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27-05-2019 Media Monitoring per Rassegna stampa del 27-05-2019

27-05-2019 · Ambulatorio virtuale, il paziente non fa coda..... 18 27/05/2019 - CORRIERE DELLA SERA «All' università ero un po' scarso Sono insonne e studio tanto »..... 19 27/05/2019

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27-05-2019

Media Monitoring per

Rassegna stampa del 27-05-2019

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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona 1 ................................................................................ 27/05/2019 - IL GIORNALE

Il cuore di Barnard 1 ................................................................................................................. 26/05/2019 - WWW.SALERNOTODAY.IT

Nuovo ospedale di Salerno: vince il progetto di Steam, Pinearq e Zambrano 2 ........................ 26/05/2019 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT

Salerno, la Regione stanzia 300 milioni di euro per il nuovo ospedale 3 .................................. 26/05/2019 - SALERNO.OCCHIONOTIZIE.IT

Salerno, la Regione stanzia 300 milioni di euro: ecco il progetto per il nuovo ospedale 4 ........ 25/05/2019 - WWW.LACITTADISALERNO.IT

Zambrano: «Ecco il nostro Ruggi green» 5 ................................................................................ Sanità Salerno e provincia 6 ..............................................................................................................

27/05/2019 - CRONACHE DI SALERNOCardiologia, ecco la mission 6 ...................................................................................................

27/05/2019 - LA CITTÀ DI SALERNOInchiesta sui tetti di spesa Federlab chiama De Luca 7 ............................................................

27/05/2019 - CRONACHE DI SALERNONon libero di scegliere dove curarsi 8 .......................................................................................

Sanità Campania 9 ............................................................................................................................... 27/05/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)

Autismo e cure, l' Asl approva primo elenco di professionisti 9 ................................................ 27/05/2019 - CRONACHE DI NAPOLI

Contratto medici Delegati campani insoddisfatti 11 ................................................................. 27/05/2019 - CRONACHE DI NAPOLI

Fiamme al San Giovanni Bosco 12 ............................................................................................. 27/05/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)

Le pasionarie restano in presidio «Niente voto senza l' ok del ministero» 13 ........................... 27/05/2019 - IL MATTINO

Lite familiare al San Leonardo, devastato il pronto soccorso 14 ............................................... 27/05/2019 - IL MATTINO

Policlinico della Federico II settimana chirurgica hi -tech 16 .................................................... 27/05/2019 - CRONACHE DI NAPOLI

Spari al Pellegrini, mobilitazione contro la camorra 17 ............................................................. Sanità nazionale 18 .............................................................................................................................

27/05/2019 - CORRIERE DELLA SERA - ECONOMIAAmbulatorio virtuale, il paziente non fa coda 18 ......................................................................

27/05/2019 - CORRIERE DELLA SERA«All' università ero un po' scarso Sono insonne e studio tanto» 19 ..........................................

27/05/2019 - LA VERITÀ«Eutanasia? Un errore Noi l' abbiamo fatto e io ora sono pentito»theo boerL' intervista 22 ....

27/05/2019 - CORRIERE DELLA SERA - ECONOMIAÈ finito l' intervento? Ora te lo dice un' app 25 .........................................................................

27/05/2019 - IL FATTO QUOTIDIANODoping al cervello coi farmaci legali 26 ....................................................................................

27/05/2019 - LIBEROI medici ridanno il sorriso ai piccoli 27 ......................................................................................

27/05/2019 - CORRIERE DELLA SERA - ECONOMIAIl referto si fa smart e prevede le patologie 29 .........................................................................

27/05/2019 - CORRIERE DELLA SERA - ECONOMIALa salute viene innovando E siamo in pole position 30 .............................................................

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27/05/2019

Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

Pagina 25 EAV: € 1.127Lettori: 163.650

Il cuore di Barnard

SALERNO Quando i medici del SanGiovanni di Dio e Ruggi d' Aragona diSalerno si sono trovati davanti quellaprotesi cardiaca sono sbiancati. L' avevaimpiantata sul petto di quella che alloraera una bambina Christian Barnard,autore del primo trapianto di cuore almondo. I medici hanno constatato lastraordinaria durata della valvola: più dicinquant' anni. Si vede che l' aveva acuore...

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26/05/2019 salernotoday.it

Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

EAV: € 653Lettori: 7.133

Link alla pagina web

Nuovo ospedale di Salerno: vince il progetto di Steam,Pinearq e Zambrano

La gara è servita per assegnare in unasola fase il servizio di progettazione, difattibilità tecnica ed economica,definitiva ed esecutiva ed ilcoordinamento per la sicurezza per larealizzazione del nuovo ospedale E' statapubblicata la graduatoria provvisoria delnuovo ospedale di Salerno. Adaggiudicarsi la gara, in attesa dieventuali ricorsi nei prossimi 30 giorni, è stata la progettazione firmata Steam,Pinearq e Zambrano. La gara è servita per assegnare in una sola fase il servizio diprogettazione, di fattibilità tecnica ed economica, definitiva ed esecutiva ed ilcoordinamento per la sicurezza per la realizzazione del nuovo ospedale.La paginafacebook ARCAN - Salerno Cantier&Architettura ha pubblicato il rendering delprogetto vincitore per la realizzazione del nuovo ospedale che dovrebbe sorgerenell'area tra San Leonardo e la Centrale del Latte di Salerno.

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26/05/2019 salernonotizie.it

Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

EAV: € 686Lettori: 10.300

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Salerno, la Regione stanzia 300 milioni di euro per il nuovoospedale

Dopo lo stanziamento di 300 milioni dieuro per il nuovo ospedale diSalerno, l’associazione ARCAN – SalernoCantieri e Archiettura, pubblica ilrendering del “progetto risultatovincitore del bando di progettazione peril nuovo nosocomio,firmato Steam, Pinearq e Zambrano. Loscrive il sito Anteprima24.it L’aggiudicaè provvisoria ma a meno che non cisiano ricorsi entro i prossimi 30 giorni,questo sarà il volto del nuovoRuggi”. L’area è quella ex Finmatica, tra San Leonardo e la Centrale del Latte.CLICCA QUI PER ULTERIORI APPROFONDIMENTI SUL NUOVO OSPEDALE

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26/05/2019 salerno.occhionotizie.it

Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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Salerno, la Regione stanzia 300 milioni di euro: ecco ilprogetto per il nuovo ospedale

A Salerno nasce il progetto per il nuovoospedale: ecco i particolari dopo lostanziamento di 300 milioni di euro daparte della Regione Campania. Nasce ilprogetto per il nuovo ospedale di SalernoDopo lo stanziamento di 300 milioni dieuro per il nuovo ospedale diSalerno, l’associazione ARCAN – SalernoCantieri e Archiettura, pubblica ilrendering del “progetto risultatovincitore del bando di progettazione peril nuovo nosocomio, firmatoSteam, Pinearq e Zambrano. L’aggiudica è provvisoria ma a meno che non ci sianoricorsi entro i prossimi 30 giorni, questo sarà il volto del nuovo Ruggi”. L’area èquella ex Finmatica, tra San Leonardo e la Centrale del Latte. L'articolo Salerno, laRegione stanzia 300 milioni di euro: ecco il progetto per il nuovo ospedale provieneda L'Occhio di Salerno.

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25/05/2019 lacittadisalerno.it

Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

EAV: € 534Lettori: 2.533

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Zambrano: «Ecco il nostro Ruggi green»

Insieme a Steam, Pinearq e studio Valle,la famiglia di ingegneri si è aggiudicatala gara per progettare il nuovo ospedaleSALERNO - Si è chiusa la gara per laprogettazione del nuovo ospedale diSalerno. Ad aggiudicarsi il maxi-appaltoper assegnare, in una sola fase, ilservizio di progettazione e di fattibilitàtecnica ed economica, definitiva edesecutiva, oltre al coordinamento per la sicurezza per la realizzazione del nuovocomplesso ospedaliero da 13 milioni di euro e 700 posti letto, è la cordata compostada “Steam” con “Pinearq” e “Studio Valle Progettazioni” insieme allo studio guidatodall’ingegnere Armando Zambrano. La gara per il nuovo ospedale “San Giovanni diDio e Ruggi d’Aragona” è stata indetta da SoReSa. Una firma nota nel settoreospedaliero, quella di “Pinearq”, in squadra con Steam che si è appena aggiudicataanche il concorso per il nuovo campus di Padova, ha vinto con 70,16 punti perl’offerta tecnica e 48,1 per il ribasso percentuale: 88, 31 punti totali, distaccando ilteam di Altieri di un solo punto (87,3) e “Mythos” di quattro punti (84,79). A seguire“Proger” con “Som”, “Manens Tifs” e “Lnar” (79,64 punti) e poi “PolitecnicaIngegneria” con “Nickl&Partners” e “Gnosis Progetti” (77,85 punti). EleonoraTedesco L'ARTCIOLO COMPLETO SUL GIORNALE IN EDICOLA OGGI

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27/05/2019

Argomento: Sanità Salerno e provincia

Pagina 18 EAV: € 797Lettori: 29.750

Cardiologia, ecco la mission

Un focus sulla cardiologia e sul territorioall' ospedale "Luigi Curto" di Polla volutodal primario del reparto, Silvio Saponara,per affrontare i problemi del territorio ela mission dei medici del settore nelVallo di Diano e in generale nellaprovincia di Salerno e anche inBasilicata. Al focus che è durato unaintera giornata sono intervenuti svariatiprofessionisti che hanno affrontato idiversi argomenti confrontandosi coinumerosi esperti del settore. «Daquando mi sono insediato in questo inquesto reparto -ha dichiarato Saponara-,quello che ho cercato di fare è appuntoun buon rapporto con i medici delterritorio in modo che il paziente cheviene ricoverato da noi e che poi unavolta dimesso ritorna da loro, non vengalasciato a se stesso ma che continui adavere un' assistenza nel migliore deimodi. Proprio per questo abbiamoorganizzato questo incontro coinvolgendo anche i medici di famiglia, infermieri,specialisti. Noi abbiamo illustrato cosa c' è di nuovo nella terapia dello scompensosia farmacologico e non e quello che si può fare a livello organizzativo in questazona». Numerosi davvero i partecipanti attenti ed interessati, in un' aula davverogremita. «Quello che abbiamo voluto ottenere da questo incontro -ha detto invece ildottor Antonio Mangieri cardiologo interventista-, è permettere ai medici di base diavere una maggiore conoscenza delle ultime innovazioni nel campo della cardiologiainterventista. Ciò significa fare conoscere che questa branchia della medicina nonsolo opera ma tramite degli interventi mirati risulta essere meno invasiva che hannolo scopo di minimizzare il tasso di complicanza e soprattutto di migliorare quella cheè la degenza del paziente successivamente. Nello specifico mi sono occupato diillustrare due metodiche che vengono utilizzate sia in Italia che nel resto del mondoe che sono sia la Tavi e la Matrip ovvero la sostituzione valvolare aortica transcatetere ed un sistema di riparazione della valvola mitralica sempre tramite unatecnologia mini invasiva».

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27/05/2019 La Città di Salerno

Argomento: Sanità Salerno e provincia

Pagina 5

Inchiesta sui tetti di spesa Federlab chiama De LucaMarcella Cavaliere

«Sono mesi che andiamo dicendo chenon si possono fare figli e figliastri e chenon è possibile che mentre alcune Asl,come la Napoli 1, hanno visto esaurirsiancora più precocemente il budget loroassegnato, quella di Salerno haaddirittura beneficiato, nel 2018 di fondiaggiuntivi, trovandosi ad avere oggi ladisponibilità di maggiori risorse ».Gennaro Lamberti , presidente diFederlab Italia, una delle maggioriassociazioni di categoria dei laboratori dianalisi e dei centri poliambulatoriali privati, con più di 2mila strutture associate sututto il territorio nazionale, commenta l'avvio di un inchiesta da parte della Procuracampana della Corte dei Conti sui cosiddetti tetti di spesa nella sanitàconvenzionata. «Mentre altrove, per lo sforamento del tetto di spesa, i cittadini sonostati costretti a mettere mano al portafogli per pagarsi le analisi di tasca propria -spiega Lamberti - a Salerno c'è stato chi ha continuato tranquillamente a beneficiaredei rimborsi Asl come se nulla fosse». L'Asl di Salerno - come ha scritto nel suoesposto il consigliere regionale del Movimento cinque stelle, Valeria Ciarambino ,esposto dal quale è poi partita l'inchiesta della Procura della Corte dei conticampana - non avendo applicato la trimestralizzazione dei budget «Fha sforato iltetto del danaro assegnato per le spese riguardanti analisi cliniche e quello dellealtre Asl, che diversamente, attenendosi alla normativa, ha applicato latrimestralizzazione. Questo ha comportato lo sforamento del budget di circa 2,8milioni di euro: è conseguita l'autorizzazione regionale a continuare ad accettarecampioni oltre la data di esaurimento del budget annuale». «Abbiamo più volte dettoal commissario-governatore Vincenzo De Luca - commenta dal canto suo ilpresidente di Federlab - anche per evitare scomodi quanto ingiustificatiretropensieri, che occorre praticare un analogo trattamento per i cittadini-pazienti ditutte e cinque le province campane». Per Lamberti «è giunto il momento di farechiarezza, una volta e per tutte, prima che ci pensino le autorità inquirenti. Questosquilibrio di risorse tra le diverse Asl campane va modificato in modo da garantire atutti i cittadini le stesse modalità di accesso alle cure». Secondo il presidente diFederlab, infatti, «i tetti di spesa vanno adeguati tenendo conto dei livelli essenzialidi assistenza. Noi proponiamo un tetto unico regionale di branca, uno stanziamentoeconomico che sia realmente adeguato alle necessità, che eviti disparità e che tengaconto dell'effettivo consumo delle prestazioni».

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27/05/2019

Argomento: Sanità Salerno e provincia

Pagina 7 EAV: € 787Lettori: 29.750

Non libero di scegliere dove curarsi

Affetto da sclerosi multipla non è liberodi scegliere la struttura dove potetrricevere le cure e l' assistenza migliore,tenendo anche conto che in Campaniapare non vi siano reparti dedicati a talitrattamenti. A denunciare l' accaduto èFrancesco Vitagliano, un giovane diSalerno. "Come molti di voi sanno, ho lasclerosi mulipla. - scrive Francesco in unpost sulla sua bacheca facebook - Sonosu sedia a rotelle, unica arma per noi èla fisioterapia, per non atrofizzare imuscoli. Ebbene, ho scelto di farefisioterapia in Puglia, presso laFondazione Centri Di Riabilitazione PadrePio onlus, a San Giovanni Rotondo, inprovincia di Foggia". Una scelta qella diFrancesco che non è stata operata acaso, infatti, come egli stesso spiega,pressola struttura di San GiovanniRotondo "sono i migliori e hannoesoscheletro per arti inferiorie superiori".Il problema nasce a causa dell' Azienda sanitaria locale Sa lerno e il divieto asottoporsi alle terapia fuori dalla Regione Campania. "Dopo aver perso tot mesi(senza fare terapia) l' Asl di Salerno ha detto No. Devo farla in Campania. Dove e conchi non si sà. - Precisa Francesco Vitagliano - Sono centri con poche macchine epoca esperienza. Il mio diritto secondo la legge numero 833 del '78 e la 502/92,articolo 3 septies comma 5, che stabiliscono "dette prestazioni sono erogatesecondo il principio di universalità, ossia in base alla libera scelta del cittadino suldove curarsi, secondo motivate ragioni. Le motivate ragioni in questione, si legge"potranno consistere nella maggiore stima o fiducia che l' ammalato o i suoi familiariin una struttura piuttosto che in un' altra; ovvero nella maggiore facilità diraggiungimento del luogo di ricovero, ovvero nella maggiore specializzazione edesperienza della struttura prescelta. Il diritto di libera scelta di cui è titolare l'assistito non può dunque esser sindacato dalla Asl, salvi i casi di frode alla legge"pieffe.

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27/05/2019 Il Mattino (ed. Benevento)

Argomento: Sanità Campania

Pagina 27 EAV: € 3.428Lettori: 107.296

Autismo e cure, l' Asl approva primo elenco di professionistiLuella De Ciampis

L' Asl approva un primo elenco deiprofessionisti autorizzati all' erogazionedi interventi educativi e abilitativi aisoggetti con disturbo dello spettroautistico in gestione diretta. Sono 27 lefigure inserite nella short list, cheprovvederanno a garantire il servizio sulterritorio, oltre ai tre supervisori, VirginiaCantalupo, Maria Cristina De Carluccio eSara Lamberti. Si fa riferimento a unprimo elenco, perché, per coprire l'intero fabbisogno, si renderà necessarioprocedere a un ulteriore reclutamento dipersonale specializzato, selezionato, inbase ai requisiti, da un' equipemultidisciplinare aziendale. Non èpossibile fare ricorso a personale internoper assicurare l' erogazione di taliprestazioni, in quanto, nell' organico nonesiste personale in servizio con unaesperienza e una formazione tali darendere attuabili i progetti riabilitativi,secondo le metodologie riportate dallelinee guida regionali. Per effetto dellacircolare emanata il 21 marzo dalla Regione Campania, è stato infatti revocato ilregime autorizzativo delle prestazioni indirette, rese ai bambini con spettro autistico,in favore dell' intervento riabilitativo intensivo, reso in forma diretta dal serviziosanitario nazionale. Quindi è diventato compito precipuo dell' azienda sanitaria farsicarico di un intervento riabilitativo-educativo individualizzato, più appropriato nellaprima infanzia, che prevede due o tre ore di terapia al giorno, per cinque giorni allasettimana, realizzato attraverso un approccio integrato, multiprofessionale emultidisciplinare, con programmi a vari livelli, ambulatoriale, scolastico e neicontesti di vita del bambino, oltre che con prestazioni rivolte, quando è necessario,anche ai componenti del nucleo familiare. Provvedimenti questi, che danno lasicurezza dell' erogazione dei servizi e che ben si coniugano con una maggioresensibilizzazione delle istituzioni e della comunità alle problematiche dell' autismo,in sintonia con la sentenza del giudice del Tribunale di Benevento, Claudia Chiariotti,che ha riconosciuto il diritto alla continuità e l' intensificazione del trattamento Aba,

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a un ragazzo in età adolescenziale. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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27/05/2019

Argomento: Sanità Campania

Pagina 7 EAV: € 802Lettori: 29.750

Contratto medici Delegati campani insoddisfatti

NAPOLI (ren.cas.) - I rappresentanticampani dei sindacati medici tornanoinsoddisfatti dalla "due giorni" tenutagiovedì e venerdì scorsi a Roma nellasede dell' Aran per la trattativa sulrinnovo del contratto di categoria2016-2018. Della delegazione fannoparte il presidente nazionale delsindacato Cimo Giorgio Quici e ilsegretario regionale della stessa siglaAntonio De Falco. In sostanza, non solonon si è risolto nulla, ma ci ono segnalinegativi. Anzitutto, gli aumentiavrebbero decorrenza da aprile 2018anziché, come chiesto dai rappresentantidei medici, da gennaio 2018. Il personaledovrebbe ricevere il 3,48% in più sulsalario, al momento è più verosimile chequesta percentuale si fermi al 3% e chearrivi a regime solo con decorrenza dal1° gennaio 2019. E queste penalizzazionieconomiche potrebbero anche starci, sefossero accompagnate da qualche apertura sulle condizioni di lavoro, ma dall'incontro di Roma non è emersa invece nessuna novità positiva su punti come ilrecupero delle ferie arretrate (problema particolarmente grave per i medicicampani) e l' aggiornamento professionale. E sui trasferimenti, stando a quanto èemerso dal summit, la pubblica amministrazione punta ad avere le mani libere. Maad ogni modo, niente è ancora stato messo nero su bianco. L' unico aspetto positivoè che la trattativa è ripresa dopo 5 mesi di stop. Le parti si sono aggiornate a datada destinarsi: in linea di massima, gli incontri dovrebbero avere cadenzasettimanale. La Ragioneria generale ha riconosciuto che alcune Regioni fra le qualila Campania - devono stanziare i soldi necessari per gli aumenti: i medici, anzichéricevere lo stesso aumento di tutti i dirigenti del pubblico impiego, intorno al 3%,hanno avuto solo il 2%. Nei mesi scorsi i sindacati di categoria hanno scritto algovernatore Vincenzo De Luca chiedendogli conto di questa situazione.

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27/05/2019

Argomento: Sanità Campania

Pagina 5 EAV: € 566Lettori: 29.750

Fiamme al San Giovanni Bosco

NAPOLI - Ennesimo grave episodio all'ospedale San Giovanni Bosco. Ieri nellastanza numero 3 del reparto di Medicinasi è innescato un principio di incendio,causato dal cortocircuito di una presaelettrica. Nella stanza erano presenticinque pazienti, tre dei quali legati allebombole di ossigeno. L' episodio si èverificato alle 10 del mattino. Neltentativo di spegnere la luce sul letto diuno dei degenti, dalla presa in questioneè cominciato ad uscire del fumo nero,pochissimo tempo dopo seguito dafiammelle. Per Condanna l' accadutoMarco Esposito (nel riquadro), segretarioterritoriale NurSind Napoli. " Il personaledel reparto di Medicina, attivando tuttele procedure ed evacuando prontamentela stanza, ha dato prova di grandeprofessionalità, a dimostrazione diquanto abbiamo sempre sostenuto,considerato che, per ironia della sorte, l'episodio si è verificato nel "reparto delle formiche". Il San Giovanni Bosco versa inuna situazione difficile che richiede grande impegno da parte di tutti, a tutela delcittadino, ma anche per creare condizioni di lavoro adeguate che oggi mancano all'appello. L' episodio di ieri mattina", conclude Esposito "è conseguenza del degradoimbarazzante in cui versa l' ospedale, non più tollerabile per i cittadini. I lavori diristrutturazione devono partire subito, bisogna dare a questo la massima priorità".

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27/05/2019 Il Mattino (ed. Benevento)

Argomento: Sanità Campania

Pagina 25 EAV: € 2.955Lettori: 107.296

Le pasionarie restano in presidio «Niente voto senza l' okdel ministero»

A SANT' AGATA PROSEGUE LAMOBILITAZIONE COMINCIATA A MARZOPER IL SALVATAGGIO DELL' OSPEDALE LAPROTESTA Giuseppe Piscitelli Lo avevanodetto fin dall' inizio della loro protesta eavevano invitato l' elettorato a imitare illoro esempio. Ieri, giorno delle elezioniamministrative ed europee, hannotenuto fede al loro proposito: le«pasionarie» del comitato civicospontaneo «Curiamo la vita», insieme ailoro familiari e attivisti, non si sonorecate alle urne. Attendono l'ufficializzazione ministeriale dell' ok allavariante al piano ospedaliero al decretonumero 41 del 9 maggio, firmato dalcommissario alla sanità Vincenzo DeLuca, che salva il «Sant' Alfonso Mariade' Liguori». Fino ad allora rimarranno inpresidio. Anche ieri, per il 58esimogiorno consecutivo, malgrado la pioggiae il clima tutt' altro che primaverile, sonorimaste sotto la tenda della ProtezioneCivile di Airola, dal 30 marzo diventata laloro seconda casa, di fronte all' ingresso principale dell' ospedale. La presidenteMena Di Stasi, Michela Ottobre, Giuseppina De Masi, Margherita Rossano, con EmilioIannotta e Giovanni Maddaloni, hanno rivolto l' invito con una foto postata sui socialindossando una maglietta bianca con le scritte, in nero, «Curiamo la vita» e, inrosso, «Io non voto». Nell' immagine manca una delle «pasionarie»della prima ora,Stella Truocchio. «Nessun problema, la X della mia preferenza è messa su unagrande lista: Articolo 32 della Costituzione, il diritto alla salute». «Si ricomincia da 3:ospedale, completamento della Fondovalle Isclero, rotonda alle Cinque Vie. Il nonvoto è una nostra scelta», ha scritto Di Stasi sui social. © RIPRODUZIONERISERVATA.

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27/05/2019

Argomento: Sanità Campania

Pagina 31 EAV: € 3.947Lettori: 107.296

Lite familiare al San Leonardo, devastato il pronto soccorso

CASTELLAMMARE Fiorangela d' AmoraLite familiare in ospedale e raid punitivoal pronto soccorso con porte sfasciate evetri rotti. Sabato sera di ordinaria folliaal piano terra del San Leonardo diCastellammare. A scatenare l' inferno trapazienti e medici sono stati tre uominiintervenuti in una lite tra ex coniugi. ILRACCONTO Questi i fatti. Sabatopomeriggio il figlio 14enne di una coppiaviene ricoverato in ortopedia. Con lui c' èla mamma. I genitori sono separati equando arriva il padre, un 40enne diCastellammare, comincia un diverbio trai due. L' uomo aggredisce la donna chepoco dopo decide di scendere al prontosoccorso per farsi refertare. Lo stesso fal' ex marito. Divisi in stanze diverse igenitori del 14enne restano al pianoterra per essere medicati, fin quandonon arrivano tre uomini. Sono i parentidella donna, che intanto erano statiallertati per quanto accaduto. La liteverbale avviene all' esterno del repartodove vengono registrati i degenti. Ma dalle parole si passa subito ai fatti e il 40ennenel tentativo di sfuggire alla furia dei tre si chiude nel triage. La stanza è chiusa achiave, ma non è un deterrente abbastanza forte per fermare i tre uomini. Uno diloro riesce a buttare a terra la porta e una volta dentro cominciano a sferrare calci epugni, rompendo il vetro del front office. L' arrivo di una voltante della polizia, già inzona per un altro intervento, evita il peggio. I poliziotti assieme alle guardie giuratefermano la feroce lite, dividono i contendenti e riportano ordine. Ieri mattina incommissariato il primo dirigente Vincenzo Gioia ha raccolto la denuncia della donnanei confronti dell' ex marito: per lui l' accusa è di maltrattamenti in famiglia. Per i treparenti della donna invece si formulerà l' accusa di danneggiamenti. Per capire leresponsabilità del gruppo, gli agenti stanno visionando le telecamere dell' ospedale.Sotto choc il figlio della coppia che oltre al ricovero per una ferita ortopedica haassistito all' aggressione della madre. Una vicenda che riporta alta l' attenzione sullasicurezza all' interno dell' ospedale. «La prontezza delle forze dell' ordine e delle

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guardie giurate ha evitato il peggio - commenta Raffaele Amodio coordinatoreaziendale Fsi-Usae - anche i medici hanno proseguito il loro lavoro senza arrecareproblemi ai pazienti. Un' ondata di barbari frenata dalla sicurezza potenziata inospedale proprio dalla direzione sanitaria». Chiede invece che gli uomini che hannodanneggiato il pronto soccorso risarciscano i cittadini il consigliere regionale deiVerdi Francesco Emilio Borrelli. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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27/05/2019

Argomento: Sanità Campania

Pagina 32 EAV: € 1.504Lettori: 107.296

Policlinico della Federico II settimana chirurgica hi -tech

Da oggi e per tutta la settimana sisvolgerà, per la prima volta al PoliclinicoFederico II, diretta dal professorFrancesco Corcione, la Scuola diChirurgia Laparoscopica Avanzata dellaSocietà Italiana di Chirurgia. 50 chirurgiprovenienti da tutta Italia assisterannoagli interventi collegati da una salamultimediale, potendo approfondireconoscenze tecniche ed anatomiche intempo reale. Verranno eseguiti eteletrasmessi 20 interventi di chirurgiaavanzata laparoscopica (stomaco, colon-retto, pancreas, surrene), dall' equipedel Policlinico e da chirurghi di famamondiale presenti. Tutte le sale sonoattrezzate con le più moderne tecnologie3D.

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27/05/2019

Argomento: Sanità Campania

Pagina 5 EAV: € 748Lettori: 29.750

Spari al Pellegrini, mobilitazione contro la camorra

NAPOLI (ri.spa.) - Quanto accadutovenerdì scorso all'ospedale Pellegrini hascosso il mondo della sanità napoletana.Nel pronto soccorso del nosocomio dellaPignasecca si sente ancora l'eco deiproiettili sparati in piena notte da unuomo, intenzionato a concludere la suaspedizione punitiva. Medici, infermieri eoperatori sanitari si sonoimprovvisamente sentiti tutti minacciatida quest'onda di violenza cheimperversa in città, che non harisparmiato nemmeno la croce rossa. Edè per gridare tutti insieme Stop allacamorra, che oggi alle 12 al Pellegriniavrà luogo un flash mob di protestacontro i malviventi artefici del clima ditensione che da settimane avvolgeNapoli. Un gesto forte, che intendeandare oltre la giornata di oggi. La Fialsdell'ospedale San Paolo si è infattimobilitata, chiedendo al commissariostraordinario dell'Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva di applicare dieci proposte per tutelareil personale sanitario dei presidi ospedalieri della città. Dall'aumento del numero diguardie giurate all'istituzione di telecamere interne ed esterne ai pronto soccorso, isindacalisti intendono sensibilizzare dirigenti e cittadinanza sul tema della violenzanegli ospedali. Il messaggio che si intende lanciare è che la camorra non è solo losparo di un'arma da fuoco. Abusi di potere, clientelismo, privilegi, sprechi di denaropubblico e corruzione: anche questa è camorra. Così come quella parte dipopolazione violenta che molto spesso indirizza la sua aggressività verso ilpersonale sanitario, trattato alla stregua di un capro espiatorio di un sistema chenon funziona e che non viene fatto funzionare, afferma Raffaele Pavone, Rsudell'ospedale San Paolo.

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27/05/2019

Argomento: Sanità nazionale

Pagina 27 EAV: € 24.093Lettori: 869.509

Ambulatorio virtuale, il paziente non fa coda

Un filo diretto sicuro tra paziente especialista. È la soluzione che la startupdel Politecnico di Milano Welcomedicineha sviluppato con l' Associazione mediciendocrinologi, che raggruppa oltreduemila dei circa 5.000 specialistiitaliani: «Ci occupiamo in particolare dimalattie croniche come diabete opatologia tiroidea - spiega il presidenteVincenzo Toscano - che portano unnumero elevato di pazienti nelle sale d'attesa per risolvere problemi anchequotidiani: per diminuire le code èfondamentale attivare sistemi informaticidi supporto. Oggi riceviamo centinaia diemail e messaggi che ci impongono unaconsulenza non retribuita e ai pazientiun sistema non sicuro a livello di privacye dati sensibili». Così, per«professionalizzare» molte delle attivitàche il medico effettua a favore deipazienti e di migliorare l' interazione èstata avviata la realizzazione di unambulatorio virtuale per l' endocrinologia. La piattaforma web di teleconsultopropone ai pazienti una serie di servizi gratuiti: uno spazio cloud per conservareonline la documentazione sanitaria, un servizio di reminder per annotare visite eterapie, un canale attraverso cui dialogare con la segreteria, un servizio dimessaggistica per ricevere avvisi e documentazione dai medici. I professionisti, aloro volta, possono usufruire di uno spazio cloud dove conservare le schede clinichedei pazienti, di un' agenda online relativa alle prestazioni svolte attraverso lapiattaforma, di uno strumento di networking per condividere casi clinici con colleghi.Inoltre, la piattaforma dispone di servizi a pagamento che il paziente può attivarecon tariffe stabilite dal clinico, come il consulto medico o la video-visita. AggiungeToscano: «Abbiamo integrato nel sistema la nostra "Endowiki", la più grandeenciclopedia multimediale dell' endocrinologia clinica, alla quale i pazienti possonochiedere qualsiasi informazione relativa alla patologia, anche le più semplici». G.Cimp.

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27/05/2019

Argomento: Sanità nazionale

Pagina 32 EAV: € 71.003Lettori: 725.830

«All' università ero un po' scarso Sono insonne e studiotanto»

GIANNA FREGONARA

L' INTERVISTA MAURO FERRARI Il nuovocapo della ricerca scientifica in Europa:mia figlia missionaria dei mormoni L'appuntamento telefonico è per le 11: aHouston, Texas, però sono le 4 delmattino. Superato l' imbarazzo dichiamare un numero fisso in piena notte,si scopre che per Mauro Ferrari, friulano,sessant' anni a luglio e da dieci giorninominato presidente dell' EuropeanResearch Council (Erc), è normale esserein attività a quest' ora: «Dormo poco dasempre e le idee migliori mi vengono lamattina presto. Per anni ho cercato dicurare questa che credevo una malattiadel sonno, ora ne approfitto». Saràanche per via dell' insonnia che questoscienziato, partito 38 anni fa dallaperiferia di Udine per Berkeley con unaborsa di studio, è riuscito a comporre uncurriculum accademico e professionalechilometrico: direttore del dipartimentodi Ingegneria biomedica alla Ohio StateUniversity, consulente del National Cancer Institute a Bethesda, dove ha diretto illancio del programma federale Usa in nanotecnologia applicata al cancro, poiprofessore di nanomedicina e di terapie sperimentali, infine presidente eamministratore delegato al Methodist Hospital Research Institute, negli ultimi diecianni. Dal 1° gennaio 2020 sarà al vertice dell' agenzia che distribuisce le più ricche eprestigiose borse ai ricercatori europei: un bilancio che sarà di 16,6 miliardi di europer i prossimi sette anni. «Come ci sono riuscito? Dormo poco e ho avuto più tempodegli altri per studiare», scherza al telefono. Intanto però la sua giornata non siconcluderà tanto presto. «Stasera suono, in un locale qui a Houston con Johnny Boye Milton Hopkins, è un appuntamento settimanale». Da quando è arrivato a Houstonha riscoperto il sax, si è messo gli stivali da cowboy e ha preso lezioni di blues.Professore, come è che dopo 38 anni negli Stati Uniti ha scelto di tornare in Europa?«È il momento giusto. Da febbraio ho lasciato il vertice del Methodist Research

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Hospital: ero arrivato che il centro era appena nato e in dieci anni è diventato unodei principali enti di ricerca medica con duemila dipendenti e ricercatori cliniciaccreditati, più di mille protocolli in tanti settori della medicina, e investimenti diricerca di centinaia di milioni di dollari. Ora voglio mettermi al servizio degliscienziati europei e penso che si possa fare anche in Europa quello che più in piccoloho avuto l' opportunità di fare negli Stati Uniti». Che cosa vorrebbe cambiare nellaricerca europea? «Non credo che la prima cosa da fare sia cambiare la filosofia dell'Erc: i finanziamenti vengono attribuiti in base al merito scientifico, non sono iburocrati ma gli scienziati che decidono in base alla loro esperienza come distribuirei fondi; le idee poi vengono dai ricercatori, non sono dettate dall' alto: sono loro adire su cosa vogliono lavorare. E infine la grande ricchezza strategica europearisiede nel fatto che nel programma sono compresi tutti i tipi di scienza: dallamatematica alla biologia, alle scienze sociali, alle materie classiche, le cosiddettehumanities . È la diversità dei saperi ai quali si riconosce uguale dignità: questa è lagrande forza dell' Europa, il sostrato da cui veniva Leonardo, artista e ingegnere. Hopensato che questo incarico fosse irresistibile». Come è diventato scienziato equando ha capito che la scienza era la sua passione? «All' università non ero unostudente eccezionale, anzi forse ero un po' scarso. Non ero svogliato ma distratto,volevo anche fare altro: ero giocatore di basket, mi sono dovuto fermare dopo unincidente che mi ha costretto ad un anno di riabilitazione. Dopo il liceo mi ero iscrittoad Astronomia a Padova, ma intanto tentavo anche la carriera da allenatore.Studiavo ma non riuscivo a frequentare i laboratori, così al terzo anno sono passatoa Matematica per non perdere l' anno. Me la cavavo, prendevo 22, 23 agli esami. Eroil primo della mia famiglia che andava all' università e questo crea una grandeinsicurezza, ansia di riuscire, uno stress che si ripercuoteva sul profitto». Poi però siè messo a studiare ed è andato a Berkeley? «Alla fine sono riuscito ad avere unaborsa di studio per Berkeley per fare una tesi sulla relatività e la cosmologia. Erostato negli Stati Uniti e mi era piaciuto, volevo provarci. Mi ero appena sposato eavevo venduto la mia 127 per pagare il biglietto a mia moglie, eravamo partiti all'avventura. Letteralmente non avevamo un dollaro. Ma ho capito che volevo restaree che dovevo studiare. E ce l' ho fatta. Mi hanno finanziato il master e il Phd. Non c'era posto ad Astronomia ma ad Ingegneria: mi sono "riconvertito" e non me lo sonolasciato scappare». Dunque flessibilità e grande lavoro. «Sì, diciamo che mi sonotirato su le maniche. Poi mi hanno assunto come professore in Scienza dei materiali,pensavo di avercela fatta. Sono arrivati i figli, prima Giacomo che oggi lavora aSeattle e poi due gemelle Kim e Chiara che fanno le disegnatrici di cartoni animati.Ma mia moglie si è ammalata di tumore. Marialuisa è morta in un anno a mezzo.Aveva 32 anni. Un momento terribile, credevamo di poterci finalmente vivere la vitae invece... la morte, la sofferenza, i figli piccoli». E come ce l' ha fatta? «Durantequei mesi in cui sapevamo che non c' era niente da fare, bisognava dare un senso atanto dolore. Ho scoperto che per il cancro ci sono tante medicine disponibili ma cheil problema è come farle arrivare alle cellule malate e solo a quelle senza uccidereanche quelle sane. Lì ho capito che si poteva fare qualcosa con le nanotecnologie: iofacevo modelli matematici per microchip. Ma un' intuizione non fa una scoperta, cisono voluti anni e tanti fallimenti per arrivare ai risultati». Lei non è neppure un

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medico. «No, le ultime nozioni di biologia erano ferme alla seconda media, ma difronte ai problemi bisogna fare l' inventario di quello che si ha. Nel 2002 l' Istitutonazionale dei tumori americano mi chiama per organizzare un programma federaleper sviluppare nuovi farmaci antitumorali. Non sono uno specialista ma possomettere insieme, proprio perché ho diverse formazioni, i talenti per far partire lostudio, che è stato il più grande del mondo. Oggi quasi il 10 per cento dei farmacitumorali contengono scoperte fatte durante quegli anni». Ha mantenuto i rapporticon l' Italia? «Non solo tifo ancora Udinese, oltre che il Milan per via di Rivera, ma inquesti anni sono tornato tutti i mesi a trovare mia mamma Flavia, che oggi ha 85anni. Dopo la morte di Marialuisa ho rincontrato Paola, anche lei friulana, checonoscevo dall' infanzia. Ci siamo sposati e abbiamo avuto due gemelle. Ilaria, che èingegnere, e Federica che è diventata, devo dire non senza mia sorpresa, unamissionaria dei mormoni». Lei è religioso? «Sì, sono cattolico, ma qui a Houstonfrequento anche la chiesa metodista di Saint John downtown». Nel 2013 in Italia leivenne indicato per guidare la commissione ministeriale su Stamina, ma disse: «È ilprimo caso importante di medicina rigenerativa in Italia», e non se ne fece niente.«Dissi che non ero né a favore né contro, perché semplicemente non avevo ancorafatto la mia indagine. Mi si gettarono contro con furore. Non ebbi mai nessuncontatto con Stamina, non avrei mai dato quella cura a un malato. Ma ero venuto inItalia a mie spese ed ero andato a parlare con le famiglie dei malati chemanifestavano davanti al Parlamento, volevo farmi un' idea del perché fossero lì. Lacosa fece scalpore, per me era normale». Per quanto riguarda l' Erc, l' Italia ha moltiricercatori che ottengono i finanziamenti, ma pochi che li «spendono» in patria, glialtri lavorano all' estero. Come può cambiare? «La mobilità nella scienza non è unmale, anzi, così come la diversità di culture è una ricchezza. Noi scienziati nondobbiamo temerla».

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27/05/2019

Argomento: Sanità nazionale

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«Eutanasia? Un errore Noi l' abbiamo fatto e io ora sonopentito»theo boerL' intervista

alessandro rico

A colloquio con l' ex membro dell'autorità di vigilanza in Olanda «Abbiamosbagliato a liberalizzarla: è nata unacultura di morte» Theo Boer è unostudioso di etica olandese. Ha fatto partedella commissione di controllo sull'applicazione della legge sull' eutanasia.Avendo visto da vicino i risultati dellalegalizzazione della «dolce morte» inOlanda, si è reso conto che liberalizzarlaè stato uno sbaglio. Ecco perché, oggi, ilprofessor Boer invita l' Italia a noncommettere lo stesso errore dei PaesiBassi.Professore, come si è arrivati allalegalizzazione dell' eutanasia inOlanda?«Il dibattito da noi è cominciatoabbastanza presto, nel 1969».Cosa èsuccesso?«Che negli anni Settanta eOttanta ci furono vari casi giudiziari, incui medici che avevano praticato l'eutanasia furono assolti, perché avevanoagito in situazioni d' emergenza».E inseguito?«Nel 1985, il ministero dellaGiustizia e la Reale associazione dei medici olandesi si accordarono affinché i medicinon potessero essere perseguiti penalmente se agivano in base a una serie diregole».Quali?«Che la richiesta provenisse da un paziente capace di intendere evolere e soffrisse in maniera insopportabile e inguaribile, che ci fosse un secondoconsulto di un altro dottore e che si seguisse un preciso protocollo medico perpraticare l' eutanasia».L' approvazione della prima legge a quando risale?«Al 1994.Una legge più ampia è del 2002. Ma i criteri sono rimasti sostanzialmente inalteratirispetto al 1985. E fortunatamente gli abusi sono ancora punibili e l' eutanasia ègiustificabile solo in casi eccezionali».Chi si opponeva all' approvazione della leggeche cosa obiettava?«La Chiesa cattolica riteneva che l' eutanasia non potesse maiessere giustificabile. Le principali chiese protestanti, invece, ammettevano che l'eutanasia fosse moralmente lecita in alcuni casi, ma che approvare una leggeavrebbe condotto alla sua normalizzazione». E avevano ragione?«È esattamente

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quello che è successo».E lei, da membro della commissione di controllo sullasomministrazione dell' eutanasia, quando ha capito che approvare quella legge erastato un errore?«In realtà ero stato scettico fin dall' inizio, ma da democratico avevoaccettato l' approvazione della legge in quanto risultato di un processo democratico,per l' appunto».La legge però era sbagliata.«Credo che il legislatore avrebbe dovutoincludere criteri molto più stringenti».Quali, ad esempio?«Lo stadio terminale dellamalattia. Ma forse...».Forse?«Forse non avremmo mai dovuto legalizzarla, l'eutanasia».Perché?«Perché l' offerta tende a creare la domanda».Una «domanda» dimorte?«Diciamo che una legge sull' eutanasia non rappresenta mai la fine delletante discussioni. Piuttosto, è l' inizio di rivendicazioni e pratiche ancora piùradicali».Quindi, si può affermare che la legge sull' eutanasia sia diventata unamaniera di legalizzare l' uccisione degli «inutili»?«Sì e no».Ci dica prima perchéno.«No, perché credo che praticamente nessuno difenderebbe l' eutanasia comemezzo per liberarsi di una persona».E perché sì invece?«La gente potrebberichiedere l' eutanasia perché si sente disperata o di troppo. Ed entrambe le cosesono veicolate dalle discussioni mediatiche».Chi difende l' eutanasia, assicura che ilcriterio del consenso esplicito da parte di un individuo capace di intendere e divolere viene sempre rispettato. Lei, in base alla sua esperienza, può confermarlo?«Ingenere è così. Anche se alcuni sondaggi anonimi indicano che un piccolo numero dipazienti, forse 100 sui 7.000 che ottengono l' eutanasia ogni anno, la subisconosenza averla richiesta».Veramente?«Sì, ma bisogna dire che questo numero non stacrescendo e che si tratta di pazienti che morirebbero comunque entro pocotempo».Non è un fatto preoccupante?«Quello che io trovo più preoccupante, inrealtà, è il numero di sedazioni palliative che vengono praticate».Cioè?«Indurre ilcoma in un paziente senza fornirgli nutrizione e idratazione».Accadespesso?«Accade a circa 30.000 pazienti ogni anno».Addirittura 30.000 pazienti?«Sì.E in assenza di una procedura per l' accertamento del consenso simile a quellanecessaria all' eutanasia attiva, perché ci si aspetta che il paziente muoia per la suamalattia e non a causa della sedazione».E non è così?«Credo che in un numerosconosciuto ma consistente di casi, la sedazione palliativa funga da "eutanasialenta"».C' è qualche caso in particolare che l' ha colpita?«Ne ho visti a migliaia...».Ce ne racconti qualcuno.«Be', quelli che mi spezzano più il cuore sono i pazienti chechiedono l' eutanasia non solo perché sono malati, ma a causa di solitudine,disperazione, cinismo o pressioni da parte dei familiari».Ci sono persino pressioni daparte dei familiari?«Tutto ciò contribuisce a creare una cultura della disperazione, incui ci si arrende troppo presto e ci si scorda della maniera di affrontare la sofferenzae la non autosufficienza».Nei Paesi Bassi è ancora proibita l' eutanasia per i minori di12 anni. A suo parere, prima o poi la legalizzeranno?«No. Per varieragioni».Quali?«Primo, perché l' eutanasia è il frutto di un compromesso moltofragile. Se cominciamo a cambiare una cosa, arriveranno altri a chiedere di cambiarequalche altro punto, il che ci ripiomberà in infinite discussioni».E poi?«I minori di 12anni non sono in grado di esprimere adeguatamente il loro consenso».Scusi, quandone hanno compiuti 12 anni lo diventano?«Dodicenni molto malati per me sono ingrado di prendere una simile decisione. Peraltro, finché non hanno 16 anni, ènecessario l' assenso dei genitori. In ogni caso non c' è bisogno di abbassare ancora

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l' età: in 16 anni, c' è stato un solo caso di eutanasia su un dodicenne, perché lecure palliative per i bambini sono di alto livello».E l' eutanasia sui pazienti malati diAlzheimer?«Capita circa 150 volte ogni anno, ma per lo più sono pazienti in grado diintendere e di volere».E quelli che non lo sono?«La possono ottenere in virtù deltestamento biologico. Capita due o tre volte l' anno». Questo non lapreoccupa?«Diciamo che ho fiducia nel fatto che i medici continueranno a nonuccidere pazienti che non si rendono nemmeno più conto di cosa sia l'eutanasia».Ecco, i medici. Il caso di Vincent Lambert in Francia non dimostra che l'eutanasia, anziché essere il trionfo dell' autonomia, si trasforma in una decisionepresa da un comitato di esperti?«Temo che sia così. La piena autonomia è un mito. Icomitati dovranno decidere, i dottori dovranno verificare, eccetera...».In che misurail materialismo e l' efficientismo economico, per cui anziani e malati sono concepiticome un peso, contribuiscono a rendere l' opinione pubblica favorevole all'eutanasia?«Credo in larga parte. Ma la cosa agisce lentamente e in modoinosservato». Che intende dire?«Alcuni malati o alcune persone più anziane chechiedono l' eutanasia potrebbero non rendersi conto di aver interiorizzato quellaconcezione della società, secondo cui certe vite sono un fardello anziché unarisorsa».Secondo lei sono solo le persone religiose che si oppongono all'eutanasia?«Nessuna società può permettersi di organizzare l' uccisione dei suoicittadini. E questo non ha niente a che fare con la religione, ma con il compito cheha lo Stato di proteggere la vita».Il suicidio assistito pone gli stessi problemi dell'eutanasia attiva?«Sono entrambi problematici, ma io favorirei la scelta checomporta il minor coinvolgimento possibile dei dottori».Capita di frequente chepazienti depressi abbiano accesso all' eutanasia?«Nei Paesi Bassi, circa 80 pazienticon diagnosi psichiatriche ricevono l' eutanasia ogni anno. E il numero è andatoaumentando negli ultimi anni, anche se circa il 90% delle richieste di questo tipo dipazienti viene respinto».L' eutanasia sui depressi non le pare un' altra deriva?«Idottori infatti sono diventati molto più restrittivi in questi casi. Come potrebberoessere sicuri che quel paziente sia incurabile? Un paziente depresso è davverocapace di intendere e di volere? E l' eutanasia su questi pazienti non alimenta ladisperazione, contribuendo ad accrescere il problema, anziché a risolverlo?».LaCorte costituzionale italiana ha dato tempo al nostro Parlamento fino a ottobre perapprovare una legge sul fine vita. In caso contrario, saranno gli stessi giudici adabolire il reato di aiuto al suicidio. Crede che l' opinione pubblica italiana e i politicidebbano temere il «piano inclinato» sul quale la legalizzazione dell' eutanasia rischiadi mettere la società?«Sì, credo proprio che dovrebbero. Guardate l' Olanda echiedetevi: è qui che vogliamo arrivare tra 20 anni?».

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27/05/2019

Argomento: Sanità nazionale

Pagina 27 EAV: € 23.338Lettori: 869.509

È finito l' intervento? Ora te lo dice un' app

L' ospedale del futuro? Automatizzato edigitale». Per Francesco Magro, direttoreoperativo dell' IRCCS Istituto OrtopedicoGaleazzi di Milano è questa l' immagineche meglio descrive l' evoluzione hi techdel sistema sanitario. Una rivoluzione incui l' istituto milanese, centro diriferimento per le malattie dell' apparatolocomotore, gioca un ruolo di primopiano grazie a una serie di progettiinnovativi il cui comune denominatore èla tecnologia. «La digitalizzazione deidati clinici e il più recente utilizzo delletecnologie mobili hanno trasformato l'ospedale. Oggi abbiamo cartelle clinicheinformatizzate e app per la prenotazionedi servizi o per la ricezione di referti».Cliniche, policlinici e aziende ospedalierestanno diventando smart con vantaggievidenti per i pazienti e per le lorofamiglie. Tra i tanti progetti insperimentazione all' ospedale Galeazzi c'è, ad esempio, il FastTrack per ilpaziente che effettua l' intervento di protesi di anca e ginocchio. Si tratta, in breve,di un percorso di recupero veloce. «Viene vissuto - dice Magro - come un servizioaddizionale, un percorso adattato alle singole necessità. Il paziente è contento ditrascorrere meno tempo ricoverato e dal punto di vista della struttura ospedalieraaccorciamo i tempi di degenza alleviando la struttura da costi inutili». C' è poiNaviCare, la bussola per smartphone, un' app per orientarsi all' interno dell'ospedale e che supporta i pazienti e i familiari dando dritte su come raggiungere ivari reparti. Tra le innovazioni recenti anche il Family Board. «Un complesso sistemadi gestione delle sale operatorie che rileva automaticamente, grazie ad antenne, glispostamenti dei pazienti durante il flusso operatorio e comunica ai familiari tramitepc, smartphone e tablet a che punto dell' intervento è arrivato il proprio caro»,conclude Magro. Diana Cavalcoli.

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27/05/2019

Argomento: Sanità nazionale

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Doping al cervello coi farmaci legaliChiara Daina

sanità ko - Come aumentare l'intelligenza Potenziare laconcentrazione, migliorare la memoria eazzerare la fatica per lavorare fino a 20ore consecutive. In pratica dopare ilcervello. Senza stupefacenti, maattraverso l' uso di integratori, ormoni efarmaci legalissimi. Come quelli percurare il disturbo da deficit dell'attenzione, la narcolessia, l' ansia o l'alzheimer. Una cosa che sta diventandopericolosamente normale tra gliscienziati della Silicon Valley, i medici, ipiloti, e gli studenti universitariamericani ed europei. All' università diOxford, per dire, nel 2016 il 15,6% deglistudenti ha assunto queste sostanze. Afare il punto sul brain enhancement, cioèla cultura del potenziamento cognitivo èil libro della giornalista Johann RossiMason: "Cervello senza limiti" (Codiceedizioni). Queste smart drug avendobisogno di una prescrizione medica sonoacquistate online o nel mercato nero con notevoli rischi. Tra l' altro, scrive lagiornalista, poco si sa sugli effetti collaterali di questi farmaci sui soggetti sani. Sucervellosenzalimiti.it, Rossi Mason ha lanciato anche un sondaggio online perindagarne il consumo in Italia.

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27/05/2019

Argomento: Sanità nazionale

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I medici ridanno il sorriso ai piccoli

Per ricostruire il volto dei piccoli africani,bisogna attendere che dall' Italia arriviEmergenza Sorrisi. È la nona missione inBenin a cui partecipano chirurghi,anestesisti e infermieri della Ong romanafondata da Fabio Abenavoli, attiva anchein Iraq, Afghanistan, Burkina Faso, Benin,Congo, Guinea, Somalia e Libia e che haal suo attivo 4.624 interventi. Sono tra leeccellenze della medicina nazionale,come Mario Altacera, dirigente medicopresso la Uoc di chirurgia maxillo-facciale dell' ospedale Miulli di Acquavivadelle Fonti, in provincia di Bari, eGianpaolo Tartaro, professore ordinariodella stessa disciplina all' UniversitàVanvitelli di Napoli o specialisti brasilianicome il chirurgo plastico Sinezio DeSouza Filho, che confida: «Prego emedito prima di indossare camice emascherina». L' appuntamento è perlunedì 13 maggio all' ospedale diAbomey Calavi. Il primo screeningavviene lì, in ambulatorio. I volontari si portano dietro valigie cariche di bisturi,laringoscopi, farmaci, siringhe, garze, tubi e cannule, perché nelle strutture localiscarseggia anche il materiale sanitario più elementare. A quelle latitudini è così:stanno organizzando un crowdfunding per inviare una sala chirurgica in BurkinaFaso, ma servono 50mila euro per il trasporto. Il presidente della filiale beninese,Eustache Akoto, va di villaggio in villaggio a sensibilizzare i capi tribù perchéconvincano la popolazione a curare i propri figli. La notizia si diffonde attraverso laradio e la tv: quell' operazione sarà l' unico modo per non far morire i bimbi diinfezioni polmonari. O per evitare la loro soppressione violenta. «Non trattateli comese avessero il malocchio, non emarginateli»: la prima raccomandazione delleautorità a proposito dei bambini nati con la labiopalatoschisi - detta volgarmente«labbro leporino» - è una regola di convivenza civile. Le cause reali della patologiasono genetiche, alimentari, ambientali. Eppure chi ne è colpito finisce marchiato avita perché le malformazioni sono interpretate come il segno di una colpa, deigenitori o della loro famiglia o tribù. Non si cancellano per non far infuriare

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ulteriormente le divinità, sentenziano gli stregoni che praticano il vudù. Ma intanto sinascondono i figli alla vista degli altri, senza mandarli a scuola. Privati del futuro,respinti da tutti. Perciò rischiano la vita, come la piccola Victoire, di un anno e seigiorni, alla quale però viene suturato il labbro superiore, per la gioia e la speranza disua mamma: «Forse capiranno che non si tratta di un fatto mistico». Era sbiancataquando le avevano detto che non è prudente operare pazienti così piccoli. Ma l'alternativa sarebbe stata terribile. La sera prima dell' intervento mi sussurra: «Miavevano detto di gettarla». Su chi volesse imporglielo, preferisce tacere, anche sespalanca gli occhi dal terrore. A.M. riproduzione riservata.

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27/05/2019

Argomento: Sanità nazionale

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Il referto si fa smart e prevede le patologie

La cartella clinica elettronica è statadiffusa dall' azienda ospedaliera diVimercate in tutti i reparti e in tutti gliospedali controllati (Vimercate, Desio,Seregno, Carate e Giussano) a partiredal 2010. «In origine era uno strumentoriservato a clinici e infermieri percondividere informazioni sul paziente -racconta Giovanni Del Grossi, direttoredei sistemi informativi -. Poi abbiamoampliato gli orizzonti e aperto allasicurezza del paziente: controllo dellaterapia personalizzata del ciclo delfarmaco con codice a barre ebraccialetto. In ambito oncologico, lechemioterapie vengono richiestetelematicamente e validate dallafarmacia». Ora il sistema informatico faun ulteriore passo avanti: «Il gradinoevolutivo più recente è averlotrasformato in un supporto alle decisionidei clinici, utilizzando in modalitàintegrata la cartella clinica insieme conun motore di ricerca di regole cliniche approvate dalla comunità scientificainternazionale». Il sistema, insomma, diventa intelligente, in grado di fornire almedico suggerimenti e indicazioni. «Un esempio? Può indicare l' interazionepericolosa tra due farmaci prescritti. La cartella contiene i dati sulla farmacoterapia,i parametri vitali e gli esami ematici: tutte queste informazioni vengono analizzate intempo reale da questo motore che dà suggerimenti e indicazioni». Oggi l' azienda hacominciato le prime sperimentazioni sull' analisi predittiva dei dati: algoritmi dimachine learning che forniscono previsioni sulla base delle informazioni disponibili diun paziente. «Si potrà dire, per esempio, se è probabile che il paziente sviluppi unapatologia diabetica nei prossimi cinque anni o se avrà delle ricadute oriacutizzazioni». Quest' esperienza ha dato ai professionisti la consapevolezza che l'informatica, oltre a raccogliere dati, può essere usata a supporto delle loro decisioni.È poi un esempio tangibile di come ingegneri, informatici e clinici possano edebbano lavorare insieme. Giulia Cimpanelli.

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27/05/2019

Argomento: Sanità nazionale

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La salute viene innovando E siamo in pole positiondi Francesca Gambarini

Se ormai sembra scontato dire che la«tecnologia del futuro» sarà l'Intelligenza artificiale, ci sono altreintelligenze all' opera per costruirlo,questo futuro. Sono «Intelligenze reali»,che oggi già sono attive sul territorio,dialogano con imprese, ricercatori,istituzioni, inventano soluzioni, fannoprogressi nei più svariati ambiti: dall'agricoltura alla manifattura, dallamobilità all' automotive. Sono eccellenzemade in Italy che racconteremo a partireda questo numero dell' Economia:insieme al Politecnico di Milano abbiamoscattato una fotografia delle aree diinnovazione più rilevanti nella vita deicittadini e delle aziende. Individuarle eanalizzarle nelle loro dinamiche disviluppo vuol dire capire come attrarrepiù talenti, creare opportunitàprofessionali, sviluppare terreno fertileper nuove idee imprenditoriali. In altreparole: garantire un futuro al Paese.Cominciamo il viaggio da un settore chiave: la sanità. Ogni giorno, a Milano, le«intelligenze reali» trovano casa alla Bovisa, a nord della città, a pochi passi dallacittadella universitaria del Politenico. Tra le mura del PoliHub, l' incubatore dell'ateneo guidato dal rettore Ferruccio Resta, le startup sono ospitate, aiutate,supportate. Così, Artiness si occupa di realtà aumentata e delle sua applicazioni inambito medico; MgShell è uno spin off che sta sviluppando un contenitoreingegnerizzato, in grado di rilasciare farmaci a specifici intervalli temporali per chisoffre di maculopatia; Restech elabora tecnologie per lo studio del sistemarespiratorio; Empatica, azienda innovativa fondata da ex studenti del Politecnico,sviluppa dispositivi indossabili per gli «Human Data Analytics». In pratica monitora ilsistema nervoso, collezionando dati fisiologici, analizzandoli in tempo reale eclusterizzando i risultati, per ottenere una mappatura del comportamento dell'utente. Ma se da un lato si lavora su quello che un giorno non troppo lontano saràrealtà diffusa nella diagnosi e cura delle malattie, è utile anche tracciare lo statodell' arte. I dati, freschi di stampa, dell' Osservatorio innovazione digitale dell'

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università milanese confermano un trend: il nostro sistema sanitario sta(lentamente) cambiando pelle. Nel 2018 la spesa per la sanità 4.0 è cresciuta del 7%1,39 miliardi di euro, cinque punti percentuali in più dell' anno precedente. Lestrutture sanitarie sostengono la quota più rilevante della spesa, con investimentipari a 970 milioni di euro (+9%), seguite dalle Regioni con 330 milioni (+3%). Oggiin primo piano ci sono i supporti informatici per la diagnostica per immagini e per leanalisi di laboratorio e la cartella clinica elettronica, che raccolgono i budget piùelevati, rispettivamente 97 e 50 milioni di euro, mentre inizia a prendere piede l'Intelligenza artificiale, con circa 7 milioni stanziati, una quota marginale ma inaumento. Nella maggior parte dei casi si tratta di prime sperimentazioni, soprattuttoper quanto riguarda l' elaborazione delle immagini per supportare la diagnosi. «Ildigitale rappresenta una priorità per le strutture sanitarie italiane, ma il livello dimaturità che emerge dalla nostra fotografia mostra un quadro ancora disorganico -riflette Cristina Masella, docente di economia e organizzazione aziendale alPolitecnico e responsabile scientifica dell' Osservatorio -. Se sulladematerializzazione dei processi e sulla cartella clinica elettronica siamo a buonpunto, i nodi oggi riguardano l' utilizzo di strumenti avanzati quali algoritmi diintelligenza artificiale o la diffusione di device intelligenti. In generale, le aziende delnostro sistema sanitario sembrano rimanere un passo indietro rispetto ai cittadini,che utilizzano sempre più tecnologia (vedi grafico in pagina) anche quando si trattadella loro salute». Aziende ancora «pigre», quando si tratta di sperimentare. Forseperché mancano soldi? «Le tecnologie avanzano molto velocemente e hannobisogno di investimenti continuativi, cosa non sempre possibile - dice Masella -.Accade per esempio che la quota di fondi destinata al digitale si trovi a "competere"con quella per l' utilizzo di farmaci innovativi o per l' edilizia sanitaria». A questo siaggiunga la mancanza di personale nelle strutture, che deve essere bilanciata connuove assunzioni perché «non va dimenticato che il sostanziale pareggio di bilanciodella sanità italiana è stato raggiunto anche grazie al blocco del turnover», spiega ladocente. Un ruolo lo gioca anche il sistema regolatorio. «L' Europa è ancora moltolenta su questi temi, ha norme giustamente garantiste, trattandosi di salute dei suoicittadini, ma che rallentano l' accesso al sistema sanitario, mentre servirebbe unariflessione più aperta per capire se un dispositivo indossabile è sicuro e prescrivibile.Gli Stati Uniti per esempio hanno creato delle leggi che favoriscono l' introduzione dinuovi digital device per la salute». In questo quadro complesso, spiega Masella, «ilPolitecnico vuole operare a supporto delle imprese per fare in modo che la ricercadiventi innovazione e venga incorporata nei prodotti e nei servizi». L' attenzione almondo delle life science non è recente: il primo corso di laurea in ingegneriabiomedica è stato aperto oltre vent' anni fa. Da allora la ricerca e l' innovazionehanno fatto molti passi avanti. «Ci sarà sempre più bisogno di medici che capisconodi tecnologia e ingegneri che capiscono di medicina», dice Masella. Seguendo questofilo rosso, nel prossimo anno accademico partiranno due nuovi corsi di laurea. Ilprimo è quello di bioinformatica e genomica computazionale con l' Università degliStudi di Milano. Il secondo è una laurea magistrale in medicina che prevede unpercorso integrato in ingegneria biomedica: alla fine si otterrà una doppia laureainter-ateneo tra il Politecnico e l' Humanitas University.