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GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Il Tapiro del giorno lo diamo a Salvatore Ciocca. Il consigliere regionale della sini- stra è stato presente alla conferenza stampa di Riccardo Tamburro, il dirigente che ha lasciato la Protezione civile, per fare il punto della situazione. Per Ciocca, naturalmente, l'importante è all'interno della struttura non ci sia più Giuseppe Giarrusso. E questo fatto, evidentemente, lo fa sentire forte e tanto forte da pren- dere la parola anche nel corso della con- ferenza stampa nonostante la parola e l'intervento del presidente Frattura e, na- turalmente, del diretto interessato. L'Oscar del giorno lo assegniamo a Al- berta De Lisio. La brillante dirigente re- gionale è stata chiamata a guidare la Pro- tezione Civile dopo che a lasciare è stato costretto Riccardo Tamburro. Un ricono- scimento particolare per un dirigente che ha sempre fatto vedere di che pasta fosse fatta e, tra l'altro, nello specifico campo ha avuto esperienze dirette con le strutture di altre regioni nelle fasi della ricostru- zione post sisma. Oggi corona un'attività dirigenziale di lungo corso e, ne siamo certi, saprà lavorare bene anche alla guida della Protezione Civile. L’Oscar del giorno ad Alberta De Lisio Il Tapiro del giorno a Salvatore Ciocca REGIONE Gli anestesisti “Occorre un piano per l’emergenza” A PAG. 4 ANNO IX - N° 73 - MARTEDÌ 3 SETTEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] CAMPOBASSO Villa dei Cannoni, le polpette avvelenate A PAG. 7 REGIONE Tamburro lascia la Protezione Civile A PAG. 3

3 settembre 2013

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Frattura reincorona Iorio

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GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel. e Fax 0874.698012E-mail Redazione Campobasso: [email protected]

E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected]

Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico

Il Tapiro del giorno lo diamo a SalvatoreCiocca. Il consigliere regionale della sini-stra è stato presente alla conferenzastampa di Riccardo Tamburro, il dirigenteche ha lasciato la Protezione civile, perfare il punto della situazione. Per Ciocca,naturalmente, l'importante è all'internodella struttura non ci sia più GiuseppeGiarrusso. E questo fatto, evidentemente,lo fa sentire forte e tanto forte da pren-dere la parola anche nel corso della con-ferenza stampa nonostante la parola el'intervento del presidente Frattura e, na-turalmente, del diretto interessato.

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Al-berta De Lisio. La brillante dirigente re-gionale è stata chiamata a guidare la Pro-tezione Civile dopo che a lasciare è statocostretto Riccardo Tamburro. Un ricono-scimento particolare per un dirigente cheha sempre fatto vedere di che pasta fossefatta e, tra l'altro, nello specifico campo haavuto esperienze dirette con le strutturedi altre regioni nelle fasi della ricostru-zione post sisma. Oggi corona un'attivitàdirigenziale di lungo corso e, ne siamocerti, saprà lavorare bene anche alla guidadella Protezione Civile.

L’Oscar del giornoad Alberta De Lisio

Il Tapiro del giornoa Salvatore Ciocca

REGIONE

Gli anestesisti“Occorre unpiano perl’emergenza”

A PAG. 4

ANNO IX - N° 73 - MARTEDÌ 3 SETTEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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Villa dei Cannoni,le polpetteavvelenate

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Un’industria vuole atterrare nelMolise con prospettive favorevoliper l’occupazione e per l’econo-mia. E’ indubbio che vada accoltacon favore, vagliata nelle sue di-sponibilità, assistita nelle sue ne-cessità. Finanche ammessa inconsiglio regionale per essere pre-sentata agli amministratori e perpresentarsi. Procedura speciale,indubbiamente, alla quale s’è pre-stato il presidente del consiglio,Vincenzo Niro, su richiesta del-l’amministratore della ditta “Dol-ceamaro”, Claudio Papa. Crediamonon ci siano precedenti, neanchequando è stata la Fiat ad atterrarenel Molise, e poteva essere ungiorno particolare per l’istituzione

regionale. La distinzione dei ruoliimpone scelte e comportamenti.Nel caso della “Dolceamaro” (maimigliore richiamo onomatopeicoper dare un “sapore politico” allagiunta Frattura) è stato deciso dioffrire il palcoscenico istituzionalenella sua massima espressione (laseduta consiliare del 4 settembre)ad un imprenditore, che sfidandola temperie della crisi economica,le convulsioni politiche tra gli as-sessori e la presidenza dellagiunta, una burocrazia regionalemaledettamente aggrovigliata eplantigrada, ha stabilito di realiz-zare un “Polo del cioccolato e Con-fetti” nel Molise. Un atto dicoraggio? L’iniziativa ha tutto per

essere classificata tale. Probabil-mente, però, essendo Claudio Papaun imprenditore, avrà fatto i suoicalcoli ed avrà realizzato che il Mo-lise è sì una regione a scartamentoridotto, ma tutto sommato migliore,per sicurezza e altre qualità am-bientali, di molte altre realtà terri-toriali italiane, seppure meglioattrezzate e meglio gestite. L’incon-tro tra l’Istituzione Regione e laditta è in programma prima del-l’avvio dei lavori consiliari, per cuivorremmo augurarci fosse durapoi per i consiglieri, una volta con-cluso, passare dal valutare e ap-prezzare una concreta iniziativaindustriale alla discussione di unordine del giorno di 28 punti, di cui

4 ratifiche, 5 mozioni, 7 interroga-zioni, una interpellanza, alcunenomine in sostituzione dei dimis-sionari, una variante al Prg di Ter-moli e due provvedimentilegislativi per l’incentivazione e lapromozione turistica per l’anno2013 (Sic!). La distanza tra un por-tatore d’impresa (alea compresa)e chi si diletta a discettare delnulla, è sesquipedale. Ed è in que-sta distanza che il Molise rischiapurtroppo di restare impigliato.

Dardo

L’incontro è previsto prima della seduta del 4 settembre con all’ordine del giorno 4 ratifiche, 5 mozioni, 7 interrogazioni, una interpellanza, alcune nomine in sostituzione dei dimissionari, una variante al Prg di Termoli e due provvedimenti legislativi per l’incentivazione e la promozione turistica per l’anno 2013(Sic!)

di Massimo Dalla Torre

Gabriele d’Annunzio il vate della poesia del Novecento che,aveva molti punti di assonanza con i molisani in quanto abruz-zese di nascita, scrisse “…settembre andiamo è tempo di mi-grare... Migrazione che è arrivata puntualmente specialmenteper i ragazzi che in settimana varcheranno i portoni dellescuole disseminate lungo tutto lo stivale. Migrazione accompa-gnata con il bordone come quello che si usava lungo le vie deipellegrini. Strade andate di moda in questa estate alquanto bi-slacca e appesantita da un fardello che sicuramente non fa pia-cere ne’ a studenti ne’ a famiglie sempre più alle prese con tasse,scadenze ma soprattutto il rientro nei luoghi di lavoro che, se-condo gli studiosi è sempre problematico per le patologie ches’innescano, nonostante che, per un periodo più o meno breve,ha permesso di dare un calcio alla routine causa di tensioni. Stu-denti che si accingono ad affrontare il nuovo anno scolasticocon molte incognite e nessuna certezza se non i problemi disempre: mancanza di sicurezza nelle scuole, professori precari,programmi obsoleti, caro libri e per quelli che frequentano l’ul-timo anno l’incubo della maturità che bussa alle porte e che èsolo il primo “step” a quello che è il mondo della disoccupazione

specialmente intellettuale, che fa guardare agli anni della scuolacon nostalgia. I primi a rientrare in classe saranno i Bolzaninicome Tania Cagnotto vanto dei tuffi, che giovedì varcheranno lesoglie degli istituti di ogni ordine e grado. Per i Molisani e per iconcittadini di Gianduia i rintocchi della campanella del presti-gioso Liceo d’Azeglio vanto della scuola Piemontese che, ha vistosedere tra i banchi, scrittori, statisti e uomini che hanno fattoquesto disastrato Paese, suonerà il 10 Settembre. L'11 toccheràagli eredi dei signori del Tevere, ai cortesi Umbri, ai concittadinidel rottamatore Renzi alla conquista di un Pd senza capo ecoda e quelli dell’altra Provincia autonoma per eccellenza Trentoche, all’ombra del castello del Buon Consiglio, magari intonandoun coro alpino daranno avvio a questa nuova scalata scolasticatargata 2013/2014. Il 12 si rimetteranno lo zaino in spalla iLucani, i corregionali di Italo Svevo senza la spinta della bora, i“Lumbard” sempre più convinti che la Lega e’ il loro avvenire, inostalgici Marchigiani alle prese con i movimenti tellurici e ildolce prosare di Leopardi, i ragazzi della Valle d'Aosta e gli emulidi Casanova che, nelle estati settecentesche corteggiava “putee”e “signore da bene” magari al chiarore della luna lagunare, men-tre i mariti o promessi sposi erano intenti a puntare sui tavoli dagioco intere fortune che spesso arrivavano dai lontani territori

conquistati dalle navi su cui sventolava il vessillo del leone di SanMarco. Il 16 settembre, sarà la volta degli Abruzzesi, dei Calabri,dei Campani senza mandolini, sole pizza e ammore, dei gau-denti Emiliano-romagnoli da sempre sinonimo di “patacca” ossiaparola mutuata dal vocabolario felliniano che sta ad indicare i“corteggiatori della riviera”, dei parsimoniosi Liguri, dei Sicilianialle prese con gli sbarchi di clandestini che vedono la Trinacriaterra di libertà e dei Sardi che, per le caratteristiche meteo-cli-matiche dell’isola, potranno ancora sperare di fare qualche sor-tita nelle calette non più prese d’assalto da barche, acquascotter,gommoni e quant’altro galleggia che caratterizzano la patriadel comandante delle Truppe Sardo Puniche Ampsicora. Più for-tunati gli alunni della vicina “Epulia” che varcheranno i cancellidi scuola il 17 Settembre con la speranza che questo numeroporti loro bene. Si sa sono meridionali e corni, iattura, scongiurima soprattutto numeri scaramantici da sempre scandiscono leore specialmente quelle che precedono il suono della campa-nella. La quale, fra qualche giorno, darà nuovamente il buonanno scolastico a quelli che sono le speranze dell’Italia un tempopatria della “conoscenza”, quella scritta con C maiuscola e nonla Q quale segno dell’ignoranza che bivacca, purtroppo nelle“scquole” frequentate da molti giovani studenti “Itagliani”.

“Per chi suona la campanella”?

Sarà presentato al consiglio regionaleil “Polo del cioccolato e Confetti”

Iniziativa senza precedenti del presidente Vincenzo Niro

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CAMPOBASSO. L’addio lo dà in conferenzastampa. Riccardo Tamburro, coordinatore provin-ciale di Rialzati Molise, dopo tre mesi dalla no-mina a direttore dell’Agenzia regionale diProtezione civile lascia l’incarico.

A sostituirlo ci sarà un’altra dirigente regionale:Alberta De Lisio. La nuova direttrice, consorte diCarlo Alberto Manfredi Selvaggi, il nuovo procura-tore regionale della Corte dei Conti del Molisedallo scorso 30 luglio, avrà comunque un incaricotemporaneo. In conferenza stampa ieri a via Ge-nova c’era il trio Tamburro, Frattura, Ciocca. La so-stituzione di Tamburro era nell’aria, anche acausa dei ricorsi per individuare l’ipotesi di incon-feribilità dell’incarico in base al decreto Monti.Frattura, a tal proposito, lancia in contemporanea

una frecciatina a Massimo Romano definito “ilgrillino, nel senso di grillo parlante” e a MicheleIorio denominato “professionista della politica”. Inpratica Frattura difende la scelta di Tamburro af-fermando che “l’incarico è stato conferito previopare dell’Avvocatura dello Stato che è il nostroconsulente come deciso dai professionisti dellapolitica”. Della serie: se l’incarico a Tamburro nonandava dato la colpa è del parere errato dell’Av-vocatura dello Stato. La conferenza stampa ser-viva anche per fare il punto della situazione mai tre politici si sono presentati un po’ impreparatisui numeri. Sui 90 milioni e mezzo che dovreb-bero coprire gli importi dei lavori da firmare perfine settembre, Frattura e i suoi affermano: ci sonoma non ci sono. Nel senso che “abbiamo attivato

un tavolo a Roma per seguire il modello del-l’Emila Romagna e far sbloccare tutti i fondi dellaricostruzione (346milioni)” compresi quindi i90milioni, ma al momento non si sa nulla. Se nonche tali fondi o si spendono entro il 31 dicembre2018 o andranno persi. “Ma abbiano il problemadella deroga al Patto di Stabilità” precisa il presi-dente. Le imprese hanno anticipato lavori per 18milioni, e il presidente della Regione Molise si diceintenzionato a pagare il debito anche correndo ilrischio di andare fuori Patto con tutte le conse-guenze del caso. A Tamburro che saluta ringra-ziando i dipendenti dell’Agenzia per l’ottimolavoro svolta si rivolge Ciocca che si dice “un po’incazzato perché Riccardo non ci sarà più”. Esempre il consigliere dei comunisti rilancia la ri-

forma del settore: un Protezione civile che si oc-cupi delle emergenze ed una struttura che si oc-cupi soltanto di ricostruzione. Frattura annunciail risparmio di un milione di euro sull’antincendio(fortuna infatti che non sono divampati fuochiperché c’era carenza di mezzi e risorse).

E soprattutto annuncia: ricordate la questionedel rendiconto finanziario “bocciato” dalla Con-sulta? Frattura e il sindaco di San Giuliano, Bar-bieri, annunciano che le cifre degli impegni dispesa sono stati modificati e intendono indivi-duare le responsabilità per rivolgersi agli organicompetenti.

Ma su ulteriori chiarimenti nessuno si pronun-cia e dopo aver lanciato la pietra si rifugiano conun potrebbe, vedremo, vi faremo sapere.

Tamburro lascia la Protezione Civile, arriva Alberta De Lisio

CAMPOBASSO. Chi sia lo stratega della nuovaversione di Frattura dopo lo sgancio da Ruta non èdato sapere. Ma una cosa è certa: è una mentalitàunica e caratteristica del Molise veder e l’attualepresidente della Giunta regionale sfidare ad un con-fronto pubblico il suo predecessore. Il che, tradottoin altri termini, vuol dire che Paolo Frattura, piutto-sto che dare lui risposte ai cittadini, vuole che sia an-cora Iorio a farlo. In altre parole Frattura incorona dinuovo Iorio presidente del Molise.

Nonostante gli elettori abbiano bocciato Ioriodopo tre vittorie consecutive. Il che vuol dire che, seerrori sono stati commessi dall’ex presidente dellaGiunta, i molisani hanno utilizzato l’unico strumentoche hanno a disposizione per punirlo politicamente.Secondo la legge infatti chi oggi deve rispondere aicittadini del proprio operato ha un nome e cognome:Paolo di Laura Frattura.

E’ lui che deve portare avanti il suo programma digoverno, quello per i quali ha preso i voti dei moli-sani e che consiste nel: dimezzamento delle inden-nità, abbassamento dei costi della politica, salvezzadegli ospedali (ricordate il contratto firmato a Vena-fro per il Santissimo Rosario), terminare la ricostru-zione post sisma con i 346milioni di euro delladelibera Cipe del 2011 e che, secondo sempre PaoloFrattura, erano inesistenti. Iorio, da buon politico, haaccettato la sfida. Ma forse, nel leggere la nota del-l’attuale governatore, si sarà messo le mani nei ca-pelli per l’autogoal politico amministrativo che il suoex collaboratore, oggi al vertice di via Genova, ha

compiuto. Così, invece di rispondere lui alle do-mande e al malcontento popolare che hanno susci-tato l’aumento delle indennità, l’aumento delle tasse,i passi indietro sulla sanità, il vanto dei soldi dellaricostruzione post sisma di cui ha finalmente notatol’esistenza, invece di dare risposte cerca, a mo disfida, di tutelarsi dietro le spalle di Iorio. E mentreMassimo Romano continua a porre domande su chisia ad oggi il direttore generale dell’Asrem, Fratturavuole che sia Iorio a rispondere a tutto. Strano peròche non tiri in ballo anche l’ex assessore alla Pro-grammazione Gianfranco Vitagliano di cui, si dice,già accetta consigli vista la delega mantenuta pro-prio da Frattura nel settore. Una cosa è certa: Frat-tura riconosce a Iorio, dopo sei mesi dalla sconfittaelettorale, quella valenza politica che lui, nonostantela vittoria del 44,7%, proprio non riesce a conqui-stare. E’ come se De Matteis sfidasse ad un confrontopubblico Nicola D’Ascanio, o che il sindaco di RomaMarino chiedesse un confronto pubblico al suo pre-decessore Alemanno, o che Gino Di Bartolomeo pre-tendesse da Peppe Di Fabio un duello per farspiegare a quest’ultimo la mancata realizzazione delprogramma di centrodestra oggi al comando. Delledue l’una, allora: o Paolo Frattura riconosce ancoraoggi a Michele Iorio la figura di leader politico am-ministrativo sia del centrodestra che del centrosini-stra, o non si è accorto che il presidente dellaRegione non è più Iorio.

Che, oltretutto, è stato squalificato dal gioco tant’èche non siede neppure in Consiglio in attesa di es-

sere della partita a Palazzo Moffa. E quando rientrerà dovrà stare attento: perché po-

trebbe esserci il rischio di dover rispondere, nelruolo di consigliere di opposizione, ad una interro-gazione presentata dal presidente della Giunta(Frattura). Intanto Frattura può stare tranquillo:questa strategia lo inserisce al primo posto negli an-nali del Molise come primo professionista politico asentirsi pubblicamente inadatto a svolgere il ruolope ril quale si è candidato.

Resta solo la speranza che prima o poi assuma lagiusta consapevolezza ed inizi a svolgere il ruolo dipresidente della Regione Molise con atti e fatti con-creti stoppando quella politica di centrosinistra chenegli anni è riuscita a sopravvivere nella pochezza diidee solo parlando male di Iorio.

Irene Corsini

Il presidente della Giunta regionale vuole che il suo predecessore parli ai cittadini di sanità, ricostruzione e altri temi caldi. Lui peròtace sui suoi fallimenti amministrativi e sui suoi conflitti d’interesse

La dottoressa già dirigente regionale è la consorte del nuovo procuratore della Corte dei Conti

Frattura invece di governarereincorona Iorio presidente

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CAMPOBASSO. Possibile che ne-gli ospedali molisani non debbafunzionare una guardia anestosiolo-gica? E' l'interrogativo che pone ilsindacato di categoria dei medicianestesisti. Del resto l’obbligatorietàdella guardia concerne i presidi diterapia intensiva ed i servizi di ane-stesia degli ospedali sede di dipar-timento di emergenza di primo e se-condo livello.

Questo è quanto prevede, in lineagenerale, l’articolo 16 del CCNL

2002_2005, che disciplina l’istitutodella guardia, con le precisazioni

contenute nell’allegato 2 dellostesso contratto. In Molise, però, larealtà parla un'altra lingua. L'Aaroi-emac, associazione di categoria deglianestesisti-rianimatori ospedalieriitaliani- emergenza area critica,hanno scritto un documento al pre-sidente della Regione, Frattura per-chè si intervenga nelle more delledecisioni dei futuri Piani di riordinodella sanità. "Ritiene non più pro-crastinabile la redazione di un pianoche garantisca, tra l'altro, uniforme-mente su tutte le sedi ospedalieredel territorio regionale, in attesadella loro necessaria e urgente ri-qualificazione, la guardia anestesio-logica h24 all'interno della strutturadove sono degenti pazienti che sono

sottoposti ad intervento chirurgico. Laddove vi sono i punti nascita si

garantisca, inoltre, nel primario in-teresse delle pazienti e dei nascituri,h24, 7 giorni su 7, la presenza di tut-to quel personale previsto dalle Li-nee di indirizzo per la promozioneed il miglioramento della sicurezzae dell'appropriatezza degli inter-venti assistenziali nel percorso na-scita e per la riduzione del taglio ce-sareo della Conferenza permanenteStato Regioni, senza fare più impro-priamente ricorso alla pronta dispo-nibilità e/o alla presenza del medicodi guardia delle Unità di Rianima-zione-Terapia intensiva che in casodi emergenza, in alcune sedi, deveabbandonare la sua postazione.

L'Aaroi Emac auspica che si avviifinalmente il confronto su un pianoche garantisca, tra l'altro, gli inter-venti di emergenza h24, 7 giorni su7, uniformemente sul territorio re-gionale, in caso di politrauma o diproblematiche cardiovascolari, te-nendo presente che, ad esempio, lasede ospedaliera di Isernia, dovegiungono i codici rossi della provin-cia, è dotata di un'Unità di Rianima-zione, ma non di una di Ortopedia-Traumatologica attiva che, invece,opera a Venafro dove, viceversa,non c'è un'Unità di Rianimazione.

Ritiene indispensabile e indifferi-bile una definitiva soluzione ai pro-blemi dei pronti soccorso e dell'areacritica ripresi più volte dalle crona-che, anche supportandoli con servizidiagnostici organizzati anche questiin modo da dare risposte pronte h24,7 giorni su 7, confrontandosi collamedicina territoriale e col servizio118. Tutto questo verosimilmente èpossibile ottimizzando l'utilizzazio-ne delle risorse disponibili, riquali-ficando o riconvertendo i piccoliospedali, potenziando il trasporto di

emergenza per spostare in tempi ra-pidissimi i pazienti verso strutturein grado di affrontare la maggiorparte dei casi, anche quelli comples-si. Si discuta sulla ripartizione dellerisorse e dei posti letto tra pubblicoe privato - chiude l'Aaroi-Emac - esi giunga ad una reale integrazionedi quest'ultimo nel sistema dell'ur-genza-emergenza, cosicchè possatrovare definitiva soluzione anche ilproblema del sovraffollamento delleUnità di Terapia Intensiva-Rianima-zione degli ospedali pubblici".

CAMPOBASSO. Le piccole università, trale quali quella del Molise, stanno soffrendoe non poco in questi anni a causa di unaserie di leggi a livello nazionale che ne ri-duce drasticamente la possibilità di cre-scere sul piano qualitativo. A subire menodanni dai provvedimenti sono, come al so-lito, i grandi atenei con esuberanza di do-centi ed elevato turnover: più semplice perloro fare fronte ai propri programmi didat-tici e superare questo triennio di soffe-renza, mentre nelle piccole università ipochi docenti presenti non saranno ingrado, per via dell’inesistente turnover, diassicurare una didattica a norma oltreavere ben scarse prospettive di crescitaprogrammata. Viene da chiedersi se la poli-tica sia consapevole di ciò o se invece ci si

trovi di fronte ad una cinica e dannosascelta messa in atto per ridurre con moda-lità capestro il pur rilevante numero di uni-versità che, non può non constatarsi,costituiscono un sistema apparentemente acrescita indefinita per numero di sedi, didocenti ed aspiranti tali.

Piuttosto problemi di significativitàscientifica e didattica sarebbero forse daindividuare nelle innumerevoli, costose co-lonie dei megatenei (spesso funzionali,queste, solo alla proliferazione di corsi edocenti fine a se stessa); non può, invece,non darsi supporto a realtà efficienti dalpunto di vista scientifico-didattico e, perchéno, con appropriata dislocazione geografica,capaci di attrarre, anche se giovani, risorsee soddisfare la utenza. Ed allora c'è la ne-

cessità che l'intera classe politica molisanasappia fare quadrato intorno all'Unimol persalvaguardare una struttura universitariache, pure, nelle sue difficoltà e nelle suecontraddizioni ha dato molto al territoriomolisano e, soprattutto, alla città di Campo-basso. Ora va scongiurato il pericolo insitonelle leggi approvate che rischiano di por-tare ad una desertificazione culturale nelmomento in cui verrebbero a mancare lepiccole università come quella del Molise.Un conto è riordinare le gemmazioni terri-toriali, un altro è il pensare solo a tagliare.La classe politica molisana deve ritrovarsiintorno ad un programma capace di rilan-ciare il sistema universitario in termini diqualità e di presenza come la vollero quantisi batterono negli anni per la sua nascita.

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Il sindacato dei medici denuncia la gravità della situazione nell'area Emergenza

L'Ateneo molisano continua a conoscere una sorta di ostracismo dalla Regione

Università, è il caso di sostenerla

"Rafforzare le unità di Anestesia"

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“La Fondazione Teatro Savoia con-fluirà nella Fondazione Molise Cul-tura. I lavoratori, fatti salvi i tempitecnici dettati dalle procedure ammi-nistrative, saranno tutelati senza so-luzione di continuità”. Nico Ioffredidixit! Due buone notizia in una. IlTeatro che diventa un bene regio-nale e i lavoratori altrettanto. Nelsenso che da dipendenti della Fon-dazione, stando alla promessa diIoffredi, verranno inquadrati nel-l’organico regionale.

Almeno questa è la traduzioneche si lascia accreditare. Specie sedetta dal consigliere regionale de-legato, dal cognato presidente dellagiunta, alla cultura. Ossia alla tuteladei beni e delle persone funzionalialle attività culturali per destina-zione e che, a quanto pare, a diffe-renza dell’Orchestra stabile delMolise, per la quale Ioffredi ha an-nunciato la fine, rientrano nellegrazie del consigliere col papillon.A stare dietro ai comunicatastampa, alle esternazioni, alle di-chiarazioni (scritte e parlate) dei

consiglieri, degli assessori e delpresidente Frattura, si ha l’impres-sione che nella maggioranza dicentrosinistra chi si alzi per primocomandi. Il 26 agosto dobbiamocredere sia alzato per primo Iof-fredi se ha potuto affermare ciò cheha affermato aggiungendo, ad adiu-vandum della perentorietà: “Nonpotremmo mai permettere la perditadi posti di lavoro, soprattutto in que-sto momento storico”.

Con l’abbuono dell’essere unneofita di Palazzo Moffa, dedito allecarie e alla implantologia mascel-lare, insomma a curare la bocca e ilsorriso dei molisani, dobbiamo cre-dere non sappia, ad esempio, delcalvario del personale del Korai,ente strumentale della Regione, chenon becca un euro da circa 4 anni evaga da una promessa all’altra disistemazione definitiva senza ve-nirne a capo, e del personale delledismesse Comunità montane.Gente, questa sì, fatti salvi i tempitecnici dettati dalle procedure am-ministrative, da “tutelare senza so-

luzione di continuità”. Non fossealtro per l’appartenenza al sistemaregionale, per le funzioni svolte, perle responsabilità cui hanno rispostoe corrisposto quantunque privati(quelli del Korai) del diritto costitu-zionale alla remunerazione. Per co-storo ancora non appareall’orizzonte lo Ioffredi di turno adannunciare la soluzione del pro-blema. Pare ne abbiano discusso ingiunta in concomitanza con le que-stioni di lavoro degli addetti allasorveglianza. Certo, i tempi tecnicidelle procedure amministrativesono quelli che sono: lunghissimi,per cui, magari, un’accelerata daparte dell’esecutivo potrebbe va-lere molto di più – è da credere –della sortita del consigliere dele-gato (dal cognato presidente dellagiunta) alla cultura in favore delpersonale della Fondazione delTeatro Savoia. In fatto di teatralità,il dramma del Korai e del personaledelle dismesse Comunità montaneè senza dubbio prioritario.

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Ioffredi ha assicurato il domani ai dipendenti della Fondazione Teatro Savoia

di Giuseppe Di Iorio

CAMPOBASSO. Quali sono le sfide essenziali che si pon-gono al Molise agroalimentare? In termini generali, va confer-mata l’impellenza di sottrarsi ad una competizione crescentesoprattutto nelle fasce medio-basse del mercato, mettendoin gioco il potenziale di valorizzazione, ancora inespresso, delsistema agroalimentare regionale. La sfida si pone ovvia-mente agli operatori economici, anche se deve essere accoltain una visione strategica da parte degli attori pubblici ed ade-guatamente stimolata ed accompagnata. La risposta si puòcondensare nel concetto della qualificazione e del riposizio-namento verso l’alto dell’offerta e degli elementi (processiproduttivi, interventi organizzativi) che ne stanno alla base. Inun contesto di crescente attenzione del consumatore allaqualità e alla sicurezza alimentare, margini di mercato legati

a una domanda già presente – o da sollecitare con oppor-tune azioni promozionali – non dovrebbero mancare. Dallanecessità di regia nasce una seconda sfida, che consiste nellaricerca dei metodi, delle progettualità e dei comportamentinecessari a dare vita a tali processi di sviluppo; la risposta aquesta seconda sfida può essere definita come quella della“governance” locale, ovvero della messa a punto degli stru-menti per creare coesione intorno ad obiettivi realizzabili eperseguirli con efficacia.

Tutto ciò richiede di affrontare alcune criticità trasversali.In primo luogo l’elevata frammentazione, sia della base agri-cola e agroindustriale, sia amministrativa, che rende moltocomplessi i processi di concertazione, innalza i costi di tran-sazione, rende difficoltoso il raggiungimento di economie discala e di obiettivi strategici che non sono alla portata delsingolo operatore. In secondo luogo, la relativa carenza di pro-

getti innovativi, soprattutto per quanto riguarda la compren-sione del potenziale connesso agli aspetti immateriali e laloro valorizzazione; questa criticità si manifesta attraversouna diffusa tendenza a presentare iniziative che procedononel solco delle esperienze consolidate. In terzo luogo, la ne-cessità di rendere sostenibili le iniziative attivate, in terminieconomici,

ambientali e sociali. Peraltro non mancano gli elementi po-sitivi, a partire dalla ricchezza di varietà espressa dalle nostrearee rurali e dai diversi sistemi agricoli locali, che costituisceun grande bacino potenziale a cui attingere, così come gliesempi di realizzazioni giunte a buon fine e di produzioni dieccellenza, che mostrano come tale potenziale si possa tra-durre in attuazioni di successo ed in elementi di traino pernuove iniziative. Sono queste le sfide da porsi per rilanciareun settore importante come l'agroalimentare.

Agroalimentare, troppi ritardi

Chi si cura del dramma umanoe giuridico del personale Korai?Stando ai comunicati stampa, alle esternazioni e alle dichiarazioni, si ha l’impressione che nella maggioranza di centrosinistra chi si alzi per primo comandi

Nonostante il settore sia importante pochi gli interventi a supporto

Nonostante il settore sia importante pochi gli interventi a supporto

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Una pietra dietro l’altra e del murodi contenimento sul lato destro (sa-lendo) della strada che da Via Gari-baldi porta ai Monti, non resterà piùniente. Una pietra dietro l’altra vienefatta sparire nottetempo, dobbiamosupporre, a meno che l’autore o gli au-tori del “furto” non abbiano la facciatosta di operare in pieno giorno. Nonsono pietre qualunque quelle che ven-gono estirpate e portate via, ma pietresquadrate, lavorate, bugnate, e di ot-tima qualità. Lavoro magistrale di scal-pellini di un tempo. Ciò che resta delmuro, infatti, documenta una perizia

straordinaria e una magistralità lette-ralmente scomparse. Non a caso quelmuro ha retto a tutti gli assalti deltempo meno, purtroppo, all’assaltodell’uomo. Dicono trattarsi della pietradi Campobasso, ormai introvabile.Chissà dove vanno a finire quelle pie-tre squadrate, lavorate e bugnate. Inquale delle ville in zona agricola chepunteggiano il territorio campobas-sano. Ma ciò che deve far riflettere è la

facilità con cui il bene pubblico possaessere manomesso, sottratto o dan-neggiato. Vuol dire che il controllo delterritorio è labile e insufficiente. Unproblema grave, che non può esserelasciato insoluto o quantomeno va af-frontato nella misura sufficiente perscoraggiare i manomissori. Anchequelli cui piace in maniera morbosaimbrattare le facciate dei fabbricati eogni spazio disponibile alla loro mania.

Per il muro di cui stiamo scrivendo è ilcaso d’intervenire a sanare le “ferite”di cui è stato fatto oggetto, anche alloscopo di rendere quantomeno proble-matico l’ulteriore tentativo di chi vuoleservirsene. Il problema, ribadiamo, è ilcontrollo del territorio. Probabilmenteun migliore coordinamento delle forzedi Polizia (statali e municipale) po-trebbe dare un qualche risultato rassi-curante.

63 settembre 2013 Campobasso

Egregio DirettoreCon la presente chiedo di poter esercitare, secondo quanto previsto

dalla legge, il diritto di replica anche a rettifica e precisazione rispettoa quanto affermato dagli avvocati Ruta e Romano in un articolo del1 settembre apparso sul vostro quotidiano cartaceo e diffuso anchesul vostro sito (primo numero) in merito alla decisione del Tar Molisedel 29 agosto che ha sospeso gli effetti dell'ordinanza del sindaco delComune di Campobasso con la quale è stato interdetto agli esercentidi alcune strade del centro storico di produrre immissioni sonore oltrele ore 24.

Prima di ogni cosa va precisato che chi ha vinto qualcosa proces-sualmente sono i commercianti che tramite i loro avvocati hanno cen-surato un provvedimento del sindaco allo stato inesistente perchésospeso dal TAR Molise.

Quindi nessuna vittoria di "Pirro"bensì giustizia e legalità dalla partedei commercianti ingiustamente colpiti da un provvedimento illegittimo.Di conseguenza nessun vanto e compiacimento dovrebbero mostrarecoloro che hanno fortemente sostenuto il provvedimento del sindacopesantemente censurato dal TAR.

Infine inviterei i colleghi a rispettare le decisioni del TAR, quelle vere,anziché tentare di enfatizzare meri provvedimenti interlocutori, peral-tro privi di alcun effetto decisorio ed in ogni caso superato dalla de-

cisione cautelare disposta in favore dei commercianti.Vorrei, infine, sottolineare ai colleghi che oggi c'e' una sola certezza,

che ha superato ogni tentativo strumentale e propagandistico, ed è ladecisione del TAR Molise che ha abbattuto l'ordinanza del sindacodando così ragione ai commercianti assistiti dagli avvocati Vincenzo Ia-covino e Vincenzo Fiorini e dando torto al Comune assistito dall'avvo-cato interno. Perdenti sono risultati anche i cittadini e il CODACONSassistiti e difesi dagli Avv.ti Ruta e Romano, che si sono opposti aicommercianti..

Ultimissima annotazioneI professionisti di professione rispettano i provvedimenti giudiziari,

quelli veri, riservandosi una sola possibilità, qualora ve ne fosse, che e'costituita da eventuali appelli.

Gli avvocati usualmente si confrontano in Tribunale e ad oggi cisono dei vincitori e dei provvedimenti che vanno rispettati.

Affermare cose diverse vuol dire violare le regole deontologiche, masoprattutto non prendere atto che l'unica vera decisione del Tar inquesta vicenda e quella adottata ieri in favore dei commercianti cheha ripristinato la legalità violata.

Meraviglia che avvocati stimati tentino di strumentalizzare provve-dimenti giudiziari privi di contenuto decisorio qual è quello del TARche nega una richiesta di provvedimento inaudita altera parte..

Ad ogni buon conto, adesso che il sindaco ha ammesso di averesbagliato, al punto che ha preannunciato l’emissione di nuova ordi-nanza, agiremo per il risarcimento di tutti i danni subiti dai commer-cianti con buona pace di tutte le controparti compresi i loro avvocatiricordando che i danni che il comune certamente pagherà graverannosulle tasche dei cittadini.

Noi conosciamo bene le leggi e le regole citate dai colleghi ed è pro-prio per questo che abbiamo vinto al TAR ottenendo la sospensionedi quel provvedimento del sindaco che il COSACONS e alcuni cittadinihanno contraddittoriamente dapprima difeso e oggi fortemente criti-cato dandoci così ulteriormente ragione.

Noi abbiamo vinto una battaglia giudiziaria e di legalità I perdenti se ne facciano una ragione e se hanno argomenti validi

da spendere promuovano appello. Noi siamo pronti a difendere il ri-sultato giudiziario cosi come siamo pronti ad affrontare qualsiasi de-nuncia, civile e penale, priva di fondamento.

Le vittorie di "Pirro"sono quelle dei professionisti che credono diaver vinto anche quando perdono e dei politici che vogliono trasfor-mare le cause giudiziarie in propaganda elettorale a spese dei cittadini.

Sperando di aver chiarito definitivamente chi è vincitore e chi èperdente in questa battaglia giudiziaria saluto cordialmente

Avv. Vincenzo Iacovino

Sulla questione dell’ordinanza Antirumore

Deve far riflettere è la facilità con cui il bene pubblicopossa essere manomesso, sottratto o danneggiato

DIRITTO DI REPLICA

Una dietro l’altra vengono sottratte e portate via.

Come ti rubo un muroin pietra lavorata di CampobassoCome ti rubo un muroin pietra lavorata di Campobasso

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Attenzione. Pericolo in villa dei Cannoni, lazona potrebbe essere contaminata da veleni.Con un avviso molto allarmante appiccicato aitronchi degli alberi e alla bacheca di villa deicannoni, il Comune di Campobasso e la poliziamunicipale avvertono i cittadini che nella cen-tralissima area che si trova alle spalle di Pa-lazzo San Giorgio ci potrebbero essere esche obocconi avvelenati destinati ai cani. Dopo gli en-nesimi episodi di avvelenamento di animalil’Oipa (Organizzazione internazionale prote-zione animali) e l’amministrazione comunalecon nonchalance mettono in guardia i genitoridei bimbi che giocano in villa e i proprietari dicani .

“Si consiglia di prestare la massima attenzioneai bambini, è opportuno che i cani siano provvi-sti di museruola”. Solo qualche giorno fa sonostate evidenziate le condizioni pietose della villae la scarsa quantità di giochi a disposizione deipiccoli ma la notizia dei lavori di rifacimentodell’aree verdi deliberati i dalla Giunta comu-nale aveva fatto ben sperare. Si credeva che,questa volta, il sindaco fosse intenzionato a farele cose per bene restituendo un aspetto più de-coroso alle ville del capoluogo. Ora, però, vederecomparire all’improvviso i cartelli di pericolo diavvelenamento fa di nuovo ripiombare nello

sconforto e la dice lunga sulla superficialità concui l’amministrazione tratta argomenti così de-licati e manda in fibrillazione i cittadinii cheogni giorno accompagnano i bimbi in villa. Il ca-pogruppo di Costruire Democrazia Michele Du-rante è esterrefatto .

“E’ puro terrorismo, non si può lanciare un al-larme così grave senza accompagnare l’avvisoda una certificazione idonea che attesti l’operatodell’amministrazione, è inaudito ipotizzare unacontaminazione di veleni senza inoltrare al-l’Asrem una richiesta immediata di bonifica conun verbale che accerti il rischio effettivo di av-velenamento; il pericolo è reale o poteziale? An-cora una volta il sindaco corre ai ripari in modofrettoloso e impulsivo senza riflettere sulle con-seguenze del suo operato”.

Teresa Manara

Quante cose abbiamo in casa che non usiamo, néuseremo mai, ma non vogliamo disfarcene perché,giustamente, ancora utilizzabili? Piccoli elettrodome-stici, accessori, libri, dischi e CD, regali poco azzec-cati, doppioni, utensili ed attrezzi del passato,abbigliamento fuori moda, ecc. la lista potrebbe es-sere lunghissima! E spesso, queste cose, ci riempionoscaffali, soffitte, cantine, accumulando polvere e sot-traendo spazio prezioso nelle nostre case. Fare Verdeha quindi pensato ad una iniziativa dalle molteplicifinalità, per far tornare a vivere tanti oggetti che, se aqualcuno non servono più, a qualcun altro certamentepotrebbero essere utili. Un' asta. Un mercatino estem-poraneo ad offerte, dove chiunque può portare qual-cosa da far acquistare al migliore offerente, matenendo fuori la logica mercantile e dando una im-pronta equa e solidale, all'iniziativa; chiederemo in-fatti che gli oggetti vengano ceduti dai proprietari allavendita in maniera gratuita, per far si che l'intero ri-cavato possa essere destinato esclusivamente alla ge-stione del Parco di Via Ungaretti e, preferibilmente,per l'acquisto di giochi per bambini da installare nelparco, a beneficio del quartiere e dell'intera città.

L'iniziativa si inserisce nell'ambito della manifesta-zione Vazzieri in festa, la due-giorni di attività ricrea-tive promossa dal comitato Pro Parco Ungaretti perla valorizzazione dell' area, in programma il 6 e 7 set-tembre prossimi. E' opportuno ricordare che il comi-tato Pro Parco Ungaretti è costituito da semplicicittadini che, senza alcuna finalità di lucro, hanno de-ciso di rimboccarsi le maniche per riappropriarsi, innome del bene comune, di uno spazio pubblico altri-menti destinato, come tanti altri spazi in città, al de-grado ed all'abbandono. Nessun guadagno quindi intermini materiali per chi vorrà destinare qualcosa all'asta, ma un arricchimento per tutti sul piano sociale:assicurato il guadagno di un paio di ore passate nelparco, in convivialità con amici e concittadini (mercerara di questi tempi), la possibilità di contribuire inmaniera attiva e fattiva alla rinascita di uno spazioverde e sociale di cui la città ha tanto bisogno, ancorpiù se a beneficiarne maggiormente saranno i piùpiccoli. Ci sarà comunque per tutti la possibilità difare qualche piccolo affare, aggiudicandosi,magari

per pochi spiccioli, qualcosa che si stava cercando datempo. Ci guadagneranno comunque tutti in terminiambientali, perché queste sono le iniziative concreteche contribuiscono alla riduzione dei rifiuti, attra-verso il principio del riutilizzo dei beni, anche lan-ciando un importante messaggio contro ilconsumismo dilagante e l'invasione della logica dell'Usa e Getta, oggi vera e propria emergenza ambien-tale.Ma sarà soprattutto l'occasione per PARTECI-PARE, in modo semplice e divertente, al processo diriscoperta e riappropriazione dei luoghi, dei servizi,dei beni comuni che dovrebbero appartenere all'in-tera comunità cittadina, ma che apatia, distacco e ras-segnazione, ci stanno facendo perdere di vista,consegnandoci una città sempre più grigia, sempremeno vitale e priva di ogni legame identitario. I citta-dini tutti sono quindi invitati per sabato 7 settembrealle ore 17.00 presso il parco di via Ungaretti, armatidi oggetti in disuso a caccia di nuovi proprietari.

FARE VERDE Onlusgruppo di Campobasso

73 settembre 2013Campobasso

Pericolo in villa dei Cannoni, zona potenzialmente contaminatada bocconi avvelenati Con molta

nonchalance l’amministrazione avverte i cittadinidi fare attenzione

ai bambini

Ecoasta per il parco di via UngarettiL'intervento.

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30.000 copie in omaggioISERNIAANNO IX - N° 73 - MARTEDÌ 3 SETTEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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ISERNIA. Ieri 2 settembre si sonotenute le votazioni, ad Isernia, pereleggere il nuovo presidente dellaCamera di commercio del capo-luogo pentro. Adempimento resosiindispensabile dopo l'elezione delprecedente presidente Luigi Bra-siello alla carica di sindaco di Iser-nia e relativa dimissione dall'Ente

camerale. Il risultato della vota-zione ha avuto un esito negativo: 10voti a Pasqualino Piersimoni candi-dato dell'associazione industriali,10 voti per Angelo Angiolilli candi-dato delle organizzazioni del terzia-rio, una scheda bianca. Lavotazione pertanto è stata rinviataa mercoledì 11 settembre.

113 settembre 2013Isernia

Ittierre, oggi a Roma

Un regolamento per i cani

Convocata una nuova riunionedel tavolo tecnico al Ministero

ISERNIA. Il sostituto dirigente del V Settore,arch. Roberto Bucci, ricorda la ne¬cessità di ri-spettare l’ordinanza comunale n. 151 del 2010,avente ad oggetto l’igiene e la circolazione deicani nella città di Iser¬nia.

L’ordinanza vieta di:– lasciare vagare incustoditi i cani su tutte le

aree di uso comune (quali vie, piazze, parcheggi,parchi giochi e giardini pubblici);

– condurre cani senza guinzaglio;– abbandonare gli escrementi dei cani in luo-

ghi pub¬blici.Lo stesso atto, inoltre, obbliga i conduttori di

cani a:– munirsi di apposito attrezzo per la raccolta

delle feci depositate da¬gli animali;– provvedere all’immediata rimozione delle

deiezioni canine;– introdurre le feci del cane in sacchetti o in-

volucri adatti e depo¬si¬tarli nei cassonettistradali o nei cestelli portarifiuti.

Il V Settore sta avviando intensificati controllida parte della polizia municipale, al fine di re-sponsabilizzare maggiormente coloro che in

pas¬sato hanno violato le prescrizioni dell’ordi-nanza, che punisce i trasgres¬sori con una san-zione amministrativa da 38 a 500 euro.

ISERNIA. Convocata per oggi una nuova riunione del tavolo tec-nico presso il Ministero per lo sviluppo economico.

"La Regione Molise non abbassa l'attenzione sulla delicata situa-zione della Ittierre. Il tavolo tecnico permanente, aperto a Roma,presso il Ministero per lo Sviluppo Economico, è continuamente ag-giornato per cercare di chiudere al meglio la vertenza e ridare cer-tezze occupazionali ed economiche per le centinaia di lavoratori trai quali i fasonisti che, al pari deglialtri, hanno richiesto di poter es-sere presenti all'incontro per evi-denziare le loro problematichelegate alla crisi della Ittierre.

E' molto importante che al piùpresto ci sia la soluzione che con-senta di salvaguardare i livelli oc-cupazionale, stiamo facendo ditutto per cercare di garantire unfuturo a quest'Azienda!", questa ladichiarazione dell'Assessore re-gionale Massimiliano Scarabeo.

Per il presidente 10 i voti per Angiolillied altrettanti a Piersimoni

Camera di commercionel segno della X

Il Comune ribadisce ai proprietari la necessità del rispetto delle regole

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TERMOLI – Un trentenne termolese è deceduto in un incidente stra-dale avvenuto in Colombia dove si trovava da tempo per motivi di lavoro.Secondo le prime sporadiche notizie Luigi Pagniello stava circolando conuna moto a Santa Marta quando è avvenuto l’incidente di cui non si sal’esatta dinamica. La tragica notizia è stata comunicata ai familiari do-menica sera qiando le autorità colombiane hanno identificato il termo-lese attraverso i documenti di identità personale. Prima che la salmapossa essere trasportata in Italia dovrà avvenire il riconoscimento e per-tanto qualche familiare dovrà recarsi in Colombia. Luigi Pagniello, benconosciuto a Termoli si era diplomato al Ragioneria e i suoi compagni discuola lo ricordano come un ragazzo brillante e pieno di vitalità.

TERMOLI – Il sindaco Basso Antonio Di Brino que-sta mattina alle 10,30, nella sala consiliare del Muni-cipio, terrà una conferenza stampa per presentare ilprogetto europeo “Adria Twin”. All’incontro, oltre alprimo cittadino, saranno presenti l’assessore comu-nale al Turismo e alla Cultura, Michele Cocomazzi,l’assessore al Turismo e alla Cultura del comune diCampomarino Giuseppina Occhionero, il prof. AngeloPresenza in qualità di esperto per il Turismo del Co-mune di Termoli.

Nel corso dell’incontro con la stampa saranno illu-strati gli obiettivi del progetto europeo, che consistonoprincipalmente nell’istituire una rete di gemellaggitra i comuni che si affacciano sul Mare Adriatico, nelrealizzare uno sviluppo sostenibile delle risorse delMare Adriatico e nel migliorare la competitività deiprodotti e dei servizi turistici delle comunità coin-volte.

TERMOLI – Bilancio più che positivo perl’ultima edizione della Sagra del Pesce siasotto l’asapetto della partecipazione che del-l’organizzazione. Lo hasottolineato l’asses-sore comunale Mi-chele Cocomazzidurante una confe-renza stampa che si ètenuta in Municipio.Oltre ai ringrazia-menti di Cocomazzi,anche quelli del presi-dente dell’OP SanBasso, Basso Can-narsa, alla strutturacomunale e a chi hapermesso la riuscitadell’appuntamento ga-stronomico. Contento della riuscita anchel’artista Fredy Luciani che durante le dueserate a curato e allestito una sua personalesul motopeschereccio Luigi Padre. “Sono adisposizione per tutte le altre iniziative - ha

detto l’artista – e intanto per Natale ho inprogramma di coinvolgere tutte le scuoleelementari per allestire e sensibilizzare alla

cultura del mare”. Anchela dirigente Norma Pe-ruzzini non è stata dameno ritenendo che lasagra di quest’anno èstata una “formula vin-cente valorizzandotutte le risorse locali.Dalla promozione delprodotto ittico alla ca-pacità organizzativa,dalla cultura alla risto-razione”. Infine è in-tervenuto il titolare delFederico II, Matteo

Miucci, il quale oltreche a ringraziare chi gli ha permesso di par-tecipare e contribuire all’evento ha sottoli-neato come “le nostre idee possonoarricchire il panorama termolese, siamodunque disponibili per altre iniziative”.

123 settembre 2013 Termoli

PETACCIATO – Un campobassano di 57 anni, M.A.D.N. le iniziali del suonome, è deceduto ieri pomeriggio mentre faceva il bagno in mare . Il decessoè avvenuto lungo la spiaggia libera a circa 200 metri dallo stabilimento Ca-lypso e subito dopo sono giunti i medici del 118 e i volontari della Misericor-dia. Inutili tutti i massaggi cardiaci e l’uso del defibrillatore per l’uomo nonc’è stato nulla da fare. Sul posto anche i carabinieri che hanno avvisato il ma-gistrato di turno del Tribunale di Larino al quale spetta la decisione se fareseguire o meno l’autopsia. Da una prima ricognizione cadaverica M.A.D.N.avrebbe potuto accusare un malore perdendo i sensi e, quindi, annegare.

TERMOLI – La Giunta regio-nale ha deliberato il riordinodelle concessioni di sua compe-tenza, decisione subito criticatada Pietro D’Andrea, rappresen-tante della Fiba Confesercentioltre che balneatore.

“Un provvedimento pericolosoper tutta l’economia regionale eper quella turistica in particolare.Il vostro recente aumento di milleeuro – dice D’Andrea -, i vostriemolumenti, indennità, stipendi

di consiglieri e assessori regionaliche superano abbondantementegli 8.000 euro al mese, non cre-dete che possano preoccuparesempre più i molisani allontanan-doli dalla partecipazione e ri-spetto del vostro operato? Dovesono i partiti e i loro rappresen-tanti istituzionali, i sindacati, leassociazioni di categoria; è arri-vato il momento irrimandabile dirichiamare al dovere la virtù e lamorale persa”.

Uomo di Campobasso annega nel mare a Petacciato

Aumenti concessioni regionali,il no di D’Andrea

Presentazione del progetto “Adria Twin”

Termolese perde la vita in un incidente stradale in Colombia

Bilancio positivoper la Sagra del Pesce

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Termoli

LARINO - Nell’ambito del pro-getto di cooperazione interterrito-riale “Territori che fanno la cosagiusta”, il Gruppo di Azione Locale“Innova Plus” di Larino ha lanciatoun concorso per le scuole sulla so-stenibilità ambientale e le energiealternative. Il concorso “Scuole chefanno la cosa giusta” rappresentauna fase del progetto di coopera-zione interterritoriale “Territoriche fanno la cosa giusta”, incen-trato sulle tematiche dell’energia edello sviluppo sostenibile. In parti-colare, attraverso il concorso si in-tende sensibilizzare i ragazzi alletematiche ambientali ed energeti-che in un’ottica di sviluppo soste-nibile, facendo acquisire lorocompetenze e conoscenze traduci-bili in nuove capacità comporta-mentali più consapevoli eresponsabili ed è aperto alle classiquarte delle scuole primarie, allaclassi prime e seconde delle scuolesecondarie di 1° grado e alle scuolesecondarie di 2° grado, presenti neicomuni appartenenti all’area Lea-

der del GAL Innova Plus, di seguitoelencati: Acquaviva Collecroce, Bo-nefro, Casacalenda, Civitacampo-marano, Colletorto, Guglionesi,Larino, Lupara, Mafalda, Montecil-fone, Montelongo, Montorio neiFrentani, Palata, Ripabottoni, Ro-tello, Santa Croce di Magliano, SanGiuliano di Puglia e Tavenna. Itemi da sviluppare nell’ambito delconcorso riguardano efficienta-mento e risparmio energetico; usodi fonti energetiche rinnovabili;

raccolta differenziata e riciclo; usodelle Ict; alimentazione e sosteni-bilità. Gli insegnanti delle classipartecipanti al concorso sarannoaccompagnati ed assistiti da espertisui temi prescelti, incaricati dalGal, secondo modalità e tempi daconcordare in una fase successivae per un numero massimo di 3 oreper ogni scuola candidata. Permaggiori informazioni è possibileconsultare il sitowww.innovaplus.it.

Basso Molise - Dalla fine del mese di agosto, il Tenente Carlo Alberto Zam-bito, 23 anni, ha assunto il Comando della Tenenza Guardia di Finanza di La-rino. L’Ufficiale ha frequentato il 108° Corso “Piave Vecchio III”dell’Accademia della Guardia di Finanza nel periodo 2008-2013, ed è origina-rio di Palermo. Il Tenente Zambito ha conseguito a Palermo la Maturità Scien-tifica nell’anno scolastico 2007/08. In Accademia ha ottenuto ottimi risultatinegli studi, conseguendo nel 2011 la Laurea di I Livello in “Scienze della Si-curezza Economico - Finanziaria” con Tesi di Laurea in “Diritto Fallimentare”dal titolo “Liquidazione coatta amministrativa delle Società di Intermedia-zione Mobiliare” e nel 2013 la Laurea di II Livello in “Scienze della SicurezzaEconomico – Finanziaria” con Tesi Specialistica in “Diritto Punitivo e Proces-suale Tributario” dal titolo: “Le recenti modifiche al regime sanzionatorio delleaccise”. Il Tenente Zambito ha sostituito il Tenente Sara Raffaella D’Addio -in nomina al grado di Capitano -, destinata ad un importante incarico pressoil Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Genova. La Tenenzadi Larino, collocata in un edificio di recente costruzione, moderno e funzio-nale, nel novembre del 2011 è stata intitolata al Finanziere Antonio Amore, ca-duto in servizio, in Calabria, nel maggio 1991. Il Reparto assicura i serviziistituzionali di polizia economico-finanziaria in una circoscrizione operativache comprende 17 Comuni dell’area Frentana e dispone anche di una SezioneMobile, destinata prevalentemente alle attività di prevenzione e repressionein materia di traffici illeciti. La Tenenza opera alle dipendenze del ComandoProvinciale di Campobasso e concorre con proprio personale ai servizi “117”nella specifica area di competenza territoriale.

133 settembre 2013

Sostenibilità ambientale e energiealternative, al via il concorso

Continuano le attività del servizio asilo nido comunale

LARINO – Il Presidente Te-resa Licursi ha convocato ilconsiglio dell’Unione dei Co-muni del “Basso Biferno in se-duta ordinaria per il 12settembre alle ore 17 nella salaconferenze di Palazzo Ducale.All’ordine del giorno 6 argo-menti da trattare e tra questi:l’approvazione dello schema diconvenzione per la segreteriadell’Unione; ricognizione dellostato di attuazione dei pro-grammi e verifica del perma-nere degli equilibri di bilancioper l’esercizio finanziario 2013;elezione del Presidente del-l’Unione.

Convocato consiglio dei comuni dell’unione

GUGLIONESI – La giunta municipale ha deliberato di confermare per l’anno scolastico 2013/2014

il prosieguo delle attività del servizio Asilo nido comunale che sarà gestito, come per l’anno prece-

dente, dalla Cooperativa Sociale Emmedue, che è autorizzata ad introitare le rette mensili per

poter far fronte alle spese di gestione. L’amministrazione comunale, a sua volta, ha assegnato un con-

tributo mensile di 1.250 euro che, a seguito di verifica, verrà proporzionalmente ridotto nel caso di

frequenza di un numero di bambini superiore a 10 e concede alla Cooperativa l’uso della struttura

e delle attrezzature presenti nei locali dell’Asilo Nido comunale di via Catania, determinando a carico

dell’Ente esclusivamente i costi fissi di gestione: consumi di gas, acqua, tarsu, enel, telefono. Infine la

Giunta ha stabilito che ci saranno delle verifiche periodiche, per monitorare continuamente l’anda-

mento del servizio, in riferimento al numero di iscritti ed alle correlate spese di gestione.

Volley, Avis giovani vince il torneo di LarinoLARINO - Il gruppo Avis giovani è stato impegnato nel XX Torneo “Città di Larino”, 4 X 4 volley,

intitolato in memoria di Paolo Manes e organizzato da Michele e Nicola Masciantonio (Baroncini).

L’Avis di Termoli, dopo aver superato i turni preliminari, si è aggiudicata la finale superando l’altra

squadra sponsorizzata dalla Società “Crolla” con un punteggio di 3 set a 1. Grande merito agli or-

ganizzatori che sostengono da diversi anni questa manifestazione che promuove le giuste motivazioni

dello Sport e della Solidarietà tra i giovani e gli sportivi tutti. La compagine avisina termolese è com-

posta da donatori e collaboratori: Elio Buri, Maurizio Mendozzi, Emanuele D’Auria, Antonio D’Amore

e Vincenzo Iovine; assenti due importanti giocatori come Mauro Lonati e Andrea Liguori. Il gruppo

Giovani dell’Avis Termoli s’impegna fortemente a diffondere la cultura della solidarietà e del dono;

infatti, sono pronti a creare a Termoli il gruppo Avis Giovani con nuove proposte e iniziative. L’ Avis

tutta ringrazia i ragazzi per la loro prestazione e della dedizione per l’Avis per tutto quello che fanno

ogni qual volta donano per il prossimo.

Guardia di Finanza, cambio al comando della Tenenza di Larino

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