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Mattia Lettieri

Corso pratico di Economia politica:Microeconomia

con test di valutazione

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I edizione: ottobre

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5

Indice

9 INDICE FIGURE 9

13 PROFILO DELL’AUTORE

17 ABSTRACT

23 PREFAZIONE

29 Capitolo I

La nascita dell’economia

1. Che cosa è l’economia, 29 - 1.1Le scelte degli agenti, 31- 2. Flusso circolare

del reddito, 34 - 3. Gli strumenti a disposizione degli economisti, 36- 4. Le

grandezze economiche, 37- 5. La rappresentazione grafica, 38 -6.Microeconomia,

41- 7. L’evoluzione delle idee, 42 - 8. L’economia classica, 44 - 8.1Adam Smith,

45 - 8.2Thomas Robert Malthus, 46 - 8.3 Ricardo, 47 - 8.4Marx, 48 - 9. La

scuola neoclassica, 49 - 9.1La rivoluzione Keynesiana, 51 - 9.2I nuovi

Keynesiani, 53 - 10. Le nuove frontiere, 54

57 Capitolo II

Il consumatore

1. Le scelte del consumatore, 57 - 2. I bisogni economici, 58 - 3I

beni economici, 59 - 4. L’uomo economico, 61 - 5. Utilità, 62 -

5.1Utilità cardinale e utilità ordinale, 65 - 6. Le curve di

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6

indifferenza, 66 - 7. l saggio marginale di sostituzione, 73 - 8. Beni

complementari e beni perfettamente sostituibili, 75 - 9. ... Il vincolo di

bilancio, 78 - 9.1Variazioni di reddito, 81 - 9.2 Variazioni del prezzo,

87 - 10. Gli spostamenti della curva di domanda, 92 - 12.1Elasticità

della domanda rispetto al prezzo, 96 - 12.2Elasticità della domanda

rispetto al reddito, 101 - 12.3Elasticità incrociata della domanda, 102

105 Capitolo III

L’impresa

1. L’impresa, 105 - 2. I fattori produttivi, 108 - 3. La funzione di produzione,

110 - 4. La legge dei rendimenti marginali decrescenti, 111 - 5. Rendimenti di

scala , 115 - 6. La scelta della combinazione di fattori ottimali, 119 - 7. Le

funzioni di costo, 123 - 7.1 I costi dell’impresa nel breve periodo, 125 - 7.2 I

costi dell’impresa nel lungo periodo, 129 - 7.3 La differenza tra ricavi totali e

costi totali, 133 - 7.4 L’eguaglianza tra ricavi marginali e costi marginali, 135

- 8. La curva di offerta dell’impresa, 137

143 Capitolo IV

Vari tipi di mercato

1. Equilibrio di mercato, 143 - 1.1Concorrenza perfetta , 143 - 1.2 Monopolio,

148 - 2. Benessere dei consumatori, 152 - 3. Equilibrio e concorrenza perfetta,

154 - 3.1Oligopolio, 154 - 3.2Concorrenza monopolistica, 158 - 4. I prezzi dei

fattori produttivi, 159 - 4.1La massimizzazione del profitto, 160 - 4.2 Equilibrio di

mercato, 164 - 5. La distribuzione personale del reddito, 169

173 Capitolo V

Equilibrio economico generale

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7

1.L’Equilibrio, 173 -2. L’equilibrio economico generale walrasiano, 174 - 3.

Economia di puro scambio, 175 - 4. La scatola di Edgeworth, 176 - 4.1 Gli

scambi e l’efficienza economica, 182 - 5. Il concetto di ottimo paretiano, 183 - 6. L’equilibrio economico generale in un’economia di puro scambio, 184 - 7. I teoremi dell’economia del benessere, 190- 8. Efficienza ed equità, 192 - 9. Equilibrio economico generale non Walrasiano, 194

199 Capitolo VI

Lo Stato e l’economia

1. Lo Stato, 199 - 2. I fallimenti del mercato, 199 - 3. I beni economic, 201 -

3.1 Intervento pubblico, 202 - 4. L’attività redistributiva dello Stato, 203 - 4.1

L’imposizione di tributi, 204 - 4.2 Gli effetti di un tributo sugli scambi, 206 - 5. L’emanazione di regole di condotta da parte dello Stato, 210

213 CONCLUSIONI

217 SLIDE

411 TEST DI AUTOVALUTAZIONE

411 Capitolo I - 425 Capitolo III - 431 Capitolo IV - 437 Capitolo

V - 443 Capitolo VI

447 RISPOSTE

449 BIBLIOGRAFIA

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9

Indice figure

Figura 1: rappresentazione grafica .......................................................... 39

Figura 2: utilità totale .............................................................................. 63

Figura 3: utilità marginale ....................................................................... 64

Figura 4: paniere dei beni ........................................................................ 67

Figura 5: paniere dei beni ........................................................................ 68

Figura 6: utilità ........................................................................................ 70

Figura 7: curva di indifferenza ................................................................ 71

Figura 8: mappa di indifferenza .............................................................. 72

Figura 9: saggio marginale di sostituzione .............................................. 74

Figura 10: beni perfetti sostituti .............................................................. 76

Figura 11: beni perfettamente complementari......................................... 77

Figura 12: vincolo di bilancio ................................................................. 79

Figura 13: mappa delle curve di indifferenza .......................................... 80

Figura 14: spostamento del vincolo di bilancio ...................................... 82

Figura 15: variazioni del reddito ............................................................. 83

Figura 16: curva di Engel ........................................................................ 85

Figura 17: curva di Engel nel caso di beni: di prima necessità,

inferiori e di lusso ........................................................................................ 86

Figura 18: aumento del prezzo ................................................................ 88

Figura 19: modificazioni nell'equilibrio del consumatore ....................... 89

Figura 20: curva di domanda individuale ................................................ 91

Figura 21: spostamenti della curva di domanda ...................................... 92

Figura 22: curva di domanda del mercato ............................................... 95

Figura 23: curva di domanda elastica e rigida ......................................... 98

Figura 24: diminuzione del prezzo .......................................................... 99

Figura 25: elasticità della domanda rispetto al prezzo .......................... 100

Figura 26: curva di prodotto medio e curva di prodotto marginale....... 113

Figura 27: esempio di produzione ......................................................... 116

Figura 28: isocosto ................................................................................ 121

Figura 29: massimo livello di output al costo minimo .......................... 122

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10

Figura 30: costi fissi .............................................................................. 126

Figura 31: curve di costo medio e marginale ........................................ 128

Figura 32: funzione di costo totale ........................................................ 131

Figura 33: le funzioni di costo medio e marginale nel lungo periodo ... 132

Figura 34: funzione di ricavo totale ...................................................... 134

Figura 35: funzione di ricavo marginale ............................................... 136

Figura 36: quantità di output offerta dall’impresa ................................ 137

Figura 37: offerta complessiva di un dato bene .................................... 139

Figura 38: offerta perfettamente rigida ................................................. 140

Figura 39: spostamento della curva di offerta ....................................... 141

Figura 40: curva di domanda e curva di offerta .................................... 145

Figura 41: prezzo non di equilibrio ....................................................... 146

Figura 42: tetto per il prezzo ................................................................. 147

Figura 43: retta di ricavo marginale ...................................................... 150

Figura 44: equilibrio del monopolista ................................................... 151

Figura 45: confronto fra monopolio e concorrenza perfetta.................. 152

Figura 46: punto di domanda ................................................................ 162

Figura 47: diminuzione della quantità domandata ................................ 163

Figura 48: curva di domanda di mercato ............................................... 164

Figura 49: curva di lavoro ..................................................................... 166

Figura 50: offerta aggregata .................................................................. 167

Figura 51: prezzo e quantità di equilibrio ............................................. 168

Figura 52: mappa di indifferenza di Robinson ...................................... 177

Figura 53: mappa di indifferenza di Venerdì ........................................ 178

Figura 54: scatola di Edgeworth ............................................................ 180

Figura 55: situazione di Robinson ......................................................... 181

Figura 56: curve di indifferenza di Robinson ........................................ 186

Figura 57: curve di indifferenza di Venerdì .......................................... 187

Figura 58: scatola di Edgeworth ............................................................ 188

Figura 59: scatola di Edgeworth ............................................................ 193

Figura 60: gli effetti di un tributo sugli scambi ..................................... 207

Figura 61: traslazione di un tributo ....................................................... 208

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13

Profilo dell’autore

Mattia Lettieri

Mattia Lettieri, classe 1968, laurea in Economia e commercio, in

Economia ed Amministrazione degli Enti Pubblici con

specializzazione in Storia Economica e delle Dottrine Politiche,

abilitato alla libera professione di Revisore legale dei Conti,

Promotore Finanziario, Tributarista, Consulente di Investimento,

Consulente di Direzioni ed Organizzazione Aziendale ed esperto in

aziende e imprese.

Ha svolto attività di collocamento al pubblico di valori mobiliari e

servizi finanziari, per conto di prestigiosi gruppi bancari. Esperto

come docente esterno in discipline giuridiche ed economiche. È stato

componente del nucleo di valutazione del comune di Solofra, del

comune di Sirignano ed è stato presidente del Collegio dei Revisori

Contabili del comune di Solofra.

Ha pubblicato per conto di riviste nazionali saggi su: Finanziamenti

agevolati e contributi a fondo perduto per l’autoimprenditorialità,

Licenziamento per giusta causa e giustificato motivo soggettivo, I

nuovi obblighi contabili per i professionisti, Il mondo dei confidi a

supporto delle imprese, Il falso in bilancio, Basilea 2 e la crisi

finanziaria globale.

Inoltre ha pubblicato presso l’Università degli Studi di Salerno,

sulla rivista semestrale “Esperienze di impresa” il saggio La

comunicazione finanziaria e la finanza agevolata. Infine ha redatto i

seguenti manuali: I principi contabili internazionali, Professione

mediatore creditizio, disciplina e operatività, Il project financing, Gli

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intermediari di assicurazione, I confidi come risorse per le PMI, La

trasparenza bancaria.

È vice-delegato regionale della Campania dell’Istituto nazionale

dei tributaristi. Ricopre la carica di delegato provinciale dei revisori

legale dei Conti. Attualmente ricopre la carica di revisore legale unico

dell’A.IR., Regione Campania. È Professore di Economia Politica,

presso l’Università telematica Pegaso e cultore di materia, presso,

l’Università la Parthenope di Napoli.

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L’introduzione è a cura di Luigi Picariello

Dal 20.03.1980 nel Corpo della Guardia di Finanza.

Attualmente Comandante della Squadra Operativa e Comandante

Interinale della Tenenza di Solofra, occupandosi di tutti i servizi

demandati, in particolare verifiche e controlli in materia di:

contrasto all'evasione ed elusione fiscale;

contrasto all'economia sommersa, nella sua duplice forma del

sommerso "d'azienda" e "di lavoro";

contrasto al fenomeno del gioco illecito;

controlli sulla spesa pubblica, con particolare riferimento agli

incentivi

alle attività produttive, al settore delle uscite comunitarie e

delle connesse risorse nazionali di cofinanziamento, nonché al

comparto della spesa sanitaria;

contrasto alla contraffazione di marchi e alla pirateria

audiovisiva;

funzione di polizia giudiziaria.

In data 22/11/2011 conseguita la Laurea in Giurisprudenza presso

l’Università Telematica Pegaso con sede in Napoli.

In data 19/07/2012 conseguito attestato per Mediatore

Professionista.

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17

Abstract

This paper provides an introduction to the principles of economy,

and its aim is to provide an understanding of what is economy or the

science which studies how human behavior, having access to limited

resources, performs in order to satisfy economic needs.

In addition, the text undertakes the task to enlighten the reader on

the vital roles of the themes of economy, its historical evolution, the

types of economic systems and the functioning of the economic

system.

This considered, there will be the presentation of various

theoretical fundamentals of classical microeconomics divided into

major topics: market economics, welfare economics, market failures

and failures of the State.

Throughout the text actual examples will be used, employing

graphs with numerical examples in order to facilitate the

understanding of the concepts.

Microeconomics relates to the numerous economic relations that

exist between economic agents, namely: the family, firms, the State,

the banks and the financial system, the rest of the world.

The term used when the economic relations between economic

agents occur through the impersonal mechanism of the market is

market economies, which in turn are distinguished in market

economy, planned economy and mixed economy.

The relationships that exist within an economic system are then

analyzed, namely the circular flow of income, the tools available to

economists and the size of the economies.

The paper traces its evolution in relation to the evolution of ideas,

which have attempted to interpret the facts, and to a description of the

economic facts, as they have taken place in time.

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18

The starting point is, therefore, classical political economy which

can be considered a product of the Industrial Revolution and its

economists Smith and Ricardo. The divergences between the theories

of the classical economists are identified by Karl Marx. On the one

hand, he share some points with Ricardo while on the other hand he

placed the study of economics in a broader context.

Classical economics is followed by neoclassical economics where

the form of an ideal market operating in conditions of perfect

competition is considered. The neo-classical vision was based on

liberalism and on the benefits of the free market. In addition, however,

to the model of perfect competition and monopoly, other forms of

market such as the oligopoly and monopolistic competition were

being studied, extending where possible, a marginal analysis.

The economist John Maynard Keynes, and in particular the

publication of his work, General Theory of Employment, Interest and

Money, is credited with contributing to the resolution of the great

crisis of 1929. The understanding of the functioning of the Keynesian

economic system still has a role of great importance today.

Microeconomics studies the behavior of the individual consumer.

Starting from this point of view, consumer choice, economic needs

and economic goods and the behavior of the individual and utility will

be examined.

In reference to the level of utility procured to the consumer, the

determination of the indifference curves will be demonstrated through

graphs.

In order to give a more precise explanation of the relations of

exchange of one asset for another, economists resort to the concept of

marginal rate of substitution. Graphs will be used to show the different

shapes that the indifference curves can assume based on the

relationship that links two assets together. The budget constraint will

be examined, as well as the stability of the consumer, changes in

income and price changes.

The analysis of the demand curve inherent to the consumer its

individual movements cannot be excluded. The demand curve of the

market will be determined as well as the elasticity of demand.

In addition to the behavior of the individual consumer

microeconomics also studies the behavior of firms and in particular,

their objectives, decisions and constraints. When it comes to speaking

of businesses the discussion regards productive factors, or inputs,

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production functions, returns to scale and the choice of the optimum

factor combination.

In order to produce, the entrepreneur has to sustain costs and

therefore must choose the combination that allows him to produce the

maximum quantity of output at the lowest possible cost in order to

achieve profit maximization.

The analysis of the four market structures, that is to say perfect

competition, monopoly, oligopoly and monopolistic competition,

including descriptions of the various structures will be looked into.

The supply and demand of goods will be the next factor considered,

as they are influenced by the prices of other goods, and no longer in

function of its price. In this case, the general walrasian economic

theory, in other words, the conditions in an economic system which

ensure equality between supply and demand in all markets

simultaneously; the general economic equilibrium in a pure exchange

economy, the theorems of welfare economics and general equilibrium

which are not Walrasian.

The paper will strive to understand under which conditions the free

market, that is, the choices made by individual economic agents with a

view to maximizing the utility to the consumer and profit for the

producer, lead to a result that can be classified as "optimal" ; if State

intervention is beneficial or harmful from the point of view of

efficiency.

The four main ways in which the State acts will be analyzed ,

especially the fourth since it is the object of the study of economic

politics.

When, however, the market does not produce results which can be

considered socially optimal (called market failures) State intervention

can improve overall well-being and therefore be auspicable for the

purpose of efficiency.

State intervention can be contemplated when it is deemed

necessary to guarantee fairness.

Economic goods, the characteristics of private goods and public

goods will all be analyzed intrinsically to market failures.

The latter may imply a failure of the market caused by the non-

excludability and non-rivalry related particularly to the problem of

externalities.

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20

There will be a consideration of how State intervention can be

justified for a number of goods, but also as a remedy for market

failures.

The text goes on to consider the imposition of taxes using the

criteria of efficiency and equity. It will conclude, finally, with the

examination of the displacement of the supply curve due to the

introduction of a tariff.

In conclusion, it can be safely said that the aim of the author, Prof.

Lettieri, has been largely achieved, namely, to provide the reader with

a simple guidebook and at the same time give those who read an

understanding of the economic concepts which are now essential to

whoever will one day want to undertake the difficult journey of being

an economist.

Prof.ssa Bianca Tino

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23

Prefazione

Il presente lavoro fornisce un’introduzione ai principi

dell’economia, ed ha come obiettivo quello di far comprende, che

cos’è l’economia ovvero la scienza che studia i comportamenti umani

volti a soddisfare i bisogni economici avendo a disposizione mezzi

scarsi.

Inoltre il presente lavoro ha anche il compito di far conoscere i

ruoli fondamentali dei soggetti dell’economia, l’evoluzione storica, i

tipi di sistemi economici e il funzionamento del sistema economico.

Vengono, quindi, presentati alcuni fondamenti teorici della

microeconomia classica suddivisi in grandi temi: l’economia di

mercato, l’economia del benessere, i fallimenti del mercato e quelli

dello Stato.

Nel seguente testo vengono utilizzati esempi concreti, attraverso

grafici, con esempi numerici, al fine di facilitare la comprensione dei

concetti.

La microeconomia ha per oggetto le numerose relazioni

economiche che esistono tra agenti economici, ovvero: le famiglie, le

imprese, lo Stato, le banche, il sistema finanziario e il resto del

mondo.

Quando le relazioni economiche tra agenti economici avvengono

attraverso il meccanismo impersonale del mercato si parla di

economie di mercato, le quali si distinguono in economie di: mercato,

pianificate e miste.

Verranno quindi analizzate le relazioni che esistono all’interno del

sistema economico ossia il flusso circolare del reddito, gli strumenti a

disposizione degli economisti e le grandezze economiche.

Si ripercorre la sua evoluzione in relazione all’evoluzione delle

idee, che ha cercato di interpretare i fatti stessi, e alla descrizione dei

fatti economici, così come si sono succeduti nel corso del tempo.

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Si parte, quindi, dall’economia politica classica che può essere

considerata il prodotto della Rivoluzione Industriale e i suoi

economisti quali Smith e Ricardo. Le disarmonie delle teorie degli

economisti classici vengono individuate da Karl Marx . Quest’ultimo,

da una parte condivideva alcuni punti di Ricardo mentre dall’altra

collocò lo studio economico in un contesto più ampio.

All’economia classica segue l’economia neoclassica dove si

considera la forma di mercato ideale quella che si basa sulla

concorrenza perfetta. La visione neoclassica era basata sul liberalismo

e sui benefici derivanti dal libero mercato. Oltre, però, al modello di

concorrenza perfetta e di monopolio si iniziò a studiare altre forme di

mercato come l’oligopolio e la concorrenza monopolistica cercando di

estendere, dove possibile, l’analisi marginalista.

All’economista John Maynard Keynes, il quale ha elaborato la

Teoria generale dell’occupazione dell’interesse e della moneta, è

associato il prestigio di aver risolto la grande crisi del 1929. Infatti, la

comprensione del funzionamento dei sistemi economici di Keyenes

riveste ancora oggi grande rilevanza.

La microeconomia studia il comportamento del singolo

consumatore, per cui verranno esaminate: le scelte del consumatore, i

bisogni economici e i beni economici, il comportamento del singolo

soggetto e l’utilità.

In riferimento al livello di utilità arrecato al consumatore verrà

mostrato graficamente la determinazione delle curve di indifferenza.

Per poter spiegare in modo più preciso le relazioni di scambio di un

bene con un altro gli economisti ricorrono al concetto di saggio

marginale di sostituzione. Con l’ausilio di grafici verrà mostrato la

forma diversa che le curve di indifferenza possono assumere in base

alla relazione che lega tra loro due beni. Si esaminerà il vincolo di

bilancio, l’equilibrio del consumatore, le variazioni di reddito e le

variazioni del prezzo.

Inerente al consumatore non si può non analizzare la curva di

domanda individuale e i suoi spostamenti. Verrà determinata anche la

curva di domanda del mercato e l’elasticità della domanda.

Oltre al comportamento del singolo consumatore le microeconomia

studia anche il comportamento delle imprese. In particolar modo i suoi

obiettivi, decisioni e vincoli. Quando si parla di imprese si parla

anche: di fattori produttivi, ovvero degli input, di funzione di

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25

produzione, di rendimenti di scala e di scelta della combinazione di

fattori ottimali.

L’imprenditore per poter produrre deve sostenere dei costi, deve

quindi scegliere la combinazione che gli consente di produrre la

massima quantità di output al più basso costo possibile per poter

realizzare la massimizzazione dei profitti.

Si considera l’analisi delle quattro strutture di mercato, ovvero

concorrenza perfetta, monopolio, oligopolio e concorrenza

monopolistica, includendo le descrizioni delle diverse strutture.

In seguito verrà considerata la domanda e l’offerta di un bene

influenzate anche dai prezzi degli altri beni, e non più in funzione del

suo prezzo. In questo caso si analizzerà: l’equilibrio economico

generale walrasiano, ovvero le condizioni che in un sistema

economico assicurano l’eguaglianza fra domanda ed offerta in tutti i

mercati contemporaneamente; l’equilibrio economico generale in

un’economia di puro scambio, i teoremi dell’economia del benessere e

l’equilibrio economico generale non Walrasiano.

Si cercherà di capire sotto quali condizioni il libero mercato, cioè le

scelte autonomamente compiute dagli agenti economici in vista della

massimizzazione, dell’utilità per il consumatore e del profitto per il

produttore, conducono ad un risultato che sia qualificabile come

“ottimale”.

Nel caso in cui, invece, il mercato non produce risultati socialmente

ottimali (detti fallimenti del mercato) l’intervento dello Stato può

migliorare il benessere complessivo e dunque rivelarsi auspicabile per

ragioni di efficienza. L’intervento dello stato può essere concepito

anche quando è dettato da ragioni di equità.

Inerente ai fallimenti del mercato si analizzeranno: i beni

economici, le caratteristiche dei beni privati e i beni collettivi.

Quest’ultimi possono implicare il fallimento di mercato per la non

escludibilità e la non rivalità legati soprattutto al problema delle

esternalità.

Di come l’intervento dello Stato può essere giustificato per una

serie di beni ma anche per rimediare ai fallimenti del mercato.

L’imposizione dei tributi attraverso il criterio dell’efficienza e il

criterio dell’equità. Analizzando, infine, il caso dello spostamento

della curva di offerta a causa dell’introduzione di un tributo.

In conclusione, si può tranquillamente affermare che l’obiettivo,

dell’autore, Prof. Lettieri, è stato ampiamente raggiunto, ovverosia,

Page 26: A13 495 · Gli spostamenti della curva di domanda, 92 - 12.1Elasticità della domanda rispetto al prezzo, 96 - 12.2Elasticità della domanda rispetto al reddito, 101 - 12.3Elasticità

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quello di fornire a chi legge un manuale semplice e nello stesso tempo

utile a far comprendere quei concetti economici che oggi sono

fondamentali a chi vorrà un domani intraprendere il difficile cammino

dell’ economista.

Luigi Picariello

Maresciallo Capo

Dott. in Giurisprudenza