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ANALISI CARATTERISTICHE MECCANICHE DI CARTE A BASSA GRAMMATURA PER LA PRODUZIONE DI CARTONE ONDULATO Elena Troia Master in “Produzione della carta/cartone e gestione del sistema produttivo” CELSIUS,Lucca SOMMARIO Il presente lavoro di tesi è basato su un’esperienza di stage effettuata presso la B.H.S. Corrugated (leader nel settore mondiale per la produzione di macchine per la fabbricazione di cartone ondulato) nell’Agosto 2007. Partendo da analisi sulle caratteristiche meccaniche di resistenza delle carte costituenti un foglio di cartone ondulato, è stato possibile valutare la effettiva possibilità di produrre cartone ondulato a partire da carte a bassa grammatura, anche denominate “leggere”. L’attenzione dei produttori di cartone ondulato si sta spostando sempre più verso l’uso di questo tipo di carte a causa del ridotto impatto economico e ambientale. I test effettuati sono riferiti a Norme tedesche (DIN), facilmente confrontabili con le corrispondenti italiane,europee e mondiali. Sono state effettuate prove di SCT (Short Span Compression Test ), sia in direzione macchina MD che in direzione trasversale CD, per una serie di carte fornite da un cliente dell’azienda (Roba Corrugated), CMT(Concora Medium Test), Scoppio, ECT(Edge Compression Test), FCT(Flat Crush Test) e Bending stiffness (rigidezza alla flessione, test ormai in disuso nella pratica). Si sono riscontrate molte difficoltà nel raggiungere buoni risultati (in termini di bassa varianza) con le grammature più basse (da 40 a 60 g/m 2 ) perché i campioni mostravano valori di SCT, in entrambe le direzioni,molto variabili in base alla zona (interno o periferia della larghezza del rotolo) di prelievo dello stesso. I test per valutare la resistenza allo scoppio hanno mostrato delle difficoltà oggettive nei settaggi della prova richiesti dalla norma. Si è quindi riscontrata la necessità di istituire delle norme apposite per analizzare le caratteristiche meccaniche di questi tipi di carte. Dall’analisi dei campioni prelevati durante il ciclo di produzione della Roba si è ricavato un parametro di efficienza nell’uso delle macchine, che sono risultate operare quasi al massimo delle loro potenzialità. INTRODUZIONE La produzione di cartone ondulato ad uso imballaggio negli ultimi anni ha acquisito sempre più importanza e ha raggiunto fette di mercato sempre maggiori. Le ragioni di questo successo risiedono nella estrema versatilità di questo materiale e nella facilità di riciclaggio dello stesso, nonché nel suo essere ecologico se rapportato ad imballaggi in materiale plastico. Nell’ambito di questo fiorente settore si inserisce in maniera sempre più insistente l’uso di carte a bassa grammatura le quali grazie al basso impiego di materia prima e ai ridotti consumi energetici necessari alla produzione,si inseriscono perfettamente in un contesto di ottimizzazione dei costi aziendali e di riduzione dell’impatto ambientale [1,2] dei rifiuti derivanti da uso e produzione delle stesse. Basse grammature [3] significano più alte velocità di produzione, più basso grado di secco fuori alle presse e maggiori rischi di riumidificazione, più alti tassi di evaporazione e più bassi valori di pick-up di amido. La produzione [3] sarà sempre più comandata dalle performances delle carte (alto RCT-CD,ossia resistenza alla compressione verticale della scatola finale) e non tanto dalla grammatura e dall’indice di scoppio; sarà quindi possibile produrre più metri quadri di cartone a parità di contenuto in peso di fibra. Bisognerà però intervenire nella formazione delle carte attraverso la progettazione di sistemi di controllo in linea sempre più sofisticati. Scopo del seguente studio è stato soprattutto effettuare delle prove di resistenza su carte a bassa grammatura al fine di valutare le prestazioni del cartone ondulato prodotto con le stesse. NORME DI RIFERIMENTO Norme e misure Secondo la [3] "norma" è la specifica tecnica approvata da un organismo riconosciuto a svolgere attività normativa per applicazione ripetuta o continua, la cui osservanza non sia obbligatoria e che appartenga ad una delle seguenti categorie: norma internazionale (ISO) norma europea (EN) norma nazionale (UNI) Le norme, quindi, sono documenti che definiscono le caratteristiche (dimensionali, prestazionali, ambientali, di sicurezza, di organizzazione ecc.) di un prodotto, processo o servizio, secondo lo stato dell'arte e sono il risultato del lavoro di decine di migliaia di esperti in Italia e nel mondo. Caratteristiche delle norme tecniche sono la con sensualità,la democraticità, la trasparenza e la volontarietà. La più gran parte delle prove richiede l'impiego di strumenti di misura. Uno strumento di misura è un dispositivo che permette di ottenere il valore di una grandezza. Lo strumento fornisce la misura della grandezza; moltiplicando la misura, che è un numero, per l'unità di misura si ricava il valore della grandezza. In realtà la maggior parte degli strumenti usati per le prove su carta è costruita in modo che sullo strumento si legga direttamente il valore della grandezza. La misurazione è invece l'operazione mediante la quale si ottiene la misura di una grandezza. Nessun strumento di misura permette di ottenere il valore vero di una grandezza, perché ogni misura è affetta da un errore più o meno grande. Tuttavia, ai fini pratici, si considera come valore vero di una grandezza quello ottenibile con un

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ANALISI CARATTERISTICHE MECCANICHE DI CARTE A BASSA

GRAMMATURA PER LA PRODUZIONE DI CARTONE ONDULATO

Elena Troia

Master in “Produzione della carta/cartone e gestione del sistema produttivo”

CELSIUS,Lucca

SOMMARIO

Il presente lavoro di tesi è basato su un’esperienza di stage effettuata presso la B.H.S. Corrugated (leader nel settore

mondiale per la produzione di macchine per la fabbricazione di cartone ondulato) nell’Agosto 2007. Partendo da analisi sulle

caratteristiche meccaniche di resistenza delle carte costituenti un foglio di cartone ondulato, è stato possibile valutare la

effettiva possibilità di produrre cartone ondulato a partire da carte a bassa grammatura, anche denominate “leggere”.

L’attenzione dei produttori di cartone ondulato si sta spostando sempre più verso l’uso di questo tipo di carte a causa del

ridotto impatto economico e ambientale. I test effettuati sono riferiti a Norme tedesche (DIN), facilmente confrontabili con le

corrispondenti italiane,europee e mondiali. Sono state effettuate prove di SCT (Short Span Compression Test ), sia in direzione

macchina MD che in direzione trasversale CD, per una serie di carte fornite da un cliente dell’azienda (Roba Corrugated),

CMT(Concora Medium Test), Scoppio, ECT(Edge Compression Test), FCT(Flat Crush Test) e Bending stiffness (rigidezza

alla flessione, test ormai in disuso nella pratica).

Si sono riscontrate molte difficoltà nel raggiungere buoni risultati (in termini di bassa varianza) con le grammature più

basse (da 40 a 60 g/m2) perché i campioni mostravano valori di SCT, in entrambe le direzioni,molto variabili in base alla zona

(interno o periferia della larghezza del rotolo) di prelievo dello stesso. I test per valutare la resistenza allo scoppio hanno

mostrato delle difficoltà oggettive nei settaggi della prova richiesti dalla norma. Si è quindi riscontrata la necessità di istituire

delle norme apposite per analizzare le caratteristiche meccaniche di questi tipi di carte.

Dall’analisi dei campioni prelevati durante il ciclo di produzione della Roba si è ricavato un parametro di efficienza nell’uso

delle macchine, che sono risultate operare quasi al massimo delle loro potenzialità.

INTRODUZIONE

La produzione di cartone ondulato ad uso imballaggio negli

ultimi anni ha acquisito sempre più importanza e ha raggiunto

fette di mercato sempre maggiori. Le ragioni di questo

successo risiedono nella estrema versatilità di questo materiale

e nella facilità di riciclaggio dello stesso, nonché nel suo

essere ecologico se rapportato ad imballaggi in materiale

plastico.

Nell’ambito di questo fiorente settore si inserisce in

maniera sempre più insistente l’uso di carte a bassa

grammatura le quali grazie al basso impiego di materia prima

e ai ridotti consumi energetici necessari alla produzione,si

inseriscono perfettamente in un contesto di ottimizzazione dei

costi aziendali e di riduzione dell’impatto ambientale [1,2] dei

rifiuti derivanti da uso e produzione delle stesse. Basse

grammature [3] significano più alte velocità di produzione, più

basso grado di secco fuori alle presse e maggiori rischi di

riumidificazione, più alti tassi di evaporazione e più bassi

valori di pick-up di amido.

La produzione [3] sarà sempre più comandata dalle

performances delle carte (alto RCT-CD,ossia resistenza alla

compressione verticale della scatola finale) e non tanto dalla

grammatura e dall’indice di scoppio; sarà quindi possibile

produrre più metri quadri di cartone a parità di contenuto in

peso di fibra. Bisognerà però intervenire nella formazione

delle carte attraverso la progettazione di sistemi di controllo in

linea sempre più sofisticati. Scopo del seguente studio è stato

soprattutto effettuare delle prove di resistenza su carte a bassa

grammatura al fine di valutare le prestazioni del cartone

ondulato prodotto con le stesse.

NORME DI RIFERIMENTO

Norme e misure

Secondo la [3] "norma" è la specifica tecnica approvata da

un organismo riconosciuto a svolgere attività normativa per

applicazione ripetuta o continua, la cui osservanza non sia

obbligatoria e che appartenga ad una delle seguenti categorie:

• norma internazionale (ISO)

• norma europea (EN)

• norma nazionale (UNI)

Le norme, quindi, sono documenti che definiscono le

caratteristiche (dimensionali, prestazionali, ambientali, di

sicurezza, di organizzazione ecc.) di un prodotto, processo o

servizio, secondo lo stato dell'arte e sono il risultato del lavoro

di decine di migliaia di esperti in Italia e nel mondo.

Caratteristiche delle norme tecniche sono la con sensualità,la

democraticità, la trasparenza e la volontarietà.

La più gran parte delle prove richiede l'impiego di strumenti di

misura. Uno strumento di misura è un dispositivo che permette

di ottenere il valore di una grandezza. Lo strumento fornisce la

misura della grandezza; moltiplicando la misura, che è un

numero, per l'unità di misura si ricava il valore della

grandezza. In realtà la maggior parte degli strumenti usati per

le prove su carta è costruita in modo che sullo strumento si

legga direttamente il valore della grandezza. La misurazione è

invece l'operazione mediante la quale si ottiene la misura di

una grandezza.

Nessun strumento di misura permette di ottenere il valore

vero di una grandezza, perché ogni misura è affetta da un

errore più o meno grande. Tuttavia, ai fini pratici, si considera

come valore vero di una grandezza quello ottenibile con un

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procedimento di misurazione il più perfetto possibile. In realtà

una misura può presentare diversi tipi di errori. Si distingue fra

errore assoluto, che è la differenza algebrica fra il valore

rilevato della grandezza ed il valore vero di essa, ed errore

relativo, che è il rapporto fra l'errore assoluto ed il valore vero

della grandezza, espresso generalmente in percentuale. Si

distingue pure fra errore sistematico, provocato di volta in

volta da una stessa causa e che pertanto ha valore e segno

costanti, ed errore accidentale, provocato da cause occasionali

e pertanto varia da una volta all'altra, presentandosi con

diversa entità e segno.

Norme per il cartone ondulato

I metodi di test per il cartone ondulato e le sue materie

prime sono sviluppate come norme tecniche provenienti dalla

collaborazione tra produttori,centri di ricerca,organizzazioni di

settore e i loro membri. Molti di questi metodi di prova

diventano soggetto di standardizzazione da parte di enti

nazionali e internazionali. La resistenza allo scoppio è stata

una delle prime proprietà adottate per descrivere le proprietà

del cartone ondulato. L’indice di scoppio quindi, insieme alla

grammatura, è usato in primis per la classificazione del

cartone ondulato in Europa e negli Stati Uniti. La

lavorazione,il trasporto e lo stoccaggio del cartone ha reso

necessario un ammodernamento delle caratteristiche del

cartone da considerare maggiormente, quali l’ECT e BCT.

L'esigenza di unificare i metodi di prova per la carta è stata

sentita in primo luogo nei paesi di più antica tradizione

industriale in campo cartario, quali gli Stati Uniti d'America e

la Germania, che infatti già da molti anni possiedono raccolte

di metodi di prova interessanti l'industria cartaria. Fra queste

raccolte, di gran lunga la più nota, anche in Italia, è quella

pubblicata a partire dal 1926 dall'associazione tecnica cartaria

degli Stati Uniti, la TAPPI (Technical Association of the Pulp

and Paper Industry), con il nome di TAPPI Standard Methods.

In tabella 1 sono elencate le principali prove effettuate sul

cartone ondulato e le norme a cui fanno riferimento suddivise

per i principali enti normativi.

Test F.E.F.C.O. TAPPI ISO

BCT No.50 T804

Burst pressare,carta 2758

Bursting strenght,

cartone ondulato

No.4 T810

2759

CCT T824

ECT No.8 T811

T823

T838

3037

SCT T826 9895

FCT No.6 T808 3035

CMT T809 7263

Bending Stiffness,

cartone ondulato T836

T820

2493

Grammatura No.2

No.10 T 410

536

FCT 3035

Tab. 1

IL CARTONE ONDULATO

Le materie prime cellulosiche impiegate per la produzione

degli imballaggi di cartone ondulato possono suddividersi in

due famiglie: carte da copertina e carte da onda.

Le carte da copertina sono costituite da una vasta gamma di

tipologie, che soddisfano molteplici applicazioni settoriali ed

esigenze particolari dell’utilizzatore. Contraddistinti da sigle

[5] ufficializzate dal regolamento emanato dal Gruppo Italiano

Fabbricanti Cartone Ondulato (Gifco), i tipi di carta utilizzati

per la copertina sono i seguenti: Testliner (T), Liner (L),

Kraftliner (K). Quest’ultimo, prodotto principalmente con

fibra vergine e con modeste quantità di macero di elevata

qualità, è caratterizzato da ottima resistenza meccanica.

L’energia impiegata, per ottenere paste utili alla fabbricazione

di carte kraft, è di origine meccanica, chimica e termica.

L’insieme di queste tre energie, danno origine alla produzione

di paste al solfato o kraft.

La denominazione “solfato”, deriva dal fatto che nel

processo di recupero dei liscivi, viene introdotto del solfato di

sodio per rigenerare soda e solfuro. Sono dette anche paste

kraft per indicare la loro principale caratteristica di resistenza

in quanto kraft significa forte, resistente.

Liner e Testliner invece, essendo composti da fibra

proveniente prevalentemente da recupero e riciclo di carta di

discreta qualità, hanno caratteristiche meccaniche buone.

Tutti e tre i tipi possono essere forniti in color avana o bianco

(le sigle cambieranno di conseguenza).

Le carte da onda sono costituite dalle seguenti tipologie di

carta: Medium (M) composta da fibre di riciclo e/o paste

meccaniche o semichimiche e Semichimica (S, SS), che a sua

volta si distingue in “Scandinava” ed “Europea”. La prima,

interamente di fibra vergine da conifere, si differenzia dalla

seconda, che presenta al suo interno, oltre a fibra vergine non

proveniente da conifere ma da altre essenze, anche una

percentuale di macero. In merito ai tipi di carta ne mancano all’appello due: il

Camoscio per la copertina e il Fluting per l’onda. Data la loro

natura (entrambe sono composte da fibre riciclate con scarse

caratteristiche meccaniche e minima resistenza all’umido), il

loro utilizzo è sempre meno frequente, tanto che nell’ultimo

regolamento approvato dall’assemblea Gifco non sono

neppure menzionate al capitolo “Classifica delle carte”.

Le carte possono essere di diverse grammature, in un

intervallo compreso fra 80-440 g/m2. Scegliendo le carte di

grammatura più alta e di qualità migliore si ottengono maggior

resistenza all’impilamento e maggiore protezione agli urti

durante la movimentazione. Il trend odierno [6] è però sempre

più spinto verso carte a bassa grammatura ma di

“performances” più elevate; quindi carte che grazie all’aiuto di

agenti chimici riescano a raggiungere caratteristiche

meccaniche al di sopra del loro range usuale.

Le grammature leggere

Dalle successive modificazioni della lista europea[5] dei

tipi di carta per cartone ondulato si ricava la seguente

classificazione per le carte cosiddette leggere:

Nella categoria carte per copertina avana rientrano:

• le carte per copertina avana con grammatura

leggera sono principalmente a base di fibra

riciclata,

• la grammatura è inferiore ai 120 g/m2

• l’abbreviazione del nome è LWL(light Weight

Liner)

• Caratteristiche di riferimento:

o Indice di scoppio > 2 kPam2/g

o SCT-CD >1.25 KN/m

Nelle carte da onda vengono incluse le carte che

rispondono ai seguenti requisiti:

• le carte per centro da ondulare con grammatura

leggera sono principalmente a base di fibra

riciclata,

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• la grammatura è inferiore o uguale ai 110 g/m2

• l’abbreviazione del nome è LWM (Light Weight

Medium)

• Caratteristiche di riferimento:

CMT 30’ >95 N

SCT-CD >1,10 KN/m

TIPI DI CARTE ANALIZZATI

Nel primo periodo sono state effettuate prove di resistenza

meccanica su carte(sia liner che fluting) a bassa grammatura

allo scopo di familiarizzare con i metodi di prova proposti

dalle norme (tab.1).

Le prime prove effettuate sono state prove di compressione

SCT in entrambe le direzioni,di macchina (MD) e trasversale

(CD) e CMT.

Di seguito verrano elencati i tipi di carta analizzati:

• Wellenstoff WS in grammature da:

o 80 g/m2 dei produttori Jass, Varel

o 90 g/m2 dei produttori SCA e Palm

o 100 g/m2 dei produttori Jass e Palm

• TLW testlinerwhite da:

o 80 g/m2 hermes

o 90 g/m2 hermes

• Liner HW holzfiei da 80 g/m2

produttore

Fahrbrucke

• Pure liner da 90 g/m2 Billerud

• Flute Coralite LWM da 105 g/m2 produttore

Smurfit Kappa

• Flute Coramedium da:

o 112 g/m2 produttore Smurfit Kappa

o 120 g/m2 produttore Smurfit Kappa

• Testliner 3 Maaslite LWL da 120 g/m2 produttore

Smurfit Kappa

• Kraftliner da 60 g/m2 produttore Billerud

• Fettresistent liner da 40 g/m2

produttore

Fahrbrucke

Il WS è carta da onda proveniente da carta riciclata. Il TLW è

carta per copertina semichimica proveniente da carta riciclata .

Il KLW è invece un tipo di carta proveniente da fibra vergine.

Successivamente sono stati prelevati dei campioni di

cartoni ondulati e le relative carte costituenti dal produttore

Roba Corrugated al fine di confrontare l’ECT misurato nelle

nostre prove con quello ricavato con la Eq.(2) .Le

composizioni per ogni campione di cartone sono quelle

indicate in tabella 2.

cartone produttore tipo Gram. g/m2

1 roba-palm testliner DF 120

1 roba-jass Wellenstoff(onda) 105

1 roba-palm testliner MF 120

2 roba-mondi KLW DF 135

2 roba-sca HP(onda) 125

2 roba-mondi MF 120

3 roba-mondi Testliner DF 120

3 roba-palm Wellenstoff(onda) 105

3 roba-mondi MF 120

4 roba-palm DF 120

4 roba-jass Wellenstoff(onda) 105

4 roba-palm Testliner MF 120

5 roba-palm testliner DF 135

5 roba-jass Wellenstoff(onda) 105

5 roba testliner MF 135

6 roba-palm testliner DF 120

6 roba-jass Wellenstoff(onda) 110

6 roba-palm testliner MF 120

Tab.2

DF =copertina esterna MF =copertina interna

PROVE DI RESISTENZA ESEGUITE

SCT

Dal momento che c’è una forte connessione tra la resistenza

alla compressione verticale di liner e fluting e le resistenze del

cartone ondulato e della scatola in cartone ondulato(formule di

Mc Kee [7]), la resistenza a compressione dei materiali

costituenti è indubbiamente una delle loro proprietà

fondamentali é importante tuttavia che i metodi usati per

misurare questa proprietà misurino realmente cosa intendono

misurare,e quindi la pura resistenza a compressione senza

effetti secondari dovuti ad altre proprietà. L’SCT misura la

resistenza alla compressione intrinseca. Questa prova, spesso

chiamata STFI test dall'Istituto di Ricerca Svedese dei prodotti

forestali (Swedish Forest Products Research Institute) ove è

stata sviluppata, è nata per tentare di eliminare gli effetti dei

bordi del campione, misurando la resistenza alla compressione

su una superficie molto piccola di un campione sostenuto da

una coppia di morsetti molto vicini fra loro.

Nella misurazione della resistenza a compressione delle

copertine e dei fluting con il metodo SCT (Short (Span)

Compression Test),un campione di larghezza pari a 15 mm di

carta è posto tra due morsetti a una distanza di fissaggio pari a

0.7 mm. Quando le morse si avvicinano,la distanza si riduce e

la tensione (fig.1a) aumenta nella striscia di materiale.

Fintanto che il provino (precedentemente ricavato da entrambe

le direzioni di macchina e trasversale) è abbastanza piccola in

confronto a al suo spessore,il rapporto di snellezza è basso e

quindi si riesce ad evitare il fenomeno del buckling (fig.1b).

Proseguendo nell’esperimento si assiste a rottura per

compressione.

Fig.1 a)Resistenza allo schiacciamento o compressione

b)Buckling (Deformazione per inflessione)

Esso è stato poi riferito all’ECT da formule di correlazione:

ECTteorico=

(SCT/CDliner1+e*SCT/CDflute+SCT/CDliner2) (1)

ECTteorico=

0.71* (SCT/CDliner1+e*SCT/CDflute+ (2)

SCT/CDliner2)

(2) Formula Empa-Markstrom. Si intenda con “e” il coefficiente

d’ondulazione

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Seth [8] usò l’SCT per valutare la resistenza alla

compressione delle componenti del cartone e ne confrontò la

somma con la resistenza alla compressione dei bordi del

cartone ondulato (prodotto finito). Come Fellers (S.T.F.I.),egli

concluse che lo Short Span Compression Test era superiore ai

Crush Test convenzionali.

ECT (Edge Compression Test)

Una prova molto importante, addirittura essenziale quando

per l'imballaggio finito è richiesta una certa resistenza alla

compressione verticale, è l'ECT.

Tale prova si effettua comprimendo il bordo di una striscia

di cartone ondulato in senso perpendicolare all'andamento

dell'onda e si esprime in kN/m di sforzo di compressione

necessari a deformare il campione.

Se il cartone è prodotto a regola d'arte il suo ECT dovrà,

quanto meno, essere pari alla somma dei valori riscontrati

sulle carte che lo compongono nella prova di RCT maggiorata,

per la carta in ondulazione, del fattore di sviluppo “e” (Take

Up Factor o Draw Factor) (nel nostro caso invece il confronto

è stato fatto con l’SCT).

Se ciò non si verifica la conclusione è una sola: il cartone

ha dei difetti di lavorazione. Si tratterà probabilmente di

cartone mal incollato, di onde inclinate o schiacciate o rotte.

CMT(Concora Medium Test)

E' un metodo analitico sviluppato dalla Container

Corporation of America. Questo metodo permette di misurare

la resistenza allo schiacciamento di una striscia campione di

carta ondulata. La rigidità della struttura dell'onda è una

caratteristica molto importante per la produzione del cartone

ondulato. Le striscie di carta, tagliate nel senso di macchina

del foglio con una taglierina a doppia lama, vengono ondulate

con un'apposita macchina ondulatrice da laboratorio e tenute

nella giusta posizione con l'ausilio di un nastro adesivo. La

prova di schiacciamento è condotta in una pressa che cessa di

pressare appena la carta cede rapidamente al carico e rimane

indicato sul display il valore a cui ha ceduto. Il provino di

carta ondulato viene fatto condizionare 30' (CMT 30) in sala al

50% di umidità relativa e 25° C prima di essere sottoposto al

test. Si esprime il valore in kgP, anche se è più corretto usare il

sistema SI dove è espresso in Newtons (N).

Indice di scoppio

La prova tende a stabilire la resistenza della carta alla

rottura per pressione e si esprime in kg/cmq oppure con il

sistema SI si esprime in kPa. Normalmente si indica l'indice di

scoppio che rappresenta la resistenza allo scoppio riferita ad

una grammatura di 100 g/mq ed è significativa per carte da

utilizzare come copertine nel cartone ondulato. Questa prova

consiste nel sottoporre un foglio di carta, trattenuto da un

anello, ad una pressione crescente ottenuta gonfiando una

membrana di gomma con olio in pressione. Quando il foglio si

rompe la pressione rimane indicata sopra un manometro.

L'apparecchio più conosciuto per questa prova è quello Mullen

in cui la superficie libera della carta sottoposta al test è di 7,91

cmq. La resistenza allo scoppio del cartone si effettua con le

stesse modalità impiegate per le carte. Il valore di scoppio del

cartone dovrà risultare leggermente superiore alla somma dei

valori riscontrati sulle carte per copertina che lo compongono;

eventuali minusvalenze potrebbero anche denunciare la rottura

o il danneggiamento delle copertine per eccessiva pressione

nelle loro linee di contatto con le sommità delle onde.

Resistenza alla flessione

La rigidezza alla flessione è definite come la relazione tra il

Momento flettente e la deflessione ottenuta entro il limite

elastico. Se consideriamo un cartone ondulato sottoposto a

puro momento flettente,se non ci sono quindi forze di taglio

trasversali, esso sarà uniforme[9] lungo tutto il provino. La

parte convessa è soggetta a tensione,la parte concava a

compressione. La rigidezza flessionale del cartone è una delle

caratteristiche più importanti per la qualità delle scatole. Essa

è inclusa nella formula di Mc Kee [7] anche se nelle

successive semplificazioni della stessa essa è trascurata al fine

di ottenere i più alti BCT al minimo costo. La ragione è

certamente legata al fatto che la rigidezza a flessione è quasi

completamente collegata allo spessore del cartone e alla

capacità del liner esterno e interno di resistere a forze di

tensione e compressione e che quindi cambierebbe molto se lo

spessore del cartone o le materie prime o la grammatura del

liner esterno variano. La rigidezza alla flessione è importante

anche per prevenire il buckling che è strettamente collegato

alla capacità di una scatola di sopportare dei carichi esterni.

Per misurare questa caratteristica meccanica è stato usato il

cosiddetto “Metodo dei 4 Punti” che elimina quasi

completamente l’intervento durante il test di forze di taglio. DIN 53121.

FCT

Il flat crush test è una misura della resistenza del cartone

ondulato a una forza applicata perpendicolarmente alla

superfice del cartone sotto specifiche condizioni. Un basso

valore di FCT indica per esempio la presenza di onde

collassate nel cartone dovute probabilmente a una tensione

eccessiva applicata sulla carta da onda o problemi di

parallelismo tra i rulli ondulatori o a vibrazioni nei cuscinetti

portanti degli alberi dei rulli. La pressione dei rulli ondulatori

influenza maggiormente il valore di FCT.

Il metodo si applica esclusivamente ai cartoni ondulati ad

una sola onda in quanto con cartoni a starti multipli si

avrebbero deflessioni laterali.

RISULTATI CONSEGUITI

Sui campioni provenienti dal produttore Roba è stato

possibile effettuare il confronto tra l’ECT teorico ricavato

dalla Eq. (1) e l’ECT misurato nelle prove (tab.3). In fig. 2. si

veda l’andamento dell’ECT index (rapporto percentuale tra

l’ECT misurato e il teorico) rapportato al quoziente tra SCD

MD e SCT CD .

campione

ECT

teorico

(kN/m)

ECT

misurato(kN/m)

(onda b)

ECT misurato

(kN/m)

(onda c)

1 5.88 4.85

2 7.59 5.56

3 5.95 4.44

4 6.15 4.45

5 6.80 5.19

6 5.88 4.5

Tab.3

Sempre in fig.2 invece è possibile osservare l’andamento

lineare del rapporto percentuale tra la pressione di scoppio (in

Kpa) misurata (ISO 2759) e teorica (formula PTS [rif.web]:

pressione di scoppio cartone ondulato equivalente alla

sommatoria delle pressioni di scoppio delle carte copertina

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costituenti e l’onda moltiplicata per un coefficiente uguale a 0

per il profilo d’onda B e 0.1 per il C ).

0,00

20,00

40,00

60,00

80,00

100,00

120,00

1,40 1,60 1,80 2,00 2,20 2,40

proportion between SCT MD and SCT CD

%

Fig .2 Andamento dell’ECT index (lilla) e del rapporto di

indici di scoppio (blu)

In fig.3 sono rappresentati al variare della grammatura gli

indici di scoppio per carte provenienti da carte riciclate (3a) e

da fibra vergine (3b) calcolati secondo norma (ISO 2759)

0

1

2

3

4

5

30 50 70 90 110 130 150

grammature [g/m²]

Fig. 3a

3

4

5

6

7

8

30 50 70 90 110 130 150

grammature [g/m²]

[kPa*m²/g]

Fig. 3b

Il rapporto tra SCT in direzione macchina e in direzione

trasversale è frequentemente usato nella pratica industriale per

verificare l’esattezza delle prove in quanto dovrebbe rientrare

in un range approssimato di 2 (vedi fig.4). La maggiore

compattezza di risultati si è ottenuta per le carte provenienti da

riciclato (fig 5a)

0,00

1,00

2,00

3,00

4,00

5,00

30 50 70 90 110 130 150

Grammature g/m²

Fig.4 Andamento del rapporto di SCT MD e SCT CD per tutte le

carte analizzate

0,00

1,00

2,00

3,00

4,00

5,00

30 50 70 90 110 130 150

Grammature g/m²

Fig.5a Andamento del rapporto di SCT MD e SCT CD per carte

provenienti da riciclato

0

1

2

3

4

5

30 50 70 90 110 130 150

Grammature g/m²

Fig. 5b Andamento del rapporto di SCT MD e SCT CD per carte

provenienti da fibra vergine

Si è potuto osservare che (fig. 4) l’andamento dell’indice di

rigidezza alla flessione per i provini di cartone (calcolato come

rapporto percentuale tra la rigidezza a flessione MD e CD);

tale andamento dovrebbe essere lineare .

120

140

160

180

200

220

240

1,40 1,60 1,80 2,00 2,20 2,40

proportion SCT MD/SCT CD

%

Fig.4

CONCLUSIONI

I test sulle grammature più leggere (da 40 a 60 g/m2) sono

risultati affetti da alta varianza dettata dal fatto che prelevando

campioni dal bordo o dal centro della larghezza della bobina si

è riscontrata una forte differenza di valori di SCT in entrambe

le direzioni; tutto ciò dovuto probabilmente a una formazione

del foglio non perfettamente omogenea.

I test per ricavare l’indice di scoppio per queste grammature

sono stati di difficile implementazione in quanto si sono resi

necessari dei cambiamenti nelle impostazioni ordinarie della

macchina di prova (il limite di forza per arrivare a rottura è

stato incrementato di 4 kPa) al fine di ottenere dei risultati.

Infatti l’indice di scoppio del liner da 40 g/m2 è risultato essere

elevatissimo (4,93 kPa*m² /g). Probabilmente questi tipi di

carte hanno maggiore flessibilità.

I valori di ECT calcolati con la Eq. (2) sono pressocchè

simili ai valori ottenuti con le prove di ECT. Quindi il range di

validità della formula può essere esteso anche a carte di questo

peso. L’ECT index si è rivelato ad un valore intorno al 74% il

che è un buon risultato se comparato all’esperienza della

Page 6: ANALISI CARATTERISTICHE MECCANICHE DI CARTE A … · ANALISI CARATTERISTICHE MECCANICHE DI CARTE A BASSA GRAMMATURA PER LA PRODUZIONE DI CARTONE ONDULATO Elena Troia Master in “Produzione

azienda (ciò è indice del fatto che il cliente sta usando gli

ondulatori nel miglior modo possibile).Sembra che l’indice di

ECT abbia un andamento parabolico con un massimo intorno

al valore 2 del rapporto tra gli SCT nelle due direzioni (MD e

CD).

Al fine di ottenere maggiore robustezza dei risultati sarebbe

sicuramente necessario incrementare il numero di prove

effettuate e il numero di campioni.

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G.i.f.c.o. Gruppo Italiano Fabbricanti Cartone Ondulato

T.A.P.P.I. (Technical Association of the Pulp and Paper

Industry)

S.T.F.I. (Swedish Forest Products Research Institute)

Aticelca Associazione Tecnica Italiana per la Cellulosa e la

Carta

Assocarta