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Il report di Mergermarket Q1/2020 registra l'impatto del Covid19 sulle acquisizioni M&a, il Coronavirus blocca la crescita del settore: 39,1% Pagine a cura DI FEDERICO UNNIA Il Coronavirus ha infettato anche il dinamico mercato dell'm&a. È quanto emer ge dal report relativo al 1 trimestre 2020 di Mergermar ket, reso noto nei giorni scorso. Dopo quasi dieci anni di cresci ta, l'attività globale di fusioni e acquisizioni nella prima parte dell'anno è diminuita del 39,1% rispetto al dato 2019, a 563,7 miliardi di dollari con 3.685 transazioni. Nel complesso il valore e il numero di operazio ni sono paragonabili a quelli del primo trimestre del 2008 (592,3 miliardi di dollari su 3.744 tran sazioni). Un dato che fa riflette re su quello che potrebbe essere l'effetto Covid19 nel prosieguo dell'anno. La più grande operazione lan ciata sul mercato Usa, l'offerta ostile di Xerox da 35,5 miliardi di dollari per la rivale HP, lan ciato all'inizio di marzo, è stata accantonata proprio per i timori legati al Coronavirus. Nel 2020 è improbabile si assista ad una nuova frenesia di megadeals (valore superiore a 10 miliardi $) che si è avuto nel 2019, quando ne furono annunciati ben 38. A livello globale sono solo 8 le operazio ni annunciate fino alla fine di marzo. L'ultimo è quella da 35 miliardi di dollari, ora in attesa di sviluppi, annunciata tra i gi ganti delle assicurazioni Aon e Willis Towers Watson. • M&a negli Usa La contrazione del mercato delle fusioni e acquisizioni negli Stati Uniti accelera. L'attività complessiva era già diminuita del 40% in valore tra la prima e la seconda metà del 2019. Co vid nel mercato americano pare aver assestato un duro colpo. Nel primo trimestre 2020 si sono avute 1.255 operazioni del valore di dollari 206 miliardi, in calo del 57% in valore rispetto al lo stesso periodo dell'anno scorso (1.524 operazioni per un valore di 476 miliardi di dollari nel 1° trimestre 19). • M&A in Europa Nel Vecchio continente si sono registrate operazioni per 199,4 miliardi di dollari (1.387 deals) nel primo trimestre del 2020, +30,2% rispetto al primo trime stre del 2019 (153,2 miliardi di dollari). Ciò è dovuto liardi di dollari dell'operazione tra i giganti delle assicurazioni Aon e Willis Towers Watson an nunciato a marzo, il più grande affare europeo del 2020. Il pri vate equity ha raggiunto 56,8 miliardi di dollari in 258 ope razioni, il valore più elevato del primo trimestre (più del 72,3% rispetto al primo trimestre 19, 33 miliardi di dollari). Le ope razioni buy out hanno rappre sentato il 28,5% del valore delle Il Coronavirus ha infettato anche il dinamico mercato dell'm&a. È quanto emer ge dal report relativo al 1 trimestre 2020 di Mergermar ket, reso noto nei giorni scorso. Dopo quasi dieci anni di cresci ta, l'attività globale di fusioni e acquisizioni nella prima parte dell'anno è diminuita del 39,1% rispetto al dato 2019, a 563,7 miliardi di dollari con 3.685 transazioni. Nel complesso il valore e il numero di operazio ni sono paragonabili a quelli del primo trimestre del 2008 (592,3 miliardi di dollari su 3.744 tran sazioni). Un dato che fa riflette re su quello che potrebbe essere l'effetto Covid19 nel prosieguo dell'anno. La più grande operazione lan ciata sul mercato Usa, ostile di Xerox da 35,5 di dollari per la rivale ciato all'inizio di marzo, è stata accantonata proprio per i timori legati al Coronavirus. Nel 2020 è improbabile si assista ad una nuova frenesia di megadeals (valore superiore a 10 miliardi $) che si è avuto nel 2019, quando ne furono annunciati ben 38. A livello globale sono solo 8 le operazio ni annunciate fino alla fine di marzo. L'ultimo è quella da 35 miliardi di dollari, ora in attesa di sviluppi, annunciata tra i gi ganti delle assicurazioni Aon e Willis Towers Watson. • M&a negli Usa La contrazione del mercato delle fusioni e acquisizioni negli Stati Uniti accelera. L'attività complessiva era già diminuita del 40% in valore tra la prima e la seconda metà del 2019. Co vid nel mercato americano pare aver assestato un duro colpo. Nel primo trimestre 2020 si sono avute 1.255 operazioni del valore di dollari 206 miliardi, in calo del 57% in valore rispetto al lo stesso periodo dell'anno scorso (1.524 operazioni per un valore di 476 miliardi di dollari nel 1° trimestre 19). • M&A in Europa Nel Vecchio continente si sono registrate operazioni per 199,4 miliardi di dollari (1.387 deals) nel primo trimestre del 2020, +30,2% rispetto al primo trime stre del 2019 (153,2 miliardi di dollari). Ciò è dovuto ai 35,6 mi liardi di dollari dell'operazione tra i giganti delle assicurazioni Aon e Willis Towers Watson an nunciato a marzo, il più grande affare europeo del 2020. Il pri vate equity ha raggiunto 56,8 miliardi di dollari in 258 ope razioni, il valore più elevato del primo trimestre (più del 72,3% rispetto al primo trimestre 19, 33 miliardi di dollari). Le ope razioni buy out hanno rappre sentato il 28,5% del valore delle fusioni e acquisizioni europee nel primo trimestre del 20% dal 22,2% nel 2019. L'impatto più evidente di Covid19 sul pri mo trimestre è la flessione degli investimenti cinesi in Europa. Solo 12 offerte per un valore di 1,4 miliardi di dollari da parte di aziende cinesi. Il numero più basso di transazioni dal 2° tri mestre 2013. • M&A in Italia In Italia, il paese europeo più colpito dal virus, nel primo tri mestre si è iniziato una flessione dell'attività di M&A. Sono state 89 le opera zioni portate a termine per un controvalore di 10,3 miliardi di dollari. La parte del leone l'ha avuta l'offerta pubblica di scam bio lanciata da Intesa Sanpao lo su Ubi Banca, dal valore di 5 miliardi di euro, che rappre senta l'ultimo accordo nel con solidamento bancario in corso in Italia. Per quanto riguarda invece investimenti stranieri Solo 12 offerte per un valore di 1,4 miliardi di dollari da parte di aziende cinesi. Il numero più basso di transazioni dal 2° tri mestre 2013. • M&A in Italia In Italia, il paese europeo più colpito dal virus, nel primo tri mestre si è iniziato a registrare una flessione dell'attività di M&A. Sono state 89 le opera zioni portate a termine per un controvalore di 10,3 miliardi di dollari. La parte del leone l'ha avuta l'offerta pubblica di scam bio lanciata da Intesa Sanpao lo su Ubi Banca, dal valore di 5 miliardi di euro, che rappre senta l'ultimo accordo nel con solidamento bancario in corso in Italia. Per quanto riguarda invece investimenti stranieri in Italia, sono state registrate, a marzo, solo 6 operazioni da 2,6 miliardi di dollari. In termini di valore, dalla clas sifica di Mergermarket emrge che i legal advisor stranieri do minano il mercato, tutti coinvol ti in poche ma grandi operazio ni. Si tratta di Stidde, Bredin Prat, Debavoise&Plimpton e Sulivan&Cromwell, tutti attori nell'operazione Exor Covea per l'acquisizione della compagnia di assicurazione PartnerRe, seguiti dal primo studio italiano, Gatti Pavesi Bianchi. Da segnalare la forte crescita (11esimo posto rispetto al 53esimo di un anno fa) regi strata dallo studio legale Ac cinni, Cartolano ed Associati (1,7 miliardi dollari), che a fine febbraio 2020, dopo otto anni di collaborazione, ha annunciato la separazione tra i soci fondatori Alessandro Accinni e Fran cesco Cartolano. Lo studio Accinni Cartolano prosegue l'attività con la denominazione Accinni. Francesco Cartolano è migrato in Giliberti Triscor nia. Discese significative per due law firm di spicco come Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners (dal 1 al 9 posto) e dal 5 all'11 BonelliErede. Il boom di crescita è certamente quello di Carnelutti Studio Legale Associati, passato dal 96 al 14° posto. In questo contesto la clas sifica degli studi legali più attivi vede al primo posto Gatti Pa vesi Bianchi, 9 un anno fa, con 12 operazioni (+6) per un con trovalore di 7,248 miliardi euro. Data: 20.04.2020 Pag.: 34 Size: 1672 cm2 AVE: € 80256.00 Tiratura: 58779 Diffusione: 21671 Lettori: 100000 CBA STAMPA 1

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Il report di Mergermarket Q1/2020 registra l'impatto del Covid­19 sulle acquisizioni

M&a, il Coronavirus bloccala crescita del settore: ­39,1%Pagine a curaDI FEDERICO UNNIAIl Coronavirus ha infettato

anche il dinamico mercatodell'm&a. È quanto emer­ge dal report relativo al 1

trimestre 2020 di Mergermar­ket, reso noto nei giorni scorso.Dopo quasi dieci anni di cresci­ta, l'attività globale di fusioni eacquisizioni nella prima partedell'anno è diminuita del 39,1%rispetto al dato 2019, a 563,7miliardi di dollari con 3.685transazioni. Nel complesso ilvalore e il numero di operazio­ni sono paragonabili a quelli delprimo trimestre del 2008 (592,3miliardi di dollari su 3.744 tran­sazioni). Un dato che fa riflette­re su quello che potrebbe esserel'effetto Covid­19 nel prosieguodell'anno.La più grande operazione lan­

ciata sul mercato Usa, l'offertaostile di Xerox da 35,5 miliardidi dollari per la rivale HP, lan­ciato all'inizio di marzo, è stataaccantonata proprio per i timorilegati al Coronavirus.Nel 2020 è improbabile si

assista ad una nuova frenesiadi megadeals (valore superiorea 10 miliardi $) che si è avutonel 2019, quando ne furonoannunciati ben 38. A livelloglobale sono solo 8 le operazio­ni annunciate fino alla fine dimarzo. L'ultimo è quella da 35miliardi di dollari, ora in attesadi sviluppi, annunciata tra i gi­ganti delle assicurazioni Aon eWillis Towers Watson.• M&a negli UsaLa contrazione del mercato

delle fusioni e acquisizioni negliStati Uniti accelera. L'attivitàcomplessiva era già diminuitadel 40% in valore tra la primae la seconda metà del 2019. Co­vid nel mercato americano pareaver assestato un duro colpo.Nel primo trimestre 2020 sisono avute 1.255 operazioni delvalore di dollari 206 miliardi, incalo del 57% in valore rispettoal lo stesso periodo dell'annoscorso (1.524 operazioni per unvalore di 476 miliardi di dollarinel 1° trimestre 19).• M&A in EuropaNel Vecchio continente si sono

registrate operazioni per 199,4miliardi di dollari (1.387 deals)nel primo trimestre del 2020,+30,2% rispetto al primo trime­stre del 2019 (153,2 miliardi didollari). Ciò è dovutoliardi di dollari dell'operazionetra i giganti delle assicurazioniAon e Willis Towers Watson an­nunciato a marzo, il più grandeaffare europeo del 2020. Il pri­vate equity ha raggiunto 56,8miliardi di dollari in 258 ope­razioni, il valore più elevato delprimo trimestre (più del 72,3%rispetto al primo trimestre 19,33 miliardi di dollari). Le ope­razioni buy out hanno rappre­sentato il 28,5% del valore delle

Il Coronavirus ha infettatoanche il dinamico mercatodell'm&a. È quanto emer­ge dal report relativo al 1

trimestre 2020 di Mergermar­ket, reso noto nei giorni scorso.Dopo quasi dieci anni di cresci­ta, l'attività globale di fusioni eacquisizioni nella prima partedell'anno è diminuita del 39,1%rispetto al dato 2019, a 563,7miliardi di dollari con 3.685transazioni. Nel complesso ilvalore e il numero di operazio­ni sono paragonabili a quelli delprimo trimestre del 2008 (592,3miliardi di dollari su 3.744 tran­sazioni). Un dato che fa riflette­re su quello che potrebbe esserel'effetto Covid­19 nel prosieguodell'anno.La più grande operazione lan­

ciata sul mercato Usa,ostile di Xerox da 35,5di dollari per la rivaleciato all'inizio di marzo, è stataaccantonata proprio per i timorilegati al Coronavirus.Nel 2020 è improbabile si

assista ad una nuova frenesiadi megadeals (valore superiorea 10 miliardi $) che si è avutonel 2019, quando ne furonoannunciati ben 38. A livelloglobale sono solo 8 le operazio­ni annunciate fino alla fine dimarzo. L'ultimo è quella da 35miliardi di dollari, ora in attesadi sviluppi, annunciata tra i gi­ganti delle assicurazioni Aon eWillis Towers Watson.• M&a negli UsaLa contrazione del mercato

delle fusioni e acquisizioni negliStati Uniti accelera. L'attivitàcomplessiva era già diminuitadel 40% in valore tra la primae la seconda metà del 2019. Co­vid nel mercato americano pareaver assestato un duro colpo.Nel primo trimestre 2020 sisono avute 1.255 operazioni delvalore di dollari 206 miliardi, incalo del 57% in valore rispettoal lo stesso periodo dell'annoscorso (1.524 operazioni per unvalore di 476 miliardi di dollarinel 1° trimestre 19).• M&A in EuropaNel Vecchio continente si sono

registrate operazioni per 199,4miliardi di dollari (1.387 deals)nel primo trimestre del 2020,+30,2% rispetto al primo trime­stre del 2019 (153,2 miliardi didollari). Ciò è dovuto ai 35,6 mi­liardi di dollari dell'operazionetra i giganti delle assicurazioniAon e Willis Towers Watson an­nunciato a marzo, il più grandeaffare europeo del 2020. Il pri­vate equity ha raggiunto 56,8miliardi di dollari in 258 ope­razioni, il valore più elevato delprimo trimestre (più del 72,3%rispetto al primo trimestre 19,33 miliardi di dollari). Le ope­razioni buy out hanno rappre­sentato il 28,5% del valore delle

fusioni e acquisizioni europeenel primo trimestre del 20%dal 22,2% nel 2019. L'impattopiù evidente di Covid­19 sul pri­mo trimestre è la flessione degliinvestimenti cinesi in Europa.Solo 12 offerte per un valore di1,4 miliardi di dollari da partedi aziende cinesi. Il numero piùbasso di transazioni dal 2° tri­mestre 2013.• M&A in ItaliaIn Italia, il paese europeo più

colpito dal virus, nel primo tri­mestre si è iniziatouna flessione dell'attività diM&A. Sono state 89 le opera­zioni portate a termine per uncontrovalore di 10,3 miliardi didollari. La parte del leone l'haavuta l'offerta pubblica di scam­bio lanciata da Intesa Sanpao­lo su Ubi Banca, dal valore di5 miliardi di euro, che rappre­senta l'ultimo accordo nel con­solidamento bancario in corsoin Italia. Per quanto riguardainvece investimenti stranieri

Solo 12 offerte per un valore di1,4 miliardi di dollari da partedi aziende cinesi. Il numero piùbasso di transazioni dal 2° tri­mestre 2013.• M&A in ItaliaIn Italia, il paese europeo più

colpito dal virus, nel primo tri­mestre si è iniziato a registrareuna flessione dell'attività diM&A. Sono state 89 le opera­zioni portate a termine per uncontrovalore di 10,3 miliardi didollari. La parte del leone l'haavuta l'offerta pubblica di scam­bio lanciata da Intesa Sanpao­lo su Ubi Banca, dal valore di5 miliardi di euro, che rappre­senta l'ultimo accordo nel con­solidamento bancario in corsoin Italia. Per quanto riguardainvece investimenti stranieri

in Italia, sono state registrate,a marzo, solo 6 operazioni da 2,6miliardi di dollari.In termini di valore, dalla clas­

sifica di Mergermarket emrgeche i legal advisor stranieri do­minano il mercato, tutti coinvol­ti in poche ma grandi operazio­ni. Si tratta di Stidde, BredinPrat, Debavoise&Plimptone Sulivan&Cromwell, tuttiattori nell'operazione Exor ­Covea per l'acquisizione dellacompagnia di assicurazionePartnerRe, seguiti dal primostudio italiano, Gatti PavesiBianchi. Da segnalare la fortecrescita (11esimo posto rispettoal 53esimo di un anno fa) regi­strata dallo studio legale Ac­cinni, Cartolano ed Associati(1,7 miliardi dollari), che a finefebbraio 2020, dopo otto anni dicollaborazione, ha annunciato laseparazione tra i soci fondatoriAlessandro Accinni e Fran­cesco Cartolano. Lo studioAccinni Cartolano proseguel'attività con la denominazioneAccinni. Francesco Cartolanoè migrato in Giliberti Triscor­nia.Discese significative per due

law firm di spicco come GianniOrigoni Grippo Cappelli &Partners (dal 1 al 9 posto) e dal5 all'11 BonelliErede. Il boomdi crescita è certamente quellodi Carnelutti Studio LegaleAssociati, passato dal 96 al 14°posto. In questo contesto la clas­sifica degli studi legali più attivivede al primo posto Gatti Pa­vesi Bianchi, 9 un anno fa, con12 operazioni (+6) per un con­trovalore di 7,248 miliardi euro.

Data: 20.04.2020 Pag.: 34Size: 1672 cm2 AVE: € 80256.00Tiratura: 58779Diffusione: 21671Lettori: 100000

CBA STAMPA 1

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in Italia, sono state registrate,a marzo, solo 6 operazioni da 2,6miliardi di dollari.In termini di valore, dalla clas­

sifica di Mergermarket emrgeche i legal advisor stranieri do­minano il mercato, tutti coinvol­ti in poche ma grandi operazio­ni. Si tratta di Stidde, BredinPrat, Debavoise&Plimptone Sulivan&Cromwell, tuttiattori nell'operazione Exor ­Covea per l'acquisizione dellacompagnia di assicurazionePartnerRe, seguiti dal primostudio italiano, Gatti PavesiBianchi. Da segnalare la fortecrescita (11esimo posto rispettoal 53esimo di un anno fa) regi­strata dallo studio legale Ac­cinni, Cartolano ed Associati(1,7 miliardi dollari), che a finefebbraio 2020, dopo otto anni dicollaborazione, ha annunciato laseparazione tra i soci fondatoriAlessandro Accinni e Fran­cesco Cartolano. Lo studioAccinni Cartolano proseguel'attività con la denominazioneAccinni. Francesco Cartolanoè migrato in Giliberti Triscor­nia.Discese significative per due

law firm di spicco come GianniOrigoni Grippo Cappelli &Partners (dal 1 al 9 posto) e dal5 all'11 BonelliErede. Il boomdi crescita è certamente quellodi Carnelutti Studio LegaleAssociati, passato dal 96 al 14°posto. In questo contesto la clas­sifica degli studi legali più attivivede al primo posto Gatti Pa­vesi Bianchi, 9 un anno fa, con12 operazioni (+6) per un con­trovalore di 7,248 miliardi euro.

"Siamo estremamente felici delrisultato non solo perché conse­guito in un trimestre non sempli­ce ma per la qualità e quantitàdelle operazioni in cui lo studioè stato coinvolto. Crediamo sia ilrisultato della qualità del nostrolavoro e dell'impegno che impie­ghiamo in ogni operazione" spie­ga Stefano Valerio managingpartner di Gatti Pavesi Bianchi.Tra le operazioni più importan­ti da segnalare l'opa Intesa/Ubiin cui assiste Intesa Sanpaolo."Gli effetti del coronavirus sa­ranno negativi. Allo stato non èprevedibile quanto, dipende nonsolo da quando ne uscirà l'Italiama anche dal resto del mondo.Questa crisi nel medio terminefavorirà le aggregazioni ma tut­to dipenderà dalla durata dellaemergenza sanitaria e dal bloccodella operatività".Al secondo posto Ntcm Stu­

dio Legale, 4º un anno fa, increscita di 2 posizione sul pariperiodo 2019, con 11 operazioniper un controvalore di 146 milio­ni dollari. "Sul fronte M&A, i tri­mestri veramente difficili sonoquelli che devono ancora venire.Quello che si è appena concluso,pur avendo fatto in tempo a es­sere condizionato dalle misureadottate dal Governo per con­tenere l'epidemia, può essereconsiderato l'ultimo della fasepre­Coronavirus più che il pri­mo della fase post­Coronavirus",spiega Pietro Zanoni, equitypartner dello studio Nctm. Trale operazioni si segnalano l'assi­stenza a Vodafone nell'accordocon Tim per la condivisione dellacomponente attiva della rete 5G,la condivisione degli apparatiattivi della rete 4G e l'amplia­mento dell'attuale accordo dicondivisione delle infrastruttu­re di rete passive e l'assistenzaal Gruppo Nexive, competitor diPoste Italiane nei servizi postalie di spedizione, nella vendita delsuo complesso aziendale a unajoint venture di Mutares e PostNL. "Già prima dell'epidemial'Italia era un paese in vendita.Da questa crisi usciremo piùindeboliti di altri paesi, sicchéassisteremo a un periodo in cuigli stranieri potranno fare vere eproprie razzie tra le imprese ita­liane. In questo senso, il nostropaese sarà molto interessante.Peraltro, siccome anche i paesidai quali proviene gran partedel flusso M&A inbound (Usa,Uk, Germania e Francia) stannoattraversando, seppur in ritardorispetto a noi, una crisi altret­tanto lacerante, non è dato sa­pere quando effettivamente gliinvestitori provenienti da queste

per un controvalore di 146 milio­ni dollari. "Sul fronte M&A, i tri­mestri veramente difficili sonoquelli che devono ancora venire.Quello che si è appena concluso,pur avendo fatto in tempo a es­sere condizionato dalle misureadottate dal Governo per con­tenere l'epidemia, può essereconsiderato l'ultimo della fasepre­Coronavirus più che il pri­mo della fase post­Coronavirus",spiega Pietro Zanoni, equitypartner dello studio Nctm. Trale operazioni si segnalano l'assi­stenza a Vodafone nell'accordocon Tim per la condivisione dellacomponente attiva della rete 5G,la condivisione degli apparatiattivi della rete 4G e l'amplia­mento dell'attuale accordo dicondivisione delle infrastruttu­re di rete passive e l'assistenzaal Gruppo Nexive, competitor diPoste Italiane nei servizi postalie di spedizione, nella vendita delsuo complesso aziendale a unajoint venture di Mutares e PostNL. "Già prima dell'epidemial'Italia era un paese in vendita.Da questa crisi usciremo piùindeboliti di altri paesi, sicchéassisteremo a un periodo in cuigli stranieri potranno fare vere eproprie razzie tra le imprese ita­liane. In questo senso, il nostropaese sarà molto interessante.Peraltro, siccome anche i paesidai quali proviene gran partedel flusso M&A inbound (Usa,Uk, Germania e Francia) stannoattraversando, seppur in ritardorispetto a noi, una crisi altret­tanto lacerante, non è dato sa­pere quando effettivamente gliinvestitori provenienti da queste

regioni potranno tornare a guar­dare con interesse all'Italia". Inmerito ai recenti interventi delgoverno in tema di golden po­wer, Zanoni aggiunge: "una dife­sa da comportamenti predatorida parte di imprese extra Ue èforse necessaria in questo gravemomento di difficoltà del nostrosistema industriale. Tuttavia,occorre trovare un ragionevoleequilibrio rispetto alle esigenzedi assicurare la più ampia li­bertà degli investimenti esteriche possono avere effetti più chepositivi per le imprese italianein termini di crescita. Quindi, ènecessario che le eventuali re­strizioni non siano indiscrimina­te o con soglie troppo basse, masiano limitate agli investimentiextra Ue in imprese attive insettori strategici o in settori chepossano avere un impatto sullecapacità del paese di soddisfarei bisogni essenziali dei propricittadini per evitare problemi diordine pubblico (es. farmaceuti­ca o agroalimentare)".Al terzo posto Chiomenti,

stabile, con 9 operazioni (­3) eun controvalore di 1,362 mi­liardi dollari. 4 Gattai MinoliAgostinelli & Partners, 18°un anno fa, con 6 operazionipari a 2,027 miliardi dollari.Le operazioni più significativeseguito sono Engineering/Bain,Iren/Snam e Lanificio dell'Olivo/Ethica Global Investments. "Lostudio ogni anno ha fatto meglioe quest'anno prima della pande­mia c'erano tutti i presuppostiper un anno straordinario. Sia­mo più piccoli come numero diavvocati rispetto a chi ha sem­pre dominato queste classifiche,ma il mercato ci riconosce qua­lità e dedizione", dice BrunoGattai, managing partner del­lo Studio Gattai, Minoli, Agosti­nelli & Partners che aggiunge:"Nel secondo trimestre si potràchiudere qualche deal che eragià avviato e relativo a settoriche hanno sofferto meno. Il terzotrimestre sarà ancora peggiore.Speriamo di vedere un po' diluce nel quarto. L'Italia restaun mercato interessante perm&a. Il tessuto imprenditoria­le è straordinario e alla fine inun modo o nell'altro l'Europaaiuterà i paesi maggiormentecolpiti", conclude.

pari a 2,027 miliardi dollari.Le operazioni più significativeseguito sono Engineering/Bain,Iren/Snam e Lanificio dell'Olivo/Ethica Global Investments. "Lostudio ogni anno ha fatto meglioe quest'anno prima della pande­mia c'erano tutti i presuppostiper un anno straordinario. Sia­mo più piccoli come numero diavvocati rispetto a chi ha sem­pre dominato queste classifiche,ma il mercato ci riconosce qua­lità e dedizione", dice BrunoGattai, managing partner del­lo Studio Gattai, Minoli, Agosti­nelli & Partners che aggiunge:"Nel secondo trimestre si potràchiudere qualche deal che eragià avviato e relativo a settoriche hanno sofferto meno. Il terzotrimestre sarà ancora peggiore.Speriamo di vedere un po' diluce nel quarto. L'Italia restaun mercato interessante perm&a. Il tessuto imprenditoria­le è straordinario e alla fine inun modo o nell'altro l'Europaaiuterà i paesi maggiormentecolpiti", conclude.

Al 5° posto Orrick, con uncalo dal 2 di un anno fa, con 6operazioni (­7) e un controvaloredi 26 milioni dollari. Orrick haassistito, tra le altre, Persico spa,multinazionale italiana sellaproduzione di stampi e impiantinel settore automotive, nell'ac­quisizione di due rami di aziendetedesche operative nel medesi­mo settore e Acs Dobfar nel clo­sing dell'operazione di cessionedello stabilimento farmaceuticoGlaxoSmithKline di Verona. "Lostudio, nei primi 2 mesi del 2020,grazie alla grande liquidità pre­sente sul mercato, ha continuatoa fare operazioni", dice GuidoTesta, head di Orrick Italia. "Ioprevedo un rallentamento nelleoperazioni di M&A nel secondo eterzo trimestre del 2020, dovutoalla necessità di capire come econ quali tempi il paese usciràdall'emergenza sanitaria e re­cupererà da un punto di vistaeconomico il terreno perdutodurante il periodo di lockdown.Nell'ultimo trimestre 2020 as­sisteremo a un deciso recuperonel settore del M&A, grazie alleopportunità che si creeranno inseguito all'inevitabile riduzionenella valutazione delle targetcompanies. Sul Golden powerla ratio alla base della norma,concettualmente inaccettabilein un contesto di mercato liberoe globale, diventa accettabile eanzi addirittura necessaria in unperiodo di emergenza nazionale,al fine di evitare che le nostreaziende divengano facili prede dispregiudicati o peggio non gradi­ti investitori stranieri"."I processi di M&A che in­

terverranno oggi anche conriguardo a realtà che operanonei numerosi nuovi settori stra­tegici considerati dal decreto",

Data: 20.04.2020 Pag.: 34Size: 1672 cm2 AVE: € 80256.00Tiratura: 58779Diffusione: 21671Lettori: 100000

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aziende divengano facili prede dispregiudicati o peggio non gradi­ti investitori stranieri"."I processi di M&A che in­

terverranno oggi anche conriguardo a realtà che operanonei numerosi nuovi settori stra­tegici considerati dal decreto",commenta l'of counsel di Cba,Paolo Carrière, "dovrannodistricarsi oltre che, ove appli­cabili, tra notifiche antitrust,regimi autorizzativi speciali edisciplina delle Opa, anche tra imeccanismi vari in cui si posso­no sostanziare i Golden Power:veti, autorizzazioni, condizioni,divieti di cessione. Il processo diM&A potrà pertanto risultarespesso più lungo e macchinoso,non essendo peraltro sempreben chiari i passaggi procedu­rali e gli effetti giuridici di queimeccanismi oltre che della loromancata attivazione".

commenta l'of counsel di Cba,Paolo Carrière, "dovrannodistricarsi oltre che, ove appli­cabili, tra notifiche antitrust,regimi autorizzativi speciali edisciplina delle Opa, anche tra imeccanismi vari in cui si posso­no sostanziare i Golden Power:veti, autorizzazioni, condizioni,divieti di cessione. Il processo diM&A potrà pertanto risultarespesso più lungo e macchinoso,non essendo peraltro sempreben chiari i passaggi procedu­rali e gli effetti giuridici di queimeccanismi oltre che della loromancata attivazione".

Stefano Valerio

Pietro Zanoni

L'andamento di fusioni e acquisizioni in Europa, trimestreper trimestre, dal 2015 a oggi, e i settori maggiormente coinvolti

Fonte: Mergermarket

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CBA STAMPA 3

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Cms: l'Europa continua a essere mercato di venditacontinua ad essere un mercatoL'Europa

di vendita. Tutti i Paesi europei applica­no al giorno d'oggi tecniche di allocazio­ne del rischio "favorevoli al venditore",

mentre gli Stati Uniti continuano a privilegiarefermamente l'acquirente. E' quanto emerge delladodicesima edizione dell'European M&A Study2020 di Cms sulle operazioni di M&A in Europa.Un'analisi pluriennale sulle principali misure le­gali nell'ambito degli accordi di M&A, effettuatosu un database che prende in considerazione piùdi 4.600 operazioni. Cms ha rivelato che quasi lametà delle operazioni è relativa ad acquirenti cheentrano in un nuovo mercato (46%) o acquisisconoknow­how o competenze (41%). La percentuale diqueste operazioni è aumentata dal 2018 (rispetti­vamente del 32% e 23%). Un quinto delle opera­

zioni è rappresentato invece dall'acquisizione diun concorrente. I risultati principali dell'analisievidenziano una crescita dell'utilizzo di strumen­ti tecnologici legali, l'applicazione più frequentedelle Polizze Warranty&Indemnity ­ aumentodal 2 al 19% di tutte le transazioni, utilizzate inquasi la metà delle transazioni di valore superiorea 100 milioni di euro, la graduale diminuzionedell'utilizzo del meccanismo del purchase priceadjustment ­ nel 45% di tutte le operazioni, inaumento di un punto percentuale rispetto all'an­no precedente, ma notevolmente al di sotto dellivello medio dei tre anni precedenti e la confermadella tendenza a rialzo del meccanismo di lockedbox ­ nel 56% delle operazioni senza Ppa, eviden­ziando il desiderio delle parti di avere quanta piùcertezza possibile.

Ora va valutato l'impatto del nuovo golden powerM&A, la classifica dei migliori legal advisor in Italia nel primo trimestre 2020

per valore e per numero delle operazioni (dati espressi in dollari)

Fonte: Mergermarket

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Bruno Gattai Guido Testa Paolo Carrière

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