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Giornalini della Parrocchia: 1981-1991 Don Antonio Fraquelli

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Maria,madre degli uomini,sono povero e incapace,

ma sentendomi amato da Tecome un un bimbo in braccio a sua madre

io...ti rinnovo il mio sì totale,

senza condizioni, per seguirti sereno,nella gioia, tutti i giorni della vita.

Maria, madre degli uomini,il tuo figlio Gesù ci ha affidato un dono;

fa che lo possa vivere pienamente,con il tuo aiuto, per sempre.

IMITARE MARIALa più bella devozione che possiamo fare alla Madonna è imitarla.

Crediamo infatti che Maria ci possa dire:“Fatevi imitatori miei come lo sono Io di Cristo".

Maria è l'espressione più bella e più alta dell'amore di Dio.Non riusciremo mai abbastanza e scoprire

la Parola che ha incarnato e vissuto.È più facile amarla che capirla

proprio perché è molto vicina a noi.È la nostra mamma.

E come Madre aiuta, consigli, corregge.Ci presenta e ci dona suo Figlio

ogni volta che apriamo il nostro cuorecon umiltà e disponibilità.

È bello allora guardarla nella ricorrenzadella festa più amata e sentita dalla nostra comunità.

E come non sarebbe contentanel vedere i suoi figli che in quel giorno vogliono offrirLe

come atto d'amore un gesto d'imitazione suo?.Potrebbe essere

la fatica, la solidarietà, la disponibilità,l'aiuto, il perdono, un'attenzione al prossimo,

in una parola la carità vissuta.Questo per dire grazie a Maria.

Grazie perché ci dai la gioia di dare qualcosa a Dio.Grazie perché c'è più gioia nel dare che nel ricevere.

Grazie perché con te nel nostro cammino giungiamo sicuri al cielo.

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DOMENICA 27 AGOSTODOMENICA 27 AGOSTODOMENICA 27 AGOSTODOMENICA 27 AGOSTODOMENICA 27 AGOSTODOMENICA 27 AGOSTODOMENICA 27 AGOSTODOMENICA 27 AGOSTODOMENICA 27 AGOSTODOMENICA 27 AGOSTO

FESTAFESTAFESTAFESTAFESTAFESTAFESTAFESTAFESTAFESTADELLA NOSTRA MADONNADELLA NOSTRA MADONNADELLA NOSTRA MADONNADELLA NOSTRA MADONNADELLA NOSTRA MADONNADELLA NOSTRA MADONNADELLA NOSTRA MADONNADELLA NOSTRA MADONNADELLA NOSTRA MADONNADELLA NOSTRA MADONNA

LA PREPARAZIONELA PREPARAZIONELA PREPARAZIONELA PREPARAZIONELA PREPARAZIONELA PREPARAZIONELA PREPARAZIONELA PREPARAZIONELA PREPARAZIONELA PREPARAZIONE

Come ogni momento importante dellanostra vita, anche la festa in onore dellanostra Madonna va preparata. È veroche parecchi sono in viaggio, che altrisono ancora frastornati dai lunghi bagnial mare, che altri sono preoccupati per-ché le ferie stanno per finire, ma misembra giusto che chi vuole vivere benela nostra festa debba trovare il modo perpregare, per riflettere, per le celebrazio-ne seria e attenta del sacramento dellaconfessione.È un invito che mi sento di rivolgere atutti, bambini, ragazzi, giovani e adulti.Ci saranno diverse possibilità, diversisacerdoti saranno presenti in questigiorni, le varie celebrazioni della novenaindicheranno un cammino di revisione divita e di riscoperta dei Doni che, attra-verso la Madonna, il Signore fa giungerea noi. Non ci resta che prepararci benealla festa.

CELEBRAZIONE DELLA PENITENZA

GIOVEDÌ 24 agosto, alle ore 15per tutti e per i bambini delleelementari

VENERDÌ 25 agosto, alle ore 15,per tutti e per i ragazzi della media,alle ore 20;30, per tutti e per igiovani

SABATO 26 agosto, alle ore 15 per tutti

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LA FESTA LA FESTA LA FESTA LA FESTA LA FESTA LA FESTA LA FESTA LA FESTA LA FESTA LA FESTA

Preparata bene, la festa non può essereche un momento di gioia, di comunione difraternità. Attorno alla Madonna della Con-solazione, vogliamo rinnovare la nostrafede, capire il senso della nostra vita, chie-dere un aiuto, una grazia, un favore a Dionostro Padre, vogliamo sentirci veramenteChiesa di fratelli. Quest'anno sarà presentein mezzo a noi Don Dante, un sacerdoteche tutti conosciamo e che è particolarmen-te legato alla nostra parrocchia. Celebra iventicinque anni de! suo sacerdozio. Con lasua presenza, ci sentiamo uniti idealmentee spiritualmente a tutta una storia di Rona-go, ai suoi Sacerdoti, a tante persone cheabbiamo conosciuto ed amato, a fatti checiascuno di noi ricorda con commozione.Don Dante, infatti, ci richiama don CarloPorlezza, con il quale, seminarista, ha ini-ziato la sua attività pastorale ci ricollega adon Matteo Censi, che lo ha voluto suo col-laboratore ed amico, ci aiuta a ripensare ainostri missionari, a P. Giuseppe, a don Car-lo, a Don Costantino, a don Albino, che lohanno sempre sentito come fratello e ami-co. In Lui e con Lui, vogliamo ringraziare eonorare tutti i sacerdoti che come la Ma-donna, ci hanno donato Gesù e continuanoa rinnovare in mezzo a noi la presenza diDio.

LA PROCESSIONE LA PROCESSIONE LA PROCESSIONE LA PROCESSIONE LA PROCESSIONE LA PROCESSIONE LA PROCESSIONE LA PROCESSIONE LA PROCESSIONE LA PROCESSIONE

Abbiamo ancora davanti agli occhi i quattrocen-tomila giovani che, assieme al Papa, hannoraggiunto in questi giorni, con qualunque mez-zo, il santuario di Santiago di Compostela inSpagna. Anche la nostra processione per le viedel paese portando la Madonna, nella preghierae nel raccoglimento, vuole essere un richiamoal camminare di tanti pellegrini, e riscoprire,come credenti, di essere dei pellegrini. Compie-

re un pellegrinaggio, fare una processione, vuoldire,

quasi in miniatura, riacquistare il senso dellavita, come movimento conquista, speranza. È ilriscoprire che la nostra "patria" è un "poi" e un"oltre", è un destino di luce e di gioia. Cammi-nando insieme verso la comunione con Dio, nelsegno della devozione alla Madonna, vogliamodire a noi stessi e a tutti le parole della Bibbia:"Usciamo anche noi del nostro accampamentoe andiamo incontro a Lui, il Signore, perché nonabbiamo quaggiù una città stabile, ma cerchia-mo quella future."

n.b.: quest'anno sono invitati e portare le statuadella Madonna i coscritti del 1971, Per me-glio stabilire l'orario e le modalità è bene in-tendersi con don Antonio.Sarebbe bello che anche le "coscritte" par-tecipassero con i loro coetanei alla proces-sione.

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I CANESTRI E LAI CANESTRI E LAI CANESTRI E LAI CANESTRI E LAI CANESTRI E LAI CANESTRI E LAI CANESTRI E LAI CANESTRI E LAI CANESTRI E LAI CANESTRI E LA PE PE PE PE PE PE PE PE PE PESCSCSCSCSCSCSCSCSCSCAAAAAAAAAA

La pesca e i canestri fanno parte della festadella nostra Madonna: sono un segno dellanostre collaborazione e della nostra gene-rosità alla vita della parrocchia. Sono ancheuri modo per sostenere le tante iniziativeche durante l'anno vengono realizzate o perfinanziere i diversi interventi che si rendononecessari per conservare e per rinnovare lestrutture.È sempre molto bello vedere l'offerta deidoni, non c'è desiderio di ostentazione ("non scriva il mio nome, tanto quello che sidà, lo si dà alla Madonna"), ognuno cerca difare quello che può con la più grande cor-dialità e disponibilità. Da qualche anno, an-che parecchie delle numerose famiglie gio-vani o appena giunte a Ronago, si inseri-scono in questa gara di generosità: speria-mo che continuino e che sappiamo far lorouna bella tradizione del nostro paese. Ungrazie anticipato a tutte le famiglie e a tuttele persone per la collaborazione, data perallestire la pesca e per la riuscita dell'incan-to dei canestri.

PROGRAMMA

Ore 7.30 S. MESSAAPERTURADELLA PESCA

ore 1030 S. MESSASOLENNE CELEBRATADA DON DANTE

ore 14.30- LODE ALLA MADONNA- PROCESSIONE- PREGHIERA ALLA MADONNA- BENEDIZIONE EUCARÌSTICA- INCANTO DEI CANESTRI

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UNA PREGHIERA

In occasione della fe-sta della nostra Ma-donna come pure du-rante l'anno pa-recchi accendonouna candela o uncero davanti alla im-magine della Madon-na. In quel cero e inquella candela sonocontenute tante pre-ghi ere, tanti desideri,tanti bisogni che met-tiamo nelle mani del-la Vergine Mariaperché, nella sua

bontà di Madre diGesù e Madre nostra,interceda dal Signoreper tutti noiNella festa delle no-stra Madonna, propo-niamo questa bellissi-ma preghiera di unVescovo inglese checi aiuta a dare un si-gnificato ancora piùprofondo e intenso aun nostro semplicegesto di devozione edi effetto verso la Ma-donna.

HO ACCESO UN CEROLA MIA VITA HA SETE DI LUCE:che mi guidi e incoragginelle oscurità e nelle incertezzee nelle difficoltà di incontraregli altri, di amarli, di comprenderli.IL MIO VIVERE VUOL FARSI LUCE:segno di gioia e-di calore per tutti,presenza delicata, silenziosa,illuminante,come questa fiammella.O LUCE BENEDETTA E BENEFICA!Riflesso delle luce di Cristo:Illumina il mio camminoe guidami più avanti.SIGNORE, ECCO QUESTA FIAMMA,che s'innalza a Te:è segno di tutto ciò che il mio cuoredesidera, ringrazia, sperae vuole fare per Tee per quelli che Tu amie vuoi salvare, come me e con me.MARIA SANTISSIMAa Te lo dico per mee mi aiuti con la sua intercessione.ALLELUIA: ALLELUAA!

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celebra il suo XXV di consacrazione sacerdotale

DON DANTE, UN SACERDOTE DI RONAGO MARIA CASTELLI

Una cultura straordinaria, una sapienzastraordinaria ed una straordinaria capa-cità di trasmetterle: Don Dante Lafranco-ni è così. Prete da 25 anni, professore diteologia morale nel seminario maggioredi Como, moralista apprezzato a livellonazionale e internazionale, chiamato atenere corsi, conferenze, relazioni inconvegni e raduni, Don Dante è una fi-gura importante nella Chiesa Comense.Gli è stato affidato un compito difficile:quello di studiare e di difendere valori easpetti etici della Dottrina Cristiana inter-pretandoli e spiegandoli all'uomo con-temporaneo, che vive, tra indifferenza,negazioni ed inquietudini, temi e que-stioni controverse.E su queste questioni, sessualità, abor-to, divorzio, castità, preghiera, rapportocon gli altri e con Dio, Don Dante è unpunto di riferimento sostanziale nelladiocesi comense.Ma per Ronago, Don Dante è soprattuttoun amico, presente nelle occasioni so-lenni per tutta le comunità e nei momentipiù importanti della vita di tanti individuie famiglie,È "uno di Ronago", nel senso che va eviene del nostro paese da oltre un quar-to di secolo, da quando era ancora stu-

dente in Seminario e si preparava a di-ventare sacerdote. Dirà la prima Messagiusto 25 anni fa.Una data significativa, che anche la no-stra comunità parrocchiale vuole cele-brare, in occasione della festa dellaMadonna.Quest'anno, l’"ospite d'onore" sarà, ap-punto, Don Dente: per Lui, è un ritorno acasa, come tutti gli anni, con un signifi-cato particolare, in questo 1989.

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RICORDATI, SIGNORE, DEI TUOI PRETIIn questi giorni più volte abbiamo pensato ai sacerdoti: ci è sembrato bello pro-porre questa preghiera nella quale raccomandiamo al Signore con semplicità,ma con tanto affetto, Don Dante che celebra il XXV anniversario della sua con-sacrazione sacerdotale. Padre Philip Zema, che è stato consacrato sacerdote inquesti giorni e tutti i sacerdoti che conosciamo e attraverso i quali Dio fa giun-gere a noi la Sua Grazia e la Sua Parola.

Signore,donaci, dei preti nuovi

plasmati su di Te.Preti adatti al mondo di oggi

che resistono e tutti gli sbandamentie a tutte le mode.

Preti pieni di Spirito Santo,preti innamorati di Te.

dell'Eucarestia, della Parola.Preti spezzati alla preghiere,

preti capaci di pregare di giorno e di notte.Preti che insegnano a pregare.Preti appassionati dei giovani,

dei poveri e degli ultimi;Preti rotti a tutte le carità

che sanno accogliere il drogato,il carcerato, la ragazza che abortisce,

la coppia sfasciata,capaci di tenerezza e di misericordia,

per tutte le disperazioni del mondo d'oggi.Signore,

mandaci preti umili e fedeli alla tua Chiesa,che insegnano ad amare la Chiesa.

Mandaci preti dal cuore grande,come il cuore di Cristo,

instancabili nell'insegnare,nel guidare, nel formare.

Mandaci preti costanti, forti, umili,che non si scandalizzano

di nessuna miseria umana.Mandaci preti che si sentano peccatori come noi,

preti limpidi che portino il Vangelostampato nella loro vita più che nella loro parola.

Signore,donaci il coraggio di chiedere preti santi

e di meritarli un pocoalmeno con la preghiera umile, costante e coraggiosa.

Maria,Madre dei preti, Madre delle Chiesa,

aggiungi tu quello che mancaa questa preghiera

e presentala a Cristo per noi.

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il portico al centro parrocchiale

UN’IMPRESA DI MEZZA ESTATE

alla conclusione dei lavori

Quando ormai la maggior parte dei ro-naghesi stava pensando alle ferie, allealghe e al mare più o meno inquinato, altraffico stradale, un gruppetto di perso-ne, aderendo al mio invito, si è ritrovatoal Centro parrocchiale, per uno scambiodi idee più o meno strane, più o menonuove: avevo indetto un'assemblea par-rocchiale, aperta a tutti, perché c'eranoalcuni problemi che mi stavano partico-larmente a cuore e che volevo condivi-dere con altri.Uno di questi problemi era la riorganiz-zazione del Centro Parrocchiale perquanto riguarda la sua organizzazioneestiva e il riscaldamento invernale.Il problema dell'estate era quello di tro-vare il modo migliore per sistemare i ra-gazzi che partecipano al GREST e allevarie attività oratoriane. In passato ado-peravamo il "capannone" che il gruppodei Fooc e Fiam costruiva per le loro at-tività, ma, con il sopraggiungere

prima dei lavori

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dell'inverno, quando a noi serviva di più,dovevamo disfarlo neve, ci cedesse intesta.Da qui è nata l'idea di costruire un porti-co in via definitiva.La spesa, in un primo tempo, sembravamolto contenuta, si pensava anche adun'opera di volontariato per alcuni inter-venti, il progetto piaceva a tutti i presen-ti. Sulle ali dell'entusiasmo abbiamo pre-so la grande decisione.Rivisti i progetti, ampliata la struttura delportico, perché fosse più funzionale, va-lutata la spesa e le possibilità finanziar-le, abbiamo inoltrato la richiesta al co-mune e alla curia vescovile.I tempi stringevano, perché, se si volevaavere in piedi una struttura che servisseper il GREST '89 e nello stesso tempoper l'attività del Fooc e Fiam, non si po-teva perdere nemmeno un giorno.E così, il 31 luglio e il 1 agosto, sono ini-ziati i lavori per costruire il portico. Indieci giorni lavorativi, grazie all'impegnodella Coop. Ghielmetti, siamo riusciti amettere in piedi la struttura principale,che verrà poi rifinita con il tempo equando sarà disponibile il materiale.Dal Luigi al Sergio, dal Domenicoall'Adriano e al Fiorenzo, dall'Olivio alMichelangelo, dai Carli (Robbiani e

Ghielmetti) al Pierino ai tecnici dell'uffi-cio c'è stato un impegno encomiabile,apprezzato anche dai vari pensionati,giovani e meno giovani che di frequentevenivano e osservare il cantiere.Ore rimane di affrontare il problema delriscaldamento per l'inverno. Per limitarele spese e per avere una maggiore resa,i tecnici hanno consigliato di mettere deitermoconvettori in ogni aula, indipen-denti gli uni dagli altri, così che se si habisogno di un'aula non si deve riscalda-re tutto il centro.L'impianto poi funzionerà a gas-metanoquindi la spesa sarà inferiore. Speriamoin bene e di fare le cose giuste.I lavori per questi interventi verranno fat-ti, dopo il GREST e prima dell'inizio delcatechismo per i vari gruppi.Poi bisognerà rinfrescare i vari locali delcentro e qui, veramente, faccio appello,oltre che alla generosità di tutti, anchealla buona volontà e alla disponibilità, ditanti.Un gruppo di giovani ha già dato la pro-pria disponibilità e ha messo a disposi-zione un po’ di braccia e di tempo.NON MI RESTA CHE DIRE ANCORAUNA VOLTA UN GRAZIE GRANDEPER TANTA GENEROSITÀ.

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la pagina del G.A.M.

L’INCONTRO CON SUOR CATERINAVerso al fine di giugno abbiamo avuto lagioia di conoscere Suor Caterina Marchettiche dal 1987continua da sola l'opera dellascuola ostetriche fondata da P. Giuseppe, aKalongo.È venuta e Ronago per poche ore per in-contrarsi con qualcuno di noi e con i SignoriAmbrosoli, i quali , come sappiamo, conti-nuano a interessarsi della Missione di PGiuseppe e dell'Ospedale di Kalongo e in-viano regolarmente dei containers, nellasperanza che l'attività ospedaliere possa ri-prendere.È stato molto bello sentire dalla sua vivavoce i momenti più entusiasmanti e più tristidelle vita di P. Giuseppe, con il quale ha vis-suto per 22 anni."In sala operatoria, ricordava commossaSuor Caterina, P. Giuseppe era scrupolosis-simo e nello stesso tempo così unito a Dioche si aveva la percezione netta che fosseLui a guidare la sua mano quando ci si tro-vava di fronte ad interventi particolarmentedifficili, dove era richiesta la più grande at-

tenzione. Spesse volte quando c'erano degliinterventi più facili ci si ritrovava, quasi sen-za volerlo, a pregare e si diceva il Rosario."P. Giuseppe, aggiungeva Suor Caterina,vive ancora nel cuore di tutti gli Acioli e dellagente di Kalongo. La Missione è rimasta in-tatta come pure l'ospedale i tutti aspettanocon grande ansia il ritorno dei missionari edelle suore".Suor Caterina ha avuto modo di conoscerele attività dei nostro G.A.M. e ha avuto paro-le di ringraziamento per gli aiuti che, dopo lemorte di P. Giuseppe, ci siamo impegnati amandarle. Ci ha ricordato che sono servitiper rifare in muratura la capanna dove stu-diano le allieve della scuola ostetriche e perricoprire il tetto con della lamiera perchéquello vecchio era stato distrutto dallo termi-ti.Abbiamo anche chiesto a Suor Caterina diritornare tra noi prima di partire per l'Africa,ma non ci ha assicurato niente, perché hadetto di essere troppo impegnata.Sempre nel mese di luglio invece abbiamo

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avuto le fortuna di incontrare P. Tocalli, unmissionario medico che ha lavorato con P.Giuseppe e che nei giorni in cui P. Giuseppeera stato tanto male, si era adoperato peraiutarlo e per procurargli un elicottero pertrasportarlo a Lira.Quando, ad ottobre, ritornerà in Uganda,andrà a Kalongo per riaprire l’ospedale e ri-

prenderà così il posto che è stato di P. Giu-seppe.La nostra speranza è di poterci incontrarecon Lui, di conoscerlo meglio e di sentiredalla sua viva voce i progetti e le attesementre si prepara a prendere il posto di P.Giuseppe.

il 13 agosto

PHILIP ZEMA WAIGO SACERDOTE PER LA CHIESATutti lo ricordiamo con tanto affetto e ammi-razione: lo abbiamo conosciuto quando or-mai stava per diventare sacerdote missio-nario e lo abbiamo subito sentito come unfratello, un amico. Lo sentiamo vicino in que-sti giorni in cui è stato consacrato sacerdotee ha celebrato la Sua Prima Messa nel suopaese di Moyo, in Uganda. Per Lui abbiamo

pregato, per lui vogliamo continuare a pre-gare perché sentiamo che in Lui continual'opera e le missione di Padre GiuseppeAmbrosoli.Ora è ritornato tra le sua gente, inizia unanuova vita, un nuovo apostolato:lo vogliamo accompagnare con la nostrapreghiera e con la nostra amicizia.

PRIESTLY ORDINATION Rev. Fr. PHILIP ZEMA WAIGOof Comboni Missionary

Moyo, 13th August 1989

FIRST SOLEMN MASS In Moyo Parish church 15th August 1989

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da Ronago in breve

IL VII TORNEO DI CALCIOVenerdì 21 luglio davanti a un foltissimopubblico si sono svolti gli incontri per l’asse-gnazione del trofeo del VII torneo di calciodi Ronago, intitolato alla memoria dell’indi-menticabile ANGELO DINO GHIELMETTI.Alla finale per il primo e secondo posto era-no giunte le squadre della Coop. Ghielmetti-Il mio Bagno e l’Assicurazione Pho-neix-Soleil, che avevano superato nelle se-mifinali le squadre della Val Mulini e del Ri-storante da Vittorio, dopo partite molto spet-tacolari e combattute.Anche l’ultima partita è stata interessante evivace tra due squadre che volevano aggiu-dicarsi l’ambito trofeo.

Alla fine dei tempi regolamentari ha preval-so la squadra della Phoenix-Soleil per 3 a 1.Per la cronaca, sono state distribuite anchediverse coppe che hanno premiato, tra glialtri, i capocannonieri del torneo (PeronAlessio della squadra Da Vittorio e BianchiIvan della Macelleria Livio), il miglior portie-re (Torre Umberto della Via Bellaria), lasquadra più simpatica (Parrucchiere Enrico)e il miglior allenatore-manager (Fasola Ma-rio). Come sempre, l'organizzazione dellaSportiva è stata perfette sia per quanto ri-guarda lo svolgimento delle gare sia perquanto riguarda la cucina, sempre più raffi-nata.

UN GRANDE GRAZIE PER LA CARTOLINA

Mentre Ronago '89 sta uscendo continuanoad arrivare le cartoline di tanti amici e ami-che che, andando al mare o in montagnaoppure facendo anche solo una gita, hannomandato a don Antonio e alla Comunità par-rocchiale.Ormai abbiamo raggiunto la quota cento edè bello, ricevendo una cartolina pensare alla

gioia e alla serenità che tante persone han-no provato ritornando ai paesi d'origine, visi-tando posti nuovi, facendo esperienze di-verse, conoscendo altre culture, altre nazio-ni e continenti.Grazie veramente di cuore per questo ricor-do semplice e gradito!

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IL RITIRO SPIRITUALE DELLE DONNE A DREZZOÈ una esperienza che si ripete ogni anno eche viene vissuto anche da un gruppo didonne di Ronago assieme a tante donnedella nostra Zona Prealpi.Quest'anno le donne presenti a Drezzo era-no quasi centocinquanta: hanno pregato,hanno meditato, hanno avuto modo di cele-brare il sacramento della confessione, han-no condiviso le mensa eucaristica e, un par-ticolare da non trascurare, hanno potuto gu-stare i famosi piatti della cucina della sagradi Drezzo. Ci sono state anche altre propo-ste di ritiri spirituali, di tre giorni, di conve-gni, di incontri di vario genere che permette-vano, assieme al riposo materiale, un mo-mento di ricerca e di riflessione: qualcunone ha saputo approfittare, altri, forse, preoc-cupati della vacanza al mare o in montagna,hanno rimandato all'anno prossimo.Speriamo!

LE-LATTINE SONO PREZIOSE

Anche le lattine valgono non solo quando sonopiene, ma anche quando sono vuote. Lo stiamoripetendo da tanto tempo ai nostri ragazzi, li in-vitiamo a non buttarle via dopo aver bevuto lagazzosa o la coca cola, li impegniamo a conser-varle in casa, a schiacciarle e a portarle nel ga-rage di don Antonio, perché poi si possono ven-dere e ricavare qualche cosa che adoperiamoper le nostre iniziative. Basta un po’ di attenzio-ne e di cura.Ci sono bar e pizzerie che sarebbero disposti a

metterle da parte, come, per esempio, hannofatto gli amici della Sportiva durante il torneo,ma... non sempre si trova chi è disponibile a riti-rarle e poi a schiacciarle: cerchiamo volontariche siano pronti a portare avanti questa iniziati-va.Non importa se sono ragazzi, giovani o pensio-nati, uomini o donne, l'importante è che mettanoa disposizione un po’ del loro tempo: si rispettal'ambiente e si fa un po’ di bene.

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..UN AMICO FEDELE E SILENZIOSO

il Carlo Bagat Grisoni

Ci eravamo abituati a vederlo, tutti i gior-ni a mezzogiorno, con la sua bicicletta,mentre andava a suonare la campanaoppure a fermarci per domandargli comefunzionava l'orologio; o ancora osservar-lo, al termine della giornata, quandosempre in bicicletta, arrivava lento lento,dava una controllatine alla chiesa, face-va un rapido segno di croce, chiudeva ilportone, assicurandosi che fosse vera-mente chiuso e sempre con la sua cal-ma, in silenzio, quasi per non voler di-sturbare se ne andava a casa.Ogni mattina, puntuale, alle sei, partivada casa, apriva il portone della chiesa, egradino dopo gradino, saliva lassù incima al campanile a caricare quell'orolo-gio che ormai era diventata una suacreatura.Solo Lui lo conosceva bene, sapevacome trattarlo, quali misteri nascondeva.Quando abbiamo messo il nuovo orolo-gio e il nuovo impianto delle campaneaveva detto un po’ tristemente che ormaila sue presenza potevo essere inutile e

che voleva lasciare tutti i suoi incarichi.Però era andato avanti fino a quel giornoche, disse, doveva andare all'ospedale afare degli esami.Non mi è mai capitato di sentirgli farelunghi discorsi, però si teneva informatosu tutto e soprattutto era attento a tutto.La sua battuta, le sua osservazione, fat-te di poche parole, non mancavano mai.Come non mancava mai un suo inter-vento, un suo tentativo per far fronte aqualche problema e a qualche lavoroche gli si chiedeva. Non diceva mai dino, perché nella sua mente pensava su-bito una soluzione;Non si può ricordare il CARLO BAGATdiversamente, perché con Lui, come èstato per l'Egidio, scompare un po’ dellanostra vita, dei nostri ricordi, che un gior-no magari, racconteremo ai nostri nipoti.Grazie, Cario, e speriamo un giorno diincontrarTi e di vedere che anche in Pa-radiso hai trovato qualcosa da fare perfare contento il Padre eterno.

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la scuola materna

UN IMPEGNO Dl TUTTIDiciamolo francamente: un po' di nostalgial'abbiamo provate anche noi mamme, a finegiugno, lasciando l'asilo con il nostro bambi-no che a settembre inizierà la scuola.Lo avevamo accompagnato lì a tre anni,magari un po' ansiose e preoccupate, peròsicure di fare una scelta giusta. Le sue rea-zioni possono essere state molteplici; il suoinserimento ha forse avuto qualche momen-to di crisi o di difficoltà, ma questo suo cam-mino nell'ambiente della Scuola Materna èstato senz'altro positivo ed ha avuto tantimomenti belli e significativi.La Mimi e le Suore lo hanno accompagnatoe seguito in questo importantissimo periododella sua crescita, durante il quale lo abbia-mo visto maturare, allargare la propria so-cialità e le proprie cognizioni, arricchire dinuovi valori il suo rapporto con gli altri.Avremo più volte constatato come il suo at-teggiamento verso il mondo esterno sia an-dato via via prendendo maggiore sicurezza,come abbia costruito le sue prime amicizie,come abbia affrontato le inevitabili difficoltà.E adesso è pronto ed iniziare la scuola: unmondo nuovo, affascinante e impegnativo,di cui sarà protagonista per parecchi anni enel quale lo seguiremo condividendo le suegioie e le sue trepidazioni.La nostra presenza sarà meno frequente diquella che ha caratterizzato gli anni dellaScuola Materna, che ci consentiva un con-tatto anche quotidiano con le insegnanti,

che ci dava la possibilità di partecipare allagestione e alla vita dell'asilo stesso che,proprio per volontà di un gruppo digenitori... anni fa è stato costituito comeEnte Morale ed alla cui conduzione i genito-ri sono direttamente coinvolti.Sembra sempre di ripetere le stesse cose,però mi sembra giusto richiamare questaspeciale caratteristica del nostro Asilo.Sul numero 27 di Famiglia Cristiana del5/7/89 è stato pubblicato un interessante ar-ticolo riguardante una Scuola Materna dellaprovincia di Ferrara che, per espresso desi-derio delle popolazione, quattro anni fa èstata presa in "autogestione" da genitori esimpatizzanti, assumendo quindi una vestegiuridica, amministrativa e partecipativaanaloga alla nostra.Per certi aspetti, leggendo l'articolo, si po-trebbe pensare che F.C. sia venuta ad inter-vistare noi di Ronago. Nel caso di Ferrara,l'articolista parla di "singolare esperimento"e allora noi ci possiamo considerare quasidei pionieri ed esserne orgogliosi!E proprio per questo non dobbiamo stancar-ci di continuare a sostenere, come abbiamosempre fatto, la nostra Scuola Materna.È qualcosa che facciamo per i nostri bambi-ni, ma è anche il modo più bello e concretoper dire grazie a tutte le persone che lavo-rano in e per questo "piccolo - grande" mon-do.

A. B.

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un avventura che si rinnova: il GREST ‘89idee, proposte, modulo di iscrizione

GIRANDO S’APRE VITA:L’AVVENTURA DI GABAI. IL MUGNAIO.

Con il motto ”GIRANDO S'APRE VITA" ini-zierà tra pochi giorni l'entusiasmante avven-tura del Grest, che anche quest'anno darà,attraverso la semplice storia di GABAL ILMUGNAIO, l'opportunità di stare insieme atanti ragazzi e ragazze della nostra comuni-tà. L'appuntamento è fissato per il 26 AGO-STO: ogni giorno ci ritroveremo dalle 14.30alle 17.30. Le attività e le proposte sarannotante e tutte finalizzate a preparare unagrande festa che faremo la domenica 17SETTEMBRE, quando concluderemo il no-stro GREST. Tutti i ragazzi avranno la pos-sibilità di contribuire alla riuscita di questagrande festa: saranno loro a scegliere, a se-condo dei loro interessi, queste o quella atti-vità.Dalla preparazione di alcuni lavoretti all'alle-stimento di uno spettacolo teatrale, daglistriscioni alle bandierine e alla realizzazionedi alcuni piccoli oggetto-regalo, il lavoro e ildivertimento non mancheranno per i bambi-ni delle classi elementari.Per i ragazzi della media ci sarà l'occasionedi imparare a dipingere oggetti di ceramicao di diventare esperti "burattinai” e per chiavesse una vocazione speciale, c'è semprel'opportunità di diventare ottimi cuochi nella

preparazione della merenda per tutti i parte-cipanti al GREST.Non ci siamo dimenticati di preparare dei fa-volosi giochi, che allieteranno tutti i pome-riggi: saranno giochi liberi o organizzati intornei che metteranno in luce l'abilità di tutti.Non mancheranno le gite settimanali che cidaranno la possibilità di stare insieme tuttoil giorno, all'aria aperta. Se hai imparato aconservare le lattine verranno buone, per-ché ci sarà una classifica speciale per chiavrà portato il più grande numero di lattine.Se invece butti ancora nella spazzatura latua lattina, datti da fare perché più lattineavrai più punti riceverai.Allora... Vi aspettiamo... Ricordatevi dicompilare il modulo di partecipazioneche puoi consegnare a don Antonio oall’Erminia portando la quota di iscrizio-ne che quest'anno è di L. 10.000.Vi daremo, assieme a tutte le cose che viabbiamo presentato, anche il tradiziona-le foulard, il portachiavi, il cartoncino perl’esame di coscienza e... non ve lo dicia-mo... perché deve essere uno sorpresa.ALLORA CHE COSA ASPETTATE A POR-TARE QUESTO BENEDETTO MODULO DIISCRIZIONE???

MODULO DI ISCRIZIONE

NOME ...............................................................................................................

COGNOME ..................................................................................................

CLASSI FREQUENTATA

PARTECIPA AL GREST ‘89 E SI IMPEGNA A SEGUIRE TUTTE LE ATTIVITÀCON FEDELTÀ E SPIRITO DI AMICIZIA.

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Page 18: 1989 08 Ronago 89

FOOC EFOOC EFOOC EFOOC EFOOC EFOOC EFOOC EFOOC EFOOC EFOOC E FIAM - RONAGO AGOSTO ‘89 FIAM - RONAGO AGOSTO ‘89 FIAM - RONAGO AGOSTO ‘89 FIAM - RONAGO AGOSTO ‘89 FIAM - RONAGO AGOSTO ‘89 FIAM - RONAGO AGOSTO ‘89 FIAM - RONAGO AGOSTO ‘89 FIAM - RONAGO AGOSTO ‘89 FIAM - RONAGO AGOSTO ‘89 FIAM - RONAGO AGOSTO ‘89

VENERDÌ 25 AGOSTOSABATO 26 AGOSTODOMENICA 27 AGOSTO

SABATO 26 FUOCHI ARTIFICIALISABATO 26 FUOCHI ARTIFICIALISABATO 26 FUOCHI ARTIFICIALISABATO 26 FUOCHI ARTIFICIALISABATO 26 FUOCHI ARTIFICIALISABATO 26 FUOCHI ARTIFICIALISABATO 26 FUOCHI ARTIFICIALISABATO 26 FUOCHI ARTIFICIALISABATO 26 FUOCHI ARTIFICIALISABATO 26 FUOCHI ARTIFICIALI

trippacostine,cotechini,polenta e brasato,salame cotto con lenti.

panini imbottiti,specialità valtellinesi,pastasciutta,specialità alla brace,vino e bibite.

DOMENICA 27 AGOSTO 1989

FESTA DELLA MADONNA DI RONAGO

GRANDE CENA DI CHIUSURA

ore 19,30 (su prenotazione)

PRENOTAZIONI: entro sabato, 26 agosto, alle ore16,

presso la Macelleria LIVIOpresso il CAPANNONE, piazza della Chiesa.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE: L. 20.000 (bevandeescluse)

IV PALIO dei RIONI DI RONAGO

dal 3 al 9 settembre 1989

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