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NOVEMBRE 2010
AULA MAGNA DELLA SCUOLA EDILE – CPIPE - VIA BASILICATA , 10/12 – LOCALITÀ CAMIN – PADOVA
SALONE CIVICO DELLA BIBLIOTECA COMUNALE, PIAZZA RENATO OTELLO PIGHIN, 21 - STANGHELLA - PD
SALA CONFINDUSTRIA, VIA BORGO TREVISO, 18 CITTADELLA - PD
NOVEMBRE 2010
Dott. Ing. Donato Chiffi
Tecnico del CPT – Padova
Ingegnere civile edile strutturista
Dottore di ricerca in meccanica strutturale
Professore a contratto di meccanica strutturale presso Università IUAV – Venezia
Libero professionista
RSPP Acciaierie di Badia S.p.a. e alcune altre aziende
Perito tecnico del tribunale di Padova
NOVEMBRE 2010
Caratteristiche del corso
- Il corso è in lingua italiana, così come le procedure e gli avvisi di sicurezza: il nuovo Testo Unico
specifica che i contenuti della formazione devono essere espressi in modo comprensibile a tutti
- Sono ben accette interruzioni, commenti, analisi di casi specifici
- È indirizzato ai Preposti
- Il momento formativo è centrale nello sviluppo della sicurezza in azienda. Il fattore umano è tanto
importante quanto il fattore tecnico
- Le norme richiedono il coinvolgimento di tutti nella conoscenza delle problematiche della sicurezza
- Il corso si basa sulla mia esperienza diretta in cantiere
- Il corso non contiene l’analisi della mansione e la formazione alla mansione in azienda
- viene rilasciato il materiale didattico su supporto cartaceo e in CD
NOVEMBRE 2010 Ing. Donato Chiffi
CHI E’ IL PREPOSTO?
e) «preposto»: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri
gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, sovrintende alla attivita'
lavorativa e garantisce l'attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta
esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa.
- Vigilare sul lavoro
- Vigilare e informare nelle situazioni di
emergenza
- Segnalare i rischi al D.L. e dirigente
PREPOSTO = SORVEGLIANZA E CONTROLLO
NOVEMBRE 2010 Ing. Donato Chiffi
PREPOSTO = SORVEGLIANZA E CONTROLLO
STATISTICHE INFORTUNISTICHEIl concetto di statisticaL’infortunio dipende da:
- sicurezza della macchina e delle attrezzature (TECNICA)
- sicurezza dell’ambiente di lavoro (ORGANIZZAZIONE)
- fattore umano (PROCEDURE)
LE VARIABILI SONO MOLTISSIME E IN BUONA PARTE ALEATORIE (CASUALI)!
Quindi non c’è un rapporto deterministico fra causa ed effetto: non si può sapere se una
certa situazione crea un infortunio, oppure se una certa misura di sicurezza garantisca
con certezza dall’accadimento di un infortunio.
Quindi la materia infortunistica si basa sull’analisi di quello che avviene effettivamente
nella realtà.
La statistica infortunistica è lo studio storico degli accadimenti infortunistici
analizzati e catalogati in modo da essere di supporto alla valutazione del rischio in
situazioni analoghe.
RISCHIO = PROBABILITA’ X DANNOSITA’
si vede nei fatti concreti quanti infortuni avvengono (probabilità) e che effetti provocano
(dannosità)
STATISTICHE INFORTUNISTICHE
dati di carattere generale
morti sul lavoro in Italia:
ITALIA
DENUNCE
n. casi di cui mortali
1951 728.788 3.511
1952 853.134 3.871
1953 937.698 3.763
1954 1.036.124 3.840
1955 1.104.455 3.950
1956 1.150.354 3.900
1957 1.196.360 3.948
1958 1.205.342 3.980
1959 1.269.509 3.883
1960 1.366.672 3.978
1961 1.486.070 4.418
1962 1.484.361 4.349
1963 1.577.352 4.644
1964 1.504.721 4.254
1965 1.321.166 3.823
1966 1.382.294 3.744
1967 1.496.492 3.935
1968 1.519.164 3.829
1969 1.565.788 3.863
Anno
Infortuni avvenuti in ciascun anno
e denunciati all'INAIL
1970 1.601.061 3.675
1971 1.562.879 3.594
1972 1.522.683 3.462
1973 1.547.355 3.774
1974 1.433.358 3.057
1975 1.308.213 2.845
1976 1.283.667 2.793
1977 1.256.158 2.678
1978 1.186.684 2.524
1979 1.180.912 2.467
1980 1.167.903 2.565
1981 1.082.405 1.919
1982 1.003.241 1.666
1983 976.774 1.768
1984 975.645 1.880
1985 993.929 1.908
1986 997.217 2.083
1987 1.038.742 2.207
1988 1.089.430 2.416
1989 1.114.035 2.559
1990 1.176.491 2.417
1991 1.177.004 1.941
1992 1.146.244 1.807
1993 1.011.951 1.469
1994 923.227 1.261
1995 1.014.733 1.359
1996 987.084 1.351
1997 949.425 1.435
1998 963.263 1.462
1999 985.735 1.415
2000 991.843 1.389
2007 913500 1260
2008 874940 1140
2009 795000 1000
Ing. Donato Chiffi
STATISTICHE INFORTUNISTICHEdati di carattere generale
morti sul lavoro in Italia:
attualmente sono complessivamente 1000 ogni anno
dato stabile negli ultimi anni, ma nettamente in calo negli ultimi decenni
in particolare:
500 sulla strada
200 per fulminazione elettrica
300 nei cantieri
da confrontarsi con:
droga: 1400 morti/anno
incidenti stradali: 8000 morti/anno
tumore: 150000 morti/anno di cui 40000 per tumore ai polmoni
impianti elettrici: 400 morti/anno
caldaie: 40 morti/anno
Infortuni mortali/anno nel mondo (ogni 100.000 lavoratori)
12,5 Veneto
9,9 Italia
7,7 USA
6,6 Europa
3,3 Gran Bretagna
In Italia c’è un infortunio mortale sul lavoro ogni 3 ore (la metà sono sulla strada)
Ing. Donato Chiffi
STATISTICHE INFORTUNISTICHE
dati di carattere generale
infortuni sul lavoro in Italia:
800.000 ogni anno; RISARCIMENTI INAIL: 40.000 milioni di Euro/anno
dato stabile, di cui:
28.000 per MMC
70.000 denuncie di malattie professionali
GLI INFORTUNI IN GENERALE SONO:
1/3 incidenti stradali
1/3 incidenti domestici e generici
1/6 aggressioni, tumulti
1/6 lavoro
infortuni sul lavoro in generale per comparto:
1) metallurgia 27%
2) edilizia 21%
3) agricoltura, caccia e pesca 20%
3) varie servizi 17%
4) trasporti 15%
Ing. Donato Chiffi
STATISTICHE INFORTUNISTICHE - dati di carattere generale - infortuni sul lavoro mortali per
comparto:
Ing. Donato Chiffi
STATISTICHE INFORTUNISTICHE - dati di carattere generale - infortuni sul lavoro mortali per
comparto:
E’ più pericolosa la gru, il carroponte o il carrello elevatore?
Ing. Donato Chiffi
STATISTICHE INFORTUNISTICHE - dati di carattere generale - infortuni sul lavoro mortali per
comparto:
E’ più pericoloso il carroponte, la gru o il carrello elevatore?
gru
Ing. Donato Chiffi
STATISTICHE INFORTUNISTICHE – PRIMI DATI 2010
Regioni maggiormente colpite: 1) Lombardia 2) Puglia 3) Veneto 4) Sicilia
Ing. Donato Chiffi
STATISTICHE INFORTUNISTICHE – PRIMI DATI 2010
Principali cause di morte: 1) Caduta dall’alto 2) Ribaltamento veicolo/mezzo in movimento
3) Caduta di oggetti dall’alto 4) Investimento veicolo/mezzo in movimento
Ing. Donato Chiffi
STATISTICHE INFORTUNISTICHE – PRIMI DATI 2010
Principali settori colpiti: 1) Agricoltura, caccia e pesca 2) Costruzioni 3) Trasporti e
magazzinaggio 4) Artigianato e commercio
Ing. Donato Chiffi
STATISTICHE INFORTUNISTICHE – PRIMI DATI 2010
Principali settori colpiti:
1) Agricoltura, caccia e pesca
2) Costruzioni
3) Trasporti e magazzinaggio
4) Artigianato e commercio
Ing. Donato Chiffi
Lugano. Crolla di una gru sul tetto della scuola materna.
Questo pomeriggio poco prima delle 15:30, una gru presente in un cantiere di via
Baroffio a Lugano, per motivi che l’inchiesta di polizia dovrà stabilire, è crollata.
Durante la sua caduta la gru ha sfondato un balcone, un garage ed ha finito la sua
corsa sul tetto di un asilo. La scuola materna è stata [...]
Questo pomeriggio poco prima delle 1530, una gru presente in un cantiere di via Baroffio a
Lugano, per motivi che l’inchiesta di polizia dovrà stabilire, è crollata.
Durante la sua caduta la gru ha sfondato un balcone, un garage ed ha finito la sua corsa
sul tetto di un asilo. La scuola materna è stata evacuata, ma fortunatamente nessuno è
rimasto ferito.
Sul posto sono intervenuti agenti del Reparto Mobile Sottoceneri, della Polizia Giudiziaria e
della Polizia della Città di Lugano, oltre agli specialisti della Scientifica per i rilievi di loro
competenza.
Ing. Donato Chiffi
Operaio colpito da pezzo gru, morto
E' accaduto stamani in provincia di Piacenza
26 marzo, 23:22
PIACENZA, 26 MAR - Un operaio e' stato
colpito al capo da un pezzo metallico di una gru
ed e' morto. E' accaduto stamani nel comune di
Gazzola (Piacenza). La vittima si chiamava
Luigi Botti, 48 anni, di Fiorenzuola. L'incidente
e' successo mentre l'operaio stava montando,
con altre persone di una ditta specializzata,
una gru in un cantiere edile: per cause ancora
in corso di accertamento, e' stato colpito
violentemente al capo da un pesante pezzo
metallico in fase di sollevamento, uccidendolo
all'istante.
Ing. Donato Chiffi
- CONCETTI DI BASE SULLA CASISTICA:
Spesso l’infortunio accade in situazioni anomale: montaggio e smontaggio,
manutenzione, fasi provvisorie
Spesso accade per negligenza o imperizia degli operatori
La sicurezza non dipende dalla grandezza dell’azienda: l’azienda piccola può essere
molto rischiosa
L’inesperienza degli operatori a volte è un elemento a sfavore della sicurezza
L’esperienza degli operatori a volte è un elemento a sfavore della sicurezza
La sicurezza tecnica e organizzativa deve essere sempre presente
La sicurezza è un costo del quale le imprese devono essere sempre consapevoli
Ing. Donato Chiffi
RISCHI SPECIFICI DEL CANTIERE
RISCHI PRINCIPALI DEL CANTIERE EDILE
Caduta delle persone dall’alto
Caduta di oggetti dall’alto sulle persone
Urti, impatti, schiacciamenti
cadute da livello
Rischio elettrico
Utilizzo di macchinari, in particolare la sega circolare
Circolazione dei mezzi e delle persone
Sprofondamento
Crolli durante le demolizioni
Rischio di incendio ed esplosione
RISCHI PER LA SALUTE
Rumore
Vibrazioni
Microclima sfavorevole
Carico di lavoro fisico e MMC
Rischio chimico per i prodotti utilizzati
Ing. Donato Chiffi
MISURE TECNICHE, ORGANIZZATIVE E PROCEDURALI DI
PREVENZIONE E PROTEZIONE
LA PREPARAZIONE DEL CANTIERE
Generalità
Il cantiere deve risultare un luogo di lavoro permanente e chiaramente individuabile
Deve risultare stabile e organizzato
Il lavoro nel cantiere ha bisogno di spazio
Deve essere inaccessibile (tranne per comportamenti esorbitanti)
Non deve creare rischi all’ambiente circostante
Non deve subire rischi dall’ambiente circostante
Ing. Donato Chiffi
MISURE TECNICHE, ORGANIZZATIVE E PROCEDURALI DI
PREVENZIONE E PROTEZIONE
LA PREPARAZIONE DEL CANTIERE
Elementi da considerare
Recinzione del cantiere, cartello di cantiere, cartelli ammonitori del pericolo
Accesso al cantiere – transito in ingresso ed uscita, parcheggi, viabilità interna, viabilità
provvisoria
Spogliatoi con armadietti, servizi igienici, mensa e luogo riscaldato per la somministrazione di
cibi e bevande
Ufficio con tavolo, sedie e armadio contenente i documenti di cantiere
Cassetta di primo soccorso
Estintori segnalati in qualsiasi cantiere
Impianto elettrico di cantiere
Magazzino, deposito piccole attrezzature
Deposito dei materiali in arrivo
Deposito dei rifiuti
Deposito dei materiali di risulta
Posizionamento gru, betoniera e altri impianti (silos intonaci etc.)
Ing. Donato Chiffi
PIANO DI EMERGENZA DI CANTIERE
- tutte le imprese operanti in cantiere devono disporre di addetti
antincendio e primo soccorso in numero sufficiente e adeguatamente
formati;
- se il cantiere ha meno di 10 persone presenti, non occorre altro. Devono
essere comunque presenti i presìdi di cantiere come stabilito dal PSC.
- Se invece il cantiere ha più di 10 persone, si rientra nel DM 10 marzo 1998,
quindi è necessario un Piano di emergenza di cantiere.
- La progettazione di tale piano è in capo al CSP mentre l’attuazione in
cantiere è in capo al CSE.
- Il piano è costituito da una relazione tecnica, una o più planimetrie e dalle
istruzioni di emergenza;
- devono essere identificati in cantiere i responsabili dell’emergenza, gli
addetti antincendio e primo soccorso di cantiere e gli addetti alle chiamate.
- devono essere fatte periodicamente le prove pratiche di emergenza.
Ing. Donato Chiffi
INSTALLAZIONE DELLA GRU IN CANTIERE
Scelta dell’ubicazione
Ing. Donato Chiffi
INSTALLAZIONE DELLA GRU IN CANTIERE
Impianto di messa
a terra del cantiere
Ing. Donato Chiffi
Impianto di messa
a terra del cantiere
Ing. Donato Chiffi
Impianto di messa
a terra del cantiere
Ing. Donato Chiffi
INSTALLAZIONE DELLA GRU IN CANTIERE
Ing. Donato Chiffi
INSTALLAZIONE DELLA GRU IN CANTIERE
Ing. Donato Chiffi
INSTALLAZIONE DELLA GRU IN CANTIERE
La norma tecnica di riferimento è la CEI EN 62305-2
Il riferimento nel Testo Unico è l’articolo 84
Ing. Donato Chiffi
Ing. Donato Chiffi
SCAVI – titolo 4, capo 2, sezione 5 del D.Lgs. 81/08
Il rischio è consistente se h > 1,5 m
però le aperture nei muri devono
essere protette se h > 0,5 m
Il terreno sabbioso-ghiaioso non ha coerenza e ha angolo di riposo grande:
c = 0 ÷ 0,1 Kg/cmq
Ø = 30° ÷ 40°
Il terreno argilloso-limoso ha coerenza, che però dipende molto dalle condizioni
ambientali (asciutto-bagnato)
c = 0,3 ÷ 2 Kg/cmq
Ø = 0° ÷ 15°
La massima resistenza al taglio t sviluppabile dal terreno è:
t = c + p tang Ø
Ing. Donato Chiffi