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ANALISI DELL’IMPRESA-FAMIGLIA: LA RICOGNIZIONE DELLO STATO DI FATTO
slides:Dott. Stella CuccoliProf. Stefano ZambonAvv. Nicola CanessaDott. Paolo Roccatagliata
1
Dott. Stella Cuccoli
analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
IMMOBILI
AZIENDA SOGGETTO DI
VALORI
BENI DI PREGIO
PUNTI DI FORZA DEBOLEZZE
TALENTI IDEE
RELAZIONI CONFLITTI
SENTIMENTIEMOZIONI
ATTIVITA’FINANZIARIE
ORGANIZZAZIONE
RELAZIONITALENTIIDEE
BUSINESS
ASSETPATRIMONIALI
IDENTITA’
LA FAMIGLIA / IMPRESA
2
analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
Dott. Stella Cuccoli
3
analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
Dott. Stella Cuccoli
rimodulare la family governanceadeguare il modello di businessfavorire l’evoluzione e la crescita dimensionaleagevolare l’introduzione di innovazioni diprocesso e di prodottoinnestare nuove competenze gestionaliridurre il gap cognitivoimprimere nuovo slanciostrutturare un’equilibrata gestione finanziaria
TRAGHETTARE L’AZIENDA VERSO UNMIGLIORE MODELLO ORGANIZZATIVO
4
analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
Dott. Stella Cuccoli
OBIETTIVI DELLA FAMIGLIAE DELL’IMPRESA
STRUTTURA PATRIMON. DELLA FAMIGLIA E
DELL’IMPRESA
CARATTERISTICHE PERSONALI DEI SOGGETTI
COINVOLTI
AZIENDALE
PATRIMONIALE
FAMIGLIARE
5
analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
Dott. Stella Cuccoli
SOGGETTIVO
GIURIDICO -PATRIMONIALE
STRATEGICO - ORGANIZZATIVO
6
analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
Dott. Stella Cuccoli
FASE DELLAPIANIFICAZIONE
STRATEGICA CONDIVISA
FASE DELLAREALIZZAZ.
E CONTROLLOCONDIVISI
FASE DELLA VALUTAZIONE
CONDIVISA
7
analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
Dott. Stella Cuccoli
8
analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
Dott. Stella Cuccoli
VALUTAZIONI QUALITATIVE
CARATTERISTICHEDELL’IMPRESA
VALUTAZIONI INTEGRATIVE
CARATTERE QUALI-QUANTITATIVO BASATE SU PIANI, BUDGET, TREND DI MERCATO, ECC.
SCORINGVALUTAZIONI ECONOMICHE,
PATRIMONIALI, FINANZIARIE DI TIPO QUANTITATIVO EOGGETTIVO BASATE SUI BILANCI E SULLE RILEVAZIONI
DISPONIBILI (CONTABILITA’ INDUSTRIALE, ECC.)
9
analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
Dott. Stella Cuccoli
FATTORI DI PONDERAZIONE NEL FATTORI DI PONDERAZIONE NEL ““BASILEA 2BASILEA 2””
FAT
TO
RI
DI
PO
ND
ER
AZ
ION
ED
EG
LI I
MP
IEG
HI
PROBABILITA’ DI INADEMPIENZA
PERDITA IN CASO DI INADEMPIENZA
ESPOSIZIONE IN CASODI INADEMPIENZA
SCADENZA EFFETTIVA
RATINGPD
LGD
EA
DM
GARANZIE
FORMA TECNICA
ALLINEAMENTO
10
analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
Dott. Stella Cuccoli
FATTORI DI VALUTAZIONE NEL RATING FATTORI DI VALUTAZIONE NEL RATING ““BASILEA 2BASILEA 2””
VALUTAZIONE DI AFFIDABILITA’ RATING
ANALISI DI QUALITA’ ANALISI DI QUANTITA’
11
analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
Dott. Stella Cuccoli
A
PATRIMONIA-LIZZAZIONE
REDDITIVITA’E ROTAZIONE
AUTOFINAN-ZIAMENTO
EQUILIBRIO FONTI /
IMPIEGHI
ANALISI FINANZIARIA
12
ANALISI FINANZIARIA
PATRIMONIALIZZAZIONE REDDITIVITA’E ROTAZIONE
AUTOFINANZIAM.
EQUILIBRIOFONTI/IMPIEGHI
> 50 OTTIMO MEZZI PROPRI (CAPITALE NETTO) CIRCA 50 EQUILIBRATO
MEZZI PROPRI (CAP. NETTO) + MEZZI DI TERZI = (CAP. INVESTITO) DA 50 A 25 BUONO
=
< 25 SCARSO
Indice di patrimonializzazionerapporto tra i mezzi propri e il capitale investito nell’impresa.
Dott. Stella Cuccoli
analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
ANALISI FINANZIARIA
13
analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
Dott. Stella Cuccoli
ANALISI FINANZIARIA
PATRIMONIA-LIZZAZIONE
AUTOFINANZIAM.
EQUILIBRIOFONTI/IMPIEGHIREDDITIVITA’ E ROTAZIONE
ROE: indice di ritorno sul capitale proprio rapporto tra l’utile della gestione ordinaria e il capitale netto aziendale
ROI: indice di ritorno sul capitale investito rapporto tra il margine operativoe il capitale operativo investito
MARGINE OPERATIVO CAP. OPERATIVO INVESTITO
[MEZZI PROPRI (CAP. NETTO) + MEZZI DI TERZI]
= %
UTILE DELLA GESTIONE ORDINARIA
MEZZI PROPRI (CAPITALE NETTO)
= %
ANALISI FINANZIARIA
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analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
Dott. Stella Cuccoli
ANALISI FINANZIARIA
REDDITIVITA’E ROTAZIONE AUTOFINANZIAMENTO EQUILIBRIO
FONTI/IMPIEGHIPATRIMONIA-LIZZAZIONE
Cash-flow: somma dell’utile netto con ammortamenti ed eventuali accantonamenti a fondi rischi
UTILE NETTO + AMMORTAMENTI + (ACCANTONAMENTI – UTILIZZI)CASH-FLOW % =
INDEBITAMENTO
ANALISI FINANZIARIA
15
analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
Dott. Stella CuccoliANALISI
FINANZIARIA
REDDITIVITA’E ROTAZIONE EQUILIBRIO FONTI/IMPIEGHI
PATRIMONIA-LIZZAZIONE
AUTOFINANZIAM.
Indice di copertura immobilizzi:rapporto tra le fonti durevolmenteinvestite e le immobilizzazioni
Indice di liquidità:rapporto tra attivo corrente epassivo corrente
Acid test (Indice di liquidità secca):indice di liquid. su attivo a breve - valore del magazzino
CAPITALE NETTO + PASSIVITA’ A MEDIO E LUNGO TERMINE > 1,20 OTTIMO
IMMOBILIZZAZIONI NETTE 1 BUONO
=
< 1 SCARSO
ATTIVO A BREVE PASSIVO A BREVE
> 1,20 = BUONO
ATTIVO A BREVE –SCORTE DI MAGAZZINOPASSIVO A BREVE > 1,00 = BUONO
> 0,90 = SUFFICIENTE
ANALISI FINANZIARIA
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analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
Dott. Stella Cuccoli
ALTRI INDICI DIVERSIFICATI PER SETTORE/DIMENSIONEALTRI INDICI DIVERSIFICATI PER SETTORE/DIMENSIONE
rotazione del magazzino
termini medi di incasso e di pagamento
incidenza media degli accantonamenti e degli ammortamenti
indici di redditività (utili e margini in rapporto al fatturato)
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analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
Dott. Stella Cuccoli
SCONFINAMENTO MAX IN VALORE ASSOLUTO
SCONFINAMENTO MAX %
DURATA % SCONFINAMENTI
ROTAZIONE CREDITI
% QUANTITA’ INSOLUTI SU PRESENTAZIONE EFFETTI S.B.F.
% VALORE INSOLUTI SU PRESENTAZIONE EFFETTI S.B.F.
% DI PRESENTAZIONE EFFETTI S.B.F. DI STESSO NOMINATIVO
% MEDIA UTILIZZO FIDISALDO MEDIO DEI RAPPORTI AFFIDATI
FIDO ACCORDATOpiù il quoziente si avvicina a 1più il rischio è alto
18
analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
Dott. Stella Cuccoli
Piano di business proiezioni a medio-lungo terminebasate sulle strategie aziendali correlate: • alla storia pregressa della azienda • alla immagine che si è costruita• alla gamma e la qualità dei servizi/prodotti • alla analisi degli scenari e della concorrenza• alla capacità produttiva • al numero e le caratteristiche qualitative del personale• ecc.
obiettivi strategici
schemi di azioneprogrammati
proiezioni economico -
finanziarie sintetiche
19
analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
Dott. Stella Cuccoli
punti di forza della tradizione aziendalegovernance - organigramma
qualità dell’organizzazione gestionale
procedure operative gestionali
qualità del personalesistema informativo
sistema di “controllo di gestione”
posizionamento competitivolivello di innovazione - ricerca e sviluppo
analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
1
Prof. Stefano ZambonStraordinario di Economia Aziendale
Facoltà di EconomiaUniversità di Ferrara29 Novembre 2007
Successione aziendale e patrimoniointangibile: verso nuovi strumenti
di conoscenza e controllo
2
AGENDA
1. Il quadro di fondo 2. I modelli tradizionali di misurazione
e i nuovi approcci3. L’emergere del concetto di capitale
intellettuale e del connesso report4. Il caso Brembo5. Considerazioni conclusive
3
1. IL QUADRO DI FONDO
4
I nuovi processi di creazione di valore e il patrimonio intangibile• Cambiamento nei processi produttivi e
nell’economia delle aziende: aspetti strategicisono la ricerca e l’innovazione, il marketing e ilrapporto con la clientela, il know-how, le capacità imprenditoriali e managerialià ovveroaspetti e fasi dove gli intangibili sono fattorichiave
• Intangibili sono le leve cruciali per la creazionedi valore sostenibile nel tempo
• Il patrimonio intangibile aziendale è il valore piùgrande e delicato da consegnare nel momentodella successione
5
Un Esempio del Processo di Creazione Sostenibile di Valore Aziendale
CapitaleRelazionale
CapitaleUmano
CapitaleStrutturale
Qualitàservizio
Qualitàprodotto
customersatisfaction
quota di mercato
valore aggiunto(reddito operativo, margini, cash flow)
effetto sui fattoridi successo e le leve di valore
effetto sui clientie i mercati
à Valoredell‘impresa
t0 ... tX
6
Una proposta di classificazione degli intangibili
Identificabilità Identificabilità Identificabilità Non chiara legale economica economica identificabilità Separata Separata Non-separata Non-separata trasferibilità trasferibilità trasferibilità trasferibilità Es. Brevetti, Es. Formule Es. routines Es. abilità, marchi e processi org.ve, cultura conoscenze
BENI INTANGIBILI
ATTIVITÀ INTANGIBILI
RISORSE INTANGIBILI
COMPETENZE
7
2. I MODELLI TRADIZIONALI DI MISURAZIONE
E I NUOVI APPROCCI
8
“Tradizionale” misurazionedegli intangibili (ad es. IAS 38, 1999)
• In generale, sospetto e circospezione• Tre criteri di riconoscimento: utilità futura,
misurabilità, separata trasferibilitàà se misura non sufficientemente affidabile = nessun riconoscimento
• Criteri di misurazione prudenziali: - Principio generale: imputazione immediata a C.E.- Se riconosciuti come attività, allora valutazione
al costo e a costo rivalutato (non a valori di mercato)- Ammortamento in tempi brevi
• Asset internamente generati sono generalmente esclusi dalla capitalizzazione/riconoscimento
9
C’era una volta l’Avviamento…Prezzo di acquisizione – Valore rivalutato del
Capitale netto contabile = Avviamento
- Rappresentazione semplice (sintetica) dal puntodi vista cognitivo degli intangibili non contabiliz.
- Problema → avviamento come valore residuale, e dipendente dal prezzo di un’acquisizione
- Necessità dei manager e degli “utilizzatori” di una conoscenza più approfondita e articolata della ricchezza intangibile di un’impresa e dei suoi drivers
10
• Serie conseguenze economiche per l’impresaderivanti dall’inadeguato trattamento contabile degliintangibili
Conseguenze micro-economiche
• Il “mis-measurement” degli intangibili a livello diimpresa ha avversi effetti economici in termini di:
- Decisioni di investimento
- Livello di asimmetria informativa relativo a unaimpresa (volatilità dei corsi azionari e insider trading)
- Sistemi informativi interni/direzionali
11
Nuovi modelli di misurazioneLegenda
MarketCapitalisation
M ethod
Return onAssets
M ethod
DirectIntellectual
Capital
Score CardM ethod
HumanCapital
Intellige nce
Modelli di misurazione degli intangibili
Metodi non-monetari Metodi monetari
Balance dScorecard
Value ChainScore BoardTM
IntangibleAssets
Monitor
SkandiaNav igatorTM
IC-Inde xTM
TechnologyBroke r
Intellectual Asset
Valuation
The ValueExplorerTM
InclusiveValuation
Met hodo logy
Citat ion-Weighted
PatentsTVCTM
HRCA
AFTFTMIAMV TM
EVATM
CalculatedIntang ible
Va lue
KnowledgeCapita l
Earnings
Tobin’s qMarket-to-book Value
VAICTM
Metodi Olistici
MetodiAtomistici
12
Prospettiva: finanziaria
Obiettivi Misure
Prospettiva: finanziaria
Obiettivi Misure
Prospettiva: clienti
Obiettivi Misure
Prospettiva: clienti
Obiettivi MisureProspettiva: attività interna
Obiettivi Misure
Prospettiva: attività interna
Obiettivi Misure
Prospettiva: innovazione eapprendimentoObiettivi Misure
Prospettiva: innovazione eapprendimentoObiettivi Misure
Il balanced scorecardFonte: Norton & Kaplan, 1992.
13
Focus finanziario
Focus clienti Focus processiFocusrisorseumane
Focus rinnovamento e sviluppo
Ambiente operativo
Il Navigator della Skandia
Fonte: Intellectual Capital Report, Skandia, 1998.
14
External Structure Internal structure Personnel Competence Growth/Renewal
- Growth of personnel - Growth of market share - Customer satisfaction or
quality
Growth/Renewal
- Investment in IT - Time for R&D - Personnel behaviour
towards managers, culture, customers
Growth/Renewal
- Competence-enhancing customers
- Growth of average professional competence (years)
- Turnover of competence Efficiency
- Revenues per customer - Sales per agent
Efficiency
- % of administrative staff - Sales per staff
Efficiency
- Value added per employee
- - Changes in the proportion of highest competence employees
Stability
- Repeat orders - Age of structure
Stability
- Age of organisation - Rookie ratio
Stability
- Employees turnover
Intangible Assets Monitor, Sveiby 1997INTANGIBLE ASSETS
15
Value Chain Scoreboard, Lev 2001
D i s c . a n d l e a r n i n g I m p l e m e n t a t i o n C o m m e r c i a l i s a t i o n
1 . In t e r n a l r e n e w a l
- R e s e a r c h a n d d e v e l o p m e n t - W o r k fo r c e t r a i n i n g a n d
d e v e l o p m e n t - O r g a n i z a t i o n a l c a p i t a l ,
P r o c e s s e s
4 . In t e l l e c t u a l p r o p e r t y
- P a t e n t s , t r a d e m a r k s a n d c o p y r i g h t s
- L i c e n s i n g a g r e e m e n t s - C o d e d k n o w - h o w
7 . C u s t o m e r s
- M a r k e t i n g a l l i a n c e s - B r a n d v a l u e s - C u s t o m e r c h u r n a n d v a l u e
2 . A c q u i r e d
c a p a b i l i t i e s
- T e c h n o l o g y p u r c h a s e - S p i l l o v e r u t i l i z a t i o n - C a p i t a l e x p e n d i t u r e
5 . T e c h n o lo g i c a l
f e a s i b i l i t y
- C l i n i c a l t e s t s , F o o d a n d D r u g A d m i n i s t r a t i o n a p p r o v a l s
- B e t a t e s t s , w o r k i n g p i l o t s - F i r s t m o v e r
8 . P e r f o r m a n c e
- R e v e n u e s , e a r n i n g s , a n d m a r k e t s h a r e
- I n n o v a t i o n r e v e n u e s - P a t e n t a n d k n o w - h o w
r o y a l t i e s - K n o w l e d g e e a r n i n g s a n d
c a p i t a l
3 . N e t w o r k i n g
- R & D a l l i a n c e s a n d jo i n t V e n t u r e s
- S u p p l i e r a n d c u s t o m e r I n t e g r a t i o n
- C o m m u n i t i e s o f p r a c t i c e
6 . In t e r n e t
- T h r e s h o l d t r a f f i c - O n l i n e p u r c h a s e s a n d s a l e s - M a jo r i n t e r n e t a l l i a n c e s
9 . G r o w t h p r o s p e c t s
- P r o d u c t p i p e l i n e a n d l a u n c h d a t e s
- E x p e c t e d e f f i c i e n c i e s a n d s a v i n g s
- P l a n n e d i n i t i a t i v e s - E x p e c t e d b r e a k e v e n a n d
c a s h b u r n r a t e
16
ACTUAL INFO PROSPECTIVE INFO
LEVEL 3Full IC Report
LEVEL 2Synthetic informationwith an ad hoc table in the annual report
LEVEL 1Minimal information
Level 1Minimal information:- enclosed in the annual report (MD&A)- mainly orientated to actual figures
Level 2Extended information:- enclosed in the annual report (MD&A)- orientated also towards prospective information- IC information is generally disclosed in ad hoc Table
Level 3Extended and autonomous information:- Ad hoc report on IC and intangibles
THE MODEL FOR IC & INTANGIBLES DISCLOSURE byItalian Association of Financial Analysts & Univ. of Ferrara, 2002
Customers/Suppliers
Human resources
Organisation
Innovation & IPR
Strategy & Business Model
17
3. L’EMERGERE DEL CONCETTO DI CAPITALE INTELLETTUALE
E DEL CONNESSO REPORT
18
Valoredi mercatoValore
di mercato
CapitaleintellettualeCapitale
intellettualeCapitale
finanziarioCapitale
finanziario
Capitaleumano
Capitaleumano
CapitalestrutturaleCapitale
strutturale
Capitale di clienti
Capitale di clienti
Capitaleorganizzativo
Capitaleorganizzativo
CulturaCultura Capitaledi processiCapitale
di processi
La disaggregazione del valore di mercato
Capitaledi innovazione
Capitaledi innovazione
ProprietàintellettualiProprietà
intellettualiBeni
intangibiliBeni
intangibili
Fonte: Intellectual Capital Report, Skandia, 1998.
19
IC: IC: AspettiAspetti PreliminariPreliminari e e DefinitoriDefinitoriTre complementari prospettive sull’IC:1) IC come Capitale Umano (collaboratori come
generatori di valore)2) IC come Capitale di Intangibili di un’organizzazione3) IC come intero Capitale (interno ed esterno) di
Conoscenza e di Reputazione di cui godeun’organizzazione
Coerentemente, differente focalizzazione sugli Intangibilipiù rilevanti:
1) competenze, skills, ecc. 2) capacità organizzative, routine, brevetti, R&S, soddi-
sfazione dei collaboratori, ecc.3) marchi, immagine aziendale, qualità percepita, ecc.
20
Il nuovo concetto di Capitale IntellettualeCapitale intellettuale – IC o CI – è lo stock di intangibili interno (competenze, skills, capacità, ecc.) ed esterno (immagine, marchi, customer satisfaction, ecc.), proprio di un’organizzazione, che le consente di trasformare un insieme di risorse materiali, finanziarie e umane in un sistema capace di creare valore per gli stakeholders mediante il raggiungimento di vantaggi competitivi sostenibili (Zambon, 2001)
Il capitale intellettuale è un concetto che abbraccia tutti gli intangibili
21
Perché un nuovo concetto?• Per cogliere i segnali “deboli” ma essenziali della creazione di valore da parte di un’azienda
• Per imparare a leggere in modo diverso e più completo la performance di un’azienda
• Per passare dal Capitale Intellettuale → al Capitale economico → al Capitale finanziario→ alla creazio-ne di risorse monetarie (sistemi contabili hanno invece fatto il percorso inverso)
22
Composizione del Capitale Composizione del Capitale Intellettuale (IC) e del relativo Intellettuale (IC) e del relativo ReportReport
• Batterie di indicatori analitici utilizzate per cogliere i tre profili dell’IC
• Capitale intellettuale dà vita a una nozione di ricchezza composita e a un report articolato:
- Capitale Umano- Capitale Organizzativo o Strutturale- Capitale Relazionale o Clienti
• Elementi dell’IC non hanno proprietà additiva (manca un minimo comune denominatore)
23
Il Bilancio del Capitale Intellettuale o Intangibile
24
BILANCIO DEL CAPITALE
INTANGIBILE
STRUTTURA INTERNA
STRUTTURA ESTERNA
Capitale Organizzativo
Capitale Umano
Capitale Relazionale
25
Capitale Organizzativo
Capitale Umano
Capitale Relazionale
Indicatori-Chiave Intangibili
Crescita
Efficienza
Solidità
26
INTANGIBLE KEY INDICATORSINTANGIBLE KEY INDICATORS
I Key Indicators sono calcolati mettendo in raffronto diversi periodi di gestione in modo da
ottenere un dato di flusso che meglio consenta di individuare i trends in atto.
27
• Crescita• Crescita del fatturato • % di fatturato derivante dai nuovi clienti• Numero di nuovi clienti acquisiti• Corporate image esterna• Brand Awareness
BILANCIO DEL CAPITALE INTANGIBILEBILANCIO DEL CAPITALE INTANGIBILE
CAPITAL RELAZIONALE2005 2004 2003
• Efficienza• Customer satisfaction Index• Customer satisfaction per i 5 best customers• Fatturato medio per cliente
• Solidità• % di fatturato per i 5 best customers• Tasso di customer loyalty:• % di clienti fedeli• % di fatturato derivante da clienti fedeli
28
• Crescita• % di fatturato derivante da nuovi prodotti• Numero di nuovi marchi/brevetti• % di fatturato investito in R&D• % di investimenti “intangibili” (marketing, R&D, I.T.) sul V.A.• Livello di energia positiva presente nell’impresa
BILANCIO DEL CAPITALE INTANGIBILEBILANCIO DEL CAPITALE INTANGIBILECAPITALE ORGANIZZATIVO
2005 2004 2003
• Efficienza• Indicatori di efficienza dei processi produttivi• % di personale amministrativo• Fatturato pro-capite del personale amministrativo
• Solidità• Turnover del personale di produzione• Internal corporate image• Grado di allineamento del management agli obiettivi aziendali• Coerenza della cultura aziendale• Employee satisfaction index• Rookie ratio
29
• Crescita• Livello medio di competenza del management• Grado di leadership del management• Anzianità media del management• Anzianità media del personale• Investimento pro-capite in formazione• % del fatturato investita in formazione• % di persone con laurea• % di persone con un diploma superiore
BILANCIO DEL CAPITALE INTANGIBILEBILANCIO DEL CAPITALE INTANGIBILECAPITALE UMANO
2005 2004 2003
• Efficienza• Gap di competenze complessivo• Valore aggiunto per persona• Valore aggiunto per manager
• Solidità• Gap di core competencies• Età media del personale• Turnover del personale
30
IC IC reportreport in Italiain Italia• Al momento pochi casi di preparazione di
Bilanci del Capitale Intellettuale (Brembo, Plastal, Intercos, Eptaconsors, Aimag, iGuzzini, Teddy, Agrileasing, Mythos Arké)
• Interesse annunciato per questo Report da parte di Eni, Granarolo, Mariella Burani, Merloni, Unicredit, Banca di Romagna
• Studio dell’Università di Ferrara dimostra la presenza di molti “ingredienti informativi” del capitale intellettuale nei bilanci ambientali e sociali prodotti dalle imprese italiane
31
IC IC reportreport in Italia (segue)in Italia (segue)• Il “Progetto VALI” congiuntamente realizzato
dall’Agenzia di Sviluppo della Regione Lombar-dia (BIC “La Fucina”) e dall’Università di Ferrara
• Rivolto a piccole aziende per aiutarle a comprendere, rappresentare e valorizzare il proprio capitale intangibile
• Aziende partecipanti:– Prima (materiali dopostampa)– Eurotron (misuratori per l’ingegneria)– Teleclient System Integration (software)– Utility, divisione di Diadora
32
4. IL CASO BREMBO
33
TWO PHASES
1999- 2003/4à pioneering phase
2004- to date à consolidation/maturation and disclosure phase
34
BREMBO
Revisione
“BILANCIO DELL’INTANGIBILE”
35
TRASFORMARE IL TRASFORMARE IL
BILANCIO DELL’INTANGIBILEBILANCIO DELL’INTANGIBILE
DA DA
STRUMENTO DI COMUNICAZIONESTRUMENTO DI COMUNICAZIONE
AA
STRUMENTO DI GESTIONESTRUMENTO DI GESTIONE
OBIETTIVO:OBIETTIVO:
36
ComitatoMercato
Ø RIVISITAZIONE CRITICA DEGLI INDICATORI
Ø ASSEGNAZIONE DELLA RESPONSABILITA’ DI GESTIONE ALL’INTERNO DEI COMITATI
COME:
Ø GRUPPO DI LAVORO
ü LEADER COMITATI
ü TASK FORCE
ComitatoProdotto
ComitatoSistema
Industriale
ReportingConto
EconomicoBUC
37
Condivisione indicatori e linee guida con DG/BU/Dir. Centrali
FASI DEL PROGETTOAnalisi della situazione iniziale
Definizione metodologie di calcolo, responsabilità e periodicità ed
eventuali nuovi indici
Presentazione ed approvazione strumento finale
Elaborazione proposta
Ø 47 INDICATORI di GRUPPOØdi cui 28 declinabili per BU
Ø GESTITI DAI COMITATI Ø Mercato (9)Ø Prodotto (7)Ø Sistema Industriale (9+14)
Ø Reporting Conto Economico (8)
Ø VISIONE D’INSIEME ALLA RIUNIONE DEL PRESIDENTE ALLARGATA
PROPOSTA
38
PerformanceIndice acquisizione fatturati Clienti esistenti (A)Indice acquisizione fatturati Clienti nuovi (A)% Fatturato prodotti sviluppati negli ultimi 5 anni (A)Quota di mercato (S)Customer satisfaction Index (A)SostenibilitàCorporate image esterna (A)Indice di concentrazione fatturato (A)Indice penetrazione most relevant Customer (S)% fatturato investita in Marketing e Comunicazione
esterna (A)
Già presente nel BI
NuovoDa rivedere in ottica gruppo
CAPITALE RELAZIONALE
Declinabile per BU
ComitatoMercato
Insieme delle relazioni che Brembo ha instaurato con
il Mercato
39
CAPITALE STRUTTURALEPerformanceNr° brevetti in produzione/ brevetti depositati (T)Delibere tecniche/ Organico DT (T)Progetti gate 7 ok / Organico DT (T)Progetti innovativi passati a BU/ Organico innovazione (T)
PerformanceProduttività globale (T)TRS globale (T)Indice di gravità infortuni (T)ppm clienti a km 0 (T)Scarti interni (T)% costi non qualità/fatturato (A)Sostenibilità% conformità Audit interni (T)Corporate Image interna (A)% fatturato investita in Comunicazione Interna (A)
ComitatoProdotto
ComitatoSistema
Industriale
Sostenibilità% fatturato investita in R& D (A)Proposte di modifica/Progetti attivati (T)Customer satisfaction area tecnica (A)
Insieme del Know how e dei processi alla base del
Sistema Brembo
40
PerformanceLivello medio di leadership management (A)Età media del management (A)Indice sintetico scolarità Risorse Umane (A)% copertura ruolo impiegati (A)Indice policompetenza (T)Sostenibilità% fatturato investita in formazione (A)Employee satisfaction index (A)Indice polivalenza (T)% rappresentanza femminile nel management (T)Turnover management (A)Turnover Impiegati (T)Turnover operai (T)Anzianità aziendale media del management (A)Anzianità aziendale media del personale (A)
CAPITALE UMANO
Già presente nel BI
Nuovo
Da rivedere in ottica gruppo
Declinabile per BU
Insieme delle competenze, attitudini e comportamenti delle persone che animano
l’organizzazione
ComitatoSistema Industriale
41
PerformanceCapitalizzazione (A)Enterprise value /Ebit Da (A)Valore aggiunto/costo del lavoro (T)Ebit Da /fatturato (T)ROI (T)SostenibilitàGearing (T)Indice di copertura (T)Corporate Image esterna analisti-investitori (A)
CAPITALE FINANZIARIO
Già presente nel BI
NuovoDa rivedere in ottica gruppo
Declinabile per BU
ComitatoRCE
Insieme dei fattori che misurano la coerenza fra
valutazione esterna e gestione finanziaria
42
SINTESI
Capitale Relazionale
Sostenibilità
Performance
Capitale Strutturale
Sostenibilità
Performance
Capitale Umano
Sostenibilità
Performance
Capitale Finanziario
Sostenibilità
Performance
BUC
ComitatoSistema
Industriale
ComitatoProdotto
ComitatoMercato
ComitatoSistema
Industriale
ReportingConto
Economico
43
5. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
44
- Il Capitale Intellettuale (complesso degliintangibili) di un’azienda è un fondamentalestrumento di creazione di valore
Il Capitale Intellettuale come modello di valutazione della
performance aziendale
- Il Report del Capitale Intellettuale è uno strumentoimportante di rappresentazione della ricchezza“nascosta” alla contabilità aziendale- Il Report del Capitale Intellettuale è uno strumentoimportante di cui disporre nella fase dellasuccessione aziendale
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Verso un Sistema Integrato di Reporting?
BILANCIO ECONOMICO “TRADIZIONALE”
Investitori/Auditors/Analisti Finanziari
Collettività Società
Set di informazioni sul
CapitaleIntangibile / Intellettuale
BILANCIOSOCIALE
BILANCIOAMBIENTALE
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Reporting degli Intangibili: l’approccio della “piramide rovesciata”
• Gli indicatori sugli intangibili devonoessere articolati su tre livelli: Generali, Settoriali, e Specifici Aziendali, secondouna piramide rovesciata
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Livellogenerale
Livellosettoriale
Livello aziendale
Indicatori di base degli Intangibili
(8-12 max.)
Indicatori degli Intangibili Industry-Specific
(10-20 max.)
Indicatori degli Intangibili Specifici Aziendali
(nessun limite numerico)
Reporting degli Intangibili: comparabilità + specificità
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Siamo di fronte a un paradosso:- Più l’azienda è basata sugli intangibili, più forte essa diviene (in quanto gli intangibili sonofondamentali leve della crescita e creazione di valore).
Considerazione finale
- Tuttavia, nel contempo:Più l’azienda è basata sugli intangibili, piùvulnerabile essa diviene.
La sfida è quella di comprendere e apprendere come misurare e rendicontare il patrimonio aziendale in questo nuovo contesto “intangibile”
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Avv. Nicola Canessa
analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
Analisi preliminare
• Come affrontare il problema?
• Nel 2007 è ancora un problema?
• Ruolo del professionista e dell’imprenditore
• Analisi legale e fiscale (caso per caso)
• Formazione comportamentale dell’imprenditore
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Avv. Nicola Canessa
Analisi preliminare
• Patrimonio familiare (composizione, valutazione, ubicazione)
• Famiglia (albero genealogico, numero componenti, esigenze, “segreti”, comunione/separazione dei beni, separazione personale/divorzio)
• Potenziali successori (età, capacità, esperienza, interesse, predisposizione)
• Assetto proprietario (statuti e patti parasociali)(corporate governance, prelazione, gradimento, recesso, divieto di alienazione, ecc..)
• Assetto gestionale (amministratori e dirigenti) (consulenti)
• Legittima (art. 536 c.c.)
• Patti successori (art. 458 c.c.)
analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
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Avv. Nicola Canessa
Analisi preliminare
Consapevolezza della sfida:
• da imprenditore per vocazione a imprenditore professionale• da impresa familiare a impresa aperta a managers esterni• da impresa concentrata nelle mani del fondatore a collaborazioni integrate• da distretto chiuso a impresa internazionale• da manifattura tradizionale a valorizzazione del marchio• da impresa tradizionale a impresa innovativa
Dati ricerca “Passaggio a Nord Est” a cura di Fondazione Nord Est
analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
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Es. Forte sinergia e sviluppo aziendale
Es. Vado per la mia strada anche a prescindere dall’azienda di famiglia
Es. Il figlio apprezzato e supportato diventa il leader riconosciuto
Es. Il figlio se ne va o si crea scompiglio e confusione aziendale
Risultato
Coinvolgo il papà alla creazione della nuova visione comune
Sono iper-attivo mi occupo di tutto e in maniera radicalmente nuova
Mi fido e supporto lo sviluppo da lui promosso
Accentro divento sempre piùindispensabile rifiuto le proposte del figlio
Comportamento
Attento,coinvolto,curioso,fiero,coraggioso
Insofferente,impaziente,nervoso, ostile,solo
Contento,rilassato,impegnato,entusiasta
Afflitto,agitato,irritato, indispettito,…
Emozione
Ho una grande responsabilitàe opportunità.
Sono il nuovo imprenditore so io cosa è oggi necessario
Voglio essere utile al nuovo corso aziendale
Non sono più utile,sono messo da parte
Pensiero
Eco sistemaEgo sistemaEco sistemaEgo sistemaRelazione pensiero-risultato
FiglioPadreFIGLIO IMPRENDITORE E MANAGER
EGO A CONFRONTO
analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
Dott. Paolo Roccatagliata
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Es.Fiducia di tutti e impegno condiviso alla continuitàd’impresa
Es.Confusioneazienda spaccata mancanza di coesione rifiuto della nuova Leadership
Es.Collaborazionedell’Azienda e del figlio alla crescita manageriale e leadership
Es.SfiduciaSofferenza aziendale Figlio fuori
Risultato
Azienda coinvolta e lui apprende anche fuori azienda
Mi occupo io di tutto innovo tutto
Supporto fermezza Apprendistato fuori azienda condivisione
Controllo e supervisione continuaComportam
ento
Amichevole, attento, curioso, intenso, ispirato, sensibile, sicuro
Agitato,ansioso,insofferente,inasprito,inacidito,nervoso,inquieto,preoccupato
Attento,impegnato,ispirato,interessato,pieno di speranza
Ansioso,allarmato,irritato,nervoso,inquieto,scontento,disorientato,frustrato
Emozione
Devo completare ed imparare ad essere manager
Io sono il futuro titolare- leader dell’azienda ne ho diritto
Lui è un vero talento che ha bisogno di completare le sue competenze
Mio figlio non mi ascoltaLui rovina tutto
Pensiero
Eco sistemaEgo sistemaEco sistemaEgo sistemaRelazione pensiero-risultato
FiglioPadreIMPRENDITORE NO MANAGER
EGO A CONFRONTO
analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
Dott. Paolo Roccatagliata
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Es:Ho trovato la mia strada esterna e sono felice di dare il mio contributo all’azienda
Es.Senza il padre imprenditore nulla si fa
Es.Impresagovernata con forze manageriali e risultati di continuità
Es.Sono sempre io L’imprenditore ed il passaggio non avviene
Risultato es.
Mi esprimo all’esterno dell’azienda
Sempre allineato a lui non decido se non èd’accordo,non rischio
Supporto attivo alla sua crescita esterna all’azienda
Io decido e lui mi obbedisce
Comportamento
Curioso,elettrizzato,riconoscente,libero,lieto
Afflitto,annoiato,apatico,confuso,inerte,lento, spento,malinconico
Impegnato, interessato, curioso, fiducioso
Impotente, annoiato,pessimista,preoccupato
Emozione
Papà e il mio sponsor Desidero capire chi sono e come realizzarmi
Io sono come papàDesidero che realizzi se stesso fuori
Lui mi assomiglia in tutto non adatto per le questioni importanti
Pensiero
Eco sistemaEgo sistemaEco sistemaEgo sistemaRelazione pensiero-risultato
FiglioPadreNO IMPRENDITORE NO MANAGER
EGO A CONFRONTO
analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
Dott. Paolo Roccatagliata
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Sono il futuro proprietario che riconosce e opera con l’apporto imprenditoriale dei manager aziendali
Mi cerco altri ruoli mi allontano non raggiungo il risultato del passaggio
Una leadership manageriale esterna alla famiglia condivisa e di supporto alla continuità d’Impresa
Il passaggio del “testimone”sembra fatto ma non avviene mai
Risultato
Collaboro e condivido la Governance d’Impresa
Non mi prendo la responsabilità
Supporto e condivido con il figlio e con l’azienda
Delega ad intermittenza fiducia ad intermittenzaComportame
nto
Attento, coinvolto, fiducioso, entusiasta, sicuro, soddisfatto
Contrariato, deluso,distaccato,seccato,frustrato, insofferente,
Coinvolto, disteso, fiducioso, impegnato, interessato.
Apprensivo, inquieto, scontento, nervoso,confuso, deluso
Emozione
Desidero con il mio apporto rendere l’azienda buona Sento il mio valore in tutto questo
Mi merito la leadership ma non mi viene riconosciuta pienamente Non mi sento accettato
Condivido con lui la responsabilità di dare continuità e Leadership esterna alla Azienda di Famiglia
E’ bravo ma non abbastanza. Deve dimostrare più capacitàdi imprenditore
Pensiero
Eco sistemaEgo sistemaEco sistemaEgo sistemaRelazione pensiero-risultato
FiglioPadreNO IMPRENDITORE SI MANAGER
EGO A CONFRONTO
analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
Dott. Paolo Roccatagliata
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analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
Dott. Stella Cuccoli
AZIENDALE
PATRIMONIALE
FAMIGLIARE
quantitativi, qualitativi, business, ecc.
immobili, titoli, beni di pregio, valori, ecc.
composizione, attitudini, talenti, rapporti, ecc.
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Dott. Stella Cuccoli
analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
composizione del quadro d’insieme nella prospettiva di continuità aziendale
valori e cultura della famiglia/impresa
molti elementi, molte abilità e molte difficoltà,tanti punti di forza e tante debolezze
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Avv. Nicola Canessa
Condivisione degli obiettivi
• L’analisi legale della fattispecie concreta dovrà condurre ad una soluzione condivisa non solo degli aspetti legali, ma anche di tutti gli altri aspetti che nella vicenda successoria di un’impresa di famiglia rilevano.
• Una “perfetta” soluzione legale potrebbe non esserlo dal punto di vista fiscale o, ancor peggio, dal punto di vista dei rapporti familiari.
analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
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analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
Dott. Stella Cuccoli
IL CICLO DI SVILUPPO DELL’IMPRESA E’ SVINCOLATO
DAL CICLO BIOLOGICO DEGLI IMPRENDITORI
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analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
Dott. Stella Cuccoli
TRANSIZIONE COMPLETA TRANSIZIONE IMPRENDITORIALE
TRANSIZIONE PROPRIETARIA TRANSIZIONE ESTERNA
l’impresa resta nelle mani della famigliavolontà, attitudine, capacità, esperienza dei successori di famiglia
la famiglia mantiene il controllo proprietariodirezione affidata a manager esternimancanza di motivazione o incapacità dei successori di famiglia alla gestione
la famiglia mantiene la funzione di imprenditorialiàtrasferimento di quote rilevanti di proprietàa manager interni o terzi estranei
la famiglia rinuncia completamente alla gestione e alla proprietà dell’impresacessione totale dell’azienda
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Dott. Stella Cuccoli
IL PROGETTO DI GOVERNODELLA TRANSIZIONE
LE DUE FASI DEL PROGETTO DI CONTINUITA’INNESTATO NELLA ANALISI PERSONALIZZATA
creazione di una sintonia almeno potenziale fra iprotagonisti, per fare in modo che possa essere accoltauna visione comune (rimozione delle pregiudiziali)
disegno operativo del percorso che tenga conto deivincoli e opportunità economiche, nonchè di quelliconnessi con i processi di transizione
analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
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materiale L&OL – riproduzione vietata4
Personal The
•Profonde Aspirazioni•Talenti capacità
Tensione CreativaTensione emotiva
Paure Ansie Timori
analisi dell’impresa/famiglia: la ricognizione dello stato di fatto
Condivisione e consapevolezza comportamentale
Dott. Paolo Roccatagliata