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Alimentazione in Gravidanza, Allattamento e Adolescenza Corso Scienze Tecniche Dietetiche Applicate MED/49 Corso Scienze Tecniche Dietetiche Applicate MED/49 “Educazione alimentare” “Educazione alimentare” Anno Accademico 2013 Anno Accademico 2013-2014 2014 Dott.ssa Elena Rafanelli

Alimentazione in Gravidanza, Allattamento e Adolescenza · Durante il periodo della gravidanza, la placenta secerne diversi tipi di ormoni che contrastano l’effetto dell’insulina,

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Alimentazione in

Gravidanza, Allattamento e Gravidanza, Allattamento e

Adolescenza

Corso Scienze Tecniche Dietetiche Applicate MED/49 Corso Scienze Tecniche Dietetiche Applicate MED/49

“Educazione alimentare” “Educazione alimentare”

Anno Accademico 2013Anno Accademico 2013--20142014

Dott.ssa Elena Rafanelli

Un buono stato di nutrizione della madreancor prima dell'inizio della gravidanza,nonché una corretta e adeguataalimentazione prima e durante il periodogestazionale, sono condizioni essenziali per laprevenzione di una gran parte delle patologieneonatali.

Gravidanza

neonatali.

Un adeguato apporto nutrizionale durante lagravidanza è pertanto indispensabile ai fini ditutelare non solo la salute della madre, maanche di prevenire gran parte delle probabilipatologie del nascituro.

Non mangiare per due …. ma Non mangiare per due …. ma Non mangiare per due …. ma Non mangiare per due …. ma

mangiare due volte megliomangiare due volte megliomangiare due volte megliomangiare due volte meglio

La gestante durante la gravidanza subisce numerose modificazioni fisiologiche, per primi:

•l'incremento ponderale

• l'incremento del dispendio energetico (dovuto allo sviluppo del feto, della placenta e di alcuni organi materni (utero etc.)

È stato dimostrato che alterazioni metaboliche avvenute durante la gravidanza sono alla basedi possibili malattie future, come il diabete mellito 2 e la malattia coronarica in età adulta.

Obiettivi della dieta

• Assicurare una nutrizione adeguata al feto

• Preparare l’organismo materno al parto e alla lattazione

• Raggiungere e mantenere un peso corporeo adeguato

• Prevenire le complicanze mediche della gravidanza

Fabbisogno in Nutrienti

ProteineIl fabbisogno proteico aumenta, devono essere infatti creati nuovi tessuti; una gestante, a partiredal secondo trimestre, dovrebbe assumere una quantità di proteine aggiuntive rispetto al normalefabbisogno; devono contribuire al 20% circa del fabbisogno energetico.

Fabbisogno donna 54 g/dieI trimestre: +1 g/dieII trimestre +9 g/dieII trimestre +9 g/dieIII trimestre +29 g/die

Carboidrati

I carboidrati vanno assunti principalmente sotto forma di zuccheri complessi e non di zuccherisemplici. Questo significa che vanno privilegiati i cibi quali pane, pasta, riso e polenta.

Grassi

I grassi non devono essere consumati in eccesso, allo scopo diprevenire un esagerato aumento ponderale, ma non devono essereeliminati dalla dieta, essendo veicoli di importanti vitamine.

Acqua

L’acqua è particolarmente importante in gravidanza; in questa condizione il torrente circolatorio si estende e devono essere creati nuovi tessuti.

Indicazioni: bere acqua ricca di Calcio (>150mg/l)Indicazioni: bere acqua ricca di Calcio (>150mg/l)

Fabbisogni nutrizionali

• Folati (600 µg/die)- donna 400 µg/die

Il volume plasmatico materno si espande e i folati sono necessari per losviluppo dei tessuti fetali. I folati diminuiscono il rischio di malformazionineurologiche.Un aumento dell’apporto di folati nel periodo periconcezionale costituisce unfattore di protezione dalla spina bifida nel nascituro.

• Ferro (27 mg/die)- donna 18 mg/die

Sostiene l’aumentata eritropoiesi materna.L’apporto di ferro in gravidanza che corrisponde alla minore morbosità emortalità fetale e neonatale è tale da non potere essere facilmente copertocon un alimentazione equilibrata, per cui si consiglia una supplementazione(Larn 2012).

• Vitamina A

In gravidanza, per i noti effetti teratogeni legati ad eventuali dosi eccessive, vanno assunti supplementi di vitamina A solo dietro indicazione del medico.

Fabbisogni nutrizionali

• Calcio/Vitamina D ( 15 µg/die)

Necessari per lo sviluppo osseo fetale; supplementazionenecessaria per mantenere l’integrità ossea.

Dolcificanti

La Food and Drug Administration (FDA) ha approvato in gravidanza l’uso moderato di:

Saccarina

AspartameAspartame

Acesulfame K

Sucralosio

Aumento Ponderale

L’ aumento di peso viene distribuito in proporzione nei tre trimestri:il 15% circa nel primo trimestre,

il 45% nel secondo trimestre

il restante 40% nell'ultimo trimestre

(questa percentuale può aumentare se il parto va oltre le 40 settimane).(questa percentuale può aumentare se il parto va oltre le 40 settimane).

Il peso corporeo non adeguato all’altezza, in più o in meno, è il primo fattore di rischio che bisogna correggere per il buon esito di una gestazione, per cui si consiglia di essere normopeso al momento del concepimento.

Costi Energetici Medi della

GravidanzaPeso (Kg) Kcal

Feto 3,4 8.300

Placenta 0,6 700

Utero, fluidi, seno 5,0 3.000

Grasso materno 4,0 40.000

Metabolismo basale 31.000

Tot 83.000

L'aumento ponderale deve essere considerato anormale quando presentadeviazioni della linearità: improvvise accelerazioni dello incrementoponderale possono essere sintomatiche di ritenzione idrica; improvvisirallentamenti (prima della 37° settimana) possono essere sintomatici diritardo dello sviluppo fetale; in entrambi i casi è bene rivolgersitempestivamente al proprio ginecologo.

�Le donne in gravidanza con un indice di massa corporea (IMC o BMI)elevato, che ricade nella fascia dell'obesità, hanno il 67% di probabilità inpiù di partorire figli con forme di autismo e il doppio delle probabilità didare alla luce bambini con forme di ritardo nello sviluppo. (Maternal MetabolicConditions and Risk for Autism and Other Neurodevelopmental Disorders, Aprile 2012).

�Il peso eccessivo non è una condizione ottimale per la gravidanza,alcuni studi hanno rilevato che le donne che rientrano nella fasciaalcuni studi hanno rilevato che le donne che rientrano nella fasciadell’obesità hanno più difficoltà ad iniziare una gravidanza. L'obesità non èperò un problema solo nella fase del concepimento ma anche nelle fasisuccessive della maternità: l'eccessivo peso della futura mamma è statomesso in correlazione a un rischio maggiore di morte in utero, di partipretermine e di danni al feto.

Il peso eccessivo della madre in gravidanza è in relazionea patologie come il diabete gestazionale.

Diabete Gestazionale

Diabete Gestazionale

Disordine metabolico caratterizzato da una ridotta tolleranza al glucosio che insorgeo viene diagnosticato per la prima volta durante la gravidanza e termina,generalmente, con la fine di questa, ma aumenta il rischio di insorgenza di undiabete mellito 2 anche anni dopo il parto.

Diabete gestazionale…Perché?

Durante il periodo della gravidanza, la placenta secerne diversi tipi di ormoni che

contrastano l’effetto dell’insulina, comportando un aumento dei valori della glicemia

nel sangue. Nel caso in cui il pancreas non sia in grado di supportare la richiesta di

insulina necessaria per abbassare la glicemia si può manifestare il diabete

gestazionale (GDM).

Il GDM può costituire unrischio per lo sviluppo del feto

Diabete Gestazionale

Al primo appuntamento in gravidanza, a tutte le donne che non riportanodeterminazioni precedenti, va offerta la determinazione della glicemia plasmaticaper identificare le donne con diabete preesistente alla gravidanza.

• Sono definite affette da diabete preesistente alla gravidanza le donne

• con valori di glicemia plasmatica a digiuno > 126 mg/dl,• con valori di glicemia plasmatica a digiuno > 126 mg/dl,

• di glicemia plasmatica random > 200 mg/dl ,

Indipendentemente dalla modalità utilizzata, è necessario che risultati superiori alla

norma siano confermati in un secondo prelievo.

Diabete Gestazionale

Screening

A 16-18 settimane di età gestazionale, alle donne con almeno una delle seguenti condizioni:

• Diabete gestazionale in una precedente gravidanza;

• IMC> 30

Riscontro di glicemia plasmatica compresi fra 100 e 125 mg/dl• Riscontro di glicemia plasmatica compresi fra 100 e 125 mg/dl

curva da carico con 75 g di glucosio (OGTT 75 g) e unulteriore OGTT 75 g a 28 settimane di età gestazionale

Diabete gestazionaleA 24-28 settimane di età gestazionale, alle donne con almeno una delle seguenti condizioni:

• Età > 35 anni;• IMC> 25• Diabete gestazionale in una precedente gravidanza (anche se con determinazione

normale alle 16-18 settimane);• Anamnesi familiare di diabete di tipo 2;• Anamnesi familiare di diabete di tipo 2;

curva da carico con 75 g di glucosio

Diabete gestazionale

Diabete gestazionale

Diabete gestazionale

…la cura

- Controllo dei valori della glicemia durante tutta la fase della gravidanza : autocontrollo quotidiano della glicemia- Una dieta adeguata e un programma di esercizio fisico- L’acqua in abbondanza, assolutamente evitare bevande dolci e i superalcolici. - L’acqua in abbondanza, assolutamente evitare bevande dolci e i superalcolici. -Diario quotidiano su cui annotare cosa mangiano, la loro attività fisica e i valori della glicemia.

Insulina

Prevalenza del GDM

Varia sensibilmente in base:

razza

etàetà

familiarità per diabete

peso pre-gravidico (BMI)

condizione sociale

Prevalenza del GDM in Italia

Allattamento

In questa fase la donna presenta un aumento dellerichieste e dei fabbisogni. L'adeguato stato nutrizionalematerno è probabilmente uno degli obiettivi più importantida ottenere, visto che risulta essere uno dei fattorifondamentali nella crescita del bambino.fondamentali nella crescita del bambino.

Calcolo dei bisogni energetici Calcolo dei bisogni energetici Calcolo dei bisogni energetici Calcolo dei bisogni energetici

per l'allattamentoper l'allattamentoper l'allattamentoper l'allattamento

Volume giornaliero di latte 850 ml

Allattamento per sei mesi 150 litri Allattamento per sei mesi 150 litri

Contenuto energetico del latte più costo energetico per la biosintesi 135000 Kcal

Energia derivata dai depositi materni accumulanti durante la gestazione 36000 Kcal

Costo energetico totale dell'allattamento ≈100.000 Kcal

Costo giornaliero 550 kcal

Benefici allattamento

Tra i benefici materni dell'allattamento al seno alcuni interessanol'organismo stesso per azione dell'ossitocina sull'utero (espulsionedella placenta, riduzione dell'emorragia post-partum e rapidainvoluzione uterina), altri sono inerenti alla sfera psicologica, peraumento dell'autostima, ed emozionale, per rafforzamento delaumento dell'autostima, ed emozionale, per rafforzamento dellegame tra madre e neonato.

II latte materno non solo costituisce l'alimento ideale del neonato e la fonteprincipale di nutrimento nei primi mesi di vita, ma numerosi studi ne hannodimostrato i molteplici effetti benefici a breve e a lungo termine:

� riduzione del rischio di sviluppare malattie infettive e di altra natura,

minore incidenza di sovrappeso e di obesità in età infantile e adolescenziale,minore incidenza di sovrappeso e di obesità in età infantile e adolescenziale,

� riduzione del rischio di insorgenza delle malattie croniche (celiachia, malattieinfiammatorie croniche, diabete tipo 1 e 2, patologie allergiche e tumoridell'infanzia),

� migliore lo sviluppo cognitivo.

Il latte materno rappresenta l'alimento ideale per la sua

specificità, la sua disponibilità e la sicurezza dal punto di vista

microbiologico.

Fabbisogno energetico

Il fabbisogno nutrizionale durante la lattazione è considerevolmente

maggiore di quello richiesto durante la gravidanza. Fondamentale

che buone riserve di proteine e di lipidi vengano accumulate duranteche buone riserve di proteine e di lipidi vengano accumulate durante

la gravidanza per garantire una ottimale produzione di latte.

� Durante i primi sei mesi di lattazione è necessario un introitoenergetico addizionale rispetto alle assunzioni prima dellagravidanza di circa 330 kcal al giorno, calcolato in base allastima della spesa energetica per la produzione di latte (pari a500 kcal al giorno) e alla quota di energia fornita dalle riservenutrizionali dell' organismo accumulate durante la gravidanza(circa 170 kcal al giorno) .

� Nel secondo trimestre, durante il quale la produzione di lattepassa da 780 a 600 ml al giorno, il fabbisogno energeticonutrizionale si riduce a sole 400 kcal. Infatti l'energia necessariaper produrre un litro di latte è di circa 700 kcal.

La composizione della dieta materna condiziona il sapore e il coloredel latte prodotto e la funzione digestiva del neonato.

Alcuni alimenti e spezie (carciofo, cipolla, asparagi, rapa, porro, aglio,pepe e legumi) possono alterare il sapore del latte.

L'eliminazione dalla dieta di alcuni alimenti deve basarsi sullereazioni del bambino dopo l'assunzione, in quanto le risposte sonomolto variabili e possono persino non essere presenti, se non talvoltamolto variabili e possono persino non essere presenti, se non talvoltaaddirittura positive

Nel caso in cui il bambino abbia una storia familiare di allergie,è prudente per la mamma evitare cibi potenzialmenteallergizzanti, come frutti tropicali, cioccolato, pesce, lattevaccino e uova da consumarsi con moderazione , soprattuttonei primi mesi di allattamento.

Evitare l'assunzione di alcol e tabacco, limitarequella di alcuni farmaci e prodotti contenentiquella di alcuni farmaci e prodotti contenenticaffeina.

PROTEINE

La componente proteica influenza la quantità di latte prodotta, mentre non ne modifica la qualità. Dovrà essere presente in una quantità di circa 19 g maggiore rispetto al fabbisogno di una donna che non allatta nel primo semestre e di 13 g/dienel secondo semestre di allattamento

(Larn 2012).(Larn 2012).

GLUCIDI

Un'assunzione di quantitativi elevati di zuccheri semplici incrementa notevolmente l'apporto calorico, senza influenzare né la quantità né la qualità di latte prodotto. I dolci vanno dunque assunti con moderazione.

GRASSI

Discorso a parte meritano i grassi: a differenza della componenteproteica e glucidica, la componente lipidica del latte è notevolmenteinfluenzata dall'alimentazione materna. In particolare gli oli vegetali(oliva, mais, girasole), rappresentano una preziosa fonte di acidi(oliva, mais, girasole), rappresentano una preziosa fonte di acidigrassi essenziali: l'acido alfa linoleico e linolenico.

Anche il pesce rappresenta un ottimo alimento perché è in grado difornire una buona integrazione di acidi grassi Omega 3, importantiper lo sviluppo delle funzioni nervose del cervello del neonato.

Il fabbisogno di Calcio della nutrice è pari a quello dellagestante, circa 1000 mg al giorno, in quanto circa unterzo di questo verrà utilizzato per la produzione del lattematerno.materno.

Alimentazione e

Adolescenza

Una nutrizione adeguata durante l’adolescenzaè fondamentale per la salute di un adulto. Una correttaalimentazione può prevenire molti problemi quali ilsovrappeso, l’obesità, l’osteoporosi, il diabete mellito 2, lesovrappeso, l’obesità, l’osteoporosi, il diabete mellito 2, lemalattie cardiovascolari, alcune forme di cancro.

Dieta Mediterranea per tutti

L’adolescente ha bisogno di un aumentato apporto energetico ripartito tra proteine

10-15% delle calorie totali, glucidi per il 55-60% e lipidi per il 25-30%.

La presenza dei grassi non deve essere superiore al 30% del fabbisogno giornaliero

limitando il consumo di acidi grassi saturi (di origine prevalentemente animale) alimitando il consumo di acidi grassi saturi (di origine prevalentemente animale) a

favore di acidi grassi insaturi (di origine prevalentemente vegetale) ed in

particolare di monoinsaturi, che hanno nell’acido oleico il loro miglior

rappresentante: olio extravergine d’oliva.

Particolare riguardo va rivolto all’assunzione di ferro e di calcio, per

soddisfare le esigenze della crescita muscolare e ossea. Infatti, la

massa scheletrica dell’adulto si accumula per più di un terzo durante

il periodo adolescenziale ed è quindi necessario garantire, con la

dieta, un’adeguata quantità di calcio, fosforo e vitamina D.

Nelle adolescenti, inoltre, le perdite ematiche ele relative perdite di ferroferroferroferro in seguito allacomparsa del ciclo mestruale devono essereintegrate adeguatamente e per favorirneintegrate adeguatamente e per favorirnel’assorbimento è necessario un sufficienteapporto di Vitamina C. Essenzialeanche l’acido folico, indispensabile per laproliferazione cellulare.

Il livello di assunzione raccomandato di ferro è di 18 mg al giorno

(Larn 2012).

CalcioCalcioCalcioCalcio

Lo scheletro racchiude almeno il 99% delle riserve corporee di calcio el'aumento di peso scheletrico è al culmine durante il picco di crescitadell'adolescenza. Il 45% circa della massa scheletrica dell'adulto si formadurante l'adolescenza, anche se la crescita prosegue ben oltre taleperiodo, quasi fino a trent'anni

Gli incrementi maggiori si verificano nella prima adolescenza. Durante ilpicco di crescita dell'adolescenza, la ritenzione giornaliera media dicalcio è di circa 200 mg nelle femmine e 300 mg nei maschi. L'efficienzanell'assorbimento di calcio è soltanto del 30% circa, quindi è importanteche la dieta fornisca un adeguato apporto di calcio per raggiungere lamaggior densità ossea possibile (1300 mg/die).

Negli adolescenti, quindi nei ragazzi tra 10 e i 17anni, il calcolo del fabbisogno energetico puòessere effettuato, come per gli adulti. Il LAF puòessere calcolato, come per gli adulti, in base alleabitudini di vita individuali.

Assumendo che i giochi, le attività sociali, illavoro, gli spostamenti e le altre attività trascorse

Fabbisogno Energetico

lavoro, gli spostamenti e le altre attività trascorsenel tempo libero possano essere classificate peril 50% come lieve e per il 50% come moderate eapplicando i valori dei costi energetici indicatidal Scientific Committee for Food dellaCommissione Europea, sono stati stimati i LAFvalidi per i ragazzi e le ragazze italiane .