzioni z (x) esistono. Ad esempio, possiamo risolvere il problema

di Cauchy

y′ = (6x2 − 2)√y

y(0) = z0 (> 0)

14

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ottenendo la soluzione locale z (x) =[

x3 − x+√z0

]2in un intorno di x = 0. Se z0 e

scelto sufficientemente piccolo, questa soluzione e positiva in un intervallo del tipo (β, γ), conβ < −1 < 0 < γ < 1/

√3 < α, e quindi la funzione

(∗) z (x) =

[

x3 − x+√y0

]2se x ≥ α

0 se γ ≤ x ≤ α[

x3 − x+√z0

]2se β ≤ x ≤ γ

0 se x ≤ β

e un’altra soluzione massimale del problema assegnato.

y0 >4

27y0 ≤

4

27

2] L’esattezza della forma ω in R3 equivale alla sua chiusura, e le richieste sulla funzione g siriducono al sistema

2x =∂g

∂x

y =∂g

∂y

che porta a soluzioni del tipo g (x, y) = x2 +y2

2+ c. Introducendo il valore di g nel punto

(1, 1) otteniamo che la forma cercata e

ω = 2xz dx +(

yz + 3y2)

dy +1

2

(

2x2 + y2 + 1)

dz .

Il generico potenziale di questa forma e allora

F (x, y, z) = x2z +y2z

2+ y3 +

z

2+ d

che si annulla in (1, 1, 4) scegliendo d = −9.

3] La funzione F (x, y) = x (1 + log y)− y (1 + x2)+3 e di classe C∞ (R× R+), si annulla in

(2, 1), e∂F

∂y(2, 1) = −3 6= 0. E possibile applicare il Teorema del Dini, ed ottenere esistenza

ed unicita locale di una funzione implicita y = f (x). La formula di Taylor porta a

f (x) = f (2) + f ′ (2) (x− 2) +f ′′ (2)

2(x− 2)2 + o

(

(x− 2)2)

,

15

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dove

f ′ (x) = −FxFy

(x, f (x)) = −1− 2xf (x) + log f (x)x

f (x)− 1− x2

, da cui f ′ (2) = −−3−3 = −1

e dove

f ′′ (x) = −Fxx (Fy)2 − 2FxyFxFy + Fyy (F

2x )

(Fy)3 (x, f (x)) .

Abbiamo

Fxx (x, y) = −2y

Fxy (x, y) =1

y− 2x

Fyy (x, y) = −x

y2

=⇒

Fxx (2, 1) = −2

Fxy (2, 1) = −3

Fyy (2, 1) = −2

e quindi

f ′′ (2) = −(−2) (9)− 2 (−3) (−3) (−3) + (−2) 9−27 =

2

3.

Cosı lo sviluppo cercato e

f (x) = f (2)− (x− 2) +1

3(x− 2)2 + o

(

(x− 2)2)

.

4] Il grafico della funzione fn e ottenuto aggiungendo a quello della funzione f (x) = log x, solo nell’intervallo [n, n+ 1], una “cunetta” di forma parabolica, senza distruggerne la con-tinuita. La cunetta, al crescere di n, si sposta verso destra e si riduce in altezza; il massimo

scarto tra f ed fn si ottiene nel punto medio di [n, n+ 1], e vale1

4n. Percio, la successione di

funzioni converge alla funzione f , e la convergenza e uniforme in (0,+∞).

0

0.5

1

1.5

2

1 2 3 4 5 6x

n = 2

0

0.5

1

1.5

2

1 2 3 4 5 6x

n = 4

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ANALISI MATEMATICA 3Corso di laurea triennale in Fisica, F48011

Prova scritta del 23/9/2003 prof. Marco Vignati

Durata della prova scritta: 2 ore. Lo studente svolga fino a tre dei seguenti esercizi.

1. Siano dati il campo vettoriale F :R3 → R3 e la regione E ⊂ R3 definiti come

F (x, y, z) = (x; y; z) e E =

(x, y, z) : x2 + y2 ≤ z ≤ 2x+ 3

.

Si calcolino:

i) il flusso di F uscente da E;

ii) il flusso uscente di F che attraversa la parte piana della frontiera di E.

2. Sia data la serie di funzioni

+∞∑

n=1

nxen(x2−x) , x ∈ R.

i) Determinarne l’insieme di convergenza puntuale.

ii) Studiarne la convergenza uniforme negli intervalli [0,1

3), [

1

3,1

2) e [

1

2, 1).

3. Determinare i valori a, b ∈ R affinche tutte le soluzioni del problema di Cauchy

y′′ + y′ − 2y = −2e−xy (0) = ay′(0) = b

siano limitate in (0,+∞).

4. Determinare il massimo ed il minimo valore assunti dalla funzione f (x, y) =2− 3x− y nell’insieme

E =

(x, y) : x2 + y2 ≤ 1; x ≥ 0; y ≥ 0

.

17

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1] L’insieme E e una regione compatta di R3, che sul piano xy si proietta in

D =

(x, y) : x2 + y2 ≤ 2x+ 3

=

(x, y) : (x− 1)2 + y2 ≤ 4

disco chiuso di centro (1, 0) e raggio 2. Al di sopra di D, la regione E e delimitata da sottodal paraboloide di equazione z = x2 + y2, e dall’alto dal piano di equazione z = 2x+ 3. Percalcolare il flusso di F uscente da E possiamo utilizzare il Teorema delle Divergenza

∂E

F · n dσ =

∫∫∫

E

(divF) (x, y, z) dx dy dz ;

Poiche

divF =

(

∂F1

∂x+∂F2

∂y+∂F3

∂z

)

= 3

otteniamo∫

∂E

F · n dσ = 3

∫∫∫

E

dx dy dz = 3vol (E) = 3

∫∫

D

(2x+ 3− x2 − y2) dx dy

= 3

∫∫

D

[

4− (x− 1)2 − y2]

dx dy

ed utilizzando le coordinate polari nel piano, centrate in (1, 0), date da x = 1 + r cosϑ,y = r sinϑ abbiamo

∂E

F · n dσ = 3

∫ 2

0

∫ 2π

0

(

4− r2)

r dϑ dr = 6π

∫ 2

0

(

4− r2)

r dϑ dr

= 6π

[

2r2 − r4

4

]2

0

= 24π .

La parte piana della frontiera di E puo essere descritta come B = (x, y, 2x+ 3) : (x, y) ∈ D,e parametrizzata per mezzo della funzione

ϕ (x, y) = (x; y; 2x+ 3) , (x, y) ∈ D .

Le derivate parziali di ϕ valgono ϕx(x, y) = (1; 0; 2) e ϕ

y(x, y) = (0; 1; 0), per cui ϕ

x∧ϕ

y=

(−2; 0; 1), che e orientato verso l’alto. Cosı

B

F · n dσ =

∫∫

D

(−2x+ 2x+ 3) dx dy = 3 area (D) = 12π .

2] Chiaramente c’e convergenza se x = 0. Per x 6= 0 il criterio della radice porta a

n

|un (x)| = n

n |x|e(x2−x) → e(x2−x)

e quindi c’e convergenza se e(x2−x) < 1, cioe se 0 < x < 1. Per x < 0 o per x ≥ 1, invece,

il termine generale della serie non tende a zero. Cosı, l’insieme di convergenza semplice el’intervallo [0, 1).Una condizione necessaria per avere convergenza uniforme nell’insieme I e che

‖un‖∞,I = supx∈I|un (x)| → 0

18

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e questo esclude l’intervallo [1

2, 1), perche

limn→+∞

(

limx→1−

un (x)

)

= limn→+∞

n = +∞ .

Se x ∈ I = [1

3,1

2) abbiamo x2 − x ≤ −2

9, per cui

‖un‖∞,I ≤n

2e−2n/9

e c’e convergenza totale (dunque anche uniforme).

Quando invece x ∈ I = [0,1

3), lo studio del segno di u′n (x) = nen(x

2−x)(2nx2 − nx + 1)

evidenzia che un ha un massimo relativo in xn =1−

1− 8

n4

∼ 1

n, per cui

un (xn) ≥ un

(

1

n

)

= exp

(

1

n− 1

)

9 0

e quindi ‖un‖∞,I 9 0, escludendo cosı la convergenza uniforme in [0,1

3).

3] L’equazione differenziale e lineare, non omogenea, a coefficienti costanti. Il polinomiocaratteristico dell’equazione omogenea associata e λ2 + λ − 2, che ha come radici λ = 1 eλ = −2. Cosı, la generica soluzione dell’equazione omogenea associata e yH (x) = Aex+Be−2x,A,B ∈ R.Poiche λ = −1 non e radice del polinomio caratteristico, sappiamo che una soluzione parti-colare dell’equazione non omogenea di partenza ha la forma u (x) = ce−x, per qualche c ∈ R.Sostituendo questa u nell’equazione differenziale otteniamo

ce−x − ce−x − 2ce−x = −2e−x

da cui ricaviamo c = 1. Percio, la generica soluzione dell’equazione assegnata e

y (x) = Aex +Be−2x + e−x, A,B ∈ R.

Imponendo le condizioni iniziali nel punto x = 0 troviamo

a = A+B + 1

b = A− 2B − 1=⇒

A =2a+ b− 1

3

B =a− b− 2

3

;

cosı, la soluzione del problema di Cauchy e

y (x) =2a+ b− 1

3ex +

a− b− 2

3e−2x + e−x

e la limitatezza in (0,+∞) si ha solo se 2a+ b = 1.

19

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4] L’insieme E e l’intersezione del disco chiuso di centro (0, 0) e raggio 1 con il I quadrante,e quindi e compatto. La funzione f e continua in E, e per il teorema di Weierstrass f assumemassimo e minimo assoluti in E. Poiche ∇f (x, y) = (−3;−1) non si annulla mai, non cisono punti stazionari all’interno di E, quindi gli estremi sono assunti sulla frontiera.Considerando i tre archi di curva regolare che compongono ∂E, abbiamo·) a (t) = f (t, 0) = 2− 3t sempre decrescente;·) b (t) = f (0, t) = 2− t sempre decrescente;

·) c (t) = f (cos t; sin t) = 2 − 3 cos t − sin t decrescente per 0 ≤ t ≤ t0 = arctan1

3, e poi

crescente.Percio il massimo valore di f in E viene assunto in (0, 0), e vale 2; il mino\ imo viene assunto

in (cos t0, sin t0) =

(

3√10,

1√10

)

e vale 2−√10.

20

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ANALISI MATEMATICA 3Corso di laurea triennale in Fisica, F48011

Prova scritta del 26/11/2003 prof. Marco Vignati

Durata della prova scritta: 2 ore. Lo studente svolga fino a tre dei seguenti esercizi.

1. Determinare una funzione g : R → R , g ∈ C1 (R), in modo che la forma dif-ferenziale

ω = 2y2g (xy) dx+ 3xyg (xy) dy

sia esatta in R2.

2. Calcolare

limn→+∞

∫ 8

1

ex − n 3√x

x2 + ndx

giustificando il procedimento seguito.

3. Sia dato il problema di Cauchy

(∗)

2x (x+ 1) y′ + (x+ 1) y = 1

y (1) = π/4

i) Determinarne la soluzione locale, specificandone l’insieme di definizione.

ii) Calcolare la soluzione massimale di (∗).

4. Determinare il massimo ed il minimo valore assunti dalla funzione

f (x, y) = 11− x2 − y2 + 2x− 4y

nella regioneD =

(x, y) : x2 + y2 ≤ 20

.

21

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1] La forma e di classe C1 (R2) e per la sua esattezza e sufficiente che sia chiusa, cioe che

∂y

(

2y2g (xy))

=∂

∂x(3xyg (xy)) =⇒ 4yg (xy) + 2y2xg′ (xy) = 3yg (xy) + 3xy2g′ (xy) =⇒

yg (xy) = xy2g′ (xy) =⇒ g (xy) = xyg′ (xy) .

(Oss.: la funzione g dipende dalla sola variabile reale t = xy, per cui∂

∂xg (xy) = g′ (t)

∂t

∂x=

g′ (xy) y, e analogamente∂

∂yg (xy) = g′ (t)

∂t

∂y= g′ (xy)x .)

Percio una qualsiasi funzione g che soddisfi l’equazione differenziale g (t) = tg ′ (t) soddisfa larichiesta, e questo porta alla famiglia di soluzioni g (t) = ct, per ogni c ∈ R.

2] La successioni di funzioni continue fn (x) =ex − n 3

√x

x2 + nconverge puntualmente, in R, alla

funzione f (x) = − 3√x. Inoltre, se x ∈ [1, 8] si ha

|fn (x)− f (x)| =∣

ex − n 3√x

x2 + n+ 3√x

=

ex + x7/3

x2 + n

≤ c

n

per qualche c ∈ R, e quindi la convergenza e uniforme in [1, 8] ; questo permette di passare allimite sotto al segno di integrale, ottenendo

limn→+∞

∫ 8

1

ex − n 3√x

x2 + ndx =

∫ 8

1

(

limn→+∞

ex − n 3√x

x2 + n

)

dx = −∫ 8

1

3√x dx = −45

4.

3] L’equazione differenziale, se scritta in forma normale, si presenta come

y′ = − y

2x+

1

2x (x+ 1),

ed e lineare, del I ordine, a coefficienti continui in (−∞,−1)∪ (−1, 0)∪ (0,+∞). Il problemadi Cauchy e assegnato con dato iniziale in x = 1, e questo ci permette di garantire l’esistenzadi un’unica soluzione relativamente all’intervallo (0,+∞). Questa soluzione e data da

y (x) = exp

(

−∫ x

1

dt

2t

)[

π

4+

∫ x

1

1

2t (t+ 1)exp

(∫ t

1

ds

2s

)

dt

]

=1√x

[

π

4+

∫ x

1

1

t+ 1

dt

2√t

]

(usando t = u2)

=1√x

[

π

4+

√x

1

du

u2 + 1

]

=1√x

4+ arctan

(√x)

− π

4

)

=arctan

√x√

x.

Per x → 0+ si ha arctan√x =

√x − 1

3x3/2 + o

(

x3/2)

, e la soluzione trovata puo essere

prolungata in modo continuo fino ad x = 0 ponendo y (0) = 1; con questa scelta, la funzione

y ha, in x = 0, derivata destra y′+ (0) = −1

3.

22

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Per poter prolungare ulteriormente questa y almeno all’intervallo (−1, 0), servirebbe riuscire adeterminare una funzione z che, nell’intervallo (−1, 0), fosse soluzione dell’equazione differen-ziale e che fosse estendibile in modo continuo fino ad x = 0 con z (0) = 1 e derivata sinistra

z′− (0) = −1

3. Il generico problema di Cauchy per x ∈ (−1, 0)

2x (x+ 1) z′ + (x+ 1) z = 1

z (x0) = z0

con x0 ∈ (−1, 0) e z0 ∈ R, porta a

z (x) = exp

(

−∫ x

x0

dt

2t

)[

z0 +

∫ x

x0

1

2t (t+ 1)exp

(∫ t

x0

ds

2s

)

dt

]

= exp

(

−1

2log

(

x

x0

))[

z0 +

∫ x

x0

1

2t (t+ 1)exp

(

1

2log

(

t

x0

))

dt

]

=

√−x0√−x

[

z0 +

∫ x

x0

1

2t (t+ 1)

√−t√−x0

dt

]

=z0

√−x0√−x +

1√−x

∫ x

x0

1

t+ 1

dt

(−2)√−t (usando t = −u2)

=z0

√−x0√−x +

1√−x

√−x

√−x0

du

1− u2

=z0

√−x0√−x +

1√−x

[

1

2log

1 + u

1− u

]u=√−x

u=√−x0

=z0

√−x0√−x +

1

2√−x log

1 +√−x

1−√−x −

1

2√−x log

1 +√−x0

1−√−x0

=1

2√−x log

1 +√−x

1−√−x +

1√−x

[

z0

√−x0 −

1

2log

1 +√−x0

1−√−x0

]

.

Quando x→ 0− abbiamo

z (x) ∼ 1 +1√−x

[

z0

√−x0 −

1

2log

1 +√−x0

1−√−x0

]

e quindi l’unica possibilita per garantire che z (x)→ 1 sta nell’usare z0

√−x0 =1

2log

1 +√−x0

1−√−x0

.

Con questa scelta si ottiene

z (x) =1

2√−x log

1 +√−x

1−√−x =

1

2√−x

[

log(

1 +√−x)

− log(

1−√−x)]

=1

2√−x

[(√−x+

x

2− x3/2

3+ o

(

x3/2)

)

−(

−√−x+

x

2+x3/2

3+ o

(

x3/2)

)]

= 1− x

3+ o (x)

da cui si ricava che z′− (0) = −1

3. Percio, la funzione

y (x) =

arctan√x√

xse x ∈ [0,+∞)

1

2√−x log

1 +√−x

1−√−x se x ∈ (−1, 0]

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risolve il problema di Cauchy (∗) in (−1,+∞). Questa e la soluzione massimale di (∗), percheper x→ −1+ e illimitata, e quindi non puo essere prolungata a sinistra di x = −1.

4] La funzione f e di classe C∞(R2) e la regione D e il disco chiuso di centro (0, 0) e raggio√20. Il teorema di Weierstrass garantisce che f assuma massimo e minimo assoluti in D. Il

gradiente di f , ∇f (x, y) = (2− 2x;−2y − 4), si annulla solo in P = (1,−2), punto internoper D, con f (P ) = 16.Per i punti della frontiera ∂D applichiamo ,il metodo dei moltiplicatori di Lagrange

−2 (x− 1) = 2λx

−2 (y + 2) = 2λy

x2 + y2 = 20

=⇒

λx = 1− x

λy = −2− y

x2 + y2 = 20

e poiche ne x ne y possono annullarsi dalle prime due equazioni ricaviamo

y (1− x) = λxy = −x (2 + y) =⇒ y = −2x

e, utilizzando la terza equazione, troviamo i due punti A = (−2, 4) e B = (2,−4). Per ivalori di f abbiamo f (A) = −29 e f (B) = 11. Cosı, il minimo di f in D e assunto in A,mentre il massimo in P .

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