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Il lavoro qui presentato rappresenta la summa della Campagna di informazione, sensibilizzazione, educazione ambientale “Sostenibilità …cosa, come e dove”, condotta nel 2010-2011 dal CEDAM, Centro di Educazione e Documentazione Ambientale dell’Università della Calabria. Svolta in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’Educazione ed il Dipartimento di Ecologia dell’Università della Calabria, la Campagna ha visto la partecipazione corale di docenti e studenti di 60 Istituti Scolastici della provincia di Cosenza, che si sono messi in gioco seguendo un iter educativo complesso, secondo le modalità di lavoro previste dall’essenza stessa dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile, ovvero collaborazione, condivisione, riflessione critica.

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CEDAM

Centro di Educazione e Documentazione Ambientale

niversità della Calabria

50 ID E E SOST E NIBI L I

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PROGETTO SCIENTIFICO: VIVIANA BURZA, VITTORIA CARNEVALE

PROGETTO GRAFICO: ANTONIO PELLEGRINO

TESTI: VITTORIA CARNEVALE, PAOLA CORDIALE, EMILIA DE ROSE

COORDINATORI DI RETE: GIOVANNI CERULO, LOREDANA GIANNICOLA, IOLANDA MALETTA, MARGHERITA MALETTA, IOLANDA MALETTA, FRANCO ZACCARO

GRUPPI DI PROGETTO RETE 1: -­‐ Giuseppina Azzinnari, Mariano Arcuri, Sante Spadafora, IIS IPAA-

(CS). -­‐ Annalisa Basile, Paola Pititto, Carla Cairo, Patrizia Marchegiani, Giovanna Grambone, IIS DI

BELVEDERE MARITTIMO (CS). -­‐ Patrizia Mazzei, Anita Veltri, Pia Mandato, Rita Liguori, IIS DI DIAMANTE (CS). -­‐ Valeriana Andreoli, Anna Maria Avolio, Maria Policicchio, Luigina Zicca,

CETRARO (CS) - SCUOLA PRIMARIA SAN FILIPPO. -­‐ IIS ITC- . -­‐ Maria Luisa De Ciancio, Paolo Apa, IIS . -­‐ Elisabetta Bevivino, Paola Migliore, IIS I.I.S.-I.T.C.G., COSENZA. -­‐ Antonietta Di Napoli, .

GRUPPI DI PROGETTO RETE 2: -­‐ Anna Balzano, Achiropita Toscano, DD II CIRCOLO, ROSSANO (CS) -­‐ Mirella Franco, Tommaso Stamati e Domenico Zaccaro,

TREBISACCE (CS) -­‐ Riccardo Mazziotti, Giuseppe Pomarico, Tina Potestio, Clara Latronico, ITC GEOMETRI

. -­‐ Costantina Natascia Gualtieri, Rosa Maria Frandina, Natalino Antonio Sosti, Maria Salvati, LICEO

. -­‐ Maria Rachele De Filippo, . -­‐ Giuseppe Scarcello, Giuseppina Scarcella, Teresa Toscano, Natale Agrippino, IT

CORIGLIANO CALABRO (CS). -­‐ Immacolata Noia, Antonietta Romito, Franca Marino, IC STATALE DI SPEZZANO ALBANESE

(CS). -­‐ Anna Gaudinieri, Antonietta Guarino, Anna Erboso, Lidia Gimigliano, Valeria Stancati, IC DI

TERRANOVA DA SIBARI (CS).

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GRUPPI DI PROGETTO RETE 3: -­‐ Erminia Gravante, Rosanna Lauro, Assunta Cannataro, Antonella Lombardi,

. -­‐ Rosa Alba Campese, Tiziana Foti, Antonella Vollaro, LC-ISA, LUZZI (CS). -­‐ Marcella Occhiuto, Rosanna Foti, Carlo Sicilia, IC "G. FALCONE", RENDE (CS). -­‐ Franco Nardo, Renato Parrilla, Elena Santoro, Graziella Cammalleri, IIS

- . -­‐ Teresa Mancini (per tutto il corpo docente), IC . -­‐ Maria Lucente, Patrizia Rosa, Maria Antonietta Passaniti, IC DI CAROLEI (CS). -­‐ Salvatore De Franco, Fiorella De Luca, Carmela Perrone, Pasquale De Vita, LICEO SCIENTIFICO

. -­‐ Antonietta Locco, Patrizia Garritano, Rosalba Arcuri, Loredana Giannicola, CD

BISIGNANO (CS). -­‐

Vincenza Ritacco, Teresa Straface, Antonietta Tunnera, DD 2° CIRCOLO DI ACRI (CS). -­‐ Dina Morrone, Adriana Gallo, Giuseppina Adimari, IC "G. PUCCIANO", BISIGNANO (CS). -­‐ Nelly Caruso, Brunina Drago, Loredana Rovito, Loredana Giannicola, DD 8° CIRCOLO, SCUOLA

PRIMARIA "G. DE MATERA", COSENZA.

GRUPPI DI PROGETTO RETE 4: -­‐ Raffaella Greco, Antonella Anile, Elisa Del Gaudio, Anna Iacovino, IC DI MENDICINO (CS). -­‐ Rosita Paradiso, Raffaella Aloe, Loredana Lamacchia, Franca Marchio, IIS IPSIA-IPSSC

. -­‐ Liana Ferraro, Elena Oranges, ITC PITAGORA, CASTROVILLARI (CS). -­‐ Alessandra Campanaro, Francesca Guzzo, Salvatore Leto, IIS ITCG-ISA, SAN GIOVANNI IN FIORE

(CS). -­‐ Teresa Campolongo, Vittoria Maierà, Maria Novellis, Iolanda Maletta IC

GRAVINA (CS). -­‐ Annamaria Spadaccino, Miranda Ingribelli, Vincenzo Petruzzi, IC DI LATTARICO (CS). -­‐ Maria Raffaella Pagliusi (per tutto il corpo docente), IC . -­‐ Fiorella Pupo, Rosa Maria Scarcello, Ernesto Bruno, Mario Giovanni Oliverio, IC DI ROVITO (CS). -­‐ Rosetta De Seta, Maria Carmela Belmonte, Maria Teresa Pascuzzo, Lorella Panza, IIS LS-ITCG DI

CASTROLIBERO (CS). -­‐ Brunella Gelsomino, Giuseppe Valente,

(CS). -­‐ Teresa Medaglia, Anna Sonia Leone, Iolanda Maletta, LICEO SCIENTIFICO STATALE DI SAN

GIOVANNI IN FIORE (CS). -­‐ Annarita Calafiori, Marcello Spadafora (per tutto il corpo docente), IC DI TAVERNA, MONTALTO

UFFUGO (CS). -­‐ Carmela Maria Ofelia De Franco, Filomena Abate, Teresa Costanzo, Antonia Greco, V CD

.

GRUPPI DI PROGETTO RETE 5: -­‐ Simona Maria Imbroinisi, Teresa Furano, Rosa Caruso, IC DI AIELLO CALABRO (CS). -­‐ Milena Caporale, Venera Impalà, Angela Maria Schiavo, IC "ISIDORO GENTILI" DI PAOLA (CS). -­‐ Giuseppina Maria Carelli, Cesira Balsano, Concetta Petrungaro, Margherita Maletta, I CD DI PAOLA

(CS). -­‐ Floreana Notti, Rita Mansueta, Giovanna Ruggiero, Margherita Maletta, IC DI BELMONTE

CALABRO (CS). -­‐ Fabiola Barone, Margherita Maletta, IC DI FIUMEFREDDO BRUZIO (CS). -­‐ Angela Benincasa, Ida Maria Ambrogio, Isabella Ciampalini, Gisella Scarpelli, Mario Conforti, Anna

Conforti, Francesca Nicoletti, Leonildo Russo, IC DI ROGLIANO (CS). -­‐ Giuseppina Bossio, Anna Maria Di Cianni, Maria Alessandra Galiano, IIS DI I e II GRADO

- . -­‐ Manuela Sganga (per tutto il corpo docente),

PAOLA (CS). -­‐ Luciana Marchese, Sergio La Carbonara, Margherita Maletta, IC DI CAMPORA SAN GIOVANNI

(CS). -­‐ Rosa Mazzone (per il corpo docente del plesso di S.Nicola Arcella),

A MARE (CS).

FOTO DI COPERTINA: Fonte WWF, Advertising Agency: TBWA\PARIS, Creative Director: Erik Vervroegen

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INDI C E

Presentazione 6

PA R T E I : ST O RI A DI UN PE R C O RSO

Premessa 7

I motivi di una scelta di campo 8

9

Obiettivi 9

Metodologia operativa e fasi di lavoro 10

PA R T E I I : 50 ID E E SOST E NIBI L I

Il Gruppo, i Gruppi, la Rete 12

Il Coordinatore di Rete 12

Condivisione di un Format: regole flessibili 13

Work in progress 13

RETE N° 1 Coordinatore di Rete: Giovanni Cerulo 14-36

RETE N° 2 Coordinatore di Rete: F ranco Zaccaro 37-61

RETE N° 3 Coordinatore di Rete: Loredana Giannicola 62-100

RETE N° 4 Coordinatore di Rete: Iolanda Maletta 101-137

RETE N° 5 Coordinatore di Rete: Margherita Maletta 138-181

PA R T E I I I : C O NSID E R A Z I O NI C O N C L USI V E

Uscire dai curricula tradizionali 182

Messaggi poco subliminali 183

Oltre il Gruppo di lavoro 184

Contesti e costanti 184

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Presentazione

Vengono qui presentati risultati e contenuti di un progetto 2010-2011 del CEDAM, Centro di Educazione e Documentazione Ambientale

Territoriale del sistema INFEA, Informazione, Formazione ed Educazione Ambientale. necessa chissà quante volte abbiamo sentito questa frase dibattendo i tanti problemi che la comunità civile è costretta ad affrontare in questo periodo di crescente globalizzazione, e nel bel mezzo di una crisi acuita dalla sensazione diffusa di quanto sia difficile cambiare in

popolazione e di calo della natalità.

proprio partendo dalla scuola, con tutto la pro mission, che mi sa di

impossible), insegnanti i quali la realizzazione di tante attività del progetto sarebbe stata inattuabile. A loro va il primo e più sentito ringraziamento. Con il loro aiuto è stato possibile

contesto di creatività ed entusiasmo accolto con favore da tanti Istituti scolastici.

se è stato fatto il possibile per dare spunti innovativi e contenuti avanzati,

vede università e scuole coprotagonisti e capaci di coinvolgere anche il mondo imprenditoriale. Questo mi convince sempre più che Scuola ed Università possono cambiare solo insieme, in una reciproca interazione che abbia come obiettivo programmi di studio più concreti e meglio contestualizzati, dove venga dato più spazio anche alla manualità ed al self-learning. Un grazie di cuore va infine a tutti i collaboratori del CEDAM, che hanno curato con passione

Il Responsabile dei Musei Scientifici

Prof. Pietro Brandmayr

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PA R T E I

ST O RI A DI UN PE R C O RSO

Premessa

Il lavoro qui presentato rappresenta la summa di una ricerca-azione condotta nel 2010-2011 dal CEDAM, Centro di Educazione e

niversità della Calabria, in seno alla Campagna di Informazione, Sensibilizzazione ed Educazione

cosa, finanziata dalla Regione Calabria, , dei progetti INFEA Informazione, Formazione ed Educazione Ambientale.

Il CEDAM, nato dall'accordo di programma tra il Ministero dell'Ambiente e la Regione Calabria, opera dal 1990 come Laboratorio Territoriale del sistema INFEA. Svolge dunque attività di informazione, formazione, sensibilizzazione ed educazione sui temi propri della tutela e della salvaguardia ambientale e, più in generale, su quelli legati allo sviluppo rivolge il suo impegno costante alla costruzione di una rete di relazioni fra i soggetti a vario titolo interessati: istituti scolastici, cittadini, liberi professionisti, enti locali, associazioni di categoria, imprese, associazioni ambientaliste, associazioni culturali. La rete è

e nello spazio, di un sistema di interrelazioni funzionali il Laboratorio non avrebbe ragione di esistere.

tale mission, nel 2010-2011, è stato organizzata, dunque, la Campagna di Informazione, Sensibilizzazione, Educazione Adi vita, la Campagna ha previsto azioni multiple, sinergiche e interrelate, con un unico denominatore: la promozione di una

attori di uno sviluppo realmente sostenibile.

finalità principe di implementare metodi di lavoro in grado di migliorare le conoscenze nel campo della sostenibilità, promuovendo comportamenti virtuosi a vantaggio della qualità della vita della comunità scolastica e locale. Una concezione ancora una volta

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1.

Il report delle esperienze maturate in tale percorso di lavoro e di riflessione è il cuore della pubblicazione.

I motivi di una scelta di campo

Ci siamo chiesti, nel tempo, quale fosse il significato reale, pratico, spendibile in termini di fattibilità immediata della missione del CEDAM ne viluppo Sostenibile. Come, cioè, una struttura di servizio potesse condurre alla sfera del possibile una istanza apparentemente complessa come intrecciare abilmente e far coincidere la qservizi, delle relazioni sociali, dei consumi e della produzione.

In quali termini avremmo, in sostanza, potuto contribuire a migliorare la qualità della vita, passando attraverso un percorso di natura squisitamente educativa?

Se si ragiona sul paradigma qualità della vita-sviluppo sostenibile, e se si tiene presente il modello emerso già nella Conferenza di Rio e

, ci si rende conto del fatto che il contesto nel quale è necessario operare è ad amplissimo respiro. Pare quasi un disegno utopico pensare di impegnarsi in sfide che mirino al benessere di tutti (solidarietà e rispetto dei diritti umani e sociali) attraverso nuovi modelli di produzione e consumo che diano respiro al Pianeta e rendano possibile un futuro a chi verrà dopo di noi.

La risposta

sostenibilità, partendo dallo strumento più semplice sul quale investire, quello più prezioso sebbene a più basso costo. Lo abbiamo cercato e trovato nel capitale umano.

Sostenibilità per le Scuole ha abbracciato la sfida di temi complessi ponendosi un obiettivo semplice: coinvolgere il futuro (gli studenti) e chi sul futuro lavora (i docenti) in un percorso critico e riflessivo di rivisitazione dei propri stili di vita.

Realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze d iversità della

Calabria, il Corso ha proposto un ventaglio di attività, strutturate per docenti e studenti di 60 Istituti Scolastici della Provincia di Cosenza.

1 Bertacci M., Azzali F., 2008. Verso il curricolo ecologico. Quaderni INFEA Emilia-Romagna. (7), p. 18.

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Nel complesso, il percorso ha seguito un iter educativo e metodologico, sociale, culturale ed ambientale.

Analisi del r ischio

ntero percorso si è cercato di abbracciare una scelta operativa molto precisa, netta. Per evitare, in sede metodologica di progettualità, di fare delle scuole partecipanti delle monadi operanti in regime di autorefenzialità, è stato profuso un impegno particolare, anche legato alla logistica ed alla tempistica di lavoro: creare una rete in cui le scuole fossero sollecitate ad operare in regime di stretta collaborazione, anche n competenze specifiche ed uniche di ognuna, legate evidentemente al tipo di scuola ed anche al territorio di riferimento.

necessario mettere in gioco, quale ripensamento della propria dimensione culturale, intellettuale, professionale?

La nostra ide , in fase di progettazione iniziale, era quella di creare delle comunità di pratica2 comunità di professionisti accomunati dalla necessità di risolvere gli stessi problemi per raggiungere scopi condivisi, che possono migliorare il proprio esercizio della professione attraverso il confronto riflessivo e attraverso lo scambio delle buone pratiche, ossia delle pratiche che nelle diverse esperienze hanno riscontrato sufficiente successo

Condivisione, confronto, scambio di esperienze: non sono variabili di poco conto. Significava chiedere a professionisti, con un proprio, consolidato sistema di lavoro, di rimettere in gioco se stessi, di ripensare ad un modello di ipotesi progettuale diverso, allargato a più voci, di convogliare le ener nella classe, n nelle classi, nelle scuole).

Vedremo, in sede di riflessione finale, se raggiunto.

Obiettivi

Attivare nuove prassi di lavoro per i sistemi regionali, implementando la capacità delle agenzie formative di intervenire direttamente sul territorio.

Favorire, attraverso percorsi di lavoro di ricerca-azione, la continuità del flusso prassi-teoria-prassi, in modo che nuove

2 Bertacci M., Azzali F., 2008. Verso il curricolo ecologico. Quaderni INFEA Emilia-Romagna. (7), p. 62.

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competenze diventino fruibili in curricola orientati ad uno sviluppo sostenibile .

Costruire per e con le agenzie educative coinvolte, una piattaforma operativa reale, possibile, la cui direzionalità fosse: classe-scuola-rete di scuole-contesto territoriale.

Promuovere la cultura dei sistemi educativi come laboratori

dopo la fine del percorso di lavoro.

Vedremo, in sede di riflessione finale, se e quanto prefigurato in termini di obiettivi avesse le caratteristiche del possibile o del velleitario.

Metodologia operativa e fasi di lavoro

A. Incontri di sensibilizzazione per il personale docente Sostenibilità è...per i docenti .

Le attività rivolte ai docenti sono state organizzate in incontri di

Calabria. La finalità di questa fase di lavoro è stata quella di arricchire il profilo professionale dei docenti con approfondimenti e spunti di ricerca e riflessione; in tale fase formativa due mondi si sono posti in

operativi, proposte. Un flusso di energia e di interscambio bidirezionale, che speriamo abbia arricchito due settori chiave

logica continuità.

Gli incontri di sensibilizzazione sono stati strutturati in tre livelli interrelati.

Un primo modulo di nove ore, suddiviso in tre incontri. Obiettivo di questa fase iniziale è stato quello di costruire il quadro di

percorsi educativi nelle classi.

Un secondo modulo metodologico di nove ore, suddiviso in tre incontr obiettivo di approfondire e contestualizzare le attività in classe e stabilire i presupposti operativi (gli attori coinvolti, le condizioni di fondo, i livelli di approfondimento, i temi, ecc.).

Un terzo modulo di sei ore, suddiviso in due incontri, su intento è stato

quello di approfondire, dal punto di vista tecnico e multidisciplinare,

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ambiente, con una curvatura verso gli aspetti storici, economici e sociali.

B. Laboratori progettuali:

In questa fase, che ha visto coinvolti docenti e studenti, sono stati creati i presupposti per la costituzione dei gruppi di lavoro: la loro progettualità e le loro azioni si sono concretizzate appunto nei percorsi presentati in tale sede.

azione è stata concepita in modo che le scuole entrassero sin in uno status operativo: gli incontri, svolti presso le sedi

reare un clima favorevole alla collaborazione, alla ricerca di sinergie, alla propensione a curvare, se necessario, i curricula formativi in prospettiva più ampia. Inoltre, nel corso dello svolgimento delle attività, i percorsi intrapresi sono stati monitorati, valutati e, qualche volta, ripensati e riformulati.

C. Monitoraggio, valutazione, coordinamento, organizzazione delle .

Le attività proposte sono state monitorate e valutate durante ento. Per valutare la validità delle metodologie

operative e la ricaduta dei percorsi didattici sono stati utilizzati indicatori di qualità (rapporto con il territorio, complessità, lavoro sul campo, sviluppo di qualità dinamiche, trasversalità, ricerca insieme, ecc) e indicatori di efficacia (sviluppo di capacità critiche e di ricerca di informazioni utilizzabili, capacità propositive, esplicitazione di schemi cognitivi, ecc.).

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PA R T E I I

50 ID E E SOST E NIBI L I

I l G ruppo, i G ruppi, la Rete

La costituzione dei Gruppi di lavoro nelle Scuole ha rappresentato la prima fase di operatività reale dopo il momento formativo e di confronto

In questa fase i docenti hanno attivato procedure di scambio condiviso: si trattava di monitorare e contestualizzare emergenze/esigenze/criticità interne od esterne alla scuola convogliandole in una ipotesi progettuale. È stata data particolare rilevanza a questa fase

, e quindi la sua attuazione, dipendeva dalla misura della condivisione; abbiamo cioè ritenuto tale

da parte degli studenti.

Il secondo step di lavoro ha formalizzato la seconda criticità: occorreva le discipline ed curricula tradizionali per intraprendere percorsi di unitarietà nella multidisciplinarietà, che facessero tesoro delle esperienze precedenti di ogni singolo docente. Si

resso: sperimentazioni di progettualità e stili di lavoro, ridisegnandone con pazienza metodi, tempistica e persino logistica.

team di docenti, era in sostanza quella di abbracciare un modello di progettualità sistemico, che funzionasse secondo una linea di flusso multidirezionale: nel gruppo di lavoro, tra i gruppi di lavoro. esperienze, intersecando la dimensione progettuale di circa 120 docenti, peraltro di diverso grado di scuola.

Il raggio di curvatura era forte quanto il rischio di

eccessiva pretesa. In fase di rendicontazione finale tale aspetto sarà discusso in modo approfondito.

I l Coordinatore di Rete

La responsabilità della garanzia degli equilibri e della stabilità dinamica del flusso di esperienze è stata affidata ad un Coordinatore di Rete; per tali figure di raccordo è stato proposto un Dirigente Scolastico o un docente di grande esperienza nel campo della progettualità.

un denominatore comune a tutte le ipotesi progettuali, e di assicurare

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mero in Rete

ognuno e/o le richieste provenienti dal territorio sul quale insistono le Scuole.

Infine, tali figure hanno operato il tentativo di veicolare, in modo produttivo, tutto ciò che emergeva man mano nei momenti di riflessione/discussione, in modo che si creasse un flusso di energie positive tra le Reti di Scuole: il grado di condivisione delle esperienze, in tale ottica, poteva rappresentare una misura della garanzia di successo di ogni singola unità progettuale.

Condivisione di un Format: regole flessibili

Il percorso di lavoro è stato condivisa di un format. Sebbene esso sia stato ampiamente discusso e partecipato, i Coordinatori hanno lasciato alle Scuole ampio margine di libertà, nel rispetto di:

-­‐ situazioni educative e didattiche proprie del contesto scolastico;

-­‐ altri progetti cofondanti e "cum-currenti" delle Scuole;

-­‐ singolarità ed unicità dei POF;

-­‐ pregressi metodologico-comunicativo-espressivi dei docenti;

-­‐ contestualizzazione del percorso nella realtà territoriale di riferimento.

Due punti del Format riteniamo di fondamentale rilevanza, soprattutto in funzione di una riflessione attenta sugli input/output:

idea sostenibile rappresenta la richiesta, in termini di evoluzione, alla o della scuola. Evoluzione nel senso di ri-orientamento e ri-modellamento di curricula, metodi e strategie verso prospettive di praxis, di fattività, di

ù sostenibile.

Lo spazio di riflessione è invece il punto di partenza per chi ha pensato la Campagna: riflettere in modo critico e propositivo su ciò che emerge

Work in progress

Come si evince dalla descrizione dei singoli progetti, alcuni di essi sono ancora in corso; il prosieguo di altri è stato volutamente demandato dal Gruppo di Lavoro al nuovo anno scolastico. È una situazione fisiologica, poiché alcuni obiettivi posti in essere sono oggettivamente di ampio respiro

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R E T E N° 1 Coordinatore di Rete: G iovanni Cerulo

Scuole in Rete: -­‐ IIS IPAA- (CS) -­‐ ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE DI BELVEDERE

MARITTIMO (CS) -­‐ ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE DI DIAMANTE (CS) -­‐ (CS) - SCUOLA PRIMARIA SAN

FILIPPO -­‐ IIS ITC- -­‐ II (CS) -­‐ IIS I.I.S.-I.T.C.G., COSENZA -­‐ (CS)

UN C O NSE R V A T O RI O B O T A NI C O

Istituto Scolastico: IIS.-IPAA- (CS) G ruppo di progetto: Giuseppina Azzinnari, Mariano Arcuri, Sante Spadafora Coordinatore di G ruppo: Giuseppina Azzinnari

Il progetto intende sensibilizzare gli allievi riguardo alla conservazione delle tradizioni sulla coltivazione di piante da frutto attraverso la realizzazione di un arboreto didattico sperimentale. Contestualmente saranno valutate le condizioni opportune per il recupero produttivo di alcune delle vecchie varietà di piante da frutto, da immettere in un mercato di nicchia.

F inalità Obiettivo principe è quello di potenziare le conoscenze degli studenti sulle problematiche relative allo sviluppo sostenibile, favorire la loro capacità

o di responsabilità propositiva in seno alla propria scuola ed al proprio territorio di appartenenza. Inoltre il progetto si propone

di sensibilizzare la collettività in relazione ai problemi di salvaguardia ambientale ed alla tutela della biodiversità.

Obiettivi formativi Educare al rispetto dell'ambiente, alla conoscenza delle risorse ed

alla tutela della biodiversità attraverso percorsi laboratoriali di campo.

Censire e proteggere le cultivar di alberi da frutto ed ortaggi

varietà più competitive selezionate artificialmente in laboratorio.

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Valorizzare gli spazi della scuola utilizzandoli come luoghi che custodiscano le varietà recuperate.

Sviluppare tematiche di educazione allo sviluppo sostenibile, conciliando necessità produttive, mercato e rispetto della natura.

Proporre ai ragazzi un modello di progettazione partecipata che li veda co-protagonisti, dalla fase di ideazione a quella di presentazione del prodotto finale.

Destinatari T Step del progetto

Ricerca sul campo delle antiche varietà di piante da frutto e raccolta di materiali (foglie, fiori, semi).

Valutazione tecnico-scientifica del materiale raccolto e approfondimento delle caratteristiche dello stesso.

pianta coltivata, che ne analizzi i rapporti con il terreno, la concimazione opportuna, il microclima adatto, le malattie, gli eventuali parassiti, i sistemi di difesa, inquinamento.

banca di semi Propagazione del materiale vegetale ritenuto di maggiore interesse

e sua salvagu -collezione, allestito ad hoc.

Monitoraggio del comportamento in campo del materiale propagato.

Valutazione ed avvio di una attività vivaistica per la propagazione delle varietà locali e di campi di produzione.

Sviluppo di una piccola attività vivaistica per la riproduzione e propagazione delle vecchie varietà locali.

Difficoltà incontrate Esiguità di risorse finanziarie per rendere il progetto di più ampio respiro. Difficoltà risolte Utilizzo ottimale di spazi e capitale umano esiguità dei fondi disponibili. Risultati Sviluppo di conoscenze, abilità, atteggiamenti, comportamenti, valori,

ana nel

Modalità di verifica

progetto nel curricolo. Prodotti

banca di semi Allestimento di un campo-collezione. Sviluppo di una piccola attività vivaistica.

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Spazio di r iflessione La scuola si è chiesta quale fosse il modo migliore di porsi in relazione col mondo e le nuove sfide che lo impegnano utilizzando strategie alternative,

sse sugli alunni come soggetti in grado di affrontare le future sfide di sostenibilità. hanno consentito loro di entrare per percepirlo, esplorarlo, raccogliere dati, modificarlo. Molta attenzione è stata sempre dedicata alla dimensione percettivo-sensorriconoscimento delle diverse qualità cognitive della persona. Si è utilizzato il territorio come laboratorio didattico entro cui trovare stimoli nuovi per la ricerca-azione, la riflessione, la sperimentazione, la risoluzione di problemi. Buona pratica: il fare condiviso Il progetto ha intersecato diversi ambiti tematici, come era naturale

È stato pertanto necessario superare il monadismo legato ai saperi curriculari e porsi in una dimensione di flessibilità e curvatura degli stessi. I soggetti coinvolti hanno dunque trasformato ciò che poteva diventare un nodo problematico in una risorsa, intensità.

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E DU C A RSI A L F U T UR O

Istituto Scolastico: ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE DI BELVEDERE MARITTIMO (CS) G ruppo di progetto: Annalisa Basile, Paola Pititto, Carla Cairo, Patrizia Marchegiani, Giovanna Grambone. Coordinatore di G ruppo: Giovanni Cerulo

problematiche ambientali are un percorso di

ampio respiro, integrato nel curricolo e nel POF ne promossa dal

mbiente con la collaborazione del centro ENEA. Un team di docenti (Lattari, Papa e Basile) ha da subito e progettato le attività lungo un percorso triennale così articolato: Primo anno, 2008/09 In prima battuta sono state affrontate le problematiche ambientali in linea generale, per fornire al gruppo di studenti partecipanti tutte le informazioni

storica del problema, sono stati forniti dati sui consumi eccessivi delle fonti necessarie alla sopravvivenza e proiezioni statistiche sulle prospettive

poi delle energie alternative e delle fonti rinnovabili. Da queste informazioni generali, il gruppo di studenti ha elaborato un cd multimediale, presentato a compagni e docenti. Proprio da questo prodotto è partita la campagna di sensibilizzazione. Successivamente è iniziata la fase di condivisione con

è stato organizzato un evento nella sede della scuola, cui hanno partecipato alcune classi delle scuole secondarie di I grado del Comune e dei paesi limitrofi. In entrambe le circostanze rilevante e assai

hanno cercato di sensibilizzare i loro uditori. Inoltre, lo stesso lavoro è stato presentato alla

mbiente, tenutasi presso la sede del Museo del Presente nel maggio dello stesso anno. Secondo anno, 2009/10 In seconda battuta si è scelto di approfondire la tematica della gestione dei RAAE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche): il mercato dei computer o dei telefoni cellulari è molto vicino ai ragazzi, e si è dunque

dei nodi problematici legati alla dismissione di tali oggetti. In tale fase gli studenti sono stati divisi in due gruppi di lavoro: uno si è occupato dello smaltimento dei telefonini in disuso contattando enti, associazioni e isole ecologiche presenti sul territorio. Rilevata la scarsa affidabilità e la

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disinformazione di alcuni enti sulle procedure di legge, gli stessi studenti hanno avvertito promuovere una campagna di informazione/sensibilizzazione che invitava tutti a non disfarsi con leggerezza dei vecchi cellulari ma a conservarli e/o riutilizzarli (se funzionanti) in caso di necessità. Il secondo gruppo si è occupato di recuperare i vecchi computer della scuola, ormai in disuso e, utilizzando ed assemblando le componenti hardware ancora funzionanti é

tre computer, messi poi a disposizione di tutti. Tutto il lavoro è stato raccolto in una galleria fotografica e presentato

. T erzo anno, 2010/11 In questo anno scolastico le attività del progetto hanno avuto inizio con una riflessione critica sul lavoro svolto negli anni precedenti, che ha costituito la

lavoro condiviso, gli studenti più grandi hanno lavorato affinché i loro compagni, che per la prima volta entravano a far parte del progetto, potessero orientarsi nella complessità e vastità delle tematiche. Dopo la

degli studenti che hanno . Sono stati raccolti ed

analizzati dati tecnici e scientifici riguardanti le centrali nucleari (funzionamento, produzione, materiali usati, livello di sicurezza) nonché dati sociali, economici e di impatto ambientale. Tantissime sono state le richieste da parte degli studenti, gli approfondimenti, i dialoghi, i confronti. Enorme il desiderio di conoscenza riguardo al

hanno infatti richiesto hanno fornito

una propria, personalissima interpretazione dei problemi. Il dialogo-confronto è stato filmato e attualmente si è nella fase di montaggio (sempre a cura degli studenti partecipanti) per la fruizione dello stesso attraverso il sito web della scuola. F inalità

Sviluppare la socializzazione in gruppi di studenti provenienti da realtà diverse;

Sviluppare e/o potenziare Sviluppare capacità riflessiva e spirito critico.

Obiettivi formativi Approfondire le tematiche ambientali ed integrarle in percorsi, anche

operativi, di sviluppo sostenibile; Acquisire comportamenti corretti e buone prassi nel rispetto

Sensibilizzare la comunità scolastica intera ed il territorio; Sviluppare competenze informatiche per la realizzazione di software

didattici; S -video per la

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realizzazione di un cortometraggio. Destinatari Allievi del triennio del Liceo. Fasi del progetto

1) Consigli di Classe;

2) formazione del personale ; 3) lezioni frontali partecipate sulle problematiche da affrontare; 4) attività di ricerca-scoperta finalizzata alla raccolta di informazioni

relative a tematiche generali e contenuti più specifici (anche proposte dagli studenti);

5) lavori di gruppo sul materiale reperito; 6) lezione dialoga -scambio tra i gruppi; 7) adozione di scelte condivise sulle linee guida da seguire per la

realizzazione di un prodotto finale; 8) rendicontazione del risultato.

Difficoltà incontrate Scarsa disponibilità, in fase iniziale, del Collegio dei Docenti e dei

Consigli di Classe; Scarsa informazione e sensibilità di alcuni allievi e genitori, in fase

iniziale, verso le tematiche affrontate. Difficoltà risolte

Parziale sensibilizzazione e coinvolgimento del Collegio dei Docenti e dei Consigli di classe;

Accresciuto interesse e vicinanza della comunità degli allievi e dei genitori verso le problematiche di studio.

Risultati Aver contribuito alla formazione di una coscienza ambientale

; Aver promosso negli alunni una crescente sensibilità verso se stessi,

verso i coetanei, verso il territorio; A buone

prassi a scuola e poi a casa. Modalità di verifica

-­‐ colloqui, discussioni, momenti di confronto e riflessione; -­‐ realizzazione di materiali didattici .

Prodotti -­‐ software didattici; -­‐ materiale fruibile via WEB utilizzando il sito della scuola; -­‐ produzione di filmati e cortometraggi.

Spazio di r iflessione Le attività di studio e ricerca sulle tematiche proposte attraverso lavori di gruppo hanno riscosso interesse vivo e crescente tra gli alunni;

status di responsabilità individuale e di gruppo ha

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consentito di superare molti dei problemi e delle criticità riscontrati in una fase inizialefortemente influenzato e condizionato dal loro agire, gli alunni hanno sempre rivelato un evidente desiderio di operare in prima persona, di

(altri alunni, docenti, personale scolastico), ma anche per la comunità extrascolastica (amici, famiglia, territorio). Il ruolo del docente si è rivelato di fondamentale incidenza, ma non

habitus canonico. Gli alunni hanno infatti interiorizzano e resi propri i comporta i gesti comuni e quotidiani,

-discussione. Buona pratica: La partecipaz , negli anni di realizzazione e sviluppo del lavoro, si sono rivelati via via crescenti. Da un disinteresse ed una diffidenza iniziali, i ragazzi si sono fatti carico delle difficoltà, delle emergenze, delle criticità e le hanno trasformate e plasmate, trovando proprio in esse la forza necessaria per voltare pagina. Grazie alla mediazione intelligente di alcuni docenti che hanno fortemente creduto di avere una missione da compiere, e grazie alla forza dirompente

responsabile.

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A C Q UIST I E D U T I L I Z Z I E C OSOST E NIBI L I

Istituto scolastico: ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE DI DIAMANTE (CS) G ruppo di progetto: Patrizia Mazzei, Anita Veltri, Pia Mandato, Rita Liguori Coordinatore di G ruppo: Patrizia Mazzei

ibile La sostenibilità ambientale è oramai un'esigenza da soddisfare con ogni mezzo e il cambiamento culturale implicito non può essere più derogato.

occupa nel processo di formazione del cittadino attivo, responsabile e

divenuti oggi globali. Il processo di globalizzazione che è in fieri ci vede, infatti, cittadini del mondo e non soltanto cittadini del proprio paese. La complessità della tematica richiede necessariamente tempi lunghi e la scelta di segmenti di interventi è quindi necessaria per lavorare in modo mirato e in sinergia con le discipline tutte, le altre scuole dei diversi gradi e le istituzioni locali. La scelta fatta è, quindi, quella degli acquisti e conseguente utilizzo quale strategia per ridurre i rifiuti. F inalità Migliorare il rapporto uomo-ambiente attraverso la responsabilizzazione del cittadino che acquista e utilizza prodotti in armonia con gli equilibri biogeochimici. Obiettivi formativi - Fare acquisti intelligenti - Utilizzarli in modo responsabile - Smaltirli in modo ecocompatibile Destinatari La classe I A Costruzione Ambiente Territorio (18 studenti) è il nucleo forte attraverso il quale sono state coinvolte tutte classi Amministrazione Finanza e Marketing e 2 classi Costruzione Ambiente e Territorio) in attività di sensibilizzazione alla tematica con produzione di materiale informativo per la comunità scolastica tutta. Step del progetto

1. Sensibilizzazione e ricerca delle informazioni utili In parallelo sono avviate attività di sensibilizzazione e informazione dei docente e degli studenti. Il docente coordinatore partecipa al Corso attivato dal Centro di Educazione

artimento per Area Scientifico-Tecnologica.

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Gli studenti delle prime classi si muovono su più fronti informativo-formativi:

svolgono attività di formazione nelle ore curricolari con i propri docenti (è stata scelta dal Consiglio di Classe la sostenibilità ambientale come macroargomento);

si recano in visita guidata presso il Rimuseum di Rende (CS) per attività didattiche e ludico-didattiche;

applicano strategie di simulazione, utilizzando in classe il gioco , donato dal Rimuseum in occasione della visita;

attuano una semplice indagine conoscitiva sulle abitudine dei propri compagni con interviste ad un campione casuale (classe I A);

. 2. Riflessione sui comportamenti in atto e sugli atteggiamenti da assumere Ad ogni azione della prima fase segue una riflessione guidata dal docente in aula per f formazioni ricevute, organizzandole nella sfera cognitiva in considerazione del proprio vissuto. 3. Produzione di materiale informativo Le attività presso il Rimuseum sono documentate con foto ed immagini, ed organizzate in una presentazione; i dati del questionario sono organizzati in grafici per una lettura immediata. 4. Implementazione nell'Istituto Il materiale prodotto della scuola, in loop. Lo scopo è quello di informare la comunità su tutte le attività svolte. Difficoltà incontrate

inesistenza sul territorio di sistemi di distribuzione delle merci quali vendita di detersivi o bevande alla spina, con la conseguente consapevolezza di non poter attuare tutte le azioni ecosostenibili prefisse.

La mancanza di un efficiente sistema di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, che impedisce la realizzazione del ciclo di buone prassi ed il conseguente risparmio ecologico ed economico che potrebbe derivarne (la normativa vigente prevede, infatti, agevolazioni sulle imposte comunali).

Difficoltà risolte

territorio ed è evidente che le difficoltà incontrate non sono risolvibili in tempi brevi. Tuttavia la Scuola ha adottato ugualmente la politica

ella formazione e nella crescita del cittadino attivo; sarà suo impegno e compito muoversi sul territorio incentivando le azioni delle istituzioni Risultati La comunità studentesca ha preso coscienza delle problematica nella sua complessità ed ha riflettuto sui propri comportamenti nel quotidiano,

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. Ha interagito, attraverso la condivisione di tempi e spazi, per una consapevolezza globale, unica di abitudini. Ha rivestito il ruolo di cassa di risonanza sul territorio, promuovendo la necessità di attivarsi come ecosistema. Modalità di verifica I prodotti sono stati lo strumento di verifica, perché hanno monitorato costantemente e formalizzato le attività svolte e le conseguenti riflessioni individuali e collettive. Prodotti

Presentazioni in Power Point; Informativa scritta affissa in ogni ambiente scolastico e partecipata

rno. Spazio di r iflessione

allo sviluppo sostenibile attiva necessariamente, per modalità di lavoro, un cambiamento culturale radicale, una consapevolezza della problematica che si fa più profonda nel tempo. I ragazzi hanno discusso molto sul proprio ruolo di mediatori con le istituzioni, e su quanto questo diventi tanto più necessario quanto queste si mostrino meno attente. Buona pratica: pensare prima di agire

piccolo vademecum da essi stessi elaborato e diffuso:

fare la spesa e acquistare prodotti che riportano indicazioni di

quelli provenienti da riciclo; utilizzare un prodotto od un materiale al massimo delle sue capacità; differenziare e avviare al riciclo ciò che è possibile.

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Istituto Scolastico (CS) - SCUOLA PRIMARIA SAN FILIPPO G ruppo di progetto: Valeriana Andreoli, Anna Maria Avolio, Maria Policicchio, Luigina Zicca Coordinatore di G ruppo: Valeriana Andreoli

Tra i diversi tipi di inquinamento che sconvolgono il pianeta quello generato dai rifiuti è indubbiamente oggi il più sentito. Il buco dell'ozono, l'effetto serra sono soggetti ad un interesse saltuario da parte dell'opinione pubblica probabilmente perché, nonostante la loro gravità, sono percepiti come problemi lontani dall'esperienza di ogni giorno.

esaminando tutto ciò che diventa rifiuto, invece, poteva rappresentare, per i bambini, una chiave di interpretazione del mondo connaturata al loro vivere quotidiano: li producono, li vedono nelle strade, sanno che i genitori pagano le tasse per la raccolta. Il loro corretto ciclo di smaltimento è un problema irrisolto ed anche i r l cammino da percorrere è piuttosto lungo, anche se tutto deve iniziare

impegno e dalla responsabilità individuale. In questo contesto, il ruolo della scuola risulta fondamentale per promuovere un cambiamento positivo nel comportamento dei cittadini del futuro, per renderli consapevoli, sensibili, accorti. F inalità

Considerare l'ambiente come un grande libro di lettura con il quale confrontarsi quotidianamente per apprendere.

Contribuire alla formazione di una più profonda coscienza civica attraverso la conoscenza dei legami profondi tra l'uomo e l'ambiente.

Avviare i bambini alla conoscenza degli strumenti per tutelare l'ambiente, costruendo i presupposti per ricercare e sviluppare una mentalità coerente con uno sviluppo sostenibile.

Insegnare ai bambini in che modo l'informazione può trasformarsi in comportamento.

Interagire con l'ambiente per esercitare le competenze acquisite. Comunicare all'esterno l'interesse della scuola per il territorio,

peratività, la diffusione della cultura della partecipazione, la cura per il proprio ambiente di vita, coinvolgendo genitori, cittadini, enti ed associazioni, al fine di aumentare il senso di appartenenza.

Obiettivi formativi Comprendere ed usare un linguaggio specifico. Migliorare i processi di socializzazione attraverso attività di gruppo e

favorire le occasioni di iniziativa. Ridurre l'impatto ambientale della scuola, delle famiglie e del

quartiere, diminuendo la produzione dei rifiuti della mensa, dei rifiuti

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cartacei e dei rifiuti pericolosi. Educare ai consumi riducendo gli sprechi. Comprendere la complessità delle relazioni esistenti tra

l'inquinamento ed attività umane e tra risorse da risparmiare e da trasmettere.

Essere in grado di prospettare possibili soluzioni per i problemi analizzati.

Promuovere scambi produttivi di esperienze e di confronto metodologico- didattico.

Destinatari Tutti gli alunni della Scuola Primaria. Step del progetto

Ricerca delle motivazioni ed approccio al problema. Conoscenza del problema. Lavoro sul campo per cercare possibili soluzioni operative. Elaborazione dei dati, creazione di un prodotto e comunicazione.

Difficoltà incontrate Nessuna di particolare rilevanza. Difficoltà risolte I pochi nodi critici sono stati superati maggiore profusione di impegno. Risultati

Adozione di comportamenti virtuosi nei confronti dell'ambiente. Riduzione effettiva dell'impatto ambientale della scuola, delle

famiglie e del quartiere. Maggiore attenzione, da parte di tutti, ai consumi ed agli sprechi. Presa di coscienza delle criticità legate al degrado del proprio

ambiente di vita, attraverso un percorso di riflessione critica sulla complessità delle relazioni esistenti tra ambiente ed attività umane.

Promozione di momenti di apertura al territorio attraverso la collaborazione con gli enti locali.

Realizzazione di momenti di socializzazione tra i bambini, attraverso la condivisione di pensieri ed esperienze.

Arricchimento della componente docente attraverso la discussione ed il confronto metodologico-didattico con altre realtà scolastiche.

Modalità di verifica Monitoraggio iniziale, intermedio e finale attraverso schede operative, questionari, verbalizzazioni orali e scritte, produzione di tabelle e grafici, interviste. Si è tenuto conto di alcuni parametri fondamentali: motivazione e rapporto tra obiettivi proposti ed esiti conseguiti. Prodotti Creazione di oggetti realizzati in attività laboratoriali di riuso, con materiale riciclato dalla scuola e dalla comunità. Spazio di r iflessione Il tema dei rifiuti, scelto come leitmotiv del percorso di lavoro, ha offerto

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valenze positive e molteplici agganci interdisciplinari: parlare dei rifiuti ha rappresentato una valida opportunità didattica per proporre le idee in modo nuovo, per agevolare la comprensione di problemi specifici, partendo da casi concreti e non dalla teoria. Le opinioni e le proposte nate dal lavoro sperimentato in aula hanno varcato i confini della scuola, per diffondersi all'esterno, tra le famiglie, i cittadini, gli enti locali. Buona pratica: osservare, valutare, r isolvere. Coinvolgendo i bambini in una attività che li ha resi osservatori attenti, la produzione di rifiuti è significativamente diminuita nella scuola, e sono aumentate le buone prassi finalizzate alle pratiche di riuso e riciclo dei materiali. Nel progetto ogni bambino ha rivestito un ruolo, e ciascuno lo ha rispettato con impegno per il raggiungimento di un obiettivo comune.

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I T IN E R A RI DI A M BI E N T E E SA L U T E

Istituto Scolastico: IIS ITC- G ruppo di progetto: Anna Andreani, Coordinatore di G ruppo: Giovanni Cerulo

Il periodo storico che stiamo attraversando è caratterizzato da un incessante progresso scientifico e tecnologico e di conseguenza crescono le emergenze ambientali con evidenti ripercussioni sulla salute di tutte le componenti della biosfera, uomo compresoeducativa principe per introdurre le generazioni future alla condivisione di tematiche di Sviluppo Sostenibile, lavorando a 360° e contestualizzando

F inalità Promuovere istanze di educazione allo sviluppo sostenibile come cambiamento del proprio stile di vita, come adesione personale ad un processo di automodificazione che contribuisca a cambiare il mondo.

Obiettivi formativi Conoscere se stessi. Conoscere il proprio ambiente di vita. Conoscere le problematiche del proprio territorio. ambiente. Studiare i fenomeni e le possibili soluzioni sistemiche non

semplicistiche e lineari. Diffondere informazioni e suggerimenti per la promozione di

atteggiamenti nuovi, sentirsene parte integrante

Comprendere come piccole azioni individuali diventino benessere collettivo e permettano di risolvere problemi generali.

Destinatari Gli alunni della classe 3C programmatori, con la partecipazione di tutte le

Step del progetto

1. Proposta al Collegio dei Docenti di Settembre 2010 ed inserimento

2. Analisi della situazione di partenza. 3. Analisi delle criticità riguardanti la salute, la sicurezza stradale e

4. Individuazione delle risorse umane e professionali interne ed esterne

Civile, del Comando dei Vigili Urbani, della Guardia di Finanza, della Motorizzazione Civile di Cosenza, Inquirenti della Procura della Repubblica.

5. Formazione del personale docente.

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6. Definizione degli incontri e delle tematiche da affrontare durante il

Donazione degli organi (incontro con volontari progetto D-Days).

Prevenzione sindromi aritmiche giovanili. Sicurezza stradale, corso conseguimento C.I.G. Seminario di studio sulla talassemia.

7. , attraverso;.

Organizzazione di momenti di incontro-dibattito con la

Protezione Civile, la GdF e la Procura della Repubblica sulle seguenti problematiche: evoluzione Legislativa in materia ambientale, smaltimento di rifiuti pericolosi, inquinamento ambientale in zona costiera, importanza della denuncia, rischio sismico e comportamenti corretti in casi di emergenza, dissesto idrogeologico del nostro territorio, prevenzione e minaccia NBCR.

Incontri, , con operatori del

Calabria, riguardanti le problematiche ambientali, dal territorio al Pianeta.

Visita al Rimuseum-per partecipare a Labora iuso.

Difficoltà incontrate Sono state riscontrate alcune difficoltà ad instaurare rapporti di collaborazione con gli enti locali: non è attiva, infatti, presso la città di Amantea la raccolta differenziata. Per questo motivo le buone prassi adottate

Difficoltà risolte Lo scarso riscontro in teeducativo verso la sensibilizzazione nei confronti delle procedure corrette. Risultati

Sensibilizzazione del contesto scolastico in merito alle criticità legate al proprio ambiente di vita, attraverso un processo di riflessione critica su se stessi ed una nuova consapevolezza propositiva.

Confronto con altre realtà scolastiche che vivono gli stessi problemi. Modalità di verifica La verifica e la valutazione del percorso intrapreso sono state effettuate ad ogni step, ed il grado di efficacia misurato attraverso la realizzazione dei prodotti del lavoro. Prodotti

Produzione, da parte degli studenti, di un video che descrive il territorio e ne analizza la ricchezza ed i punti critici.

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Rielaborazione materiale fornito dal CEDAM e dalla Protezione Civile.

Produzione di presentazioni in Power Point con la sintesi del lavoro svolto.

Spazio di r iflessione Dal confronto con gli esperti e gli operatori incontrati nelle molte attività svolte e dalla rielaborazione critica del percorso in sede di consuntivo finale, si è giunti alla convinzione che, nonostante le difficoltà incontrate, niente di ciò che è stato fatto è inutile o incoerente. Effettuare nella Scuola la raccolta differenziata, in un contesto territoriale dove tale buona prassi non è attiva, ha rappresentato per gli studenti una forma di denuncia tanto inusuale quanto efficace nei confronti di chi avrebbe la responsabilità di attuarla. È stata una modalità di protesta civile ancora più incisiva poiché voluta e perseguita con ostinazione dai ragazzi, e educativo che ne è scaturito ha una forte valenza. Anche la ricaduta sul territorio ha avuto riscontri notevoli, poiché attraverso la scuola, è stata data voce a cittadini impotenti ma consapevoli. Buona pratica: il senso è nel messaggio Come emerso nello spazio di riflessione, ad un contesto territoriale quasi totalmente assente si è contrapposta una volontà forte da parte degli studenti

gno collettivo. La buona prassi senso del lavoro svolto è il messaggio educativo che gli studenti custodiscono.

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Istituto Scolastico: II (CS) G ruppo di progetto: Maria Luisa De Ciancio, Paolo Apa Coordinatore di G ruppo: Giovanni Cerulo

In una società dei consumi impera la logica del consumare in fretta ed eliminare altrettanto rapidamente ciò che non serve. Tale stile di vita implica che nessuno si pone più domande di fronte ad uno scaffale del supermercato o ad una pietanza preconfezionata. Quasi come se le nostre prassi quotidiane non fossero in alcun modo legate alle leggi di mercato, non avessero ripercussioni sulla salute, non rappresentassero in definitiva una parte importante della nostra cultura.

semplicissima, è quella di coltivare un orto. È questa mette a frutto abilità manuali, conoscenze scientifiche, sviluppo del pensiero logico interdipendente, capacità previsionale. F inalità

di renderli consapevoli del dovere degli esseri umani di salvaguardare sistemi biologici, educandoli alla biodiversità, al rispetto dei

tempi legati alla stagionalità, alla conoscenza di metodi e tecniche di coltivazione biologiche e biodinamiche. Obiettivi formativi

Sviluppare abilità manuali. Incrementare conoscenze scientifiche e storiche legate al territorio. R oggi. Attribuire nuovamente all di

Destinatari Tutte le classi Prime Step del progetto

1. Incontri informativi e formativi. 2. Realizzazione della struttura. 3. Documentazione mediante la produzione di materiale fotografico.

Difficoltà incontrate Rendere ercorso, almeno in fase iniziale. Difficoltà risolte La fase operativo-concreta ha consentito di sciogliere i nodi iniziali. Risultati Consapevolezza modificare i comportamenti. Modalità di verifica

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Attività pratiche Questionari di autovalutazione

Prodotti Realizzazione della struttura. Spazio di r iflessione

è stato veicolato . La parte empirica-esperienziale ha dunque avuto un ruolo rilevante nei processi di insegnamento-apprendimento. Buona pratica:

pratiche ad essa legate (per esempio il compostaggio), gli studenti sono in grado, ora, di restituire al territorio (famiglia, amici, quartiere), le buone prassi legate al consumo consapevole.

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A M BI E N T I V E RDI , C O N T EST I N E RI

Istituto Scolastico: ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE I.I.S.-I.T.C.G., COSENZA G ruppo di progetto: Elisabetta Bevivino, Paola Migliore. Coordinatore di G ruppo: Elisabetta Bevivino

, in futuro, a più allievi ed essere supportato da associazioni di reti sul territorio.

sce dalla necessità di evolvere il tutto ciò che ad esso è collegato, che si presenta ancora in forma latente, con un focus su alcune tematiche: riciclaggio dei rifiuti, sostenibilità ambientale ed energie alternative. Le attività centrali hanno sviluppato microazioni di ricerca sul territorio e

hanno posto in luce aspetti positivi e negativi delcomunità di appartenenza. incipit è stata attraverso la somministrazione di questionari estesi in famiglia ai quali è seguita le considerazioni e la ricerca delle

quotidiane che ledono il nostro diritto ad un ecosistema pulito. Il percorso è stato documentato attraverso la testimonianza fotografica per

riciclaggio non introdotti o errati nella procedura). Tali scoperte sono state denunciate e prese in analisi anche attraverso un confronto diretto con le amministrazioni locali.

ha previsto un breve percorso di sensibilizzazione ad azioni di sostenibilità estese anche alle famiglie degli studenti. F inalità

1) Conoscere e praticare uno sviluppo ecologico compatibile con gli ecosistemi.

2) Mirare alla promozione di uno sviluppo sostenibile. 3) Non contribuire a determinare il degrado o l'esaurimento delle

risorse, ovvero minimizzare l'impatto. 4) Concentrare l'attenzione sul valore intrinseco delle risorse naturali,

rispondendo ad una filosofia più biocentrica che antropocentrica. 5) Accettare l'ambiente nella sua realtà senza pretendere di modificarlo

o adattarlo a propria convenienza. 6) Mirare alla promozione di un sistema di riciclo dei rifiuti.

Obiettivi formativi 1) Conoscere le fonti di energia rinnovabili e non. 2)

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3) Conoscere e saper ana inquinamento. 4) Conoscere e saper analizzare le problematiche legate alla raccolta

differenziata. 5) Saper ideare piccoli gesti quotidiani di rispetto ambientale. 6) Conoscere alcune tipologie di ambienti naturali legati al territorio. 7) Saper interagire in lavori di gruppo. 8) Saper comunicare in contesti esterni le informazioni acquisite.

Destinatari

. Step del progetto

1) Elaborazione di questionario. 2) Somministrazione ed analisi dei dati. 3) Analisi di micro 4) Ricerca delle eventuali soluzioni. 5) Conoscenza di tipologie di ambienti naturali (in collaborazione con

Nazionale della Sila, visita agli ambienti montani silani). 6) Analisi ed ideazione di microazioni quotidiane per il rispetto

ambientale (raccolta differenziata, spreco energetico, piantumazione e cura del verde, rispetto degli ambienti pubblici, conoscenza del rischio incendi).

Difficoltà incontrate Le difficoltà incontrate, più che sul piano didattico, si sono poste su quello motivazionale: gli alunni coinvolti si sono mostrati restii a modificare alcune azioni acquisite come naturali ed hanno evidenziato mancanza di fiducia nelle istituzioni per una possibile svolta sulle tematiche sociali ed ambientali affrontate. Difficoltà risolte

microazioni intraprese: la ricerca fotografica, la ricerca di discariche, la piantumazione e la cura del verde. Risultati I risultati ottenuti, anche se apparentemente non eclatanti, hanno spinto comunque una buona parte degli studenti alla riflessioni sui temi affrontati, che evidentemente non sono sufficientemente ribaditi attraazione educativa presso le famiglie. Modalità di verifica Le modalità di verifica sono state di due diverse tipologie: la forma più usuale della relazione e del questionario per le fasi di apprendimento contenutistico e la pratica diretta per le fasi applicative. Prodotti

a) Fotografie di ambienti naturali, presentate nel corso di una mostra. b) Piantumazione di verde. c) Identificazione di aree inquinate o sospette tali (attraverso foto).  

Spazio di r iflessione e buona pratica: dalla teoria alla prassi educativa

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La prima riflessione riguarda le buone prassi quotidiane, purtroppo spesso del tutto assenti sia in famiglia che nella stessa scuola; in questi ambiti educativo-formativi ci si sarebbe aspettato che nella quotidianità rientrasse almeno la conoscenza delle tipologie di rifiuto e la sperimentazione delle pratiche di raccolta differenziata. Riguardo al risparmio energetico certo le scuole non sempre danno il buon esempio, con le luci spesso lasciate accese e tutte le strumentazione in perenne stand-by. Per questi motivi, gli studenti hanno mantenuto spesso atteggiamenti scettici, anche se sono stati tutti fortemente coinvolti dalle tematiche affrontate che hanno ritenuto più realistiche e credibili di tante altre. Comunque, nel complesso, il veicolo didattico-comunicativo adottato ha previsto una modalità più creativa e coinvolgente, grazie anche ai numerosi supporti educativi forniti da alcune case editrici e dal web prassi didattica in tutte le scuole, soprattutto le secondarie, che sembrano allontanarsi sempre di più dal terreno della buona Educazione Ambientale.

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DI F F E R E N Z I A R E E D A R E NU O V A V I T A A I R I F IU T I

Istituto Scolastico: (CS) G ruppo di progetto: Antonietta Di Napoli Coordinatore di G ruppo: Antonietta Di Napoli

Una delle problematiche ambientali più rilevanti in questi ultimi anni è la gestione dei rifiuti. Si stima che in Italia si producano più di 100 milioni di tonnellate di rifiuti ogni anno, con un altissimo incremento percentuale. La causa principale di questa crescita è da addebitare ai consumi eccessivi, modellati sull usa e getta". Ragionando su questi dati, la scuola deve rappresentare il luogo privilegiato per far riflettere i ragazzi su queste criticità. Inoltre, proprio nel mese di Aprile il Comune di Paola, in cui è sita la scuola, ha dato il via alla gara per affidare il servizio della raccolta differenziata dei rifiuti, nel convincimento che dal riutilizzo dei rifiuti passi gran parte della salvaguardia della salute dell'ambiente e della collettività. La nostra scuola ha inteso collaborare a questo fine comune proponendo un percorso didattico-educativo, cercando soprattutto dl far comprendere ai ragazzi perché è importante separare i rifiuti; ha posto quindi sulla raccolta differenziata, sul riciclaggio e sul consumo responsabile in

della scuola e delle famiglie. F inalità

, che possano essere estesi

Essere consapevoli della necessità di ridurre la produzione dei rifiuti

Pensare ai rifiuti come ad .

Obiettivi formativi avendo rispetto di sé e degli altri. Saper collaborare alla ricerca e saper trarre conclusioni. Riuscire a veicolare quanto si è appreso ad altri, anche al di fuori

.

mpegno di ciascuno può contribuire al benessere di tutti, sviluppando il personale senso di responsabilità nei confronti

. Conoscere le materie prime che possono essere riciclate e

ciclo di vita dei materiali. Conoscere le modalità di raccolta differenziata e se e come è effettuata

nel territorio di appartenenza.

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Destinatari Classi: I A, I B, I F . Step del progetto

1) Illustrazione del progetto, finalità e obiettivi e approvazione .

2) Formazione ed aggiornamento del docente coordinatore. 3) Realizzazione del progetto, adeguamento in itinere. 4) Verifica, monitoraggio e valutazione. 5) Rendicontazione al Collegio Docenti.

Difficoltà incontrate Alcuni alunni che risiedono in comuni limitrofi non hanno potuto partecipare al progetto per la mancanza di corse pomeridiane dei pullman. Difficoltà risolte

con un impegno maggiore da parte di tutti. Risultati Il progetto, di ampio respiro, è tuttora in corso ed è dunque prematuro discutere in termini di risultati conseguiti. Ciò che invece si ritiene sia uno dei traguardi più importanti cui si è giunti ragazzi hanno manifestato da subito verso questa tematica ed il piacere con cui lavorano Modalità di verifica

Questionari finalizzati a rilevare le conoscenze iniziali e quelle finali. Simulazioni per valutare la modifica degli atteggiamenti e dei

comportamenti attraverso azioni che mettano in pratica quanto appreso

Prodotti Cartelloni, schede, ricerche. Resoconti di interviste.

Spazio di r iflessione Bisognerebbe dare dignità di disciplina curriculare al allo Sviluppo Sostenibile , abbracciandone le tematiche multidisciplinari e rendendole più organiche finalizzato ad un futuro più sostenibile è infatti un percorso formativo che va perseguito dedicandovi maggior tempo e risorse finanziarie. Non si può demandare educativo esclusivamente alla buona volontà di qualche docente: spesso si è

improvvisati su temi troppo importanti e delicati, da cui dipendono la qualità della vita stessa e la tutela del nostro immortale al punto tale da non curarsene affatto. Buona pratica: il flusso verso le famiglie Il percorso di lavoro ha consentito di

io come riutilizzare e come separare per riciclare in maniera corretta.

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R E T E N° 2 Coordinatore di Rete: F ranco Zaccaro

SC U O L E IN R E T E : -­‐ DD II CIRCOLO, ROSSANO (CS) -­‐ -­‐

TREBISACCE, (CS) -­‐

(CS) -­‐ -­‐ -­‐ IC STATALE DI SPEZZANO ALBANESE (CS) -­‐ IC DI TERRANOVA DA SIBARI (CS)

A R T E , C U L T UR A E N A T UR A: V A L O RI Z Z I A M O E T U T E L I A M O

Istituto Scolastico: DD II CIRCOLO, ROSSANO (CS) G ruppo di progetto: Anna Balzano, Achiropita Toscano Coordinatore di G ruppo: Vincenzo Grilletta

nel tempo: da un approccio

iniziale prevalentemente incentrato sulla tutela della natura, si è passati ad

dinamiche sociali ed economiche, per arrivare oggi al più ampio concetto di Educazione allo Sviluppo Sostenibile (ESS).

ambiente, economia società

(di 3. La Scuola ha fatto propria questa idea centrale: può prescindere dall'educazione ai valori, al centro dei quali vi è il rispetto: rispetto per sé e per gli altri, inclusi quelli della generazione presente e delle

che abitiamo. Da queste considerazioni di fondo deriva il percorso di lavoro intrapreso. F inalità Manipolare ed esplorare per capire.

3 In: www.ea.fvg.it

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50 idee Sostenibili

Obiettivi formativi Far

riciclaggio attraverso giochi e attività manuali. Coinvolgere i bambini attraverso storie che li accompagneranno per

tutto lo svolgimento del percorso e che daranno loro uno stimolo in più per comprendere il senso delle attività che svolgeranno insieme.

Informare i bambini su come separare i materiali affinché acquisiscano prima di tutto consapevolezza dei benefici che derivano

Far conoscere ai bambini le regole della raccolta differenziata di

plastica, vetro, alluminio, carta ed umido.

ragionare su quali siano le regole che non si possono trasgredire per poter vivere in un mondo libero da rifiuti.

Guidarli a comprendere la problematica nel suo insieme attraverso e stimolarli a formulare riflessioni sulla

sostenibilità delle azioni quotidiane di ciascuno. Ridurre i consumi e gli sprechi e, quindi, i costi gestionali dell'Istituto,

oltre al suo impatto sull'ambiente, aumentando la vivibilità dell'ambiente scolastico e favorendo lo sviluppo del senso civico.

Sviluppare le loro capacità decisionali, favorendo l'assunzione di ruoli di responsabilità.

Sviluppare il senso di appartenenza degli studenti nei confronti del territorio e la consapevolezza di poter interagire attivamente e positivamente con esso.

Destinatari Tutt . Step del progetto

1. Incontri introduttivi role play: i quattro personaggi (carta, plastica, vetro, alluminio).

2. Sezione laboratoriale: produzione in forma creativa di colori e forme (materiali: carta cartone e plastica riutilizzati).

3. Acquisizione di regole di comportamento corretto per evitare gli sprechi.

Difficoltà incontrate Nessuna. Risultati -­ Sviluppo di un maggiore senso di appartenenza al territorio. -­ Riduzione effettiva dei consumi e degli sprechi. -­ Acquisizione ed interiorizzazione delle regole della raccolta differenziata. Modalità di verifica

i quali ogni alunno vive il progetto.

Osservazione dei livelli di coinvolgimento.

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Rilevazione della capacità di modulare e ri-modulare il proprio circle-time.

Rilevazione della capacità di concretizzare le iniziative progettate e di interagire positivamente nel gruppo.

Prodotti Realizzazione di piccoli oggetti con il materiale riutilizzato. Spazio di r iflessione

una formazione completa le risorse più utili per trasformare i curricula in prassi educativa effettiva, ovvero per preparare cittadini responsabili, attivi e consapevoli. Buona pratica: piccoli cittadini crescono I bambini hanno mostrato, nei piccoli e consapevoli gesti quotidiani, di aver interiorizzato le buone prassi per attuare una corretta raccolta differenziata.

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A M BI E N T E , E N E R G I A E SV I L UPPO SOST E NIBI L E

Istituto Scolastico: TREBISACCE (CS) G ruppo di progetto: Mirella Franco, Tommaso Stamati e Domenico Zaccaro Coordinatori di G ruppo: Mirella Franco, Tommaso Stamati e Domenico Zaccaro

con la necessità di un fabbisogno energetico sempre più grande che è funzionale allo sviluppo della società; infatti una popolazione sempre più numerosa sulla Terra aspira ad aumentare il proprio tenore di vita, con conseguente richiesta di surplus di enenon più sostenibile dal pianeta stesso.

iamenti climatici e alle conseguenti catastrofi ecologiche, ha creato preliminarmente

allargata comprendendo oltre al campo dei fenomeni fisici naturali che

- ambiente antropizzato - con i relativi fenomeni personali e sociali - ambiente sociale -.

consapevole, per determinare una sopravvivenza legata fortemente alla risoluzione dei problemi e delle emergenze ambientali. Ovviamente, un ruolo importante riveste la scuola, luogo in cui, la formazione

i civili, offrendo esperienze di vita significative volte a valorizzare le capacità degli studenti, futuri cittadini consapevoli delle problematiche generali nella realtà complessiva.

più

configura come uno dei temi più importanti nella problematica Ambiente Energia Sviluppo Sostenibile. F inalità

da parte degli studenti, una conoscenza consapevole dell .

, cioè, uno studio che coinvolge tutte le discipline, prendendo in considerazione i valori ed i contenuti di educazione alla cittadinanza come capacità di coresponsabile per decisioni e scelte che influiscono sulla qualità delle propria e altrui vita. Abbiamo dunque tentato di curvare i curricula sistemica: educazione ambientale che inducano gli alunni a sviluppare un pensiero critico e complesso, e favoriscano e

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promuovano il confronto con gli altri.

Obiettivi formativi Sviluppare un rinnovamento culturale ispirato ai principi della

sostenibilità per determinare cambiamenti fondamentali richiesti dalle era globale.

Sviluppare una consapevole coscienza civica, promuovendo una cittadinanza attiva e partecipativa.

Educare ad assumere decisioni in contesti di incertezza crescente, superando riduzionismi semplicistici o facili schematismi.

Agire a favore del paesaggio naturale, riconoscendone gli elementi costitutivi per maturare la consapevolezza del rapporto esistente tra uomo e ambiente.

Sriconoscendosi responsabile delle modifiche che avvengono su di esso in seguito a interventi diretti personali e collettivi.

Progettare interventi concreti di risparmio energetico: valutare, -ambiente, il proprio stile di vita per

comprendere, a distanza di tempo e spazio, le conseguenze delle proprie azioni quotidiane.

Ricercare vie sensate di soluzione rivolte alla tutela e alla salvaguardia nti

conservativi e migliorativi. Riflettere sulle scelte di consumo proprie e della propria famiglia e

Destinatari Il progetto è stato rivolto agli allievi di diverse classi dei corsi Elettrotecnico, Chimico-Biologico e Ristorazione. Step del progetto: le tematiche

1. Energia, risorse e clima: cosa può fare ogni cittadino in concreto per evitare il problema?

2. Progettare un mondo sostenibile: produzione di energia da fonti rinnovabili,

3. Valutazione dei consumi energetici familiari: laboratori sulle energie rinnovabili e sul risparmio energetico in ambito domestico. In particolare, in tema di progettazione di nuovi edifici e ricostruzione di quelli esistenti, fornire informazioni sull'efficienza energetica, sugli impianti a basso consumo, sui sistemi di risparmio energetico, sugli incentivi alla produzione di energia pulita, sulla riconversione dei riscaldamenti a gasolio, pannelli solari e fotovoltaici, sulla certificazione energetica degli edifici, sulle opportunità economiche,

settore energetico e sugli sportelli Info-Energia.

4. Focus su e

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Step del progetto 1 fase Nella prima fase sono state previste attività guidate per la scoperta diretta

il punto di vista, le preconoscenze e le esperienze degli allievi: letture di riviste scientifiche e studio-lettura del territorio circostante. La Green Economy, che sarà il tema centrale della grande conferenza ONU sullo sviluppo sostenibile che avrà luogo a Rio de Janeiro nel giugno del 2012, dovrà portare necessariamente ad un modello di sviluppo dove ci sia una Prosperità sen questo è possibile solo con una nuova economia

che consideri finalmente il valore del capitale naturale e quello del capitale sociale in maniera completamente diversa dalle nostre consolidate abitudini. Per il raggiungimento di questi obiettivi gli alunni hanno studiato ed approfondito alcuni nodi cruciali:

1. con conseguenti obiettivi di riduzione. dei limiti ecologici in base al princip

2. Correggere il modello economico e sviluppare una macroeconomia

ecologica. pansione dei consumi

punto di vista ecologico, sociale ed economico. Per cambiare le cose occorre quindi sviluppare una nuova macroeconomia della sostenibilità. Abbiamo bisogno di un motore economico la cui stabilità non dipenda dalla continua crescita dei consumi ma dal mantenimento di buone condizioni ambientali e sociali. A tal fine sono stati creati dei gruppi di lavoro:

orso Ristorazione etro rodotti della tradizione locale.

ruppo Corso Elettrotecnico ha studiato impianti di illuminazione a basso consumo basati

ruppo Biochimico ha lavorato su rilevamenti e analisi della

3. Misurare le capacità e la felicità umana. 4.

che hanno le persone nei diversi segmenti demografici. 5. Rafforzare il capitale sociale. 6.

mai necessarie di fronte agli shock economici ed energetici. La forza della comunità può fare la differenza tra disastro e trionfo rispetto ai tracolli economici. Sono necessarie politiche per aumentare il capitale sociale e rafforzare le comunità.

7. Combattere la cultura del consumismo. 8. Il consumismo in parte si è sviluppato come mezzo per proteggere la

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crescita economica basata sui consumi e la cultura consumistica è trasmessa da istituzioni, media, norme sociali e da una pletora di segnali, velati o meno, che incoraggiano la gente a esprimersi, cercare

materiali. Dipanare la cultura del consumismo e cambiare la sua logica sociale richiederà uno sforzo consistente e metodico, quanto quello che in passato ci ha permesso di consolidare questo modello.

importante sottolineare che si è lavorato affinché gli studenti acquisissero tali concetti non solo come mera serie di rinunce: si dovranno offrire alle persone anche alternative realistiche allo stile di vita consumistico, incrementando la loro capacità di essere felici in modi meno materialistici.

I I fase La seconda fase ha dato il via ad attività di ricerca, in modo da integrare

tecnologie. Le azioni intraprese: P eare ed altre fonti

rinnovabili tenuti presso . Partecipazione ad azioni e campagne di auto-responsabilizzazione che

funzione di un comportamento attivo nella trasformazione del territorio.

energetica combinata e del risparmio energetico. Più spengo meno spreco meno spendo: sensibilizzazione al risparmio energetico nelle abitazioni e negli uffici con l di incoraggiare le famiglie e gli operatori degli Enti locali disponibili ad adottare comportamenti orientati a ridurre gli sprechi di energia seguendo semplici indicazioni.

I I I fase Irealizzazione di un modello di pala eolica perfettamente funzionante e di un modello avanzato di casa tecnologica a risparmio energetico. Difficoltà incontrate -­ Poco tempo disponibile per lavorare insieme ai ragazzi: la popolazione

scolastica è pendolare, e quindi, agli orari dei mezzi pubblici. -­ Poche occasioni per effettuare visite guidate in centri di produzione di

energia sostenibile. Difficoltà risolte -­ Gli incontri sono stati fissati temporalmente subito dopo la fine

utilizzare i mezzi di trasporto pubblici per il rientro a casa. -­ Le uscite sul territorio considerato come laboratorio hanno sopperito alla

impossibilità di effettuare visite guidate in strutture.

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Risultati Promozione di specifici aspetti della personalità da intendersi come educazione permanente della persona: - educazione al conoscere in modo sistemico e per relazioni: leggere il territorio come un sistema in cui ogni parte ha una funzione vitale e irrinunciabile, secondo una - educazione del pensiero: comprendere sempre più profondamente i modi attraverso i quali salvaguardare e sviluppare le risorse di vario tipo presenti in natura, per progettare interventi finalizzati alla soluzione di problemi ambientali e per individuare i canali e le modalità con cui perseguirli. - educazione al sentire: gli allievi hanno compreso che se vogliamo cambiare

sia) dobbiamo aprirci ad esso e conoscerlo con le nostri parti più profonde e sensibili. - edricaduta concreta e diretta, in termini di azione e di comportamento. Più specificamente i risultati ottenuti consistono nell'acquisizione da parte dei nostri alunni di valori indispensabili per l'esercizio della cittadinanza attiva e criticamente consapevole, nell'irrobustimento di un senso civico di rispetto

Modalità di verifica Le conoscenze acquisite da ciascun allievo, declinate nei micro-percorsi di riferimento in termini di comportamenti osservabili e misurabili, sono state rilevate in itinere mediante osservazione e verifiche. Il livello di competenze raggiunto da ciascun allievo è stato considerato indice di valutazione del processo di realizzazione dei traguardi personali verso le competenze chiave di cittadinanza. Il rapporto risultati attesi/risultati ottenuti è stato indice di valutazione del processo attivato. Sono stati, inoltre, predisposti strumenti di indagine relativi ai principali elementi di carattere progettuale, organizzativi e realizzativi somministrati a tutti gli alunni coinvolti. Prodotti -­ Realizzazione del modello di una casa alimentata con pala eolica

perfettamente funzionante. -­ Realizzazione di un modello avanzato tecnologico di casa a risparmio

energetico. Spazio di r iflessione Non è facile sensibilizzare gli allievi a scuola quando a casa gli esempi e le abitudini sono di altro tipoargomentando, ragionando, problematizzando i comportamenti e le relative conseguenze ambientali per tutti, si può innescare un nuovo circolo vizioso contrario al primo. I genitori sono spesso disponibili ad accogliere i suggerimenti dei figli: i ragazzi che comunicano le conoscenze acquisite sul risparmio energetico e sulla relazione fra energia e ambiente, che si abituano a separare i rifiuti, a

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spegnere le luci quando non servono perché, tramite percorsi adeguati, riescono a capirne le ragioni profonde, porteranno con loro queste abitudini

Questo cambiamento dei ragazzi è stato, per noi, la migliore testimonianza del successo educativo raggiunto. Buona pratica: apprendimento formale, non-formale e informale

quanto sono stati coinvolti tutti i possibili ambiti di apprendimento, formale, non-formale e informale. Partendo da una riflessione sul proprio modo di vivere la relazione con esso, per poter infine apportare cambiamenti negli atteggiamenti e nei comportamenti quotidiani.

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C O NDI V ID E R E E C O M UNI C A R E

Istituto Scolastico: ITC GEOMETRI-PROGRAMMATORI-TURISMO , TREBISACCE (CS)

G ruppo di progetto: Riccardo Mazziotti, Giuseppe Pomarico Referente: Tina Potestio Coordinatore di G ruppo: Clara Latronico

La lettura dell'ambiente, nell'idea di partenza della Scuola, è nei termini dell'acquisizione di buone prassi e di comportamenti corretti e responsabili. Tutti i nodi ambientali presi in esame ( , degrado del suolo, corretto ciclo di smaltimento dei rifiuti), passano attraverso l'esperienza e la sperimentazione personale e collettiva del gruppo di lavoro. F inalità

Favorire, da parte degli studenti, l'adozione concreta di stili di vita e comportamenti ispirati ai principi di legalità, convivenza civile e rispetto dei diritti umani, dell'ambiente e dell'intercultura, facendo riferimento ai principi ed ai valori espressi nella nostra Costituzione ed ai pronunciamenti internazionali sui diritti umani.

Raggiungere fasce giovanili caratterizzate da particolari disagi o svantaggi. Lo sviluppo e la facilitazione di una cultura della legalità proprio nei giovani in una situazione di rischio sociale è particolarmente rilevante e si caratterizza per essere una forma di prevenzione.

Sviluppare lavori di gruppo, discussioni e tecniche specifiche finalizzate all'intervento psicologico, specialmente in realtà difficili, dove approcci diretti od orientati al puro carattere informativo sarebbero inefficaci o male accolti.

Espletare attività di sensibilizzazione alla tutela ambientale, anche tramite la diffusione di materiale informativo nei parchi e nelle aree protette.

Obiettivi formativi La regola come conoscenza attiva, cioè non astratta, ma fondata su

esperienze di vita. I

territorio. La riconquista di un rapporto equilibrato con la natura.

Destinatari A (classi quarte), scelti con criteri predeterminati, fissati dal Collegio Docenti in relazione agli obiettivi, alle caratteristiche ed ai tempi di realizzazione del progetto. I fruitori/attori sono prevalentemente alunni che presentano situazioni di disagio e che necessitano di attività pratiche, che rendano più gratificante la frequenza scolastica.

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Step del progetto 1) Introduzione e approfondimento:

o Proposta ed organ o Analisi delle problematiche o Analisi del territorio o Presupposti teorici o Risultati attesi

2) . 3) Svolgimento, in collaborazione con enti, organizzazioni, realtà

realizzazione di un prodotto o per il conseguimento di un risultato o di comportamenti misurabili. 4) Somministrazione di prove per la verifica/analisi dei risultati; discussione e proposte.

Difficoltà incontrate e r isolte Nessuna particolare difficoltà è stata rilevata. Risultati -­ Realizzazione di

degli alunni di competenze, comportamenti misurabili e modi di essere.

-­ Raggiungimento della consapevolezza della complessità del concetto di educazione ambientale.

-­ Acquisizione di un certo grado di abilità nella gestione dei lavori di gruppo.

-­ Valorizzazione delle competenze specifiche di ciascuno, utilizzandole a vantaggio del gruppo nella loro complementarietà.

-­ Riconoscimento ed accettazione del ruolo della partecipazione

. -­ Costruzione di ha consentito di svolgere

attività anche impegnative in un clima di rispetto. -­ Acquisizione del senso di responsabilità relativo all' agire nel proprio

ambiente per modificalo positivamente. Modalità di verifica Somministrazione periodica di test degli alunni di competenze e di modi di essere. Prodotti Acquisizione di un metodo di studio specifico per l' indagine ambientale. Spazio di r iflessione Il progetto ha fornito agli allievi gli strumenti per re-interpretare il proprio ruolo nel contesto ambientale in cui vivono. Buona pratica: comunicare con l'ambiente La buona pratica che gli studenti hanno fatto propria è quella di sviluppare abilità comunicative e interpretative migliori per leggere , inteso come ecosistema complesso di relazioni con l'altro da sé.

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ST UD E N T I-C I T T A DINI

Istituto Scolastico ROSSANO (CS) G ruppo di progetto: Costantina Natascia Gualtieri, Rosa Maria Frandina, Natalino Antonio Sosti Coordinatore di G ruppo: Maria Salvati

idea sostenibile La città di Rossano ha una storia indissolubilmente legata ad una serie di nodi critici del territorio: la presenza di una centrale termoelettrica e di una discarica, nella quale conferiscono i rifiuti di molti centri del cosentino. Implicite sono le problematicità legate alla presenza di tali strutture, per cui il gruppo di progetto ha ritenuto opportuno rispondere, come agenzia educativa, alle richieste ed alle emergenze provenienti dal territorio F inalità Sensibilizzazione gli allievi e le famiglie in merito alla conoscenza del problema complesso legato al corretto ciclo di smaltimento dei rifiuti, al fine di diffondere una cultura del risparmio energetico, del corretto ed equilibrato

Obiettivi formativi

Saper distinguere materiali differenziabili e non, studiandone natura e caratteristiche.

Descrivere il processo di riciclaggio dei materiali differenziabili Comprendere il funzionamento di una azienda di stoccaggio di rifiuti

. Mettere in risalto come i rifiuti possano creare ricchezza e posti di

lavoro, ovvero come possano essere considerati una risorsa. Comprendere il funzionamento e le problematiche gestionali di una

discarica. Destinatari

. Step del progetto Gran . La motivazione è duplice: lavorare in stretta continuità con le richieste del territorio, ed offrire agli studenti la possibilità di trasformare le discipline in strumenti di impegno sociale, documentazione e ricerca attiva.

1. Preparazione alla visita alla piattaforma polifunzionale della ditta : p

visita. 2.

La società gestisce il servizio di igiene urbana del Comune di Rossano, nonché della raccolta differenziata e dei rifiuti solidi urbani. La piattaforma polifunzionale è adibita allo stoccaggio di rifiuti solidi

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urbani, dei rifiuti ingombranti e dei RAAE, alla selezione ed al trasporto ai centri CONAI.

3. Visita al CEA (Centro di Educ Diogene di Rossano. Si tratta di uno dei cinque Centri facenti parte della Rete Provinciale INFEA, e svolge da anni attività di Educazione Ambientale sul territorio. Qui gli studenti hanno potuto svolgere attività di ricerca e documentazione, usufruendo di libri e pubblicazioni della biblioteca e dei computer.

4. Laboratori sul riuso. Difficoltà incontrate e r isolte Le difficoltà incontrate sono state soprattutto di natura logistica ed organizzativa alla collaborazione di altri docenti ed alla buona volontà e al degli studenti, ogni criticità emersa è stata superata agevolmente. Risultati La finalità e gli obiettivi formativi preposti sono stati raggiunti, sia dal punto di vista prettamente didattico-educativo, sia per le ricadute extracurriculari in termini di acquisizione di atteggiamenti e comportamenti. I ragazzi hanno lavorato in team sotto la guida dei docenti, evidenziando entusiasmo e serietà

a educativa. Modalità di verifica

effettuato mediante lo scambio ed il confronto periodico tra i diversi microgruppi di lavoro, in modo che ognuno potesse ricongiungere i segmenti del percorso e avern complessiva. Prodotti

Produzione, in attività laboratoriali, di carta riciclata. Produzione di un video sulla raccolta differenziata.

Spazio di r iflessione Le modalità e le strategie di un percorso di lavoro metodologicamente innovativo hanno consentito ai cittadini-studenti il recupero, sebbene parziale, del rapporto di interscambio positivo con il territorio di appartenenza. Buona pratica: un capitale nelle buone prassi

a nel percorso educativo traducendola in buone prassi estese agli altri allievi ed al personale della scuola.

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DI F F E R E N Z I A I R I F IU T

Istituto Scolastico G ruppo di progetto: Maria Rachele De Filippo Coordinatore di G ruppo: Maria Rachele De Filippo

L'ambiente, inteso come sistema vivente, è un campo didattico che offre infinite possibilità di approccio e di proposte formative. L'educazione ambientale deve essere considerata come un progetto di apprendimento continuo, al fine di fornire conoscenze, strumenti, capacità, attitudini, abilità e competenze che pongano l'allievo in condizione di considerarsi parte di un sistema in evoluzione, di acquisire una nuova sensibilità che lo porti a gestire un corretto rapporto con l'ambiente, pensando ed agendo in sua difesa e per la sua conservazione. È partendo da queste considerazioni epistemologiche che la Scuola ha modulato tutto il percorso di lavoro. F inalità

Far acquisire agli alunni non solo conoscenze, ma valori ed atteggiamenti attenti all'ambiente: partecipazione, senso di appartenenza alla comunità e rispetto del territorio e quindi di se stessi e degli altri.

Promuovere e diffondere una cultura ambientale consapevole at comportamenti responsabili.

Creare sinergie e collaborazione tra realtà diverse (Enti, ed

hanno a cuore finalità comuni. Obiettivi formativi Gli obiettivi formativi saranno diversificati in rapporto alle età dei bambini, ma il denominatore comune è quello di arrivare, attraverso un percorso di scoperta, all'acquisizione di conoscenze ed all'assunzione di responsabilità e di impegni, per scegliere ed agire con senso critico e propositivo. Attraverso questo progetto i bambini saranno stimolati a lavorare in gruppo, a collaborare e ad operare per uno scopo comune, condividendo e comunicando le conoscenze raggiunte. Queste forniranno loro la capacità di comprendere che il soddisfacimento dei bisogni attuali non deve compromettere le possibilità di progresso delle generazioni future; così, piccole azioni quotidiane individuali potranno contribuire al benessere collettivo e

i generali.

incentiverà le buone prassi di riutilizzo/riuso, per diminuire la quantità dei rifiuti e risparmiare le risorse. Uno dei punti di forza del progetto è quello di rivolgersi direttamente agli alunni di tutte le scuole nzia, primaria, secondaria di I grado), nella convinzione che le nuove generazioni rappresentino un interlocutore privilegiato sul territorio e un tramite per la

one di nuovi comportamenti in tema di ambiente.

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Destinatari Sono coinvolti nel progetto gli alunni di tutte le classi della scuola primaria, secondaria di primo grado ed , i docenti, i genitori, i collaboratori scolastici. Uno dei punti di forza del progetto è proprio quello di rivolgersi alla totalità della comunità scolastica e, attraverso

nella convinzione profonda che le nuove generazioni rappresentino un interlocutore privilegiato sul territorio ed un tramite prezioso

Step del progetto

Il percorso di lavoro è organizzato in tappe che propongono strumenti didattico-educativi interconnessi. Le tematiche vengono sviluppate in modo intconsiderata disciplina a sé come educazione alla cittadinanza: si tratta, infatti, di una macroarea nella quale devono convergere, in termini di obiettivi, la capacità di cooperazione e lo

diritto-dovere di operare delle scelte.

La prima fase prevede condotta mediante la somministrazione di un questionario, redatto dagli insegnanti e sottoposto ai genitori, per conoscere il grado di sensibilità e abitudini nei confronti della raccolta differenziata.

La seconda prevede una serie di incontri formativo-organizzativi della componente docente, con lo sviluppo di idee e di strategie necessarie per formalizzarle.

Nella terza fase, operativa, i bambini realizzano le azioni previste in sede progettuale: piccole opere d'ingegno e d'arte in laboratori del riuso, la raccolta differenziata in ogni classe.

Attraverso gli studenti, infine, viene distribuito materiale informativo, autoprodotto, con indicazioni utili sui comportamenti

sulla raccolta differenziata e il riciclaggio dei rifiuti. Le classi documentano, lavorando in gruppi, le attività svolte attraverso foto, immagini e testi. Il progetto si conclude con una manifestazione finale con attività di drammatizzazione finalizzata al coinvolgimento della comunità territoriale.

Difficoltà incontrate Le principali difficoltà incontrate nello svolgimento del percorso sono state legate alla mancanza di tempo, di risorse finanziarie dedicate ed in parte,

piena nel curricolo. Dal punto di vista educativo sono emerse alcune criticità nel modificare comportamenti errati, poiché non sempre è facile sensibilizzare i bambini a scuola quando a casa gli esempi e le abitudini sono di natura. Difficoltà risolte

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ragionando, problematizzando i comportamenti e le loro conseguenze, si può innescare un nuovo circolo vizioso contrario al primo: i genitori sono spesso disponibili ad accogliere i suggerimenti dei figli. La collaborazione tra insegnanti e docente referente è stata sempre molto efficace; ciò ha consentito di superare alcune difficoltà iniziali relative al nel curricolo, per cui gli argomenti del progetto sono stati sviluppati in modo interdisciplinare. Risultati Acquisizione consapevole, da parte degli alunni, di atteggiamenti, abitudini e di stili di vita orientati alla sostenibilità. Il grado di motivazione, partecipazione e passione profusi nel progetto è stato sicuramente uno dei punti di forza, ed ha permesso di creare le condizioni ed il clima partecipativo necessari a mettere a frutto la curiosità e la creatività dei ragazzi. Modalità di verifica Le attività di verifica sono state effettuate in itinere attraverso discussioni, riflessioni, elaborati individuali e collettivi e su cartelloni di sintesi utilizzati per una mostra di fine anno scolastico. Le conoscenze sono state verificate con un semplice questionario a risposta aperta. Le competenze di educazione ambientale sono state rilevate e valutate con osservazione attenta e costante delle modifiche graduali dei comportamenti degli alunni. Prodotti Sono stati prodotti molti materiali, proprio in ragione della metodologia di lavoro: schede strutturate e non, lavori prodotti con il riutilizzo della carta, una bacheca informativa come spazio espressivo comune, storie illustrate, cartelloni, fotografie e vid . Spazio di r iflessione

cultura legata al di nuovi stili di vita, sia personali che collettivi, contribuisce a formare nuove generazioni di cittadini consapevoli e preparati. L'educazione allo sviluppo sostenibile ha, cioè, come riferimento costante, una corretta lettura della realtà in toto: è dunque prassi necessaria, se si intende lavorare in tal senso, creare sinergie con le istituzioni, con le famiglie e con tutti i portatori di interesse legati al territorio. Non sono, ad onor del vero, delle novità procedurali: ogni azione educativa rischia di diventare sterile se non esiste continuità col mondo esterno. È emerso, in particolare, un maggior grado di attenzione, da parte dei bambini, all'ambiente scolastico, arredi e suppellettili, all'ambiente urbano e naturale. Quest'ultimo aspetto, in particolare, ha rappresentato la giusta occasione per coinvolgere le famiglie a dare il necessario contributo per il raggiungimento del delicato e difficile obiettivo formativo che la scuola ha tracciato per i suoi allievi. Buona pratica: testimoni di un futuro possibile Le esperienze maturate con impegno e passione da parte dei bambini, sebbene non esaustive, si sono tradotte in un maggior grado di attenzione

disponibili. Ciò che è più incoraggiante, e che premia il lavoro svolto, è che

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gli studenti siano diventati il veicolo di trasmissione di buone prassi presso le proprie famiglie, ovvero i testimoni della possibilità di un cambiamento reale. È stato evidentemente indicato ai bambini un percorso di sostenibilità concreta: il loro entusiasmo ha fatto il resto.

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Istituto Scolastico G ruppo di progetto: Scarcello, Scarcella, Toscano Coordinatore di G ruppo: Natale Agrippino

alla consapevolezza che il problema della

corretta gestione del ciclo dei rifiuti è di notevole importanza e attualità. scuola deve rappresentare il luogo privilegiato non solo per

sollecitare riflessioni critiche, ma soprattutto per tradurle in comportamenti .

F inalità Guidare gli alunni alla consapevolezza della complessità delle

problematiche ambientali. Sviluppare in loro il senso di responsabilità nei confronti del

mondo naturale one di stili di vita più attenti. Estendere lo spazio dei diritti e delle leggi ai valori ambientali. di

programmi orientati ad un futuro sostenibile. Coinvolgere gli studenti in azioni che promuovano la convivenza

fra uomo /natura /cultura (ecosistema). Favorire la partecipazione attiva della comunità scolastica nel

promuovere il benessere della comunità territoriale, sviluppare il senso in prima persona per il bene comune.

Migliorare concretamente sociale di appartenenza con interventi efficaci, individuali e collettivi.

Obiettivi formativi d educare i

amenti corretti per la promozione della cultura della riduzione dei rifiuti, del loro riutilizzo e recupero, e delle corrette procedure di raccolta differenziata in ambito scolastico e domestico:

Comprendere che non sempre tutto quello che si butta è un vero rifiuto.

Riconoscere e conoscere i materiali di cui sono fatti molti oggetti di uso quotidiano.

Comprendere perché è importante separare i rifiuti. Conoscere le materie prime riciclabili. Conoscere i sistemi più efficaci per la tero

ciclo dei rifiuti. Potenziare la raccolta differenziata ed

. Saper tradurre il percorso formativo in comportamenti e metterli in

pratica sia a scuola che a casa, acquisendo nuovi stili di vita.

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Obiettivi specifici Analisi e comprensione dei cicli naturali. Studio della tipologia dei rifiuti, del loro destino attuale e del loro

impatto ambientale. Problematica dei rifiuti : il

verde, l etc. Conoscenza del sistema di raccolta, riciclo e smaltimento dei rifiuti e

delle tecnologie ad esso legate. Raccogliere dati e da essi prospettare soluzioni e progetti, esprimendo

opinioni personali scaturite da riflessioni attente. Destinatari Classi I D e II E. In una fase successiva saranno coinvolti direttamente tutti gli alunni della Scuola.

Step del progetto Distribuzione di un questionario di indagine, da compilare in

classe, sulle pratiche di raccolta differenziata

gestione di incontri formativo/informativi con gli studenti. Predisposizione di materiale didattico e di supporto (diapositive, glossari scientifici). Preparazione e diffusione di un opuscolo di sensibilizzazione.

Segmento di lavoro sul senso di legalità ed il rispetto delle risorse disponibili.

Lavoro sul campo attraverso la conduzione di interviste ed elaborazione dei dati.

Predisposizione di un elaborato sintetico del lavoro svolto in forma multimediale.

Difficoltà incontrate Le difficoltà maggiori si sono verificate nel coinvolgimento di organismi esterni alla Scuola (enti, istituzioni, associazioni). È mancato, in qualche modo, il confronto diretto con una parte del territorio. Difficoltà risolte La difficoltà riscontrata non è stata in realtà risolta. Considerando il coinvolgimento del territorio fondamentale per portare a compimento il progetto nella sua interezza, la scuola si pone questo come obiettivo prioritario in futuro. Risultati La valutazione del lavoro svolto può ritenersi tutto sommato positiva. Gli obiettivi prefissi, sia di tipo specifico che di tipo formativo, sono stati raggiunti, ma naturalmente richiedono tempi lunghi per la piena attuazione, come è connaturato a processi di crescita e di evoluzione complessi. Si registrano ricadute curriculari positive in tutte le discipline, a testimonianza della trasversalità del lavoro svolto

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Modalità di verifica Durante le varie fasi del progetto sono state eseguite azioni di monitoraggio e valutazione mediante la somministrazione di questionari in fase di input e output.

sperimentazione della raccolta differenziata. Prodotti Creazione di un elaborato in formato digitale e realizzazione di una Carta dei Servizi come insieme di regole da seguire nella scuola per orientamenti e scelte di sostenibilità. Spazio di r iflessione Il bombardamento mediatico sui vantaggi delle pratiche di raccolta differenziata ha reso possibile un incremento della stessa anche nella nostra regione, sebbene il traguardo della media italiana ed europea sia ancora ben lontano. Ciò che la scuola ha registrato durante il percorso sono le carenze dal punto di vista preventivo, ovvero tutte le buone prassi necessarie ad orientare

step futuro, quindi, sarà proprio un intervento educativo mirato da questo punto di vista. Buona pratica: gli indicatori-guida Le azioni quotidiane sono state implementate in buone prassi col riferimento costante ad alcuni indicatori: Misurabili iniziativa. Innovatività: produrre soluzioni nuove e creative a vantaggio d utenza. Riproducibilità: possibilità di trasferimento. Valore aggiunto: possibilità di cambiamento. Sostenibilità: attitudine ad utilizzare in modo razionale le risorse esistenti e/o capacità di generare nuove risorse. Coinvolgimento: mettere in moto le risorse tecniche, culturali, umane. Contestualità: porre sempre attenzione al contesto di riferimento. Coerenza ed efficacia: coerenza tra obiettivi e azioni. Efficienza: mantenere un equilibrio dinamico tra risorse, costi e benefici.

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PI C C O L I PASSI V E RSO BU O N E PR ASSI

Istituto Scolastico: IC STATALE DI SPEZZANO ALBANESE (CS) G ruppo di progetto: Antonietta Romito, Franca Marino Coordinatore di G ruppo: Immacolata Noia

Abbracciare, come agenzia formativa, la filosofia del dimensionamento

di ognuno, ovvero aiutare i ragazzi a trovare una misura equilibrata tra ciò che hanno a disposizione in termini di risorse e ciò che stanno utilizzando. F inalità Favorire, attraverso un perco qualità personali: di azione e pensiero, il senso di responsabilità,

collaborazione, il senso critico e riflessivo, la solidarietà. Obiettivi formativi

Sviluppare atteggiamenti, comportamenti, valori e conoscenze per comprendere appieno le interrelazioni profonde tra le componenti della biosfera.

Assumere su di sé la responsabilità di comportamenti coerenti e sperimentare strategie per un vivere sostenibile.

Sensibilizzare la comunità scolastica ed il territorio nei confronti della problematica dei rifiuti.

Destinatari Gli alunni delle classi prime della secondaria di I grado, gli alunni delle classi V della scuola primaria, gli alunni della ue plessi

stituto Comprensivo. Step del progetto

I fase, azioni di sensibilizzazione del problema a casa, a scuola, in famiglia, nel quartiere.

II fase, il problema dal punto di vista storico: Rifiuti ieri, rifiuti Problematizzazione di come sono cambiate le abitudini ed i

consumi nel tempo. III fase, il corretto ciclo di smaltimento: azioni per ridurre,

riutilizzare, recuperare, riciclare. Difficoltà incontrate Durante lo svolgersi del percorso è emersa una scarsa consapevolezza della complessità del problema da parte del territorio, che rispecchia scarsa volontà, da parte delle istituzioni preposte ad attivare sistemi di sensibilizzazione. Difficoltà risolte La scarsa assistenza ricevuta da parte di una porzione del territorio è stata superata

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Risultati La comunità scolastica tutta sta progressivamente acquisendo una rinnovata coscienza ecologica, che si concretizza quotidianamente in comportamenti più sostenibili. Modalità di verifica Verifiche in itinere delle problematiche affrontate attraverso il dialogo quotidiano e questionari a risposta multipla al termine delle fasi di lavoro. Prodotti Realizzazione di cartelloni ed oggetti decorativi impiegando materiali di recupero. Spazio di r iflessione La nostra scuola, come agenzia educativa per e sul territorio, si adopera da anni per stimolare i ragazzi affinché siano veicolo di sensibilizzazione presso le famiglie, e, attraverso esse, presso il territorio. Sarebbe importante però che alle azioni educative corrispondessero adeguati riscontri presso altre agenzie presenti sul territorio. Buona pratica: buone prassi a piccoli passi Attraverso il coinvolgimento della comunità scolastica tutta e delle famiglie, ed attraverso il continuo lavoro a scuola sono stati intrapresi piccoli ma significativi passi verso il consolidamento di stili di vita più responsabili: in ogni aula sono stabilmente allocati i contenitori della raccolta differenziata di carta, plastica e organico umido. Per gli alunni, anche quelli più piccoli, controllare che ogni rifiuto sia correttamente conferito è ormai pratica quotidiana consolidata.

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UN G I A RDIN O PE R RI C I C L A R E

Istituto Scolastico: IC DI TERRANOVA DA SIBARI (CS) G ruppo di progetto: Anna Gaudinieri, Antonietta Guarino, Anna Erboso, Lidia Gimigliano, Valeria Stancati. Coordinatore di G ruppo: Anna Gaudinieri

I problemi che riguardano modo in cui la società umana gestisce i processi produttivi, le risorse rinnovabili, i beni culturali e i sistemi di regolazione e previsione dei fenomeni naturali. Venendo meno quello che è il naturale equilibrio tra uomo e ambiente, vengono meno anche quei sistemi di regolazione naturale necessari per i sistema Terra. Una scarsa conoscenza del territorio e un maggiore sfruttamento delle risorse provocano danni a volte irreparabili. Gli allarmanti disastri che si

preoccupazione e sviluppato una maggiore sensibilità alle problematiche

limitate e solo in parte rinnovabili, appare evidente la necessità di prendere in considerazione modelli di sviluppo sostenibile.

-formativo che riguarda tutti gli individui e necessita della acquisizione di competenze, abilità e conoscenze adeguate, indispensabili per uno sviluppo equo e

sire una nuova mentalità aperta ai problemi

soprattutto più responsabile e rivolta a costruire un avvenire migliore. Una mentalità capace di cambiare conoscenze, valori e comportamenti. Le attività di educazione ambientale a scuola mirano dunque, attraverso

, a modificare gradualmente comportamenti e atteggiamenti attraverso promozione di comportamenti positivi. Alla luce di ciò, la scuola ha predisposto una serie di azioni di educazione ambientale in maniera trasversale, coinvolgendo tutte le discipline e cercando di mantenere una linea operativa coerente. giardino, o, comunque, uno spazio verde, rientra proprio in questa visione globale di ecosostenibilità e racchiude in sé anche la possibilità di consolidare le buone pratiche messe in atto negli anni precedenti relative alla raccolta differenziata e al risparmio della risorsa acqua. F inalità Latteggiamenti, per acquisire nuovi stili di vita, come ridurre i consumi e gli sprechi. Attraverso la ricerca insieme, ci si mette in discussione, si affrontano i problemi ai quali singolarmente non sappiamo dare risposta, e si prendono decisioni che valorizzino le differenze, non solo naturalistiche, ma anche sociali, di apprendimento, psicologiche. In tale ottica si

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declinano queste finalità: Favorire le relazioni di appartenenza degli studenti nei confronti del

proprio territorio. S

tecnologia, Promuovere, dunque, comportamenti sostenibili secondo una

personale e collettiva. Obiettivi formativi

Sviluppare il senso civico attraverso il passaggio del concetto di ambiente da res nullius a res publica.

Responsabilizzarsi nei confronti sé. Agire concretamente a favore del territorio, cercando di migliorarlo. Utilizzare sistemi alternativi di smaltimento dei rifiuti. Recare le buone pratiche nella propria famiglia e coinvolgerla nelle

scelte più appropriate per la salvaguardia ambientale. M

e di migliorarlo. Destinatari

secondaria di I grado, ai bambini delle classi V di scuola primaria s . Step del progetto

è stata

collocata la compostiera. La seconda fase ha previsto un momento di studio, di ricerca e di

azione, con la scelta organizzativa per la differenziazione dei rifiuti da usare per la compostiera. Una presentazione in Power Point

agli alunni, chcompostiera.

giardino.

Difficoltà incontrate In alcuni plessi mancano, totalmente, aree adiacenti la scuola da utilizzare

. Difficoltà risolte Il Comune di Terranova si è impegnato in una serie di lavori di ristrutturazione degli spazi antistanti grado. Risultati Dal punto di vista operativo, per risultati qualitativamente migliori si è deciso di rimandare la messa a dimora di alcune piante al mese di

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settembre, con condizioni climaticamente più favorevoli. Sono stati raggiunti buoni risultati, invece, per quanto riguarda la visione complessiva

ducazione ambientale. Gli alunni mostrano di aver interiorizzato quei valori indispensabili per un cittadino responsabile e consapevole: comportamenti adeguati, una maggiore sensibilità, una maggiore conoscenza dei problemi ambientali, una visione ecologica del territorio di appartenenza. Modalità di verifica

costantemente il i quali i ragazzi si sono adoperati per diffondere,

presso le conoscenze acquisite e nuovi atteggiamenti sviluppati. Prodotti I prodotti sono stati calendarizzati a medio-lungo termine (almeno per quanto riguarda gli spazi verdi) poiché un giardino o di uno spazio verde prevede attività scaglionate nell

ed oltre. Spazio di r iflessione Questo progetto si è posto un obiettivo ambizioso: stimolare il pensiero, le emozioni, la capacità d . La sua concretezza lo ha, tuttavia, reso possibile. Buona pratica: implementazione del pregresso Le esperienze maturate in anni precedenti sono state consolidate, messe a frutto e perfettamente inglobate nel percorso di lavoro: le buone prassi

della raccolta differenziata nella gestione della risorsa acqua sono state implementate con la cura ed il rispetto degli spazi verdi creati. Per essi è stato utilizzato il compost derivato dagli scarti organici come ammendante prezioso e raccolta in appositi contenitori.

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R E T E N° 3 Coordinatore di Rete: Loredana Giannicola

SC U O L E IN R E T E : -­‐ -­‐ LC-ISA, LUZZI (CS) -­‐ ISTITUTO COMPRENSIVO "G. FALCONE", RENDE (CS) -­‐

- -­‐ ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

(CS) -­‐ ISTITUTO COMPRENSIVO DI CAROLEI (CS) -­‐ -­‐ -­‐ DIREZIONE DIDATTICA 2° CIRCOLO DI ACRI (CS) -­‐ ISTITUTO COMPRENSIVO "G. PUCCIANO", BISIGNANO (CS) -­‐ DIREZIONE DIDATTICA 8° CIRCOLO, SCUOLA PRIMARIA

"G. DE MATERA", COSENZA

UN A SC U O L A BI O DI V E RSA

Istituto Scolastico: G ruppo di progetto: Erminia Gravante, Rosanna Lauro, Assunta Cannataro, Antonella Lombardi (Dipartimento di Scienze) Coordinatore di G ruppo: Erminia Gravante

degli studenti:

Mi guardo intorno e scopro che la è in realtà immersa nel verde Osservo con più attenzione e mi accorgo della presenza di numerosi e variegati organismi viventi. Sono sollecitato dalla curiosità di volerli conoscere, classificandoli. Mi rendo conto, ora, che è estremamente importante imporsi delle regole di tutela e salvaguardia, ed osservarle per il bene comune. Mi chiedo cosa posso fare, nel mio piccolo, per contribuire a preservare

F inalità

Valorizzare le risorse culturali, ambientali e strumentali offerte dal territorio.

attraverso la convivenza democratica e la tolleranza, promuovendo senso critico, assunzione di responsabilità personali ed autonomia di giudizio.

Favorire il dialogo costruttivo fra le componenti del sistema educativo-formativo: scuola ed università.

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Obiettivi formativi Comprendere

equilibrio dinamico, di ogni forma di vita.

viventi si presentano a noi. Saper cogliere il significato del percorso evolutivo e delle forme di

da parte degli organismi viventi. Capire che la biodiversità è una grande ricchezza e che ogni forma

di vita contribuisce ad incrementarla Capire la nostra completa Terra e le

interazioni tra le attiv . Rendersi conto che è possibile, con i piccoli gesti quotidiani

(risparmio di risorse, buone prassi di raccolta differenziata, tutela del verde) contribuire concretamente alla salvaguardia degli spazi in cui viviamo.

Destinatari 30 alunni delle classi I e II Liceo. Step del progetto Il percorso di lavoro è stato in parte svolto nelle ore curriculari durante

prossimo anno scolastico. Difficoltà incontrate Sono state affrontate molte difficoltà di ordine spazio-temporale: è stato particolarmente difficile gestire il lavoro con poche ore curriculari a disposizione, e con la ripartizione in trimestri. È altresì difficile la programmazione di attività in orario pomeridiano, poiché gli alunni hanno difficoltà a raggiungere la scuola. Difficoltà risolte

raggiungimento della consapevolezza che le grandi criticità possono essere risolte a partire dai piccoli gesti quotidiani. Risultati Considerati finalità ed obiettivi posti in sede di progettazione, i risultati raggiunti in questa prima annualità di lavoro consistono in incoraggianti segnali di positività da parte degli studenti. Alcuni traguardi

ospita il Liceo Europeo: il giardino interno, che si presentava in stato di completo abbandono e degrado, è stato ripulito e reso fruibile da tutti. Modalità di verifica È stata effettuata mediante somministrazione di test scritti, oralmente e

step di lavoro. Prodotti Per ora una maggiore sensibilità verso i problemi ambientali e qualche

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Spazio di r iflessione La forza del lavoro svolto risiede nella convinzione, manifestata in sede di valutazione dei risultati, di non aver fatto qualcosa di straordinario, ma di aver raggiunto la consapevolezza che, iniziando dai piccoli gesti che hanno visto protagonisti un gruppo di alunni più sensibili ai temi ambientali, si possono creare le premesse per coinvolgere poi, negli anni successivi, un maggior numero di soggetti pionieri di una nuova etica ambientale Buona pratica: fermiamoci ed osserviamo Fermarosservare ha come giusta consequenzialità il pensiero, la riflessione, e dalla

importante da attuare in un tempo vissuto con superficialità e fretta.

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RI Q U A L I F I C A Z I O N E E C A D E L L A SC U O L A

Istituto Scolastico: LC-ISA DI LUZZI (CS) G ruppo di progetto: Rosa Alba Campese (Area Umanistica), Tiziana Foti (Area Progettuale), Antonella Vollaro (Area Scientifica).

Nelle scuole del nostro territorio i cortili scolastici, quasi in tutti i casi,

Spesso per le istituzioni scolastiche, il cortile non è un luogo destinato aldi risorse. Restituire alla scuola il proprio cortile come spazio ludico,

concreto, ampliando il contesto e

Il ruolo della scuola in questo contesto diviene fondamentale come risposta a questa cronica carenza e come realtà in grado di influire sui processi di

F inalità La finalità è quella di sensibilizzare la comunità scolastica, e da essa il territorio, alla cura degli spazi verdi o dei cortili scolastici, favorendo il ruolo d

patrimonio naturalistico e culturale del proprio territorio. Obiettivi formativi

Riappropriarsi di spazi esterni alla scuola e farli diventare patrimonio di tutti, con particolare attenzione a preservarli nel tempo.

Promuovere stili di vita attenti alla sostenibilità ambientale e alle tradizioni agricole e culturali del territorio.

Fornire gli strumenti indispensabili per trasformare, con i ragazzi, questo spoglio luogo spazio di

ruolo sociale. Conoscere ed utilizzare gli elementi base che sottendono alla

progettazione architettonica ed alla manutenzione di spazi verdi. Destinatari Gli alunni della classe I A del Liceo Artistico Design. Step del progetto Prima Fase:

-­‐ -­‐ il sopralluogo -­‐ le suggestioni e le informazioni

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-­‐ il pre-progetto -­‐ il progetto

Seconda Fase: -­‐ -­‐ la messa a dimora delle specie vegetali -­‐ interventi didattici e tutoraggio sulla piantumazione, riproduzione e

manutenzione delle specie vegetali scelte -­‐ attività sulla scelta delle specie da utilizzare, in relazione al colore,

alla forma, alle dimensioni ed al ciclo vitale delle piante. Difficoltà incontrate e r isolte Nessuna. Metodologia

una fonte di informazione, uno stimolo a superare la passività, una

progettazione. Partecipazione attiva da parte dei soggetti coinvolti, in una

dimensione di collaborazione e secondo le modalità della ricerca insieme e della ricerca-azione.

attenzione alla dimensione percettivo-sensoriale, utilizzo

stimoli per la ricerca, la riflessione, la sperimentazione, la soluzione di problemi.

Il progetto interseca diversi ambiti tematici e si connota per una forte valenza interdisciplinare tra le aree umanistiche, scientifiche e dei linguaggi non verbali.

Risultati (attesi) Rendere gli studenti sempre più in grado di acquisire conoscenze,

Rinforzo di identità e senso di appartenenza degli studenti alla

propria comunità, migliorando la sostenibilità degli spazi e tà e le potenzialità, in una ottica culturale e

valoriale. Rendere gli studenti sempre più protagonisti attivi in un processo di

insegnamento-approccio che valorizza il ruolo attivo e responsabile di ciascuno ne

Modalità di verifica Le osservazioni sistematiche riguarderanno soprattutto lo "star bene a scuola", l'interesse e la partecipazione degli alunni alle attività. In particolare si valuteranno i progressi negli apprendimenti e nelle abilità, la capacità di collaborare, l'acquisizione di conoscenze specifiche e il saperle trasmettere, la capacità di cogliere gli elementi essenziali propri

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dell'attività, l'utilizzo cosciente, rispettoso e adeguato delle attrezzature, dei materiali e dello spazio. Tali osservazioni saranno effettuate durante le attività o al termine delle stesse. Prodotti Riqualificazione e manutenzione degli spazi verdi scolastici. Spazio di r iflessione L'idea complessiva del progetto è quella di trasformare la scuola da luogo a spazio, all'interno del quale il sentirsi accolti corrisponde alla responsabilità di accogliere. Questo passa, specialmente in un Istituto d'arte, attraverso il senso estetico ed etico del bello di cui ognuno ha il diritto-dovere di circondarsi. Buona pratica: da luogo a spazio Implementare le buone pratiche di cura e manutenzione del luogo in cui si vive, affinchè diventi "spazio di crescita".

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L'A M BI E N T E ... T R A C O N T INUI T À E C A M BI A M E N T O

Istituto Scolastico: IC "G. FALCONE" DI RENDE (CS) G ruppo di progetto: Marcella Occhiuto, Rosanna Foti, Carlo Sicilia. Coordinatore di G ruppo: Marcella Occhiuto

I problemi ambientali sono diventati di interesse prioritario per la collettività, portamenti orientati verso uno sviluppo sostenibile è basilare per le nuove generazioni. Passare da uno studio

o a favore di un approccio laboratoriale, mirato ad incidere sia sul piano cognitivo sia sui comportamenti quotidiani. L'idea muove contributo alla formazione globale della persona, facendo acquisire i valori di responsabilità, flessibilità, solidarietà e quindi la consapevolezza della conseguenza dei propri comportamenti, delle proprie azioni e delle proprie scelte. , inquadrata dunque in ottica sistemica, contribuisce a ricostruire il senso di identità e le radici di appartenenza, dei singoli e dei gruppi, a sviluppare il senso civico e di responsabilità verso la res publica, a diffondere la cultura della partecipazione e della cura per la qualità del proprio ambiente, creando anche un rapporto affettivo tra le persone, la comunità ed il territorio. Essa fornisce, inoltre, il contesto entro cui il lavoro disciplinare assume senso e concretezza, considerando anche il rapporto di dipendenza del nostro ambiente interno (psicologico, emotivo) con quello esterno per

- F inalità del Progetto

Esplorare il rapporto fra le tematiche educative della crescita e dello isione

,

sociale, culturale attraverso procedure motivanti, attive, concrete. Ritenere da una pluralità di

culturali ed antropologici esplorabili dai ragazzi. Realizzare e facilitare esperienze che aiutino i ragazzi a conoscere il

territorio come spazio di vita naturale e sociale. Pensare ducazione Ambientale e lo Sviluppo Sostenibile come

selettori dei temi di studio e organizzatori del lavoro intorno a problemi che suscitano la motivazione dei ragazzi, invitano al pensiero complesso offrendo concetti, modelli di spiegazione, strumenti di lavoro.

Scegliere una fonte di informazione ed uno stimolo a superare la passività.

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Agire al meglio nella formazione di una consapevolezza ambientalista non superficiale delle generazioni che si affacciano su un futuro interessante ma rischioso.

Sviluppare conoscenze sulle problematiche relative allo sviluppo sostenibile.

Favorire momenti laboratoriali e interdisciplinari di percorsi coerenti e motivanti.

Educare all'impegno sociale e civile.

Riqualificare F inalità formative

Promuovere cambiamenti negli atteggiamenti e nei comportamenti sia a livello individuale che collettivo.

Sviluppare atteggiamenti, comportamenti, valori, conoscenze e abilità indispensabili per vivere in un mondo interdipendente e civile.

Obiettivi formativi Promuovere e formare negli alunni atteggiamenti attenti e sensibili

verso la tutela, la conservazione e la prevenzione delle risorse naturali ed ambientali

Sviluppare una coscienza ecologica critica, che possa fondare -natura e della stessa convivenza

umana. Saper conoscere l'ambiente in ogni settore (economia,

amministrazione, politica, cultura, istituzioni) per poter sempre valutare le conseguenze delle azioni umane in un'ottica di sviluppo sostenibile.

Favorire il senso di appartenenza alla classe, alle classi, alla scuola, al territorio.

Obiettivi di apprendimento Difendersi dai danni fisiologici

provocare. Acquisire la capacità di pensare per relazioni, per comprendere la

natura sistemica del mondo. Riconoscere criticamente la diversità nelle forme in cui essa si

manifesta come valore e risorsa da proteggere (biodiversità, ).

Divenire consapevoli che le scelte e le azioni individuali e collettive comportano conseguenze non solo sul presente, ma anche sul futuro ed assumere conseguentemente comportamenti coerenti, cioè individuare e sperimentare strategie per un vivere sostenibile.

Osservare ed analizzare i tanti aspetti e le ricchezze del territorio, per salvaguardarne le peculiarità e l'unicità, considerandole risorse per la Comunità tutta.

Recuperare il patrimonio naturale, culturale, artistico,

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antropologico, come risorsa preziosa dal punto di vista lavorativo. Rivalutare dunque arti e mestieri, mettendone in rilievo la storia, le

caratteristiche, le possibilità di lavoro offerte in tal senso dal territorio.

A ttività Conoscenza dell'ambiente naturale ed umano in cui si vive. Conoscenza di natura e territorio regionali, nazionali,

internazionali, in situazioni a confronto. Conoscenze della toponomastica. Conoscenza della normativa vigente a livello nazionale ed europeo. Anagrafe di Chiese e monumenti. Arti e mestieri del passato... per il presente. Recupero e rilancio delle fonti documentarie private, miniera

preziosa di informazioni e talora strumenti unici per ricostruire pagine inedite di storia locale.

Orientamenti regionali, nazionali ed europei per la conservazione di natura e ambiente.

Laboratorio Tecnico-Artistico. Ristrutturazione dello spazio verde interno alla scuola con piante

ed alberi di diverso tipo. Incontro tematico, organizzato dai ragazzi, con la partecipazione

delle Istituzioni presenti sul territorio. Ricerca-azione sul territorio dal punto di vista geologico-

ambientale. Destinatari Gli alunni della classe I C della scuola secondaria di I grado. Step del progetto e strategie organizzative

Sperimentazione di percorsi formativi personalizzati. Incontri con esperti. Stipula d'intese ed accordi di programma con Università, Enti ed

Associazioni presenti sul territorio. Coinvolgimento delle famiglie per la realizzazione di attività che

vedono l'alunno protagonista, soggetto attivo, in un percorso di positiva integrazione.

Scelta di una problematica ambientale rilevante per il territorio e ipotesi di interventi da suggerire agli Enti preposti anche attraverso

Uscite didattiche.

Difficoltà incontrate Nessuna Metodologia

Si utilizza la didattica transdisciplinare e laboratoriale.

senso di responsabilità, lo spirito di iniziativa, la collaborazione, la

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solidarietà. Si sviluppa negli studenti la consapevolezza delle valenze del

progetto in cui sono impegnati, la loro capacità di influire su di esso con nuove proposte, di portarlo avanti con compiti liberamente assunti, risolvere problemi, affrontare gli imprevisti.

Si promuove la ricerca-azione, la riflessione e le conoscenze dell'ambiente definendo percorsi educativi di sperimentazione del territorio e del contesto ambientale.

Si percepisce l'ambiente come complesso di eventi fisico-naturali ed umani.

Si instaura un contatto consapevole, emotivamente e intellettualmente partecipato col territorio.

Si rende attivo un Laboratorio-Ambiente valido a : -­ progettare unità di apprendimento in conformità al profilo

educativo e culturale; -­ conseguire i traguardi di sapere esplorare, comprendere gli elementi

naturali ed umani, artistici, storici, folkloristici... dell' ambiente; -­ conseguire traguardi di convivenza civile, relativamente al rispetto,

conservazione, miglioramenti, acquisizione di comportamenti adeguati per la sicurezza propria e degli altri.

nel senso che le prime possono fornire gli strumenti metodologici e concettuali utili per la comprensione del tema-problema, lo svolgimento del quale può a sua volta potenziare e integrare concetti e idee curricolari.

interagire, aiutando i ragazzi a ricomporre i saperi ed a vivere re la realtà locale e

globale. Il progetto, nella sperimentazione dei percorsi specifici di classe, utilizza le risorse e le competenze interne alla scuola e presenti sul territorio. Pertanto la relazione educativa prevede la partecipazione attiva da parte dei soggetti coinvolti (ragazzi, docenti, genitori, rappresentanti istituzionali di Enti e Associazioni, Università) in una dimensione di collaborazione, secondo le modalità della ricerca-azione e del sistema formativo integrato. In questo modo si favorididattico in cui trovare stimoli per la ricerca, la riflessione, la sperimentazione, la soluzione di problemi; si prediligono attività che

rlo concretamente ad esprimersi, coinvolgersi, documentarsi, prendere

Il progetto interseca diversi ambiti tematici e si connota per una forte valenza interdisciplinare tra le aree umanistiche, scientifiche e dei linguaggi non verbali: botanica, disegno tecnico, artistico, storia, geografia, narrazione e teatralità.

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Inoltre, con il laboratorio di teatro ambientale, si vuole coniugare teatralità

con lscambio vicendevole. Risultati Apprezzabili ed incoraggianti da tutti i punti di vista: per finalità ed

delle risorse professionali interne ed esterne coinvolte ed infine per il buon funzionamento del modello organizzativo previsto (flessibilità dell'orario scolastico settimanale per alunni e docenti, articolazione flessibile del gruppo-classe, calendarizzazione delle attività di laboratorio in orario antimeridiano.e pomeridiano). Modalità di verifica La verifica e la valutazione dell'efficacia e dell'efficienza del percorso di lavoro verranno effettuate all'inizio sulla base di una ricognizione delle esigenze formative, in itinere ed alla fine delle attività attraverso il monitoraggio delle diverse fasi di apprendimento. Altre strategie e mezzi saranno individuati in itinere dal gruppo di progettazione e di coordinamento del progetto. Prodotti

Pubblicazione e stampa della documentazione didattica prodotta dagli alunni.

Produzione di materiale fotografico, plastico, cartellonistico. Produzione di un video su supporto multimediale.

giornalino. Realizzazione di una guida turistica. Produzione di oggettistica e realizzazione di mostre. Sistemazione dello spazio verde interno alla scuola.

Spazio di r iflessione in termini di energie e risorse

da parte di questa istituzione scolastica, mira alla presa di coscienza della necessità di modificare la relazione uomo-natura partendo dal quotidiano,

natura ad separabile dal futuro della natura. Sono riflessioni che delineano nuove finalità formative, che favoriscono la

nte e della comunità. Per questo motivo tale progetto è strettamente collegato con tutti delle classi. Buona pratica: se non una scuola nel verde, almeno il verde nella scuola La sistemazione e la riqualificazione dello spazio verde interno alla scuola

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ha offerto la possibilità di compiere un piccolo passo verso un modello di Green School: interno, ovvero della possibilità di miglapprendimento. In questa spazio sono state collocate piante ed arbusti che

ossigenazione; alcuni alberi forniscono inoltre vivibili da tutta la comunità scolastica. La cura e la manutenzione di

area sarà divisa, in termini di responsabilità, dagli studenti e dal personale scolastico, come forma di impegno condiviso.

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I R I F IU T I C O M E RISO RSA

Istituto Scolastico: - A

G ruppo di progetto: Franco Nardo, Renato Parrilla, Elena Santoro Coordinatore di G ruppo: Graziella Cammalleri

-

2011 è stato inserito il Progetto qui presentato, come naturale approfondimento delle tematiche ambientali e di educazione allo sviluppo

della

Sostenibilità, nel quale le diverse componenti ed i molteplici particolari, rappresentati in un impianto scenico suggestivo dal punto di vista artistico e rigoroso dal punto di vista scientifico, spiegano la vita nel senso più generale possibile; dalla rappresentazione del sole come sorgente primaria di energia a quella delle componenti biotica ed abiotica necessarie al mantenimento di sottili equilibri esistenti in natura. F inalità

nelle quali sono presenti anche alunni diversamente abili che, attraverso la partecipazione

alunni diversamente abili, inseriti nel contesto classe, rappresentano infatti una risorsa per il nostro Istituto, anche e soprdidattica basata su tecniche metodologiche quali quelle delle attività laboratori ali, alternative rispetto alle prassi curricolari tradizionali. Essi, attraverso le loro abilità manuali e sensoriali, riescono, guidati dai docenti di sostegno e di classe, a concretizzare quanto la loro sensibilissima creatività suggerisce. La finalità, dunque, è quella di sensibilizzare tutti gli studenti in merito a tematiche di sviluppo sostenibile: risparmio di energia e risorse, creazione di nuovi spazi fruibili, con assunzione di responsabilità personali e collettive. Obiettivi formativi

scenografico del Parco, con lo scopo di comprendere che il rifiuto può diventare una risorsa.

finalizzata al raggiungimento di buone prassi di cittadinanza attiva.

Abituare i ragazzi alla condivisione in gruppi di lavoro, nel rispetto di ruoli e compiti.

Destinatari Tutte le c Step del progetto

FASE 1: formazione docenti. FASE 2: raccolta differenziata rifiuti e materiale riutilizzabile.

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FASE 3: realizzazione operativa del Parco. FASE 4: produzione di materiale multimediale a documentazione

FASE 5: seminari formativo-informativi per gli studenti da parte di

esperti esterni. FASE 6: giornata didattica presso il RIMUSEUM-Museo per

-laboratoriali di educazione ambientale.

Difficoltà incontrate La realizzazione non è risultata semplice; non è stato facile, infatti, reperire tutto il materiale riutilizzabile (carta, plastica, alluminio) Difficoltà risolte Le difficoltà di ordine tecnico sono state superate con fantasia e sensibilità,

proiezione ideale di un sentimento di libertà. Risultati Notevoli sia sul piano didattico-educativo che su quello squisitamente etico-estetico (miglior grado di vivibilità degli spazi della scuola). Modalità di verifica Questionari relativamente alla porzione curriculare delle tematiche sul corretto ciclo di smaltimento dei rifiuti. Prodotti Il prodotto finale è la realizzazione del Parco: esso rappresenta le quattro stagioni e ricostruisce porzioni di ecosistemi con tutte le componenti, biotiche ed abiotiche. Il Parco è completamente fruibile, poiché sono stati previsti, in esso, anche arredi (ad esempio panchine realizzate con lattine di alluminio). È stata realizzata anche una presentazione multimediale su CD-rom delle varie fasi operative di lavoro. Spazio di r iflessione Uno materiale di scarto può diventare, se ben utilizzato e se posto al servizio di fantasia e creatività, un oggetto prezioso, in modo da restituire

Non si tratta, cioè, -formale della tematica, ma anche quello tecnico-operativo, lavorando attraverso la percezione attiva e diretta, da parte degli studenti, che i rifiuti possono essere

Buona pratica: da rifiuti a spazio di vita La buona prassi implementata è stata quella di costruire e consolidare comportamenti di riconsiderazione del valore profondo delle risorse, e

.

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H E Z Z A

Istituto Scolastico: ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

G ruppo di progetto: tutti gli Primaria, i rappresentanti dei genitori, il personale ATA, amministratori e associazioni legati al territorio. Coordinatore di G ruppo: Teresa Mancini

La scuola, come ente educativo e formativo,

creando così le basi di una cittadinanza attiva e responsabile. Il progetto si propone quindi di porre le basi per la promozione, da maturare nel corso degli anni, di comportamenti riflessivi, critici e propositivi verso il proprio contesto ambientale. Lo sviluppo della capacità

sviluppare anche le basi per la formazione del metodo scientifico, in quanto i bambini vengono abituati a riflettere e formulare semplici ipotesi relative alle esperienze vissute. La scuola, con questo progetto, si propone come stimolo, proprio attraverso i bambini, per le famiglie, e nel contempo realizza azioni di sensibilizzazione per e con gli enti territoriali e le associazioni presenti nella comunità, in relazione alla complessa questione di uno sviluppo sostenibile. F inalità

delicatparte di tutti vengano assunti comportamenti tali da favorire il mantenimento (o il ripristino) di questo equilibrio.

pertanto a potenziare negli alunni una sensibilità ambientale in materia di raccolta differenziata e riciclo dei materiali, partendo dalle esperienze quotidiane, affinché l'attenzione verso questa problematica diventi per tutti, fin dalla prima infanzia, un vero e proprio stile di vita e di comportamento. Il progetto mira anche a promuovere interesse e passione per lo studio delle discipline scientifiche, con un percorso didattico che ripercorre quello

tecnologie e degli strumenti adeguati, ma anche rivAttraverso la pratica botanica attiva e la conoscenza dei processi di crescita e sviluppo degli organismi vegetali, ci si propone di far acquisire ai bambini il senso di responsabilità e la cura nei confronti di tutti gli organismi viventi. Connaturata a queste azioni, è la conoscenza dei processi che portano alla creazione del compost dal riciclo dei materiali organici di scarto prodotti a scuola. Obiettivi formativi

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Educare alla cittadinanza attiva e responsabile. Educare al rispetto delle bellezze naturali del proprio ambiente. Mettere in atto "buone pratiche" ecosostenibili.

Destinatari

Step del progetto Il percorso didattico prevede una prima fase informativa (ricerche, conversazioni, considerazioni, discussioni) sulla tematica dei rifiuti e la conoscenza di alcune norme che regolamentano la raccolta differenziata nel nostro Paese. Successivamente verranno proposte azioni finalizzate all'acquisizione di competenze e abilità operative relative al piano di lavoro che le attività comportano.

Primo modulo: formazione, conoscenze ed educazione. Secondo modulo: laboratori didattici operativi

Metodologia L'osservazione diretta, l'osservazione indiretta, la classificazione, la seriazione, il confronto, la generalizzazione, sono i metodi di approccio necessari per la realizzazione del progetto. Dal punto di vista curriculare sono stati coinvolti vari ambiti disciplinari: Lingua Italiana, Immagine, Scienze, Informatica. Difficoltà incontrate Eccessiva burocrazia e mancanza di fondi per la realizzazione di tutte le attività didattiche previste. Difficoltà risolte Alcune criticità sono state superate grazie alla valida e fattiva

e dei genitori degli studenti. Risultati Il percorso progettuale ha previsto risultati positivi e verificabili in termini di acquisizione di atteggiamenti, abitudini e stili di vita orientati al risparmio di materiali ed energia ed alla cura e al rispetto degli spazi verdi. Modalità di verifica Il percorso progettuale prevede più fasi di valutazione per verificare quanto i concetti interiorizzati si trasformino in saper fare e quindi in competenze realmente acquisite:

Costruzione di verifiche iniziali, intermedie e finali relative agli ambiti disciplinari coinvolti.

Osservazione degli alunni nei lavori di gruppo e individual.   Esame della documentazione raccolta.

Prodotti Schede strutturate e non.

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La storia di un foglio di carta (su cartellone), Il ciclo naturale della sostanza organica (cartellone sulle varie fasi

del compostaggio). Lavori prodotti con il riuso dei materiali. Realizzazione di un piccolo orto scolastico di erbe aromatiche. Una bacheca informativa Documentazione del nza in formato multimediale. Ideazione e pubblicazione di un codice di sostenibilità della scuola

come garanzia di buone prassi anche in futuro. Brochure divulgativa.

Spazio di r iflessione Nel complesso il progetto è da considerarsi un successo, sia in termini didattico-educativi che in termini di sensibilizzazione e promozione delle buone prassi per riuso, raccolta differenziata e cura degli spazi verdi della scuola. La coerenza delle scelte metodologiche tra i bisogni educativi degli alunni e le necessità di acquisire buone pratiche di educazione ambientale ha rafforzato inoltre i rapporti tra scuola, famiglia e territorio.

vilegiato per /formazione, nonché un mezzo per

condividere azioni e riflessioni che fanno crescere democraticamente. Buona pratica: allungare la vita dei materiali In ogni classe sono stati sistemati contenitori per la raccolta differenziata dei materiali. Gli alunni hanno portare a scuola del materiale che a casa sarebbe diventato un rifiuto: scatole di cartone, la parte interna dei rotoli da cucina, bottiglie di plastica, tappi di bottiglia, giornali, riviste, barattoli di vetro e di alluminio. Con essi, utilizzando tecniche varie, sono stati preparati fiori di plastica e di carta, modellini di giocattoli, addobbi decorativi per le festività.

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IU T A R E

Istituto Scolastico: ISTITUTO COMPRENSIVO DI CAROLEI (CS) G ruppo di progetto: Maria Lucente, Patrizia Rosa Coordinatore di G ruppo: Maria Antonietta Passaniti

I rifiuti rappresentano sicuramente il problema ambientale più urgente

, questo è il dato di fatto dal quale la nostra scuola è partita, mettendo in atto, già da alcuni anni, anche attraverso utilizzo dei Fondi Strutturali Europei ( a.s. 2008/09,

a.s .2009/2010, - a.s. 2010/1011), percorsi didattici finalizzati a stimolare nei ragazzi

vo approccio verso i consumi, proponendo il un fastidioso effetto

collaterale della nostra civiltà dei consumi, da sotterrare il più lontano possibile opportunamente affrontata può trasformarsi in una grande risorsa per

e che quotidiana portano a reali economie di gestione per tutta la comunità Anche la proposta educativa in tale sede presentata si inserisce, in linea di continuità, nel percorso didattico già avviato e, come negli anni precedenti, mira ad educare gli alunni isizione di una sensibilità consapevole

lle sue risorse. I temi proposti avranno una valenza trasversale e saranno indirizzati a far acquisire agli alunni comportamenti corretti in materia di raccolta differenziata e di riciclaggio dei rifiuti. F inalità Gli alunni verranno sensibilizzati naturale ed territorio, distinguendo tra fra elementi naturali ed elementi antropici, valutando come questi ultimi abbiano modificato, spesso in negativo, il paesaggio. Le attività mireranno a favorire la disponibilità a confrontarsi, a collaborare, a rispettare decisioni comuni, ad assumere comportamenti finalizzati ad un obiettivo condiviso. Il percorso verrà affrontato in maniera graduale e sistematica, utilizzando un linguaggio semplice ma rigoroso ed efficace. Obiettivi formativi

Acquisire conoscenze sulla complessità del problema dei rifiuti. Mettere in relazione il problema dei rifiuti con gravi forme di

inquinamento.

bene da tutelare e valorizzare. Creare una sensibilità ecologica nei bambini, per arrivare alle

famiglie.

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differenziata. Capire la distinzione tra rifiuti generici, rifiuti speciali, rifiuti

pericolosi, biodegradabili e non biodegradabili. Acquisire un atteggiamento positivo verso la riduzione degli

sprechi. Imparare a progettare e realizzare oggetti e manufatti riutilizzando

carta, vetro e plastica. Promuovere la responsabilizzazione rispetto alla tutela ed alla

valorizzazione degli ecosistemi naturali presenti nel territorio.   Rafforzare il rapporto scuola-territorio attraverso il coinvolgimento

concreto di tutti i portatori di interesse.   Acquisire comportamenti corretti.

Destinatari Plesso di Vadue:

Classe II B - Scuola Primaria.

Plesso di Carolei: Classe V A - Scuola Primaria

Plesso di Domanico: Classe V C - Scuola Primaria.

Step del progetto 1a F ASE

Percorso informativo: lezioni frontali riferite alla produzione ed allo smaltimento dei rifiuti (con ausilio di disegni, fumetti, cd-rom).

Raccolta differenziata in aula: carta-plastica-lattine in appositi contenitori opportunamente allestiti.

Lavori di gruppo: preparazione di cartelloni con immagini, foto e disegni prodotti dagli alunni.

2a F ASE Laboratorio manipolativo: riutilizzo di materiali (carta, cartone,

plastica, stoffe, ecc) per la creazione di manufatti. 3a F ASE

Allestimento di una mostra finale con la presenza delle famiglie. Difficoltà incontrate Un risvolto critico è sicuramente rilevabile nella mancanza di riscontro reale, dal momento che il servizio di smaltimento dei rifiuti, espletato

differenziata ed evidenzia, al contrario, in modo eloquente, una scarsa sensibilità verso le problematiche relative alla tutela ambientale Alquanto difficoltosa è risultata, inoltre, la condivisione del progetto a livello collegiale, cosa che ha ridotto di intensità il suo livello di efficacia. Da segnalare, infine, le difficoltà economiche, riconducibili, come ormai noto, alla scarsità di fondi che ha impedito al colastica di investire in modo adeguato nel progetto stesso.

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Difficoltà risolte Le criticità evidenziate non sono state, allo stato attuale, risolte. Risultati attesi Sono stati individuati alcuni indicatori per valutare i risultati del percorso di lavoro:

approfondimento della conoscenza della corretta gestione dei rifiuti, particolarmente in ambito scolastico e domestico;

incremento negli alunni del senso di appartenenza alla comunità ed al territorio in cui risiedono;

promozione nei bambini di un nuovo modo di rapportarsi e aver

sui grandi perché non distruggano il pianeta. Modalità di verifica I risultati attesi saranno monitorati a livello intermedio per permettere eventuali azioni correttive, ed

livello di coinvolgimento degli alunni e del risvolto pratico che esso avrà avuto sulle famiglie. Prodotti

Mostra finale da allestire con oggetti e manufatti realizzati con materiale riutilizzato che gli alunni hanno avuto modo di ricercare, raccogliere, osservare, confrontare, classificare nella seconda parte del progetto, dedicata ad una didattica prevalentemente laboratoriale.

Pubblicazione opuscolo contenente elaborati, disegni, acrostici e è stato realizzato dagli alunni coinvolti nel progetto e

finalizzato alla divulgazione delle finalità del progetto medesimo e collettiva eco-

compatibile. Drammatizzazione di fine anno in tema, realizzata dagli alunni

materiale riciclabile Cartellonistica di sintesi, esplicativa delle varie fasi del progetto.

Spazio di r iflessione Il contesto di riferimento, estremamente deficitario in materia di eco-sostenibilità e tutela ambientale, come sopra evidenziato, ha stimolato la nostra scuola, atalcuni docenti fortemente motivati, a farsi soggetto promotore, in quanto agenzia formativa, della creazione di situazioni e modalità di interazione con il territorio di appartenenza. Tali relazioni di interdipendenza sono in grado di promuovere una presa di coscienza collettiva del problema

pratica di buone abitudini, veicolando, al contempo, la consapevolezza che i rifiuti possono realmente trasformarsi ed avere una seconda vita e costituire in definitiva una risorsa economica

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. , tuttavia, ancora agli

abbondantemente avanzato ed ha interessatosolo tre . Il progetto è, pertanto, da considerarsi nella sua fase iniziale e quindi non

bilità di significativo monitoraggio e di ricognizione dei risultati.

partecipazione, nel corso del nuovo anno scolastico, partendo dal

partecipato alla campagna di sensibilizzazione promossa dal CEDAM possa diventare patrimonio collegiale e che le attività intraprese si estendano a tutte le ccompongono, ad iniziare dalla Secondaria di I essere maggiormente incisiva in termine di presa di coscienza e acquisizione di comportamenti eco-compatibili più rapidamente spendibili. Buona pratica: dai più piccoli un esempio Uno dei punti di forza del progetto scaturisce dal fatto che esso si rivolge direttamente agli alunni della Scuola Primaria, con il coinvolgimentodi una parte zione che le nuove generazioni rappresentino un interlocutore privilegiato, sul territorio, per favorire la

e sviluppo sostenibile.

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C O MPOST A SC U O L A

Istituto Scolastico: LICEO SCICOSENZA G ruppo di progetto: Salvatore De Franco, Fiorella De Luca, Carmela Perrone Coordinatore di G ruppo: Pasquale De Vita

seconde classi nei due plessi, la scelta è ricaduta su di un gruppo di alunni

sviluppata nel percorso di lavoro è stata quella di avviare processi di confronto, discussione ed operatività sul corretto uso dei rifiuti domestici, e sulle strade da intraprendere in modo da considerarli, piuttosto, una risorsa.

F inalità -educativa intrapresa sarà evidente la possibilità di

imparare ad utilizzare gli scarti e/o i rifiuti della quotidianità al fine di

coscienza ecologica complessiva ed in particolare il consolidamento di

Obiettivi formativi Il percorso di lavoro si prefigge lo scopo di fornire ai discenti una appropriata conoscenza di base sulle problematiche ambientali con particolare riferimento al riutilizzo di materie che altrimenti andrebbero sprecate e che, in questo modo, forniscono un ammendante naturale ecologico ed economico. Destinatari Gli alunni di alcune classi prime e seconde scelti fra i due plessi. Step del progetto Le fasi di lavoro prevedono la preparazione di compost partendo da materiali che gli alunni stessi si impegneranno a portare presso la sede della Scuola di una scheda predisposta sarà allocato in appositi contenitori (composter),

circa due mesi, al termine delle lezioni scolastiche, il compost ottenuto verrà analizzato in modo da verificarne i parametri chimici e microbiologici fondamentali. Tali parametri verranno riportati su una

In itinere verranno predisposte delle comunità scolastica, quali articoli sul giornale del liceo, preparazione di

Alcune figure dedicate, i supervisori forniranno, in ogni momento, informazioni ritenute utili al fine di ottimizzare il processo produttivo, individuando eventualmente punti di forza e punti di debolezza. Difficoltà incontrate

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Il tempo di realizzazione del percorso in toto risulta esiguo: la produzione ichiederebbe infatti un arco di tempo più

ampio. Difficoltà risolte Le criticità saranno verificate in itinere ed a conclusione; presso il Liceo sono state individuate comunque delle figure di supporto, fra tecnici, operatori e personale amministrativo e docente che lavoreranno in sinergia.

al progetto. Nella gestione delle poche aree verdi a disposizione, gli alunni potranno operare su indicazione di personale esperto nel ramo ambientale (Enel, Università, Legambiente ed altro). Risultati

processo produttivo. Modalità di verifica Il monitoraggio consisterà, dopo aver iniziato il processo produttivo, nel verificare, per quanto possibile, i parametri fondamentali del compost in via di formazione: monitoraggio saranno rilevati tramite una scheda opportunamente predisposta. Le attività verranno calendarizzate e sistematizzate, anche in tal caso tramite idonea scheda predisposta, sulla quale verranno riportati i risultati ottenuti durante le fasi di lavoro; si vorrebbe in proposito far eseguire

in modo da ottenere alcuni parametri caratterizzanti il compost medesimo con riferimento ai nutrienti ed alla capacità di scambio cationico ed

enza di inquinanti derivanti da residui e scarti usati (fitofarmaci, metalli pesanti ed eventualmente altro).

produttivo condotto e nella valutazione dei risultati ottenuti in assemblea; sarà organizzata una conferenza stampa cui parteciperanno tutti gli alunni delle classi coinvolte. Prodotti

Compost. Articoli informativi sul giornale del Liceo. Cartellonistica. Slogan.

Spazio di r iflessione

momento, un buon grado di interesse fra i vari soggetti coinvolti. Buona pratica: Il compostaggio a scuola è una pratica semplice, divertente e con alto valore di condivisione del lavoro, ma si qualifica anche come prassi reale per la riduzione a monte dei rifiuti e per la valorizzazione di materiali di scarto.

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E DU C A R E A L F U T UR O

Istituto Scolastico: (CS) G ruppo di progetto: Antonietta Locco, Patrizia Garritano, Rosalba Arcuri. Coordinatore di G ruppo: Loredana Giannicola

I cambiamenti politici, ideologici, economici, culturali ed ambientali rendono questa epoca storica diversa da tutte le precedenti. Questo ha ripercussioni anche in campo educativo, dove è possibile delineare nuove finalità formative che favoriscono la percezione, e la comprensione dei cambiamenti da parte di insegnanti e studenti, al fine di diventare cittadini consapevoli e responsabili nei confronti di sé,

appartenenza. La dimensione ecologica costituisce una componente fondamentale

la realtà, in relazione alle discipline scolastiche e non. sottolineata alla Conferenza di Rio del 1992: in quella sede è stata ribadita la necessità della presa di coscienza di modificare profondamente la relazione uomo-una visione del mondo, tipica della cultura occidentale, dominante la natura ad una visione che vede parte inseparabile del futuro della natura. F inalità Le attività di educazione ambientale mirano a cambiare la persona nella sostanza, sia a livello individuale che collettivo; non nozioni fini a se stesse, ma processi intenzion Obiettivi formativi

Sviluppare atteggiamenti, comportamenti, valori, conoscenze ed abilità indispensabili per vivere in modo interdipendente.

Comprendere la natura sistemica del mondo imparando a pensare per relazioni.

Riconoscere le diverse forme in cui la vita si manifesta, ed imparare a rispettarle.

Comprendere che le scelte individuali e collettive comportano conseguenze nel presene e nel futuro.

Destinatari Gli alunni delle classi V del Circolo. Step del progetto I progetto è articolato in cinque percorsi educativi, ognuno relativo ad un aspetto del problema dei rifiuti. La caratteristica è la massima flessibilità degli itinerari di lavoro, organizzati in alcune direttrici principali: dal vicino al lontano, dal personale al collettivo, dalla semplicità alla

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complessità, da una visione parziale ad una sistemica del mondo, dalla semplice trasmissione di informazioni allo sviluppo di una ricerca-azione,

Il percorso di lavoro è stato articolato in tre annualità, delle quali il 2010-

Difficoltà incontrate Il coinvolgimento delle famiglie, ed il contrasto tra le azioni educative proposte dalla scuola e le abitudini familiari. Difficoltà risolte Alcune difficoltà sono state superate grazie al coinvolgimento ed

Risultati Buoni nonostante le difficoltà incontrate. I bambini hanno risposto in modo positivo alle attività proposte. Modalità di verifica Saranno somministrate prove diagnostiche attraverso interviste ai bambini e questionari ai genitori in relazione al problema dei rifiuti. La valutazione in itinere sarà effettuata in griglie di osservazione finalizzate a raccogliere eventuali variazioni di tipo comportamentale dei bambini. Per quanto concerne la valutazione formativa, sarà effettuata al termine di ognuno dei tre anni scolastici in cui si articola il progetto: i dati saranno osservati e quantificati per esempio in termini di percentuale di materiali riutilizzati, diminuzione della produzione di rifiuti, risparmio di materiali. Saranno esaminati i dati anche in termini qualitativi, per esempio in relazione al grado di motivazione raggiunto dagli alunni e dalle loro famiglie nelle buone prassi di riciclaggio. Prodotti

Compost Buona pratica: dai r ifiuti un tesoro Recupero dei materiali, riduzione dei rifiuti a scuola, compostaggio.

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RI C I C L O E R E C UPE R O C O M E ...

Istituto Scolastico: DIREZIONE DIDATTICA 2° CIRCOLO DI ACRI (CS) G ruppo di progetto: ilde Ferraro, Antonella Gallo, Catia Grano, Maria Morrone, Vincenza Ritacco, Teresa Straface, Antonietta Tunnera. Coordinatori di G ruppo: Pompeo De Maldè, Antonella Gallo, Vincenza Ritacco.

di pedagogici e di pratiche

educative relativamente recente. La sua nascita e il suo affermarsi sono

grandi catastrofi ecologiche, capaci, purtroppo, di compromettere gravemente gli equilibri del nostro pianeta. Proprio per questo, per molti

ambientale si è cercato di andare oltre, creando una nuova sensibilità verso i problemi della Terra in senso più ampio, sempre rispondente al vero, che più si è informati, più ci si comporta in maniera responsabile. Il significato da attribuire al termine ambiente assume oggi, dunque, una nuova valenza, profondamente diversa. Esso viene infatti concepito come contesto spaziale pluridimensionale nel quale le vicende umane e quelle del resto del creato si manifestano e si intrecciano indissolubilmente. Questo contesto, perciò, non si riferisce più solo al campo dei fenomeni

di vita, concetto che include sia il territorio (ambiente antropico e naturale) sia i relativi fenomeni personali e sociali (ambiente sociale). Il dibattito e la ricerca a livello sia nazionale sia internazionale, hanno fatto emergere con

evoluzione possa determinare la propria sopravvivenza solo attraverso una consapevolezza e una volontà forte di risoluzione dei problemi e delle emergenze ambientali. In tale contesto la scuola, quale luogo di crescita culturale e promotore e custode di valori morali e civili, deve poter offrire esperienze di vita significative, dove ognuno possa valorizzare le proprie capacità, rendere consapevoli i futuri cittadini del mondo e trasformare le loro visioni della società nella realtà di domani.

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F inalità La nostra idea progettuale parte dalla necessità di promuovere nei bambini atteggiamenti e comportamenti consapevoli e responsabili nei confronti

singole e collettive

avulsa dal contesto,  bensì come

cittadinanza. Una prospettiva intesa, cioè, come capacità di cooperazione,

modo consapevole: decisioni e scelte che influiscono sulla qualità delle propria e altrui vita. La nostra idea di "fare" educazione ambientale è dunque quella di possibile ed autentico con la natura quale rivelatrice della nostra vera essenza; ancora, permetta agli alunni di sviluppare un pensiero critico e complesso che favorisca il confronto con gli altri e la riflessione sulle cose della vita. E' il quotidiano, infatti, che costruisce passo dopo passo il bagaglio culturale della persona. Obiettivi formativi

Favorire un rinnovamento culturale ispirato ai principi della sostenibilità per determinare i cambiamenti fondamentali richiesti

Sviluppare una consapevole coscienza civile. Promuovere una cittadinanza attiva, partecipativa e consapevole. Educare ad assumere decisioni in contesti di incertezza crescente,

superando riduzionismi semplicistici o facili schematismi.   Agire a favore del paesaggio naturale riconoscendone gli elementi

costitutivi, per maturare la consapevolezza del rapporto esistente tra .

S ente naturale e della sua armonia, riconoscendosi responsabile delle modifiche che avvengono su di esso in seguito a interventi diretti personali e collettivi.

Progettare interventi di miglioramento del territorio per promuovere una reale integrazione dell che si mostri rispettosa degli equilibri preesistenti.

Sviluppare sensibilità e interesse verso le problematiche ambientali; Maturare la consapev

conservarlo, cercando vie concrete per migliorarlo, ricordando che è patrimonio collettivo da salvagpersonale.

V -ambiente, il proprio stile di vita per comprendere, a distanza di tempo e spazio, le conseguenze delle proprie azioni quotidiane.

Riflettere sulle scelte di consumo proprie e della propria famiglia e apprendere strategie per migliorare i propri comportamenti

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di una rinnovata etica personale e sociale.

Acquisire conoscenze sul ciclo di vita dei rifiuti, apprendendo ed applicando nel quotidiano strategie di riduzione e riuso.

Destinatari Il progetto è stato rivolto agli allievi di cinque classi quinte e di una classe quarta, per un totale di 105 alunni. Step del progetto Il percorso di lavoro è stato articolato in più fasi: I fase In questa fase sono state previste attività sperimentali per promuovere il punto di vista, le preconoscenze e le esperienze dei bambini ed attività escursionistiche guidate, mirate d alla scoperta diretta

e. I I fase La seconda fase ha previsto attività di ricerca, in modo da integrare

con le risorse offerte da Internet e dalle nuove tecnologie; partecipazione ad azioni e campagne di auto-

personale ad assumere comportamenti virtuosi e di solidarietà; attività di progettazione, raccolta di documentazione, di analisi e di presentazione di dati per aiutare i bambini a capire che la realtà nella quale vivono non è qualcosa di scontato e immodificabile, ma è frutto di decisioni e comportamenti a volte sbagliati e che anche loro possono e hanno diritto di diventare soggetti attivi nella trasformazione del territorio. I I I fase

, sono stati organizzati laboratori artistico-creativi sul riuso dei materiali, partendo dai rifiuti prodotti a scuola o

. Difficoltà incontrate Mancanza di conoscenza, da parte degli alunni, delle concrete possibilità di riutilizzo di alcuni materiali. Difficoltà risolte Tpossibile riutilizzo di carta, vetro e plastica. Risultati I risultati ottenuti consistono, nel complesso, nell'acquisizione da parte dei nostri alunni di valori indispensabili per l'esercizio della cittadinanza attiva e criticamente consapevole, nell'irrobustimento di un senso civico di rispetto nella promozione di una cultura di memoria condivisa.

Promozione di aspetti della personalità da intendersi come educazione permanente.

Educazione al conoscere in modo sistemico e per relazioni considerando il territorio come un sistema in cui ogni parte ha

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un funzione vitale ed unica. Comprendere in modo profondo i modi attraverso cui

salvaguardare e sviluppare le risorse della natura, per progettare interventi finalizzati alla soluzione di problemi ambientali e per individuare i canali e le modalità con cui perseguirli.

Capire che se vogliamo cambiare il modo di rapportarci con antropizzato) dobbiamo

aprirci ad esso e conoscerlo con le nostri parti più sensibili. Educare , per promuovere una ricaduta concreta e

diretta in termini di azioni e di comportamenti. Modalità di verifica Le conoscenze acquisite da ciascun allievo, sono state rilevate in itinere mediante osservazione attenta e verifiche. Il livello di competenze raggiunto è stato considerato indice di valutazione del processo di realizzazione di traguardi personali verso le competenze chiave di cittadinanza. Il rapporto risultati attesi/risultati ottenuti e finale del personale coinvolto è stato indice di valutazione del processo attivato. Sono stati inoltre predisposti strumenti di indagine relativi ai principali elementi di carattere progettuale, organizzativo e realizzativo somministrati a tutti gli attori coinvolti ed ai genitori. Prodotti

Produzione di semplici manufatti artistici creati con il materiale recuperato.

Produzione di un opuscolo divulgativo al fine di documentare

attività svolte.

Spazio di r iflessione È spesso complicato far coincidere le proposte educative della scuola e le abitudini acquisite dagli alunni in famiglia. Ci si riesce problematizzando le situazioni, sviluppando nei ragazzi il senso critico; in tal modo i figli sono i portatori di un messaggio educativo per i genitori: i bambini che si abituano a separare i rifiuti, a spegnere le luci quando non servono perché, tramite strategie adeguate, riescono a capirne le ragioni profonde,

Buona pratica: Il percorso formativo intrapreso può ritenersi esempio di buona pratica poiché sono stati coinvolti tutti i possibili ambiti di apprendimento. Partendo da una riflessione consapevole sul proprio modo di vivere l ambiente, si è giunti ad un incontro autentico con esso, per poter infine apportare cambiamenti negli atteggiamenti e nei comportamenti quotidiani

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E C O L O G I C A M E N T E

Istituto Scolastico: ISTITUTO COMPRENSIVO "G. PUCCIANO", BISIGNANO (CS) G ruppo di progetto: Dina Morrone, Adriana Gallo, Giuseppina Adimari.

Sulla base dell maturata negli anni precedenti

abbracciare attività inerenti mbientale il cui obiettivo è quello di far acquisire/modificare

comportamenti tesi al rispetto, salvaguardia e sostenibilità ambientale. la natura, curare i propri spazi di vita sono

atteggiamenti che si radicano nella vita emotiva del bambino, il quale, nel suo sforzo di comprensione del mondo, ha bisogno di misurare la sua

sviluppo dei percorsi pedagogici. La nostra scuola ha sempre aderito con entusiasmo, negli anni, a progetti di

ambientale è stata naturale, impegnarsi nella formazione di coscienze sensibili alle problematiche ambientali ed ecologiche. F inalità

del territorio ed in particolare capire come una corretta gestione dei rifiuti possa prevenire grandi criticità ambientali. Il nostro percorso didattico si prefigge di promuovere e consolidare comportamenti tesi al rispetto e alla

delle agenzie presenti sul territorio. Un percorso, dunque, teso alla sostenibilità ambientale e sviluppato rendendo attivi, protagonisti e propositivi gli allievi. Metodologia Le finalità del percorso sono state raggiunte contatto diretto con la natura, lo scambio di esperienze, la prevenzione, la cooperazione tra i protagonisti. Obiettivi formativi

viviamo.

rifiuti.

Acquisire comportamenti consapevoli di rispetto per il patrimonio ambientale, limitando gli sprechi, comprendendo la natura e la tipologia dei materiale e contribuendo alla raccolta differenziata.

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Memorizzare ed interiorizzare comportamenti che riguardino norme e regole della convivenza civile ed ecologica.

Destinatari Il progetto coinvolge i bambini della scuola infanzia, 10 bambini della scuola primaria, e 10 della scuola secondaria di 1 grado, tenendo presente le esigenze e i tempi di apprendimento di ogni singolo alunno. Step del progetto Il progetto si svilupperà in vari segmenti didattici, con obiettivi specifici che coinvolgeranno tutti i campi di esperienza, permettendo ai bambini di fare esperienze, di soddisfare curiosità, di conoscere, di acquisire competenze. Conoscenza :

costruzione di un cartellone).

Uscita per esplorare il paese. :

Raccolta differenziata a scuola con realizzazione di contenitori personalizzati per la raccolta.

La compostiera, analisi e differenziazione del materiale organico umido.

Difficoltà incontrate Sono emerse alcune criticità nel raccordare le esigenze degli alunni partecipanti al progetto ed il relativo trasporto. Ma probabilmente la criticità più forte, emersa durante il lavoro, soprattutto in fase iniziale, è stata di ordine educativo: è risultato molto difficile modificare ed eradicare negli allievi atteggiamenti e

purtroppo già consolidati in contesti familiari. Difficoltà risolte Attraverso una incisiva azione di sensibilizzazione sulle tematiche oggetto del percorso di lavoro, le difficoltà riportate in precedenza sono state via via superate anche attraverso il coinvolgimento e la collaborazione delle famiglie. Risultati Le attività di Educazione Ambientale svolte hanno gradualmente modificato, sia a livello individuale che collettivo, i comportamenti e gli

delle loro famiglie. Modalità di verifica La verifica sarà eseguita in itinere, valutando il grado di coinvolgimento e la partecipazione dei bambini attraverso l'osservazione dei tempi di attenzione. La valutazione finale sarà effettuata mediante la realizzazione di schede specifiche che permetterà di evidenziare:

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il grado di consapevolezza maturata in relazione alla necessità di separare i rifiuti per ottenere nuove risorse;

l'eventuale cambiamento in termini di sensibilità riguardo alle buone prassi di raccolta differenziata a scuola;

ire l'impatto ambientale della scuola.

Prodotti Realizzazione, attraverso attività laboratoriali, dei contenitori per la

raccolta differenziata a scuola. Produzione di disegni, cartelloni, libri, giochi, mostre, animazioni,

documentazione dell'esperienza su supporto multimediale (CD-rom).

Spazio di r iflessione Studiare, lavorare, vivere in una scuola coerente con i principi della sostenibilità, una scuola in cui ambiente fisico, sociale e culturale siano progettati in funzione del miglioramento della qualità della vita, è dunque,

n

ambientale. Per noi docenti il primo passo da affrontare è stato quello della ricerca

a, o, meglio, del sistema scuola, un sistema in cui entrano ed escono quotidianamente persone, merci, informazioni, energia, acqua, rifiuti. La collocazione della nostra scuola in ambiente

tat

educazione ambientale. Quindi la scuola viene vissuta dagli alunni come

mondo naturale, partendo dal quale possono esplorare il proprio immaginario, cominciando a intravedere i grandi problemi ambientali. Certamente non si fa educazione ambientale restando nel chiuso delle aule.

ci siamo lasciati

conoscitiva ed emozionale. Quindi, non un sapere a priori, codificato,

-ricerca insieme, un percorso di trasformazione, di cambiamento anche faticoso.

oggetto statico da guardare, ma chiede di essere esplorato in quanto unità spazio-temporale permanente e al tempo stesso variabile, i cui significati

Vi si mescolano la conoscenza, il vissuto, la memoria, la fantasia e la

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50 idee Sostenibili

magia, se facciamo riferimento ai nostri piccoli della scuola della infanzia. Ecco la dimensione emotiva che viene valorizzata. Il messaggio ecologico si rivolge ai nostri alunni chiedendo loro di

per la natura, con tutte le sue meraviglie e le sue sinfonie. Noi docenti abbiamo orientato il nostro lavoro a partire dalla definizione di indicatori specifici, riconducibili ad alcune aree, in modo da interpretare le informazioni raccolte in funzione della possibilità reale di programmare il miglioramento della scuola e un aumento della sua sostenibilità. Si è cercato di promuovere una cultura del cambiamento attraverso la

sempre più complessa e globale. -di sviluppare in ambito scolastico ed extrascolastico, processi sempre più ampi, di responsabilizzazione degli alunni nei confronti della gestione delle risorse e dei consumi. - di facilitare la comprensione degli effetti che hanno i nostri stili di vita

re positivamente sui comportamenti individuali o di gruppo. Agli alunni sono stati proposti alcuni percorsi di lavoro e numerose attività sul tema dello sviluppo sostenibile e riconducibili a due ambiti principali:

1) Leggere la realtà quotidiana, con particolare riguardo ad alcuni

i rifiuti, il consumo di energia e di acqua. 2)

soluzioni individuate e le iniziative intraprese dagli alunni. Il filo conduttore di tutto il nostro progetto è quindi quello di sviluppare

fondamentale per motivare la ricerca, la conoscenza, la comprensione, la salvaguardia del

Lo schema di lavoro proposto vuole rappresentare una traccia e una guida da utilizzare, e si sviluppa intorno alla necessità di mettere a fuoco il rapporto uomo-natura in modo da trovare riscontro nelle azioni concrete degli alunni e nelle loro scelte come futuri cittadini. Buona pratica: piccoli accorgimenti, grande futuro Scommettiamo che non è difficile salvare il pianeta dai cambiamenti climatico? Scommettiamo che i nostri studenti sono più bravi dei governi nel perseguire gli obiettivi del protocollo di Kyoto? La scommessa è già vinta: la sfida è stata lanciata da noi docenti aderendo

, ed ottenendo ottimi risultati: riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Per raggiungere ottimi risultati non occorrono grandi sforzi, ma tanti piccoli accorgimenti come regolare la temperatura delle classi, non disperdere calore lasciando le finestre aperte, regolare la luce in base alla luce solare, diminuire i flussi

e recarsi a scuola con il pulmino invece che con l'auto privata.

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Si è sviluppato dunque, intorno al tema dei mutamenti climatici, un percorso nuovo per metodologia e strategia, invitando gli alunni a collegare un tema così complesso alla vita quotidiana e alla produzione di CO2

per favorire duazione di soluzioni e di interventi diretti da parte dei ragazzi.

Con questo nuovo anello nella lunga strada per la costruzione di una scuola poco impattante, è stato compiuto un altro piccolo, grande passo: ridurre consumi e sprechi ed aumentare la percentuale di raccolta differenziata dei materiali. Tutto ciò, senza pretese salvifiche universali e con molta concretezza, può costituire una seria base di riflessione per il futuro dei

ai

Proprio la scuola infatti, come luogo di formazione e di stimolo culturale, non può mostrarsi come luogo di alto impatto ambientale. La nostra scuola si è fatta dunque laboratorio vivo, luogo di esperienza, di scoperta, di creatività, di gioco, permettendo agli alunni di entrare meglio dentro loro stessi, lad come entrare, parlare e farsi ascoltare.

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C O M UNI C A R E L'A M BI E N T E

Istituto Scolastico: DD VIII CIRCOLO, SCUOLA PRIMARIA "G. DE MATERA", COSENZA G ruppo di progetto: Nelly Caruso, Brunina Drago, Loredana Rovito Coordinatore di G ruppo: Loredana Giannicola

idea Il corretto ciclo di smaltimento dei rifiuti è un problema quotidiano, di ogni persona e della collettività. È dunque uno dei temi più importanti da

sostenibile. È necessario arrivare alla consapevolezza che ciò di cui ci disfiamo mbiente con effetti più o meno visibili; per questo è importante che ogni persona sia informata sul destino che i rifiuti subiscono e su tutti i modi possibili per smaltirli, in modo da poter adottare comportamenti e strategie che portino al loro massimo livello di riciclo o di riuso. La scuola rappresenta un luogo privilegiato dove trasmettere le conoscenze necessarie e avviare attività che permettano agli studenti di acquisire gli strumenti per affrontare in modo corretto questa responsabilità quotidiana. Il presente progetto pertanto vuole, percorrendo tutte le fasi del processo

alla produzione di rifiuti e al loro smaltimento, avviare una opera di sensibilizzazione del cittadino al problema "rifiuti" finalizzata ad una politica di riduzione, riutilizzo e raccolta differenziata. F inalità Consapevoli dell'importanza che lo sviluppo sostenibile riveste in prospettiva futura, questo progetto mira a creare una coscienza nuova nei giovani attraverso la conoscenza dei problemi che più li coinvolgono. Pertanto lo stesso progetto conterrà azioni che permettano di:

acquisire coscienza del proprio ruolo e delle proprie responsabilità a natura;

delle risorse;

implementare la conoscenza del territorio e delle principali problematiche ambientali.

Obiettivi formativi Sperimentare l'intero ciclo di vita di un rifiuto: dalla produzione

delle materie prime, alla trasformazione delle stesse, alla creazione del rifiuto ed al suo trattamento e smaltimento, per individuare modalità corrette di gestione.

Sviluppare una sensibilità alle problematiche ambientali di ampio respiro, mettendo in evidenza le conseguenze, su larga scala e anche a lungo termine, dell'impatto delle azioni dell'uomo sulla natura.

Sviluppare nei giovani una coscienza civile, eticamente corretta,

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attraverso la conoscenza delle emergenze ambientali connesse allo smaltimento dei rifiuti.

Accrescere la consapevolezza della necessità dell'impegno scolastico come strumento per conseguire competenze spendibili nel proprio ambito professionale.

Migliorare il livello medio delle prestazioni scolastiche in virtù di tale consapevolezza.

Destinatari Alunni delle classi quarte e quinte. Step del progetto 1) Progettazione: durata 30 ore

Rilevazione dei bisogni e identificazione degli obiettivi, dei contenuti e delle metodologie.

Studio delle attività di preparazione e sostegno al progetto e definizione delle iniziative e delle risorse occorrenti.

Preparazione delle schede delle varie fasi del progetto con la

da coinvolgere e dei rispettivi ruoli. Individuazione delle risorse umane e materiali per la realizzazione

di tutte le attività e le fasi del progetto. Progettazione delle attività di formazione dei docenti coinvolti.

2) Realizzazione: durata 100 ore Presentazione del progetto. Motivazione, introduzione, sensibilizzazione al problema della raccolta

differenziata: attività seminariali sulle tematiche sviluppate nel corso di aggiornamento.

Analisi e discussione della normativa nazionale, locale ed internazionale in merito alla raccolta differenziata, alla gestione dei rifiuti ed alla salvaguardia ambientale.

Visite guidate presso realtà produttive tipiche del territorio e presso impianti per la raccolta differenziata e il trattamento dei rifiuti con lo scopo di:

a) conoscere la realtà produttiva del proprio territorio; b) effettuare esperienza di raccolta di dati territoriali; c) raccogliere materiale iconografico ed effettuare interviste. Lavori di gruppo ed esperienze di laboratorio per: -­‐ Approfondire e/o simulare aspetti particolari delle tematiche trattate. -­‐ Preparare schede del materiale raccolto. -­‐ Elaborare i dati acquisiti ed il materiale raccolto per una opportuna

presentazione. -­‐ Formulare ipotesi realistiche di pratiche e politiche che possano

facilitare la raccolta differenziata.

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3) Diffusione: durata 10 ore Produzione di elaborati fotografici, grafici, scritti ed organizzazione

della presentazione. Presentazione e diffusione dei materiali prodotti attraverso

Diffusione delle informazioni sullo stato dell'ambiente attraverso

i un documento multimediale (CD-Rom); produzione e messa in rete del multimediale prodotto;

Realizzazione di una giornata di presentazione al pubblico dei risultati del progetto e dei materiali prodotti nell'iniziativa sia in forma cartacea che multimediale.

4) Analisi e Valutazione: durata 20 ore Analisi iniziale: Somministrazione di questionari finalizzati ad individuare, in ingresso,

le conoscenze e gli atteggiamenti degli allievi relativamente alle problematiche ambientali in genere, allo smaltimento dei rifiuti in particolare, ed alle politiche di salvaguardia ambientale.

Analisi e valutazione in itinere: Monitorare, in una fase intermedia del percorso, le conoscenze e le

competenze trasversali e disciplinari acquisibili con questo progetto e il grado di soddisfazione degli allievi rispetto alle aspettative.

Valutare in itinere gli atteggiamenti formali e mentali rispetto alle problematiche trattate (griglie di osservazione).

Analisi e valutazione finale: Individuare in uscita le conoscenze, le competenze e gli atteggiamenti

relativamente alle problematiche ambientali in genere ed allo smaltimento dei rifiuti in particolare, attraverso la somministrazione di questionari e griglie di osservazione volti ad evidenziare eventuali cambiamenti rispetto alla situazione di partenza.

Difficoltà incontrate I t sono risultati troppo brevi. Difficoltà risolte Si propone la continuazione del progetto per il prossimo anno scolastico. Modalità di verifica dei r isultati Per la verifica degli apprendimenti si utilizzeranno griglie di osservazione e percorso, in itinere ed alla fine di ogni Modulo del progetto, e serviranno a

ed i progressi effettuati dagli alunni rispetto ai livelli di partenza. Analisi iniziale

analisi:

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a) degli atteggiamenti formali e mentali nei confronti delle problematiche trattate;

b) delle aspettative sulle competenze trasversali e professionali acquisibili con questo progetto.

Verifiche in itinere a) Griglie di osservazione per valutare il livello di partecipazione e

motivazione. b) Questionario intermedio per la rilevazione del grado di soddisfazione

del percorso effettuato rispetto alle aspettative, delle conoscenze e della scala degli atteggiamenti formali e mentali rispetto al problema trattato.

Verifiche finali Questionario finale di soddisfazione del percorso effettuato rispetto alle aspettative, delle conoscenze e della scala degli atteggiamenti formali e mentali rispetto al problema trattato. Il monitoraggio e la valutazione di processo verranno attuati, oltre che attraverso la rilevazione periodica dei dati fisici, anche attraverso la verifica quantitativa e qualitativa dei procedimenti, dei risultati, e della loro coerenza con gli obiettivi del progetto. Sono previsti due momenti nei quali effettuare il monitoraggio e la valutazione del processo: la verifica in itinere e la valutazione di efficacia a breve termine. La verifica in itinere

formazione, spetterà al gruppo responsabile del progetto. La valutazione di efficacia sarà effettuata, oltre che dai responsabili

gione del

Prodotti Una mostra allestita negli spazi della scuola raccoglierà tutto quanto è stato sperimentato e vissuto. In particolare: 1. Prodotti derivanti dalle attività di ogni singola classe: una mappa dei punti dedicati alla raccolta dei rifiuti differenziati nel comune di Cosenza affiancata da fotografie; cartelloni riepilogativi delle attività svolte; un giornalino da inviare a tutti i cittadini di Cosenza e alle autorità locali; un manuale corredato da disegni, foto, grafici in cui evidenziare le buone pratiche da seguire quotidianamente per non sprecare, riciclare, risparmiare: un calendario illustrato che evidenzi le tematiche trattate. 2. Un giornalino multimediale. 3. Un ipertesto che permetta una fruizione personale del materiale prodotto e del progetto stesso.

. Spazio di r iflessione Il progetto di Educazione Ambientale in tale sede descritto si propone di

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mantenere alta nei ragazzi la curiosità verso le tematiche ambientali di attuale importanza e di creare occasioni di

atteggiamento culturale che, supportato da aggiornate conoscenze, sappia sensibilizzare i ragazzi sulla complessità del rapporto fra uomo e ambiente. In particolare, obiettivi del nostro istituto. Essa non è semplicemente volta a fornire risposte a problemi specifici, ma soprattutto a stimolare il pensiero di ricerca finalizzato a riconoscere il limite riferito agli effetti del nostro agire ed a rafforzare negli individui il senso di collettività e di responsabilità nei confronti del mondo in cui viviamo. Buona pratica: comunicare l'ambiente

di schede sempre più particolareggiate;

diario di bordo organizzato per step in ognuno dei quali vengono analizzate le attività svolte, gli strumenti utilizzati, le modalità e i tempi di lavoro, i comportamenti degli alunni ed i prodotti realizzati;

www.cosenza8circolo.it;

realizzazione di uno blog.

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R E T E N° 4 Coordinatore di Rete: Iolanda Maletta

SC U O L E IN R E T E : -­‐ ISTITUTO COMPRENSIVO DI MENDICINO (CS) -­‐ ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE (IPSIA-

-­‐ ITC PITAGORA, CASTROVILLARI (CS) -­‐ ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE ITCG-ISA, SAN

GIOVANNI IN FIORE (CS) -­‐

GRAVINA (CS) -­‐ ISTITUTO COMPRENSIVO DI LATTARICO (CS) -­‐ -­‐ ISTITUTO COMPRENSIVO DI ROVITO (CS) -­‐ LS-ITCG DI

CASTROLIBERO (CS) -­‐ DI RENDE (CS) -­‐ LICEO SCIENTIFICO STATALE DI SAN GIOVANNI IN FIORE

(CS) -­‐ ISTITUTO COMPRENSIVO DI TAVERNA, MONTALTO

UFFUGO (CS) -­‐

I L M O ND O D E I RI F IU T I

Istituto Scolastico: ISTITUTO COMPRENSIVO DI MENDICINO (CS) G ruppo di progetto: Raffaella Greco, Antonella Anile, Elisa Del Gaudio. Coordinatore di G ruppo: Anna Iacovino.

" nasce dalla

consapevole

è essenziale che i bambini comprendano che non basta raccogliere i rifiuti e smaltirli, ma è vitale che i rifiuti raccolti diventino una vera risorsa sotto forma di energia e di materia. I migliori sponsor di una sana cultura ambientale, sono proprio i bambini, perché grazie al loro impegno di futuri uomini di domani, sarà possibile un ambiente migliore. F inalità

Acquisire c Acquisire abitudini comportamentali corrette.

Obiettivi formativi

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Capire, attraverso esperienze concrete, la distinzione tra rifiuti

generici e rifiuti riciclabili. Imparare il corretto uso dei vari contenitori per la raccolta

differenziata. Acquisire un atteggiamento positivo verso la riduzione degli

sprechi. Sviluppare inventiva e creatività utilizzando materiali di recupero.

Destinatari Tutti gli studenti dell'Istituto. Step del progetto

prospettive di riciclaggio. Una escursione sul territorio è programmata per la conoscenza diretta contenitori disponibili per la raccolta differenziata. Conversazioni guidate. sono programmate per ridurre gli sprechi. In ambito curriculare verranno predisposte attività di lettura di testi e preparazione di schede. Sarà utilizzata, a tali scopi, una didattica laboratoriale:

il laboratorio scientifico; il laboratorio creativo; il laboratorio del parlare.

Difficoltà incontrate Nessuna in particolare. Risultati

Indagine sulle preconoscenze dei bambini sul problema d

Acquisizione del concetto di rifiuto. Scoperta dei vari tipi di materiali (carta, vetro, plastica, alluminio,

rifiuti ingombranti ecc.); classificazione dei rifiuti in base ai materiali.

Esperienze operative di riutilizzo di materiali poveri e di scarto. Modalità di verifica I docenti coinvolti nel progetto avranno cura di effettuare una verifica iniziale, volta a rilevare la situazione esistente in termini di disponibilità del territorio e ad indagare sulle preconoscenze dei bambini

; si utilizzeranno conversazioni e disegno libero. In seguito si valuteranno le esperienze in corso attraverso osservazioni sistematiche ed globalmente con schede, disegni, prodotti grafici. Prodotti Piccoli oggetti realizzati nell'ambito dei laboratori del riuso. Spazio di r iflessione

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Il progetto e soprattutto le strategie didattiche impiegate, ovvero i laboratori, hanno consentito di compiere piccoli passi verso i grandi temi della sostenibilità. Buona pratica: rifiuti d'arte I laboratori artistico-creativi hanno consentito agli studenti di sperimentare realmente e concretamente che spesso ciò che consideriamo un rifiuto può invece essere materiale di partenza per costruire nuovi oggetti utili o semplicemente belli.

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L'E L E G A N Z A D E I RI F IU T I

Istituto Scolastico: ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE (IPSIA-DA VINCI , CASTROVILLARI (CS)

G ruppo di progetto: Rosita Paradiso, Raffaella Aloe, Loredana Lamacchia, Franca Marchio. Coordinatore di G ruppo: Raffaella Aloe

I rifiuti, quando recuperati e riciclati opportunamente, possono diventare la risorsa per realizzare, ad esempio, pregiatissimi abiti e costumi.

riconoscere e separare i materiali ed impari a utilizzarli con consapevolezza e sensibilità. Il progetto è in cooperazione oltre che con il Laboratorio Territoriale CEDAM, anche con il Comune di Castrovillari che ha promosso, sul territorio, una campagna di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata. F inalità Educare alla riduzione della produzione di rifiuti, al recupero ed al riutilizzo dei materiali, alla raccolta differenziata ed al riciclo. Obiettivi formativi

Riconoscere i vari tipi di materiali di recupero che possono essere utilizzati nella realizzazione di prodotti moda, decorazioni e in elettronica.

Essere in grado di separare i diversi materiali e di smaltirli in sicurezza.

essere riciclati in tempi brevi.

re materiali di recupero per realizzare prodotti moda e decorazioni.

Destinatari Alunni delle classi II Operatore della Moda, III Operatore della Moda, III Operatore Elettronico (III Operatore della Moda e III Operatore Elettronico costituiscono una classe articolata). Step del progetto

Individuazioni di materiali di recupero adatti alla produzione. Progettazione di abiti e costumi da realizzare con materiali di

recupero. Realizzazione di abiti con materiali di recupero come sistema per

riutilizzare. Realizzazione di un book (settembre). Seminario da parte di specialisti del Laboratorio Territoriale

CEDAM dell'Università della Calabria (maggio giugno). Visita al RIMUSEUM, Museo per l'Ambiente di Rende (CS)

(settembre).

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Difficoltà incontrate Trovare le tecniche corrette per esaltare le proprietà positive dei materiali. Difficoltà risolte Trovate le tecniche di lavorazione più indicate a partire dai materiali di recupero. Risultati

Produzione di abiti. Utilizzo consapevole dei materiali. mpegno.

Modalità di verifica Valutazione tecnico-artistica degli abiti realizzati. Questionario sulla natura dei materiali e sul loro riciclaggio. Osservazione periodica di comportamenti consapevoli.

Prodotti Abiti e costumi. Book con brevi descrizioni sui materiali impiegati.

Spazio di r iflessione Il progetto ha avuto il merito di far riflettere sul fatto che un modello di crescita sostenibile è realmente possibile quando ogni cittadino assume comportamenti consapevoli e buone prassi ateriali, sia

Buona pratica: semplici regole di buon senso

Non produrre rifiuti, se non quando strettamente necessario. Separare correttamente i rifiuti utilizzando gli appositi contenitori

messi a disposizione dal comune di Castrovillari. Non disperdere negli ambienti scolastici rifiuti.

ambienti scolastici.

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SOST E NIBI L E "

Istituto Scolastico: ITC PITAGORA, CASTROVILLARI (CS) G ruppo di progetto: III A, III C, III D Coordinatori di G ruppo: Liana Ferraro, Elena Oranges

maggiormente industrializzate del pianeta, come conseguedi sostanze inquinanti e di prodotti di scarto che derivano dai moderni processi di produzione nonché dai consumi indiscriminati, il Progetto mira a far comprendere agli alunni che si può interrompere il circolo vizioso

-consumo-produzione- In questa sequenza di errori, nella quale siamo tutti intrappolati, la soluzione è ormai un imperativo categorico: intervenire in prima persona e quotidianamente tramite un processo di partecipazione attiva che preveda

di una mentalità ecologica volta alla diminuzione dei consumi, l'uso di buone prassi come il riutilizzo di materiali usati e dismessi, la separazione dei materiali e la loro raccolta differenziata e riciclo. Si auspica che gli alunni coinvolti interiorizzino il con

bilanciare oggi consumi e produzione, minimizzando gli sprechi e lasciando alle generazioni future la possibilità di fare lo stesso. F inalità Questo progetto si propone di formare gli allievi nell'acquisizione del senso

da trasmettere integro alle generazioni future. Gli alunni partecipano contestualmente ad un concorso bandito dal comune di Castrovillari

, che prevede la realizzazione di manufatti prodotti con materiale di scarto e video divulgativi con messaggi di alta valenza ecologica.

one sinergica scuola-territorio, che il nostro Istituto ha accolto immediatamente, il processo educativo avrà certamente un impatto maggiore sugli allievi, che saranno fruitori e nello stesso tempo veicolo di

famiglie, istituzioni scolastiche e pubbliche locali. Oltre al concorso già

promuove un progetto di raccolta differenziata che prevede, , la presenza di un

tamento dei rifiuti. Gli alunni di tutta la scuola, opportunamente sollecitati da tutto il personale scolastico, dal Dirigente, a con entusiasmo buona prassi giornaliera possa essere positivo. Obiettivi formativi

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sviluppo economico.

Comprendere il concetto di sviluppo sostenibile. Acquisire la consapevolezza di potere e dovere partecipare

attivamente e personalmente alla difesa degli ecosistemi. Comprendere la necessità di differenziare i materiali per riciclarli. Comprendere ciò che è riciclabile e ciò che non lo è. Lavorare con materiale di recupero per coglierne le potenzialità di

rinnovabilità. Destinatari 57 alunni delle classi terze (III A, III C, III D). Step del progetto

Realizzazione, da parte degli alunni, di oggetti prodotti con materiale recuperati.

Realizzazione, da parte degli alunni, di un videomessaggio

differenziata. Difficoltà incontrate É stata registrata qualche difficoltà organizzativa iniziale, dovuta ai tempi

Difficoltà risolte Poiché la scuola non aveva mai attivato in precedenza un progetto di educazione ambientale si è deciso comunque, raddoppiando l'impegno, di realizzarlo nei tempi e nei modi indicati. Risultati

Acquisizione della consapevolezza che i problemi ambientali sono

problemi di tutti e che ciascuno di noi può contribuire alla loro soluzione adottando comportamenti corretti.

Acquisizione del concetto di sviluppo sostenibile. Comprensione ed interiorizzazione delle maggiori problematiche

ambientali, delle loro cause e delle conseguenze. Modalità di verifica

Monitoraggio delle varie fasi di realizzazione dei prodotti destinati al concorso.

finalizzato a valutare la valenza educativa del progetto e dei messaggi da esso veicolati.

Prodotti Videomessaggio informativo/pubblicitario.

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conservare il vino. Collane realizzate con stoffe e perle recuperate.

Spazio di r iflessione Gli alunni harealizzazione degli oggetti proposti con entusiasmo. La partecipazione alle lezioni è stata positiva e caratterizzata da grande curiosità e disponibilità

colti con grande interesse e

Buona pratica: l'impegno nella trasmissione del messaggio Considerate le risultanze e le ricadute positive del progetto in termini di acquisizione di buone prassi e di realizzazione di una sensibilità ecologica

anni futuri agli alunni delle altre classi e delle altre scuole, nella speranza

messaggi forti di salvaguardia ambientale e rispetto degli ecosistemi.

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50 idee Sostenibili

E N E R G I E RINN O V A BI L I E RISPA R M I O E N E R G E T I C O PE R UN O SV I L UPPO SOST E NIBI L E

Istituto Scolastico: ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE ITCG-ISA, SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) G ruppo di progetto: Alessandra Campanaro, Francesca Guzzo, Salvatore Leto Coordinatore di G ruppo: Salvatore Leto

sviluppo sostenibile, sono postEuropea.

comunitarie, individuando, in tale integrazione, uno dei mezzi per promuovere e concretizzare processi di sviluppo sostenibile. Attraverso questo studio, in particolare, si intende approfondire la tematica energetico-ecologica, che rappresenta oggi un problema da non sottovalutare di fronte al quale si trova a dover fare i conti tutto il mondo. F inalità

Sensibilizzare gli allievi e le famiglie al risparmio energetico, al ei gas serra e di conseguenza il loro

impatto devastante sul clima. Cambiare progressivamente i propri comportamenti negativi per

Stabilire un decalogo per un risparmio su scala globale ed uno per

un risparmio a scala locale. Obiettivi formativi

Favorire il flusso di informazione e conoscenze in materia di risorse energetiche.

Accrescere e sviluppare conoscenze e capacità per sviluppare azioni

Fare acquisire la consapevolezza delle relazioni fra elementi antropici e fisici e degli effetti a c

impego di fonti energetiche

Fornire conoscenze e strumenti di azione per implementare il risparmio energetico; comprendere, quindi, come piccole azioni quotidiane (per esempio un uso oculato degli elettrodomestici), diventino benessere collettivo.

Destinatari Allievi di tutte le classi, dal I al IV anno. Selezione di tre alunni per ogni classe per partecipare agli incontri, ai seminari e ad eventuali visite guidate,

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Step del progetto

Costituzione del gruppo di progettazione. Comunicazione e condivisione del progetto Consigli

di Classe. Presentazione del Progetto nelle classi e selezione degli alunni che

parteciperanno attivamente agli incontri, ai seminari e ad eventuali visite guidate.

Raccolta di materiale funzionale alla comprensione della tematica oggetto di studio;

Organizzazione, in sinergia con il Laboratorio Territoriale CEDAM dell'Università della Calabria, di lezioni specifiche su argomenti concordati.

Verifica e valutazione. Difficoltà incontrate Le difficoltà incontrate sono state essenzialmente dovute alla

concomitanza con una serie di iniziative già pianificate ed organizzate in sinergia anche con altre istituzioni. Altro elemento problematico è stato quello della condivisione in modo organico, tra i vari docenti, delle tematiche sulla sostenibilità ambientale, individuare, cioè, le sfaccettature per ogni insegnamento, in modo da garantire che gli alunni, al termine dei diversi interventi formativi, abbiano comportamenti consapevoli rispetto alle numerose questioni che il progetto esplora. Difficoltà risolte In merito ai tempi di realizzazione delle attività sono stati creati i gruppi di lavoro, sono state illustrate nei Consigli di Classe le tematiche da affrontare e le possibili sinergie da mettere in atto da parte ogni docente; sono stati avviati alcuni interventi nelle singole classi ed una serie di attività comuni, selezionando un numero limitato di alunni per ogni classe. Il percorso iniziato si svilupperà più proficuamente nel prossimo anno in cui si pianificheranno, già da settembre, alcune attività che costituiranno il naturale prosieguo del processo avviato. Risultati Acquisizione consapevole, da parte degli alunni, di atteggiamenti, abitudini comportamentali e prassi corrette e rispettose nei co Modalità di verifica

processo che va valutato nel tempo; i risultati sono globali e non possono o

conoscenze più o meno approfondite. Pertanto, oltre a test e questionari che saranno somministrati alla fine di ogni intervento formativo al fine di

verifica si debba svolgere in un periodo medio-lungo, per verificare se gli

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Prodotti Ricerche e documentazioni che potranno successivamente essere

Spazio di riflessione

concetti di sostenibilità ambientale, risparmio energetico e utilizzo di energie rinnovabili. Ciò in particolar modo in un contesto territoriale come quello di San sia economicamente sul bilancio familiare (considerato il clima

in cui il comune ricade. Gli indirizzi presenti nellLiceo Artistico) si prestano particolarmente a tali contributi, che possono oggettivamente concretizzarsi in modi nuovi di vivere il territorio. Tali attività dovranno proseguire negli anni, costituire riferimenti certi di comportamento, in modo che la ricaduta possa essere significativa nel medio e lungo termine per tutta la comunità territoriale. Buona pratica: un tesoro per il futuro Globalmente la formazione acquisita e tradotta in termini di buone prassi e

one dei percorsi formativi messi in atto hanno rappresentato degli elementi importanti, sia per i docenti che hanno aderito direttamente al Progetto, sia per tutta la comunità scolastica, che nel tempo si avvantaggerà degli elementi acquisiti. Molto importante è per noi la diversificazione tra alcuni interventi da realizzare nelle singole classi, ed altri destinati solo ad alcuni alunni che

comunità scolastica. Fondamentale anche la specificazione della tematica ambientale da trattare che deve essere fortemente contestualizzata con il territorio, in modo da

Partendo da questa esperienza si potrebbero realizzare dei gruppi di lavoro (di due o tre docenti ciascuno) specializzati su aspetti specifici, che potrebbero produrre del materiale didattico adeguatamente funzionale e realizzare una serie di interventi mirati, da proporre nelle varie scuole (azioni formative ad esempio di tre ore) in modo itinerante.

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E C OSOST E NI A M O ......I L N OST R O PA ESE

Istituto Scolastico: ROGGIANO GRAVINA (CS) G ruppo di progetto: Teresa Campolongo, Vittoria Maierà, Maria Novellis Coordinatore di G ruppo: Iolanda Maletta

id Le emergenze ambientali richiedono pressantemente interventi didattici orientati alla formazione di giovani generazioni consapevoli del rapporto profondo uomo-natura.

alici a danno del verde pubblico del paese ci spinge ad intervenire come agenzia educativa per recuperare il senso civico e il senso di responsabilità nei

F inalità

Accrescere il senso di responsabilità verso la Natura e verso manità a favore delle generazioni future.

Promuovere cambiamenti negli atteggiamenti e nei comportamenti sia a livello individuale che collettivo.

Obiettivi formativi Fornire agli alunni, che diventeranno cittadini del 21° secolo, le

conoscenze e sviluppare le competenze per costruire un società sostenibile.

C importanza della biodiversità. Avere cura delle piante in contesti ambientali diversi. R . Sviluppare la socializzazione. Favorire collegamenti sinergici con il territorio.

Destinatari SCUOLA MATERNA . SCUOLA PRIMARIA: alunni delle classi terze. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO: alunni delle classi

prime e seconde. Step del progetto

Analisi della situazione di partenza. Lezioni frontali partecipate. Attività laboratoriali. Visite guidate ed escursioni (presso il RIMUSEUM-Museo per

l'Ambiente di Rende (CS) e presso i servizi ecologici di Tarsia). Partecipazione a manifestazioni pubbliche di interesse per le

tematiche oggetto del Progetto: "Puliamo il mondo", "Festa degli alberi", "G ", "Festa della primavera", "Earth Day".

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Difficoltà incontrate Risorse economiche limitate. Difficoltà risolte Attraverso la collaborazi d , sono state superati gli ostacoli legati a limitate risorse economiche dedicate. Il

di fioriere e terra, le famiglie degli alunni hanno ccartelloni, colori, piantine e quanto necessario allo svolgimento delle attività. Risultati

Acquisizione di un maggior senso di responsabilità nei confronti

Comunale e delle associazioni locali.

Modalità di verifica costante dei comportamenti ha permesso di verificare il

raggiungimento degli obiettivi inerenti la socialità, la collaborazione, ne.

competenze. Prodotti

Produzione di carta riciclata attraverso l'attuazione del differenziamento dei materiali e delle pratiche di raccolta differenziata a scuola.

Creazione di aiuole verdi e fiorite, con un angolo delle erbe aromatiche.

Realizzazione di cartelloni. Foto a documentazione degli step di lavoro. Presentazioni in Power Point. Locandine informativo-pubblicitarie. Produzione di CD-Rom documentali.

Spazio di r iflessione Non è facile modificare comportamenti e atteggiamenti, specialmente negli adulti. Attraverso mezzi e strategie diversificate, quali le lezioni, le discussioni guidate, la visione di materiale multimediale, le visite guidate,

scuola, la raccolta differenziata, gli alunni hanno accresciuto la sensibilità ambientale e sono diventati critici nei confronti degli adulti che spesso reiterano comportamenti poco sostenibili. Buona pratica: tanta ricchezza in un piccolo spazio fiorito La cura e l'amore dimostrato per il ripristino degli spazi verdi della scuola: la paziente classificazione delle piante, le fotografie che ne documentano la crescita, l'utilizzo di acqua piovana raccolta per l'irrigazione, la rimozione delle erbacce, la pulitura periodica delle aiuole dagli eventuali rifiuti.

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Attraverso queste buone prassi gli alunni imparano a rispettare anche il verde e gli arredi dei giardini pubblici ed come

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V I V E R E IN A R M O NI A C O

Istituto Scolastico: ISTITUTO COMPRENSIVO DI LATTARICO (CS) G ruppo di progetto: Annamaria Spadaccino, Miranda Ingribelli, Vincenzo Petruzzi. Coordinatore di G ruppo: Annamaria Spadaccino

idea soste In una società che registra un progressivo esaurimento delle principali fonti di energia, sensibilizzare i giovani, educarli e responsabilizzarli al rispetto

Diventa, perciò, necessario inculcare nelle nuove generazioni abitudini e pratiche di vita quotidiana che siano improntate al risparmio energetico, alla sostenibilità ambientale ed alla conservazione delle risorse naturali. Nel territorio in cui la nostra scuola opera, sono presenti impianti, non

pannelli solari e pale eoliche. I nostri alunni sono dunque molto sensibili ed interessati alle tematiche che il progetto affronta. F inalità

Sviluppare negli alunni una più approfondita conoscenza

contesto provinciale. Adottare ed interiorizzare comportamenti rispettosi d

Obiettivi formativi

ognuno, vengano assunti comportamenti tali da favorire il mantenimento e/o il ripristino di questo equilibrio.

Promuovere negli alunni atteggiamenti e comportamenti

Destinatari Gli alunni della classe III della Scuola Primaria di Lattarico. Gli alunni della classe II della Scuola Primaria di Regina. Gli alunni della classe III B della Scuola Secondaria di I grado di

Lattarico. Step del progetto

Fase teorica di conoscenza ed approfondimento delle problematiche oggetto di studio e delle procedure da adottare per scelte eco-sostenibili.

Fase laboratoriale e pratica, con uscite didattiche sul territorio e visite guidate presso strutture ed impianti.

Difficoltà incontrate Purtroppo, le uscite previste non sono state realizzate per la mancata

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50 idee Sostenibili

disponibilità di mezzi di trasporto per gli alunni. Difficoltà risolte La scuola si pone come impegno per il prossimo anno scolastico quello di completare il percorso di lavoro con uscite didattiche e visite guidate. Risultati Il progetto, nonostante alcune criticità emerse, ha raggiunto i risultati attesi,

affrontate. Modalità di verifica La verifica sarà effettuata in itinere attraverso discussioni, riflessioni ed elaborati individuali e collettivi; al termine del progetto saranno proposti incontri fra le classi coinvolte che raccoglieranno il materiale di documentazione in forma cartacea e multimediale. Prodotti

Cartellonistica di sintesi mo-ambiente della preistoria allo sviluppo tecnologico ed al conseguente utilizzo

passa attraverso una crescente e necessaria educazione ad uno sviluppo sostenibile attraverso il ricorso a fonti di energia alternative, più pulite e rinnovabili che la natura ci offre gratuitamente.

Produzione di materiale fotografico e multimediale come documentazione del percorso di lavoro.

Spazio di r iflessione Il Progetto ha dato modo di implementare le possibilità di confronto e scambio con gli studenti: molto produttive, in particolare, sono risultate le occasioni di dibattito e le loro proposte operative per ricercare e sperimentare insieme la possibilità di ridurre gli sprechi, modificando le abitudini quotidiane sia a scuola che a casa. Buona pratica: piccoli, grandi impegni quotidiani Il progetto è stato realizzato con grande entusiasmo e forte senso di responsabilità da parte dei nostri giovani alunni; essi hanno realmente attuato con impegno molte buone prassi, che sono man mano diventate parte della loro quotidianità:

Riconoscimento dei rifiuti e corretta attuazione delle procedure di raccolta differenziata a scuola.

Conoscenza dei materiali e delle intrinseche possibilità di recupero, riutilizzo e riciclo per la produzione di nuovi oggetti.

Interventi di pulizia e manutenzione degli spazi scolastici.

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50 idee Sostenibili

O

Istituto Scolastico: ISTITUTO CCOSENZA G ruppo di progetto: ia e delle prime

Coordinatore di G ruppo: Maria Raffaella Pagliusi

è stato individuato come il punto di maggiore

problematicità dal punto di vista della salute ambientale, sul quale intervenire ed orientare il nostro progetto. La scelta del tema affrontato, la riqualificazione degli spazi esterni alla scuola, è il risultato di dati registrati nel corso di osservazioni di bambini in ambienti naturali e da

È frequente riscontrare, infatti, nei bambini che vivono in città, al chiuso di mura domestiche, forme di paura o insicurezza quando vengono in contatto diretto con ambienti naturali. Inoltre, le conoscenze che i bambini si

che provengono da messaggi televisivi non sempre corretti scientificamente. Pur presente una tradizione ambientalista, solida e documentata, nella

affrontata in modo episodico, senza un collegamento forte tra il piano delle conoscenze (il sapere di più

) e quello della coscienza La riqualificazione del cortile scolastico quale obiettivo di intervento del

rivolta a più soggetti: dirigente, docenti, alunni e genitori del plesso di Scuola P .

contesto urbano, lette nell scuola che si prende cura della loro formazione. Il messaggio pedagogico è quello di valorizzare ed incoraggiare le piccole e quotidiane azioni di cura degli spazi scolastici (microambiente) in quanto elementi di riqualificazione a forte impatto ambientale su più larga scala (macroambiente). F inalità Adottare pratiche metodologico-organizzative orientate a valorizzare il lavoro collettivo, la sinergia con soggetti esterni alla scuola e, aspetto

soluzioni per una migliore qualità della vita. Promuovere un percorso partecipato di revisione e ri-progettazione

apprendimento.

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50 idee Sostenibili

Promuovere il senso di appartenenza al proprio contesto di vita. Incoraggiare nei bambini la conoscenza ed il rispetto della natura.

Nel progettare lo spazio si fa riferimento a quattro funzioni: educazione

Obiettivi formativi Partecipare attivamente alla realizzazione delle esperienze.

gruppo. Attivare processi di osservazione: cogliere ed organizzare

. zzarla in sequenze

ordinate. Comprendere semplici relazioni di causa/effetto. Individuare problemi e proporre soluzioni. Usare diversi mezzi espressivi. Potenziare e sviluppare il patrimonio lessicale: logico ed estetico-

poetico. Destinatari Alunni della nfanzia e delle prime classi della Scuola Primaria. Step del progetto

Azioni propedeutiche di sensibilizzazione e coinvolgimento del corpo docente e non docente, dei genitori e di soggetti esterni attraverso la costituzione di un Comitato di Lavoro.

Indagine Ambientale. Definizione della Politica Ambientale da attuare nella scuola. Definizione del Piano di Azione. Cura per la comunicazione al fine di dare visibilità al progetto

presso tutti gli interlocutori. Costituzione di uno scaffale, nella Biblioteca di plesso, con testi

narrativi e di prima divulgazione su temi ambientali. Cronologia delle azioni didattiche:

Conversazioni, sopralluoghi, elaborazioni grafiche sul tema .

Potenziamento della dotazione libraria attraverso la costituzione di uno Scaffale di testi narrativi e di prima divulgazione su temi ambientali.

Attività di coltivazione di semi e bulbose. . Realizzazione manufatti in cartapesta. Realizzazione murales. Allestimento aiuole. Avvio attività di giardinaggio.

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50 idee Sostenibili

Realizzazione installazione per il cortile. : raccolta ipotesi dei

bambini, disegno del bozzetto, preparazione materiali, assemblaggio. Difficoltà incontrate Sono stati riscontrati alcuni punti di debolezza:

I nostri bambini vivono sempre più una realtà quotidiana al chiuso di mura domestiche o scolastiche.

È facile riscontrare nei bambini che vivono in città forme di paura riferite a molti stimoli

carica delle ansie e dei timori da parte degli adulti.

La presenza a scuola di spazi non progettati e/o inutilizzati rappresenta uno spreco di risorse sul piano educativo, culturale ed urbanistico.

di concorrere a costruire un modello culturale di rispetto rischia di essere dispersivo, e si potrebbe risolvere in una

mera enunciazione di principio se ad esso non concorrono e corrispondono coerenti stili di vita di tutti gli attori coinvolti, o scelte di politica scolastica sia interne alla scuola che esterne. Difficoltà risolte Le criticità sopra citate sono state risolte attraverso il coinvolgimento attivo dei genitori e di tutti i bambini, attraverso un fare gioioso e la stimolazione

vita a una pianta, aiutarla a crescere, mantenere pulito il di ogni forma di vita ha reso ogni soggetto il protagonista di un cambiamento positivo, che ha avuto ricadute positive anche negli altri contesti di vita degli alunni. Risultati

la progettazione e la costruzione di una nuova aiuola, di fronte

siepe e la messa a dimora di alberi ad integrazione dei pochi già presenti.

simità del

la messa a dimora, in terra, di piante selezionate in relazione alla

cambiamenti stagionali. ante ornamentali. la realizzazione di elementi estetici (installazioni e murales)

attraverso i quali connotare simbolicamente lo spazio con motivi evocativi della natura.

Tali interventi sono stati affiancati da una pluralità di iniziative quali:

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50 idee Sostenibili

attività didattiche, eventi a carattere sociale, esperienze senso-percettivo proposte di lettura. Tali azioni sono fondamentali per

bambini dai 3 ai 7 anni, ed hanno rafforzato il senso di partecipazione e di rispetto per lo spazio di vita del contesto scolastico e motivato a proseguire nel programma con maggior convincimento. Modalità di verifica

Iniziale: attraverso osservazioni e riflessioni dei soggetti interagenti (alunni, docenti, genitori).

Intermedia: osservazioni guidate, interviste mirate a cogliere gli effetti positivi delle azioni; rappresentazioni grafico-pittoriche

Finale: analisi degli esiti, confronto tra i risultati attesi e quelli

realizzati, disseminazione dei risultati. Prodotti

Preparazione di cartelloni illustrativi per socializzare le esperienze. Ricostruzione, tramite disegni o immagini, delle fasi di

Produzione di documentazioni grafico-pittoriche delle attività

svolte. Ascolto e comprensione di storie e di primi libri di divulgazione su

Progettazione e realizzazione di manufatti creativi per la

decorazione del cortile. Giochi linguistici per comporre rime e filastrocche sui temi

affrontati. Coltivazione di semi di facile germoglio, relativamente alle

variabili tempo, acqua/non acqua, luce/non luce. Coltivazione di bulbi in vaso. Attività di giardinaggio: messa a dimora di piante da fiore in vaso,

cura delle aiuole nel tempo. Posizionamento dei contenitori per la raccolta della carta. Realizzazione di manufatti in cartapesta Visita al Parco Nazionale della Sila. Realizzazione di un codice di buone prassi.

Spazio di r iflessione bilizzazione

che merita forme di implementazione proprio per la valenza formativa: il fil rouge

Buona pratica: Ambientale Oltre alle buone prassi acquisite e già documentate in relazione alla finalità

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50 idee Sostenibili

, legati alla varietà ed alla valenza quali-quantitativa delle esperienze dirette proposte ai bambini: maggiore capacità di porre domande e formulare ipotesi sulle questioni affrontate, maggiore condivisione delle

olo nel tempo di permanenza a scuola, ma anche nel proprio ambiente di vita familiare e nei luoghi frequentati nel tempo libero. Inoltre ci preme segnalare il perfezionamento di buone prassi di condivisione anche da parte del team scolastico che ha contribuito alla realizzazione del Progetto:

Aver concordato, come team, un tema trasversale quale guida per la progettazione di percorsi di insegnamento/apprendimento ha dato maggiore organicità alle esperienze e favorito continuità di lavoro tra tutte le sezioni.

Aver programma, fortemente intrecciato con concrete assunzioni di impegni e condotte, ha richiesto coerenza nelle scelte ed un radicale ripensamento sul modo di pensare, fare e promuovere Educazione Ambientale.

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ND O

Istituto Scolastico: ISTITUTO COMPRENSIVO DI ROVITO (CS) G ruppo di progetto: Fiorella Pupo, Rosa Maria Scarcello, Ernesto Bruno Coordinatore di G ruppo: Mario Giovanni Oliverio

i del contesto, effettuata in fase di progettazione, è emerso che

gran parte degli alunni manifesta un atteggiamento passivo nei confronti

cui la scuola opera non viene concepito, cioè, come un luogo da esplorare e dove soddisfare bisogni di curiosità, di movimento, di socializzazione, di condivisione e di esperienza. Da queste evidenze ha preso il via il Progetto presentato in tale sede. F inalità

a della tutela e della salvaguardia di tutti i comparti ambientali (aria, acqua, suolo) e della loro componente biotica, ed acquisire, di conseguenza, comportamenti più attenti e consapevoli.

Migliorare le relazioni e le sinergie tra docenti ed alunni, scuola e famiglia, istituzioni e territorio.

Obiettivi formativi 1. Conoscenza del territorio di appartenenza. 2. Acquisizione di comportamenti volti al rispetto ed alla

3. Sviluppare il senso di autonomia, di orientamento, di autostima. 4. Vivere momenti significativi di aggregazione sociale.

Destinatari Scuola Primaria di Trenta Centro-Morelli, alunni coinvolti IV e V

classi (totale 60+40 alunni). Scuola Secondaria di I Grado di Rovito-Magli, classi I (totale 70

alunni). Step del progetto

Escursioni, a piedi e con gli sci di fondo, silano; le

(uscite pomeridiane e domenicali) in località Monte Scuro e Monte Botte Donato, nel cuore del Parco Nazionale Della Sila.

Attività sportive e di orientamento sul territorio. Osservazioni delle biocenosi, animali e vegetali, in relazione

Difficoltà incontrate

, in condizioni climatiche sfavorevoli (neve e basse temperature) crea negli alunni un certo disagio e difficoltà di adattamento. Difficoltà risolte

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50 idee Sostenibili

progetto, del Dirigente Scolastico, impegnatosi in prima persona sul campo, determinano, in breve tempo, il superamento delle

alunni. Risultati Alla fine del percorso di lavoro è stato registrato un alto grado di interesse per le attività proparte degli alunni alle escursioni. Contemporaneamente e corrispondentemente ai risultati attesi, è stata riscontrata una maggiore sensibilità degli stessi verso le problematiche ambientali, sia quelle legate al territorio che quelle su scala globale. Infine è stata registrata una ricaduta curriculare positiva, espressa da delle tematiche in classe. Modalità di verifica Osservazioni sistematiche, interviste, somministrazione di test. Prodotti

Materiale fotografico. Redazione di carte tematiche.

Spazio di r iflessione

forza della nostra offerta formativa. Essa promuove e garantisce, inoltre, elementi di continuità didattica tra la Scuola Primaria e quella Secondaria di I grado, raccordando i diversi plessi, in sintonia con il POF. Agevola

dimento interdisciplinare nelle attività curriculari in relazione a tematiche trasversali, quali ad esempio lo studio del ciclo dei materiali in natura e le norme da osservare per un corretto ciclo di smaltimento dei rifiuti. Buona pratica: Il Progetto ha contribuito a consolidare una prassi di lavoro sinergico, tradizionale ed importante per la nostra Scuola. Aperto al contributo fattivo dei Comuni di Rovito, Lappano e Trenta, alla Comunità Montana Silana, al Parco Nazionale Della Sila, alla Provincia di Cosenza, della Calabria attraverso il Laboratorio Territoriale CEDAM, il Progetto è sicuramente riproponibile e ripetibile in contesti territoriali diversi.

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50 idee Sostenibili

INDUSTRIAL D ESIGN PE R

Istituto Scolastico: ISTITUTO TRUZIONE SUPERIORE LS-ITCG DI CASTROLIBERO (CS) G ruppo di progetto: Rosetta De Seta, Maria Carmela Belmonte, Maria Teresa Pascuzzo, Lorella Panza Coordinatore di G ruppo: Lorella Panza

Il problema dei rifiuti e delle materie plastiche in particolare ha assunto

provenienti da attività umane e non sono più in grado di assorbirli al ritmo in cui vengono prodotti, in una prospettiva di in-sostenibilità. Riuso, recupero e riciclaggio sono così diventate parole chiave per trasformare i rifiuti in risorse.

materie plastiche da diversi campi del sapere: dalla chimica dei polimeri di sintesi alla tecnologie di riciclaggio dei materiali plastici ed al loro riutilizzo nel campo industrial design. Con tale progetto si è coniugato il sapere al saper fare, alternando le lezioni teoriche con attività sul campo, in modo particolare con visite presso aziende del settore. F inalità

Conoscere ed applicare la metodologia sperimentale per la risoluzione di problemi.

- , in modo da valorizzare le differenze tra gli studenti, educare al confronto dei valori, delle convinzioni, delle culture, delle conoscenze, facilitando la comprensione ed il superamento delle conflittualità.

Potenziare il pensiero logico-dedutivo e logico-induttivo. Favorire il rapporto scuola-territorio allo scopo di orientare lo

studente verso scelte universitarie/occupazionali nel settore della salvaguardia ambientale e dello sviluppo sostenibile.

Obiettivi formativi Conoscere e comprendere le principali proprietà delle materie

plastiche. Riconoscere i problemi inerenti l umo di materie

plastiche e riflettere sulle possibili soluzioni. Saper utilizzare metodi di preparazione nella tecnologia del riciclo

dei materiali plastici e conoscere i criteri di progettazione dei manufatti delle materie plastiche.

Assumere comportamenti ed atteggiamenti responsabili e consapevoli, tali da salvaguardare e valorizzare le risorse naturali del proprio territorio.

Destinatari Gruppi di alunni delle seconde, terze, stituto (Liceo Scientifico, Geometri e Ragioneria).

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50 idee Sostenibili

Step del progetto Il progetto è stato articolato nelle seguenti fasi:

Progettazione: questa fase ha previsto incontri di discussione, la raccolta delle proposte sulla tematica del progetto e

progetto. Articolazione delle attività: il percorso didattico ha previsto ore di

formazione e ore di stage aziendali, con la trattazione delle tematiche indicate. In questa fase sono state individuate le aziende sede di stage e i tutor aziendali.

Caratteristiche chimiche e fisiche dei materiali. Processi chimici di lavorazione dei materiali plastici. Raccolta differenziata e produzione di energia dai rifiuti.

attraverso il riciclaggio ed il recupero. Tecnologia e industrial design per il riutilizzo delle

materie plastiche e progettazione di nuovi prodotti che investono il campo design, del design automobilistico, del design d urbano e per la realizzazione di prodotti che investono il settore edile.

Somministrazione di Verifica, valutazione e certificazione degli apprendimenti degli

allievi. Realizzazione dei prodotti e diffusione dei risultati.

Difficoltà incontrate Nella fase progettuale sono state riscontrate alcune difficoltà nel contattare aziende locali specializzate nel riciclaggio dei materiali plastici e nella loro trasformazione in nuovi prodotti di design. Il gruppo di progetto ha inoltre rilevato una mancanza di continuità tra le scuole ed altri enti territoriali Difficoltà risolte Il gruppo di progetto ha risolto le difficoltà inizialmente incontrate realizzando una fattiva collaborazione con il consorzio aziendale ASSOFORM di Rimini, che ha messo a disposizione aziende e personale qualificato. Risultati Il progetto ha coinvolto sia alunni con profitto eccellente sia alunni con debiti scolastici. Tutti gli alunni hanno tuttavia raggiunto gli obiettivi prefissati e nel corso del progetto si sono realizzati scambi produttivi tra le competenze degli esperti e la creatività degli studenti. Inoltre, si sono instaurati proficui scambi e confronti tra alunni di indirizzi diversi dello stesso Istituto. Modalità di verifica Sono stati somministrati test iniziali, in itinere e finali sia per la valutazione

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50 idee Sostenibili

degli obiettivi prefissati, progetto. Prodotti

Realizzazione di oggetti di industrial design con il programma Maja .

Produzione di manufatti plastici. Realizzazione di un CD-rom.

Spazio di r iflessione La ricaduta sul curricolo degli alunni partecipanti è stata estremamente positiva, sia per la socializzazione tra gruppi di alunni eterogenei e appartenenti ad indirizzi di studio diversi, sia per le competenze raggiunte. A fine progetto è mancata tuttavia la classi, che avverrà in un momento successivo attraverso il coinvolgimento diretto dei corsisti, che svolgeranno funzione di peartutor. Buona pratica: la continuità tra scuola e lavoro La scuola intende continuare a realizzare percorsi formativi di educazione ambientale al fine di consentire, acquisizione di competenze, una partecipazione attiva e responsabile degli alunni al mondo reale, quello della vita e del lavoro. La buona prassi acquisita risiede proprio nella proposta di continuità tra scuola ed occupazione, in un campo di interesse vicino ai curricula degli studenti e contemporaneamente nuovo e stimolante.

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50 idee Sostenibili

E DU C A Z I O N E A L L O SV I L UPPO SOST E NIBI L E : SAPE R E PE R F A R E

Istituto Scolastico: DI RENDE (CS) G ruppo di progetto: Brunella Gelsomino, Giuseppe Valente Coordinatore di G ruppo: Giuseppe Valente

Nei due anni scolastici precedenti sono stati svolti progetti di Educazione Ambientale relativi rispettivamente alle energie rinnovabili ed alla

Tali esperienze, molto positive e coinvolgenti per i gruppi (limitati) di allievi e docenti che vi hanno partecipato, hanno tuttavia evidenziato alcuni limiti che ci si pone

ncato coinvolgimento di tutta la comunità scolastica ed un programma di azioni che possano gradualmente produrre la modificazione dei comportamenti individuali e collettivi. Si è pertanto deciso di puntare inizialmente sul coinvolgimento operativo, in tutte le classi, di un numero significativo di allievi, facendo peraltro leva sul vivo interesse e sulla grande creatività di alcuni di essi, fino ad oggi in qualche modo frustrati dal generale e conformistico disimpegno della massa dei compagni. Considerata la scarsa disponibilità di spazio dei locali scolastici ed i problemi di gestione del grande numero di studenti (oltre 1000), il numero dei destinatari è stato limitato nella prima fase a 2 alunni per ognuna delle 32 classi dal 4° ginnasio al 2° liceo, per un totale di 64 alunni. Nelle fasi successive è previsto il coinvolgimento di tutti gli alunni con modalità descritte nei campi seguenti. F inalità

Formazione/consolidamento di una coscienza ecologica individuale e collettiva di tutti i soggetti della comunità scolastica.

parte degli stessi soggetti.

Obiettivi formativi Conoscere le varie tipologie di rifiuto, il/i materiali che lo

compongono, la classificazione ed i simboli. Saper descrivere il ciclo dei rifiuti. Conoscere il processo di riciclaggio della carta, del vetro, della

Saper distinguere le categorie di rifiuti che si possono differenziare

e riciclare. ella scuola, e la

sinergia col territorio.

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50 idee Sostenibili

compagni di classe. Saper rilevare, elaborare e rappresentare dati statistici.

Destinatari 64 studenti referenti durante le fasi iniziali del progetto. Tutti gli alunni e tutte le altre componenti della comunità scolastica, per gradi, nelle fasi successive.

1. Step del progetto 2. Eco-Comitato scolastico con la partecipazione di

tutte le componenti scolastiche (alunni, genitori, docenti, personale ATA) e di alcuni soggetti esterni (Amministrazione Comunale, associazioni ambientaliste e di categoria, quali WWF e Coldiretti).

3. Indagine ambientale. 4. ne per il corrente anno scolastico. 5. Comunicazione e pubblicizzazione del -Comitato

(eco-bacheca, video-messaggi) 6. Individuazione di 64 alunni, pr stituto

referenti per Gli alunni referenti avranno il compito di formare, a

loro volta, i compagni di classe e di verificare lo stato di attuazione del programma nella propria classe.

7. Attuazione dei primi interventi: formazione dei referenti (seminari sul tema generale dei rifiuti: il ciclo di vita dei rifiuti la riduzione dei rifiuti: costi e benefici).

8. Condivisione con il Collegio dei Docenti. 9. Attuazione delle misure per la riduzione dei rifiuti, misurazione e

verifica. 10. Differenziazione dei rifiuti, misurazione e verifica. 11. Attuazione di misure per il risparmio energetico, misurazione e

verifica. 12. no. Tale regione è

infatti comportamenti eco-compatibili.

13. Gestione eco-compatibile della Scuola. Difficoltà incontrate

problemi ambientali da parte degli alunni.

Riuscire a coinvolgere tutta la popolazione scolastica. Riuscire a conciliare i tempi ed i luoghi delle attività del progetto

con quelli delle altre attività scolastiche curriculari ed extra-curriculari, specialmente nel periodo di fine anno scolastico.

Assenza delle associazioni territoriali che avevano inizialmente aderito al progetto.

Mancanza di adeguate risorse economiche. Risultati (attesi)

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50 idee Sostenibili

Modifica reale, misurabile delle abitudini e dei comportamenti. Attuazione delle procedure di raccolta differenziata dei rifiuti in

ogni aula e negli spazi comuni. Incremento del decoro complessivo della struttura scolastica nelle

sue varie parti (cortile, giardino, spazi comuni interni, aule). Modalità di verifica

Misurazione delle modifiche delle abitudini e dei comportamenti. Misurazione dei rifiuti differenziati e indifferenziati prodotti. Misurazione del livello di decoro raggiunto nei vari ambienti.

Prodotti

tabelloni, questionari, interviste, articoli. In relazione alla verifica: creazione di apposite tabelle di

valutazione. Spazio di r iflessione Gli alunni, nonostante il periodo stressante per la concomitanza con le fasi

formativa. Confidiamo nel fatto che, entrando nel vivo del progetto, con da parte loro del ruolo e della responsabilità di referenti che devono essere formati ma che devono diventare a loro volta formatori, saranno coinvolti in misura sempre maggiore. Interpretando infatti un ruolo da protagonisti, essi costituiranno il vero punto di forza degli sviluppi futuri del progetto. Buona pratica: sapere per fare

Si orientano bene tra le varie tipologie di rifiuto, i materiali che li

compongono, la loro classificazione ed i simboli; sanno descrivere l conoscono il processo di riciclaggio della carta, del vetro, della

sanno distinguere le categorie di rifiuti che si possono differenziare

e riciclare;

sanno ausilio degli strumenti informatici, ai compagni di classe e sanno rilevare, elaborare e rappresentare dati statistici;

riducono la loro abituale produzione di rifiuti; riusano oggetti destinati a diventare rifiuti; effettuano correttamente la raccolta differenziata. socializzano comprendono

che è necessario dialogare col territorio.

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50 idee Sostenibili

E DU C A Z I O N E A M BI E N T A L E E SV I L UPPO SOST E NIBI L E : I R I F IU T I , UN A RISO RSA

Istituto Scolastico: LICEO SCIENTIFICO STATALE DI SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) G ruppo di progetto: Teresa Medaglia, Anna Sonia Leone Coordinatore di G ruppo: Iolanda Maletta

alle relazioni tra osservatore e osservato, tra soggetto e ambiente. Pertanto si vogliono proporre interventi di Educazione Ambientale di matrice interculturale, sui diritti umani, sulla legalità e sul lavoro, anche attraverso

-formativi. Lo smaltimento dei rifiuti è una criticità forte su cui costruire percorsi di Educazione Ambientale. È importante che ognuno comprenda di avere la responsabilità personale di attuare pratiche corrette di riduzione, riuso e riciclo. La scuola è per definizione lo spazio ideale di costruzione di percorsi di responsabilità che permettano agli studenti di acquisire gli strumenti per affrontare in modo corretto questa responsabilità quotidiana, di acquisire consapevolezza dei costi ambientali delle tecnologie e di riflettere sull risorse. F inalità

Sviluppare atteggiamenti, comportamenti, valori, conoscenze e abilità indispensabili per vivere in un mondo interdipendente.

Apprendere le tecniche di recupero e smaltimento dei rifiuti. Diffondere i principi base della sostenibilità. Applicare questi principi al tema dello smaltimento dei rifiuti,

facendo capire come ogni persona può contribuire adottando rse.

Diffondere un concetto positivo di rifiuto, promuovendone il riciclo e il riuso.

Obiettivi formativi Migliorare i livelli di conoscenza e competenza fra i giovani.

ntale. Acquisire consapevolezza delle necessità di concepire le attività

. Promuovere attività extracurricolari per gli studenti, finalizzate a

a delle risorse. Acquisire consapevolezza della normativa vigente, nazionale ed

internazionale. Sensibilizzare il personale docente e non, le famiglie, la comunità

locale su tematiche ambientali.

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50 idee Sostenibili

Modificare comportamenti individuali e collettivi. Educare alla solidarietà tra i popoli, alla sobrietà degli stili di vita,

al consumo critico. Destinatari Gli alunni del triennio. Step del progetto

1. Riconoscimento da parte degli allievi del problema rifiuti. 2. Aspetti conoscitivi legati ai rifiuti (punto di vista storico,

economico, sociale, scientifico). 3. Viaggiare tra i rifiuti prodotti a scuola, a casa e presenti

4. I rifiuti come risorsa: riutilizzo/ riciclaggio. 5. Fase del prodotto finale.

Difficoltà incontrate / Difficoltà risolte / Risultati / Modalità di verifica La verifica sarà effettuata in fase iniziale, in itinere ed a conclusione del progetto, mediante la somministrazione di schede che accertino le conoscenze, le competenze e le abilità acquisite dagli allievi. Laddove si riscontreranno carenze si seguiranno strategie alternative. Prodotti / Spazio di r iflessione La partecipazione alla campagna di sensibilizzazione promossa dal Laboratorio Territoriale CEDAM ha suscitato nel gruppo docente grande interesse; molti hanno collaborato alla stesura delle linee generali di un

nel più breve tempo possibile. Tuttavia la fase progettuale, estremamente articolata, vedrà la sua attuazione piena a partire dal prossimo anno scolastico. Buona pratica: /

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50 idee Sostenibili

I MPA RI A M O A RI C I C L A R E

Istituto Scolastico: ISTITUTO COMPRENSIVO DI TAVERNA, MONTALTO UFFUGO (CS) G ruppo di progetto: tutti i Docenti delle classi coinvolte Coordinatori di G ruppo: Annarita Calafiori, Marcello Spadafora

Il Progetto di Educazione Ambientale sul riuso/riciclo dei materiali (in particolare plastica, vetro e carta) si svolge in stretta collaborazione tra i docenti della Scuola Primaria e i docenti della Scuola Secondaria di I grado. Il percorso viene affrontato in maniera graduale e sistematica, utilizzando un linguaggio semplice ma efficace, così da guidare all'acquisizione di comportamenti corretti in materia di raccolta differenziata e riciclaggio. Il progetto ha carattere pluridisciplinare e coinvolge scienze, geografia, storia, educazione all' immagine, italiano e matematica. Vi troveranno una

alla convivenza, alla salute ed , come è nella natura stessa delle istanze legate a tematiche di

sviluppo sostenibile. F inalità ed obiettivi

Motivare gli alunni alla raccolta differenziata dei materiali. Educare ad evitare gli sprechi. Insegnare le tecniche di riutilizzo dei materiali. Introdurre le problematiche generali

derivante dal loro im carta, vetro e

plastica. Sapere cosa sono ed a cosa servono: discarica, inceneritore,

impianto di stoccaggio e riciclaggio. Sapere come si produce e come si utilizza il compost. Imparare a produrre il compost a scuola. Imparare a progettare e a realizzare in modo creativo oggetti e

manufatti riutilizzando carta, vetro e plastica. Destinatari Le classi quinte della Scuola Primaria e le classi prime della Scuola Secondaria di I grado. Step del progetto Siamo i rifiuti

Conoscere e distinguere le tipologie di rifiuto. Conoscere i loro materiali costituenti. Riflettere sulla loro produzione a livello familiare ed industriale. La plastica, il vetro, la carta nella raccolta differenziata.

Siamo gli inquinanti Ambienti e forme di inquinamento.

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50 idee Sostenibili

Degradazione dei materiali in natura (in particolare plastica, vetro, carta).

Danni alla flora ed alla fauna locale e nazionale. Siamo i prodotti ricreati e riutilizzati

Preparare il compost a scuola. Coltivare piante a scuola arricchendo il terreno con il compost

prodotto. Creare e produrre oggetti riutilizzando la plastica delle bottiglie. Allestire una piccola mostra con i manufatti prodotti.

Visita ad un impianto di riciclaggio Difficoltà incontrate Nessuna Metodologia e strumenti Le attività didattiche prevedono due moduli:

Primo modulo: informazioni, conoscenze ed educazione. Tale fase sarà realizzata in classe.

Secondo modulo: laboratori didattici operativi. Gli alunni potranno ricercare, raccogliere, osservare, confrontare e classificare. Solo così le conoscenze potranno tradursi in una reale acquisizione di competenze e abilità operative.

Per realizzare i due moduli, teorico e pratico, specifici, foto, immagini, la consultazione guidata di siti internet e il riuso di materiali per la realizzazione di oggetti e manufatti. Risultati Si sono concretizzati in una serie di buone prassi, che i bambini hanno interiorizzato ed inserito nel proprio quotidiano. Prodotti

Manufatti con materiale riutilizzato. Compost. Sistemazione degli spazi verdi della scuola.

Spazio di r iflessione Il processo educativo individuale ha inizio con la vita e cessa solo con

essa, in una continua dinamica di conquiste e possibili involuzioni, sicché nulla è mai guadagnato una volta per tutte e nulla è mai perduto per

(P.E.C.U.P. Ministeriale).

se e come possono i bambini . In realtà, proprio attraverso il

Progetto, ci siamo convinti che essi possono fare molto: Comportarsi in modo eco-responsabile. Cercare di capire ciò che accade loro intorno. Vigilare il pianeta.

Gli alunni di oggi saran omani: un giorno toccherà a loro governare il mondo e allora...

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50 idee Sostenibili

Buona pratica: Riduzione degli sprechi. Riutilizzo dei materiali. Cura e manutenzione delle aree verdi della scuola .

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50 idee Sostenibili

M O N T A G N E DI RI F IU T I C O N I L V E C C H I O SI F A I L NU O V O!

Istituto Scolastico: SANDRO PERTINI , COSENZA G ruppo di progetto: Carmela Maria Ofelia De Franco, Filomena Abate, Teresa Costanzo, Antonia Greco Coordinatore di G ruppo: Carmela Maria Ofelia De Franco

idea sostenibil Le classi VA, VB, VC, VD, VE del Plesso di Via Negroni e VA e VB del

promoss , quale Laboratorio Territoriale della Rete INFEA della Regione Cala -2011.

consapevolezza che il problema della gestione dei rifiuti è un aspetto di

crescita dei

in cui trattare o depositare gli stessi. La società moderna si trova quindi costretta a gestire una grande quantità di rifiuti in spazi sempre più limitati. Affrontare questa emergenza vuol dire, innanzitutto, trovare le soluzioni per riuscire a ridurre la produzione dei rifiuti. La scuola può rappresentare il luogo privilegiato per favorire la comprensione e sollecitare la riflessione sui problemi ambientali, ma, soprattutto, è il luogo dove sperimentare comportamenti più corretti e

F inalità Guidare gli alunni alla conoscenza di determinate problematiche ambientali, sviluppare in loro consapevolezza e senso di responsabilità nei confronti del mondo naturale e abitudini quotidiane tese al rispetto

. Obiettivi formativi

Informare in modo approfondito sulle tematiche ambientali e sulle norme che regolamentano il mondo dei rifiuti e delle risorse, compatibilmente con la fascia di età degli alunni.

collettivo. Educare al risparmio delle risorse, con particolare attenzione agli

imballaggi. Promuovere le buone pratiche legate alla gestione dei rifiuti ed al

risparmio delle risorse.

riciclo e smaltimento, concetto di rifiuto come risorsa. Apprendere le corrette modalità di conferimento delle tipologie di

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rifiuto raccolte sul territorio. Destinatari Gli alunni delle classi VA, VB, VC, VD, VE del Plesso di Via Negroni (111 alunni) e VA e VB del Plesso di Viale Cosmai (40 alunni). Step del progetto Il progetto è stato suddiviso in tre fasi:

1. Percorso informativo. Lezione frontale sulla produzione e lo

CD-Rom. Raccolta differenziata in aula: carta-plastica-stoffa- lattine in appositi contenitori. Lavori di gruppo: preparazione di cartelloni con immagini, foto e disegni prodotti dagli alunni.

2. Laboratorio manipolativo. Riutilizzo di materiale di risulta per la creazione di quadri e oggetti con carta, plastica, stoffe, bottoni, spago e materiale di facile consumo.

3. Mostra finale con i manufatti creati dagli alunni. Esperti versità della Calabria hanno effettuato un numero di incontri didattici rivolti agli alunni della scuola. Gli incontri sono stati svolti in collaborazione con il personale docente interno, in maniera tale da garantire un alto grado di interazione tra educatori esperti in tematiche ambientali e alunni. Sono stati utilizzati, come spazi di lavoro, le aule, il laboratorio multimediale, il cortile esterno. Difficoltà incontrate Nessuna. Risultati Per quanto riguarda i risultati, a livello qualitativo è stato monitorato

impegno, la modalità

gruppo, l Gli alunni hanno mostrato:

Interesse e motivazione nella raccolta differenziata. Una buona capacità manipolativa nel riutilizzo di materiale di

risulta con particolare sviluppo di creatività e fantasia. Buona capacità di lavorare in gruppo.

progetto e la ricaduta formativa sugli alunni. Inoltre esso ha rappresentato anche un momento di formazione spendibile nel corso degli anni futuri. Modalità di verifica La verifica è stata effettuata, sotto la supervisione delle insegnanti, sia

partecipazione da parte degli alunni, sia alla fine del progetto, attraverso test e questionari, mappe concettuali e giochi di simulazioni, giochi di ruolo. Prodotti

Creazione di un decalogo-guida da utilizzare per avere

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comportamenti corretti e adeguati al rispetto ed alla salvaguardia

Preparazione di cartelloni con immagini, foto e disegni prodotti dagli alunni in gruppo durante la fase informativa.

Manufatti con materiale di recupero. Spazio di r iflessione

del sé e degli altri, della unicità e della complessità, della coscienza prima e della consapevolezza e responsabilità poi. Certi che le aule delle nostre scuole sono ancora un punto privilegiato di coinvolgimento, socializzazione e partecipazione per i cittadini di domani, quella che intendiamo proporre, in linea con gli orientamenti dei più accreditati operatori italiani, è quindi una Educazione Ambientale basata su condivisione e collaborazione, volta a definire e promuovere una società consapevole e sostenibile. Buona pratica: comprendere, fare, comunicare

La presa di coscienza del problema. La pratica di buone abitudini. La capacità di comunicare agli altri le proprie esperienze.

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R E T E N° 5 Coordinatore di Rete: Margherita Maletta

SC U O L E IN R E T E : -­‐ ISTITUTO COMPRENSIVO DI AIELLO CALABRO (CS) -­‐ ISTITUTO COMPRENSIVO "ISIDORO GENTILI" DI PAOLA

(CS) -­‐ I CIRCOLO DIDATTICO DI PAOLA (CS) -­‐ ISTITUTO COMPRENSIVO DI BELMONTE CALABRO (CS) -­‐ ISTITUTO COMPRENSIVO DI FIUMEFREDDO BRUZIO (CS) -­‐ ISTITUTO COMPRENSIVO DI ROGLIANO (CS) -­‐

-CANDE -­‐

-­‐ ISTITUTO COMPRENSIVO DI CAMPORA SAN GIOVANNI

(CS) -­‐

MARE (CS)

C O N OSC E R E , V I V E R E E F RUIR E I L N OST R O T E RRI T O RI O PE R C OST RUIR E UN D O M A NI SE R E N O

Istituto Scolastico: ISTITUTO COMPRENSIVO DI AIELLO CALABRO (CS) G ruppo di progetto: Simona Maria Imbroinisi, Teresa Furano e Rosa Caruso. Coordinatore di G ruppo: Simona Maria Imbroinisi.

Le motivazioni che hanno indotto il nostro Istituto Comprensivo ad

nascono dalla necessità di coinvolgere gli studenti nella valorizzazione rienze

ostra scuola: Conoscenza e prevenzione dei rischi alla salute correlati al possibile

percorsi formativi attivati nella

la primaria di Aiello Calabro). Il progresso scientifico, industriale e tecnologico ha senza dubbio contribuito al miglioramento della qualità della vita ma a causa del rapido sviluppo registrato negli ultimi decenni non ha consentito di

controllato delle risorse che esso offre. Poiché l'ambiente ha risorse

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limitate, solo in parte rinnovabili, e che è indispensabile assicurare un equo accesso alle risorse della Terra a tutti i popoli del mondo, diventa necessario adottare modelli di sviluppo sostenibile. Anche la nostra Calabria è interessata alla questione ambientale, essendo annualmente costretta a far fronte a varie emergenze, quali alluvioni, frane, degrado del suolo, erosione delle coste, effetto dei terremoti su strutture non sempre a norma di legge, incendi boschivi, inquinamenti, rifiuti, siccità, abusivismo, ecc...

F inalità Con le finalità connaturate a modelli educativi improntati ad uno sviluppo sostenibile, gli alunni partecipano attivamente alla tutela del patrimonio ambientale, storico e socio-culturale, conoscendolo a fondo e promuovendolo come indispensabile presupposto per qualsiasi azione di salvaguardia. Obiettivi formativi Obiettivi specifici per la scuola secondaria di I grado

Conoscere le problematiche ambientali. Conoscere ed individuare i fattori di rischio

salute. Adottare comportamenti ed abitudini responsabili per ridurre i

Obiettivi di apprendimento per la scuola primaria

Osservare per conoscere il proprio mondo ed operare con creatività. Realizzare attività di gruppo ed individuali che possano favorire

l'incontro tra culture e modi di vivere diversi attivando i concetti di cittadinanza, appartenenza, pace e cooperazione.

Studiare la storia del territorio attraverso documenti, testimonianze ed economie.

Obiettivi formativi comuni Conoscere, tutelare e valorizzare la biodiversità del proprio

territorio. Promuovere la scoperta di una sana alimentazione come norma di

vita per uno sviluppo sostenibile. Adottare modelli di sviluppo sostenibili (rispettare l'ambiente,

limitare i consumi, evitare gli sprechi, promuovere la riduzione, il riuso ed il riciclo dei materiali).

Partecipare alle iniziative del territorio relative al rispetto ed alla tutela dell'ambiente.

Favorire la socializzazione tra i partecipanti. :

A. Le modificazioni dei principali ecosistemi. B. Cause ed effetti dell'inquinamento. C. Cause ed effetti dei dissesti idrogeologici. Destinatari

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Alunni della scuola primaria di Cleto. Alunni della scuola secondaria di I grado, classi I, II e III.  Step del progetto

ocenti. Comunicazione agli Organi Collegiali. Formazione ed aggiornamento dei docenti individuati come

destinatari. Rilevazione delle criticità a livello locale. Coinvolgimento dei docenti delle classi interessate e condivisione

della tematica. Attuazione del progetto a livello interdisciplinare*. Lezione e Laboratori progettuali a scuola a cura del CEDAM. Visita presso il RIMUSEUM, Museo per l'Ambiente di Rende (CS). Verifica. Rendicontazione finale.

*Il progetto sarà attuato nei mesi di marzo-giugno 2011 e nel prossimo a.s. 2011/2012. Difficoltà incontrate Le principali difficoltà riscontrate sono state relative alla disponibilità di luoghi (spazi scolastici disponibili in orario extracurriculare), risorse umane e risorse economiche quali la mancanza di personale ATA, dipendenti comunali e/o fondi per il pagamento di ore eccedenti), nonché Ente Locale a causa del commissariamento.    Difficoltà risolte

emergenza ambientale.

Accettazione del progetto da parte dei docenti delle classi .

Risultati 1. Analizzare nelle linee generali il territorio comunale,

evidenziandone realtà e problemi. 2. Confrontare problematiche locali, regionali, nazionali e mondiali. 3. Analizzare i problemi attinenti ai rifiuti. 4. Chiedere al Comune di intervenire su problemi di facile soluzione 5. Scoprire le potenzialità turistiche del nostro territorio.

Modalità di verifica Il lavoro svolto durante la realizzazione del progetto sarà periodicamente verificato, attraverso prove strutturate e non, per rilevare se gli obiettivi previsti siano stati conseguiti. A conclusione del progetto verrà realizzata una mostra, che testimonierà il lavoro svolto ed il grado di conseguimento degli obiettivi prefissati in fase di stesura del progetto. Prodotti

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Realizzazione di elaborati illustrativi sui temi trattati. Mostra fotografica documentale. Realizzazione di prodotti multimediali. Seminari.

Spazio di r iflessione La nostra scuola, che ha tra le sue finalità la formazione del cittadino,

mentalità critiche e propositive che prospettino soluzioni per valorizzarlo e tutelarlo. Le tematiche affrontate

inducono a proseguire il progetto negli anni scolastici futuri e ad interagire con le famiglie, gli enti locali e le aziende del territorio per favorire lo sviluppo sostenibile. Buona pratica: buoni consumatori crescono... Il progetto si pone come punto di riferimento per il territorio per acquisire le regole della raccolta differenziata dei rifiuti, limitare le abitudini consumistiche e promuovere a In tale quadro di riferimento la scuola sensibilizza i cittadini del domani, promuovendo comportamenti che favoriscano il cambiamento delle

ed avanza proposte agli organi competenti per migliorare la qualità della vita nel territorio, puntando sulla raccolta

locale.  

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RI F IU T I A M O I R I F IU T I!

Istituto Scolastico: ISTITUTO COMPRENSIVO "ISIDORO GENTILI" DI PAOLA (CS) G ruppo di progetto: Milena Caporale, Venera Impalà, Angela Maria Schiavo. Coordinatore di G ruppo: Milena Caporale.

C "Isidoro Gentili", istituto di nuova formazione nato in conseguenza di

razionalizzazione, composto da una Scuola Secondaria di Primo Grado ubicata nella zona urbana, due Scuole Primarie e cinque Scuole

cedenti. Infatti la Scuola Primaria di Fosse aveva ricevuto la bandiera verde Eco-Schools, la Scuola

alle due scper concludersi un altro progetto PON F1 con metodologia CLIL dal titolo Discovering our environment with -

Tenimento. Da queste premesse di impegno, aderire alla campagna di informazione,

il stata una naturale conseguenza.

ol territorio

Comune di Paola e dalla consapevolezza che il problema della gestione dei

ambientali. La scuola può rappresentare il luogo privilegiato per favorire la comprensione e sollecitare la riflessione sui problemi ambientali, ma, soprattutto, è il luogo dove sperimentare comportamenti più corretti e

cercato di aiutare gli alunni a controllare i comportamenti quotidiani a scuola ed a casa per dare risposte ai bisogni formativi degli alunni stessi e assicurarne la crescita personale e socio-culturale. Lo stesso progetto non può e non deve considerarsi ptrasversale nel POF che, prima di coinvolgere gli alunni e i genitori deve

fil rouge che attraversa tutte le discipline ed impronta le azioni e i comportamenti di tutti coloro che vario titolo sono coinvolti nel processo formativo.

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F inalità Le finalità che ci siamo proposti (e verso le quali tendiamo) sono

favorire processi intenzionali di cambiamento attraverso le conoscenze, i valori e i comportamenti, cercando di costruire la

di responsabilità e la capacità di fare scelte; trasmettere agli alunni il senso di appartenenza al territorio; coltivare rispondere ai bisogni della collettività per la realizzazione del diritto

alla qualità della formazione in una realtà territoriale a rischio. Obiettivi formativi

Imparare a collaborare, confrontarsi e rispettarsi reciprocamente. 1. 2. Saper assumere responsabilità e saperle portare a termine. 3. Saper rispettare reciprocamente i ruoli assunti nel gruppo

senza prevaricazioni. Sviluppare una crescente sensibilità alle tematiche ambientali.

1. Conoscere le problematiche ambientali. 2. Diventare consapevoli di volere una buona qualità

Acquisire consapevolezza che le risorse ambientali della terra non

sono infinite. 1. 2.

Acquisire il concetto di ambiente come sistema di relazioni del quale anche noi facciamo parte.

1.

2. Saper assumere responsabilità nei confr --casa, ecc.

le sue conseguenze di domani.

1. Comprendere che ogni azione ha una conseguenza a breve o lungo termine.

2. Sviluppare e sperimentare il co

3. Conoscere i sistemi più efficaci per la gestione dei rifiuti: ridurre, riusare, riciclare.

Promuovere un comportamento responsabile, critico e propositivo. 1. Comprendere che diventare grandi vuol dire anche

assumersi piccole responsabilità. 2. Saper esprimere le proprie idee e saperle difendere. 3. Saper esprimere opinioni, confrontarsi e discutere con gli

altri prendendo in considerazione punti di vista diversi dal

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proprio. 4. Saper fare proposte concrete su argomenti trattati.

Destinatari Alunni delle classi I A e II A della Scuola Secondaria di Primo grado, la classe V della Scuola Primaria di Fosse-Tenimento e la classe IV della Scuola Primaria di S. Salvatore: inoltre, destinatari ultimi, tutti gli altri alunni che, a loro volta, sono stati sensibilizzati dai compagni già informati e investiti del compito di sensibilizzare la scuola tutta, personale docente e non docente, fino a raggiungere le famiglie.  Step del progetto e metodologie relative

Formazione ed aggiornamento del personale docente individuato.

Conversazione di gruppo. Domanda stimolo per l'introduzione della

tematica Conversazione guidata alla scoperta delle risorse che prima o poi finiranno.

Conversazione di gruppo. Domanda stimolo per l'introduzione della tematica Ciascun alunno ha dato la sua definizione e mettendo a confronto le varie considerazioni è emerso che alcuni rifiuti possono essere riutilizzati, altri no.

Conversazione di gruppo. Domanda stimolo per l'introduzione della tematica

nze scolastiche passate, come la visita guidata al Consorzio Valle Crati, esperienza fatta anni fa.

Riconosciamo i materiali riciclabili negli oggetti quotidiani. Ogni

Indagine sulle abitudini familiari sulla raccolta dei rifiuti. Realizzazione di un istogramma sulla raccolta differenziata realizzata in famiglia.

Conversazione di gruppo. Domanda stimolo per l'introduzione della tematica: "Come avviene (o avverrà) la raccolta differenziata nella n

(tutoring).

sociale che si occupa della differenziata a Paola.

distribuire nelle classi. Questa è stata la fase più divertente e partecipata. Gli alunni divisi in quattro gruppi hanno dipinto degli scatoli di cartone nei quattro colori: giallo = umido, azzurro = multimateriale, bianco = carta e cartone, nero = non riciclabile.

le responsabilità dei ruoli (e turnazione fra i ragazzi) per la raccolta

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dei contenitori con i rifiuti da consegnare alla cooperativa che si occupa della raccolta in città e sensibilizzazione delle classi non coinvolte direttamente nel progetto.

Sensibilizzazione nei confronti dei compagni più piccoli con spiegazione convincente sul perché di deve fare la raccolta differenziata.

realizzata, che deve proseguire anche in luoghi diversi dalla scuola e diventare stile di vita.

Difficoltà incontrate Le difficoltà incontrate, particolarmente in fase iniziale, hanno riguardato la non condivisione del progetto da parte di tutti i docenti, la mancanza di

uscite didattiche sul territorio ed infine comportamenti, purtroppo molto radicati, poco rispettosi Difficoltà risolte La condivisione del progetto con sensibilizzazione/discussione dello stesso in Collegio Docenti ha convinto la maggior parte dei colleghi. I comportamenti degli alunni sembrano cambiati grazie anche di nuove responsabilità. Risultati I risultati ottenuti sono positivi in riferimento agli obiettivi prefissati, anche

caratterizzerà -2012. Modalità di verifica Riproporremo lo stesso test fatto in entrata per verificare e far verificare

La tabulazione dei dati elaborata in forma statistica sarà socializzata agli stessi alunni, ai docenti, ai genitori. Prodotti

d i cartelloni realizzati, i disegni, le schede didattiche utilizzate, le foto per la documentazione/memoria del progetto, che sono stati un mezzo per raggiungere gli obiettivi stabiliti. In realtà, il vero prodotto finale è stata la rete collaborativa e di sensibilizzazione che si è creata per realizzare la raccolta differenziata. Spazio di r iflessione Oggetto di riflessione deve prestare, non solo ai bisogni dei singoli, ma anche e soprattutto ai

e una coscienza ecocompatibile. Ciò non significa essere contro lo sviluppo economico o il progresso scientifico, ma significa essere per uno sviluppo rispettoso

consegnarlo alle generazioni future in modo da prevenire gli effetti che

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tutti temiamo. Oggetto di riflessione di noi insegnanti sono stati i tempi del progetto, che devono necessariamente dilatarsi per incidere sul cambiamento reale dei comportamenti. Buona pratica: l'incipit di un processo di cambiamento reale Vogliamo considerare questo progetto una buona pratica non per ciò che si trova scritto sulla scheda di progetto ma per la metodologia utilizzata (didattica laboratoriale, apprendimento cooperativo, CLIL), per il raccordo reale col territorio (graduale attuazione della raccolta differenziata a Paola), per il processo di cambiamento che ha innescato negli atteggiamenti degli alunni, che un test introduttivo (in lingua inglese) molto coinvolgente utilizzando la metodologia CLIL ed hanno notato i cambiamenti dei comportamenti con lo stesso test riproposto dopo la riflessione e le conoscenze acquisite. Le

ità nel dover lo speriamo, il progetto la fase

iniziale di un processo di cambiamento reale.  

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C O N OSC E R E , V I V E R E E F RUIR E I L N OST R O T E RRI T O RI O PE R C OST RUIR E UN D O M A NI SE R E N O

Istituto Scolastico: I CIRCOLO DIDATTICO DI PAOLA (CS)-Plesso Scuola Primaria di Sant'Agata G ruppo di progetto: Giuseppina Maria Carelli, Cesira Balsano, Concetta Petrungaro. Coordinatore di G ruppo: Margherita Maletta.

Il plesso di -culturale in continua evoluzione per il considerevole sviluppo di attività commerciali e per la realtà abitativa formata da nuclei familiari abbastanza giovani, si trova per problemi legati alla sicurezza, inserito in un nuovo quartiere ed è ormai da quattro anni in attesa del nuovo edificio. Nello stesso quartiere trovano collocazione, concentrate nello spazio di circa cento metri altre tre scuole. Oltre al problema del traffico e della viabilità, è inutile elencare la serie di difficoltà ed i disagi che tale spostamento ha comportato in questi anni per alunni, docenti e genitori. In tale contesto la Scuola Primaria si trova a ricoprire il delicato ruolo di mediazione tra una realtà che vuole crescere socialmente e culturalmente ed il necessario recupero di ciò che le generazioni precedenti hanno lasciato in termini di rispetto ambientale, tradizioni, uso corretto di mezzi e strumenti appartenenti alle nostre comuni origini contadine e marinare. Anche per questo la nostra scuola si è sempre interessata alle tematiche ambientali, sia in ordine a situazioni locali che relativamente a problematiche di più vasta portata. Negli anni precedenti infatti il Plesso S.

per approfondire direttamente tematiche ambientali legate al territorio: la visita alla Centrale

di Altomonte, il percorso ambientale alla Riserva del Cupone sul lago il

percorso naturalistico nel Parco nazionale del Pollino, al museo naturalistico di Gerace, ai Centri di Stoccaggio Rifiuti di Tarsia, alla

Altre iniziative, realizzate in sinergia con enti locali ed associazioni presenti sul territorio, ci hanno consentito di guadagnare per tre anni consecutivi la Bandiera Verde, per aver attuato il programma

che le competenze acquisite dai bambini in materia, nel corso degli anni, siano state tantissime. Altrettanto consequenziale è il fatto che l caratterizzata da tematiche trasversali

Offerta Formativa ed integrata nella programmazione curricolare. In questo quadro di riferimento, ci accingiamo nuovamente ad affrontare un percorso impegnativo e importante, al fine di potenziare una coscienza

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civica collettiva della Scuola protesa verso il rispetto ambientale, lo sviluppo sostenibile, la crescita culturale e una fitta rete di coordinazione e collaborazione

F inalità Costruire mentalità, atteggiamenti e comportamenti coerenti con lo

sviluppo sostenibile. Diffondere la cultura della partecipazione, della cura e della

salvaguardia del proprio ambiente. Coinvolgere, nella campagna ambientale, studenti, insegnanti,

genitori, collaboratori scolastici, personale di segreteria, Enti ed Associazioni territoriali al fine di aumentare il senso di appartenenza alla comunità e al territorio in cui essi risiedono.

Raff

Sviluppare una coscienza responsabile e potenziare la capacità di risolvere i problemi.

Favorire la crescita integrale della persona per perseguire cambiamenti culturali che stanno alla base di qualsiasi

, Obiettivi formativi

Sensibili Stimolare la curiosità verso la realtà circostante. impatto ambientale della scuola. Ridurre i rifiuti della mensa scolastica. Ridurre la produzione della carta. Effettuare a scuola la raccolta differenziata dei rifiuti. Educare ai consumi evitando gli sprechi. Valorizzare le singole abilità.

Destinatari Gli alunni del Plesso S.Agata del I Circolo Didattico (dieci classi dalla I alla V, per un totale di circa centottanta alunni). Step del progetto ed attività Il nostro progetto prevede un percorso graduale e costruttivo che aiuti il bambino ad avere un approccio sempre più diretto con i " fino ad

Ogni insegnante svilupperà i percorsi didattici nella propria area disciplinare in modo originale e flessibile, per consentire di modificare eventualmente il percorso in itinere adattandolo alle richieste ed ai problemi emergenti. Il piano si articola in quattro importanti fasi, ruotano le singole discipline che spesso si intrecciano tra loro con attività interdisciplinari.

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I F ASE PERCORSO 1: OBIETTIVI GENERALI :

1. 2. 3.

Brainstorming per verificare le preconoscenze

degli alunni (sono interessate tutte le discipline).

(attività interdisciplinari). Uscite libere sul territorio circostante e poi guidate allo scopo di

fondamentali (scienze, geografia). Utilizzo dei vari linguaggi (grafico, pittorico, manipolativo,

gestuale, ecc.) per rappresentare il mondo dei rifiuti (educazione .

Progettazione e realizzazione di cartelloni che evidenziano le conoscenze acquisite dagli alunni (attività interdisciplinari).

ricerca sui rifiuti (attività interdisciplinari).

Documentazione di ogni percorso con fotografie e filmati (tecnologia ed informatica).

I I F ASE Tutti per uno oppure ognuno per sé?

OBIETTIVI GENERALI: 1. Acquisire conoscenze sui vari tipi di rifiuti. 2. Classificare i rifiuti in base alle loro caratteristiche (liquidi,

solidi, organici, inorganici, industriali, ospedalieri, ecc.). 3. Riconoscere ed identificare i diversi materiali che compongono

gli oggetti. 4. Conoscere le fonti di provenienza dei vari materiali.

portarlo a scuola e classificarlo in base ad attributi scelti formando degli insiemi (carta, plastica, ecc.), (matematica, scienze).

Discussioni e commenti sui lavori svolti (lingua italiana). Letture di testi informativi per raccogliere dati (lingua italiana). Costruire grafici e tabelle di sintesi sul lavoro svolto (matematica). Produzione di testi narrativi, argomentativi, fantastici, ecc. (lingua

italiana). Illustrazioni di storie in sequenza con relative didascalie (lingua

italiana, storia, educazione .

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50 idee Sostenibili

Uscite, visite ed esplorazioni sul territorio (documentate) per consentire ai bambini di verificare la presenza di contenitori per la raccolta differenziata (storia, geografia, tecnologia ed informatica).

Lavori di gruppo per selezionare il materiale raccolto ed utilizzarlo nel modo più adeguato (attività interdisciplinari).

Scrivere lettere per sensibilizzare gli Enti territoriali competenti (lingua italiana).

Predisposizione di questionari ed interviste ai responsabili noscere gli esiti

riguardanti la raccolta differenziata a Paola (attività interdisciplinari).

Sintetizzare i dati raccolti in tabelle e grafici (matematica, informatica).

I I I F ASE PERCORSO 3: OBIETTIVI GENERALI:

1. Conoscere la storia della carta. 2. Saper distinguere i diversi tipi di carta (per banconote, per libri,

per giornali, per scrittura, da gioco, ecc.). 3. Riutilizzare la carta con creatività ed arte. 4. Conoscere il sistema di riciclaggio della carta. 5. Acquisire la capacità di problematizzare le situazioni

individuando proposte risolutive. 6. Saper esprimere le proprie opinioni sulla problematica dei rifiuti

cartacei. 7. Saper fornire soluzioni ai problemi affrontati.

Ricerca storico scientifica sulla storia della carta su testi, internet,

biblioteca comunale, ecc. (storia, informatica). La carta si racconta attraverso cartelloni, fumetti, brevi storie

illustrate e raccolte di immagini inglese).

Per il riutilizzo creativo ed originale della carta: collages, decoupages, oggetti in cartapesta, mosaici, aquiloni, ecc. (laboratori espressivi e manipolativi).

Questionari per verificare le conoscenze scientifiche possedute dagli alunni sulla carta (scienze).

Visita guidata ad una cartiera (geografia e scienze). Utilizzo di schemi ad albero per distinguere e sintetizzare i vari tipi

di carta (matematica). Visione di filmati sugli impianti di riciclaggio della carta

). Letture e discussioni collettive sugli argomenti trattati (lingua

italiana).

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Preparazione di mappe concettuali sulla carta. (attività interdisciplinari)

I V F ASE PERCORSO 4: OBIETTIVI COMPORTAMENTALI :

1. Maturare atteggiamenti e comportamenti corretti e rispettosi icando il proprio stile di vita.

2. Acquisire coscienza del ruolo che ogni singolo svolge in situazioni di rischio ambientale.

3. pportando il proprio personale contributo.

4. Essere motivati ad offrire collaborazione alla soluzione di problemi ambientali a livello locale.

5. Partecipare ad un processo continuo di auto-modificazione.

Preparazione e divulgazione di volantini con slogan pubblicitari per sensibilizzare famiglie, negozi, quartiere; (lingua italiana, educazione alla convivenza civile, informatica).

Scrivere articoli da pubblicare su giornali locali (lingua italiana, tecnologia, informatica).

Produzione di slogan pubblicitari (anche sotto forma di fumetti o multimediali) e realizzazione di spot

massimo coinvolgimento nel territorio cittadino (lingua italiana, tecnologia, informatica).

Esposizione degli oggetti realizzati bambini individueranno simbolicam

Invitare, in occasione della festa, gli anziani del quartiere e gli

bambini vecchi sistemi di lavoro (per esempio intrecciare la paglia, realizzare cestini, ecc.).

Realizzare, a conclusione del percorso, un lavoro multimediale che apprenditivo-conoscitivo seguito dagli alunni

(dossier). Rendere noto il lavoro svolto mettendo in atto una serie di regole

da leggere, osservare, memorizzare, commentare e diffondere anche attraverso gadget (Eco-galateo).

Difficoltà incontrate Naturalmente non è stato semplice effettuare un percorso ambientale di questo tipo. Le difficoltà riscontrate sono state in linea di massima di natura logistica ed organizzativa. I momenti di incontro presso l'Università

anno scolastico ed in orario spesso coincidente con altri impegni. Inoltre raccordare momenti di programmazione tra docenti, coinvolgere Enti territoriali ed esperti,

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effettuare uscite sul territorio in orario anche extrascolastico e senza alcuna rimborso certo ha comportato non poche difficoltà: sono noti infatti i problemi economici in cui si dibattono le scuole e gli enti territoriali. Difficoltà risolte Attraverso una serie di attività ed iniziative sono stati coinvolti tutti i docenti, gli alunni, le famiglie, le associazioni e gli Enti territoriali. Sicuramente con un lavoro di sinergia tra Comune e Scuola ed una fattiva cooperazione con le Associazioni presenti sul territorio, si è riusciti a risolvere le difficoltà di tipo organizzativo. Risultati Nonostante le difficoltà di tipo organizzativo, assai evidenti risultano i traguardi raggiunti. Questo costituisce motivo di soddisfazione, che ci spinge a continuare con impegno e perseveranza il nostro percorso anche negli anni futuri: ntale è infatti una tematica che riguarda tutti, con caratteristiche di trasversalità che investono ogni ambito disciplinare, e che pertanto richiede partecipazione e continuità. Elenchiamo qui di seguito quelli che secondo noi sono i principali risultati attesi:

1. Modifica degli stili di vita degli alunni e delle famiglie coinvolte. 2. e e della relazione sé-ambiente. 3. Essere motivati ad offrire collaborazione alla soluzione dei

problemi che riguard ale. 4. Non rinunciare ai propri diritti ma nemmeno rifiutare i propri

doveri di cittadino. 5. Partecipare ad un processo continuo di auto-modificazione.

Modalità di verifica Osservazione diretta dei comportamenti e degli atteggiamenti

assunti dagli alunni in situazioni e attività- stimolo. Questionari, schede strutturate e non, conversazioni guidate,

dialoghi tra pari. Prodotti

Progettazione e realizzazione di cartelloni, filmati e materiale

multimediale a documentazione dei vari percorsi di lavoro. Costruzione di grafici e tabelle di sintesi sul lavoro svolto. Produzione di testi e ipertesti. Preparazione e divulgazione di volantini con slogan pubblicitari

come azione di sensibilizzazione del territorio. Registrazione di spot per emittenti locali. Redazione di articoli per i giornali locali. Preparazione di collages, decoupages, oggetti in cartapesta,

mosaici. Realizzazione di manufatti e gadget con materiale riutilizzato. Allestimento di una mostra mercato ed esposizione di quanto

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50 idee Sostenibili

realizzato.

Spazio di r iflessione In fase conclusiva ci siamo soffermati a riflettere su se ed in quale misura

; questo sia in termini di conoscenze, competenze ed abilità acquisite dai nostri studenti, che in relazione alla volontà di raggiungere il territorio con una incisiva campagna di sensibilizzazione.

gato, alla fine, , per cui le strategie e le metodologie adottate sono

state funzionali al messaggio: lfinalizzata ad , le passeggiate ecologiche dai quartieri alla spiaggia per indagarne lo stato eventuale di degrado e per verificare se la raccolta differenziata veniva effettuata in modo corretto, il lavoro di raccordo con il Comune sono state azioni faticose ma estremamente efficaci. Buona pratica: mettersi in gioco

sé-ambiente, i nostri studenti hanno, in definitiva, ottenuto un eccellente risultato, che si compendia, per tutto quello che abbiamo raccontato, in una importantissima buona prassi: la messa in gioco di se stessi nella ricerca di soluzioni concrete ai problemi del Sono stati, cioè, i messaggeri di tante piccole azioni sostenibili presso

vivendo il percorso con grande senso di responsabilità.

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50 idee Sostenibili

UN A RISO RSA PR E Z I OSA

Istituto Scolastico: ISTITUTO COMPRENSIVO DI BELMONTE CALABRO (CS) G ruppo di progetto: Floreana Notti, Rita Mansueta, Giovanna Ruggiero. Coordinatore di G ruppo: Margherita Maletta.

La superficie terrestre è coperta per più del 70% di acqua, la maggior parte della quale è acqua salata. L'acqua dolce è in gran parte imprigionata in ghiacciai e nevi permanenti o confinata nel sottosuolo: solo lo 0,3% è localizzata in fiumi e laghi e quindi potenzialmente disponibile. Inoltre, tale irrisoria quantità è distribuita in modo ineguale sulla superficie terrestre. Questi dati sono sufficienti da soli a illustrare il perché dell'appellativo di ORO BLU assegnato all'acqua e l'importanza di un corretto approccio da parte delle nuove generazioni alle problematiche connesse con le risorse idriche del nostro pianeta. Soltanto una maggiore conoscenza delle caratteristiche di questo elemento fondamentale per la nostra vita può infatti generare comportamenti responsabili in sintonia con i processi di sviluppo sostenibile. Per queste ragioni conoscere l'acqua e le risorse naturali ad essa associate nella garanzia dei diritti fondamentali non solo del singolo ma anche di tutti gli uomini e sapere cosa vuol dire gestire in modo equo, ecosostenibile ed efficiente le risorse è fondamentale per chi diventerà cittadino del mondo e dovrà fare i conti con le sfide derivanti dai cambiamenti del clima, della

F inalità

(Madre Teresa di Calcutta)

stessa può causare disagi e catastrofiche conseguenze ambientali e sociali. Tratteremo il tema con gli strumenti delle scienze naturali al servizio

lasciando ad una maturazione personale ogni

nuove generazioni, abbiano occasione di approfondire questa tematica con approccio scientifico. Il progetto nasce dunque

indispensabile per la vita, attraverso una maggiore conoscenza del ciclo

appare sotterraneo e poco conosciuto.

come habitat ed ecosistema, vogliamo non perdere mai di vista che condividiamo questa risorsa con tutte le altre forme di vita ed è importante conoscere dinamiche e concatenamenti per procedere ad usufruirne senza

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creare squilibri tali da depauperare o compromettere il rinnovo della risorsa.

Formare una conoscenza consapevole delle risorse del proprio

territorio, del loro valore intrinseco ed estrinseco.

utilizzo razionale e consapevole, della tutela degli ecosistemi acquatici.

Obiettivi formativi Coinvolgere gli alunni in percorsi che consentano di:

Scoprire com'è fatta l'acqua dal punto di vista chimico e fisico, attraverso esperimenti, letture, ricerche e rappresentazioni grafiche.

. Conoscere il ciclo dell'acqua.

un popolo, plasmandone caratteri sociali e culturali. Conoscere le procedure che portano alla produzione delle acque

potabili e alla depurazione delle acque. Informare sulla campagna Referendaria della privatizzazione

Approfondire la conoscenza degli ambienti a noi più vicini: il Mare

Tirreno, il Fiume Veri, il fiume Cordari e il Parco Marino , integrato con il Parco Fluviale Veri.

Riscoprire gli aspetti della cultura ed i Destinatari Docenti ed alunni delle classi Quinte della Scuola Primaria e delle classi Prime della Scuola Secondaria di Primo Grado di Belmonte Calabro e Longobardi.  Step del progetto

Incontro preliminare tra gli insegnanti per la progettazione delle attività.

Uscite sul territorio. Laboratori sui temi:

- esperimenti con l'acqua - lettura animata - attività manuali - recitazione e psicomotricità - informatica

Ie discutere le metodologie di lavoro.

Incontri per definire le modalità di documentazione dei lavori delle classi, da utilizzare per la realizzazione della mostra e la pubblicazione sul sito web.

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Difficoltà incontrate Far acquisire agli alunni ed alle famiglie il concetto risorsa preziosa e non va sprecata. Coinvolgere i docenti di tutti gli ambiti disciplinari, poiché docente di scienze. Difficoltà risolte Maturazione, da parte degli alunni,

ome preziosa risorsa. è svolto complessivamente secondo la scansione

prevista, anche se i tempi sono stati ristretti in rapporto alla complessità del percorso ideato. Il gruppo preposto, con diverse modalità di approccio al tema scedisorientato, ha saputo conciliare e mediare sufficientemente bene le

volontà di costruire qualcosa che valorizzasse le diverse competenze

estremamente formativo della didattica alla sostenibilità. Risultati

importante, quindi, l'educazione ad una corretta gestione della risorsa Consideriamo prioritario educare le nuove generazioni,

sensibilizzandole a rispettare ogni forma di vita, a vivere in armonia con la natura e con il contesto sociale, nella consapevolezza dell'essenzialità dell'elemento primario "acqua", la cui carenza, in alcuni posti del mondo, provoca conflitti e disuguaglianze non più tollerabili. In effetti, tutti gli alunni hanno raggiunto questi obiettivi fondamentali. Riteniamo dunque che questo progetto, che per altro offre ancora svariati spunti di approfondimento, possa continuare il prossimo anno scolastico. Modalità di verifica

con -azione sul

campo e nei laboratori, con audiovisivi, tramite prove strutturate finali di comprensione. Sarà presa in esame la rielaborazione in chiave grafico-pittorica delle esperienze, la raccolta di materiali di produzione popolare

acqua nella vita quotidiana. Prodotti Prodotti comuni

Un ipertesto prodotto con linguaggio HTML, che verrà pubblicato sul sito web della scuola e consegnato su CD-ROM ad ogni alunno.

Un evento finale con la presentazione dei prodotti da parte delle classi, uno spettacolo e giochi sul tema dell'acqua,

Prodotti delle singole classi elaborati, fotografie, disegni, ricerche, cartelloni murali.

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una performance (canzoni, poesie o recita) per lo spettacolo, giochi di squadra, di gruppo o individuali per la festa finale.

Spazio di r iflessione Due azioni consideriamo prioritarie. Esse rappresentano e sintetizzano

lavoro: stimolare e diffondere sul territorio la consapevolezza delle

problematiche legate all'acqua come diritto umano indispensabile per la vita e insostituibile;

media e lunga scadenza, di acqua da parte di singoli cittadini e di gruppi.

Buona pratica: , così

come le buone prassi quotidiane derivate dal lavoro svolto. Gli studenti si

evitandone gli sprechi e considerandola preziosa nei piccoli gesti di routine. Materiali e strategie sono stati più volte ricalibrati ed arricchiti

lavoro riproducibile, la cui utilità si fonda sul legame con il territorio e

Gli alunni diventano in

portano a conoscere ed esplorare gli ambienti naturalistici locali. Con tale impostazione, gli studenti vengono guidati così ad affrontare il tema dello sviluppo sostenibile, declinato secondo vari aspetti del territorio esplorato. Il lavoro è stato svolto con interesse e grande entusiasmo da tutti gli alunni, è stato un percorso altamente educativo, in quanto ha permesso loro di conosad un comportamento più rispettoso verso la natura. Abbiamo voluto

questo patrimonio che sta diventando sempre debba essere data la giusta importanza sin da piccoli; è infatti da questa età che bisognerebbe presentare ai bambini dei modelli di rispetto per il nostro ecosistema.

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I E N T E

Istituto Scolastico: ISTITUTO COMPRENSIVO DI FIUMEFREDDO BRUZIO (CS) G ruppo di progetto: Fabiola Barone. Coordinatore di G ruppo: Margherita Maletta.

La questione ambientale è ormai posta al centro della discussione socio-economica, culturale e politica della maggior parte delle nazioni del mondo e assume un valore centrale per la stessa sopravvivenza del genere umano. Valore preminente nel processo educativo delle giovani generazioni è la

paeintervento umano, conoscere il proprio territorio e la sua storia, saperne individuare le specifiche qualità che lo rendono unico e non riproducibile attraverso un percorso formativo di conoscenza per imparare ad amarlo, rispettarlo e valorizzarlo. Da ciò discende la necessità di avviare sul problema una corretta azione di sensibilizzazione, coinvolgendo in primo luogo le istituzioni operanti sul territorio e affidando ad esse, in base ai diversi ruoli, il compito di coordinazione e di stimolo educativo locale, circondariale e/o planetario.

e contemporaneamente educare al saper essere se stessi e a far emergere le capacità personali dei giovani studenti, si ritiene indispensabile, oltre che operare unitariamente, ampliare sensibilmente la collaborazione con le altre agenzie culturali-educative esterne esistenti sul territorio comprendendo fra esse in primis la componente famiglia. La scuola delle autonomie deve perseguire la massima flessibilità e

locali, i settori economici e produttivi, gli enti pubblici e le associazioni del territorio per la valorizzazione delle risorse locali e la conoscenza dell propone così un progetto di sensibilizzazione e conoscenza ambientale di durata pluriennale, indirizzato ai tre ordini di scuola operanti sul territorio. Tale percorso si svilupperà, partendo dalla

puntuale applicazione di progettazione ed attuazione, coinvolgendo tutti gli alunni e studenti in un rinnovato impegno dei docenti.

F inalità Acquisire la consapevolezza del rapporto uomo-natura.

Obiettivi formativi Coinvolgere gli alunni in percorsi che consentano di:

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. Rispettarlo. Contribuire a conservare il patrimonio artistico e ambientale di

Fiumefreddo Bruzio (u . Prendere coscienza del degrado ambientale. Promuovere atteggiamenti corretti verso le cose, verso gli altri

viventi, verso se stessi. Destinatari Docenti ed alunni di tutte le classi del plesso Marina della Scuola Primaria di Fiumefreddo Bruzio. Step del progetto

Incontro iniziale tra docenti per la programmazione delle attività.

- Raccolta differenziata nella propria scuola. - - - Uscite sul territorio.

Incontri in itinere per visi e discutere le metodologie di lavoro.

Incontri per definire le modalità di documentazione dei lavori delle classi, da utilizzare per la realizzazione della mostra di fine anno.

Il progetto si compone di diverse unità didattiche. Ogni unità didattica prevede un'introduzione (in classe o all'esterno), una uscita di 6-8 ore, una attività di laboratorio per la produzione di testi, disegni, mappe, plastici. Difficoltà incontrate Far acquisire agli alunni, e per estensione alle famiglie, la consapevolezza

Difficoltà risolte Gli alunni hanno pian piano maturato ed interiorizzato i concetti chiave della sostenibilità. Risultati Con i percorsi didattici alunni hanno compreso e maturato atteggiamenti e comportamenti corretti, orientati verso alcuni valori che, nella prassi didattica, diventano obiettivi formativi da raggiungere. Modalità di verifica Le attività di verifica verranno effettuate in itinere attraverso discussioni, riflessioni, elaborati individuali e collettivi su cartelloni di sintesi utilizzati

Prodotti Prodotti comuni

Presentazione in Power Point su supporto multimediale . Prodotti delle singole classi

elaborati, fotografie, disegni, ricerche;

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una performance (canzoni, poesie o recita); giochi di squadra, di gruppo o individuali per la festa finale.

Spazio di r iflessione Il nostro lavoro si propone di promuovere, con approccio multidisciplinare e interdisciplinare, la conoscenza dell'ambiente locale e regionale: aspetti naturalistici, rapporto fra fattori ambientali e insediamento umano, tra territorio, sviluppo economico, arte e cultura e di stimolare negli alunni comportamenti consapevoli di rispetto per il patrimonio ambientale e culturale. Il progetto si pone anche l'obiettivo di realizzare un efficace rapporto fra le esperienze pratiche che gli alunni vivono e le strutture concettuali relative agli ambiti disciplinari coinvolti direttamente e indirettamente, di acquisire la consapevolezza delle conseguenze dei comportamenti dell'uomo sull'ambiente, di sentirsi tutti parte attiva del progetto di salvaguardia dell'ambiente: consumare il necessario, riutilizzare, riciclare, rispettare e amare le piante, gli animali e i loro habitat, considerare il patrimonio artistico e storico del territorio una enorme ricchezza. Buona pratica: La finalità di incrementare negli alunni uno stile di vita compatibile con le

e di salvaguardia delle risorse si è

Esecuzione delle corrette procedure di raccolta differenziata nella scuola.

Celebrazione dell come momento partecipato di rispetto per la natura.

Organizzazione dell , per un approccio corretto con questo ecosistema.

Uscite sul territorio per sancire la vicinanza con il territorio di appartenenza.

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RI C I C L I A M O I R I F IU T I

Istituto Scolastico: ISTITUTO COMPRENSIVO DI ROGLIANO (CS) G ruppo di progetto: Angela Benincasa, Ida Maria Ambrogio, Isabella Ciampalini, Gisella Scarpelli, Mario Conforti. Coordinatori di G ruppo: Anna Conforti, Francesca Nicoletti, Leonildo Russo.

Lo sviluppo di nuove tecnologie e di strumenti sempre più potenti per sfruttare l'ambiente e le sue risorse, fanno emergere oggi una dicotomia uomo-natura. Per il recupero della qualità ambientale e della vita di tutti gli esseri viventi, è necessario che in ogni individuo si sviluppi una capacità di sensibilizzazione verso l'ambiente che lo circonda, attraverso stili di vita improntati ad un maggior grado di responsabilità individuale e collettiva: una corretta raccolta differenziata, al fine di ridurre la quantità di rifiuti con il riuso e il riciclo dei materiali. A tale proposito, la scuola secondaria di I grado dell'Istituto Comprensivo di Rogliano, con il progetto sull'educazione ambientale qui di seguito presentato, deliberato dal Collegio dei Docenti nel mese di settembre ed

riciclaggio dei rifiuti, affinché gli alunni possano direttamente rendersi conto delle criticità emergenti, anche nel territorio di appartenenza.

allo sviluppo sostenibile e si pone, come obiettivo principale, quello di avvicinare i ragazzi, in prima persona, ad un'attenta raccolta differenziata attivata già da diversi anni dal Comune di Rogliano. F inalità La finalità è quella di fornire agli alunni uno stimolo alla risoluzione di alcune questioni ecologiche e sociali tuttora aperte e controverse, sia a scala locale che globale, quali l'eccessivo consumismo, la logica dell'usa e getta e la mancanza di rispetto per l'ambiente. Gli alunni vengono coinvolti direttamente, affinché in loro maturi la consapevolezza della necessità di abbracciare una nuova logica di vita, quell Obiettivi formativi

1. Rendere consapevoli gli alunni delle problematiche ambientali inerenti la gestione dei rifiuti.

2. Avvicinare gli alunni ad una corretta raccolta differenziata dei materiali.

3. Far comprendere agli alunni l'importanza delle risorse e delle potenzialità del territorio che li circonda.

4. e sostenibili.

Destinatari Gli alunni delle classi Prime e Seconde della Scuola Secondaria di I grado. Step del progetto

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Il progetto consta di cinque fasi, alcune delle quali già attuate, stabilite collegialmente in sede di Consiglio di Classe:

Prima fase: allestimento di un'eco bacheca informativa con materiali (documenti, immagini, articoli, etc.) reperiti dagli alunni stessi.

spazi della scuola, nel quale sono stati sistemati appositi contenitori per la raccolta differenziata; cartelloni e foto preparati dai ragazzi

Terza Fase: produzione di scatoloni di colori diversi sistemati in

tutte le aule della scuola per la raccolta differenziata dei materiali in aula.

Quarta Fase: riutilizzo, in attività di laboratorio, di alcuni materiali (carta e plastica) per produrre in modo creativo oggetti utili.

Rende (mese di giugno) per approfondimento delle tematiche oggetto del percorso di lavoro.

Difficoltà incontrate Non è stata incontrata alcuna difficoltà, poiché gli alunni hanno risposto in modo positivo, propositivo e creativo alle attività proposte. Risultati I risultati raggiunti fino a questo momento sono da ritenere più che positivi. Gli alunni hanno acquisito progressivamente maggiore coscienza e conoscenza del territorio in cui vivono, manifestando una sensibilità più forte verso tutto ciò che hanno intorno. Manifestano inoltre, attraverso

in prima persona. Modalità di verifica La verifica è da intendersi in itinere, e tiene conto non solo delle conoscenze acquisite dagli alunni, ma anche dei cambiamenti comportamentali in ognuno di loro. Prodotti

contenitori di colori diversi necessari per la raccolta differenziata nelle aul ;

addobbi natalizi con il riutilizzo di materiali; cartelloni ed opuscoli ; realizzazione di tovagliette per la prima colazione con materiali

riutilizzati. Spazio di r iflessione Sin dall'inizio dello svolgimento del progetto si è creata una sinergia tra i docenti e gli alunni e ciò ha permesso ad entrambe le componenti di svolgere il progetto regolarmente e attivamente. I docenti hanno potuto osservare i loro comportamenti, notando in essi un grande e positivo interesse verso l'ambiente, la raccolta differenziata e il riuso dei materiali. Anche gli incontri con gli esperti hanno avuto una ricaduta molto positiva,

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verificata attraverso discussioni guidate, produzioni di testi e domande a risposta aperta. Buona pratica: divulgare per credere... I docenti coinvolti nel progetto ritengono che sia opportuno divulgare quanto più possibile i temi trattati, i prodotti realizzati, le buone prassi acquisite. La ricchezza del progetto potrebbe risiedere proprio in questo: la divulgazione di buone prassi per costruire altre buone prassi. Si vorrebbero illustrare le fasi del progetto nelle altre scuole dell'Istituto, affinché gli alunni tutti possano acquisire una più approfondita sensibilità verso l'ambiente che li circonda, non sottovalutando la straordinaria utilità che la raccolta differenziata riveste per la salvaguardia del nostro territorio, del nostro pianeta e, di conseguenza, per la salute di tutti gli esseri viventi. Gli alunni che hanno partecipato al p aranno da guida, con le buone pratiche acquisite, per i compagni che attueranno il progetto nel prossimo anno scolastico.

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R ND O: IN V I A G G I O T R A C A R T A , PL AST I C A , L A T T IN E E SC A R T I T ESSI L I

Istituto Scolastico: Istituto Scolastico:

-MARCO ARGENTANO (CS) G ruppo di progetto: Giuseppina Bossio, Anna Maria Di Cianni, Maria Alessandra Galiano. Coordinatore di G ruppo: Anna Maria Di Cianni

idea sos o Sostenibile è quello sviluppo che consente alla generazione

presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i loro propri bisogni

(Rapporto Brundtland, 1987)

modello di sviluppo va cambiato, le diverse emergenze ambientali chiedono un intervento: i governi ne sono sempre più consapevoli e in questa direzione vanno i diversi Impegni presi a livello internazionale. Ma perseguire un modello di sviluppo che sia sostenibile non è solo compito dei governi, è indispensabile anche il contributo di noi cittadini consumatori. Quando il consumo è sostenibile? Quando i beni e i prodotti che consumiamo quotidianamente vengono prodotti e usati nel pieno rispetto

e e delle risorse. Senza sacrifici e senza rinunciare al comfort al quale siamo abituati, possiamo modificare il nostro stile di vita. Lo scopo del progetto è quello di promuovere buone pratiche ambientali sulla raccolta differenziata dei rifiuti e la riduzione della produzione degli

carattere operativo, che sappia trasferire nella vita di tutti i giorni comportamenti individuali e collettivi di gestione corretta dei rifiuti, attraverso la realizzazione di sinergie tra scuole, enti locali, associazioni, famiglie e intero territorio. F inalità Promuovere la cultura della sostenibilità ambientale e diffondere una

Obiettivi formativi Il progetto si articolerà intorno alla concezione di sviluppo sostenibile ed intersecherà diversi ambiti: sociale, ambientale ed economico. Tali principi, che saranno analizzati e sviluppati con tutte le implicazioni

vari protocolli internazionali, compreso quello di Kyoto, e si incentreranno su una visione antropocentrica. Allo scopo sono previste 20 ore da effettuarsi nel laboratorio informatico scolastico dedicate anche alla produzione di tabelle, schede di rilevamento e relazioni finali. Il progetto ivi calibrata sul tema

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trattato; ogni tema prevede una parte introduttiva analoga, successivamente contestualizzata.

Riconoscere, classificare e separare i vari tipi di rifiuti. Saper utilizzare correttamente i contenitori adibiti alla raccolta

differenziata.

recupero e del riciclaggio, al fine di diminuire il volume dei rifiuti e risparmiare risorse.

Rendere consapevoli della quantità di rifiuti cartacei prodotti a scuola.

risorse.

Incentivare il consumo di prodotti in carta riciclata. Promuovere azioni quotidiane di risparmio della carta. Utilizzare il rifiuto carta per produzioni creative (maschere di

cartapesta per carri allegorici e per la rappresentazione teatrale di tragedie e commedie).

Rendere consapevoli della quantità di rifiuti prodotti a scuola. Riconoscere, classificare e separare i vari tipi di rifiuti. Saper utilizzare correttamente i contenitori del Comune adibiti alla

raccolta differenziata. Riutilizzare alcuni materiali, anche in forma creativa. . attraverso distributori

automatici appositamente installati.

ambito scolastico. -

compatibile. Ridurre lo spreco di acqua nei comportamenti quotidiani. Trasferire in altri contesti la pratica sperimentata. Utilizzare il zioni creative

(strumenti musicali da utilizzare in contesti diversi, tra cui la rappresentazione teatrale di tragedie e commedie).

Rendere consapevoli della quantità di rifiuti prodotti a scuola. Riconoscere, classificare e separare i vari tipi di rifiuti. Saper utilizzare correttamente i contenitori adibiti alla raccolta

differenziata. Riutilizzare alcuni materiali, anche in forma creativa. .

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. . -

compatibile. umenti

musicali da utilizzare in contesti diversi, tra cui la rappresentazione teatrale di tragedie e commedie).

Rendere consapevoli della quantità di rifiuti prodotti in contesti

extrascolastici. Riconoscere, classificare e separare i vari tipi di rifiuti. Saper utilizzare correttamente i contenitori adibiti alla raccolta

differenziata. Riutilizzare alcuni materiali, anche in forma creativa. Promuovere la raccolta di vestiti dismessi, ma in buone condizioni,

in ambito scolastico.

da utilizzare in contesti diversi, tra cui la rappresentazione teatrale di tragedie e commedie).

Destinatari Alunni di III Media di San Marco Argentano, IV e V ginnasio di San Marco Argentano e Fagnano Castello. Step del progetto ed attività Il progetto si articola in quattro diverse fasi, ognuna delle quali affidata ad un segmento di alunni, al fine di coinvolgere tutti i destinatari ed

prevedono il riutilizzo dei materiali di scarto per la creazione di oggetti e manufatti artistici, saranno supportate dalle risorse umane e strumentali della Scuola Secondaria di I grado (docenti di Educazione artistica, laboratorio artistico, docenti di Strumento musicale, docenti di Tecnologia).

(alunni classe III Scuola Secondaria di I grado) Attività didattiche con le classi, in orario curriculare ed extracurriculare, con la presenza dei docenti, di esperti e rappresentati delle associazioni: indagine preliminare sul consumo di carta a scuola, registrazione dati, grafici; confronto dati post sperimentazione; raccolta punti a premi per favorire la raccolta differenziata; assunzione di responsabilità di ciascun alunno: contratto e decalogo; percorsi di approfondimento interdisciplinari sulla carta: caratteristiche, percorso storico, varietà ed impieghi, riciclaggio e suoi prodotti; esperienze laboratoriali di carattere storico-scientifico; esperienze laboratoriali di riciclaggio e di ri-creazione di nuovi oggetti con

per favorire gli acquisti verdi; realizzazione di un codice di comportamento

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per migliorare la gestione del rifiuto cartaceo; visite guidate (RiMuseum:

itinerante con i prodotti più significativi realizzati; questionari di gradimento e di cambiamenti di abitudini indirizzati ad alunni, personale scolastico e famiglie.

(alunni delle classi ginnasiali di Fagnano Castello) Lezioni e stand informativi per sensibilizzare

alità

,

riduzione degli imballaggi. Indagine preliminare sul consumo di bottigliette a scuola, conteggio e registrazione dati, installazione erogatori o altro, conteggio e confronto dati post installazione; raccolta punti a premi per favorire la raccolta differenziata; assunzione di responsabilità di ciascun alunno: contratto e decalogo; percorsi di approfondimento

carattere scientifico; esperienze laboratoriali di riciclaggio e di ri-creazione guidate

Caloria); creazione di una mostra itinerante con i prodotti più significativi realizzati; questionari di gradimento e di cambiamenti di abitudini indirizzati ad alunni, personale scolastico e famiglie.

(alunni delle classi ginnasiali di San Marco Argentano) Attività didattiche con le classi, in orario curriculare ed extracurriculare, con la presenza dei docenti, di esperti e rappresentati delle associazioni: indagine preliminare sul consumo di lattine a scuola, registrazione dati, grafici; confronto dati post sperimentazione; raccolta punti a premi per favorire la raccolta differenziata; assunzione di responsabilità di ciascun alunno: contratto e decalogo; percorsi di approfondimento interdisciplinari sulle lattine: caratteristiche, percorso storico, varietà ed impieghi, riciclaggio e suoi prodotti; esperienze laboratoriali di carattere storico-scientifico; esperienze laboratoriali di riciclaggio e di ri-creazione di nuovi

guidate (RiMuseum: Museo per tiva di prodotti

scolastici realizzati con le lattine riciclate; creazione di una mostra itinerante con i prodotti più significativi realizzati; questionari di gradimento e di cambiamenti di abitudini indirizzati ad alunni, personale scolastico e famiglie.

(alunni delle

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classi ginnasiali di San Marco Argentano) Attività didattiche con le classi, in orario curriculare ed extracurriculare, con la presenza dei docenti, di esperti e rappresentati delle associazioni: indagine preliminare sulla raccolta differenziata di abiti dismessi, registrazione dati, grafici; confronto dati post sperimentazione; raccolta punti a premi per favorire la raccolta differenziata; assunzione di responsabilità di ciascun alunno: contratto e decalogo; percorsi di approfondimento interdisciplinari sui tessuti: caratteristiche, percorso storico, varietà ed impieghi, riciclaggio e suoi prodotti; esperienze laboratoriali di carattere storico-scientifico; esperienze laboratoriali di riciclaggio e di ri-visite Rende); azione divulgativa di prodotti scolastici realizzati con gli scarti tessili riciclati; creazione di una mostra itinerante con i prodotti più significativi realizzati; questionari di gradimento e di cambiamenti di abitudini indirizzati ad alunni, personale scolastico e famiglie. Difficoltà incontrate

Mancanza di una adeguata educazione generale ai temi di educazione ambientale: rispetto degli ecosistemi, clima, biodiversità, rifiuti, sviluppo sostenibile.

ambientale coinvolgendo una molteplicità di attori: istituzioni, associazioni, cittadini.

Difficoltà risolte Il progetto qui descritto, per come è stato articolato, presenta il suo

possibilità di interazione tra due diversi ordini di scuola, Secondaria di I grado e Secondaria di II grado, che integrano capacità progettuali, competenze tecnico-artistiche e conoscenze teoriche. Il progetto, inoltre, si pone a sostegno di altre attività scolastiche: infatti, la realizzazione di maschere, di strumenti musicali, di abiti attraverso il riuso

Carnevale. Risultati attesi

novativo di applicazione integrata delle politiche pubbliche, in particolare delle politiche ambientali, culturali e sociali.

affinché la creazione delle condizioni sostenibili di esigenza sentita

cui non tutti comprendono il senso. Il carattere innovativo delle attività da svolgere favorisce, inoltre, la diffusione del modello, sia per futuri lavori congiunti, sia, soprattutto, per diffondere in altre realtà le esperienze maturate e, viceversa, per acquisire

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metodologie di lavoro sperimentate con successo altrove. Una parte importante del progetto, che prevede la costituzione di partenariati con Enti pubblici e Associazioni, sarà svolto anche attraverso la costruzione di una rete, strumento che agevola la flessibilità e la rapidità di contatto e comunicazione. A partire dal sito web della scuola si svilupperà un lavoro di scambio costante di informazioni e valutazioni. Tutti i report e le analisi delle attività già svolte, nonché le strategie in merito a quelle ancora da svolgere, verranno messe in sinergia e apporto costante. Modalità di verifica Le varie fasi di progetto saranno monitorate costantemente attraverso

test e questionari di vario tipo (a risposta chiusa, a risposta multipla,

a risposta aperta); relazioni scritte su esperienze e fasi di laboratorio; relazioni scritte su visite di istruzione.

Prodotti Elaborazione e diffusione di materiale informativo per illustrare le

motivazioni e le modalità di attuazione del progetto. È previsto

Realizzazione di un Cd informativo da distribuire alle famiglie degli allievi coinvolti nel progetto.

risultati via via raggiunti.

CittadinanzAttiva e con i genitori, finalizzati, oltre che a sensibilizzare i cittadini in merito alle tematiche ambientali, anche a creare occasioni di coinvolgimento e confronto per trarre importanti spunti operativi ed eventuali correttivi alle iniziative promosse. Si presume di organizzare almeno tre momenti ufficiali di incontro, rispettivamente nelle fasi iniziale (coinvolgimento), intermedia (monitoraggio) e finale (valutazione) del progetto.

Elaborazione di nuovi messaggi informativi, che saranno oggetto di premiazione e di utilizzo sul sito web della Scuola.

Produzione di oggetti artistici creati con il materiale recuperato. Mostra degli oggetti prodotti.

Spazio di r iflessione

problematica, sviluppo sostenibile, che, seppur dibattuta e affrontata frequentemente negli ultimi anni, non trova, forse, uno spazio adeguato nelle attività curriculari della scuola. Occorrerebbe, pertanto, ad inizio anno scolastico, progettare un Modulo Ambiente trasversale a tutte le discipline, con

  promuovere nuovi modi di interpretare e vivere gli spazi collettivi che riescano a soddisfare le esigenze quotidiane delle società

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contemporanee, senza compromettere la qualità della vita, la salute e le risorse vitali per l'umanità. È necessario, quindi, che tutti i soggetti impegnati nell'educazione allo sviluppo sostenibile promuovano, possibilmente in sinergia, iniziative educative e di sensibilizzazione per animare una vera cultura

Buona pratica: ... Diminuzione complessiva della quantità e del volume dei rifiuti

prodotti a scuola. Utilizzo corretto dei contenitori per la raccolta differenziata. Riutilizzo dei materiali in produzioni creative (maschere di

cartapesta per carri allegorici e per la rappresentazione teatrale di tragedie e commedie, strumenti musicali, abiti di scena).

Riduzione dei consumi di acqua a scuola ed in altri ambiti.

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PI C C O L I PASSI , G R A ND E F U T UR O

Istituto Scolastico

G ruppo di Progetto: un team composto da insegnanti, genitori, alunni e membri di associazioni partner. Coordinatore di G ruppo: Manuela Sganga

La Scuola è situata sul Lungomare di Paola, a pochi metri dalla spiaggia. A ridosso del lungomare è situato il rilievo ferroviario e di conseguenza non vi sono strutture turistiche stabili. Pur non essendoci stata nel corso degli anni una particolare attenzione al razionale sviluppo urbanistico e delle

decentrate, con urbanizzazione limitata, oltre che una vasta zona collinare in gran parte boschiva, fa si che gli spazi verdi non manchino. Unitamente alla salvaguardia di tali spazi verdi, altri temi sono particolarmente sentiti dalla Scuola: il preoccupante aumento

sistema di raccolta differenziata, la sensibilizzazione delle generazioni emergenti a tali tematiche. F inalità Sensibilizzare gli alunni tramite il coinvolgimento diretto nelle attività i loro genitori, alle tematiche ambientali del territorio con particolare attenzione alla raccolta

delle risorse naturali. Obiettivi formativi

Far apprendere ai bambini i primi rudimenti dei concetti di

Introdurre la tematica della raccolta differenziata e dello smaltimento dei rifiuti.

Sviluppare la creatività e la manualità mediante la realizzazione di oggetti in laboratori del riuso.

Condividere con i nuclei familiari le tematiche introdotte a scuola allo scopo di promuovere un maggior grado di interesse sia nei bambini che nei genitori.

Destinatari Tutti gli alunni della scuola e le loro famiglie.  Step del progetto

1) Indagine conoscitiva mediante la compilazione condivisa di questionario, comprendere la conoscenza delle varie tematiche.

2) Individuazione degli obiettivi fattibili e programmazione delle azioni.

3) Attività a Scuola e presso le sedi dei partner di lavoro (associazioni territoriali): visita presso il punto di raccolta e riciclaggio della

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ECOPA, visita La Palombara . 4) Verifica delle attività e riscontro dei risultati ottenuti. 5) Nuova somministrazione del questionario.

Difficoltà incontrate Modesta conoscenza delle tematiche da parte del territorio, dovuta

, in gran parte del paese, delle corrette procedure di raccolta differenziata; mancanza di trasporti pubblici e di alternative di mobilità, con conseguente difficoltà di dispiego completo della tematica. Difficoltà risolte Consolidata abitudine, almeno nella struttura scolastica, ad effettuare la raccolta differenziata in modo corretto, con conseguente propensione, anche a casa, a promuovere tale buona prassi; interiorizzazione, da parte

e socializzazione alle famiglie. Risultati Il progetto è stato inserito nel Piano dell Offerta Formativa costituendo un leit-motiv di tutta la programmazione annuale interdisciplinare. I bambini hanno partecipato alle attività interne alla scuola, alle escursioni ed alle attività all aperto. Essi hanno appreso i primi rudimenti dei concetti

, e sono stati introdotti alla tematica della raccolta differenziata e dello smaltimento.

viluppo della creatività e della manualità mediante la realizzazione dei laboratori e degli oggetti riciclati. La condivisione con i nuclei familiari delle tematiche introdotte a scuola ha poi comportato un maggior interesse sia dei bambini che dei genitori. Modalità di verifica

Verifica iniziale con il corpo docente e i partner di lavoro con riflessione immediata sulle scolastico o extrascolastico.

Verifica approfondita durante le riunioni del team di lavoro mediante la compilazione condivisa dei questionari, e riflessioni sul raggiungimento degli obiettivi o comunque dei risultati conseguiti.

Prodotti Piccoli oggetti in materiale riutilizzato. Rivestimento con materiali di recupero di due cassonetti dei rifiuti (in collaborazione con la Scuola Primaria St Spazio di r iflessione La trattazione condivisa delle tematiche, le visite presso i enti ed associazioni che hanno contribuito al progetto, le attività svolte sotto forma ludica ma ponendo particolare attenzione a stimolare la naturalezza delle giuste abitudini hanno guidato i bambini alla metabolizzazione delle tematiche, consentendo loro di interiorizzarle in modo naturale. Buona pratica: piccoli passi, grande futuro...

Consolidata a he come una risorsa e corretta attuazione delle procedure di raccolta

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differenziata, sia a scuola che a casa. Attenzione e cura agli spazi comuni come se fossero propri. C

gemellaggio e fattiva collaborazione con la Scuola Primaria Plesso S. Agata.

Adozione di un tratto di spiaggia e pulizia dello stesso.

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RI-C R E A Z I O N E

Istituto Scolastico: ISTITUTO COMPRENSIVO DI CAMPORA SAN GIOVANNI (CS) G ruppo di progetto: Luciana Marchese, Sergio La Carbonara. Coordinatore di G ruppo: Margherita Maletta.

Il progetto delle lattine di alluminio e della carta attraverso laboratori di riuso creativo di tali materiali. Attraverso attività operativo-pratiche, gli alunni comprenderanno il duplice scopo di allungare la vita dei materiali recuperando risorse e limitando gli sprechi, e di salvaguardare F inalità

1. Promuovere una nuova cultura della sostenibilità attraverso azioni specifiche.

2. Sviluppare conoscenze specifiche disciplinari e competenze personali.

3. Favorire nello studente: - la comprensione delle problematiche naturali e sociali del contesto ambientale in cui vive; - la consapevolezza che è possibile rispettare, conservare,

ci da proporre alle Istituzioni; - la riflessione sul valore delle risorse naturali, come bene comune e come diritto universale, per stimolare nelle scuole e nelle famiglie comportamenti di consumo attento e responsabile.

Obiettivi formativi Far acquisire il concetto di rifiuto. Utilizzare diversi materiali di recupero. Sviluppare le capacità di ideazione e progettazione. Sviluppare creatività e fantasia. Sviluppare le attività manuali. Sviluppare la capacità di lavorare in gruppo Far percepire la quantità di rifiuti prodotta nella nostra vita

quotidiana. F

rifiuti. Far comprendere in risorsa. F

riutilizzo, del recupero e del riciclo al fine di diminuire quantità e volume dei rifiuti e risparmiare risorse.

F importanza del comportamento di ogni singolo cittadino nella gestione dei rifiuti.

Far comprendere co al benessere

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collettivo. Destinatari Alunni della Scuola Secondaria di I grado, Classi II A, II B, II C, per un totale di 57 alunni coinvolti, Step del progetto

1) Scelta condivisa delle tematiche del progetto. 2) Esposizione e ricerche sul tema oggetto di studio. 3) Riflessione sulle criticità nel reperire contenitori per raccolta

differenziata sul territorio. 4) Studio di un glossario sui rifiuti. 5) Raccolta materiali. 6) Progettazione e realizzazione di contenitori per la raccolta

differenziata. 7) Differenziazione dei materiali. 8) Riutilizzazione dei materiali per creare nuovi oggetti.

Difficoltà incontrate Mancanza di laboratori adeguati alle attività pratiche programmate. Progetto curriculare presentato nei Consigli di Classe, ma svolto

esclusivamente durante le ore di Tecnologia e di Lettere e dagli studenti a casa nelle ore pomeridiane.

Impossibilità, causa mancanza di fondi dedicati, di coinvolgere gli studenti in attività all o della Scuola (per esempio visita presso il Rimuseum

Difficoltà risolte Ottimizzazione di tempi a scuola e linee guida seguite perfettamente a casa dagli studenti interessati al progetto. Risultati Il risultato più importante è stato quello di riuscire a sensibilizzare positivamente gli studenti nei confronti del tema dei rifiuti e della raccolta differenziata, praticamente assente nel territorio. Tale risultato è stato raggiunto tramite la mediazione didattica di attività pratico-operativo-creative, che hanno sopperito alle criticità suscitando negli allievi grande entusiasmo. Modalità di verifica Test a risposta aperta, Test a risposta multipla, Test tecno-pratici. Prodotti

Raccoglitori per la raccolta differenziata di plastica, alluminio e carta realizzati in forma artistica ed originale.

Modelli ed oggetti realizzati riutilizzando i materiali. Spazio di r iflessione I ragazzi hanno compreso che la norma migliore da seguire per diventare cittadini attivi è quella di tentare di ridestinare a nuovi usi i vecchi oggetti. In questo modo saranno realizzati importanti traguardi: risparmio economico, risparmio energetico, stimolo alla fantasia. Si tratta di un

e.

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Buona pratica: 1. Posizionamento e controllo periodico dei contenitori per la raccolta

differenziata nelle aule. 2. Differenziamento corretto dei materiali ed abitudine a separare, ove

necessario, i diversi materiali di uno stesso oggetto. 3. Coinvolgimento delle famiglie nelle buone prassi di raccolta

differenziata. 4. Una buona prassi di condivisione da seguire, in futuro, da parte di

noi docenti: inserimento del progetto nel POF del prossimo anno scolastico e sua implementazione con azioni da svolgere anche al di fuori del contesto scolastico.  

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DI F F E R E N Z I A R E E C O L O G I C A M E N T E

Istituto ScolasticoPRAIA A MARE (CS) G ruppo di progetto: Scuola Secondaria di I grado di San Nicola Arcella. Coordinatore di G ruppo: Rosa Mazzone.

ideologici, economici, culturali e ambientali della nostra epoca ed i limiti dello sviluppo sono il quadro di riferimento entro cui si muove

considerato uno spazio illimitato e che le risorse del pianeta non sono infinite fa nascere una serie di risposte tra cui anche quella di tipo

una delle possibili vie che si possono intraprendere per comprendere la complessità del reale e prendere coscienza della necessità di modificare la relazione uomo-natura, passando da una visione del mondo che vede

omo padrone della come parte integrante del futuro della natura. F inalità Queste riflessioni delineano nuove finalità formative, che favoriscono la

al fine di diventare cittadini consapevoli e responsabili nei confronti di sé,

appartenenza, ma anche come pianeta. Un progetto di scuola che: ducative della

crescita e dello sviluppo della autonomia e della responsabilità dei soggetti, in una visione globale che sottolinei le istanze di crescita culturale attraverso processi di insegnamento/apprendimento soddisfacenti, motivanti, attivi, concreti;

naturalistici, culturali, antropologici in interazione che offrano ai ragazzi la possibilità di realizzare esperienze di vita e di conoscenza;

ducazione Ambientale e lo Sviluppo Sostenibile come selettori dei temi di studio e dei modelli organizzativi del lavoro intorno a problemi che suscitano la motivazione dei ragazzi;

sceglie un modello di nte una fonte di stimolo per superare la passività;

bito della flessibilità oraria/autonomia, lo spazio Area Progetto (abbinamento del curricolo di geografia e scienze) come momento laboratoriale e interdisciplinare per la elaborazione di percorsi coerenti.

Obiettivi formativi Il progetto fa ri

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promuove cambiamenti negli atteggiamenti e nei comportamenti sia a livello individuale che collettivo. Concetti e conoscenze, non sono nozioni fine a se stesse, e scelta dei metodi e degli strumenti intendono promuovere

fondamentale è il seguente: Sviluppare atteggiamenti, comportamenti, valori, conoscenze e

abilità indispensabili per vivere in un mondo interdipendente. Questo comporta:

-­‐ Acquisire la capacità di pensare per relazioni per comprendere la natura sistemica del mondo.

-­‐ Riconoscere criticamente la diversità nelle forme in cui si manifesta come un valore e una risorsa da proteggere (biodiversità, diversità culturale).

-­‐ Divenire consapevoli che le scelte e le azioni individuali e collettive comportano conseguenze non solo sul presente ma anche sul futuro e assumere comportamenti coerenti, cioè individuare e sperimentare strategie per un vivere sostenibile.

-­‐ di responsabilità, lo spirito di iniziativa, la collaborazione e la solidarietà.

Destinatari Tutti gli alunni della Scuola Secondaria di I grado.

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Step del progetto Le proposte e le esperienze delle singole classi sono varie, così come diversificato è il contesto ambientale scelto; comuni sono invece le modalità progettuali-organizzative del percorso:

1. scelta di una problematica ambientale rilevante per il territorio; gli studenti devono riconoscere il problema che affronteranno come un problema a loro vicino, affrontabile con successo;

2. scelta di un ambiente particolare in cui il problema sia particolarmente sentito; produzione di un modello dell'ambiente prescelto, individuazione cioè degli elementi fondamentali che costituiscono quell'ambiente e le relazioni tra di essi; correlazione del progetto alle discipline: lo studio di un ambiente particolare richiede conoscenze distribuite tra diverse materie-ambiti disciplinari;

3. progettazione di un prodotto o servizio: immateriale (sviluppo di una nuova percezione d'ambiente) o materiale (realizzazione di ipertesti, mostre, esposizioni verbali...) da utilizzare per divulgare le conoscenze acquisite;

4. pianificazione del lavoro con la definizione delle attività che si svolgeranno, la creazione dei gruppi che le realizzeranno e l'individuazione delle risorse richieste da ogni attività;

5. realizzazione del progetto che procede parallelamente, sia con la valutazione della qualità del processo sia dell'apprendimento dei ragazzi;

6. produzione di una documentazione accurata durante tutta la vita del progetto.

Il progetto interseca diversi ambiti tematici e si connota per una forte valenza interdisciplinare tra le aree umanistiche, scientifiche e dei linguaggi non verbali:

scienze matematiche, fisiche e naturali; disegno tecnico, artistico, manualità; storia, geografia.

Difficoltà incontrate Nonostante il coinvolgimento dei Consigli di Classe, è stata riscontrata poca disponibilità da parte dei colleghi. Registriamo inoltre la mancanza di strumentazione adatta a scuola. Molte idee, dunque, non sono realizzabili concretamente. Difficoltà risolte Alla poca propensione alla collaborazione da parte di alcuni colleghi è stato sopperito con la caparbietà e la disponibilità di altri. La scarsa strumentazione non ha permesso di approfondire alcuni argomenti ed ogni volta che è servita è stata messa a disposizione la strumentazione multimediale propria degli insegnanti. Risultati

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I risultati di un progetto così ampio ed articolato si possono valutare a breve, medio e lungo termine: si tratta infatti di competenze acquisite

intervento sul territorio. è riconducibile la consapevolezza da parte degli studenti

delle valenze del progetto in cui sono impegnati, la loro capacità di influire su di esso con nuove proposte, di portarlo avanti con compiti liberamente assunti. Al senso di responsabilità/spirito di iniziativa viene ricondotta la capacità di elaborare progetti, di porsi e risolvere problemi, di affrontare

Alla collaborazione/solidarietà dei diversi punti di vista, la valorizzazione delle differenze, la capacità di lavorare in gruppo.

d in reciproca interazione, consente alla persona di costruire in modo dinamico una propria relazione cdella realtà e a una maggiore consapevolezza degli effetti del proprio agire, due elementi indispensabili per la definizione di un rapporto sostenibile

Modalità di verifica Il progein itinere e finale si è fondata su alcuni punti essenziali:

fonte di informazione, uno stimolo a superare la passività, una

splorazione e la progettazione.

partecipazione attiva da parte dei soggetti coinvolti, in una dimensione di collaborazione e secondo le modalità della ricerca insieme e della ricerca-azione.

approccio di tip"vicino", del territorio come laboratorio didattico in cui trovare stimoli per la ricerca, la riflessione, la sperimentazione, la soluzione di problemi.

Prodotti Costruzione di interviste da somministrare ai propri familiari, ai

propri concittadini, ai propri compagni. Raccolta dati e formulazione di statistiche sul rapporto uomo-natura

nel contesto territoriale di riferimento. Lavori di cartellonistica e mostra fotografica. Preparazione dei lavori propedeutici agi incontri con enti territoriali

(Comune, Provincia, Università, comunità montane), riguardo ai

Spazio di r iflessione

differenzigenerazioni attraverso un modello educativo di salvaguardia

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mondo circostante. Tale modello di interazione giovane-adulto e studente-insegnante ha posto le basi per un momento estremamente proficuo di condivisione delle esperienze. Buona pratica: a scuola di sostenibilità

scolastico e per un miglior utilizzo degli spazi verdi.

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PA R T E I I I

C O NSID E R A Z I O NI C O N C L USI V E

raccolta della documentazione prodotta da ciascuna Scuola. I Coordinatori di Rete hanno, in tale fase, predisposto spazi e tempi di riflessione, ed hanno accompagnato i gruppi nella formalizzazione del lavoro svolto.

È stato, evidentemente, un periodo intenso e non privo di criticità,

scolastico, e quindi In sede di metariflessione finale, si può forse rilevare che il momento di restituzione conclusivo, che avrebbe potuto rappresentare una bella e fertile occasione di confronto tra i gruppi, avrebbe meritato una gestione dei tempi più razionale.

sperimentale evidentemente in fieri, proviamo, in tale sede, a tracciare il profilo complessivo emerso, attraverso una serie di riflessioni dalle quali si può elaborare, per il futuro, un modello progettuale arricchito

Usci re dai curricula tradizionali.

Come sottolineato in premessa, una delle connotazioni forti che si voleva dare al percorso di lavoro era la richiesta, formalmente espressa in sede di Coordinamento di Rete, di orientare i curricula in una prospettiva di più ampio respiro, quella connaturata ai

Sostenibile.

Ciò presuppone un maggior grado di libertà, che in genere coincide

caratterizzate dalla necessità di interscambi personali molto forti. Si chiedeva tanto ai gruppi di lavoro, in effetti: la capacità di considerare la possibilità, in ogni momento, di ridisegnare la propria professionalità, e di considerare tale eventualità come un valore aggiunto.

In sede di riflessione consuntiva, questo piccolo miracolo è stato realizzato: nonostante le difficoltà di ordine pratico-logistico-organizzativo-burocratico, la classe docente italiana è, per fortuna, ancora disposta a sperimentare modelli innovativi di professionalità. È un bel traguardo da annotare.

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Messaggi poco subliminali. Alcune criticità emerse sono legate alla difficoltà oggettiva di trovare collaborazione negli stakeholder legati al territorio: una

di Cosenza:

i potrebbe risolvere in una mera enunciazione di principio se ad esso non concorrono e corrispondono coerenti stili di vita di tutti gli attori coinvolti, o scelte di politica scolastica sia interne alla scuola che

Sulla stessa linea il Liceo Cla di Rende (CS)delle associazioni territoriali che avevano inizialmente aderito al

Le Istituzioni Scolastiche hanno, cioè, necessità di stabilizzare e condividere i propri messaggi educativi per attuare in modo compiuto i POF. È un retaggio antico, per il quale ogni agenzia di servizi opera scelte monadiche, pur potendo (e/o dovendo) trovare un comune denominatore nelle finalità.

di forza:

a) buona volontà si regge ormai il sistema scolastico nazionale, strozzato da riforme e controriforme.

b) La caratterizzazione fortemente pratica del canovaccio proposto: ed ai

docenti, per sua stessa natura, trame delle quali si sentono realmente protagonisti operanti. Evidentemente il modello progettuale di base, che travalica le dinamiche curriculari per integrarle, funziona. E fornisce a docenti e studenti la forza motivazionale necessaria per superare alcune criticità.

Altro punto critico evidente, denominatore comune di molte scuole, è relativo alle risorse economiche limitate, al credito (metaforico) irrisorio che viene attribuito, da parte di un sistema scolastico nazionale sordo, ai diversi modi per costruire ed esprimere la professionalità docente.

Impossibilità, causa mancanza di fondi dedicati, di coinvolgere gli studenti in

Isolina Vanadia, del Laboratorio di Educazione Ambientale di Messina, ne parlava già nel 2001 in un Convegno di Educazione

mbientale e come?...Con

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4. Sotto i ponti sono passati ministri e quadri politici mutati, rivoluzioni tecnologiche rapide quanto i tentativi di riforma del sistema scolastico nazionale, ma la sostanza è rimasta identica. Poco da aggiungere al riguardo: si chiede molto alla scuola, ma pochissimo in Italia si investe nella dimensione culturale in genere. Probabilmente è proprio sui banchi di scuola che inizia la fuga di cervelli.

Oltre il G ruppo di lavoro. Non emerge, a meno di rare eccezioni, grande nell'ambito degli organi collegiali. Alcune soluzioni alle difficoltà incontrate si potevano forse trovare nella dimensione corale degli organi di gestione ed autogoverno della scuola, esterni ed interni.

Per fortuna, a questo punto oscuro fanno eco, spesso, le interrelazioni tra ordini di scuola diversi di uno stesso Istituto, anche in condizioni di forte delocalizzazione. Citiamo, su tutti, il

IIS Selvaggi- il progetto qui descritto, per come è stato articolato, presenta il suo maggiore punto di forza

interazione tra due diversi ordini di scuola, secondaria di I grado e secondaria di II grado, che integrano capacità progettuali, competenze tecnico-artistiche e conoscenze teoriche

Contesti e costanti.

Molti progetti sono stati sviluppati intorno alla complessa tematica dei rifiuti, con particolare riferimento alle buone prassi legate alla raccolta differenziata. È lo specchio di una emergenza sociale fortissima, legata a politiche ambientali evidentemente inefficaci. La scuola calabrese, cioè, sente in modo particolare la responsabilità educativa di invertire il trend negativo dei report

per la percentuale di raccolta differenziata. Anche in tal caso non si può prescindere dal predicato fondamentale dello sviluppo sostenibile: non può esistere buona educazione ambientale senza adeguate politiche ambientali, poiché l'una ha bisogno del sostegno dell'altra.

Per concludere, un compito, un impegno per chi ha voluto, curato e

amato l'opportunità di crescita offerta da questo percorso, ovvero il Laboratorio Territoriale CEDAM: monitorare se in futuro saranno state

4 In Atti del Convegno Isolina Vanadia, Lidia Cammarata e Maria Cucinotta. P 14

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i proposte dalle scuole che con noi hanno collaborato e che in tale sede ringraziamo.

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