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ISTITUTO STATALE D’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE“ G. B. NOVELLI ”
Liceo delle Scienze Umane - Liceo LinguisticoLiceo delle Scienze Umane opzione economico sociale
Istituto Professionale Industria e Artigianato (con qualifica Operatore dell’Abbigliamento Istituto Professionale Servizi Socio-sanitari
Istituto Professionale Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità AlberghieraVia G.B. Novelli, n° 1 81025 MARCIANISE (CE) – Codice Fiscale : 80102490614
DISTRETTO SCOLASTICO n° 14Segreteria Tel :0823-511909 Fax : 0823-511834 Vicedirigenza Tel : 0823-580019
Telefono Dirigente Scolastico : 0823-511863 E-mail : [email protected] Sito Web : www.istitutonovelli.it
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVAANNO SCOLASTICO 2015/2016
Prot. n° del Prot. Albo del Delibera del Collegio dei Docenti del verbale n°
CAPITOLO I - CONTESTO E RISORSE
1.1 POPOLAZIONE SCOLASTICA
NUMERO CLASSI 55NUMERO DOCENTI 152NUMERO UNITA' PERSONALE ATA 33NUMERO TOTALE ALUNNI ISCRITTI 1286NUMERO TOTALE ALUNNI FREQUENTANTI 1257
TRASF. ALTRA SCUOLA ITALIANA 29
NUMERO TOTALE ALUNNI CON DISABILITA' 41
PRIMO BIENNIO LICEO DELLE SCIENZE UMANE OPZ. ECONOM.-SOCIALEN. 1
classe
CLASSE N. TOT. ALUNNI DELLA CLASSEN. ALUNNI
DIVERS. ABILI NELLA CLASSE
1
2 Aes 23 TOTAL
E 23
SECONDO BIENNIO LICEO DELLE SCIENZE UMANE OPZ. ECONOM.-SOCIALECLASSI
N. 2
CLASSE N. TOT. ALUNNI DELLA CLASSEN. ALUNNI
DIVERS. ABILI NELLA CLASSE
3 Aes 15 14 Aes 17 2
TOTALE 32
MONOENNIO LICEO DELLE SCIENZE UMANE OPZ. ECONOM.-SOCIALE n. 1 classe
CLASSE N. TOT. ALUNNI DELLA CLASSEN. ALUNNI
DIVERS. ABILI NELLA CLASSE
5 Aes 23 1 TOTAL
E 23
PRIMO BIENNIO LICEO DELLE SCIENZE UMANE IND. BASECLASSI
N. 3
CLASSE N. TOT. ALUNNI DELLA CLASSEN. ALUNNI
DIVERS. ABILI NELLA CLASSE
1 Au 31 2 Au 19 2 Bu 19
TOTALE 50
SECONDO BIENNIO LICEO DELLE SCIENZE UMANE IND. BASECLASSI
N. 4
CLASSE N. TOT. ALUNNI DELLA CLASSEN. ALUNNI
DIVERS. ABILI NELLA CLASSE
3 Au 26 4 Au 29 4 Bu 22
TOTAL 77
2
E
LICEO DELLE SCIENZE UMANE IND. BASE 5° ANNOCLASSI
N. 2
CLASSE N. TOT. ALUNNI DELLA CLASSEN. ALUNNI
DIVERS. ABILI NELLA CLASSE
5 Au 20 5 Bu 27
TOTALE 47
.
PRIMO BIENNIO LICEO LINGUISTICOCLASSI
N. 4
CLASSE N. TOT. ALUNNI DELLA CLASSEN. ALUNNI
DIVERS. ABILI NELLA CLASSE
1 Al 25 2 Al 28 1 Bl 17 2 Bl 22
TOTALE 92
SECONDO BIENNIO LICEO LINGUISTICOCLASSI
N. 4
CLASSE N. TOT. ALUNNI DELLA CLASSEN. ALUNNI
DIVERS. ABILI NELLA CLASSE
3 Al 27 4 Al 20 3 Bl 25 4 Bl 20
TOTALE 92
LICEO LINGUISTICO 5° ANNO
3
CLASSI N. 2
CLASSE N. TOT. ALUNNI DELLA CLASSEN. ALUNNI
DIVERS. ABILI NELLA CLASSE
5 Al 15 5 Bl 11
TOTALE 26
PRIMO BIENNIO SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO INDIRIZZO PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI ARTICOLAZIONE “ARTIGIANATO”
Opzione “Produzione tessili-sartoriali”
CLASSI N. 4
CLASSE N. TOT. ALUNNI DELLA CLASSEN. ALUNNI
DIVERS. ABILI NELLA CLASSE
1Am 28 12 Am 23 1 Bm 28 12 Bm 23
TOTALE 102
SECONDO BIENNIO SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO INDIRIZZO PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI ARTICOLAZIONE “ARTIGIANATO”
Opzione “Produzione tessili-sartoriali”
CLASSI N. 5
CLASSE N. TOT. ALUNNI DELLA CLASSEN. ALUNNI
DIVERS. ABILI NELLA CLASSE
3 Am 16 23 Bm 18 44 Am 18 34 Bm 21 3
TOTALE 73
SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO INDIRIZZO PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI ARTICOLAZIONE “ARTIGIANATO” Opzione “Produzione tessili-
sartoriali”5° ANNOCLASSI
N. 3
CLASSE N. TOT. ALUNNI DELLA CLASSEN. ALUNNI
DIVERS. ABILI NELLA CLASSE
4
5 Am 17 35 Bm 19 35 Cm 15 1
TOTALE 51
ISTITUTO PROF. SERVIZI SOCIO-SANITARICLASSI N. 12
CLASSE N. TOT. ALUNNI DELLA CLASSEN. ALUNNI
DIVERS. ABILI NELLA CLASSE
1At 25 12 At 28 3 At 30 14 At 23 11 Bt 28 12 Bt 26 3 Bt 25 14 Bt 28 11 Ct 27 12 Ct 18 3 Ct 28 14 Ct 18
TOTALE 304
ISTITUTO PROF. SERVIZI SOCIO-SANITARI 5° ANNOCLASSI
N. 3
CLASSE N. TOT. ALUNNI DELLA CLASSEN. ALUNNI
DIVERS. ABILI NELLA CLASSE
5 At 17 15 Bt 25 15 Ct 26 1
TOTALE 68
IST. PROF. SERVIZI ENOGASTR. OSPITALITA' ALBERGHIERA
5
CLASSI N. 7
CLASSE N. TOT. ALUNNI DELLA CLASSEN. ALUNNI
DIVERS. ABILI NELLA CLASSE
1 Aeg 24 21 Beg 32 21 Ceg 27 11 Deg 30 2 Aeg 26 2 Beg 18 2 Ceg 20
TOTALE 177
1.2 TERRITORIO E CAPITALE SOCIALE
1.2.a LA STORIA DELLA SCUOLA
L’Istituzione Scolastica Statale ISISS“G.B.Novelli” di Marcianise nasce come Scuola Magistrale nel 1913. Tra le prime sei scuole magistrali esistenti nel territorio nazionale, nel 1960 ebbe una sezione staccata a Mondragone che poi fu annessa al Liceo scientifico della città. Fin dall’inizio della sua attività, la Scuola è sempre stata alloggiata nello storico palazzo Novelli originariamente in stile barocco, più volte ristrutturato e ampliato nella sua parte interna con moderni fabbricati.L’Istituzione ha sempre avuto un legame molto stretto con la città: ha organizzato manifestazioni pubbliche ed ha ospitato importanti attività culturali e ricreative, sopperendo anche alla mancanza, nel passato, di strutture pubbliche adeguate.Negli ultimi tempi, essa ha migliorato ed ampliato la propria offerta formativa: nel 1987 fu istituito in via sperimentale l’indirizzo Liceo Pedagogico, nell’a.s. l992-93 l’indirizzo Liceo Linguistico, nell’a.s. 1998-99 l’indirizzo Liceo delle Scienze Sociali, nell’a.s. 2002-03 l’Istituto Professionale IPIA Moda e Abbigliamento, nell’a.s.2007-08 il Professionale Servizi Sociali e nell’a.s.2014-15 l’Istituto Professionale Servizi per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera.In conformità con le nuove disposizioni normative, l’offerta formativa riguardo agli studi curricolari ha subito profonde modifiche. Gli indirizzi liceali, previgenti, gradualmente sono andati a scomparire e l’Istituto ospita attualmente il Liceo delle Scienze Umane , il Liceo delle Scienze Umane opzione Economico/Sociale ed il Liceo Linguistico. Per quanto riguarda gli Istituti professionali, quelli previgenti sono andati a scomparire e l’ Istituto ospita attualmente per il Settore Industria e Artigianato l’Indirizzo “Produzioni industriali e artigianali” Articolazione “Artigianato”-Opzione “Produzione Tessili-Sartoriali” e per il Settore Servizi l’ Indirizzo Servizi Socio Sanitari e l’indirizzo Servizi per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera.
1.2.b CONTESTO SOCIO-ECONOMICO CULTURALE E FORMATIVO DELLA SCUOLA
L’utenza dell’ I.S.I.S.S., provieniente dalla zona di Marcianise ma anche da diversi centri della provincia di Caserta e dall’interland napoletano, è prevalentemente di genere femminile e con un bagaglio culturale molto eterogeneo. Il contesto socio-economico degli allievi è generalmente di livello basso, si rileva una percentuale di circa il 20% di alunni i cui genitori risultano allo stato attuale disoccupati. Tale dato incide relativamente alla partecipazione sia dei genitori alle attività inerenti alle azioni didattico formative poste in essere dall'Istituzione Scolastica.Sul territorio è presente una biblioteca comunale che è centro culturale per incontri, dibattiti e convegni. Sul territorio sonopresenti altresì diverse associazioni con le quali l'Istituzione Scolastica collabora proficuamente: associazione AVOM, laPro Loco, la Comunità parrocchiale del Duomo.Sul territorio sono presenti due importanti attività commerciali : il Centro Campania e l'Outlet "La Reggia" che contribuiscono a
6
rispondere all'esigenza di occupazione e lavoro nell'ambito del settore Terziario. Le due predette attività costituisconoun'opportunità per i giovani del territorio.
1.3 RISORSE STRUTTURALI E MATERIALI
L’istituto dispone di una palestra coperta, di uno spazio all’aperto, di una biblioteca, di un laboratorio linguistico, di cinque laboratori di informatica, di un laboratorio di chimica-fisica, tre laboratori moda, un laboratorio di metodologie operative.Vi sono poi attrezzature varie e sussidi didattici, da quelli tradizionali a quelli delle moderne tecnologie: radio, registratori, televisori, antenne satellitari, telescopio, videoregistratori, macchine fotografiche digitali, videocamera, notebook e tablet, fotocopiatrici, moltiplicatore digitale, impianti di amplificazion; n. 34 aule sono dotate di KIT LIM (lavagna Interattiva Multimediale). L’Istituto è inoltre dotato di linea Internet, rete wireless e un impianto di videosorveglianza.
CAPITOLO II - VISION E MISSION DELLA SCUOLA
2.1 LINEE DI INDIRIZZO1.VALORIZZAZIONE DELL’AUTONOMIAL’autonomia scolastica deve costituire un supporto al rinnovamento della scuola attraverso un articolato dispositivo di mezzi, di opportunità e di risorse per raggiungere l’obiettivo prioritario: il successo scolastico di ogni alunno. Attraverso l’autonomia la scuola adotta metodi di lavoro, tempi di insegnamento, soluzioni funzionali alla realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.). L’autonomia si esplica in spazi di libertà utilizzati dagli insegnanti per sviluppare percorsi attraverso cui raggiungere gli obiettivi di apprendimento. L’autonomia organizzativa deve consentire di dare al servizio scolastico flessibilità, diversificazione, efficienza, efficacia.2.IMPEGNI DELLA SCUOLA VERSO L’UTENZALa scuola si impegna a:
1. porre al centro dell’azione l’alunno e il suo itinerario di formazione personale e di apprendimento;2. mantenere in primo piano l’obiettivo di formare i cittadini di oggi e di domani;3. operare per una scuola dell’inclusione;4. fissare le tappe e i traguardi da superare nel percorso formativo continuo dai 3 ai 14 anni, secondo standard diffusi nell’area UE e OCSE;
5. verificare periodicamente e con sistematicità i progressi di ogni singolo alunno, soprattutto nelle capacità di base;6.responsabilizzarsi rispetto ai risultati e ai livelli di apprendimento che i propri alunni sono chiamati a raggiungere;7.definire e proporre un curricolo adeguato alla formazione degli alunni e al loro proseguimento negli studi.3.PROGETTO DIDATTICONella progettazione del Piano dell'Offerta Formativa (POF) la Scuola tiene conto-del Regolamento dell’autonomia scolastica e della Riforma degli Ordinamenti Scolastici;-della disponibilità dell'Organico Docenti e ATA;-delle esigenze degli utenti in merito agli orari e ai servizi;-delle risorse finanziarie per organizzare attività integrative.La Scuola opera-sviluppando metodologie laboratoriali-strutturando percorsi personalizzati-utilizzando tecnologie innovative-potenziando le attività didattiche che sviluppino negli alunni le capacità logiche e linguistiche-curando l’insegnamento tecnologico e scientifico-potenziando l'insegnamento delle lingue straniere-potenziando le attività didattiche che sviluppino negli alunni le abilità creative-potenziando l'attività motoria e sportiva-offrendo opportunità formative extracurricolari
7
-potenziando l’aspetto formativo tramite l’educazione alla cittadinanza e alla convivenza civile, l’educazione alla salute, l’educazione all’affettività, l’educazione alla sicurezza.4.RAPPORTI CON IL TERRITORIOL'Istituto opera per integrarsi pienamente con il territorio:-interagendo con gli altri soggetti istituzionali del territorio (in particolare Comuni e Provincia) per articolare, concordare ed integrare l'offerta formativa;-stipulando “protocolli di intesa” con le associazioni culturali, ambientali, sportive, di volontariato presenti sul territorio per dar vita ad un lavoro comune;-instaurando rapporti organici con le Associazioni di solidarietà sociale e con le strutture economiche (banche, imprese, ...) per condividere iniziative progettuali che portino gli alunni a conoscere la realtà storica, sociale, ambientale, culturale, economica in cui vivono e ad interagire con essa;-costruendo rapporti di fiducia e di collaborazione con i genitori, in grado di supportare la Scuola nell'organizzazione e nella gestione di attività extrascolastiche;-portando a conoscenza, tramite manifestazioni, mostre, iniziative, le attività svolte e gli obiettivi raggiunti.5.PARTECIPAZIONEL’Istituto, per raggiungere l’obiettivo del successo formativo di ogni alunno, deve condividere il suo progetto educativo con le famiglie; pertanto opera:-organizzando modelli di partecipazione dei genitori che tengano conto delle esigenze lavorative;-prevedendo momenti di incontro mirati per illustrare il Progetto Educativo e Didattico;-strutturando le modalità dei colloqui con gli insegnanti affinché ogni genitore abbia il tempo e lo spazio adeguato alla propria necessità di comunicazione;-creando Organi/Gruppi di lavoro in cui i genitori, tramite i loro rappresentanti, possano lavorare con gli insegnanti e il dirigente per monitorare, valutare e migliorare l’attività della Scuola;-organizzando momenti di formazione comune insegnanti-genitori sulle problematiche relative all’educazione, alla relazione e alla comunicazione efficace;-rendendo trasparente ogni procedura in merito ai criteri di valutazione;-impostando rapporti costruttivi e rispettosi della professionalità degli operatori scolastici.6.ORGANIZZAZIONEL’Istituto, in base alla propria autonomia, per gestire in modo efficace le risorse di personale/umane e per offrire un servizio efficiente deve impostare un modello di governo, opera:-riconoscendo le diverse aggregazioni esistenti con le specifiche competenze (Collegio Docenti, Consigli di Classe, ...)-assegnando funzioni e incarichi con compiti adeguati-costruendo un sistema di “responsabilità e deleghe” connesso al riconoscimento di competenze-sviluppando una “pluralità di leadership” come espressione di capacità personali e disponibilità di sviluppo professionale.7.CONVENZIONI, ACCORDI DI RETEL'Istituto, per migliorare la sua attività e qualificare il suo operato di Istituto autonomoopera:stipulando convenzioni con l'Ente Locale per l'organizzazione di attività integrative, per l'utilizzo di locali e strutture e per l'utilizzo del personale scolastico in funzioni diverse;stipulando convezioni con soggetti privati o pubblici per una più efficace gestione delle attività e dei servizi;stipulando accordi con Enti Culturali, Istituzioni Scolastiche, Università, Centri di formazione per attivare progetti didattici, di ricerca, di formazione del personaleorganizzando attività sia didattiche di formazione del personale, anche in rete con altre scuole8.APERTURA AL MONDO, SCAMBI CULTURALIL'Istituto, per garantire la formazione didattica ed educativa degli allievi che diventeranno cittadini dell'Europa e del mondo, opera:ampliando lo studio delle lingue straniere attraverso attività extracurricolariorganizzando corrispondenza e scambi con alunni di paesi europei ed extraeuropeiinserendo nel curricolo percorsi didattici specifici di conoscenza e analisi delle realtà sociali, culturali ed economiche diverseoffrendo agli alunni l'opportunità delle certificazioni europee.9.VISITE DIDATTICHE E VIAGGI DI ISTRUZIONEL’Istituto per integrare l’azione didattica con l’esperienza diretta, per ampliare gli orizzonti culturali e far conoscere il territorio opera:
8
-inserendo nella programmazione di ogni classe visite didattiche e viaggi di istruzione a:realtà ambientali realtà produttive (botteghe artigiane, industrie, servizi, ecc.)realtà culturali realtà artistiche realtà formative 10.ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONEL'Istituto, nella sua opera di educazione, pone al centro la persona, pertanto ritiene prioritari:a) l’inclusione della persona con disabilitàattivando percorsi personalizzati per sviluppare al massimo le potenzialità di ognuno;interagendo con i servizi del territorio (AUSL, Comune, Associazioni specializzate) per costruire un progetto didattico integrato;condividendo il progetto didattico con le famiglie.b) l’inclusione degli alunni non italiani e non italofoniaprendosi alle istanze interculturali nell'ottica della conoscenza e del rispetto reciproco, presupposto per una vera integrazione;assicurando una adeguata conoscenza della nostra lingua e delle nostre regole di convivenza civile per favorire l’apprendimento e garantire un inserimento consapevole ed equilibrato nella realtà scolastica ed in quella territoriale;attivando percorsi personalizzati per favorire l’apprendimento della lingua italiana per la comunicazione e per lo studio garantendo la possibilità del successo formativo.
1.1NUOVE TECNOLOGIEL'Istituto pone attenzione all'evoluzione tecnologica, pertanto opera:introducendo strumentazione didattica di nuova concezione (LIM, ...)dotando tutti i plessi di adeguate attrezzature informatiche multimediali, laboratori o singole postazioniconsiderando tutte le risorse tecnologiche un mezzo per promuovere le potenzialità individuali degli alunni e per insegnare loro ad avere un atteggiamento critico nella fruizionee nell'analisi dei messaggi comunicativiinformatizzando i servizi degli uffici amministrativi1.2CONTINUITA’ E ORIENTAMENTOL'Istituto, per raggiungere l'obiettivo del successo formativo di ogni alunno opera:
- predisponendo percorsi organici tra Scuola Secondaria di I grado e Scuola Secondaria di II grado ; - progettando curricoli verticali; - attivando progetti in ASL (stage, tirocini, ecc.); - organizzando attività di orientamento per aiutarli nella scelta del percorso di studi e nella costruzione di un progetto di vita.1.3UTILIZZO DEL PERSONALEL’Istituto, per qualificare sempre di più l’azione educativa e didattica e migliorare il servizio scolastico nell’ottica dell’autonomia organizzativa opera:-predisponendo organigrammi delle funzioni e ruoli con l’indicazione specifica dei compiti, delle azioni e delle modalità di controllo;-stimolando la crescita professionale per portare il personale dall’azione esecutiva all’azione responsabile, a questo scopo il Dirigente utilizza l’Istituto dell’affido di funzioni e deleghe-utilizzando il personale per attività di insegnamento o di supporto all’attività scolastica, in base alle competenze specifiche e alle specializzazioni (informatica, musica, teatro, sicurezza, ...)-utilizzando il personale in base alle esigenze del POF e alle competenze specifiche1.4FORMAZIONE DEL PERSONALEL'Istituto, per poter governare l'evoluzione del sistema e attuare in modo efficace l'autonomia, considera la Scuola pubblica come ambiente privilegiato di apprendimento professionale pertanto opera:promuovendo la formazione del personale ed investendo risorse per potenziare le diverse professionalità all'interno dell'Istitutoprogettando, avvalendosi di agenzie accreditate ed associazioni qualificate, percorsi di formazione in base ai bisogni delle singole componenti (docenti, personale di segreteria, collaboratori scolastici, genitori)facendo in modo che le scelte dei singoli operatori convergono verso un quadro condiviso
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che ha al centro la piena formazione degli allievi, lo sviluppo dell'organizzazione scolastica, l'assunzione consapevole di nuove responsabilità professionalifavorendo progetti personalizzati di formazione predisponendo le condizioni operative e finalizzando l'impiego delle risorseaderendo a percorsi di ricerca-azione organizzati da Università, Ufficio Scolastico Regionale, …promuovendo la cultura dell'autonomia e della qualità con progetti specifici che abbiano come obiettivi lo sviluppo della capacità di comunicare, progettare, gestire l'organizzazione ed autovalutarsi. 15.QUALITA’ DEL SERVIZIO L'Istituto, per perseguire il miglioramento continuo, mette in atto percorsi di valutazione della propria azione, scegliendo di volta in volta gli strumenti più adeguati (modello autoanalisi, indicatori di efficienza ed efficacia, verifica dei risultati, questionari di gradimento, ...).Nella valutazione del servizio scolastico sono coinvolte tutte le componenti (docenti, genitori, operatori, alunni).I risultati sono portati a conoscenza, per un'adeguata analisi, del Collegio Docenti e del Consiglio di Istituto.
2.2 MISSION“Soddisfare le esigenze della comunità, fornendo una formazione competitiva tesa ad ampliare le scelte, ad indirizzare gli allievi, a ridurre il disagio.”L’I.S.I.S.S. “G.B.NOVELLI” è la scuola che, particolarmente attenta alla formazione dell’ allievo, intende preparare, orientare, ridurre il disagio e creare, anche, quelle figure professionali flessibili che il mercato europeo oggi richiede. La citata mission persegue i seguenti obiettivi generali :superare gradualmente i fenomeni di evasione, ripetenze, interruzioni e abbandoni della frequenza scolastica;pianificare il processo di erogazione del servizio in un ambiente di lavoro sano e sicuro;fornire una solida conoscenza di base in tutte le discipline, finalizzata, in base alla specificità dell’ indirizzo scelto, sia al proseguimento negli studi che alla formazione di figure professionali facilmente inseribili nel mondo del lavoro; migliorare il piano dell’offerta formativa sia sul versante del suo ampliamento che su quello della qualità del servizio, inserendo nel POF attività che soddisfino sempre più le esigenze degli allievi e li preparino al meglio;creare le condizioni perché emergano le potenzialità di ciascun allievo, valorizzandone le doti e gli interessi;garantire un funzionale servizio di assistenza agli allievi particolarmente bisognosi; eliminare la provvisorietà e l’improvvisazione dei processi didattici; aprirsi alla trasparenza, al confronto con l’esterno, alla valutazione e al giudizio dei nostri utenti; individuare, attraverso la misurazione della soddisfazione del cliente, parametri di valutazione e indicatori di qualità, sulla base dei quali avviare i nostri progetti di miglioramento.
2.3 FINALITA’ FORMATIVE L’Istituzione Scolastica si articola in sei indirizzi specifici del nuovo ordinamento: Liceo linguistico, Liceo delle Scienze Umane,Liceo delle Scienze Umane Opzione Economico Sociale, Istituto Professionale Settore Servizi Indirizzo Servizi Socio Sanitari,Istituto Professionale Settore Industria e Artigianato Indirizzo Produzioni Artigianali e Industriali Articolazione Artigianato, Istituto Professionale Settore Servizi Indirizzo Servizi per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera.L’offerta formativa della nostra scuola, forte delle tradizioni culturali diverse e complementari tra i vari indirizzi, si propone la finalità fondamentale di aiutare gli studenti in un processo di maturazione umana e culturale, centrato sulla persona e sull’ acquisizione di competenze specifiche Nel contempo, è aperta ad interpretare e mediare le esigenze e gli orientamenti della realtà contemporanea e del territorio in cui opera, ed è attenta a valorizzare la dimensione europea della cultura. L’offerta professionale in particolare tende a rispondere efficacemente alla crescente domanda di personalizzazione dei prodotti e dei servizi, che è alla base del successo di molte piccole e medie imprese del made in Italy .La formazione tende : al rafforzamento dell’identità personale e comunitaria; alla formazione del cittadino; alla capacità di leggere e comprendere il proprio tempo e di diventarne protagonista; all’educazione ad una mentalità critica; alla cultura della libertà, responsabilità e solidarietà; all’acquisizione dei nuovi saperi e dei nuovi linguaggi;alla capacita di utilizzo di tecnologie e metodologie tipiche dei diversi contesti applicativi, all’attitudine a progettare;
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all’acquisizione di una base di apprendimento polivalente, scientifica, tecnologica ed economica, all’integrazione con il territorio e il mondo produttivo.In una società come quella attuale articolata e complessa, pluralista, multietnica e sempre più diversificata al suo interno, appare ineludibile porre attenzione alle differenze e pensare ai valori della convivenza in una visione di impegno concreto contro le discriminazioni e le prevaricazioni.Una società che voglia definirsi "libera" deve dare la reale opportunità a ciascun individuo di maturare ed evolvere la propria personalissima identità.La diversità di genere rappresenta la prima e più immediata delle differenze.Approfondire il processo di costruzione di genere è essenziale inoltre per acquisire adeguate competenze e conoscenze che rendano possibili efficaci interventi per consentire il raggiungi mento di reali pari opportunità tra cittadine e cittadini.L' introduzione a scuola dell’insegnamento Cittadinanza e Costituzione L. 30.10.2008, n. 169 consente di aprire all'interno di questa nuova disciplina una finestra operativa per orientare il mondo della scuola verso lo sviluppo di quella che, riguardo alle differenze di genere, possiamo definire "DIDATTICA SENSIBILE".Da qui l'opportunità di contestualizzare l'intervento per la promozione della cultura di genere nel mondo dell'istruzione, proprio attraverso un'innovativa opera di sensibilizzazione.La funzione educativa della scuola assume un ruolo insostituibile. I docenti sono artefici importanti di questo processo e influenzano sensibilmente la formazione dell'identità degli allievi, con la programmazione disciplinare curriculare ed extra-curriculare , con l'approccio e le pratiche didattiche che mettono in atto, con le modalità educative che realizzano.Il sistema scolastico è dunque chiamato a:• stimolare la riflessione degli studenti e delle studentesse sul valore fondamentale dei diritti che sono propri del vivere civile, facendo leva sulla loro identità autoreferenziale;• facilitare la consapevolezza del proprio modo di comunicare e proporsi all'altro, tramite anche la gestione dei propri vissuti emozionali, fornendo una conoscenza dell'aspetto emotivo della persona nel contesto delle relazioni;• incentivare il miglioramento della qualità dell' offerta formativa delle scuole in materia di pari opportunità, orientamento e attenzione alla differenza di genere;• promuovere, attraverso iniziative specifiche, la documentazione di esperienze educative e formative e la produzione di materiale fruibile da più soggetti in vari contesti territoriali, sostenendo, a livello locale, la disseminazione di buone pratiche sulle tematiche di genere;• realizzare azioni di analisi della situazione territoriale, progettazione e realizzazione di iniziative di formazione, eventi di sensibilizzazione, monitoraggi e valutazioni conclusive, attraverso l'operato di Gruppi di Lavoro territoriali sulle Pari Opportunità e differenze di genere;• creare un tessuto di relazioni efficaci con soggetti del territorio che a diverso titolo si occupano del tema.Nel quadro di riferimento nazionale, in cui la legislazione e le opportunità sulle diversità di genere sono cresciute maggiormente negli ultimi anni, è importante il contributo della Scuola, se non alla piena soddisfazione dei bisogni di pari opportunità, quantomeno allo sviluppo e all' affinarsi di tali bisogni in una ricerca permanente ed interistituzionale volta alla costruzione di una nuova società delle opportunità di genere.Compito della Scuola è quello di integrare la prospettiva di genere in tutte le attività educative.Alla luce di quanto detto l’ISISS “G. B. Novelli” di Marcianise ritiene che l’educazione alle pari opportunità di genere nonché la prevenzione alla violenza di genere e di tutte le forme di discriminazione siano obiettivi educativi imprescindibili nella formazione degli studenti e di cittadini responsabili, utili strumenti di prevenzione della creazione di pericolosi stereotipi di genere che potrebbero condurre a bullismo, omofobia e ad altre forme di violenza.La scuola pubblica, rispettosa delle differenze e tesa al superamento del pregiudizio, deve poter essere spazio in cui è possibile la discussione serena sulle relazioni, sulle differenze di genere, sulla necessità e sui modi di risolvere i conflitti.A tale riguardo si specifica, per dovere di trasparenza, che l’ISISS “G.B. Novelli” di Marcianise anche per l’a. s. 2015/2016 nel merito della questione promuove l’acquisizione di valori etici, sociali e democratici che permettono a ciascuno di vivere insieme imparando a conoscere e (ri)conoscere l’altro comprendendo e accettando le differenze con le seguenti azioni:• costruire un vivere insieme basato sul rispetto reciproco e sull’osservanza delle regole• educare alla differenza di genere, combattere i comportamenti di stalking o aggressivi e l’omofobia.L’ISISS “G. B. Novelli” di Marcianise, utilizzando tutte le risorse pedagogiche, didattiche e legislative e con mirati interventi didattici di formazione, favorirà altresì la riflessione degli studenti indirizzandoli al riconoscimento partecipato delle regole della vita democratica.Promuovere l’educazione alla legalità, alla convivenza ed al rispetto per se stessi e per gli altri significa, infatti, promuovere la cultura del sociale, privilegiare la solidarietà e promuovere la dignità di essere cittadino, attivando percorsi di partecipazione e condivisione che coinvolgano campi educativi di comune finalità formativa: educazione alla pace, alla gestione dei conflitti, alla cultura delle differenze e del dialogo, al patrimonio culturale, alla solidarietà, al volontariato , per accettare le differenze spirituali e culturali esistenti, come un patrimonio prezioso, interiorizzando i valori della solidarietà e della tolleranza, condizioni necessarie per un'effettiva democrazia. Solo così l'educazione potrà trasformare la diversità in un fattore costruttivo di reciproca comprensione tra individui e gruppi.
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Le azioni educative volte a promuovere l’uguaglianza di opportunità ed a combattere ogni forma di discriminazione restano peraltro un dovere generale, come parte della missione formativa della scuola, senza alcun riferimento a posizioni ideologicamente connotate, ciò che sarebbe contrario alla neutralità politica e filosofica della scuola pubblica.
2.4 INDIRIZZI DI STUDIO
INDIRIZZI NUOVO ORDINAMENTO LICEI
Liceo delle Scienze Umane Indirizzo Base e Liceo delle Scienze Umane Opzione Economico-sociale (DPR 89 del 2010) Il piano di studio del Liceo delle Scienze Umane si basa sull’approfondimento dei principali campi di indagine delle scienze umane, della ricerca pedagogica, psicologica e socio-antropologico-storica. Nell’indirizzo di studio Liceo delle Scienze Umane opzione Economico-Sociale vengono approfonditi i nessi e le interazioni fra le scienze giuridiche, economiche, sociali e storiche. “Il percorso del Liceo delle Scienze Umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei fenomeni collegati alla costruzione dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi. Assicura la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel campo delle scienze umane” (art.9 comma 1).Gli studenti, a conclusione del percorso di studio,oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:
- aver acquisito le conoscenze dei principali campi d’indagine delle scienze umane mediante gli apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e socioantropologica;
- aver raggiunto, attraverso la lettura e lo studio diretto di opere e di autori significativi del passato e contemporanei,la conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea;
- saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni storiche,filosofiche e sociali, e i rapporti che ne scaturiscono sul piano etico-civile e pedagogicoeducativo;
- saper confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della realtà sociale, con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi, ai luoghi e alle pratiche dell’educazione formale e non formale, ai servizi alla persona, al mondo dellavoro, ai fenomeni interculturali;
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- possedere gli strumenti necessari per utilizzare, in maniera consapevole e critica, le principali metodologie relazionali e comunicative, comprese quelle relative alla media education.
Piano degli studi del Liceo delle Scienze Umane Indirizzo Base Attività e insegnamenti obbligatori 1°
anno2°anno
3°anno
4°anno
5°anno
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua e cultura latina 3 3 2 2 2Storia e geografia 3 3Storia 2 2 2Filosofia 3 3 3Scienze Umane* 4 4 5 5 5Diritto ed economia 2 2Lingua e cultura straniera****
3 3 3 3 3
Matematica** 3 3 2 2 2Fisica 2 2 2Scienze naturali*** 2 2 2 2 2Storia ell’arte 2 2 2Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o Attività alternative
1 1 1 1 1
Totale ore settimanali 27 27 30 30 30
*Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia**Con Informatica al primo Biennio***Biologia, Chimica, Scienza delle Terra****Nel Liceo delle Scienze Umane “Novelli” la Lingua e cultura straniera 1 studiata è l’INGLESE
Liceo delle Scienze Umane Opzione Economico-sociale (DPR 89 del 2010)
“Nell’ambito della programmazione regionale dell’offerta formativa, può essere attivata l’opzione economico-sociale che fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alle scienze giuridiche, economiche e sociali”(art. 9 comma 2)Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:
- conoscere i significati, i metodi e le categorie interpretative messe a disposizione dellescienze economiche, giuridiche e sociologiche;
- comprendere i caratteri dell’economia come scienza delle scelte responsabili sulle risorse di- cui l’uomo dispone (fisiche, temporali, territoriali, finanziarie) e del diritto come scienzadelle regole di natura
giuridica che disciplinano la convivenza sociale;- individuare le categorie antropologiche e sociali utili per la comprensione e classificazione dei fenomeni
culturali;- sviluppare la capacità di misurare, con l’ausilio di adeguati strumenti matematici, statistici e informatici, i
fenomeni economici e sociali indispensabili alla verifica empirica dei princìpi teorici;- utilizzare le prospettive filosofiche,storico-geografiche e scientifiche nello studio delle
interdipendenze tra i fenomeni internazionali, nazionali, locali e personali;- saper identificare il legame esistente fra i fenomeni culturali, economici e sociali e leistituzioni politiche sia in
relazione alla dimensione nazionale ed europea sia a quellaglobale;
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- avere acquisito in una seconda lingua moderna strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.
Piano degli studi del Liceo delle Scienze Umane Opzione economico/sociale
Attività e insegnamenti obbligatori
1°anno
2°anno
3°anno
4°anno
5°anno
Lingua e letteratura italiana
4 4 4 4 4
Storia e geografia 3 3Storia 2 2 2Filosofia 2 2 2Scienze Umane* 3 3 3 3 3Diritto ed economia politica
3 3 3 3 3
Lingua e cultura straniera 1
3 3 3 3 3
Lingua e cultura straniera 2
3 3 3 3 3
Matematica** 3 3 3 3 3Fisica 2 2 2Scienze naturali*** 2 2
Storia dell’arte 2 2 2Scienze motorie e sportive
2 2 2 2 2
Religione cattolica o Attività alternative
1 1 1 1 1
Totale ore settimanali 27 27 30 30 30
*Antropologia, Metodologia della ricerca, Psicologia e Sociologia**Con Informatica al primo Biennio***Biologia, Chimica, Scienza delle Terra****Nel Liceo delle Scienze Umane “Novelli” la Lingua e cultura straniera 1 studiata è l’INGLESE mentre la Lingua e cultura straniera 2 studiata è il FRANCESE
Liceo Linguistico (DPR 89 del 2010)
“Il percorso del liceo linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi linguistici e culturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità, a maturare le competenze necessarie per acquisire la padronanza comunicativa di tre lingue, oltre l’italiano e per comprendere criticamente l’identità storica e culturale di tradizioni e civiltà diverse” (art. 6 comma1)Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:
- avere acquisito in due lingue moderne strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento;
- avere acquisito in una terza lingua moderna strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento;
- saper comunicare in tre lingue moderne in vari contesti sociali e in situazioni professionali utilizzando diverse forme testuali;
- riconoscere in un’ottica comparativa gli elementi strutturali caratterizzanti le lingue studiate ed essere in grado di passare agevolmente da un sistema linguistico all’altro;
- essere in grado di affrontare in lingua diversa dall’italiano specifici contenuti disciplinari;- conoscere le principali caratteristiche culturali dei paesi di cui si è studiata la lingua,attraverso lo studio e
l’analisi di opere letterarie, estetiche, visive, musicali,
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- cinematografiche, delle linee fondamentali della loro storia e delle loro tradizioni;- sapersi confrontare con la cultura degli altri popoli, avvalendosi delle occasioni di contatto e di scambio.
Piano degli studi del Liceo Linguistico
Attività e insegnamenti obbligatori 1°
anno2°anno
3°anno
4°anno
5°anno
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4Lingua latina 2 2Lingua e cultura straniera 1* 4 4 3 3 3Lingua e cultura straniera 2* 3 3 4 4 4Lingua e cultura straniera 3* 3 3 4 4 4Storia e Geografia 3 3
Storia 2 2 2Filosofia 2 2 2Matematica** 3 3 2 2 2Fisica 2 2 2Scienze naturali*** 2 2 2 2 2Storia dell’arte 2 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o Attività alternative
1 1 1 1 1
Totale ore settimanali 27 27 30 30 30
* è compresa 1’ora di conversazione col docente di madrelingua ** con Informatica al primo biennio*** Biologia, Chimica, Scienza della TerraPresso il Liceo Linguistico “G.B.Novelli” la Prima lingua straniera studiata è l’Inglese, la Seconda lingua straniera studiata è il Francese, per la Terza lingua straniera si può scegliere tra Spagnolo Dal primo anno del secondo biennio è previsto l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. Dal secondo anno del secondo biennio è previsto inoltre l’insegnamento, in una diversa lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL), compresa nell’area delle attività e degliinsegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnate, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie.
ISTITUTI PROFESSIONALI (DPR n° 87 del 2010):
ISTITUTO PROFESSIONALE SETTORE “SERVIZI” INDIRIZZO “SERVIZI SOCIO – SANITARI”
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L’indirizzo “Socio-sanitario” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, le competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale.L’identità dell’indirizzo è caratterizzata da una visione integrata dei servizi sociali e sanitari relativi adattività di servizio per l’inclusione sociale e per il benessere di persone e comunità, nelle aree che riguardano soprattutto la mediazione familiare, l’immigrazione, le fasce sociali più deboli, le attività di animazione socio-educative e culturali e tutto il settore legato al benessere.E’ molto importante che le competenze acquisite nell’intero percorso di studio mettano in grado gli studenti di dialogare e migliorare il sistema di relazione con le diverse tipologie di utenti, di interagire con la più ampia comunità sociale, con i servizi socio-sanitari del territorio (compreso il privato sociale) e di assumere ruoli adeguati all’evoluzione dei bisogni socio-sanitari.Le innovazioni in atto nell’intero comparto richiedono allo studente conoscenze scientifiche e tecniche e competenze correlate alle scienze umane e sociali, alla cultura medico-sanitaria per comprendere ilmutamento sociale, il nuovo concetto di salute e benessere, le dinamiche della società multiculturale e per riconoscere le problematiche relative alle diverse tipologie di utenza al fine di contribuire ad individuare e gestire azioni a sostegno di persone e comunità con particolare attenzione alle fasce deboli
PIANO DEGLI STUDI DELL’ISTITUTO PROFESSIONALESETTORE “SERVIZI” INDIRIZZO “SERVIZI SOCIO – SANITARI”
1° 2° 5°
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MATERIA Biennio Biennio anno
Lingua e letteratura taliana 4 4 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3 3 3
Storia 2 2 2 2 2
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed economia 2 2
Scienze integrate (scienze della terre e biologia)
2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Scienze integrate: Fsica 2
Scienze integrate: Chimica 2
Scienze umane e sociali 4(1) 4(1)
Elementi di storia dell’arte ed espressioni grafiche
2(1)
Educazione musicale 2(1)
Metodologie Operative 2 2 3
Seconda lingua straniera 2 2 3 3 3
Igiene e cultura medico -sanitaria 4 4 4
Psicologia generale ed applicata 4 5 5
Diritto e legislazione socio-sanitaria 3 3 3
Tecnica amministrativa ed economia sociale 2 2
Totale complessivo ore 32 32 32 32 32
*Le ore indicate fra parentesi sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza di insegnanti tecno-pratici.Presso l’Istituto professionale dei Servizi Socio-sanitari “Novelli” la seconda lingua straniera studiata è il Francese
ISTITUTO PROFESSIONALE SETTORE “INDUSTRIA E ARTIGIANATO”
ARTICOLAZIONE “ARTIGIANATO” OPZIONE “PRODUZIONE TESSILI-SARTORIALI”
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L’istituto Professionale settore “Industria e Atigianato” articolazione “Artigianato” opzione “Produzione tessili-sartoriali” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, competenze che lo mettano in grado di intervenire nei processi di lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione di prodotti industriali e artigianali. L’identità dell’indirizzo è riferita ad attività professionali che si esplicano nella filiera del settore produttivo generale abbigliamento. L’insieme dei saperi e delle abilità che lo studente acquisisce nel corso di studi riguardano metodi, tecniche e linguaggi inerenti aree operative diversificate per consentirgli di inserirsi proficuamente, al temine dei percorsi, nei contesti produttivi e professionali oppure di accedere a percorsi di livello terziario, in relazione ai requisiti individuali ed alle aspettative di inserimento lavorativo, sia a livello locale che nazionale o internazionale. Le competenze tecnico-professionali, accanto ad una base comune indispensabile per tutti i campi della produzione artistica e artigianale, acquistano una progressiva e graduale specificazione, soprattutto operativa e laboratoriale, nei diversi anni di corso.
PIANO DEGLI STUDI INDIRIZZO “PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI” ARTICOLAZIONE “ARTIGIANATO”- OPZIONE “PRODUZIONE TESSILI-SARTORIALI”
MATERIA 1°Biennio
2°Biennio
5°anno
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3 3 3
Storia 2 2 2 2 2
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto/Economia 2 2
Scienze integrate ( della Terra e Biologia) 3 3
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
18
Scienze integrate: Fisica 2(1)
Scienze integrate: Chimica 2(1)
Tecnologie dell’informazione e della comunicazione 2 2
Laboratori tecnologici ed esercitazioni tessili, abbigliamento
5* 3* 4*
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3
Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi tessili, abbigliamento 4 4 4
Progettazione tessile-abbigliamento, moda e costume 5 5 6
Tecniche di distribuzione e marketing2 3
Storia dell’ Arte e del Cosstume 3 3
Totale complessivo ore 32 32 32 32 32
PIANO DEGLI STUDI DELL’ ISTITUTO PROFESSIONALE SETTORE “SERVIZI”
INDIRIZZO “SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA” ARTICOLAZIONI: “ENOGASTRONOMIA” E “SERVIZI DI SALA E VENDITA”
Il Diplomato dell’ Istituto Professionale dei Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.Il Diplomato dell’ Istruzione Professionale dei Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera conseguono i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:
utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione della commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità;
organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse umane; applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza e la salute nei
luoghi di lavoro; utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al cliente e finalizzate
all’ottimizzazione della qualità del servizio; comunicare in almeno due lingue straniere; reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il ricorso a strumenti
informatici e a programmi applicativi; attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici; curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali,
artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico,
nutrizionale e gastronomico. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità
dietologiche. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i
prodotti tipici. Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse. Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastonomici,
ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera. Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di
comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di
filiera. Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei
prodotti. Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e
servizi in relazione al contesto.
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Il Diplomato dell’ Istituto Professionale dei Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera - articolazione “Enogastronomia” è in grado di
- intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici;
- operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche.
Il Diplomato dell’ Istituto Professionale dei Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera - articolazione “Servizi di sala e di vendita” è in grado di
- svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici;
- interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici.
Le ore indicate fra parentesi sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza di insegnanti tecno-pratici.* Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico
Istituto Professionale Servizi per l'Enogastronomia e l'Ospitalità AlberghieraBiennio comune Articolazioni: "Enogastronomia" e
“Servizi di Sala e Vendita”- Quadro orario settimanale
DISCIPLINE 1° BIENNIO 2° BIENNIO 5° ANNO
1° 2° 3° 4° 5°Lingua e Letteratura Italiana 4 4 4 4 4
Lingua Inglese 3 3 3 3 3Seconda lingua straniera: Francese 2 2 3 3 3
Storia 2 2 2 2 2Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed Economia 2 2 Geografia Generale ed economica (Decreto n.104/2013) Disciplina inserita nel piano orario a partire dall’a.s. 2014/2015
1
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2 Scienze integrate (Fisica) 2
Scienze Integrate (Chimica) 2 Scienza degli alimenti 2 2
Scienze Motorie e Sportive 2 2 2 2 2 Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Laboratorio di servizi enogastronomici - settore cucina** 2 2Laboratorio di servizi enogastronomici - settore sala e vendita** 2 2
Laboratorio di servizi di accoglienza turistica** 2 2** Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico
Articolazione “Enogastronomia”
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DISICPLINE 1° 2° 3° 4° 5°
Laboratorio di servizi enogastronomici - settore cucina** 6 4 4
Laboratorio di servizi enogastronomici - settore sala e vendita** 2 2Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva 4 5 5
Scienza e cultura dell'alimentazione 4 3 3Articolazione “Servizi di Sala e Vendita ”
DISICPLINE 1° 2° 3° 4° 5°
Laboratorio di servizi enogastronomici - settore cucina** 2 2
Laboratorio di servizi enogastronomici - settore sala e vendita** 6 4 4Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva 4 5 5
Scienza e cultura dell'alimentazione 4 3 3
“Accoglienza Turistica”
DISICPLINE 1° 2° 3° 4° 5°
Scienza e cultura dell'alimentazione*4 2 2
Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva 4 6 6
Tecniche di comunicazione 2 2
Laboratorio di servizi accoglienza turistica ** 6 4 4
CAPITOLO III - PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE
3.1 CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
3.1.a STESURA DEI PERCORSI FORMATIVI a.s. 2015-2016
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All’ISISS “G.B.Novelli” si programma per ASSI secondo quanto previsto dalla L.296 del 27/12/06, le competenze chiave di cittadinanza fanno riferimento alle Raccomandazioni del Parlamento europeo per la costituzione del Quadro Europeo (Q.E.) delle qualifiche per l’apprendimento permanente. Nel D.M. n.9 del 27/01/2010(Certificazione delle competenze alla fine del biennio di scuola secondaria di secondo grado) “Le competenze di base relative agli Assi culturali devono essere acquisite con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza”, l’ISISS “GB Novelli” risponde perfettamente con l’organizzazione del proprio curricolo a questa esigenza. Il Collegio dei docenti del 1 settembre 2015 ,all’unanimità dei presenti, delibera l’articolazione dei dipartimenti così come riportata nella seguente tabella.
ASSE DEI LINGUAGGI LICEO SCIENZE UMANE (Lingua e letteratura italiana, Lingua e cultura latina, Storia dell’arte, Lingua e cultura straniera)ASSE DEI LINGUAGGI LICEO LINGUISTICO (Lingua e letteratura italiana, Lingua e cultura straniera, Conversazione)ASSE DEI LINGUAGGI PROFESSIONALE MODA (Lingua e letteratura italiana,Lingua e cultura straniera,Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione, Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica - Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi tessili,abbigliamento - Laboratori tecnologici ed esercitazioni tessili , abbigliamento- Progettazione tessile abbigliamento, moda e costume-Tecniche di distribuzione e marketing-)ASSE DEI LINGUAGGI PROFESSIONALE SERVIZI SOCIOSANITARI(Lingua e letteratura italiana, Lingua e cultura straniera, Educazione musicale, Elementi di storia dell’arte ed espressioni grafiche, Metodologie operative)ASSE DEI LINGUAGGI PROFESSIONALE SERVIZI ENOGASTRONOMICI (Lingua e letteratura italiana, Laboratori di servizi enogastronomici: settore cucina,settore sala e vendita, settore di accoglienza turistica, Lingua e cultura straniera)ASSE STORICO-SOCIALE LICEI E PROFESSIONALI (Scienze umane, Diritto ed Economia, Diritto ed economia politica, Storia e Geografia,Filosofia, Religione, Storia ,Scienze Umane e sociali,Psicologia generale ed applicata Geografia generale ed economica, Diritto e legislazione socio sanitaria)ASSE MATEMATICO TECNOLOGICO (Matematica e Matematica e Informatica(primo biennio),Fisica, Tecnica amministrativa ed economica)ASSE SCIENTIFICO TECNOLOGICO (Scienze naturali, Scienze integrate (Fisica), Scienze integrate (Chimica), Scienze integrate (Scienze della terra e biologia),Laboratorio chimica, Laboratorio fisica, Scienze motorie e sportive, Igiene e cultura medico sanitaria, Scienze degli alimenti)
Insegnamento di discipline non linguistiche (DNL) in lingua straniera secondo la metodologia CLIL nel terzo,
quarto, quinto anno dei Licei Linguistici e nel quinto anno dei Licei
Nell'ambito della revisione degli ordinamenti della Scuola Secondaria di secondo grado, l'articolo 6, cornma 2, del Regolamento emanato con Decreto del Presidente della Repubblica n. 89/2010, introduce nei Licei Linguistici l'insegnamento di discipline non linguistiche (DNL) in lingua straniera secondo la metodologia CLIL già a partire dal terzo e quarto anno del corso di studi. In particolare la norma prevede:
"Dal primo anno del secondo biennio è impartito l'insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica, compresa nel! 'area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nel! 'area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. Dal secondo anno del secondo biennio è previsto inoltre l'insegnamento, in una diversa lingua straniera, di una disciplina non linguistica, compresa nell 'area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell 'area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente organico ad esse assegnato,tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. Gli insegnamenti previsti dal presente comma sono attivati nei limiti degli organici determinati a legislazione vigente".
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In merito al quinto anno degli altri Licei, l'art. lO comma 5 del succitato Regolamento afferma:
"Fatto salvo quanto stabilito specificamente per il percorso del liceo linguistico, nel quinto anno è impartito l'insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica compresa nel! 'area del!e attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell 'area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. Tale insegnamento è attivato in ogni caso nei limiti degli organici determinati a legislazione vigente. " L’ ISISS “G. B. 'Novelli” di Marcianise, è in linea con le indicazioni ministeriali , attua l’insegnamento di discipline non linguistiche (DNL) in lingua straniera secondo la metodologia CLIL nel terzo, quarto, quinto anno dei Licei Linguistici e nel quinto anno dei Licei delle Scienze Umane- indirizzo Base e Opzione Economico Sociale
cinvolgendogli studenti in esperienze significative e autentiche, anche attraverso l’integrazione delle nuove tecnologie, secondo le modalità di seguito specificate (delibera del Collegio dei Docenti del giorno 3 luglio 2015 Verbale N.° 307 )
: l’insegnamento della disciplina Fisica ( almeno il 50% del monte ore della disciplina Fisica) in lingua
inglese nelle classi quinte (n. 2 classi: 5Au-5Bu) a. s. 2015/2016 del Liceo delle Scienze Umane l’insegnamento della disciplina Fisica( almeno il 50% del monte ore della disciplina Fisica) in lingua
inglese nella classe quinta (n. 1 classe 5Aes) a. s. 2015/2016 del Liceo delle Scienze Umane Opzione Economico Sociale
l’insegnamento della disciplina Scienze Naturali( almeno il 50% del monte ore della disciplina Scienze Naturali) in lingua inglese nelle classi terze (n. 2 classi: 3Al-3Bl), quarte (n. 2 classi 4Al 4Bl) e quinte (n. 2 classi 5Al-5Bl) a. s. 2015/2016 del Liceo Linguistico
l’insegnamento della disciplina Scienze motorie e sportive( almeno il 50% del monte ore della disciplina Scienze motorie e sportive) in lingua francese nella classe quarta sez. B e quinta sez. B a. s. 2015/2016 del Liceo Linguistico
l’insegnamento della disciplina Fisica ( almeno il 50% del monte ore della disciplina Fisica) in lingua francese nella classe quarta sez. A e quinta sez. A a. s. 2015/2016 del Liceo Linguistico.
Le programmazioni dei dipartimenti sono parte integrante del POF Al fine di stendere un percorso formativo realistico e sostenibile per gli alunni, ciascun Consiglio di Classe:raccoglie e coordina le analisi sulla classe condotte dagli insegnanti nei primi giorni di scuola, raccoglie i moduli/ disciplinari ed interdisciplinari elaborati e discussi nei dipartimenti, individua le dimenzioni educative relative agli obbiettivi di cittadinanza attiva, propone di visite guidate, viaggi di istruzione. Ciascun docente inserisce all’ interno del registro elettronico obbiettivi di apprendimento e attività afferenti alle programmmazioni dei singoli dipartimenti.
La programmazione individuale deve raccordarsi a quella elaborata dal Consiglio di Classe e dal dipartimento, tenendo presente il livello di partenza della classe e dei singoli alunni, rilevato attraverso prove oggettive, soggettive, analisi del curriculum, informazioni fornute dalla Scuola Secondariria di primo grado, colloqui con le famiglie.
La relazione finale costituisce il naturale bilancio di un anno scolastico. Essa deve essere, quindi, speculare rispetto alla programmazione individuale, deve valutare i risultati dell’attività didattica, deve indicare i successi e gli insuccessi conseguiti dagli allievi. Nel redigere la relazione finale, ciascun docente dovrà seguire il format predisposto, nel quale sono definiti:la situazione della classe rispetto ai livelli di partenza;gli obiettivi raggiunti nella disciplina;gli obiettivi non raggiunti o raggiunti solo parzialmente,gli argomenti che non sono stati svolti e le relative motivazioni.
3.1.b METODI E MEZZIPer il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati viene privilegiato il lavoro in classe e saranno utilizzati diversi metodi Innanzitutto un ruolo indiretto affidato all’insegnante, la cui funzione si caratterizza per la predisposizione di un ambiente di apprendimento coerente con le singole proposte metodologiche, più che come trasmettitore di saperi. In secondo luogo, e in modo complementare, un protagonismo dello studente a cui è affidata la costruzione del proprio
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apprendimento attraverso un processo di scoperta guidato da un insieme di supporti. In terzo luogo un approccio euristico all’apprendimento, centrato su un problema da affrontare più o meno esplicitamente evidenziato a seconda degli approcci metodologici. In quarto luogo la valorizzazione della dimensione sociale dell’apprendimento, più o meno posta al centro del processo di apprendimento in rapporto ai diversi approcci. Infine il riferimento a dei contesti specifici nei quali sviluppare il processo di apprendimento, attraverso un passaggio dal particolare al generale. Come si può notare si tratta di un richiamo, più o meno diretto, agli attributi dell’apprendimento CSSC Costruttive, Self-regulated-Situated and Collaborative.A puro scopo esemplificativo ne proponiamo un elenco aperto: - approccio induttivo - apprendimento cooperativo - gioco di ruolo - apprendistato cognitivo - approcci metacognitivi - soluzione di problemi reali - studi di caso - approcci narrativi - digital story telling - approcci dialogici - approcci autobiografici - brain-storming - apprendimento servizio-laboratoriali (Linee Guida DPR.n.87/10)-CLILSi rinvia alla bibliografia di approfondimento per una analisi delle diverse metodologie Una disciplina “in atto” non si può trasmettere con un insegnamento che si risolva nella sequenza: lezione, esercitazione e verifica. L’approccio cognitivo-costruttivista,adottato dal nostro istituto, mette in primo piano la mediazione che il soggetto fa rispetto all’esperienza che vive. Fondamentale è rileggere le discipline in un’ottica di “processo”, riconoscendo tutte le dimensioni implicite in un sapere che parte da problemi, mette in campo strumenti, linguaggi e procedure specifiche per risolverli, organizza le risposte per costruire modelli di mondo in chiave dinamica. Alla base c’è la centralità del soggetto che apprende, con la sua singolarità , con la sua volontà , con le sue strategie cognitive messe in atto per raggiungere certi risultati. Tutto ciò porta ad un insegnamento per competenze nel quale i risultati di apprendimento non sono soltanto la valutazione della “restituzione”degli input d’insegnamento. Occorre valutare un risultato di apprendimento come punto di arrivo di un processo di costruzione che incorpora sia il suo oggetto sia i dinamismi mentali e i metodi attraverso i quali gli oggetti sono stati costruiti e dei quali il soggetto, proprio attraverso la valutazione, come ultima tappa del suo processo di apprendimento, diventa consapevole. All’ISISS “Novelli” l’accento si è posto sui processi di lavoro dello studente il raggiungimento delle competenze richiede una corrispondenza metodologico-didattica coerente con i processi ( percorsi attraverso i quali si costruiscono le competenze) , comporta un ripensamento della metodologia di progettazione degli interventi formativi, osservazioni delle prestazioni dell’alunna/o nelle attività previste per i percorsi di insegnamento/apprendimento , prove strutturate e non, prodotti di fine percorso e/o di fine progetto elaborati in gruppo o individualmente diventano aspetti essenziali del curricolo. A questo scopo l’ISISS “G.B Novelli” osserva i seguenti criteri:
1) Una via ascendente, partendo dall’esperienza concreta degli alunni per arrivare alle competenze in uscita e una via discendente, partendo dal PECUP e dagli OSA per declinare le varie UdA/ Moduli/Progetti;
2) Le competenze attese sono già chiaramente espresse nei Regolamenti (Dpr. n.87,89/2010) All.A PECUP, nelle Indicazioni Nazionali e Linee Guida e nel certificato delle competenze di base D.M n. 9 del 27/01/2010;3) Interrogare la disciplina per selezionare i nuclei fondanti per favorire percorsi trasversali;4) Far corrispondere i diversi percorsi (UdA-Moduli-Progetti) con le rispettive competenze in uscita;5) Stabilire criteri e strumenti collegiali di valutazione, prestando particolare attenzione alla corrispondenza
tra tipi di verifica e processi da attivare;6) Utilizzare una varietà di strategie di insegnamento per andare incontro ai vari stili di apprendimento degli
allievi;I dipartimenti disciplinari riconoscono tre tipologie di percorsi progettuali:L’Unità di apprendimento, intesa come “l’unità minima che conserva tutte le caratteristiche di un progetto complesso (obiettivi, procedure didattiche, modi di valutazione),in genere è di carattere disciplinare entro un certo ambito di saperi”si valuta attraverso prestazioni di 1°liv. Es. prove INVALSI;Il Modulo , inteso come “un percorso d’insegnamento-apprendimento (dotato di obiettivi, procedure didattiche,
modi di valutazione) dedicato ad un blocco di contenuti di una certa ampiezza e di carattere multidisciplinare e curricolare, si valuta attraverso prestazioni di 2° liv.es IeFP .
Il Progetto , inteso come “un percorso di insegnamento-apprendimento (dotato di obiettivi, procedure didattiche, modi di valutazione) centrato su una tematica di una certa ampiezza, per lo più di carattere extracurricolare
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(attinta dal mondo, dall’esperienza) e che, per la sua intrinseca complessità, richiede una trattazione curricolare”si valuta attraverso prestazioni di 3°liv. Es.concorsi, gare, alternanza scuola-lavoro.
3.1.c VERIFICA E VALUTAZIONEIl momento della verifica e della valutazione costituisce un aspetto essenziale dell’attività didattica perchè permette di verificare l’apprendimento degli allievi e di valutare la qualità dell’insegnamento. Dal D.M. n. 122 /2009:Un curricolo che pone l’accento sui processi e sulle competenze pone in essere una metodologia a carattere laboratoriale e una valutazione di processo e di prodotto attraverso prestazioni unitarie che coniugano in una stessa prova conoscenze disciplinari, abilità, migliorando capacità e sviluppando competenze, partendo da situazioni di vita reale e considerando sempre la sfera metacognitiva.La valutazione contribuisce alla motivazione/rimotivazione dello studente, in quanto costituisce uno strumento per valorizzare i saperi e le competenze già possedute. Il raggiungimento di questo obiettivo richiede un costante lavoro collegiale dei docenti per individuare e sperimentare metodologie didattiche e modelli di valutazione coerenti con un impianto culturale e pedagogico centrato sugli ASSI e sulle COMPETENZE” ( D.M.n. 139 del 22/08/2007)Il modello di verifica-valutazione frutto di un “atteggiamento centrato su obiettivi ed unità didattiche che utilizza strategie di carattere analitico-lineari con sequenze di passi ben definibili e circoscritti” è di taglio oggettivista e razionalista. Il percorso didattico viene derivato dagli obiettivi secondo un approccio “top-down”: ha carattere sistemico e sequenziale. Secondo tale visione l’apprendimento avviene in forma astratta, decontestualizzata. Il modello di verifica-valutazione frutto di un “atteggiamento centrato su progetto aperto” propone un sistema aperto, disponibile ad accogliere l’imprevisto, a ristrutturarsi.La valutazione si allontana dal concetto di misurazione “obiettiva” a favore di forme:di autovalutazione di valutazione “situata”;di valutazione intersoggettiva (triangolazioni, pluralità di osservatori).Secondo tale ottica, l’asse portante della valutazione è la maturazione personale dell’allievo in base alla quale qualsiasi pratica valutativa non deve mai perdere di vista l’unità della persona e la continuità del processo formativo.Con questa nuova concezione della valutazione si supera il paradigma della scuola della programmazione, contraddistinto dall’oggettività e scientificità e, di conseguenza, della parcellizzazione e della omologazione.Questo orientamento epistemologico ha portato, senza dubbio, a migliorare le pratiche di verifica degli apprendimenti che privilegiano metodi e strumenti di tipo scientifico e oggettivo.Nella scuola della personalizzazione educativa la valutazione “presenta due distinti versanti, entrambi importanti e complementari: l’una più volta al misurare, l’altra all’interpretare e dare senso. La sfida della scuola dell’autonomia è di far convivere, mediante un giusto equilibrio, la tensione verso l’oggettività con quella verso il significato”.A - Verifiche Ogni docente nelle proprie classi effettuerà un numero congruo di verifiche scegliendo la/e tipologia/e fissata/e in sede di programmazione di dipartimento.Durante l’anno scolastico i docenti delle classi terminali effettueranno simulazioni della terza prova scritta, privilegiando una tipologia con la quale far esercitare gli allievi. Ciò non esclude la possibilità che ogni docente, nell’ ambito della propria disciplina, possa far esercitare gli allievi anche con le altre tipologie usate nella terza prova.
I criteri di valutazione degli apprendimenti degli studenti da adottare nell’a.s. 2015/2016, come deliberati dal Collegio dei docenti del giorno 8 ottobre 2015, sono riportati nella seguente scheda:
Voto(/30)
Voto(/15)
Voto(/10)
CONOSCENZE ABILITÀ
1 a 7
1 a 3
1 a 2
Manifesta conoscenze errate, stentate e molto frammentarie.
Inadatte al contesto. Non particolarmente indirizzato alla disciplina. Carente nella rielaborazione logica. Espressione imprecisa e poco appropriata. Metodo disorganizzato con impegno inadeguato rispetto ai bisogni formativi. Bisognoso di essere guidato per organizzare e portare a termine il proprio lavoro.
8 a 12
4 a 6
3 a 4
Inadeguate /inefficaci, scarseConoscenza frammentaria; con errori.
Improprie / disarticolate, imprecise Scarsa classificazione né sintesi di dati appresiLimitata rielaborazione logica. Difficoltà di espressione, necessita di aiuto Metodo disorganizzato e mnemonico
13 a 16
7 a 8
5 Limitate, incerte, superficialiConoscenza mediocre con qualche
Approssimate / mediocriCollega i contenuti, perdendosi se non guidato nella
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errore anche su contenuti semplici; la scrittura presenta gravi errori
loro applicazione.Modeste capacità operative. Limitata rielaborazione logica, collegamenti non sempre pertinenti tra le conoscenze. Espressione imprecisa. Metodo incostante, dispersivo, disordinato.
17 a 20
9 a 10
6 Accettabili / sufficienti, adeguateConosce e comprende i contenuti essenziali e riesce a compiere semplici applicazioni degli stessi. Conoscenza non approfondita . Scritto corretto, ma impreciso.
Idonee / sufficienti, adeguate, corretteSa distinguere e raggruppare i contenuti essenziali in modo elementare. Utilizzo essenziale della capacità rielaborazione logica, collegando a volte le nuove conoscenze con altre già possedute. Compie valutazioni minime ma non ancora in modo autonomo. Espressione semplice ma abbastanza corretta. Metodo non sempre meccanico.
21 a 24
11 a12
7 Discrete, corretteConoscenze complete ma non sempre approfondite. Conoscenze abbastanza sicure . Scrittura complessivamente corretta ma con qualche imprecisione
Collega i contenuti tra loro ed applica a diversi contesti con parziale autonomia Rielaborazione logica e critico valutativa in situazioni nuove ma di media complessitàAnalizza e sintetizza i contenuti, necessita ancora di una guida per esprimere valutazioni sugli stessi. Linguaggio scorrevole sebbene con terminologia non sempre appropriata Metodo ordinato, applicazione precisa delle regole e dei procedimenti.
25 a27
13 8 Precise / attente, buoneConoscenze complete e approfondite dei contenuti. Lavoro scritto interamente svolto e corretto nella forma e nel contenuto
Collega ed applica i contenuti a diversi contestiOriginali / valide, critiche. Utilizzo delle capacità di rielaborazione logica attraverso ricerca, studio in situazioni di apprendimento nuove e complesse.Ordina, classifica, sintetizza i contenuti, esprime valutazioni. Espressione corretta con proprietà accettabili e soddisfacenti. Metodo organizzato.
28 a30
14 a15
9 a 10
Rigorose / eccellenti, rielaborate criticamenteHa conseguito una piena conoscenza dei contenuti che riconosce e collega in opposizione e in analogia con altre conoscenze. Lavoro scritto corretto con rielaborazione personale
Strutturate / meticoloseApplica le conoscenze autonomamente e correttamente a contesti diversi. Utilizzo delle capacità di rielaborazione logica e critico valutativa in situazioni di apprendimento nuove e complesse, con formulazione di ipotesi e proposizioni creative.Espressione corretta appropriata scorrevole, dimostra chiarezza di idee. Metodo elaborato.
In riferimento alla valutazione del profitto scolastico degli studenti in sede di scrutini quadrimestrali, la proposta di voto del docente della disciplina deve scaturire da un giudizio analitico che si basi su risultati accertati (compiti tradizionali, questionari, test con prove oggettive, interrogazioni , relazioni valutative); non deve essere espressione della media aritmetica del voto delle singole verifiche, ma deve rispettare i livelli generali di conoscenza e di maturazione realizzati dal singolo studente. Il voto va inserito, dunque , in un quadro unitario in cui si delinei un vero e proprio giudizio di merito sulla diligenza , sul profitto e su tutti gli altri fattori che interessano in qualsiasi modo l'attività scolastica ed il percorso formativo dell'allievo: la continuità dell’impegno, il livello di partecipazione al dialogo educativo, la motivazione , l’interesse e l’attenzione alle attività svolte, il rispetto dei tempi e delle modalità di esecuzione delle attività, l’assiduità nella frequenza, ma soprattutto i progressi realizzati rispetto ai livelli di partenza e dunque la crescita culturale progressivamente registrata. Sulla base dei criteri di valutazione così condivisi sarà possibile assicurare una omogeneità di comportamento nelle valutazioni di ogni singolo allievo. Tutte e tre le tipologie progettuali L’Unità di apprendimento, il Modulo e il Progetto riassumono in sé alcune delle prerogative proprie di un approccio per competenze. In questa ottica la valutazione comprenderà tre prospettive di osservazione: una dimensione soggettiva, intersoggettiva ed oggettiva (Pellerey). Al centro delle tre dimensioni, in rapporto all’idea di competenza intorno a cui ruotano i diversi strumenti e punti di vista, si pone la rubrica valutativa, come dispositivo attraverso il quale viene esplicitato il significato attribuito alla competenza oggetto di osservazione e precisati i livelli di padronanza attesi in rapporto a quel particolare soggetto o insieme di soggetti.
Valutazione del comportamento (delibera del Collegio dei Docenti del giorno 08 ottobre 2015 verbale n°310)Dal DPR 122/09:ART.7Comma 1: La valutazione del comportamento degli alunni nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado, di cui all'articolo 2 del decreto-legge, si propone di favorire l'acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza
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che la liberta' personale si realizza nell'adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell'esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare. Dette regole si ispirano ai principi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni.Comma 2: La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o finale e' decisa dal consiglio di classe nei confronti dell'alunno cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare ai sensi dell'articolo 4, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, e al quale si possa attribuire la responsabilita' nei contesti di cui al comma 1 dell'articolo 2 del decreto-legge, dei comportamenti:a) previsti dai commi 9 e 9-bis dell'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni;b) che violino i doveri di cui ai commi 1, 2 e 5 dell'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni.Comma 3:. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi deve essere motivata con riferimento ai casi individuati nel comma 2 e deve essere verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e finale.Comma 4. ………….In nessun modo le sanzioni sulla condotta possono essere applicate agli alunni che manifestino la propria opinione come previsto dall'articolo 21 della Costituzione della Repubblica.
ATTRIBUZIONE VOTO DI CONDOTTA: L’ attribuzione del voto di condotta viene effettuata sulla base dei profili di seguito riportati, stilati alle luce delle vigenti disposizioni normative e deliberati dal Collegio dei docenti del giorno 08 ottobre 2015 verbale n°310
VOTI PROFILI10 Frequenza assidua
Partecipazione costruttiva, significativa, propositiva alla vita scolastica Puntualità e responsabilità nell’espletamento degli impegni scolastici Rispetto dell’integrità delle strutture e degli spazi con riferimento in
particolare ad un corretto comportamento relativamente alla raccolta differenziata
Correttezza e sensibilità nel comportamento durante le lezioni Autocontrollo e senso civico durante le attività didattiche: progetti, viaggi,
visite, stages,manifestazioni, convegni … …. Consapevole assunzione delle proprie responsabilità nella vita della scuola Ruolo propositivo all’ interno della classe
9 Frequenza assidua Partecipazione costruttiva,
significativa al dialogo educativo
Puntualità nell’espletamento degli impegni scolastici
Rispetto dell’integrità delle strutture e degli spazi con riferimento in particolare ad un corretto comportamento relativamente alla raccolta differenziata
Correttezza e sensibilità nel comportamento durante le lezioni Autocontrollo e senso civico durante le attività didattiche: progetti, viaggi,
visite, stages, manifestazioni, convegni … …. Piena assunzione delle proprie responsabilità nella vita della scuola con attivo
esercizio del proprio ruolo8 Frequenza continua
Partecipazione costruttiva alla vita scolastica Adempimento degli impegni scolastici non sempre costante Rispetto dell’integrità delle strutture e degli spazi con riferimento in
particolare ad un corretto comportamento relativamente alla raccolta differenziata
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Correttezza nel comportamento durante le lezioni Atteggiamento responsabile durante le attività didattiche: progetti, viaggi,
visite, stages, manifestazioni, convegni … …. Assunzione delle proprie responsabilità nella vita della scuola
7 Frequenza regolare Partecipazione alla vita scolastica Assolvimento irregolare degli impegni scolastici Rispetto dell’integrità delle strutture e degli spazi con riferimento in
particolare ad un corretto comportamento relativamente alla raccolta differenziata
Atteggiamento non sempre corretto durante le lezioni Atteggiamento sufficientemente responsabile durante le attività didattiche:
progetti, viaggi, visite, stages, manifestazioni, convegni … …6 Frequenza quasi sempre regolare
Partecipazione ed interessi mirati, non fornisce contributi personali. E’, a volte, fonte di disturbo durante le lezioni
Assolvimento degli impegni scolastici saltuario Rispetto per le persone, per le cose e per le idee altrui. Atteggiamento sufficientemente responsabile durante le attività didattiche:
progetti, viaggi, visite, stages, manifestazioni, convegni … …. Ruolo non costruttivo all’ interno del gruppo classe
5 Qualora si verifichino le condizioni previste dal comma 2 dell’ art.7 del DPR 122/09
Nota bene : per l’ attribuzione del voto di condotta dal sex in poi deve essere riscontrata la maggior parte dei parametri dei singoli profili sopra riportati
3.2 CREDITO SCOLASTICOCriteri di attribuzione del credito scolastico agli studenti del triennio a. s. 2015/2016 e ai candidati esterni agli esami preliminari agli esami di Stato e agli esami di idoneità/integrativi a. s. 2015/2016; attività interne ed esterne alla Istituzione Scolastica ai fini della attribuzione del credito scolastico
Il D.M. 99 del 16/12/2009, oltre a disciplinare i criteri di attribuzione della lode nella valutazione finale degli Esami di Stato, ha introdotto nuove Tabelle A, B e C relativamente all’attribuzione dei Crediti Scolastici per gli allievi del Triennio delle scuole secondarie di II grado.Tali tabelle A, B e C del D.M. 99/2009 hanno sostituito integralmente quelle previste dal D.M. 42/2007.Ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a 6/10 in ciascuna disciplina.Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo d’istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a 6/10 (comma 5 , Art. 4 e comma 1, Art. 6 del D.P.R. 122/2009). Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico (Ai sensi del comma 2 dell’Art. 4 del D.P.R. 122/2009).
Si riporta di seguito la Tabella A relativa al D.M.99/2009.
Tabella A D.M. 99/2009Media dei voti M Credito scolastico (Punti)
3° anno 4 ° anno 5° anno
M = 6 3-4 3-4 4-5
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6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6
7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7
8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8
9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9
La Tabella A del D.M. 99/2009 si applica per l’anno scolastico corrente 2015/2016 alle classi Terze, Quarte e Quinte .Ai fini dell’attribuzione del credito scolastico per gli allievi del triennio, oltre alla media aritmetica M dei voti riportata in seno agli scrutini finali, si devono considerare i seguenti quattro parametri :
1)Frequenza 2)Interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo tenendo anche conto dell’interessamento con il quale l’allievo ha seguito l’insegnamento della religione cattolica o l’attività alternativa e al profitto che ne ha tratto. 3)Partecipazione ad attività complementari ed integrative realizzate dall’istituzione scolastica4)Crediti formativi
Il Collegio dei Docenti del giorno 08 ottobre 2015 verbale n°310 delibera la seguente tabella di valutazione relativa ai quattro parametri anzidetti:
Parametro Punteggio
1)Frequenza da 0 a 10 assenze 0,30 puntida 11 a 15 assenze 0,20 puntida 16 a 20 assenze 0,10 punti
2) Interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo, tenendo anche conto dell’interessamento con il quale l’allievo ha seguito l’insegnamento della religione cattolica o l’attività alternativa e al profitto che ne ha tratto.
0,25 punti
3) Partecipazione ad attività complementari ed integrative realizzate dall’Istituzione scolastica
0,10 punti per ogni attività (max 3 attività valutabili)
4)Crediti Formativi : partecipazione ad ogni attività o esperienza formativa acquisita al di fuori della Scuola e coerente con gli obiettivi formativi ed educativi propri dell’indirizzo di studi. Tale attività deve essere debitamente documentata e certificata.
0,15 punti (max 1 attività valutabile)
In particolare per quanto riguarda il parametro frequenza si ritiene di considerare assidua la frequenza qualora l’allievo nel corso dell’anno scolastico abbia effettuato un numero di assenze minore o uguale a 20 e di attribuire per il parametro frequenza i punteggi così come riportati di seguito:da 0 a 10 assenze 0,30 puntida 11 a 15 assenze 0,20 puntida 16 a 20 assenze 0,10 punti
Il Collegio del 08 Ottobre 2015 ha deliberato di considerare assidua la frequenza qualora l’allievo nel corso dell’anno scolastico abbia effettuato un numero di assenze minore o uguale a 20 e di attribuire per il parametro frequenza i punteggi così come riportati sopra.
Il Collegio nella seduta del 08 Ottobre 2015 ha deliberato inoltre che :
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Le assenze, dovute anche a motivi di salute, NON vengono scomputate dal numero totale di giorni di assenza effettuata dallo studente ( si valuta il parametro frequenza scolastica nel caso di frequenza effettiva a scuola).
Attività complementari ed integrative realizzate dall’Istituzione scolastica :Affinché possa essere rilasciato ad un allievo frequentante qualunque classe (primo, secondo, terzo, quarto, quinto anno di ciascun corso di studi) l’attestato di partecipazione relativamente ad un’attività progettuale afferente al POF a.s. 2015/2016 svolta dallo studente internamente all’istituzione scolastica ISISS “G.B. Novelli” di Marcianise, l’allievo deve aver frequentato il modulo progettuale per almeno il 75% del monte ore totale di durata del modulo. Detto attestato deve altresì certificare le competenze acquisite dall’allievo.
Ai fini dell’attribuzione del credito scolastico sono valutabili anche le attività complementari ed integrative realizzate dall’Istituzione scolastica svolte dagli allievi frequentanti il primo o il secondo anno del corso di studi (Primo Biennio). Potranno essere valutate massimo 3 delle suddette attività e non più di una per ciascun anno del TRIENNIO ( 3^- 4^ o 5^anno) del corso di studi. Ognuna di dette attività è valutata 0,10 punti.
In relazione alle attività complementari ed integrative, realizzate da questa istituzione scolastica, che prevedono una certificazione rilasciata da enti esterni alla scuola ( ad esempio: certificazioni informatiche, certificazioni linguistiche , etc), la valutazione di dette attività ai fini del credito scolastico avverrà nel seguente modo: 0,10 punti relativamente alla frequenza- per almeno il 75% della durata del corso- dell’attività complementare ed integrativa realizzata dalla scuola in orario extracurriculare ai fini della preparazione all’esame per conseguire la certificazione esterna. Oltre ai 0,10 punti predetti (attività interna) allo studente saranno attribuiti 0,15 punti (credito formativo) nel caso in cui l’allievo superi l’esame e consegua la certificazione esterna obiettivo della attività complementare ed integrativa realizzata dalla scuola in orario extracurriculare. Nota Bene : gli allievi già in possesso di certificazioniesterne perché conseguite negli anni scolastici passati, per i quali dette certificazioni nonsono state ancora valutate, possono presentare e far valutare come credito formativo dette certificazioni. Ovviamente dette certificazioni potranno essere presentate e valutate una sola volta nel corso del Triennio.
Nel caso di attività progettuali il cui percorso formativo si attui nel curriculare, ma che prevedono la realizzazione di un “prodotto” portato e valutato all’esterno dell’Istituzione Scolastica (ad esempio partecipazione a concorsi/festival/gare sportive/manifestazioni/fiere ecc..), si delibera che dette attività vengano valutate alla stregua di quelle extracurriculari, purché attestate da certificazione scritta.
Attività esterne alla scuola ( crediti formativi ) : Le certificazioni relative alle competenze acquisite in percorsi formativi esterni alla Istituzione Scolastica “G.B. Novelli” (Patente ECDL, Certificazioni Linguistiche) sono valutabili una sola volta e senza limite temporale rispetto alla data di conseguimento della certificazione.
Ai fini dell’attribuzione del credito scolastico per gli alunni delle classi Terze , Quarte e Quinte relativamente all’anno scolastico 2015-2016, il Collegio ha deliberato all’unanimità i seguenti criteri : considerata la suddetta Tabella A, si distinguono due casi a seconda che la media M conseguita dall’allievo in seno allo scrutinio finale sia compresa tra 6 e 9 (9 incluso) oppure sia compresa tra 9 e 10.
Caso media M compresa tra 6 e 9 : 6 M 9se la media M è tale che la sua parte decimale è maggiore del valore di 0,50 allora si attribuirà automaticamente come credito scolastico il valore massimo della banda di oscillazione individuata dalla media M. Se la parte decimale della media M dei voti è inferiore o uguale al valore di 0,50 ma all’allievo è stato attribuito un punteggio aggiuntivo P in virtù del soddisfacimento di uno o più di uno dei quattro parametri contemplati dalla normativa, alla parte decimale della media M si andrà ad aggiungere il punteggio aggiuntivo P.Se tale nuovo valore ottenuto è ancora inferiore al valore di 0,50 all’allievo sarà attribuito, come credito scolastico, il valore minimo della banda di oscillazione, se invece tale nuovo valore è maggiore del valore di 0,50 allora all’allievo sarà attribuito un credito scolastico pari al valore massimo della banda di oscillazione.
Caso media M compresa tra 9 e 10 : 9 M 10Per gli allievi meritevoli ovvero nel caso in cui un allievo riporti una media M con 9<M ≤ 10 si propone al Collegio dei Docenti il seguente criterio :
• se la media M dei voti conseguita dall’allievo è maggiore o uguale al valore di 9,20 - prescindendo dalla valutazione dei 4 parametri - si attribuisce direttamente il massimo della relativa banda di oscillazione, ovvero 8 punti per il Terzo anno , 8 punti per il Quarto anno e 9 punti per il Quinti anno.
• Se invece la media M è compresa strettamente tra 9 e 9,20: 9 < M < 9,20 nell’attribuzione del credito scolastico si considererà anche l’eventuale punteggio P scaturito dalla valutazione dei 4 parametri di modo tale che alla parte decimale della media M si andrà ad aggiungere l’eventuale punteggio aggiuntivo P. Se tale nuovo valore ottenuto è ancora inferiore al valore di 0,50 all’allievo sarà attribuito, come credito scolastico, il
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valore minimo della banda di oscillazione, se invece tale nuovo valore è maggiore del valore di 0,50 allora all’allievo sarà attribuito un credito scolastico pari al valore massimo della banda di oscillazione.
Attribuzione Crediti per i Candidati esterni (Privatisti)
Relativamente alle Tabelle B e C relative all’attribuzione dei crediti scolastici per i candidati esterni agli esami di idoneità e agli Esami di Stato, si riportano la tabella B e C contenute nel D.M. 99/2009 (tabella relativa all’attribuzione dei crediti per i candidati esterni che si presentano agli esami di idoneità) :
Tabella B (D.M. 99/ 2009)Credito scolastico
Candidati esterni- Esami di IdoneitàMedia dei voti M Credito
Scolastico(Punti)
M = 6 3
6 < M ≤ 7 4-5
7 < M ≤ 8 5-6
8 < M ≤ 9 6-7
9 < M ≤ 10 7-8
Tabella C (D.M. 99/2009)Credito scolastico
Candidati esterni- Prove preliminari
Media dei voti M CreditoScolastico
(Punti)
M = 6 3
6 < M ≤ 7 4-5
7 < M ≤ 8 5-6
8 < M ≤ 9 6-79 < M ≤ 10 7-8
Crediti formativi candidati esterni
In base alla delibera del Collegio dei Docenti del giorno 08 Ottobre 2015, per i candidati esterni , ai fini dell’attribuzione del credito formativo, si valutano :
0,30 punti per ogni titolo di studio, di livello pari o superiore al diploma , coerente con gli obiettivi formativi ed educativi propri dell’indirizzo di studi per il quale l’aspirante si presenta a sostenere gli Esami in qualità di candidato esterno (max 2 titoli valutabili)
0,20 punti per ogni certificazione linguistica o informatica ( max 2 certificazioni valutabili)
Se la media M conseguita dal candidato esterno è compresa tra 6 e 9 (9 incluso) :• Considerata la media M dei voti, se la sua parte decimale è maggiore del valore di 0,50 allora si attribuirà
automaticamente come credito scolastico il valore massimo della banda di oscillazione individuata dalla media M.
• Se la parte decimale della media M dei voti è inferiore o uguale al valore di 0,50 ma all’allievo è stato attribuito un punteggio aggiuntivo P in virtù della presenza di crediti formativi, alla parte decimale della media M si andrà ad aggiungere il punteggio aggiuntivo P.
Se tale nuovo valore ottenuto è ancora inferiore al valore di 0,50 all’allievo sarà attribuito, come credito scolastico, il valore minimo della banda di oscillazione, se invece tale nuovo valore è maggiore del valore di 0,50 allora all’allievo sarà attribuito un credito scolastico pari al valore massimo della banda di oscillazione.
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Per i candidati esterni che riportino una media M con 9<M ≤ 10, il Collegio dei Docenti nella seduta del 08 ottobre 2015 ha deliberato di adottare il seguente criterio:
• se la media M dei voti conseguita dal candidato esterno è maggiore o uguale al valore di 9,20 - prescindendo dalla valutazione dei crediti formativi- si attribuisce direttamente il massimo della relativa banda di oscillazione.
• Se invece la media M è compresa strettamente tra 9 e 9,20: 9 < M < 9,20 nell’attribuzione del credito scolastico si considererà anche l’eventuale punteggio P scaturito dalla valutazione dei crediti formativi.
Credito scolastico complessivo per candidati esterni
Per tutti i candidati esterni, a decorrere dall'anno scolastico 2008/2009, la Commissione di esame, fermo restando il punteggio massimo di 25 punti, può aumentare il punteggio in caso di possesso di credito formativo. Per esigenze di omogeneità di punteggio conseguibile dai candidati esterni ed interni, tale integrazione può essere di 1 punto (comma 4, Art.1 D.M. 42/2007).
CRITERI DI ATTRIBUZIONE DELLA LODELegge n° 1 del 11/01/2007 art. 1 , capoverso art.3, comma 6 per l’ attribuzione della lode agli Esami di Stato : a conclusione dell'esame di Stato è assegnato a ciascun candidato un voto finale complessivo in centesimi, che e' il risultato della somma dei punti attribuiti dalla commissione d'esame alle prove scritte e al colloquio e dei punti per il credito scolastico acquisito da ciascun candidato. La commissione d'esame dispone di 45 punti per la valutazione delle prove scritte e di 30 per la valutazione del colloquio. Ciascun candidato può far valere un credito scolastico massimo di 25 punti. Il punteggio minimo complessivo per superare l'esame e' di 60/100. L'esito delle prove scritte e' pubblicato, per tutti i candidati, nell'albo dell'istituto sede della commissione d'esame un giorno prima della data fissata per l'inizio dello svolgimento del colloquio. Fermo restando il punteggio massimo di 100, la commissione di esame può motivatamente integrare il punteggio fino ad un massimo di 5 punti ove il candidato abbia ottenuto un credito scolastico di almeno 15 punti e un risultato complessivo della prova di esame pari almeno a 70 punti. A coloro che conseguono il punteggio massimo di 100 punti senza fruire della predetta integrazione può essere attribuita la lode dalla commissione.E’ bene ricordare che il D.M. 99/2009 individua in maniera puntuale dei criteri uniformi che devono essere necessariamente soddisfatti affinché possa essere attribuita, dalla commissione, la lode all’esame conclusivo del secondo ciclo d’istruzione. Con l’attribuzione della lode,la commissione d’esame attesta il conseguimento di risultati d’eccellenza negli ultimi tre anni del percorso scolastico e nelle prove d’esame.La commissione, ALL’UNANIMITA’, può attribuire la lode solo se sono soddisfatte TUTTE le seguenti condizioni :
1) Il candidato deve conseguire il punteggio massimo di 100 punti senza usufruire dell’integrazione di cui all’art. 3, comma 6, Legge 425 del 10/12/1997 (bonus fino a 5 punti per chi ha almeno 15 punti di credito ed ha avuto almeno 70 punti nelle prove d’esame –prove scritte e colloquio orale).
2) Il candidato deve aver conseguito il credito scolastico massimo complessivo (25 punti) senza aver usufruito dell’integrazione di cui all’art. 11, comma 4, del D.P.R. 328 del 23 Luglio 1998
3) Il candidato deve aver riportato negli scrutini finali delle classi Terza, Quarta e Quinta voti uguali o superiori ad 8 in ogni disciplina compresa la valutazione del comportamento
4) Il credito scolastico annuale relativo alle classi Terza, Quarta e Quinta deve essere stato attribuito dal Consiglio di Classe nella misura massima all’UNANIMITA’.
5) Il punteggio previsto per ogni prova d’esame deve essere stato attribuito dalla Commissione d’Esame nella misura massima all’UNANIMITA’
In merito al succitato punto tre sottolinea il fatto che il candidato deve aver riportato negli scrutini finali delle classi Terza, Quarta e Quinta voti uguali o superiori ad 8 in ogni disciplina compresa la valutazione del comportamento. Pertanto, se si pensa che qualche allievo sia particolarmente bravo e NON si voglia precludergli la possibilità di conseguire la lode agli Esami di Stato, negli scrutini finali relativi alle classi Terze, Quarte e Quinte bisogna prestare attenzione al fatto che l’allievo riporti in ogni disciplina un voto maggiore o uguale a 8.
ABBREVIAZIONE DEL CORSO DI STUDI PER MERITO
La normativa prevede relativamente all’ a bbreviazione del corso di studi per merito (D.P.R. n° 122 del 22/06/2009 art. 6, comma 2 ) quanto segueSono ammessi, a domanda, direttamente agli esami di Stato conclusivi del ciclo gli alunni che:
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1) Hanno riportato, nello scrutinio finale della penultima classe (classe Quarta) un voto maggiore o uguale a 8/10 in ciascuna disciplina o gruppo di discipline e un voto maggiore o uguale a 8 nel comportamento.
2) che hanno seguito un regolare corso di studi di istruzione secondaria di secondo grado 3) che hanno riportato una votazione maggiore o uguale a 7/10 in ciascuna disciplina o gruppo di discipline e un
voto maggiore o uguale a 8/10 nel comportamento negli scrutini finali dei due anni antecedenti il penultimo (ovvero nella Seconda e Terza classe del corso di studi) senza essere incorsi in ripetenze nei due anni predetti.
Le votazioni suddette non si riferiscono all'insegnamento della religione cattolica.Le disposizioni relative al concorso della valutazione del comportamento alla valutazione complessiva si stanno applicando, a regime, dall'anno scolastico 2010/2011. Il credito scolastico, nei casi di abbreviazione del corso di studi per merito è attribuito, per l’anno non frequentato, nella misura massima prevista per lo stesso dalla Tabella A, in relazione alla media dei voti conseguita dall’alunno nel penultimo anno di corso (classe Quarta).Ai fini dell’attribuzione del credito scolastico, nei confronti dei candidati anticipatari per merito relativamente all’a.s. 2012/2013 si applica la Tabella A del D.M. 99/2009.
ATTRIBUZIONE DELLA LODE RELATIVA AD ABBREVIAZIONE PER MERITO
La commissione può attribuire la lode solo se sono soddisfatte TUTTE le seguenti condizioni : 1) Il candidato deve conseguire il punteggio massimo di 100 punti senza usufruire dell’integrazione di cui all’art. 3, comma 6, Legge 425 del 10/12/1997 (bonus fino a 5 punti per chi ha almeno 15 punti di credito ed ha avuto almeno 70 punti nelle prove d’esame –prove scritte e colloquio orale).2) Il candidato deve aver conseguito il credito scolastico massimo complessivo (25 punti) senza aver usufruito
dell’integrazione di cui all’art. 11, comma 4, del D.P.R. 328 del 23 Luglio 19983) Il candidato deve aver riportato nello scrutinio finale della classi Seconda, Terza e Quarta voti uguali o
superiori ad 8 in ogni disciplina compresa la valutazione del comportamento4) Il credito scolastico annuale relativo alle classi Terza e Quarta deve essere stato attribuito dal Consiglio di
Classe nella misura massima all’UNANIMITA’. 5) Il punteggio previsto per ogni prova d’esame deve essere stato attribuito dalla Commissione d’Esame nella misura
massima all’UNANIMITA’.
3.3 DPR 122/2009, art. 14,comma 7: valutazione finale degli studenti a. s. 2014/2015. Criteri di deroga al limite dei tre quarti dell’orario annuale personalizzato di frequenza scolastica necessaria allo scrutinio finale
Comma 7 articolo 14 del D.P.R. 122/2009 : “A decorrere dall’anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo”Si precisa che per orario annuale personalizzato si intende un monte ore annuale pari al numero di ore di lezione settimanale previsto dal piano di studi per la singola classe, moltiplicato per il numero di settimane di scuola che convenzionalmente viene fissato pari a trentatrè (33) settimane. Per esempio le classi TERZE del Liceo delle Scienze Umane hanno un orario annuale pari a : 30 ore settimanali x 33 settimane di lezione = 990 ore. Quindi l’orario annuale delle classi Terze del Liceo Scienze Umane è pari a 990 ore. Il D.P.R.122/09, sancisce che ai fini della validità dell’anno scolastico è necessaria la frequenza di almeno i ¾ dell’orario annuale personalizzato.Quindi il D.P.R. 122/09 stabilisce che il tetto massimo di assenze previsto affinché l’anno scolastico possa essere valido è di ¼ dell’orario annuale ( in altre parole il 25% dell’orario annuale).
Viene riportata di seguito la tabella contenente il monte ore annuale di ciascuna classe, per ciascun indirizzo di studi, e il calcolo del 25% di ciascun monte ore annuale:
ANNO SCOLASTICO 2015/2016CLASSI Monte
ore annuale
Calcolo in ore (h) dei tre quarti del monte ore annuale
Numero massimo di ore (h) di assenze consentite(pari a un quarto del monte ore annuale)
1^ e 2^ Classi del Liceo delle Scienze umane 891 h 669 h 222 h
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indirizzo base3^ - 4^ e 5^ Classi del Liceo Scienze Umane indirizzo base 990 h 743 h 247 h
1^ e 2^ Classi del Liceo delle Scienze umane Opzione economico-sociale 891 h 669 h 222 h
3^ - 4^ e 5^ Classi del Liceo Scienze Umane opzione economico-sociale 990 h 743 h 247 h
1^ e 2^ Classi del Liceo Linguistico 891 h 669 h 222 h3^ - 4^ e 5^ Classi del Liceo Linguistico 990 h 743 h 247 h1^ Classi dell’Istituto Professionale Industria e Artigianato Abbigliamento e Moda 1089 h 816 h 273h
2^ -3^ - 4^ e 5^ Classi dell’Istituto Professionale Industria e Artigianato Abbigliamento e Moda
1056 h 792 h 264 h
1^ Classi dell’Istituto Professionale Servizi Socio-sanitari 1089 h 816 h 273h
2^-3^-4^ e 5^ Classi dell’Istituto Professionale Servizi Socio-sanitari 1056 h 792 h 264 h1^ Classi dell’Istituto Professionale Servizi per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera 1089 h 816 h 273h
2^ Classi dell’Istituto Professionale Servizi per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera 1056 h 792 h 264 h
Le deroghe al suddetto tetto di assenze sono previste per assenze documentate e continuative, a condizione comunque che tali assenze non pregiudichino a giudizio del Consiglio di Classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati.Il Collegio dei Docenti nella seduta del 08 Ottobre 2015 ha deliberato le seguenti tipologie di assenze soggette a deroga : Tipologia a) : motivi di salute documentati da apposita certificazione medica
Malattie, di almeno 2 giorni, debitamente certificate; Particolari problematiche di salute (patologie di carattere fisico o psichico) che possono comportare una
frequenza scolastica non regolare. Gravi patologie, debitamente certificate, che comportano assenze anche di 1 solo giorno; Terapie e/o cure sia effettuate presso il proprio domicilio che presso strutture ospedaliere o case di cura; Donazioni di sangue; Day Hospital; Visite mediche specialistiche;
Si precisa che la certificazione medica relativa ad uno dei motivi suddetti deve essere consegnata al Coordinatore di Classe il primo giorno di rientro a scuola ( in casi eccezionali e per validi motivi è consentito consegnarla al Coordinatore di Classe al massimo entro cinque giorni dal rientro a scuola). Si precisa inoltre che affinché le assenze relative ad un periodo di malattia di almeno 2 giorni NON siano computate nel totale delle assenze effettuate dall’allievo nell’arco dell’anno scolastico, è necessario che il Certificato Medico relativo a detto periodo contenga la data di inizio e la data di fine della malattia. Qualora il certificato medico non contenga una di queste due date ( data di inizio o data di fine della malattia) , il certificato medico deve essere accompagnato dall’autodichiarazione resa dal genitore/Tutore legale, ai sensi del D.P.R. 445/2000, relativamente al periodo continuativo di malattia ovvero il genitore/Tutore legale deve dichiarare sotto la propria responsabilità ai sensi del D.P.R. 445/2000 il giorno di inizio della malattia e il giorno di fine della malattia . Il modulo per l’autodichiarazione che il genitore deve rendere può essere scaricato dal sito Web della scuola all’indirizzo www.istitutonovelli.it nella sezione “Genitori” alla voce “Modulistica Genitori”.
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Tipologia b) : motivi personali e/o di famiglia (opportunamente documentati) Motivi di studio e/o formazione; Partecipazione a competizioni sportive di livello agonistico; Problematiche relative al lavoro di uno dei due genitori o del tutore legale dell’allievo; Problematiche degli allievi di carattere personale e/o familiare degne di considerazione, in ogni caso
opportunamente documentate e certificate Gravi patologie dei componenti il nucleo familiare dell’allievo entro il 2° grado; Lutto di componenti il nucleo familiare dell’allievo entro il 2° grado ( si considerano solo i periodi di assenza
immediatamente successivi al lutto); Problematiche relative alla separazione dei genitori; Provvedimenti dell’autorità giudiziaria; Rientro al paese d’origine per motivi legali; Stato interessante dell’allieva; adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di
riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che recepisce l’intesa con la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno; Legge n. 101/1989 sulla regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, sulla base dell’intesa stipulata il 27 febbraio 1987).
• Nel caso in cui un allievo superi il tetto massimo di assenze consentite e che le suddette deroghe contribuiscano a far rientrare il numero delle ore di assenza entro il tetto massimo di assenze consentito (un quarto del monte ore annuale) sarà il Consiglio della classe cui appartiene l’allievo a decidere sulla possibilità di procedere o meno all’ammissione dello studente allo scrutinio finale.
• Il mancato conseguimento del limite di frequenza comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’Esame di Stato.pologia b) : motivi personali e/o di famiglia (opportunamente documentati)
3.4 Valutazione periodica degli apprendimenti nelle classi degli Istituti di Istruzione secondaria di II grado – Indicazioni per gli scrutini dell’a. s. 2015/2016
Al fine di assicurare l’ordinato svolgimento delle operazioni relative allevalutazioni periodiche per il corrente a.s. 2015/2016, in riferimento :
Alla Nota MIUR Prot. 3320 del 09/11/2010 avente ad Oggetto: “Valutazione. Indicazioni Operative per l’a.s. 2010/2011”
Alla Circolare Ministeriale n° 94 del 18/10/2011 Prot. 6828 avente ad Oggetto:” Valutazione periodica degli apprendimenti nei percorsi di Istruzione secondaria di Secondo grado. Indicazioni operative per l’a.s. 2011/2012”
Alla Circolare Ministeriale n° 89 del 18/10/2012 Prot. 6751 avente ad Oggetto: “Valutazione periodica degli apprendimenti nelle classi degli Istituti di Istruzione Secondaria di Secondo Grado. Indicazioni per gli scrutini dell’a.s. 2012/2013”,
Il Collegio dei Docenti del 08 ottobre 2015 all’unanimità delibera per l’a. s. 2015/2016 le seguenti tabelle relative alle tipologie di prove di verifica degli apprendimenti caratterizzanti i percorsi curriculari di studio di questa istituzione scolastica previsti dai Nuovi Ordinamenti.
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Istituto Professionale per i servizi Socio - Sanitari
Istituto Professionale servizi per l’Enogastronomia e l’ospitalità alberghiera
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Il Collegio dei Docenti del 8 ottobre 2015 delibera che, in ciascuno dei due quadrimestri a. s. 2015/2016, le prove orali da somministrare agli allievi siano nel numero di almeno due e quelle scritte o grafiche o pratiche nel numero di almeno tre; Il Collegio dei Docenti del 8 ottobre 2015 delibera altresì che negli scrutini intermedi delle Classi Prime, Seconde, Terze e Quarte a. s. 2015/2016 la valutazione dei risultati di apprendimento raggiunti dagli allievi sia formulata, in ciascuna disciplina, mediante un voto unico come nello scrutinio finale, indipendentemente dalle diverse tipologie di prove di verifica degli apprendimenti (orali, scritte, pratiche, grafiche) adottate.
3.5AMBIENTI DI APPRENDIMENTONel mese di gennaio la Scuola ha destinato il 5-10% dell’orario di alcune discipline per dare spazio a dibattiti e riflessioni sultema dell’accoglienza o rifiuto della vita umana nascente e dell’affettività responsabile. Al termine dell’esperienza glistudenti con il supporto dei propri docenti hanno realizzato un prodotto per partecipare al FESTIVAL della vita, eventoorganizzato annualmente dalla Conferenza Episcopale Italiana(CEI) per creare momenti di aggregazione che facilitino irapporti intergenerazionali.L'Istituto è dotato di biblioteca,laboratorio informatico con buona connessione wi-fi elaboratorio scientifico a cui accedono regolarmente tutti gli studenti attraverso un preciso e puntuale calendario che dà a ciascuna classe uguali opportunità.I laboratori sono utilizzati come luoghi di ricerca ed intersezione, per consentire la realizzazione di elaborati che consentono la partecipazione ad eventi esterni.La struttura edilizia, le dotazioni di base (banchi, sedie,cattedre, etc), l’alto numero degli alunni e le scarse risorse in termini di aule non permettono di articolare gli spazi della Scuola secondo il criterio della“ecologia dell’intelligenza”.Abbiamo prolungato l'orario scolastico fino alla settima ora per evitare i doppi turni a causa della carenza di aule. La scuola utilizza la quota di autonomia del 20% ex DM 28/12/2005 e DM 47 13/6/2006 relativamente a percorsi programmati nei CdC e di alternanza scuola/lavoro
3.6 INCLUSIONE E INTEGRAZIONE
3.6.a INCLUSIONE Piano Annuale per l’Inclusione (PAI) a. s. 2015/2016
(Delibera del Collegio dei Docenti del giorno 3 luglio 2015 verbale n.307)
Parte I – Rilevazione dati Analisi e sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati
PUNTI DI CRITICITA’:Ridotto numero delle risorse di sostegno a favore degli alunni con disabilità:sarebbe auspicabile poter avere un docente di sostegno per classe, soprattutto in presenza di alunni con BES nonché di
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maggiori disponibilità di risorse finanziarie annuali attraverso le quali attivare opportuni interventi di sostegno/integrativi.Formazione non del tutto adeguata sull’uso di metodologie didattiche inclusive:allo stato attuale si evidenzia la necessità di potenziare il cammino di formazione che coinvolga tutti gli insegnanti in tal senso.
PUNTI DI FORZA:• Disponibilità di ausili, tecnologie , sussidi didattici e materiali speciali che possono favorire l’apprendimento
degli alunni con BES • LIM in quasi tutte le classi• Adeguato numero di laboratori• Supporto degli insegnati di sostegno ai docenti curruculari • Supporto dei referenti BES ai docenti curriculari
A. Rilevazione dei BES presenti: n°1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) a.s. 2014/2015 55 di cui
minorati vista 2 minorati udito 1 Psicofisici 52
2. disturbi evolutivi specifici DSA ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico Linguistico-culturale Disagio comportamentale/relazionale Altro
Totali 55% su popolazione scolastica 4,64%
N° PEI redatti dai GLHO a. s. 2014/2015 44N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria a. s. 2014/2015 /N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria a. s. 2014/2015 /
B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / NoInsegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo
grupposi
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
si
Assistenza educativa specialistica Attività individualizzate e di piccolo gruppo
si
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
si
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo
no
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
no
Funzioni strumentali / coordinamento noReferenti di Istituto BES coordinamento si
Psicopedagogisti e affini esterni/interni Sportello d’ascolto sìDocenti tutor/mentor no
Altro:Altro:
C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / NoCoordinatori di classe e simili Partecipazione a GLI no
Rapporti con famiglie si
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Tutoraggio alunni noProgetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva no
Altro:
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI sìRapporti con famiglie noTutoraggio alunni noProgetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva no
Altro:
Altri docenti
Partecipazione a GLI noRapporti con famiglie siTutoraggio alunni sìProgetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva no
Altro:
D. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili siProgetti di inclusione / laboratori integrati noAltro:
E. Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva no
Coinvolgimento in progetti di inclusione noCoinvolgimento in attività di promozione della comunità educante si
Altro:
F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI
Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità si
Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili si
Procedure condivise di intervento sulla disabilità si
Procedure condivise di intervento su disagio e simili si
Progetti territoriali integrati siProgetti integrati a livello di singola scuola siRapporti con CTS / CTI siAltro:
G. Rapporti con privato sociale e volontariato
Progetti territoriali integrati sìProgetti integrati a livello di singola scuola siProgetti a livello di reti di scuole si
H. Formazione docenti
Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe no
Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva sì
Didattica interculturale / italiano L2 noPsicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) si
Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) sì
Altro: Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo xPossibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti x
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; xOrganizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola xOrganizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; x
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Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; x
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; x
Valorizzazione delle risorse esistenti xAcquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione x
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
x
Altro:Altro:* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno scolastico 2015/2016
ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI COINVOLTI NEL CAMBIAMENTO INCLUSIVO . GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) Collegio dei docenti Consigli di classe Operatori CTS e CTI Referenti sostegno Referenti BES Sportello inclusivo
Col compito di migliorare il grado di inclusività della scuola, favorire lo sviluppo armonico della personalità di ciascun allievo, essere di ausilio alle famiglie, effettuare un lavoro sinergico teso a rilevare ed intervenire sulle criticità all’interno delle classi, rimuovere gli ostacoli al processo di apprendimento.POSSIBILITÀ DI STRUTTURARE PERCORSI SPECIFICI DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEGLI INSEGNANTI."Lo scopo è quello di promuovere modalità di formazione affidate alla partecipazione degli insegnanti, coinvolti non come semplici destinatari, ma come professionisti che riflettono e attivano modalità didattiche orientate all’integrazione efficaci nel normale contesto del fare scuola quotidiano. " INTERVENTI DI FORMAZIONE SU:
metodologie didattiche e pedagogia inclusiva strumenti compensativi e dispensativi per l’inclusione nuove tecnologie per l’inclusione le norme a favore dell’inclusione strumenti di osservazione per l’individuazione dei bisogni uso di strumenti appropriati per il monitoraggio della qualità dell’inclusione gruppo dei pari e apprendimento cooperativo come strategia compensativa per i BES
ADOZIONE DI STRATEGIE DI VALUTAZIONE COERENTI CON PRASSI INCLUSIVE.Il filo conduttore che guiderà l’azione della scuola sarà quello del diritto all’apprendimento di tutti gli alunni. "L’esercizio di tale diritto comporta da parte dei docenti un particolare impegno in relazione agli stili educativi, al ripensamento della trasmissione-elaborazione dei saperi, ai metodi di lavoro, alle strategie di organizzazione delle attività in aula; il tutto si traduce nel passaggio, dalla scuola dell’insegnare alla scuola dell’apprendere, che tiene insieme l’importanza dell’oggetto culturale e le ragioni del soggetto."ORGANIZZAZIONE DEI DIVERSI TIPI DI SOSTEGNO PRESENTI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA.Organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all’inclusione, al successo della persona attraverso:
attività laboratoriali attività per piccoli gruppi tutoring attività individualizzata e personalizzata
ORGANIZZAZIONE DEI DIVERSI TIPI DI SOSTEGNO PRESENTI ALL’ESTERNO DELLA SCUOLA, IN RAPPORTO AI DIVERSI SERVIZI ESISTENTI.Organizzazione degli interventi attraverso:
coordinamento dell’assistenza specialistica diffusione nella scuola delle iniziative organizzate dal CTI e CTS valorizzazione delle esperienze pregresse
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Collaborazione con: Centri specialistici dislocati sul territorio Servizi sociali dell’Ente Provincia ASL centro materno infantile Associazioni sportive, educative culturali Reti tra scuole
RUOLO DELLE FAMIGLIE E DELLA COMUNITÀ NEL DARE SUPPORTO E NEL PARTECIPARE ALLE DECISIONI CHE RIGUARDANO L’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ EDUCATIVE.Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi inclusivi attraverso:
la condivisione delle scelte effettuate; un focus group per individuare bisogni e aspettative; l'attivazione di uno sportello ascolto famiglie/alunni; l'organizzazione di incontri calendarizzati per monitorare i processi e individuare azioni di
miglioramento; Incontri con l'equipe psico-medico-pedagogica; Il coinvolgimento nella redazione dei PDF, PEI e PDP.
SVILUPPO DI UN CURRICOLO ATTENTO ALLE DIVERSITÀ E ALLA PROMOZIONE DI PERCORSI FORMATIVI INCLUSIVI.Per ogni soggetto si dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a :
rispondere ai bisogni individuali monitorare la crescita della persona e il successo delle azioni monitorare l’intero percorso favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-identità
VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE ESISTENTI.Si valorizzeranno, in un’ottica qualitativa, tutte le risorse professionali presenti nella scuola a partire dai docenti di sostegno, i docenti disciplinari, lo staff del D.S., i collaboratori scolastici e ogni altra figura che può apportare un contributo per una migliore inclusione. Ogni intervento sarà posto in essere partendo dalle competenze presenti nella scuola, anche se visto il numero e le diverse problematicità di cui i soggetti sono portatori nonché le proposte didattico formative per l'inclusione, si ritiene necessaria la presenza di risorse aggiuntive.ACQUISIZIONE E DISTRIBUZIONE DI RISORSE AGGIUNTIVE UTILIZZABILI PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI DI INCLUSIONE.Obiettivo dell’istituto sarà quello di reperire risorse umane, economiche e finanziarie aggiuntive per la realizzazione delle attività del Piano Annuale per l’Inclusione. Attraverso bandi regionali (per gli alunni stranieri e per le fasce deboli), provinciali (progetti emergenza), partecipazione agli incontri del polo territoriale e di quello provinciale (programmazione delle proposte di formazione, pianificazione del prestito del materiale, scambio di esperienze) si cercheranno di attuare quei progetti volti ad assicurare pari opportunità e garantire a tutti gli alunni un sistema formativo veramente inclusivo. ATTENZIONE DEDICATA ALLE FASI DI TRANSIZIONE CHE SCANDISCONO L’INGRESSO NEL SISTEMA SCOLASTICO, LA CONTINUITÀ TRA I DIVERSI ORDINI DI SCUOLA E IL SUCCESSIVO INSERIMENTO LAVORATIVO.Il PAI che si intende proporre ideologicamente trova il suo sfondo integratore nel concetto di "continuità". Tale concetto si traduce nel sostenere l'alunno nella crescita personale e formativa per acquisire quelle competenze spendibili in ambito sociale e lavorativo. Fondamentale risulta essere l'Orientamento inteso come processo funzionale a dotare le persone di competenze che le rendano capaci di fare scelte consapevoli dotandole di un senso di autoefficacia (empowerment) con conseguente percezione della propria "capacità". L'obiettivo prioritario che sostiene l'intera progettazione è permettere alle persone di "sviluppare un proprio progetto di vita futura". I referenti del sostegno e dei Bes avranno cura di elaborare delle specifiche schede di raccordo al fine di individuare gli effettivi bisogni educativi degli alunni, creano le condizioni per l’articolazione di un curricolo adeguato.
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILILa valutazione degli alunni diversamente abili è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del Piano educativo individualizzato ed è espressa con voti in decimi (art. 9 c.1 del DPR n. 122 del 2009).
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I criteri di valutazione, relativi agli obiettivi previsti dal PEI, si differenziano in relazione al percorso educativo-didattico proposto e sottoscritto dal Consiglio di classe, di concerto con le altre figure competenti (genitori, esperti ASL ecc.). In particolare:
per gli alunni con PEI curriculare, la valutazione segue gli stessi criteri adottati per la classe, con una particolare attenzione alle specifiche difficoltà certificate;
per gli alunni con PEI differenziato, la valutazione considera il percorso compiuto dall’alunno e certifica le conoscenze e le competenze acquisite.
Per l’individuazione dei criteri da adottare relativamente alla valutazione delle prove di verifica degli alunni diversamente abili che seguono un Piano Educativo Individualizzato differenziato, si riporta la seguente tabella.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI CHE SEGUONO UNA PROGRAMMAZIONE DIFFERENZIATA
Modalità di raggiungimento degli obiettivi Rilievo VotoL’allievo consegue gli obiettivi prefissati in autonomia e con ruolo propositivo
Obiettivi completamente raggiunti 9/10
L’allievo consegue gli obiettivi prefissati in autonomia e con ruolo attivo
Obiettivi raggiunti in modo soddisfacente 8
L’allievo consegue gli obiettivi prefissati in autonomia Obiettivi raggiunti 7L’allievo consegue gli obiettivi prefissati opportunamente guidato dimostrando collaborazione e impegno
Obiettivi sostanzialmente raggiunti 6
L’allievo pur guidato dimostra limitata collaborazione ed impegno
Obiettivi parzialmente raggiunti 5
L’allievo pur guidato dimostra scarsa collaborazione ed impegno Obiettivo non raggiunto 4
3.6.b INTEGRAZIONE
L'Istituto ha sviluppato criteri chiari e condivisi per la valutazione del comportamento i cui indicatori misurano la
frequenza, la partecipazione al dialogo educativo, la puntualità dell'impegno scolastico, il rispetto delle strutture e degli
spazi ,il
corretto comportamento relativamente alla raccolta differenziata, la correttezza e la sensibilità nel comportamento
durante le lezioni, l'autocontrollo e senso civico durante le attività didattiche: progetti, viaggi, visite, stages,
manifestazioni, convegni.
Il tutto nell'ottica di una piena assunzione delle responsabilità nella vita della scuola con attivo esercizio del ruolo di
studente. Alcuni consigli di classe hanno proposto moduli interdisciplinari per la realizzazione di compiti autentici per
sviluppare ed osservare competenze di cittadinanza
Indicazioni di
progetto
Titolo del progetto:
LEGALITA’ E PACE
mattoni di DEMOCRAZIA E
ACCOGLIENZA
Legalità - Pari Opportunità - Violenza di genere -
Discriminazioni
Validità triennale Responsabile del progetto DOCENTE
Data di inizio e fine Ottobre – giugno
Pianificazione obiettivi operativi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
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La pianificazione
(Plan)
1 ) Organizzare
seminari di
sensibilizzazione sul
tema.
2) Organizzare visite
guidate su territori
martoriati
3) Organizzazione di
album fotografico di
prima e dopo la
confisca di un bene
ad un camorrista.
4) Creazione di
slogan sul tema
5) Partecipazione a
spettacoli teatrali sul
tema( teatro
d’autore) della
Compagnia teatrale
di Carmine Pagano
6) Partecipazione alla
marcia della PACE di
Assisi
7) Partecipazione alla
marcia o
manifestazioni di
sensibilizzazione
contro la camorra e
tutte le mafie per
l’affermazione della
vera Democrazia.
Organizzare i lavori a piccoli
gruppi
Controllo della regolarità e
continuità dei lavori
Distribuzione di questionari
Saper attuare un
album fotografico , un
cartellone
pubblicitario , uno
slogan, ecc.
Sapersi organizzare
nella distribuzione dei
lavori
Cimentarsi in un
lavoro di recitazione
Schede operative
Griglie valutative da 1 a 10
Osservazione
Relazione tra la linea strategica
del Piano e il progetto
Prima osservazione, conoscenza e descrizione del piano
Poi fase operativa di realizzo del prodotto finale
Risorse umane necessarie Alunni di varie classi
Docenti
Destinatari del progetto (diretti
ed indiretti)
Gli alunni stessi
Agenzie del territorio
Enti locali
La realizzazione
(Do)
Descrizione delle principali fasi
di attuazione
Partecipazione a seminari e spettacoli
Lavori di gruppo
Realizzazione di un prodotto finale che può essere
diverso negli anni , sarà in funzione degli interessi
maturati nei discenti , degli eventi che stimolano
45
maggiormente gli stessi .
Descrizione delle attività per la
diffusione del progetto
Inviti agli Enti locali
Articoli giornalistici su quotidiani locali
Foto su canali informatici
Il monitoraggio e i
risultati
(Check)
Esame dei
questionari
distribuiti e ritirati
Misurazione
attraverso
osservazione del
livello di interesse
Descrizione delle azioni di
monitoraggio
Questionari tra tutti gli allievi dell’Istituto
Domande con parole mancanti che allievi devono
aggiungere e completare .
Target Indagine per misurare l’attenzione al problema
Ottenere l’attenzione massima con esercizi –giochi
Attività sul territorio con coinvolgimento massimo
dell’attenzione.
Note sul monitoraggio I questionari saranno regolari e finalizzati al target
Griglie per valutazione delle risposte ai questionari
Interviste che serviranno a meglio comprendere il
problema a livello locale.
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Fornire aiuto di
revisione di fasi no
Chiedere pareri ad
esperti
Fornire chiarimenti e
facilitatori
Modalità di revisione delle
azioni
Produzione di slogan o cartelloni che ripropongono le
azioni con tecniche diverse.
Criteri di miglioramento Introdurre nuove tecniche di ricerca
Introdurre e guidare su nuovi metodi di ricerca
Descrizione delle attività di
diffusione dei risultati
Creazione di volantini da distribuire sul territorio
Organizzare incontri finali con le autorità territoriali
Per un dibattito sul lavoro e sui risultati ottenuti anche
attraverso la visione del prodotto finale
INTERCULTURA: LE NORME CHE REGOLANO GLI SCAMBI TRA ALUNNI DI VARI PAESI SONO PUBBLICATE INTEGRALMENTE SU : http://www.intercultura.it/Normativa In ogni caso , la premessa da tener presente è che, con il passaggio all’autonomia , le istituzioni scolastiche “ provvedono a tutti gli adempimenti relativi alla carriera scolastica degli alunni e disciplinano, nel rispetto della legislazione vigente , la iscrizioni, le frequenze, le certificazioni, la documentazione, la valutazione, il riconoscimento degli studi compiuti in Italia e all’estero ai fini della prosecuzione degli studi medesimi, la valutazione dei crediti e debiti formativi , la partecipazione a progetti territoriali e internazionali , la realizzazione di scambi internazionali . ( DPR 08.03.1999 N.275, ART.14, C.2 ).Ciò premesso , gli scambi individuali sono regolamentati dalla : CM n. 59 del 1 agosto 2006 – Mobilità studentesca internazionale in ingresso che dà
indicazioni per l’inserimento temporaneo di studenti stranieri nelle classi italiane, conferma le indicazioni fornite nella CM 181 del 17 marzo 1997 e invita gli organi collegiali ad illustrare le proprie scelte nella programmazione didattica.
CM n. 181 del 17 marzo 1997 , Mobilità studentesca internazionale che incoraggia la collaborazione fra la scuola estera che invia il giovane e quella che lo ospita e stabilisce che ,
46
ai fini della valutazione , il Consiglio di Classe rilasci un attestato di frequenza da cui risulti l’attività didattica compiuta e le conoscenze acquisite dall’alunno straniero.
Il decreto Legislativo n. 297 del 16.04.1994, art. 200 , comma 10 – conosciuto come Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione 10. Gli studenti stranieri che si iscrivono negli istituti e scuole statali ed i figli di cittadini italiani residenti all’estero che vengono a compiere i loro studi in Italia sono dispensati dal pagamento delle tasse ; per gli studenti stranieri la dispensa è concessa a condizioni di reciprocità.
Le condizioni di reciprocità vengono stabilite dall’art. 1 del DPR 394 del 1999 , successivamente modificato con il DPR 18 ottobre 2004 , n.334.
Nel rispetto e nell’attuazione di ciò premesso Intercultura è un ente morale riconosciuto con DPR n. 578/85, posto sotto la tutela del Ministero degli Affari Esteri. Dal 1 gennaio 1998 ha status di ONLUS: è infatti gestita e amministrata da migliaia di volontari, che hanno scelto di operare nel settore educativo e scolastico, per sensibilizzarlo alla dimensione internazionale. Intercultura promuove e organizza scambi ed esperienze interculturali, inviando ogni anno quasi 1500 ragazzi delle scuole secondarie a vivere e studiare all’estero ed accogliendo nel nostro paese altrettanti giovani di ogni nazione che scelgono di arricchirsi culturalmente trascorrendo un periodo di vita nelle nostre famiglie e nelle nostre scuole. Inoltre Intercultura organizza seminari, conferenze, corsi di formazione e di aggiornamento per Dirigenti scolastici, insegnanti, volontari della propria e di altre associazioni, sugli scambi culturali. Tutto questo per favorire l’incontro e il dialogo tra persone di tradizioni culturali diverse ed aiutarle a comprendersi e collaborare in modo costruttivo.INTERCULTURA rappresenta in Italia l'AFS (AFS Intercultural Programs) e l'EFIL (European Federation for Intercultural Learning). Grazie a queste affiliazioni, ha statuto consultivo all'UNESCO e al Consiglio d'Europa e collabora ad alcuni progetti dell’Unione Europea. Ha rapporti con i nostri Ministeri degli Esteri, della Pubblica Istruzione e della Solidarietà Sociale. A Intercultura sono stati assegnati il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio e il Premio della Solidarietà della Fondazione Italiana per il Volontariato per oltre 40 anni di attività in favore della pace e della conoscenza fra i popoli. Nel 2005 Intercultura ha festeggiato i 50 anni di attività in Italia con una serie di eventi culturali svolti sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio del ministero degli Esteri. Il Sistema di Qualità per l'organizzazione dei programmi di scambio interculturale e la progettazione ed erogazione dei corsi di formazione interculturale è certificato dalla società DNV secondo le norme UNI EN ISO 9001:2000. Il bilancio di Intercultura è certificato dalla società internazionale di revisione KPMG.La scuola che abbraccia lo scambio di giovani come potente strumento di confronto interculturale partecipa a pieno titolo alla promozione della “società della conoscenza” e alla realizzazione degli obiettivi strategici definiti nel marzo 2000 dal Consiglio Europeo a Lisbona. Un periodo di studio all’estero di un anno o alcuni mesi risponde a questi obiettivi: rappresentano un’esperienza formativa forte, che permette di entrare in profondità nella realtà culturale di un altro Paese. Per un giovane è un’esperienza unica, che mette alla prova le risorse cognitive, affettive e relazionali, che ri-configura valori, identità, comportamenti e apprendimenti. Imparare a leggere e ad utilizzare altri codici, saper riconoscere regole e principi diversi, e a orientarsi fuori dal proprio ambiente umano e sociale utilizzando “le mappe” di un’ altra cultura, non è affatto semplice, esige un impegno che va molto oltre quello richiesto dalla frequenza di un anno di studio normale: al centro di un’esperienza di questo tipo c’è lo sviluppo di competenze interculturali, ma occorre mettere in evidenza che sono in gioco anche altri apprendimenti: tutti quelli richiesti dall’Europa della conoscenza. Anche la scuola che invia propri studenti all’estero, ospita studenti stranieri o partecipa a scambi di classe organizzati da Intercultura ha la possibilità di trasformare in risorsa per tutti l’esperienza vissuta dai giovani, se decide di progettare e monitorare lo scambio nel suo sviluppo e di estenderne i vantaggi alla classe e a tutto l’Istituto. Attraverso una forte adesione ai progetti di scambio, la scuola ha infatti la possibilità di ampliare e internazionalizzare la propria offerta formativa , stimolare interesse verso culture diverse dalla nostra, confrontarsi con l’esterno, stimolare interesse per le lingue, promuovere formazione “globale” , esercitare flessibilità di approcci didattici ed organizzativi al proprio interno, educare alla differenza, utilizzare la mobilità studentesca come risorsa, acquisire visibilità nel territorio, stabilire relazioni con scuole partner nei Paesi con cui avvengono gli scambi stessi. Intercultura inoltre persegue gli standard di qualità dei programmi di scambio definiti dal Parlamento Europeo e dal Consiglio d’Europa.I programmi scolastici di Intercultura si basano su tre elementi fondamentali: - la permanenza in famiglie che ospitano gratuitamente i partecipanti - la frequenza di una scuola pubblica, insieme ai coetanei del Paese dove si svolge il programma - la presenza di un gruppo di volontari locali, che segue passo passo l’esperienza degli studenti Il Testo Unico sulla scuola n. 297/94, art. 192, consente l’iscrizione di giovani provenienti da un corso all’estero senza perdere l’anno, previa un’eventuale prova integrativa su alcune materie indicate dal Consiglio di Classe. La Circolare
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del Ministero dell’Istruzione n. 181 del 17/3/97 sottolinea il valore dell’esperienza di studio all’estero e prevede che il Consiglio di Classe acquisisca dalla scuola straniera i risultati degli studi compiuti dagli studenti all’estero.I programmi all’estero di Intercultura per l’anno scolastico 2015-16 sono rivolti prioritariamente a studenti delle classi quarte. Per questi programmi sono a disposizione circa 600 borse di studio - totali o parziali - che vengono assegnate in base alla situazione economica delle famiglie dei candidati e al merito di questi ultimi. L’I.S.I.S.S. G.B. Novelli, già da nove anni, ha fatto proprio il progetto di Intercultura, sposandone in toto gli obiettivi.La nostra scuola offre agli studenti stranieri la massima assistenza possibile, le assegna un tutor,il quale ne agevola il percorso formativo,rimuove gli ostacoli, le fa percepire la sua presenza come un punto fermo.Verifica se l’ esperienza in Italia verrà riconosciuta dalla scuola di provenienza dello studente,in questo caso quali materie e contenuti dovrà studiare per avere crediti.Concorda con lui se ci sono discipline offerte dalla nostra scuola a cui potrebbe essere interessato a seguire, concorda anche un orario scolastico personalizzato. Spiega allo studente straniero quali sono le aspettative della scuola dagli scambi interculturali in genere e, in particolare da lui. La nostra scuola, inoltre, prepara interventi specifici per attività di interazione nella propria classe o in altre classi. Infine concorda con lo studente gli obiettivi minimi di apprendimento, quali ad esempio:buona padronanza della lingua italianaconoscenza del nostro sistema scolastico: metodi didattici, usi, costumi, valori, sistema di valutazione, modalità e capacità di trasmissione della personalità dello studente e di usi, costumi, valori del suo paese ad allievi e docenti.Atteggiamenti positivi da tenere verso la nostra cultura.Favorire lo stabilire rapporti di cordialità con adulti e con coetanei.Inoltre comunica costantemente con i nostri allievi che sono all’estero.
3.7 CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO
3.7.a CONTINUITÀLa Scuola organizza occasioni di confronto con gli alunni delle scuole secondarie di primo grado presenti nel territorio siaattraverso progetti in rete, sia nell'organizzazione dell'Open Day. La Scuola ha elaborato un curricolo verticale in continuità dalle classi prime alle classi quinte in cui sono evidenziati competenze, conoscenze e abilità.La scuola organizza incontricon le Università e le Accademie di maggiore interesse per i propri allievi.3.7.b ORIENTAMENTOL’istituto ha un piano per l’orientamento a cui contribuisce l'associazione ALMADIPLOMA che si occupa dellavalutazione dell’istruzione superiore e dell'orientamento del diplomato nella scelta del proprio futuro, sia che intendaproseguire gli studi, sia che voglia inserirsi nel mondo del lavoro gli alunni dell’ultimo anno di corso compilano unquestionario. I dati in esso contenuti vengono impiegati per realizzare elaborazioni statistiche utili a misurare l’efficaciainterna dell’istruzione superiore e a predisporre i CV dei diplomati che cercano un’occupazione .Inoltre la scuola svolgeuna:a) didattica volta a promuovere, negli studenti, la consapevolezza delle proprie strategie di apprendimento;b) rilevazione delle attitudini e degli interessi degli alunni;c) approfondimento delle opportunità formative del territorio;d) approfondimento delle caratteristiche produttive delterritorio;e) fornisce un consiglio orientativo motivato e ne monitora l’attuazione.
CAPITOLO IV –PRATICHE GESTIONALE E ORGANIZZATIVE
4.1ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
4.1 a ORIENTAMENTO STRATEGICO
PRIORITARITA’ E TRAGUARDI EX SEZIONE 5.1 DEL RAV
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ESITI DEGLI STUDENTI Descrizione della PRIORITA’
Descrizione del TRAGUARDO
RISULTATI SCOLASTICI
Garantire il successo formativo degli studenti
Rispetto as 13/14:diminuire del 5% tasso percentuale alunni sospesi classi 2^Professionali aumentando dello stesso 5% tasso ammessi classi 3^Profess.
Garantire il successo formativo degli studenti
Rispetto a.s.2013/14: diminuire del 5% tasso percentuale alunni delle classi prime dei Professionali che abbandonano gli studi in corso d'anno
RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI
COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA
RISULTATI A DISTANZA
Garantire un'efficace azione di orientamento in itinere ed in uscita, anche ai fini di un inserimento nel mondo del lavoro coerente col percorso seguito
Mantenere nel triennio la percentuale del livello provinciale-anno diploma 2012-relativa al numero diplomati che hanno iniziato un rapporto di lavoro
Motivare la scelta delle priorità sulla base dei risultati dell'autovalutazione
Area dei “Risultati scolastici”: la priorità di questa scuola è quella di garantire il successo formativo a tutti gli studenti e questa priorità la si intende perseguire ,progressivamente nell'arco del triennio di riferimento, attraverso la riduzione di almeno il 5% del tasso percentuale di alunni sospesi classi 2^Professionali a. s. 2013/14 e il contestuale aumento dello stesso 5% del tasso ammessi classi 3^Professionali,nonchè attraverso la riduzione di almeno il 5% rispetto ad a. s. 2013/14 del tasso percentuale degli studenti delle classi prime dei Professionali che abbandonano gli studi in corso d'anno. La priorità di garantire il successo formativo degli studenti è finalizzata al progressivo miglioramento della qualità dell'istruzione attraverso il raggiungimento di obiettivi e competenze così come previsto dalle Indicazioni nazionali e dalle Linee guida che il MIUR ha pubblicato per i diversi ordini di scuola. Area dei “Risultati a distanza” : l'utilizzo di una didattica orientativa ,l'attivazione di percorsi formativi orientanti e l'elaborazione di un profilo d’uscita per ciascuno studente, consentiranno di orientare in maniera consapevole e responsabile gli allievi,in particolare nei casi in cui essi decidano di immettersi nel mercato del lavoro. In relazione a questo risultato, si persegue l'obiettivo di mantenere nel triennio di riferimento la percentuale del livello provinciale-anno diploma 2012-relativa al numero di diplomati che hanno iniziato un rapporto di lavoro
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OBIETTIVI DI PROCESSO
AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO
Curricolo, progettazione e valutazione Elaborazione di un curricolo di istituto per competenze, adottando una progettazione per UdA con riferimento allo sviluppo di competenze trasversaliPotenziamento dell'azione progettuale dei Dipartimenti ai fini dell'elaborazione di detto curricolo di istituto per competenzePer ogni indirizzo di studi, adozione di una programmazione comune per discipline e classi parallele, utilizzando criteri di valutazione comuniPer ogni indirizzo di studi, adozione di comuni prove e criteri valutativi per le discipline Italiano e Matematica relativamente alle classi seconde
Ambiente di apprendimento Potenziamento dell'adozione e della pratica di modalità didattiche innovative nella quotidiana azione didattico-formativa dei docenti Potenziamento della didattica laboratoriale all'interno di ambienti di apprendimento innovativiPotenziamento degli spazi laboratoriali nonché dei sussidi, delle attrezzature e delle strumentazioni a supporto della didattica laboratoriale
Inclusione e differenziazione
Continuità e orientamento Potenziamento dei percorsi di orientamento in itinere per la comprensione da parte degli studenti delle proprie inclinazioni di studio e/o di lavoroPotenziamento delle attività di orientamento in uscita finalizzate alla successiva scelta del percorso di studio e/o di lavoroPotenziamento delle attività di orientamento al territorio e alle realtà produttive e professionali, in particolare a quelle locali.In riferimento al percorso seguito e alle competenze acquisite, elaborazione profili in uscita per un proficuo inserimento universitario o lavorativo
Orientamento strategico e organizzazione della Scuola
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Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Potenziamento delle competenze dei docenti attraverso la promozione di azioni di formazione e autoformazione in gruppi in relazione ai bisogniMessa a disposizione dei docenti di spazi per la condivisione di strumenti e materiali didattici nonché per lo scambio ed il confronto professionaleMiglioramento della gestione delle risorse umane disponibili in relazione al loro curriculum, alle loro esperienze formative e alle loro competenze
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Potenziamento di azioni di integrazione e collaborazione con i soggetti pubblici e/o privati presenti sul territorioPotenziamento delle relazioni con i diversi soggetti pubblici che hanno responsabilità per le politiche di istruzione e formazione nel territorioPromozione di una più fattiva collaborazione e partecipazione delle famiglie alla vita della scuolaPotenziamento di esperienze che favoriscano il collegamento diretto col mondo del lavoro anche con ricadute nella valutazione del percorso formativo
Indicare in che modo gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità
Grazie alla elaborazione di un curricolo di istituto per competenze, che adotti una progettazione per UdA con riferimento allo sviluppo di competenze trasversali, grazie al potenziamento della didattica laboratoriale all'interno di ambienti di apprendimento innovativi e grazie al potenziamento della pratica di modalità didattiche innovative, si costruiranno percorsi di potenziamento delle conoscenze disciplinari e di recupero delle eventuali carenze formative degli allievi. Tali processi sono mirati a garantire il successo scolastico e formativo degli studenti. Una efficace azione di orientamento in itinere e in uscita degli studenti contribuirà a rendere più consapevoli e responsabili le loro scelte di studio o lavorative successive al diploma. In tal senso lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse umane si attueranno : potenziando l'azione di formazione dei docenti, favorendo occasioni di confronto tra loro e organizzando l'utilizzo delle risorse umane in base al loro curriculum professionale e alle loro competenze. L'integrazione della scuola con il territorio sarà perseguita attraverso il potenziamento delle relazioni dell'istituzione scolastica con i diversi soggetti pubblici e privati presenti sul territorio, nonché attraverso il potenziamento delle esperienze che favoriscano il collegamento diretto della scuola col mondo del lavoro.
PROGETTI E CONCORSIIl Collegio dei docenti del giorno 01 settembre 2015,verbale n. 308, delibera la prosecuzione per l’a. s. 2015/2016 dei progetti:
“Qualità nella scuola” ISO 9004 a. s. 2015/2016 “Verso una scuola amica” a. s. 2015/2016 “Art. 9 della Costituzione” a. s. 2015/2016 Programma “La mia scuola per la pace” a. s. 2015/2016 “3 giorni per la Scuola” – Città della Scienza a. s. 2015/2016
deliberandone altresì l’inserimento formale nel POF dell’Istituzione Scolastica a. s. 2015/2016
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Progetto “Qualità nella scuola” ISO 9004 in collaborazione con il Polo Qualità di Napoli USR CAMPANIA
L’ISISS “G.B.Novelli” aderisce al Progetto “Qualità nella scuola” a. s. 2015/2016 di cui alla nota Prot.
MIUR.AOODRCA.UffDir. n. 12187/U del 29/10/2015.. Il Progetto Qualità persegue l’obiettivo di sostenere i
processi di valorizzazione del personale tutto della scuola, tenendo sempre presenti le singole professionalità e
specificità dei ruoli, favorendo l’adozione, la promozione e lo sviluppo di modelli organizzativi in rete per rendere
più efficaci ed efficienti i protocolli di comunicazione tra i vari soggetti istituzionali che, pur con compiti e funzioni
diversi, sono comunque titolari di responsabilità condivise e condivisibili nei confronti della crescita e della
valorizzazione della persona. In particolare il Progetto Qualità si articola nei seguenti percorsi di ricerca-azione:
“Qualità d’Aula”
“Sistema Gestione Qualità”
“Scuola@Azienda
Relativamente a detti percorsi si adottano i seguenti progetti:
Dalla lezione all’interazione!Flipped Classroom: il progetto prevede l’utilizzo della metodologia della “classe
capovolta” che inverte i tradizionali metodi di insegnamento mediante lezioni on line fuori dall’aula e portando
le attività (i “compiti a casa”) in classe.
Storytelling: lo storytelling può essere considerato un’innovativa metodologia di insegnamento che consiste
nell’uso di procedure narrative al fine di promuovere meglio valori, idee ed è incentrato sulle dinamiche di
influenzamento sociale.
Io farei così: il progetto intende contribuire ad integrare competenze, conoscenze e abilità acquisite nei
contesti di apprendimento formale ed informale e a sviluppare abilità personali e relazionali all’interno di
un contesto laboratoriale, offrendo agli studenti un’esperienza che possa aiutarli non solo a formarsi ma a
favorire la conoscenza del sé e della società contemporanea, la sperimentazione nella risoluzione dei
problemi, a sviluppare pensiero critico, autonomia, responsabilità (imprenditività) e etica del lavoro.
Project management: il progetto si propone la finalità di fornire agli studenti del triennio delle scuole
secondarie di secondo grado le conoscenze di base del Project Management, conformi al modello definite
dal PMI®
Speacker of the year – primo talent in lingua inglese : concorso finalizzato alla realizzazione di prodotti
multimediali (videoclip) in lingua inglese che dovranno raccontare con originalità l’identità e le
caratteristiche storiche, artistiche, culturali, tradizionali del proprio territorio di appartenenza.
Statistica@scuola: il progetto, da realizzare in collaborazione con l’Istat, ha la finalità di promuovere la
cultura statistica nelle scuole favorendo l’uso della statistica tra i giovani per la conoscenza e la
comprensione dei fenomeni che caratterizzano il territorio in cui vivono. Le attività sono svolte a
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complemento di quelle curriculari e in coerenza con i programmi ministeriali.
L’obiettivo è quello di contribuire alla funzione, affidata alla Scuola, di rendere consapevoli
le giovani generazioni di essere soggetti di diritti e di doveri, in vista dell'assunzione di responsabilità per il
bene "personale" e “collettivo”.
Progetti per lo sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la
valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture,
il sostegno dell'assunzione di responsabilita' nonche' della solidarieta' e della cura dei beni comuni e della
consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed
economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialita'(legge 107 )
Progetto “Verso una scuola amica”
Conoscenza e valorizzazione della “Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza” , rendendo i luoghi
scolastici, luoghi relazionali nei quali i diritti dei ragazzi siano concretamente vissuti.
Fulcro della scuola Amica è la qualità della partecipazione degli alunni alle attività scolastiche e ai processi decisionali
e di valutazione.
Il protocollo invita la scuola a realizzare iniziative di aiuto, solidarietà, accoglienza per la tutela dei diritti degli
adolescenti.
Questo progetto può rivelarsi un utile strumento per l’attuazione della Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 e della
circ. n. 8 del 6 marzo 2013 che “ridefiniscono e completano il tradizionale approccio all’integrazione scolastica,
basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità
educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: svantaggio sociale e culturale, disturbi
specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e
della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”.
Progetto e Concorso nazionale "Articolo 9 della Costituzione" - a.s. 2015-2016
Il Progetto e Concorso nazionale Articolo 9 della 'Costituzione, finalizzato a diffondere la conoscenza e la riflessione da parte degli studenti sull'articolo 9 della Costituzione: «La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione», è giunto quest'anno alla quarta edizione e costituisce un'iniziativa a sostegno della progettazione dei docenti e dei consigli di classe nell'ambito dell'insegnamento di "Cittadinanza e Costituzione".Per il nuovo anno scolastico si propone alle scuole un percorso di riflessione e di ricerca, dal titoloCittadini attivi per il paesaggio e l 'ambiente, sui problemi della società attuale e della convivenzacivile che riguardano il paesaggio, espressamente richiamato dal principio costituzionale come un bene da tutelare, e l'ambiente, che con il paesaggio si trova spesso in rapporto di interdipendenza.L'iniziativa persegue i seguenti obiettivi:sostenere la progettazione didattica delle scuole, nell'ambito di "Cittadinanza e Costituzione", attraverso modalità
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formative multidisciplinari e laboratoriali;promuovere la partecipazione attiva, la rielaborazione delle conoscenze, l'apprendimento e losviluppo di competenze attraverso lo sviluppo dell'iniziativa personale e delle capacità progettuali;sollecitare la ricerca e l'indagine sul territorio, con particolare riferimento al patrimonio culturale,paesaggistico e ambientale, e alle sue risorse;sviluppare competenze trasversali e comunicative attraverso linguaggi e tecnologie multimediali;favorire negli studenti l'orientamento e il riconoscimento di capacità, attitudini e interessi, inrelazione ai cambiamenti in atto nella società e nell'ambiente;incoraggiare la nascita di atteggiamenti, comportamenti, proposte e progetti a favore della difesadei beni paesaggistici e ambientai i dei territori di appartenenza, del Paese e del mondo;fornire strumenti culturali di lettura e analisi critica del paesaggio e dell'ambiente; far conoscere e proporre esempi di impegno civico e culturale nella tutela e nella valorizzazionedel paesaggio e dell'ambiente, che costituiscano stimolo educativo alla partecipazione e all'iniziativa responsabile.La partecipazione al Progetto e Concorso è gratuita e aperta alle scuole secondarie di primo e secondo grado italiane, italiane all'estero, europee, statali e paritarie, che potranno iscrivere alProgetto le proprie classi, senza limite di numero, entro il15 dicembre 2015.Qualora si voglia attivare una collaborazione progettuale con una o più scuole italiane, italianeall'estero o europee, in quest'ultimo caso per esempio attraverso la piattaforma eTwinning si dovrà comunicare entro il 16 gennaio 2016 precisando il nome e i riferimenti dell'Istituto con il quale si è attivata la collaborazione, precisando le caratteristiche del progetto in rete che si intende realizzare.
Programma “La mia scuola per la pace”
Il 10 febbraio 2005 il Parlamento ha stabilito che il 4 ottobre di ogni anno sia celebrata la Giornata Nazionale della
pace, della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse .
3 giorni per la Scuola” – Città della Scienza a. s.
“
L’ISISS “G.B. Novelli “ ha sempre partecipato alle diverse edizioni di Smart Education & Technology Days – 3 Giorni
per la Scuola, la convention nazionale dedicata al mondo della scuola promossa dal Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca e dalla Fondazione Idis-Città della Scienzadi Bagnoli(NA).Quest’ anno a.s.2015-2016
l’ISISS “G.B. Novelli “ ha partecipato ai seguenti temi di lavoro:
-La scuola si aggiorna. Formazione continua obbligatoria mettendo al centro i docenti che fanno innovazione
attraverso lo scambio fra pari.
”Dall’apprendimento situato all’apprendimento servizio”
-PIC NIC della Scienza. Ricerca effettuata dagli alunni del nostro istituto in collaborazione con l’ISTAT : ”Misurare
il benessere dei giovani”.
FESTIVAL della vita
Si tratta di un evento promosso dalla Diocesi di Caserta e dalla Società San Paolo, al fine di realizzare un’ampia rete
nazionale ed internazionale tra le diverse realtà che si dedicano alla tutela della vita, dal momento del suo
concepimento al suo naturale compimento. Il Festival della vita assume come valori di riferimento i contenuti della
“Giornata per la Vita’’, indetta annualmente dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI), ed intende creare momenti
di aggregazione che consentono di valorizzare le tradizioni mediante la realizzazione di eventi che facilitino i rapporti
intergenerazionali. Una grande festa con momenti di dialogo, confronto, approfondimento, spettacolo, danza, sport,
arte, moda, prevenzione, sicurezza, informazione, ecc. Particolarmente rilevante è il coinvolgimento delle scuole, della
società, delle famiglie, delle parrocchie. Aderendo al progetto, l’I.S.I.S.S. “G.B. Novelli si impegna a partecipare alle
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seguenti iniziative:
accogliere presso la scuola un incontro sulle tematiche del Festival della Vita da inserire all'interno della
programmazione nazionale della manifestazione;
- proporre uno o più iniziative realizzate dalla Sua scuola in materia di tutela e difesa della vita da poter inserire nel
calendario degli eventi del festival della Vita 2016, dove sarà inserito anche il logo della Scuola;
- partecipare attivamente con uno o più bus al "2 ° MEETING DELLA VITA" che si terrà venerdì 4 dicembre c.a. a
Roma;
- far partecipare una rappresentanza degli studenti dell'Istituto alla " Passeggiata per la Vita" che si terrà a Caserta
venerdì 5 febbraio 2016 dalle ore 10:00 alle ore 12:00. Questa iniziativa è particolarmente significativa, in quanto
vuole testimoniare l'impegno delle nuove generazioni a camminare alla luce dei Valori nell'umano percorso,
testimoniando il grande dono bellissimo che ognuno di noi ha ricevuto: la VITA. Ad ogni partecipante sarà donato il
messaggio per la Giornata Nazionale della Vita emanato dalla C.E.I. per il 2016.
“October Baby”
L’Associazione Onlus Comunione Mariana, in collaborazione con il Centro di Pastorale Diocesano di
Caserta, propone anche per il corrente anno scolastico 2015/2016 la proiezione del film “October Baby” per
dare spazio a dibattiti e riflessioni dei ragazzi sul tema dell’accoglienza o rifiuto della vita umana nascente e
dell’affettività responsabile. Prima della visione agli studenti sarà distribuito un brevissimo questionario
relativo ad alcuni aspetti del film, al fine di favorire l’attenzione degli stessi durante la proiezione; durante il
dibattito che seguirà, i ragazzi saranno stimolati a dar risposte. Al termine dell’esperienza vissuta, gli
studenti, anche con il supporto dei propri docenti, potranno realizzare un articolo, uno spot, una
drammatizzazione o una produzione artistica ispirata alle riflessioni ed impressioni originate dal Cineforum.
Gli Enti proponenti selezioneranno la produzione più significativa che sarà veicolata all’esterno attraverso
Facebook, Twitter e sito web.
Progetto “Educazione finanziaria” a. s. 2015/2016
L’ ISISS G B Novelli ripropone anche per il corrente a. s. 2015/2016 il progetto "Educazione Finanziaria nelle scuole" di cui alla Nota MIUR prot.AOODGSIP000601 del 05-10-2015 e che rappresenta parte integrante del processo volto ad innalzare il livello di conoscenza e di competenza dei giovani nel campo economico-finanziario.Il progetto è ispirato - in linea con le migliori prassi internazionali - ad una didattica per competenze; ilprogramma formativo - rivolto a tutti i livelli scolastici - si è arricchito nel tempo di materialeeducativo di tipo esperienziale e interattivo orientato, attraverso esempi e casi pratici, allo sviluppo di abilità comportamentali nel compiere scelte finanziarie sia quotidiane sia di più lungo periodo.Come nelle passate edizioni i docenti che intendono aderire al progetto saranno invitati a incontri formativi presso le Filiali della Banca d'Italia.Per questa edizione la Banca d'Italia e il MIUR promuoveranno, per il tramite dei rispettivi uffici sul territorio, il lavoro congiunto di insegnanti e esperti della Banca d'Italia per migliorare ladefinizione dei programmi e lo sviluppo dei materiali didattici.In particolare, quest'anno per la prima volta verranno proposti:il torneo "Euro run 2015", promosso dalla Banca Centrale Europea (BCE) e dalle Banche centrali
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nazionali, destinato agli studenti delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado dell'Unione Europea;l'iniziativa informativa denominata "Le giornate della banconota", che prevede l'allestimento, nelle principali Filiali della Banca d'Italia in ciascuna regione, di uno spazio espositivo per far conoscere ai ragazzi le caratteristiche di sicurezza della nuova banconota da 20 euro, entrata in circolazione il 25 novembre 2015. Le due iniziative si aggiungeranno alle ormai tradizionali competizioni:"Inventiamo una banconota" (terza edizione) gioco a premi per tutte le scuole italiane primarie e secondarie, statali e paritarie, anche all'estero, che sarà incentrato quest'anno sul tema "La ricchezza delle diversità";"Generation Euro Students' Award" (quinta edizione), competizione di politica monetaria promossa dalla BCE per gli studenti degli ultimi due anni delle scuole secondarie di secondo grado.
Progetto “Le Eco belle” – Circolo Legambiente “Geofilos Atella”L’ ISISS G B Novelli partecipa all’iniziativa promossa dal Circolo Legambiente “Geofilos Atella” relativa al primo contest di “Le Eco-Belle” nell’ambito del progetto Ricicliamo le idee. Le Eco-Belle è una rassegna che mira alla ideazione, progettazione e realizzazione di prodotti con materiali di riciclo. L’iniziativa si pone come obiettivo la sensibilizzazione verso i temi del riutilizzo dei materiali e del riconoscimento dell’importanza del riciclo attraverso diverse forme di espressioni artistiche, promuovendo la sinergia ed il lavoro di gruppo al fine di valorizzare la creatività di ogni singolo alunno. Il progetto sarà realizzato nell’arco temporale di sei mesi circa e terminerà con una manifestazione finale che si terrà presso il Casale di Teverolaccio.In particolare, continuala, il contest prevede due fasi: nella prima i partecipanti si occuperanno di realizzare una maschera carnevalesca ispirata ai personaggi delle Fabulae Atellanae; nella seconda fase dovranno realizzare un abito attinente al tema del riciclo.A detto progetto parteciperanno le classi 3 A e 3 B dell’indirizzo professionale Abbigliamento e Moda nonché le tre classi seconde – sez. A, B e C – dell’indirizzo professionale Servizi per L’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera.
Progetto “Alimentazione e falsi miti”
L’ ISISS G B Novelli partecipa all’iniziativa promossa del Campus Salute Onlus sezione di Caserta dal titolo “Alimentazione e falsi miti” finalizzata alla diffusione della cultura della prevenzione e alla centralità della sana e corretta alimentazione, per il raggiungimento del benessere e per divulgare corrette informazioni alimentari e salutiste ai ragazzi delle prime e seconde delle scuole secondarie superiori.
Progetto “Vestiamo Natale”L’ ISISS G B Novelli partecipa all’iniziativa promossa dall’iniziativa della Pro Loco di Marcianise dal titolo “Vestiamo Natale”. Detta iniziativa, da realizzare in collaborazione con la nostra Istituzione Scolastica, è finalizzata all’esposizione di manufatti del settore abbigliamento e moda, che esprimano il Natale.
Lectura Dantis
Nell’ambito della rassegna ‘Lectura Dantis Terrae Claniensis – Il Paradiso’,nel mese di Dicembre nella Chiesa di San Francesco a Marcianise, la classe V B del Liceo delle Scienze Umane dell’ISISS ‘Novelli’, presentano il canto VI del Paradiso.La classe V BU, è al suo terzo appuntamento con la ‘Lectura’, poiché già nelle due edizioni precedenti aveva offerto il suo contributo attraverso l’excursus del canto VI dell’Inferno e del canto VI del Purgatorio. Le allieve, motivate non solo alla lettura ma anche alla rappresentazione scenica del contenuto dei passi scelti, si sono cimentate in vere e proprie figurazioni tese ad evidenziare il tema politico, centrale nei sesti canti delle tre cantiche.
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Programma europeo “Garanzia Giovani”
L’ISISS “G. B. Novelli” di Marcianise aderisce all’attuazione, del Piano “Garanzia Giovani Campania”
di cui all’Avviso DD 566/2014 - Garanzia Giovani 2014/2015 PAR CAMPANIA.
La Regione Campania con l’Avviso: “ DD 566/2014 - Garanzia Giovani 2014/2015-PAR CAMPANIA.
APPROVAZIONE Avviso ai datori di lavoro pubblici e privati per l’adesione al Programma e per
l’attivazione dei percorsi di inserimento dei giovani attraverso i tirocini e le assunzioni incentivate ex Art.1 DL
76/201” decreta: - di dovere approvare l’Avviso ai datori di lavoro pubblici e privati per l’adesione al
Programma e per l’attivazione dei percorsi di inserimento dei giovani attraverso i tirocini e le assunzioni
incentivate ex Art.1 DL 76/201; - di dovere approvare il format in allegato A) Garanzia Giovani – Progetto
(Adesione, proposte progettuali, istanze) che i datori di lavoro compilano e trasmettono attraverso la
piattaforma Avvisi e Bandi della Regione Campania secondo le modalità indicate nell’Avviso; - di dovere dare
atto che con successivo provvedimento si comunicheranno le modalità e le disposizioni specifiche per
l’esecuzione dei pagamenti da parte dell’ente pagatore Inps riferiti alla attivazione dei tirocini; - di dover
disporre il rinvio a successivo provvedimento dell’impegno delle risorse, destinate dalla DGR n.117/2014 al
Piano di attuazione regionale Garanzia Giovani Campania.
La Fondazione Cultura & Innovazione che promuove la crescita, lo sviluppo individuale e del territorio con
lo scopo di potenziare le capacità dei singoli integrando apprendimento formale ed informale in un’ottica di
saper divenire, in linea con la sua “mission”, si adopera per dare massima diffusione e visibilita’ a tutti i
programmi ed iniziative nazionali e comunitarie che favoriscono la crescita personale e professionale
dell’individuo promuovendo lo sviluppo di competenze plurime oggi fondamentali.
I vantaggi di garanzia giovani per l’Istituzione Scolastica, sono quelli di seguito specificati:
Offrire la sede dell’Istituzione Scolastica per ospitare, per 6 mesi a costo zero, tirocinanti
adeguatamente profilati, rispondenti ai bisogni dell’Istituzione Scolastica;
Agire da mediatrice territoriale aiutando i giovani a costruire il proprio futuro sulle professionalità di
oggi e sui reali bisogni formativi.
L’elenco delle AREE DEI PROFILI che possono interessare l’Istituzione scolastica è quello di seguito specificato:
AREA AMMINISTRATIVA;
SUPPORTO DIDATTICO (Psicologo, sociologo, educatore…);
COLLABORATORE SCOLASTICO;
TECNICO DI LABORATORIO.
L’Istituzione Scolastica può richiedere un massimo del 20% di tirocinanti rispetto al totale del personale docente e non
docente.
Il Consiglio di Istituto, nella seduta del 13 luglio 2015, verbale n. 329, ha deliberato l’adesione dell’ISISS “G. B.
Novelli” di Marcianise all’attuazione del Piano “Garanzia Giovani Campania” nonché la stipula della convenzione con
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la Fondazione Cultura & Innovazione per l’attivazione dei tirocini formativi in Regione Campania; a seguito di dette
delibera e stipula di convenzione, l’Istituzione Scolastica ha presentato la propria candidatura alla selezione per il
finanziamento e l’attuazione delle attività di cui al Piano “Garanzia Giovani Campania”.
Il Collegio dei docenti del giorno 01 settembre2015(verbale n. 308) esprime parere pienamente favorevole all’adesione
dell’ISISS “G. B. Novelli” di Marcianise all’attuazione, laddove selezionato, del Piano “Garanzia Giovani Campania”
di cui all’Avviso DD 566/2014 - Garanzia Giovani 2014/2015-PAR CAMPANIA.
Progetto AlmaDiploma/AlmaOrientati
L’ISISS “G. B. Novelli” partecipa al progetto “Alma Diploma “Alma Diploma” è un’associazione ONLUS di scuole
superiori che pubblica la propria banca dati online a cui afferisce un’ampia raccolta di dati riguardanti i diplomati delle
scuole aderenti all’iniziativa. La piattaforma mette in comunicazione i diplomati con il mondo del lavoro, riservando
grandi opportunità per gli studenti come quella di evidenziare il loro curriculum ad aziende e associazioni, opportunità
offerte da un sistema che permette di aggiornare i dati nel tempo per fare in modo che la domanda si incroci con
l’offerta.
La nostra Scuola, aderirebbe così,a quanto previsto dal decreto 20 settembre 2011 del Ministero del lavoro che consente
anche agli istituti scolastici di svolgere compiti di intermediazione con il mondo del lavoro. I soggetti coinvolti nel
progetto, siano essi studenti, aziende o la scuola stessa, potranno attuare diverse procedure che permetteranno loro di far
entrare in contatto le parti interessate e di gestire in modo proficuo sia la ricerca di un posto di lavoro, o di tirocinio e
stage o di partecipazione a un progetto, sia l’offerta proveniente dalle aziende o dagli enti alla ricerca di giovani
diplomati.
A tal fine la scuola si avvarrebbe della piattaforma fornita da Alma Diploma/Alma Orientati.
Queste le possibilità concrete garantite dal sistema: pubblicare sul sito istituzionale d’Istituto i curricula dei diplomati e
degli studenti dell’ultimo anno di corso per alcuni anni, inviare i curricula alla borsa nazionale del lavoro, attraverso il
portale http://www.cliclavoro.gov.it e garantire allo studente/diplomato di poter cancellare i propri dati personali se non
interessato al servizio.
Le aziende da parte loro potranno consultare facilmente la banca dati dei curricula e utilizzare i dati esclusivamente per
l’incontro tra domanda e offerta attraverso la registrazione delle aziende e la sottoscrizione di un contratto per l’utilizzo
della documentazione. L’attuazione della nuova normativa emanata dal Ministero del Lavoro insieme al MIUR, vuole
essere uno strumento efficace per favorire l’incontro tra giovani e mondo del lavoro attraverso l’utilizzo della “rete”
come ulteriore risorsa per far fronte alle nuove sfide del mondo economico. L’auspicio è che questo nuovo strumento
permetta agli studenti di avere più ampie prospettive di scelta e di inserimento nel mondo del lavoro subito dopo il
diploma o dopo la formazione universitaria.
AlmaDiploma, in particolare si occupa soprattutto di:
facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro attraverso la banca dati dei diplomati consultabile via internet
dalle aziende autorizzate;
offrire agli studenti strumenti per l’orientamento universitario, attraverso la compilazione di questionari on line
elaborati dal Consorzio InterUniversitario ALMALAUREA;
sviluppare un raccordo sinergico con le università al fine dell’orientamento dei diplomati che hanno deciso di
continuare a studiare (test on line psico-attitudinali AlmaOrientati);
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per le scuole aderenti: valutare l’efficacia interna del percorso d’istruzione offerto agli studenti, tramite la
somministrazione agli studenti di test on line sul percorso offerto dalla scuola e realizzazione del Profilo
annuale dei diplomati;
per le scuole aderenti: valutare l’efficacia esterna, tramite l’indagine sugli sbocchi dopo il diploma.
Progetto eTwinning
Il progetto eTwinning , nell'ambito del Programma di apprendimento permanente 2007-2013, costituisce il gemellaggio
elettronico tra scuole europee, uno strumento per creare partenariati pedagogici innovativi grazie all'applicazione delle
Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (TIC).
Due o più scuole europee danno vita ad una collaborazione costante in una o più materie scolastiche e, attraverso l'uso
delle TIC, condividono obiettivi, metodologia e risultati di uno o più progetti didattici. Il lavoro prevede principalmente
interazioni on line. Si può iniziare con un semplice progetto di corrispondenza tra due classi e sviluppare poi un
partenariato pedagogico tra due scuole in cui la collaborazione avviene tra più docenti e tra i capi di Istituto.
Il progetto eTwinning favorisce l'innovazione didattica attraverso una efficace integrazione delle TIC, dimensione
europea, capacità nimprenditoriale e creatività.
Obiettivi specifici del progetto eTwinning sono:
sviluppare il lavoro in rete tra scuole;
offrire agli insegnanti uno strumento per l'aggiornamento professionale, specialmente in relazione alla didattica
collaborativi e agli aspetti pedagogici collegati all'uso delle tecnologie;
contribuire a modernizzare i sistemi scolastici rendendoli più attraenti ai giovani di oggi.
La partecipazione al progetto eTwinning è aperta a:
tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, statali e privati legalmente riconosciuti, dalla scuola
dell'infanzia alle scuole secondarie superiori;
tutti i docenti di qualsiasi materia, i Dirigenti Scolastici e altro personale scolastico;
tutti gli Stati membri oltre all'Islanda e alla Norvegia
Sono possibili partenariati a tutti i livelli: tra docenti, tra classi, tra dirigenti scolastici, tra personale non docente, tra
scuole intere.
Il progetto eTwinning offre:
un database e una bacheca per facilitare la ricerca dei partner;
un desktop con servizi e strumenti quali mail, chat, forum, calendario e il TwinSpace - uno spazio di
condivisione virtuale, che può essere reso pubblico, per caricare file, pagine web, foto etc. in un ambiente
sicuro;
un costante helpdesk telefonico e via mail lungo tutto l'arco di vita del progetto;
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un costante monitoraggio attraverso la compilazione delle "schede attività";
l'inserimento in una rete di scuole con cui condividere e scambiare esperienze;
la possibilità di partecipare a seminari di formazione nazionali e internazionali;
la possibilità di rendere il proprio lavoro visibile a un vasto pubblico
premi e riconoscimenti.
Per partecipare al progetto eTwinning è innanzitutto necessario registrarsi sul portale europeo: questo è il
primo passo per indicare ad altre scuole in Europa la propria disponibilità a lavorare su un progetto comune;
trovato il partner e concordato il progetto bisogna registrarlo nel portale eTwinning (il progetto viene
approvato dopo un max di 7 giorni). Per eTwinning non ci sono finanziamenti ma neanche costi e soprattutto
non ci sono scadenze da rispettare per registrarsi, non ci sono vincoli particolari relativi al tipo di progetto che
si può attivare, non esiste un limite massimo al numero di scuole che possono partecipare all'azione e le
procedure amministrative sono quasi ridotte a zero. Per iniziare servono solo un computer, una connessione
internet e una conoscenza informatica minima. Idee e materie per i progetti L'insegnante può presentare una
propria idea originale, ispirarsi alle esperienze degli altri docenti o attingere dalla vasta gamma di progetti e kit
pronti che si trovano sul sito eTwinning. Il progetto può riguardare qualsiasi materia curricolare (dalla
matematica alla storia antica, dalla lingua straniera allo sport) o trattare qualsiasi tematica generale quale la
pace, lo sviluppo sostenibile etc.
Progetto “Formazione registro elettronico”
Il progetto“Formazione registro elettronico al fine di dare attuazione a quanto previsto dal D. L. n. 95/2012 art. 31
relativamente all’adozione del registro elettronico online, ha come obiettivo la formazione dei Docenti, in servizio
presso l’ISISS “G. B. Novelli” di Marcianise, allo scopo di consentire loro di utilizzare in modo efficiente il registro
elettronico online del professore nonché il registro elettronico on line di classe. Le attività previste, dal mese di ottobre
alla fine del mese di giugno, prevedono momenti di formazione frontale attraverso incontri programmati, il supporto in
itinere ai docenti, il raccordo con gli assistenti amministrativi, l’interfaccia con i genitori degli allievi, la creazione di
tutorial digitali per docenti e genitori.
Progetto Intercultura
L’ISISS “GB NOVELLI” aderisce al progetto “Intercultura” che nasce per sostenere le carriere scolastiche dei giovani
inseriti nel circuito scolastico della scuola. L’obiettivo è favorire l’inclusione scolastica degli studenti con azioni che
agevolino processi di crescita personale, integrazione sociale e dialogo interculturale, nonché lo scambio fra giovani
stranieri e italiani. Il progetto ha consentito nei precedenti anni di lavorare sia all’interno del contesto scolastico, sia
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all’esterno, coinvolgendo risorse del territorio in un percorso che ha permesso di portare riflessività sul proprio lavoro
quotidiano. Confronto, comprensione dei fenomeni e trasformazione sono le parole chiave di un percorso caratterizzato
da nuove proposte e sperimentazioni, nella prospettiva di agevolare e favorire ulteriori opportunità di accesso a carriere
scolastiche (e quindi lavorative e professionali) soddisfacenti e, cosa fondamentale, aderenti ai desideri dei ragazzi
coinvolti, nonché delle loro famiglie.
Indicazioni di progetto Titolo del progetto:
INTERCULTURA : valore
aggiunto .
Scambio culturale , integrazione, accoglienza , crescita
bilaterale.
Responsabile del progetto DOCENTE
Data di inizio e fine ottobre –giugno
La pianificazione
(Plan)
1 ) Organizzare
incontri con le classi
terze per esporre le
varie fasi per accedere
ai piani annuali di
intercultura.
2) Organizzare incontri
con volontari –genitori
disponibili
all’accoglienza di
ragazzi stranieri.
3) Organizzazione
dibattiti con nostri
alunni che hanno fatto
l’esperienza con
Intercultura per
aiutare e rinforzare i
ragazzi che vogliono o
si accingono a fare la
stessa esperienza.
4) Fare ricerche sui
Paesi verso i quali c’è
più richiesta da parte
dei ragazzi , far
conoscere i pro e i
Pianificazione obiettivi
operativi
Organizzare i lavori
coinvolgendo i ragazzi delle
classi terze
Organizzare i lavori
coinvolgendo i genitori
ospitanti.
Controllo della regolarità e
continuità dei lavori
Distribuzione di questionari
Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
Saper attuare un
album fotografico ,
un cartellone
pubblicitario , uno
slogan, ecc.
Sapersi organizzare
nella distribuzione dei
lavori
Cimentarsi in un
lavoro di recitazione ,
di pittura, di scrittura
di articoli o slogan
pubblicitari.
Schede operative
Griglie valutative da 1 a 10
Osservazione
Relazione tra la linea
strategica del Piano e il
progetto
Prima osservazione, conoscenza e descrizione del piano
Poi fase operativa di realizzo del prodotto finale
Risorse umane necessarie Alunni di tutte le classi terze
Docenti
Genitori
Operatori del settore
Destinatari del progetto
(diretti ed indiretti)
Gli alunni tutti
Genitori degli alunni
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contro nel preferire
grandi Stati .
5) Fare ricerche su quei
paesi dove
l’integrazione ,anche
con sacrifici , può
portare ad una
formazione culturale
veramente significativa
sul piano globale.
La realizzazione
(Do)
Descrizione delle principali
fasi di attuazione
Partecipazione a seminari e spettacoli coinvolgendo i
ragazzi stranieri ospiti.
Lavori di gruppo per la conoscenza delle due culture a
confronto.
Realizzazione di un prodotto finale atto a rendere
visibili gli aspetti della proficua integrazione.
Descrizione delle attività per
la diffusione del progetto
Inviti da distribuire agli alunni
Inviti ai genitori
Inviti ai docenti
Articoli giornalistici su quotidiani locali
Foto su canali informatici
Il monitoraggio e i
risultati
(Check)
Esame dei questionari
distribuiti e ritirati
Misurazione attraverso
osservazione del livello
di interesse
Descrizione delle azioni di
monitoraggio
Questionari tra gli allievi delle classi terze dell’Istituto
Domande sul tema con parole mancanti e che gli allievi
devono aggiungere.
Target Indagine per misurare l’attenzione alla opportunità che
si offre sia ai ragazzi in entrata che in uscita
Indagine sull’esperienza dei genitori che hanno ospitato
Ottenere l’attenzione massima con esercizi -giochi
Note sul monitoraggio I questionari saranno regolari e finalizzati al target
Griglie per valutazione delle risposte ai questionari
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Fornire aiuto di
revisione di fasi no
Chiedere pareri ad
esperti
Fornire chiarimenti e
facilitatori
Modalità di revisione delle
azioni
Produzione di slogan o cartelloni con tecniche sempre
diverse che ripropongono le azioni attuate nel corso di
ogni anno scolastico .
Criteri di miglioramento Introdurre nuove tecniche di ricerca
Introdurre e guidare su nuovi metodi di ricerca
Descrizione delle attività di
diffusione dei risultati
Creazione di volantini da distribuire nell’Istituto e
anche in altre scuole sul territorio.
Organizzare un incontro finale con le autorità territoriali
Per un dibattito sul lavoro e sui risultati ottenuti anche
attraverso la visione del prodotto finale
Note sulle possibilità di Coinvolgimento di altre discipline quali la storia ,le
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implementazione del progetto lingue, la matematica , storia dell’arte .
Progetto in orario curriculare “Spelling bee contest: bee a part of it!” -
Il progetto si svolgerà dal mese di novembre al mese di aprile in orario curriculare ed è rivolto a tutti gli alunni delle
classi prime di tutti gli indirizzi di studio della Istituzione Scolastica, con l’obiettivo di facilitare e migliorare i processi
di comprensione/produzione orale e scritta e, soprattutto, di interazione orale, al fine di migliorare l’autostima attraverso
un uso consapevole della lingua inglese. A conclusione del progetto verrà organizzata, presumibilmente nel mese di
maggio , una gara di spelling il cui esito vedrà la premiazione di cinque vincitori, uno per ogni indirizzo di studio; la
commissione di gara sarà costituita da tutti i docenti di inglese e presieduta dal Dirigente Scolastico.
Indicazioni di
progetto
Titolo dell’azione SPELLING BEE CONTEST: BEE A PART OF IT
Responsabile del progetto DOCENTE
Data di inizio e fine Novembre-Maggio
La pianificazione
(Plan)
Pianificazione obiettivi
operativi
Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
- Favorire l’uso della
lingua inglese mediante
attività ludiche e
competitive che facilitino
i processi di
comprensione/produzione
orale e scritta e,
soprattutto , di
interazione orale.
-Migliorare gli esiti degli
alunni ammessi alla
classe seconda
-Riduzione del numero delle
carenze formative in lingua
inglese dell’anno di riferimento
rispetto a quelle dell’anno
precedente
-Riduzione del numero delle
carenze formative della fine del
secondo quadrimestre rispetto a
quelle del primo quadrimestre
Relazione tra la linea
strategica dell’azione e il
R.A.V.
Migliorare le competenze base della lingua inglese
Risorse umane necessarie Docenti di lingua inglese, alunni classi prime di tutti gli
indirizzi di studio dell’istituto
Destinatari del progetto
(diretti ed indiretti)
Docenti di lingua inglese, alunni classi prime di tutti gli
indirizzi di studio dell’istituto
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La realizzazione
(Do)
Descrizione delle principali
fasi di attuazione
-Pubblicizzazione e condivisione nelle riunioni
dipartimentali e negli OO.CC.
-Invio materiale e diario attività da compilarsi ogni quindici
giorni da parte di ciascun docente
-Attività didattiche curriculari
-Preparazione tests
-Somministrazione ‘Preliminary Test One’: prova scritta e
correzione
-Somministrazione ‘Preliminary Test Two’: prova scritta e
correzione
-Gara orale finale
-Attestato di partecipazione a tutti i finalisti
-Premio ai vincitori di ciascun indirizzo di studio
dell’istituto
-Monitoraggio e valutazione degli esiti
Progetto “Amico libro – Leggere”
Il progetto extracurriculare “Amico Libro - Leggere”, le cui Referenti sono la prof.ssa Maria Fusco e la prof.ssa
Maria Rosaria Abbate, tende a realizzare una azione sistematica e sinergica di promozione alla lettura tra i giovani
attraverso le seguenti attività:
- incontri pomeridiani a scadenza settimanale con le alunne per leggere insieme alcuni libri scelti tra quelli
consigliati e per organizzare performance interpretative del libro letto (recensioni, drammatizzazioni, mappe
concettuali, presentazioni in power point)
- incontro finale tra studenti e autore
Indicazioni di progetto Titolo del progetto Amico libro: “leggere”.
Responsabile del progetto dOCENTE
Data di inizio e fine Dicembre – Maggio (30 h)
La pianificazione
(Plan)
Pianificazione obiettivi operativi Obiettivi operativi
Riportare gli alunni al
mondo della lettura per
una crescita culturale,
morale e civile.
Potenziare le
competenze
linguistiche. Sollecitare
Indicatori di valutazione
Numero degli alunni che
hanno partecipato al progetto
rispetto all’anno precedente.
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la curiosità.
Socializzare i problemi.
Sviluppare capacità di
scelta e di giudizio.
Migliorare la
consapevolezza delle
proprie scelte. Riportare
i giovani al mondo del
romanzo, della
narrativa, della cultura
in senso lato.
Promuovere riflessioni
e confronti. Ascoltare
ed accettare le opinioni
altrui. Avere occasioni
di approfondimento
culturale.
Relazione tra la linea strategica
del Piano e il progetto
Migliorare le competenze base della lingua. Promuovere
l’amore per la lettura e recuperare la motivazione della
lettura come piacere e non come dovere. Offrire,
attraverso conversazioni, occasioni di dialogo,
conoscenza e confronto.
Risorse umane necessarie Docenti, autori, alunni.
Destinatari del progetto (diretti
ed indiretti)
Docenti, autori, alunni.
La realizzazione
(Do)
Descrizione delle principali fasi
di attuazione
Incontri pomeridiani di due ore a scadenza settimanale
con gli alunni per leggere insieme il libro scelto.
Organizzazione delle performance interpretative del libro
letto: recensioni, drammatizzazioni, canti, balli, mappe
concettuali, poesie, presentazioni in power point
Descrizione delle attività per la
diffusione del progetto
Comunicazione ufficiale in formato digitale (sito –
istituto). Pubblicizzazione degli esiti.
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Il monitoraggio e i
risultati
(Check)
Descrizione delle azioni di
monitoraggio
Rispetto del calendario stabilito. Valutazione in itinere.
Valutazione grado di soddisfazione alunni, docenti e
genitori.
Target Tutti gli alunni del triennio dei licei.
Note sul monitoraggio Monitoraggio a cura del referente.
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Modalità di revisione delle
azioni
Analizzare i dati del monitoraggio. Prendere visione
della frequenza degli alunni al progetto prendendo in
esame anche eventuali suggerimenti da parte degli stessi
per il miglioramento dei risultati.
Criteri di miglioramento Miglioramento del rendimento scolastico, di
partecipazione, interesse e socializzazione.
Descrizione delle attività di
diffusione dei risultati
Articoli di giornale. Pubblicità sul sito della scuola.
Incontro finale con l’autore.
Note sulle possibilità di
implementazione del progetto
A lungo termine si prevede sempre maggiore
partecipazione degli alunni al progetto.
Indicazioni di
progetto
Titolo dell'Azione RAPPORTI CON IL TERRITORIO FINALIZZATI
ALLA PROMOZIONE, PROGRAMMAZIONE E
REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ PROGETTUALI
Responsabile dell'Azione DOCENTE
Data di inizio e fine SETTEMBRE – LUGLIO
La pianificazione
(Plan)
Pianificazione obiettivi operativi
Istituire accordi di collaborazione
con Enti ed Istituzioni del territorio
per attività di progettazione in rete.
Potenziare progetti di ampliamento
dell’offerta formativa che partendo
dalla realtà del territorio aiutino a
stimolare il conseguimento delle
conoscenze trasversali e di nuove
competenze attraverso una
Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
Potenziamento di
azioni di integrazione e
collaborazione con i
soggetti pubblici e/o
privati presenti sul
territorio.
Potenziamento delle
relazioni con i diversi
soggetti pubblici che
hanno responsabilità
per le politiche di
istruzione e formazione
Numero di protocolli
d'intesa e/o convenzioni
stipulate con soggetti
pubblici e privati.
Numero di Reti promosse
con altre istituzioni
scolastiche.
Numero e tipologia dei
soggetti partner.
Numero di progetti
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metodologia di tipo laboratoriale
(alternanza scuola-lavoro, tirocini
formativi, stage, visite aziendali,
attività di orientamento in ingresso
e in uscita, attività sportiva, attività
teatrale).
nel territorio.
Potenziamento di
esperienze che
favoriscano il
collegamento diretto
del mondo del lavoro
anche con ricadute
nella valutazione del
percorso formativo.
Sviluppo delle
competenze di base e
trasversali degli
studenti attraverso una
didattica più
coinvolgente, operativa
e collegata al territorio
ed al mondo del lavoro.
presentati in collaborazione
con soggetti pubblici e
privati.
Numero di progetti
approvati e finanziati da
soggetti pubblici e privati.
Miglioramento delle
competenze di base e
trasversali degli studenti
rispetto a quelle iniziali.
Numero di adesioni ad
iniziative provenienti da
Enti Territoriali pubblici e
privati relative ad attività
culturali e sportive,
concorsi, convegni e
manifestazioni.
Gradimento delle attività
poste in essere.
Relazione tra la linea strategica del
Piano e l'Azione
Integrazione con il territorio.
Continuità e orientamento.
Risorse umane necessarie Dirigenti scolastici delle scuole in rete, Responsabili
degli enti pubblici e privati, CTS, Funzioni
Strumentali, Responsabili di indirizzo,
Responsabili di dipartimento, Responsabile dell'ASL,
Responsabile dei percorsi IeFP.
Destinatari del progetto (diretti ed
indiretti)
Studenti di tutti gli indirizzi dell'Istituzione scolastica.
Studenti delle Scuole Secondario di Secondo Grado
del territorio.
La realizzazione
(Do)
Descrizione delle principali fasi di
attuazione
L'Azione prevede le seguenti fasi:
1. promozione ed organizzazione delle relazioni di
collaborazione con i soggetti pubblici e/o privati
presenti sul territorio mirate a sviluppare attività
progettuali di ampliamento dell'offerta formativa
in rete;
2. valutazione delle proposte progettuali promosse
da Enti esterni all’Istituto con finalità educativo-
67
formative in sintonia con le linee generali del
P.O.F.;
3. coordinamento dei rapporti con gli Enti, le
Istituzioni e i Poli Tecnico Professionali;
4. presentazione di proposte progettuali in risposta a
bandi e/o avvisi del MIUR, Regione Campania,
Enti Locali e soggetti privati del territorio;
5. informazione e promozione dei percorsi
progettuali presso l’utenza;
6. raccordo organizzativo all’interno dell’istituto con
le figure dello staff di dirigenza per attivare i
progetti approvati e finanziati;
7. collaborazione con il Dirigente Scolastico nella
predisposizione delle comunicazioni interne ed
esterne all'istituto;
8. monitoraggio interno.
Descrizione delle attività per la
diffusione dell'azione.
La diffusione avverrà attraverso tutti i canali
istituzionali di comunicazione nei dipartimenti, alle
riunioni dello staff di dirigenza e nel Collegio
Docenti.
Il monitoraggio e i
risultati
(Check)
Descrizione delle azioni di
monitoraggio
Per monitorare e misurare la realizzazione dell'azione
verranno valutati alcuni indicatori:
Numero di protocolli d'intesa e/o convenzioni
stipulate.
Numero di Reti promosse con altre istituzioni
scolastiche.
Numero di progetti presentati in Rete con soggetti
pubblici e privati.
Numero di progetti approvati e finanziati da
soggetti pubblici e privati.
Numero di adesioni ad iniziative provenienti da
Enti Territoriali pubblici e privati relative ad
attività culturali e sportive, concorsi, convegni e
manifestazioni.
Numero di alunni coinvolti, con l’indicazione del
numero di alunni portatori di disabilità;
Numero di ore di attività prevista ed effettivamente
svolta;
Gradimento delle attività poste in essere
Verifica delle competenze di base e trasversali
degli studenti rispetto a quelle iniziali.
68
Target Il monitoraggio è destinato a tutte le parti coinvolte
ognuna per quanto di interesse e competenza:
Destinatari diretti: Studenti di tutti gli indirizzi
dell'Istituzione scolastica coinvolti alle iniziative
progettuali.
Destinatari indiretti: Studenti delle Scuole
Secondarie di Secondo Grado coinvolti alle
iniziative progettuali in Rete, Istituzioni ed Enti del
territorio partner di Rete.
Note sul monitoraggio Il monitoraggio consterà di due momenti valutativi di
controllo:
uno di tipo qualitativo tramite momenti di
riflessione da parte del gruppo per il miglioramento
che avrà il compito di monitorare e coordinare il
processo di attuazione dell'Azione;
uno di tipo quantitativo tramite l'utilizzo di
indicatori quali il numero di alunni che aderiscono
alle attività promosse dall'Azione e numero di
collaborazioni attivate con enti e scuole del
territorio.
I dati costituiranno i livelli base di confronto per gli
anni successivi.
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Modalità di revisione delle azioni Sulla base dei risultati emersi negli incontri periodici
programmati da parte del gruppo di miglioramento
saranno adottate, ove necessario, iniziative di modifica
e miglioramento dell'Azione.
Criteri di miglioramento Attraverso valutazioni intermedie qualora dovessero
emergere discostamenti dagli obiettivi previsti o
criticità si procederà con la seguente analisi:
revisione dell'Azione per riflettere su quanto portato
avanti e verificarlo con quanto progettato.
Si verificherà se:
le attività si stanno realizzando nei tempi
previsti;
il coinvolgimento dei soggetti previsti è reale
e tangibile;
sono stati incontrati difficoltà e ostacoli.
E inoltre a conclusione dell'Azione:
come è stata recepita la collaborazione con Enti ed
Istituzioni in termini di interesse e fattività.
Descrizione delle attività di Presentazione della rendicontazione del lavoro svolto
69
diffusione dei risultati alla fine dell’anno in relazione al piano dell'azione
programmata e ai risultati conseguiti.
Note sulle possibilità di
implementazione del progetto
L’approccio che si vuole fornire è quello di una
migliore promozione delle attività extrascolastiche,
che contribuiscono alla realizzazione di un sistema
formativo integrato tra scuola e territorio e che
scaturiscono dalla necessità di offrire migliori e
maggiori opportunità formative, con lo scopo generale
di favorire la crescita integrale degli alunni.
Indicazioni di progetto Titolo dell’azione SPORTELLO DIDATTICO
Responsabile del progetto DOCENTE
Data di inizio e fine Febbraio- Luglio
La pianificazione
(Plan)
Pianificazione obiettivi operativi
Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
-Recupero carenze
formative del primo
quadrimestre in
italiano, matematica,
inglese, francese,
spagnolo,latino
-Migliorare gli esiti
degli alunni ammessi
alle classi successive
-Migliorare gli esiti
degli allievi coinvolti
negli interventi dello
sportello
-Riduzione del numero delle
carenze formative dell’annodi
riferimento rispetto a quelle
dell’anno precedente in
italiano, matematica, inglese,
francese, spagnolo, latino
-Riduzione del numero delle
carenze formative della fine del
secondo quadrimestre rispetto a
quelle del primo quadrimestre
in italiano, matematica, inglese,
francese, spagnolo, latino
Relazione tra la linea strategica
dell’azione e il R.A.V.
-Prevenire l’insuccesso scolastico attraverso il
soddisfacimento di esigenze speciali espresse dagli
allievi in merito agli apprendimenti disciplinari
curriculari
-Migliorare i risultati degli esiti di ammissione alla classe
successiva
Risorse umane necessarie Docenti, alunni tutors, personale ATA
Destinatari del progetto (diretti
ed indiretti)
Alunni di tutti gli indirizzi di studio dell’istituto
La realizzazione Descrizione delle principali fasi -Pubblicizzazione e condivisione nelle riunioni degli
70
(Do)
di attuazione OO.CC.
-Reclutamento docenti
-Reclutamento allievi tutors (allievi del secondo biennio
e monoennio con la supervisione di un docente , secondo
la metodologia del tutoring e peer-to-peer)
-Pianificazione degli interventi (ore da dedicare a
ciascuna disciplina, organizzazione oraria)
-Condivisione degli obiettivi e della pianificazione
temporale degli interventi con docenti e alunni
-Attuazione interventi formativi
-Due settimane di pausa didattica
-Monitoraggio e valutazione degli esiti
Descrizione delle attività per la
diffusione del progetto
-Pubblicizzazione negli OO.CC
-Comunicazioni ufficiali in formato cartaceo e digitale
(sito web dell’istituto)
Il monitoraggio e i
risultati
(Check)
Descrizione delle azioni di
monitoraggio
-Rilevazione numero sospensioni del giudizio primo
quadrimestre
-Rilevazione del numero sospensioni del giudizio
secondo quadrimestre
-Rilevazione del numero sospensioni del giudizio dopo
esami di recupero
-Rilevazione e confronto del numero delle carenze
formative dell’anno di riferimento rispetto a quelle
dell’anno precedente
Target Alunni con carenze formative, alunni che intendono
approfondire e potenziare gli apprendimenti
Note sul monitoraggio L’attività non si esaurisce nell’anno scolastico di
riferimento, ma prosegue nell’anno scolastico successivo
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Modalità di revisione delle
azioni
Incontri periodici con i docenti delle discipline:
individuazione delle eventuali criticità
Criteri di miglioramento -Socializzazione di tutti gli interventi formativi
-Predisposizione di un piano di incontri con i docenti, gli
alunni e le famiglie per rilevare il grado di soddisfazione
Descrizione delle attività di
diffusione dei risultati
Relazione al Collegio dei docenti
Note sulle possibilità di
implementazione del progetto
Incontri informativi con i colleghi dell’istituto attraverso
le sedi istituzionali: Collegio Docenti, Riunioni di
Dipartimento, Consigli di Classe e sito web della scuola
71
Indicazioni di progetto Titolo del progetto PIANO DIDATTICO SPORTIVO
Responsabile del progetto DOCENTE
Data di inizio e fine GENNAIO – GIUGNO
La pianificazione
(Plan)
Pianificazione obiettivi operativi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
Ampliare l’offerta
sportiva per gli
studenti collaborando
con altre Istituzioni
scolastiche e
Associazioni Sportive
che operano nel
territorio.
Ampliare la possibilità
di rapporti con altri
ragazzi, migliorando
l’aggregazione,
l’integrazione, la
socializzazione.
Numero di protocolli d'intesa
e/o convenzioni stipulate con
altre agenzie educative presenti
sul territorio (Istituzioni
scolastiche, enti di promozione,
federazioni e associazioni
sportive).
Numero di alunni che
aderiscono a tornei e
manifestazioni sportive.
Relazione tra la linea strategica
del Piano e il progetto
Potenziamento di azioni di integrazione e collaborazione
con i soggetti pubblici e/o privati presenti sul territorio.
Potenziamento delle relazioni con i diversi soggetti
pubblici che hanno responsabilità per le politiche di
istruzione e formazione nel territorio.
Risorse umane necessarie Docenti, personale ATA, Genitori.
Destinatari del progetto (diretti
ed indiretti)
Studenti di tutti gli indirizzi dell'Istituzione scolastica.
Studenti delle Scuole Secondario di Secondo Grado del
territorio.
Allievi di Associazioni Sportive.
La realizzazione
(Do)
Descrizione delle principali fasi
di attuazione Il Piano prevede le seguenti fasi:
Costruzione del Piano. Tale fase prevede una riunione
plenaria con tutti i componenti del CSS dell’Istituto
per la pianificazione del piano e, successivamente una
72
riunione dei docenti di Ed. Fisica che aderiscono
all’attività complementare di avviamento delle attività
sportive per condividerlo.
Attivazione di relazioni con Istituzioni scolastiche di
secondo grado del territorio per una fattiva
collaborazione finalizzata all’attivazioni di tornei
sportivi congiunti.
Attivazione di relazioni con Associazioni Sportive
finalizzate ad ampliare l’offerta sportiva per gli
studenti
Identificazione delle strutture sportive da utilizzare.
Attività di sensibilizzazione di partecipazione degli
alunni alle discipline sportive del Piano.
Acquisto di attrezzature sportive.
Realizzazione delle attività previste dal Piano
Monitoraggio dell’efficacia del Piano.
Descrizione delle attività per la
diffusione del progetto
Comunicazioni agli alunni e ai genitori.
Pubblicizzazione del Piano attraverso il sito web
dell’istituto.
Il monitoraggio e i
risultati
(Check)
Descrizione delle azioni di
monitoraggio
Per monitorare e misurare la realizzazione del Piano
verranno valutati alcuni indicatori:
il numero di alunni coinvolti, con l’indicazione del
numero di alunni portatori di disabilità;
il numero di ore di attività prevista ed effettivamente
svolta;
la tipologia di attività realizzate;
il numero e la tipologia di altri soggetti del territorio
che hanno partecipato alle attività del Piano.
gradimento delle attività del Piano da parte degli
alunni.
Target Docenti di Ed. Fisica, Alunni ed Istituzioni/Enti del
territorio.
Note sul monitoraggio Il monitoraggio consterà di due momenti valutativi di
controllo:
uno di tipo qualitativo tramite momenti di riflessione
da parte del CSS che avrà il compito di monitorare e
coordinare il processo di attuazione del Piano;
uno di tipo quantitativo tramite l'utilizzo di indicatori
quali il numero di alunni che aderiscono alle attività
73
del Piano e numero di collaborazioni attivate con enti
e scuole del territorio.
I dati costituiranno i livelli base di confronto per gli anni
successivi.
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Modalità di revisione delle
azioni
Sulla base dei risultati emersi negli incontri periodici
programmati da parte del gruppo di miglioramento
saranno adottate, ove necessario, iniziative di modifica e
miglioramento del Piano stesso.
Criteri di miglioramento Coinvolgimento di un numero sempre maggiore di
alunni e di istituzioni e/o associazioni del territorio.
Descrizione delle attività di
diffusione dei risultati
Diffusione attraverso il sito Web e presentazioni
multimediali a manifestazioni ed eventi.
Note sulle possibilità di
implementazione del progetto
Buona prassi da istituzionalizzare nel POF
Indicazioni di
progetto
Azione di miglioramento RAPPORTI CON IL TERRITORIO FINALIZZATI
ALLA PROMOZIONE, PROGRAMMAZIONE E
REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ PROGETTUALI
Responsabile dell'Azione DOCENTE
Data di inizio e fine SETTEMBRE – LUGLIO 2016
La pianificazione
(Plan)
Pianificazione obiettivi operativi
Istituire accordi di collaborazione
con Enti ed Istituzioni del territorio
per attività di progettazione in rete.
Potenziare progetti di ampliamento
dell’offerta formativa che partendo
dalla realtà del territorio aiutino a
stimolare il conseguimento delle
conoscenze trasversali e di nuove
competenze attraverso una
metodologia di tipo laboratoriale
(alternanza scuola-lavoro, tirocini
formativi, stage, visite aziendali,
attività di orientamento in ingresso
e in uscita, attività sportiva, attività
Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
Potenziamento di
azioni di integrazione e
collaborazione con i
soggetti pubblici e/o
privati presenti sul
territorio.
Potenziamento delle
relazioni con i diversi
soggetti pubblici che
hanno responsabilità
per le politiche di
istruzione e formazione
nel territorio.
Potenziamento di
esperienze che
favoriscano il
Numero di protocolli d'intesa
e/o convenzioni stipulate con
soggetti pubblici e privati.
Numero di Reti promosse
con altre istituzioni
scolastiche.
Numero e tipologia dei
soggetti partner.
Numero di progetti presentati
in collaborazione con
soggetti pubblici e privati.
Numero di progetti approvati
e finanziati da soggetti
74
teatrale). collegamento diretto
del mondo del lavoro
anche con ricadute
nella valutazione del
percorso formativo.
Sviluppo delle
competenze di base e
trasversali degli
studenti attraverso una
didattica più
coinvolgente, operativa
e collegata al territorio
ed al mondo del lavoro.
pubblici e privati.
Miglioramento delle
competenze di base e
trasversali degli studenti
rispetto a quelle iniziali.
Numero di adesioni ad
iniziative provenienti da Enti
Territoriali pubblici e privati
relative ad attività culturali e
sportive, concorsi, convegni
e manifestazioni.
Gradimento delle attività
poste in essere.
Relazione tra la linea strategica del
Piano e l'Azione
Integrazione con il territorio.
Continuità e orientamento.
Risorse umane necessarie Dirigenti scolastici delle scuole in rete, Responsabili
degli enti pubblici e privati, CTS, Funzioni Strumentali,
Responsabili di indirizzo,
Responsabili di dipartimento, Responsabile dell'ASL,
Responsabile dei percorsi IeFP.
Destinatari del progetto (diretti ed
indiretti)
Studenti di tutti gli indirizzi dell'Istituzione scolastica.
Studenti delle Scuole Secondario di Secondo Grado del
territorio.
La realizzazione
(Do)
Descrizione delle principali fasi di
attuazione
L'Azione prevede le seguenti fasi:
9. promozione ed organizzazione delle relazioni di
collaborazione con i soggetti pubblici e/o privati
presenti sul territorio mirate a sviluppare attività
progettuali di ampliamento dell'offerta formativa in
rete;
10. valutazione delle proposte progettuali promosse da
Enti esterni all’Istituto con finalità educativo-
formative in sintonia con le linee generali del
P.O.F.;
11. coordinamento dei rapporti con gli Enti, le
Istituzioni e i Poli Tecnico Professionali;
12. presentazione di proposte progettuali in risposta a
bandi e/o avvisi del MIUR, Regione Campania,
Enti Locali e soggetti privati del territorio;
75
13. informazione e promozione dei percorsi progettuali
presso l’utenza;
14. raccordo organizzativo all’interno dell’istituto con
le figure dello staff di dirigenza per attivare i
progetti approvati e finanziati;
15. collaborazione con il Dirigente Scolastico nella
predisposizione delle comunicazioni interne ed
esterne all'istituto;
16. monitoraggio interno.
Descrizione delle attività per la
diffusione dell'azione.
La diffusione avverrà attraverso tutti i canali
istituzionali di comunicazione nei dipartimenti, alle
riunioni dello staff di dirigenza e nel Collegio Docenti.
Il monitoraggio e i
risultati
(Check)
Descrizione delle azioni di
monitoraggio
Per monitorare e misurare la realizzazione dell'azione
verranno valutati alcuni indicatori:
Numero di protocolli d'intesa e/o convenzioni
stipulate.
Numero di Reti promosse con altre istituzioni
scolastiche.
Numero di progetti presentati in Rete con soggetti
pubblici e privati.
Numero di progetti approvati e finanziati da soggetti
pubblici e privati.
Numero di adesioni ad iniziative provenienti da Enti
Territoriali pubblici e privati relative ad attività
culturali e sportive, concorsi, convegni e
manifestazioni.
Numero di alunni coinvolti, con l’indicazione del
numero di alunni portatori di disabilità;
Numero di ore di attività prevista ed effettivamente
svolta;
Gradimento delle attività poste in essere
Verifica delle competenze di base e trasversali degli
studenti rispetto a quelle iniziali.
Target Il monitoraggio è destinato a tutte le parti coinvolte
ognuna per quanto di interesse e competenza:
Destinatari diretti: Studenti di tutti gli indirizzi
dell'Istituzione scolastica coinvolti alle iniziative
progettuali.
Destinatari indiretti: Studenti delle Scuole
Secondarie di Secondo Grado coinvolti alle iniziative
progettuali in Rete, Istituzioni ed Enti del territorio
76
partner di Rete.
Note sul monitoraggio Il monitoraggio consterà di due momenti valutativi di
controllo:
uno di tipo qualitativo tramite momenti di riflessione
da parte del gruppo per il miglioramento che avrà il
compito di monitorare e coordinare il processo di
attuazione dell'Azione;
uno di tipo quantitativo tramite l'utilizzo di indicatori
quali il numero di alunni che aderiscono alle attività
promosse dall'Azione e numero di collaborazioni
attivate con enti e scuole del territorio.
I dati costituiranno i livelli base di confronto per gli anni
successivi.
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Modalità di revisione delle azioni Sulla base dei risultati emersi negli incontri periodici
programmati da parte del gruppo di miglioramento
saranno adottate, ove necessario, iniziative di modifica e
miglioramento dell'Azione.
Criteri di miglioramento Attraverso valutazioni intermedie qualora dovessero
emergere discostamenti dagli obiettivi previsti o criticità
si procederà con la seguente analisi:
revisione dell'Azione per riflettere su quanto portato
avanti e verificarlo con quanto progettato.
Si verificherà se:
le attività si stanno realizzando nei tempi
previsti;
il coinvolgimento dei soggetti previsti è reale e
tangibile;
sono stati incontrati difficoltà e ostacoli.
E inoltre a conclusione dell'Azione:
come è stata recepita la collaborazione con Enti ed
Istituzioni in termini di interesse e fattività.
Descrizione delle attività di
diffusione dei risultati
Presentazione della rendicontazione del lavoro svolto
alla fine dell’anno in relazione al piano dell'azione
programmata e ai risultati conseguiti.
Note sulle possibilità di
implementazione del progetto
L’approccio che si vuole fornire è quello di una
migliore promozione delle attività extrascolastiche, che
contribuiscono alla realizzazione di un sistema
formativo integrato tra scuola e territorio e che
scaturiscono dalla necessità di offrire migliori e
maggiori opportunità formative, con lo scopo generale
di favorire la crescita integrale degli alunni.
77
Indicazioni di progetto Titolo dell'azione Programmazione, realizzazione e coordinamento dei
percorsi di IeFP.
Responsabile dell'azione DOCENTE
Data di inizio e fine Settembre 2016 - giugno 2017
La pianificazione
(Plan)
Pianificazione obiettivi operativi
Innovare i processi di
insegnamento/apprendimento
capaci di incidere efficacemente
alla capacità di apprendimento.
Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
Elaborare percorsi IeFP
per competenze,
adottando una
progettazione per UdA
con riferimento allo
sviluppo di competenze
di base e tecnico-
professionali.
Innalzamento della
qualità della formazione
erogata.
Identificare strategie
che innovino il sistema
IeFP.
Collaborare con
imprese, Enti di
formazione, e altre
agenzie formative che
operano nel territorio.
Numero di percorsi IeFP
attivati.
Numero di alunni che
aderiscono ai percorsi
IeFP.
Numero di alunni che
conseguono la qualifica
alla fine del percorso
triennale IeFP.
Numero di convenzioni
e/o protocolli d'intesa
stipulate con imprese ed
enti di formazione
presenti sul territorio.
Numero di ore di ASL.
Numero di ore di stage.
Numero di esperienze di
apprendistato.
78
Numero di esperienze di
diretta produzione di beni
e servizi (laboratorio
innovativo).
Relazione tra la linea strategica del
Piano e il progetto
Programmazione di percorsi IeFP in un'ottica
innovativa ed integrativa con il territorio. Il tutto
finalizzato ad assicurare il successo formativo a tutti
gli alunni facendo acquisire consapevolezza delle
proprie potenzialità e inclinazioni.
Risorse umane necessarie Comitato Tecnico Scientifico.
Docenti dei Consigli di Classe dei Percorsi IeFP.
Responsabile dell’azione
Poli Tecnico Professionali
Personale ATA.
Destinatari del progetto (diretti ed
indiretti)
Studenti del primo, secondo e terzo anno degli
indirizzi di studio: Professionale Produzione Tessile
Sartoriale, Professionale per l'Enogastronomia e
l'Ospitalità Alberghiera;
Docenti dei Consigli di Classe dei Percorsi IeFP;
Genitori.
La realizzazione
(Do)
Descrizione delle principali fasi di
attuazione
Fase a)
I consigli di classe in collaborazione con il CTS:
individuano le figure professionali più richieste
dalle imprese; definiscono le competenze
professionali di tali figure; definiscono i percorsi
didattici;
Fase b)
definizione dei moduli formativi "Azioni di
Accompagnamento" nell'ambito dei Poli Tecnico
Professionali e raccolta delle disponibilità delle
imprese del territorio ad ospitare gli studenti.
Fase c)
progettazione condivisa con le imprese dei moduli
formativi "Azioni di Accompagnamento".
Fase d)
condivisione della progettazione dei Percorsi IeFP
in collegio dei docenti;
Fase e)
presentazione dei percorsi agli alunni ed ai genitori.
Fase f)
avvio dei percorsi IeFP.
79
Fase g)
incontri di monitoraggio con gli attori che hanno
contribuito alla progettazione e gestione dei Percorsi
IeFP.
Descrizione delle attività per la
diffusione del progetto
La circolazione e la diffusione delle informazioni
inerenti i Percorsi IeFP saranno articolate secondo le
seguenti modalità:
comunicazioni interne: circolari destinate ai docenti
dei consigli di classe coinvolti nei percorsi IeFP;
incontri istituzionali CTS, Dipartimenti e CdD;
comunicazioni esterne: incontri istituzionali dei Poli
Tecnico Professionali e con l'Agenzia regionale
ARLAS;
incontri dei CdC alla presenza degli alunni e dei
genitori per veicolare le informazioni connesse
all'avanzamento dei Percorsi IeFP.
Diffusione delle notizie sulle attività dei Moduli
"Azioni di Accompagnamento" sul sito web.
Il monitoraggio e i
risultati
(Check)
Descrizione delle azioni di
monitoraggio
Per monitorare e misurare la realizzazione dei
Percorsi IeFP, verranno valutati alcuni indicatori:
il numero di alunni iscritti ai percorsi triennali;
il numero di alunni qualificati al termine dei
percorsi triennali;
il numero di imprese coinvolte nella
progettazione delle competenze tecnico-
professionali.
il numero di ore previste alle diverse attività dei
percorsi stage, visite guidate, alternanza,
LARSA, laboratori professionalizzanti ed
effettivamente svolte:
il numero e la tipologia di altri soggetti del
territorio che hanno partecipato alle attività dei
Percorsi.
il numero di iniziative per informare e
promuovere i Percorsi presso l’utenza.
il gradimento delle attività dei Percorsi da parte
degli alunni.
Target Il monitoraggio è destinato a tutte le parti coinvolte
ognuna per quanto di interesse e competenza:
80
Destinatari diretti: Studenti coinvolti alle
iniziative progettuali IeFP.
Destinatari indiretti: Istituzioni ed Enti del territorio
partner dei percorsi IeFP.
Note sul monitoraggio Il monitoraggio consterà di due momenti valutativi
di controllo:
uno di tipo qualitativo tramite momenti di
riflessione da parte del CTS che avrà il compito
di monitorare e coordinare il processo di
attuazione dei Percorsi;
uno di tipo quantitativo tramite l'utilizzo di
indicatori di valutazione sopra riportati
I dati costituiranno i livelli base di confronto per
future progettazioni negli anni successivi.
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Modalità di revisione delle azioni Sulla base dei risultati emersi negli incontri
periodici programmati da parte dei Poli Tecnico
Professionali e dal CTS saranno adottate, ove
necessario, iniziative di modifica e miglioramento
dei Percorsi.
Criteri di miglioramento Dipenderanno dagli esiti del riesame.
Descrizione delle attività di
diffusione dei risultati
Inserimento nel POF e pubblicazione di una sintesi
attraverso il sito Web.
Note sulle possibilità di
implementazione del progetto
Buona prassi da istituzionalizzare nel POF.
Indicazioni di
progetto
Titolo del progetto RESPONSABILE PROMOZIONE E PUBBLICIZZAZIONE
ATTIVITA’ ED EVENTI CULTURALI
Responsabile del
progetto
DOCENTE
Data di inizio e fine Gennaio / maggio 2016
La
pianificazione
Pianificazione
obiettivi operativi
Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
- Ottimizzare i processi di
crescita e apprendimento
Questionari di gradimento
e di verifica della ricezione dei
81
(Plan)
Coinvolgimento di
gruppi con spiccato
interesse verso i temi
trattati
degli alunni
- Sviluppare le capacità di
analisi e di lettura dei
problemi scolastici, culturali
e ambientali
- Sviluppare le capacità
organizzative e di
realizzazione di un progetto
- Acquisire capacità
comunicative e divulgative
- Sviluppare il pensiero
positivo e valorizzare i
risultati concreti
- Maturare un senso ampio
della notizia, nella
consapevolezza che il
linguaggio è in continua
evoluzione e assume anche
aspetti specifici connessi alle
nuove tecnologie,
relativamente al nuovo
mondo delle comunicazioni
(linguaggi multimediali)
- Migliorare le capacità
relazionali
messaggi
Rielaborazione in forma scritta
e orale degli incontri con autori
e personaggi
Relazione tra la linea
strategica del Piano e
il progetto
Il piano prevede un accrescimento dell’autostima negli adolescenti e lo
stimolo a migliorare le proprie abilità di scrittura
Risorse umane
necessarie
Gli alunni dell’ISISS “Novelli” (15/20) che manifestano buone capacità
di scrittura e che mostrano predisposizione verso la professione di
giornalista
Destinatari del
progetto (diretti ed
indiretti)
Alunni dell’ISISS e le realtà territoriali
La
realizzazione
(Do)
Descrizione delle
principali fasi di
attuazione Scelta oculata di testi inerenti tematiche di attualità, da proporre agli
allievi alla presenza degli autori.
Organizzazione di eventi con coinvolgimento collettivo di allievi,
82
docenti e famiglie (cfr. la notte del lavoro narrato)
Descrizione delle
attività per la
diffusione del
progetto
Interazione degli allievi con gli autori e i personaggi
Il
monitoraggio
e i risultati
(Check)
Descrizione delle
azioni di
monitoraggio
Promozioni di dibattiti in classe e successiva produzione di testi di vario
genere
Target
Note sul monitoraggio
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Modalità di revisione
delle azioni
Criteri di
miglioramento
Dibattiti critici
Descrizione delle
attività di diffusione
dei risultati
Comunicati stampa
Note sulle possibilità
di implementazione
del progetto
Indicazioni di
progetto
Titolo del progetto PROFESSIONE REPORTER FUORI SCUOLA
(Fatti e persone del Novelli di Marcianise)
Responsabile del
progetto
Docente
Data di inizio e fine Gennaio – maggio 2016
Pianificazione Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
83
La pianificazione
(Plan)
obiettivi operativi
- Ottimizzare i processi di
crescita e apprendimento
degli alunni
- Sviluppare le capacità di
analisi e di lettura dei
problemi scolastici, culturali
e ambientali
- Sviluppare le capacità
organizzative e di
realizzazione di un progetto
- Acquisire capacità
comunicative e divulgative
- Sviluppare il pensiero
positivo e valorizzare i
risultati concreti
- Maturare un senso ampio
della notizia, nella
consapevolezza che il
linguaggio è in continua
evoluzione e assume anche
aspetti specifici connessi alle
nuove tecnologie,
relativamente al nuovo
mondo delle comunicazioni
(linguaggi multimediali)
Griglia per la valutazione
dell’articolo di giornale,
allegata alla programmazione
del dipartimento
Relazione tra la linea
strategica del Piano e
il progetto
Il piano prevede un accrescimento dell’autostima negli adolescenti e lo
stimolo a migliorare le proprie abilità di scrittura
Risorse umane
necessarie
Gli alunni dell’ISISS “Novelli” (15/20) che manifestano buone capacità
di scrittura e che mostrano predisposizione verso la professione di
giornalista
Destinatari del
progetto (diretti ed
indiretti)
Alunni dell’ISISS e le realtà territoriali
La realizzazione
(Do)
Descrizione delle
principali fasi di
attuazione
Lezioni frontali (15 h)
Descrizione delle Attività laboratoriali (15 h)
84
attività per la
diffusione del progetto
Il monitoraggio e
i risultati
(Check)
Descrizione delle
azioni di monitoraggio
Lettura critica e correzione collettiva degli articoli prodotti
Target
Note sul monitoraggio
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Modalità di revisione
delle azioni
Lettura critica e correzione collettiva degli articoli prodotti
Criteri di
miglioramento
Autovalutazione
Descrizione delle
attività di diffusione
dei risultati
Comunicati stampa diretti oltre i confini dell’ISISS
Note sulle possibilità
di implementazione
del progetto
Indicazioni di
progetto
Titolo dell’azione SPORTELLO DIDATTICO
Responsabile dell’azione Docente
Data di inizio e fine Febbraio- Luglio
La pianificazione
(Plan)
Pianificazione obiettivi operativi
Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
-Recupero carenze
formative del primo
quadrimestre in
italiano, matematica,
inglese, francese,
spagnolo,latino
-Migliorare gli esiti
degli alunni ammessi
alle classi successive
-Migliorare gli esiti
-Riduzione del numero delle
carenze formative dell’annodi
riferimento rispetto a quelle
dell’anno precedente in
italiano, matematica, inglese,
francese, spagnolo, latino
-Riduzione del numero delle
carenze formative della fine
del secondo quadrimestre
rispetto a quelle del primo
85
degli allievi coinvolti
negli interventi dello
sportello
quadrimestre in italiano,
matematica, inglese, francese,
spagnolo, latino
Relazione tra la linea strategica
dell’azione e il R.A.V.
-Prevenire l’insuccesso scolastico attraverso il
soddisfacimento di esigenze speciali espresse dagli
allievi in merito agli apprendimenti disciplinari
curriculari
-Migliorare i risultati degli esiti di ammissione alla
classe successiva
Risorse umane necessarie Docenti, alunni tutors, personale ATA
Destinatari del progetto (diretti ed
indiretti)
Alunni di tutti gli indirizzi di studio dell’istituto
La realizzazione
(Do)
Descrizione delle principali fasi di
attuazione
-Pubblicizzazione e condivisione nelle riunioni degli
OO.CC.
-Reclutamento docenti
-Reclutamento allievi tutors (allievi del secondo biennio
e monoennio con la supervisione di un docente ,
secondo la metodologia del tutoring e peer-to-peer)
-Pianificazione degli interventi (ore da dedicare a
ciascuna disciplina, organizzazione oraria)
-Condivisione degli obiettivi e della pianificazione
temporale degli interventi con docenti e alunni
-Attuazione interventi formativi
-Due settimane di pausa didattica
-Monitoraggio e valutazione degli esiti
Descrizione delle attività per la
diffusione del progetto
-Pubblicizzazione negli OO.CC
-Comunicazioni ufficiali in formato cartaceo e digitale
(sito web dell’istituto)
Il monitoraggio e i
risultati
Descrizione delle azioni di
monitoraggio
-Rilevazione numero sospensioni del giudizio primo
quadrimestre
86
(Check) -Rilevazione del numero sospensioni del giudizio
secondo quadrimestre
-Rilevazione del numero sospensioni del giudizio dopo
esami di recupero
-Rilevazione e confronto del numero delle carenze
formative dell’anno di riferimento rispetto a quelle
dell’anno precedente
Target Alunni con carenze formative, alunni che intendono
approfondire e potenziare gli apprendimenti
Note sul monitoraggio L’attività non si esaurisce nell’anno scolastico di
riferimento, ma prosegue nell’anno scolastico
successivo
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Modalità di revisione delle azioni Incontri periodici con i docenti delle discipline:
individuazione delle eventuali criticità
Criteri di miglioramento -Socializzazione di tutti gli interventi formativi
-Predisposizione di un piano di incontri con i docenti, gli
alunni e le famiglie per rilevare il grado di soddisfazione
Descrizione delle attività di
diffusione dei risultati
Relazione al Collegio dei docenti
Note sulle possibilità di
implementazione del progetto
Incontri informativi con i colleghi dell’istituto attraverso
le sedi istituzionali: Collegio Docenti, Riunioni di
Dipartimento, Consigli di Classe e sito web della scuola
Indicazioni Titolo dell’ AZIONE “Archivio Novelli”
Responsabile del progetto Docente
Data di inizio e fine Ottobre - Giugno
Pianificazione obiettivi
operativi
Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
Creare un archivio
organizzato che costituisca
la “memoria storica”
dell’Istituzione Scolastica
e una sorta di banca dati
che possa essere utilizzata
a tutti i livelli per
eventuali monitoraggi,
indagini statistiche,
pubblicizzazione delle
attività di Istituto,
fruizione di materiali.
Numero attività e/o
progetti
Esiti a consuntivo (attività
e/o progetti realizzati –
attività e/o progetti
deliberati e non realizzati)
Numero prodotti finali in
formato digitale e/o
cartaceo
Relazione tra la linea
strategica del Piano e il
Necessità di avere e conservare testimonianza delle
attività poste in essere onde implementare un sistema di
87
progetto buone prassi
Risorse umane necessarie Una persona con il contributo dei docenti coinvolti nelle
diverse attività progettuali e/o iniziative poste in essere
dalla Scuola
Destinatari del progetto
(diretti e indiretti)
Docenti, genitori, alunni
La realizzazione (Do) Descrizione delle
principali fasi di
attuazione
Fase propositiva: presentazione del progetto
Coinvolgimento dei docenti interessati alle attività
progettuali e/o alle iniziative poste in essere dalla Scuola
Raccolta dati
Assemblaggio dei dati
Descrizione delle attività
per la diffusione del
progetto
Open Day
Messa in visione al Collegio dei docenti
Pubblicazione sul sito della Scuola
Il monitoraggio e i
risultati (Check)
Descrizione delle azioni di
monitoraggio
Controllo in itinere delle attività poste in essere: non
ancora iniziate, in corso di svolgimento, concluse
Per le attività concluse censimento delle ore svolte da
ciascun alunno impegnato in dette attività
Target
Note sul monitoraggio
Il riesame e il
miglioramento (Act)
Modalità di revisione delle
azioni
Ricerca di eventuali cause ostative
Criteri di miglioramento Risoluzione delle problematiche emerse
Descrizione delle attività
di diffusione dei risultati
Open Day
Messa in visione al Collegio dei docenti
Pubblicazione sul sito della Scuola
Note sulle possibilità di
implementazione del
progetto
Indicazioni Titolo dell’AZIONE “Viaggiando s’impara”
Responsabile
dell’AZIONE
DOCENTE
Data di inizio e fine Novembre - Maggio
Pianificazione obiettivi
operativi
Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
Realizzare visite guidate e
viaggi di istruzione
integrativi del percorso
culturale degli allievi
Schede di programmazione
di visite guidate e viaggi ad
opera dei Consigli di classe
N. viaggi programmati
N. viaggi effettuati
Relazioni valutative delle
88
esperienze elaborate dai
docenti accompagnatori
Relazione tra la linea
strategica del Piano e il
progetto
Le visite guidate e i viaggi di istruzione si configurano
quali attività complementari che concorrono alla
realizzazione degli obiettivi del Piano dell’Offerta
Formativa e all’acquisizione delle competenze previste
dai piani di studio, configurandosi come vere e proprie
attività laboratoriali funzionali all’attività didattica ed
educativa.
Risorse umane necessarie Docenti accompagnatori
Referente visite guidate e viaggi di istruzione
Segreteria amministrativa
Destinatari del progetto
(diretti e indiretti)
Diretti: alunni
Indiretti: docenti, genitori
La realizzazione (Do) Descrizione delle
principali fasi di
attuazione
Fase 1: compilazione schede programmazione viaggi da
parte dei Consigli di classe
Fase 2: Raccolta e tabulazione delle schede
Fase 3: formulazione del Piano dei viaggi e delle visite
guidate
Fase 4: messa in essere delle procedure amministrative
(richieste preventivi, bandi)
Fase 5: attuazione delle uscite
Fase 6: monitoraggio
Descrizione delle attività
per la diffusione del
progetto
Presentazione al Consiglio di Istituto
Comunicazioni alle famiglie e agli alunni
Autorizzazioni rilasciate dai genitori
Il monitoraggio e i
risultati (Check)
Descrizione delle azioni di
monitoraggio
N. viaggi programmati
N. viaggi effettuati
Relazioni valutative delle esperienze elaborate dai docenti
accompagnatori
Target
Note sul monitoraggio
Il riesame e il
miglioramento (Act)
Modalità di revisione delle
azioni
Ricerca di eventuali cause ostative
Criteri di miglioramento Risoluzione delle problematiche emerse
Descrizione delle attività
di diffusione dei risultati
Resoconto al Collegio dei docenti di fine anno
Note sulle possibilità di
implementazione del
89
91
Indicazioni di progetto Titolo dell’azione Organizzazione dei LABORATORI
Responsabile dell’azione Proff. Responsabili di Laboratorio
Data di inizio e fine SETTEMBRE - GIUGNO
La pianificazione
(Plan)Pianificazione obiettivi operativi
Informazione/Formazione D.L.vo n.81/2008 con
successive modifiche ed integrazioni - in materia
di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di
lavoro.
Programmazione oraria di accesso ai Laboratori
finalizzata all’utilizzo delle attrezzature specifiche
del settore nello sviluppo delle competenze
trasversali e tecnico professionali nell’ottica di
supportare una metodologia di tipo laboratoriale
che si avvalga degli strumenti sia tradizionali e sia
multimediali.
Obiettivi operativiIndicatori di
valutazione
Verificare la messa
in sicurezza del
laboratorio e la
diffusione delle
informazioni sulla
prevenzione dei
rischi relativi alla
salute.
Supportare
l’introduzione di
azioni e percorsi
formativi vicini alle
motivazioni e alle
attitudini degli alunni
attraverso l’utilizzo
di una didattica
operativa e sulle
nuove tecnologie.
Verifica
delle
norme di
sicurezza
Motivazio
ne
all’appren
dimento
Verifica
del grado
di
soddisfazi
one degli
utilizzatori
Relazione tra la linea strategica dell’azione e il
Rav
Potenziamento della didattica
laboratoriale, all’interno di ambienti
di apprendimento sia tradizionali e
sia innovativi, successivo all'azione
promozionale effettuata a livello
dipartimentale.
Motivazione all'apprendimento per
trasformare le capacità in
competenze.
Risorse umane necessarie Dirigente Scolastico
Docente/Docente tecnico-pratico
Assistente tecnico
Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Studenti/Corsisti
La realizzazione
(Do)
Descrizione delle principali fasi di attuazione
Istituzione registro per il
monitoraggio delle presenze.
Organizzazione dell’orario di accesso
al laboratorio secondo le esigenze
didattiche delle singole discipline.
Elaborazione del monitoraggio
periodico delle presenze.
Elaborazione del monitoraggio finale.
AZIONI DI MIGLIORAMENTO
Indicazioni Azione di
PROVE COMUNI
Responsabile Coordinatore dei dipartimenti. I docenti delle classi seconde di
lingua italiana e matematica
Data di inizio e dicembre – marzo La pianificazione (Plan) Pianificazione
obiettivi operativi
Obiettivi operativi strategici Indicatori di valutazione
- Recuperare abilità e
competenze di base
- Migliorare il metodo di studio
- Potenziare gli apprendimenti
di base
- Migliorare gli esiti
medi conseguiti dagli
allievi
- Migliorare gli esiti
degli ammessi alle
classi successive
- Migliorare gli esiti
degli allievi coinvolti
nei corsi di recupero
- Percentuale delle carenze
formative
- Percentuale di insufficienze
dell’anno in corso rispetto alle
insufficienze dell’anno
precedente
- Percentuale di insufficienze
del secondo quadrimestre
rispetto alle insufficienze del
primo quadrimestre
- Percentuale di non
ammessi rispetto all’anno
precedente
- Percentuale di
abbandoni rispetto
all’anno precedente
- Percentuale di
partecipazione allo sportello
didattico
Relazione tra la
linea strategica del
Piano e il RAV
Migliorare il recupero degli allievi con carenze formative.
Migliorare i risultati degli esiti di ammissione alla classe
successiva
Risorse umane
necessarie
Docenti dell’asse linguistico e matematico del secondo anno,
referenti di dipartimento n. 1 docente delle aree di potenziamento
Destinatari del
progetto (diretti ed
indiretti)
Studenti del biennio dell’ intera comunità scolastica
92
La realizzazione (Do) Descrizione delle
principali fasi di
attuazione
Individuazione dei contenuti oggetto della prova comune;
Pianificazione degli interventi (formulazione della prova;
organizzazione oraria; calendario ,sorveglianza)
Predisposizione del materiale
Organizzazione per classi aperte e gruppi di apprendimento
nella fase di implementazione
Confronto degli esiti per classi parallele dello stesso indirizzo
Misurare il livello di variabilità tra le classi indica un alto Descrizione delle
attività
Condivisione delle attività programmate
Pubblicazione di circolari/comunicazioni.
Diffusione degli esiti negli organi collegiali
Riunioni di confronto tra i docenti.Il monitoraggio e i
risultati (Check)
Descrizione delle
azioni di
monitoraggio
Monitoraggio del grado di percezione dell’efficacia
dell’azione
da parte dei docenti della scuola
Valutazione dei risultati per classi parallele dello stesso
indirizzo e con le prove INVALSI 2016Target Diminuire il valore di 9,1% di alunni delle classi Prime dei
Professionali che abbandonano gli studi in corso d’anno
Percentuale di carenze formative al secondo anno istituti
professionali 31,7%
percentuali di varianza tra le classi e dentro le classi. Negli
istituti Professionali in italiano la varianza tra le classi Note sul
monitoraggio
Monitoraggio a cura del docente di potenziamento
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Modalità di
revisione delle
azioni
Le azioni saranno riviste ed analizzate in sede di esame
dei
monitoraggi ma potranno essere ricalibrate anche nel corso di
attuazione. Revisione e integrazione di alcune unità di
apprendimento. Flessibilità metodologico didattica
In fase di attuazione del progetto, al fine di potenziare
ulteriormente l’iniziativa, è stata attivata una nuova proposta
rivolta alle classi prime e seconde.
Le classi seconde hanno attuato gruppi di studio autogestiti,
strutturati secondo metodologia peer-to-peer, che si sono succeduti
con continuità e con la supervisione di un docente che veniva
interpellato nel momento in cui si richiedevano risposte a precise
difficoltà.
93
Criteri di
miglioramento
Le proposte di miglioramento terranno conto delle osservazioni dei
docenti di classe, dei referenti dei dipartimenti e dei risultati
conseguiti. Si verificherà, inoltre, il grado di realizzazione delle
attività previste con gli obiettivi ed i tempi prefissati.
Descrizione delle
attività di
diffusione dei
risultati
I monitoraggi saranno pubblicati e discussi nell'ambito degli
organi
collegiali e del sistema di gestione della qualità interno. La
visibilità sarà garantita attraverso la pubblicazione nel sito
istituzionale e nel POF.
Indicazioni
Azione di
Miglioramento
Progettiamo per competenze
Responsabile DOCENTEData di inizio e
fine
Settembre - giugno Pianificazione
obiettivi operativi
Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
La pianificazione
(Plan)
Fornire ai Dipartimenti un
percorso di riferimento per
eseguire una programmazione
didattica basata sulla puntuale
definizione delle competenze
che gli studenti dovrebbero
acquisire nell’ambito dei
saperi disciplinari specifici.
Condivisione della
programmazione didattica,
della documentazione e dei
percorsi di formazione rivolti
agli Insegnanti.
Progettazione per UdA dalla
quale si evince una
valutazione autentica di
compiti di realtà. Percentuale
di adesione dei docenti agli
incontri di programmazione
Percentuale di adesione degli
insegnanti alle attività di
autoformazione.
Incremento delle ore di
attività svolte per
l’elaborazione delle
programmazioni.
Relazione tra la
linea strategica del
Piano e il RAV
Migliorare le competenze e le abilità degli studenti
Migliorare l’efficacia delle azioni di orientamento in uscita
Favorire azioni di formazione ed autoformazione
Risorse umane
necessarie
Docenti dei dipartimenti degli Assi culturali distinti per indirizzi di
studioDestinatari
dell’azione (diretti
ed indiretti)
Destinatari diretti: i docenti dell'istituto
Destinatari indiretti: gli studenti
94
La realizzazione
(Do)
Descrizione delle
principali fasi di
attuazione
Formare i docenti sul tema della progettazione didattica mediante
incontri di dipartimento
Promuovere incontri tra docenti delle
discipline i cui contenuti sono particolarmente interconnessi per
analizzare le problematiche nel passaggio dalle classi del
biennio alle classi del triennio (2° biennio e monoennio)
Promuovere incontri con i docenti dei dipartimenti di
Indirizzo, per favorire la condivisione dei programmi e delle
buone pratiche.
Predisporre un format ed eventuali altri strumenti su cui
impostare la programmazione verticale incentrata sulle abilità
e competenze da conseguire
Monitorare l'efficacia degli strumenti forniti ai dipartimenti per la
loro programmazione
Indicazioni Azione di Miglioramento Promozione del rapporto scuola-famiglia
Responsabile DOCENTE
Data di inizio e fine Gennaio -Giugno
La pianificazione
(Plan)
Pianificazione obiettivi operativi
Sempre più sentita è l’ esigenza di
una partenership educativa tra
scuola e famiglia, fondata sulla
condivisione dei valori e su una
fattiva collaborazione delle parti
nel reciproco rispetto delle
competenze
Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
_Creare un clima
positivo di
collaborazione scuola –
famiglia che favorisca
lo star bene a scuola
_migliorare la
comunicazione con la
famiglia nell’ottica
della conoscenza
reciproca delle finalità
formative, ma anche
dei processi e delle
metodologie attraverso
il confronto
_Rafforzare la fiducia e
la partecipazione dei
-Numero genitori
_Percentuale di
partecipazione agli incontri
95
genitori alla vita
istituzionale, quindi
rendendoli
effettivamente
consapevoli e partecipi
al piano dell’offerta
formativa.
Relazione tra la linea strategica
del Piano e il progetto
Costruzione e valorizzazione di esperienze di
partenariato genitori e scuola al fine di sostenere i
compiti formativi della scuola nel contrastare la
dispersione scolastica e nell’ educare alla convivenza
civile
Incontri periodici e colloqui
Assemblee di genitori
Comunicazioni scritte
Risorse umane necessarie Dirigente scolastico
Genitori
Alunni
Esperto
Docenti
Destinatari del progetto (diretti ed
indiretti)
Genitori
Alunni
Docenti
La realizzazione
(Do)
Descrizione delle principali fasi di
attuazione
Il progetto è articolato:
Fase1 Progettazione intervento
_Formazione e supporto ai genitori degli studenti in
relazione all’utilizzo del Registro elettronico
Fase 2 consulenze e supporto individuali a genitori
_Incontri formativi ai fini dell’orientamento in uscita
degli studenti
_attivazione di uno sportello di ascolto
Indizioni di assemblee di genitori e docenti
_comunicazioni scritte
-Coinvolgimento dei genitori alle riunioni degli
OO.CC
Fase3 Supervisione di intervento
96
Descrizione delle attività per la
diffusione del progetto
La diffusione delle informazioni riguardante il
progetto sarà mediante circolari interne a tutto il
personale e tramite la pubblicazione sul sito della
scuola
Il monitoraggio e i
risultati
(Check)
Descrizione delle azioni di
monitoraggio
Rispetto del calendario stabilito
Verifica frequenza genitori
Valutazione incontri valutazione grado di
soddisfazione dei genitori
Target Partecipazione non inferiore al 70%
Gradimento non inferiore al 60% da parte dei
partecipanti
Note sul monitoraggio Sarà operato in itinere relativamente al grado di
soddisfazione e partecipazione dei genitori
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Modalità di revisione delle azioni Qualora dall’azione di monitoraggio emergono
problemi relativi alla frequenza e partecipazione da
parte dei genitori, si procederà alla revisione
dell’azione per renderla piu rispondente
Criteri di miglioramento Interventi mirati per la gestione delle difficoltà
riguarderanno soprattutto la non rispondenza dei
risultati monitorati rispetto a quelli attesi
Descrizione delle attività di
diffusione dei risultati
La diffusione dei risultati ottenuti avverrà attraverso
un reporter finale di progetto e degli interventi
effettuati
Note sulle possibilità di
implementazione del progetto
Si prevede una rispondenza dell’azione formativa agli
obiettivi prefissati
Indicazioni: Azione di
miglioramento
“LA BUSSOLA” – ORIENTAMENTO FORMATIVO
Responsabile
dell’azione
DOCENTE
Data inizio e fine Febbraio – Maggio
Obiettivi operativi Indicatori di
valutazione
La
pianificazione
Pianificazione
obiettivi operativi:
L’intervento formativo sarà mirato a:
- Orientare verso le scelte formative o lavorative;
- Acquisire una maggiore consapevolezza e conoscenza
- Partecipazione
- Customer
97
(Plan) di sé; (1)
- Conoscere le opportunità formative e professionali
del territorio; (2)
- Maturare un atteggiamento pro-attivo;
- Sviluppare la responsabilizzazione ( l'empowerment);
- Potenziare le capacità di self-marketing;
- Diffondere la cultura d’impresa, singola o associata;
(3)
- Favorire il confronto con testimoni privilegiati del
mondo dell’Università, del lavoro, dell’impresa, della
cooperazione (4)
Satisfaction
Relazione tra la
linea strategica
del Piano e RAV
Continuità e orientamento
Proficuo inserimento universitario o lavorativo
Realizzazione di profili in uscita
Risorse umane
necessarie
Esperto tematica, Centri e operatori Orientamento
Universitario, Esperto del mondo del lavoro, Esperto
Terzo settore, Personale ATA
Dest
inata
ri
del
Prog
etto
Studenti del IV e V anno provenienti da tutti gli
indirizzi e che necessitano di azioni di orientamento
Budget previsto Acquisto monitor touch screen totem
La
Realizzazione
(Do)
Descrizione delle
principali fasi di
attuazione:
Fase 1: Progettazione intervento
Fase 2: Selezione e reclutamento risorse umane
interne ed esterne
Fase 3: Individuazione destinatari
Fase 4: Bilancio competenze in ingresso
In questa fase sarà effettuato un dettagliato bilancio
delle competenze in ingresso, un’analisi dei bisogni
degli studenti. (5)
Fase 5: Realizzazione intervento
L’intervento intende concentrarsi sull'empowerment,
sulla conoscenza di se e sulle opportunità formative e
lavorative del territorio, pertanto saranno sviluppati i
seguenti contenuti:
- L'orientamento;
- Analisi delle attese dell'azione orientativa;
- Le dimensioni orientative cruciali per la scelta:
98
autoefficacia, coping, motivazioni, atteggiamenti e
valori, gli interessi professionali;
- Il mercato del lavoro pubblico e privato;
- La ricerca attiva di lavoro nella logica del self
marketing;
- Gli strumenti per la ricerca attiva di lavoro: il
curriculum Europass e la lettera di presentazione;
- L’autoimpiego e il fare impresa,nuove opportunità
per scenari futuri;
- Il sistema universitario italiano e le ultime riforme, l’
offerta universitaria nazionale e regionale, le
alternative all’università: Accademie, ITS, corsi di
formazione professionale post-diploma ecc (6)
Profili in uscita attraverso il contributo
dell’associazione ALMADIPLOMA
Fase 6: Monitoraggio
- Tutte le fasi del progetto saranno accuratamente
monitorate. Azioni periodiche di controllo saranno
condotte allo scopo di verificare l’avanzamento delle
azioni.
Fase 7: Bilancio competenze in uscita
- Monitoraggio dei percorsi di studio, formativi,
professionali dei nostri studenti, attraverso semplici
pratiche online (questionari via mail) per verificare
successi e/o eventuali difficoltà di inserimento in
contesti universitari e/o lavorativi. (7)
Note:(1) Attraverso questionari svolti in classe per un bilancio delle proprie competenze/scelte/aspettative future (siti
dedicati:”Il Bilancio delle competenze” WWW.bilanciodellecompetenze.it; ISFOL Bilancio di Competenze; Alma Diploma).
(2) Informazioni sulle opportunità offerte dal territorio: far conoscere agli studenti l’offerta formativa delle Università, con particolare riferimento a quelle presenti sul territorio provinciale e regionale, (ambito della Formazione e del Lavoro), attraverso incontri con operatori dei Centri di Orientamento Universitari, partecipazione degli studenti ad incontri, lezioni informative presso gli atenei, Visita al Salone Orientasud (Marzo 2016), partecipazione degli studenti agli incontri interni della scuola con docenti Universitari e operatori del mondo del lavoro, e della Formazione Professionale.
(3) Interventi e incontri con esperti di vari ambiti del mondo del lavoro: Università, aziende, forze armate , Associazioni, il Terzo settore, Enti, Accademie, con ex alunni diplomati che continuano gli studi o sono inseriti nel tessuto lavorativo.
(4) Visite guidate in Università e in complessi industriali e aziendali del territorio; (5) Somministrazione di questionari orientativi: come scegliere il corso di studi universitario (ipertesi.url.it);
-dieci consigli per fare una buona scelta;-Dopo l’esame di Stato come scegliere il giusto corso di studi universitario
99
-Orientamento universitario “studenti.it”-Alma Diploma-MIUR: “io scelgo, io studio, il portale dell’orientamento-Altri siti dedicati: Montecarlo Job; UNIVERSO (Università, Corsi Alta Formazione Artistica e Musicale, Corsi istruzione e formazione superiore, IFTS, Corsi delle Accademie Militari e Navali); -ISFOL: orientamento, scelta della professione, formazione (una banca dati con informazioni per il lavoro, schede professionali e una guida dei percorsi formativi)-EUROPASS: cinque documenti per capire le proprie competenze e qualifiche in Europa-EURES: informazioni sulle offerte di lavoro e studio in Europa, aggiornati in tempo reale in 31 paesi europei, informazioni necessarie per vivere e lavorare all’estero(I siti di riferimento, le informazioni e quant’altro dovrebbero essere inseriti nel Monitor Touch screen Totem dotato dei rispettivi collegamenti nella rete per l’utilizzo in tempo reale da parte degli studenti.
(6) Informazioni a riguardo di come prepararsi al colloquio individuale; Colloquio di lavoro, etc.A-Come candidarsi: Curriculum vitae, lettera di presentazione, colloquio di lavoro;B-Dove e come cercare lavoro: mercato del lavoro,Imprenditorialità giovanile,lavoro stagionale,servizi di consulenza, Woucher Inps , Jobs Act, (i nuovi contratti di lavoro), ecc.C-Servizio Civile Nazionale, Progetto Giovani Spazio EuropaD-Erasmus PlusE-Volontariato, Il Terzo settore, Associazionismo, Servizio Civile Nazionale e F.A.Q., Servizio Civile Regionale, Servizio Volontariato Europeo
(7) Somministrazione di una richiesta di disponibilità degli alunni delle classi quinte a fornire a questa istituzione scolastica, tramite questionario via mail, informazioni, circa le loro scelte, successi conseguiti e/o difficoltà incontrate dopo il Diploma.
(8) Somministrazione di questionari di soddisfazione
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Fonti normative
• Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 77 ai sensi dell’art. 4 della Legge 53/2003, che definisce le modalità di realizzazione dei percorsi in Alternanza.• Decreto Legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, a norma dell’art. 2 della Legge 53/2003, che definisce le norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione.• Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 76 concernente il Diritto-Dovere all’istruzione e alla formazione, ai sensi dell’art. 1, lett. C della Legge 53/2003.• Legge 296/06 comma 622, che eleva l’età per l’accesso al lavoro da 15 a 16 anni.• Legge 29 Dicembre 1993, n. 580 modificata dal D.Lgs. 15 Febbraio 2010 n. 23 relativo al riordinamento delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura.• DPR 20 marzo 2009 n. 89, “Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti professionali ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”.• DPR 15 marzo 2010, recante revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133” registrato alla Corte dei Conti il 1° giugno 2010, registro 9, foglio 213.• DPR 15 marzo 2010, recante norme concernenti il riordino degli istituti professionali, ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 registrato alla Corte dei Conti il 1° giugno 2010, registro 9, foglio 214.• DPR 15 marzo 2010, recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 registrato alla Corte dei Conti il 1° giugno 2010, registro 9, foglio 215.• Art. 5, comma 4-ter del Decreto – Legge 12 settembre 2013 n, 104 convertito, con modificazione, dalla legge 8
100
novembre 2013 n. 128• L. 13 luglio 2015 n. 107 – Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (15G00122). Art. 1 Commi 33 - 45
La legge n° 107/15 all'art. 1 dal comma 33 al comma 44 regolamenta i percorsi di alternanza scuola-lavoro rendendoli obbligatori nel secondo biennio e nell’ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado nella misura di 200 ore nei licei e 400 ore negli istituti tecnici e professionali. L’attivazione parte dalle classi terze dell’a.s.2015/2016 e i relativi percorsi devono essere inseriti nei Piani Triennali dell’Offerta Formativa.Le attività si possono svolgere presso gli enti previsti dal D.Lgs 15/4/2005, n. 77, con le modalità dell’impresa formativa simulata ed anche all’estero. Possibili anche convenzioni con musei, bibliotecheovvero con gli altri istituti pubblici e privati operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali, artistiche e musicali nonché con gli ordini professionali, con enti che svolgono attività afferenti al patrimonio ambientale o con enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI.Il comma 37 prevede anche che, con apposito regolamento interministeriale, verrà ampliata la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti con specifica possibilità per lo studente di esprimere una valutazione sull’efficacia e sulla coerenza dei percorsi di alternanza scuola-lavoro con il proprio indirizzo di studi In relazione al nuovo obbligo di alternanza, ilcomma 38 prevede che le scuole secondarie di secondo grado svolgano attività di formazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro per i propri studenti, come per gli altri lavoratori (DLgs 81/08)Il MIUR ha fornito inoltreorientamenti ed indicazioni operative per la progettazione, organizzazione, valutazione e certificazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro con la Guida Operativa trasmessa alle Istituzioni scolastiche in data 8/10/2015.
MODALITA’ DI REALIZZAZIONE E ORGANIZZAZI ONE DEI PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO PRESSO L’ISISS “G.B.NOVELLI” DI MARCIANISE
L’alternanza scuola lavoro è, per la Istituzione Scolastica ISISS “G.B.Novelli” di Marcianise uno strumento didattico fondamentale per permettere agli studenti di acquisire competenze spendibili nel mercato del lavoro e delle professioni.Tenuto conto che il sistema imprenditoriale del nostro territorio è costituito prevalentemente da piccole e medie imprese che hanno difficoltà ad ospitare i giovani in formazione per lunghi periodi, l’Istituzione Scolastica ISISS “G.B.Novelli” di Marcianise organizzerà i percorsi in alternanza secondo il modello della IFSL’Impresa Formativa Simulata è un progetto didattico e formativo che riproduce all’interno della scuola, in un’aula-laboratorio, il concreto modo di operare di un’azienda con la collaborazione di un’impresa tutor-reale del territorio, che costituisce il modello di riferimento per ogni fase del ciclo di vita aziendale: dalla business idea al business plan, dall’iscrizione alla Camera di Commercio e all’Ufficio Registro alle transazioni commerciali, dalle operazioni finanziarie agli adempimenti fiscali.L’aula- laboratorio rende gli studenti protagonisti del percorso formativo e consente di ridurre la durata della loro permanenza nell’ambiente lavorativo, in quanto già abituati ad apprendere in un contesto operativo e organizzativo simile a quello di lavoro in azienda. L’attività di laboratorio favorisce la qualità dell’apprendimento e lo sviluppo delle capacità di analisi e di sintesi degli studenti. Essa pone i giovani nella condizione di utilizzare le competenze acquisite e di verificare la corrispondenza tra il modello simulato e quello reale.
Sulla base della nuova normativa l’Istituzione Scolastica ISISS “G.B.Novelli” di Marcianise attiverà a percorsi triennali di alternanza scuola lavoro con la metodologia della simulazione d’impresa per un numero di ore complessivo pari a 400 ore per gli allievi frequentanti gli Istituti professionali presenti presso l’ ISISS“G.B.Novelli” e a 200 ore per gli allievi frequentanti i Licei presenti presso l’ ISISS“G.B.Novelli”
4.1b ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
MANSIONARIO a.s .2015/2016
MANSIONARIO
DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Emma Marchitto
101
Si rapporta sul piano
- relazionale agli OO. CC.;
- organizzativo ai collaboratori designati;
- didattico alle funzioni strumentali e ai responsabili di incarico;
- negoziale alle R .S.U.;
- amministrativo-contabile al DSGA;
- comunicativo-relazionale con tutto il personale ATA;
- autorizza congedi e permessi di tutto il personale;
- organizza, gestisce e compila l’orario delle attività didattiche, tutelando l’imparzialità di
trattamento;
- assegna i docenti alle classi rispettando, ove possibile, i criteri deliberati dagli OO. CC.
competenti;
- provvede alla compilazione delle graduatorie di Istituto;
- predispone l’organico di diritto e di fatto per il nuovo anno scolastico;
- controlla la corretta compilazione degli atti amministrativi e didattici;
- recepisce e valuta le istanze di famiglie, alunni e docenti;
- collabora alla ricerca di sponsor per eventi e manifestazioni;
- Promuove, valorizza e organizza le risorse umane e professionali, verifica e garantisce la legittimità delle iniziative
deliberate dagli organi collegiali
- Promuove, compatibilmente con le direttive degli organi competenti, l’autonomia sul piano gestionale e didattico
- Assicura l’esercizio di diritti costituzionalmente tutelati, quali il diritto d’apprendimento degli alunni, la libertà di
insegnamento dei docenti e la libertà di scelta delle famiglie
- Presiede il Collegio dei Docenti, presiede la Giunta Esecutiva, nomina i collaboratori diretti, presiede i Consigli di
Classe, nomina i Delegati ed i Coordinatori.
- Predispone e gestisce le risorse finanziarie e strumentali con connesse responsabilità in relazione ai risultati
- Verifica il conseguimento degli obiettivi di qualità ed efficienza
- Come responsabile della sicurezza programma le misure da porre in essere al fine dell’eliminazione dei pericoli sul
luogo di lavoro. Individua personale da nominare nei vari ruoli di prevenzione e protezione. Collabora con enti e/o
associazioni preposte istituzionalmente alla tutela e sicurezza dei luoghi di lavoro. Programma incontri periodici a cui
partecipano tutte le figure del SPP.
- E’ titolare del trattamento dei dati sensibili e giudiziari, con responsabilità dell’analisi e della valutazione dei rischi ai
fini dell’adozione delle misure di sicurezza, sia idonee sia minime, ai sensi del disciplinare tecnico del D.lgs. 196/2003,
nella struttura di afferente.
COLLABORATORE VICARIO
Prof.ssa Elisa Fregolino
Docente collaboratore in esonero dall’insegnamento svolge le seguenti mansioni:
In assenza temporanea del Dirigente Scolastico per impegni istituzionali, malattia, ferie e permessi,
svolge funzioni organizzative e amministrative relativamente all’ordinaria amministrazione e
all’eventuale, specifica delega per singoli atti da parte del Dirigente Scolastico
102
Cura la stesura dei verbali delle sedute del Collegio dei Docenti
Presiede alla formulazione dell’orario scolastico delle lezioni
Gestisce i permessi di entrata e di uscita degli studenti.
Accoglie le istanze di svolgimento delle assemblee di classe
Collabora con il Dirigente Scolastico nel coordinamento e controllo delle attività didattiche
quotidiane, vigilando sul rispetto degli orari, sulla presenza in aula di docenti e alunni, sulla serenità,
sull’ordine e sul regolare funzionamento e svolgimento delle attività stesse.
Collabora con il Dirigente Scolastico nel coordinamento e controllo dello svolgimento e
funzionamento di tutte le attività didattiche e progettuali poste in essere dalla Scuola relazionandosi
con i referenti/responsabili di dette attività per il raggiungimento di risultati proficui ed efficaci.
Identifica e recepisce necessità/bisogni emergenti nell’ambito dell’Istituto individuando e operando
possibili soluzioni circa il loro adempimento
Identifica e recepisce necessità/bisogni emergenti di carattere didattico-progettuale individuando e
operando possibili soluzioni circa il loro adempimento anche attraverso l’organizzazione di riunioni
collettive su argomenti di notevole e immediata rilevanza
Collabora con il Dirigente Scolastico nel controllo del rispetto del Regolamento di Istituto da parte
degli alunni (disciplina) ed effettua il controllo nei corridoi e nei singoli reparti dell’Istituto
Previa consultazione del Dirigente Scolastico, dispone tutti gli interventi, di carattere logistico e
organizzativo, necessari per il corretto funzionamento della Scuola
Cura il coordinamento tra Dirigente e docenti e con il/i docente/i responsabile/i della sede succursale
dell’Istituto.
E’ informato di tutti i docenti assenti o in ritardo rispetto all’orario di servizio e predispone le
sostituzioni quotidiane dei docenti assenti su apposito registro; in caso di assenza prolungata del
docente in servizio, dispone l’immediata convocazione dei docenti supplenti.
Esamina in prima istanza tutte le richieste di permesso dei docenti
Presiede alla collocazione funzionale delle ore a disposizione per completamento orario dei docenti
con orario di cattedra inferiore alle 18 ore e delle ore di disponibilità per effettuare sostituzioni
(supplenze) retribuite dei docenti assenti.
Predispone con il Dirigente Scolastico l’organico di diritto e di fatto per il nuovo anno scolastico
Cura la formazione delle classi prime
Comunica alle scuole interessate gli impegni dei docenti in servizio su più di una sede.
Cura e coordina la partecipazione degli studenti a concorsi, eventi e manifestazioni
Collabora all’organizzazione e alla realizzazione delle attività di orientamento scolastico
Collabora con il Dirigente Scolastico nel controllo del regolare svolgimento delle attività didattiche e
progettuali extracurriculari
Collabora con il Dirigente Scolastico nella predisposizione di circolari ed ordini di servizio, avvisi e
comunicazioni per docenti e alunni.
Cura i rapporti con Miur, USR, USP ed altri Enti (Regione, Provincia, Comune, ASL, ecc.).
Svolge azione di supporto nella gestione complessiva delle sedi scolastiche con valutazione delle
necessità strutturali e didattiche finalizzate al miglioramento generale della qualità del servizio
scolastico; studia ed implementa un sistema di procedure relative alla migliore organizzazione e alle
103
buone prassi della vita scolastica. Partecipa agli incontri di staff della Dirigenza Scolastica per
operazioni di progettazione e di valutazione dei processi formativi in atto e dei risultati da
conseguire.
A fine anno scolastico relaziona al Dirigente Scolastico su quanto svolto
MANSIONARIO FUNZIONI STRUMENTALI
FS. 1
Redazione e gestione del P.O.F.
Su incarico del Dirigente Scolastico e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati,
svolge le seguenti mansioni:
- È membro del GLI (Gruppo di Lavoro per l’inclusione) di Istituto
- Analisi dei bisogni formativi, didattici, culturali dei discenti.
- Redazione del P.O.F. e di eventuali modifiche, integrazioni e/o aggiornamenti in relazione a sopraggiunte
normative ed esigenze.
- Raccoglie i calendari delle attività e dei progetti che si realizzano all’interno dell’Istituto, organizzandone
opportunamente gli orari affinchè tutte le attività possano essere svolte in maniera efficiente, e li consegna
presso la segreteria amministrativa perché sia predisposto il personale ATA di supporto.
- Verifica e controlla in itinere il regolare svolgimento delle attività e dei progetti posti in essere e a conclusione
degli stessi ne effettua il monitoraggio pubblicizzandone i risultati agli OO.CC.
- Raccoglie le relazioni finali di tutti gli assegnatari di incarichi di responsabilità di qualsivoglia natura.
- Individua i punti di forza e di debolezza di ogni attività contemplata e svolta nel P.O.F.
- E’ referente del progetto AlmaDiploma
- Gestisce l’organizzazione delle prove INVALSI relativamente a modalità e tempistica di somministrazione.
- Controlla la corretta compilazione dei verbali dei consigli di classe (ferma restando la
responsabilità propria di ciascun Consiglio) e relaziona in merito al D. S.
- Assieme a tutte le altre Funzioni Strumentali studia e implementa un sistema di procedure relative alla
organizzazione e alle buone prassi della vita scolastica dell’Istituto.
- Partecipa agli incontri di staff della Dirigenza Scolastica per operazioni di progettazione e di valutazione dei
processi formativi in atto e dei risultati da conseguire.
La funzione strumentale, dopo aver stabilito con il D.S. le linee generali di svolgimento delle mansioni individuate, le
porta avanti autonomamente, secondo i criteri che ritiene più opportuni e assumendosi la responsabilità degli atti e
protocolli posti in essere.
Assolve il compito informando periodicamente il D.S., richiedendone l’intervento quando qualche procedura risulta
farraginosa o disattesa.
104
A fine anno redige una relazione per gli OO.CC., che consegna al Dirigente Scolastico 15 giorni prima
dell’ultimo C.D da esporre all’Albo dei docenti ; per la pubblicizzazione delle attività svolte consegna gli
esiti dei monitoraggi al R.Q.; raccoglie su supporto informatico tutti i modelli (format) utilizzati per
l’organizzazione dei processi più importanti relativi al proprio ruolo.
F.S.2
Gestione del sistema qualità
Su incarico del Dirigente Scolastico e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati,
svolge le seguenti mansioni:
- È membro del GLI (Gruppo di Lavoro per l’inclusione) di Istituto
- Organizza e gestisce tutte le procedure dirette a conservare e migliorare lo standard di qualità della scuola, già
certificato, in osservanza del manuale predisposto.
- Analisi dei diversi contesti socio-economici territoriali.
La funzione strumentale, rapportandosi al D.S. e alla funzione strumentale che si occupa della gestione del P.O.F.,
organizza tutte le attività secondo i criteri e le modalità che ritiene più idonee.
- Compila modelli di autoanalisi di istituto (COMETA plus- RAV)
- Si rapporta con il POLO QUALITA’ di Napoli
- E’responsabile dell’innovazione didattico educativa; si preoccupa di operare scelte consone ai diversi indirizzi di
studio per quanto attiene i registri e i documenti necessari all’organizzazione scolastica (programmazioni di classe,
programmazioni disciplinari, relazioni finali, programmazioni di dipartimento; pagelle, registro, tabelloni).
- Effettua il controllo e l’analisi della corretta stesura dei verbali di dipartimento.
- Partecipa ai corsi di formazione organizzati annualmente sia dal USP Caserta che dalla USR Campania
- Recepisce i risultati del lavoro di tutte le F.S. e ne effettua analisi e monitoraggio.
- Predispone in collaborazione con il D.S. il calendario del Piano Annuale delle Attività.
- Si assume la responsabilità delle scelte operate e degli atti posti in essere e comunica perio-dicamente al D.S. i
risultati, chiedendone l’intervento lì dove lo ritiene necessario.
- Gestisce l’organizzazione delle prove INVALSI relativamente a modalità e tempistica di
somministrazione
- Controlla la corretta compilazione dei verbali dei consigli di classe (ferma restando la
responsabilità propria di ciascun Consiglio) e relaziona in merito al D. S.
- Assieme a tutte le altre Funzioni Strumentali studia e implementa un sistema di procedure
relative alla organizzazione e alle buone prassi della vita scolastica dell’Istituto.
- Partecipa agli incontri di staff della Dirigenza Scolastica per operazioni di progettazione e di valutazione dei
processi formativi in atto e dei risultati da conseguire.
A fine anno redige una relazione per gli OO.CC., che consegna al Dirigente Scolastico 15 giorni prima
dell’ultimo C.D da esporre all’Albo dei docenti per la pubblicizzazione delle attività svolte, delle ragioni di
successo e delle criticità. Raccoglie su supporto informatico tutti i modelli (format) utilizzati per l’organizzazione
dei processi più importanti relativi al proprio ruolo.
105
F.S.3
Supporto ai docenti e gestione del patrimonio librario
Su incarico del Dirigente Scolastico e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati,
svolge le seguenti mansioni:
- Gestisce la biblioteca scolastica: prestito e informatizzazione del catologo cartaceo dei testi in dotazione.
- E’ responsabile della gestione del comodato d’uso e collabora con la F.S. 5 nella gestione di buoni libro e borse di
studio.
- Organizza il tutoraggio e monitoraggio degli allievi delle Università degli Studi convenzionate e dei docenti in
ingresso che devono sostenere l’anno di prova e/o di formazione.
- Cura l’accoglienza e l’orientamento per i docenti di nuovo ingresso nell’Istituto
- Cura la distribuzione dei registri di classe; a fine anno raccoglie, archivia e monitorizza tutti gli atti ufficiali relativi
al lavoro dei docenti : registri di classe, registri delle firme di presenza, registri dei verbali dei Consigli di classe.
- Recepisce e archivia alla fine dell’anno scolastico gli elaborati scritti realizzati dagli alunni nel corso dell’a.s. di
riferimento, preoccupandosi successivamente di depositare il tutto presso la segreteria didattica.
- Controlla la corretta compilazione dei verbali dei consigli di classe (ferma restando la
responsabilità propria di ciascun Consiglio) e relaziona in merito al D. S.
- Assieme a tutte le altre Funzioni Strumentali studia e implementa un sistema di procedure relative alla
organizzazione e alle buone prassi della vita scolastica dell’Istituto
- Partecipa agli incontri di staff della Dirigenza Scolastica per operazioni di progettazione e di valutazione dei
processi formativi in atto e dei risultati da conseguire.
La funzione strumentale organizza autonomamente le sue mansioni dopo aver concordato con il Dirigente Scolastico
le linee generali della funzione stessa. A fine anno redige una relazione per gli OO.CC., che consegna al Dirigente
Scolastico 15 giorni prima dell’ultimo C.D da esporre
all’Albo dei docenti; per la pubblicizzazione delle attività svolte consegna gli esiti dei monitoraggi al R.Q. ; raccoglie
su supporto informatico tutti i modelli (format) utilizzati per l’organizzazione dei processi più importanti relativi al
proprio ruolo.
F.S. 4
Comunicazione e innovazione tecnologica
Su incarico del Dirigente Scolastico e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e ai provvedimenti adottati,
svolge le seguenti mansioni:
- Cura lo studio e l’approfondimento delle novità relative alla normativa scolastica e della Pubblica Amministrazione
- Collabora con il D.S. nella predisposizione di circolari ed ordini di servizio, avvisi e comunicazioni per Docenti,
Alunni e personale ATA
- Organizza il servizio di comunicazione della Scuola con le famiglie degli allievi attraverso il sistema di
messaggistica telefonica (SMS)
- Cura lo studio e l’organizzazione del sistema di attribuzione dei crediti scolastici implementando detto sistema
attraverso le tecnologie informatiche
106
- Si occupa di approntare e/o migliorare la modulistica occorrente alle varie figure coinvolte nel processo lavorativo
scolastico al fine di rendere efficiente l’organizzazione della vita scolastica dell’Istituto
- Assieme a tutte le altre Funzioni Strumentali studia e implementa un sistema di procedure relative alla
organizzazione e alle buone prassi della vita scolastica dell’Istituto.
- Partecipa agli incontri di staff della Dirigenza Scolastica per operazioni di progettazione e di valutazione dei
processi formativi in atto e dei risultati da conseguire.
- A fine anno scolastico raccoglie su supporto informatico tutti i modelli (format) utilizzati per l’organizzazione dei
processi più importanti adottati durante l’anno scolastico.
A fine anno redige una relazione per gli OO.CC., che consegna al Dirigente Scolastico 15 giorni prima dell’ultimo C.D
da esporre all’Albo dei docenti.
F.S. 5
Orientamento, accoglienza, attività integrative, supporto agli studenti
Su incarico del Dirigente Scolastico e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati,
svolge le seguenti mansioni:
- È membro del GLI (Gruppo di Lavoro per l’inclusione) di Istituto
- Cura la rilevazione, il monitoraggio e la statistica dei ritardi, degli ingressi posticipati e delle uscite anticipate
degli studenti
- Accoglie le istanze di svolgimento delle assemblee di Istituto e gestisce le stesse
- Organizza e coordina le attività della settimana dello studente e della consulta degli studenti; si rapporta con
l’USP di Caserta in merito ad iniziative allargate inerenti le mansioni da assolvere.
- Organizza, nel rispetto delle scelte operate dagli alunni, attività alternative per coloro che non si avvalgono
dell’insegnamento della religione cattolica.
- Gestisce l’orientamento in uscita, promuovendo incontri informativi/formativi con le Università degli studi e con
gli Enti di formazione professionale, curandone tutta l’organizzazione e monitorandone gli esiti; collabora con i
referenti di indirizzo all’organizzazione delle attività programmate per l’orientamento in ingresso.
- Ai fini della prevenzione della dispersione scolastica e dell’abbandono relativamente all’obbligo di istruzione,
attua un controllo periodico delle assenze e delle relative comunicazioni alle famiglie, agli EE.LL. e alle autorità
competenti; effettua il monitoraggio di abbandoni, ritiri e nulla osta rilasciati.
- E’ referente del progetto AlmaDiploma
- E’ responsabile dei buoni libro e delle borse di studio: gestisce e raccoglie, in seguito alla pubblicazione di bandi
comunali (provinciali e regionali) tutte le richieste di partecipazione (buoni libro e borse di studio) presentate
dagli alunni, verifica la loro legittimità, l’esattezza dei certificati ISEI, rilascia regolare ricevuta, compila l’elenco
dei partecipanti e invia questo e tutta la documentazione al responsabile E.L.. Al momento del rilascio dei buoni
libro e delle borse di studio, si occupa di verificare la corrispondenza dei buoni libro e delle borse di studio con i
dati inviati, li consegna agli aventi diritto e redige ed invia eventuali osservazioni o ulteriori richieste al
concessionario).
- Collabora con la F.S. 3 nella gestione del comodato d’uso.
- Assieme a tutte le altre Funzioni Strumentali studia e implementa un sistema di procedure relative alla
organizzazione e alle buone prassi della vita scolastica dell’Istituto.
107
- Partecipa agli incontri di staff della Dirigenza Scolastica per operazioni di progettazione e di valutazione dei
processi formativi in atto e dei risultati da conseguire.
La funzione strumentale, fissate le linee generali delle mansioni con il Dirigente Scolastico, procede autonomamente
ad assolverle assumendosi la responsabilità della loro esecuzione, degli atti posti in essere e dei risultati.
A fine anno redige una relazione per gli OO.CC., che consegna al Dirigente Scolastico 15 giorni prima dell’ultimo
C.D da esporre all’Albo dei docenti. Per la pubblicizzazione delle attività svolte consegna gli esiti dei monitoraggi al
R.Q. A fine anno scolastico raccoglie su supporto informatico tutti i modelli (format) utilizzati per l’organizzazione dei
processi più significativi relativi al proprio ruolo.
F.S. 6
Organizzazione e coordinamento area tecnica
Su incarico del Dirigente Scolastico. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e ai provvedimenti adottati, svolge
le seguenti mansioni:
- Referente interno per la sicurezza
- Attività di collaborazione con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ai fini della risoluzione di
problematiche inerenti la sicurezza scolastica
- Attività di progettazione per la realizzazione di adeguamenti funzionali che dovessero necessitare in Istituto
- Attività di collaudo
- Organizzazione e coordinamento lavori in collaborazione con l’Ufficio Tecnico Provinciale e ditte individuate
dall’U.T.P.
- Attività di collaborazione con ditte esterne
- Rapporti con gli Enti Pubblici, in particolare quelli preposti al rilascio delle certificazioni tecniche.
- Assieme a tutte le altre Funzioni Strumentali studia e implementa un sistema di procedure relative alla
organizzazione e alle buone prassi della vita scolastica dell’Istituto.
- Partecipa agli incontri di staff della Dirigenza Scolastica per operazioni di progettazione e di valutazione dei
processi formativi in atto e dei risultati da conseguire.
La funzione strumentale, fissate le linee generali delle mansioni con il Dirigente Scolastico, procede autonomamente
ad assolverle assumendosi la responsabilità della loro esecuzione, degli atti posti in essere e dei risultati.
A fine anno redige una relazione per gli OO.CC., che consegna al Dirigente Scolastico 15 giorni prima dell’ultimo C.D.
da esporre all’Albo dei docenti per la pubblicizzazione delle attività svolte, e consegna gli esiti dei monitoraggi al R.Q.
INCARICHI DI RESPONSABILITA’
COORDINATORE DEL CONSIGLIO DI CLASSE ( n. 55 docenti)
Su incarico del Dirigente Scolastico e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati,
svolge le seguenti mansioni:
108
- rappresenta il Dirigente Scolastico nelle riunioni del consiglio in sua assenza ed è comunque il tramite tra il
consiglio e il Dirigente Scolastico;
- raccoglie dati sull’andamento didattico disciplinare relativi alle insufficienze sia intermedie di primo quadrimestre
che quelle finali relative agli esiti delle verifiche di secondo quadrimestre;
- coordina i percorsi formativi delle programmazioni di classe, controllandone la coerenza con quanto stabilito sia
nelle riunioni di dipartimento che in sede collegiale;
- verifica la corretta compilazione della scheda “scelta libri di testo” e il rientro del loro costo complessivo nei
parametri finanziari relativi alla classe;
- è responsabile della custodia dei certificati medici di giustifica per le assenze degli alunni (D.lgs. 196/2003) da non
allegare al registro di classe;
- legge e sottoscrive con i rappresentanti di classe il Contratto Formativo che allegherà al registro dei verbali del
Consiglio di classe;
- coordina per le classi quinte l’elaborazione del Documento di classe per l’Esame di Stato e le relative simulazioni
della terza prova;
- acquisisce informazioni sull’andamento comportamentale della classe;
- comunica sistematicamente alla famiglia l’andamento didattico disciplinare in caso di situazioni scolastiche
difficili e problematiche ed in merito ad assenze e ritardi;
- informa il Dirigente Scolastico in merito a situazioni problematiche;
- consegna alle famiglie il pagellino di I quadrimestre;
- redige per le classi seconde la certificazione delle competenze;
- acquisisce gli attestati di frequenza dei progetti interni all’Istituto e gli attestati relativi al credito formativo da far
protocollare entro il 15 maggio ai fini dell’attribuzione del credito agli allievi del triennio.
A fine anno scolastico relaziona al Dirigente Scolastico su quanto svolto.
RESPONSABILE DI DIPARTIMENTO (n. 8 docenti)
Su incarico del Dirigente Scolastico e con assunzione di responsabilità in merito agli atti svolge le seguenti mansioni:
- promuove l’individuazione degli obiettivi disciplinari e delle loro relazioni con gli obiettivi generali dell’istituto;
- redige la programmazione seguendo il format stabilito;
- propone e redige la progettazione di percorsi formativi, articolati in moduli soprattutto per le compresenze ;
- propone l’individuazione degli strumenti didattici idonei (libri di testo, nuove tecnologie ecc.);
- verbalizza la scelta delle prove di verifica e i criteri di valutazione soprattutto relativamente al superamento dei debiti
formativi;
- propone l’organizzazione e la formulazione di prove oggettive per la verifica delle conoscenze e compiti “unitari” per
la valutazione di competenze;
- promuove percorsi interdisciplinari, progetti specifici di ampliamento al POF, attività di integrazione ,
approfondimento, accoglienza, continuità;
- organizza incontri periodici che verbalizza su apposito registro;
- si rende disponibile alla partecipazione a qualsiasi convegno/riunione inerente il proprio dipartimento divenendo
referente del Collegio Docenti.
A fine anno scolastico relaziona al Dirigente Scolastico su quanto svolto.
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COORDINATORE DEI DIPARTIMENTI (n. 1 docente)
Su incarico del Dirigente Scolastico e con assunzione di responsabilità in merito agli atti svolge le seguenti mansioni:
- coordina i lavori dei dipartimenti, fornendo una efficace azione di supporto
- assicura l’omogeneità delle procedure poste in essere
A fine anno scolastico relaziona al Dirigente Scolastico su quanto svolto
RESPONSABILE DI INDIRIZZO ( n. 5 docenti)
Su incarico del Dirigente Scolastico e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e ai provvedimenti adottati
svolge le seguenti mansioni:
- Programma modalità di pubblicizzazione delle attività dell’Istituto
- Coordina azioni e percorsi di continuità con gli alunni e le famiglie della scuola media
- Coordina cura e pianifica la comunicazione e le relazioni con i Dirigenti Scolastici ed i docenti F.S. della scuola
media.
- Valorizza e diffonde le Buone Prassi in relazione ai percorsi di accoglienza, integrazione, orientamento
- partecipa alle riunioni organizzate dalle scuole medie limitrofe inerenti l’orientamento scolastico;
- si adopera per la presentazione di stand pubblicitari, organizza open-day e settimana dello studente (specificamente
per l’ orientamento);
- assicura la consegna e la presentazione dei software appositamente preposti all’orientamento/continuità e di tutto il
materiale cartaceo predisposto;
- si accerta delle iscrizioni e delle relative provenienze geografiche per attivare un monitoraggio dell’utenza;
- si attiva per la rilevazione dei bisogni formativi legati alla tipologia di indirizzo negli OO.CC.
- ( C.D., CdC., Dipartimenti).
A fine anno scolastico relaziona al Dirigente Scolastico su quanto svolto.
RESPONSABILE LIBRI DI TESTO (n. 1 docente)
Su delega del Dirigente Scolastico e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati, svolge
le seguenti mansioni:
- Cura lo studio, l’analisi e la diffusione della normativa inerente l’adozione dei libri di testo
- Coordina la scelta dei libri di testo
- Cura l’inserimento in piattaforma dei dati relativi alle adozioni dei libri di testo
A fine anno scolastico raccoglie su supporto informatico tutti modelli (format) utilizzati per l’organizzazione dei
processi più importanti relativi al proprio ruolo.
A fine anno scolastico relaziona al Dirigente Scolastico su quanto svolto
RESPONSABILE IDEI (n. 1 docente)
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Su delega del Dirigente Scolastico e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati, svolge
le seguenti mansioni:
- Acquisita la relativa delibera del Collegio Docenti, predispone la procedura per la realizzazione degli IDEI, organizza
il relativo calendario; forma i gruppi dei partecipanti ai corsi; individua i docenti titolari dei corsi.
- Predispone la documentazione necessaria per gli alunni con debiti formativi, per le comunicazioni alle famiglie, per lo
svolgimento delle verifiche e per la ratifica degli esiti delle medesime.
- Effettua il monitoraggio degli alunni individuati con debito formativo nel primo quadrimestre, con sospensione del
giudizio nel secondo quadrimestre, promossi o non promossi dopo le verifiche e gli scrutini integrativi finali, con
trasmissione dei dati al SIDI, rapportandosi con la segreteria didattica;
- Controlla la corretta compilazione dei verbali dei consigli di classe (ferma restando la responsabilità propria di
ciascun Consiglio) e relaziona in merito al D. S.
- A fine anno scolastico raccoglie su supporto informatico tutti modelli (format) utilizzati per l’organizzazione dei
processi più importanti relativi al proprio ruolo.
A fine anno scolastico relaziona al Dirigente Scolastico su quanto svolto
RESPONSABILE LEGALITA’, INTERCULTURA, PARI OPPORTUNITA’ (n.1 docente)
- Partecipa a corsi regionali e provinciali di Educazione alla legalità e intercultura.
- Incentiva la cultura della legalità, attraverso lavori di interclasse, interdisciplinari e di gruppo.
- Partecipa a tutti gli incontri organizzati dall’ U.S.P. di Caserta sulle pari opportunità
- Promuove convegni sul tema.
- Si preoccupa del rispetto dei diritti paritari all’interno della scuola.
- Conserva tutto il materiale pubblicitario .
Consulta il Dirigente Scolastico e concorda con lui le strategie generali, aggiornandolo periodicamente sull’attività
svolta.
A fine anno descrive il numero degli incontri, l’argomento, i protagonisti per eventuali monitoraggi e relaziona al
Dirigente Scolastico su quanto svolto.
RESPONSABILE GESTIONE SITO WEB (n.1 docente)
- Gestisce il sito dell’Istituto curando con regolarità e tempestività l’aggiornamento sistematico dei dati,
pubblicizzando le attività e gli eventi promossi, anche ai fini dell’orientamento
- Garantisce la continua fruibilità del sito assicurandosi di realizzare una facile reperibilità delle informazioni e di
curare costantemente le caratteristiche delle informazioni sotto il profilo del loro valore comunicativo
- Raccoglie e pubblica il materiale di valenza formativa e didattica prodotto da Studenti e/o Docenti
- Aggiorna, quando necessario, la struttura logica del sito implementando miglioramenti organizzativi
- Controlla la qualità dei contenuti e la loro rispondenza agli standard formativi ed educativi della Scuola
- Fornisce consulenza e supporto per l’utilizzo del Sito Web della scuola
- Gestisce l’Area del Sito Riservata ai Docenti
A fine anno scolastico relaziona al Dirigente Scolastico su quanto svolto.
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RESPONSABILE DI LABORATORIO (n. 4 docenti)
Su incarico del Dirigente Scolastico e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati,
svolge le seguenti mansioni:
- Organizza l’orario di accesso al laboratorio, formulato secondo l’esigenza didattico-formativa e indistintamente
dalla prima alla sesta ora di lezione.
- Verifica periodicamente il materiale specialistico in dotazione a ciascun laboratorio e prende visione della scheda
di manutenzione settimanale.
- Comunica al Dirigente Scolastico eventuali problemi connessi con il funzionamento del laboratorio o eventuali
deterioramenti e/o danneggiamenti dei materiali presenti in esso, per attivare le procedure di risoluzione.
- Prende periodicamente visione dei calendari di prenotazione e del registro di presenza dei docenti al fine di
monitorare trimestralmente (dal mese di Ottobre al mese di Giugno) il tasso
- di presenza in laboratorio per ciascuna classe e disciplina. Consegna personalmente al Dirigente Scolastico l’esito
di tali monitoraggi.
- Sentiti gli altri insegnanti, redige le proposte di acquisto.
- Al termine dell’anno scolastico comunica con apposita relazione le manutenzioni e/o i suggerimenti necessari per
rendere ottimale l’utilizzo del laboratorio per il successivo anno scolastico.
A fine anno relaziona al Dirigente Scolastico su quanto svolto.
RESPONSABILE PROMOZIONE E PUBBLICIZZAZIONE ATTIVITA’ ED EVENTI CULTURALI
(n. 1 docente)
- Si occupa dell’organizzazione e della gestione di tutte le attività culturali interne ed esterne alla Scuola, che
vedono partecipi alunni della Scuola stessa e non.
- Organizza mostre, convegni, dibattiti, conferenze proposte da singoli docenti, consigli di classe, collegio dei
docenti, sentito il D. S. che ne valuta la congruità con la politica della Scuola, i suoi programmi di studio, le
attività integrative e progettuali poste in essere.
- Cura la programmazione dettagliata delle caratteristiche dell’evento (calendario, luoghi e strutture di
svolgimento, servizi di supporto, soggetti coinvolti, eventuali sponsorizzazioni, ecc.).
- Cura l’individuazione dei contenuti delle iniziative e delle attività poste in essere che vedono partecipi alunni
della Scuola
- Organizza la promozione delle attività poste in essere attraverso messaggi illustrativi, mezzo stampa, internet.
A fine anno scolastico relaziona al Dirigente Scolastico su quanto svolto
REFERENTE ATTIVITA’ SPORTIVE (n.1 docente)
- Organizza le attività sportive interne all’Istituto, coordina l’accompagnamento degli alunni quando svolgono gare
comunali, provinciali, regionali e nazionali e cura l’organizzazione interna del gruppo ( orari, calendari, impegno
della palestra).
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- Si occupa altresì della gestione di tutte le pratiche inerenti alla concessione della palestra della scuola da parte del
Comune di Marcianise e delle altre strutture sportive del Comune di Marcianise.
- Organizza la palestra tra altre scuole e società sportive.
- Partecipa agli incontri organizzati da esterni alla scuola per promuovere iniziative sportive, motorie e di educazione
stradale, seguendo eventuali corsi formativi.
- Compila gli elenchi di gara, prepara i materiali di gara, realizza e pubblica le classifiche.
- Prepara foto e documenti concernenti le gare.
A fine anno scolastico relaziona al Dirigente Scolastico su quanto svolto.
REFERENTE ALTERNANZA SCUOLA- LAVORO (n. 1 docente)
Su incarico del Dirigente Scolastico e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati,
svolge le seguenti mansioni:
- Coordina le attività dei Consigli di classe assicurando altresì a tutti i docenti una continua ed aggiornata
informazione sull’andamento delle varie fasi del progetto.
- Funge da raccordo con i Consigli di classe, con l’azienda partner, con i docenti tutor interni ed esterni per
assicurare e garantire efficacia al/ai percorso/i progettuali .
- Garantisce l’attuazione delle azioni programmate nelle varie fasi di realizzazione; predispone strumenti per il
controllo e la valutazione delle procedure; predispone, in accordo e collaborazione con i tutor interni ed
esterni, griglie di osservazione dell’esperienza e schede di valutazione.
- Cura il monitoraggio delle diverse esperienze e fasi dei percorsi al fine della certificazione delle competenze
acquisite; effettua altresì, come richiesto dagli Organi Istituzionali competenti, il monitoraggio al termine delle
attività.
- Effettua il controllo e la revisione della documentazione.
- Sviluppa e cura i rapporti con partner aziendali territoriali e istituzionali.
- Coordina le attività di progettazione dell’intero percorso sia delle attività in aula sia dei periodi di permanenza
in azienda nella fase ideativa, attuativa e valutativa.
- Organizza le fasi di verifica e valutazione delle diverse attività previste dal progetto e svolte in aula e in
azienda-
- Prepara tutti i materiali/documenti/atti necessari alla comunicazione, alla organizzazione e alla realizzazione
del progetto.
- Attiva procedure per il trattamento di eventuali disfunzioni nella realizzazione del percorso progettuale.
A fine anno relaziona al Dirigente Scolastico su quanto svolto
TUTOR DEI TIROCINANTI UNIVERSITARI e TFA
Il TFA ossia il Tirocinio Formativo Attivo è un corso di preparazione all’insegnamento di durata triennale e/
quinquennale istituito dalle università che permette, dopo aver superato l’esame finale, di ottenere l’abilitazione per
l’insegnamento nella scuola di secondo grado. Il corso di abilitazione TFA è quindi rivolto a chi vuole svolgere la
mansione di insegnante / docente .
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Il TFA va a sostituire i vecchi corsi SSIS (l’ultimo ciclo risale all’anno accademico 2007/08) e rappresenta una nuova
forma di abilitazione che non permette di accedere alle graduatorie permanenti (I fascia), tuttavia permette di accedere
alle graduatorie di istituto di seconda fascia.
La frequenza è obbligatoria. Prevede un’attività didattica frontale ma anche altre attività come suggerito dalla circolare
549/13 tra le 150 e le 600 ore. Il tirocinante è uno studente universitario che effettua ore di pratica propedeutiche alla
laurea, presso una istituzione scolastica .Sia il tirocinante che colui che effettua il percorso TFA vengono affidati ad un
Tutor disciplinare che, proprio per la sua funzione di holding, coaching e counseling nei confronti dei formandi, è il
docente più adatto a coordinare i compiti organizzativi, educativi e didattici che la scuola è chiamata a progettare e a
realizzare, per combinare le esigenze di tutti e quelle di ciascuno, e anche per rendere soddisfacente e produttivo il
proprio lavoro.
Il Tutor è individuato in base a competenze informatiche, comunicativo-relazionali, metodologico-didattiche
- garantisce l’integrazione del formando e della formazione con l’attività didattica ,
- ha dovere di accoglienza , creando un clima di benessere all’interno della classe
- fa in modo che la scuola diventi fonte di sapere e di professionalità attraverso una ricerca-azione che si realizza nella
scuola attraverso tutte le sue componenti e le ricadute continue nell’attività di servizio;
- presenta i contenuti e i materiali scolastici in chiave problematica arricchibili secondo le esigenze del contesto,
- sollecita la partecipazione attiva e critica del discente,
- realizza un ambiente learning aperto e flessibile ai bisogni del formando,
- costruisce percorsi formativi autonomi e individualizzati,
- sollecita all’uso delle nuove tecnologie,
- istruisce sull’accesso al patrimonio delle conoscenze in rete,
- si preoccupa dell’informazione costante agevolando i passaggi d’informazione che avverranno anche attraverso
Internet (sito USP, INDIRE, INVALSI, USR)
- si coordina con la FS Area 2 della Scuola e con il referente di dipartimento disciplinare
- controlla le eventuali assenze
A fine anno scolastico relaziona al Dirigente Scolastico su quanto svolto
TUTOR DOCENTI PRIMA ASSUNZIONE A TEMPO INDETERMINATO E/O PASSAGGIO DI RUOLO E/O
PASSAGGIO DI CATTEDRA
Il Tutor, individuato in base a competenze informatiche, comunicativo-relazionali, metodologico-didattiche oppure
attraverso l’autosegnalazione personale del docente neo immesso in ruolo,
- garantisce l’integrazione del formando e della formazione con attività didattica della scuola e COUNSELING
- fa in modo che la scuola diventi fonte di sapere e di professionalità attraverso una ricerca-azione che si realizza nella
scuola attraverso tutte le sue componenti e le ricadute continue nell’attività di servizio;
- presenta i contenuti e i materiali scolastici in chiave problematica arricchibili secondo le esigenze del contesto,
- sollecita la partecipazione attiva e critica del discente,
- realizza un ambiente learning aperto e flessibile ai bisogni del formando,
- costruisce percorsi formativi autonomi e individualizzati,
- indirizza all’uso delle nuove tecnologie,
- istruisce sull’accesso al patrimonio delle conoscenze in rete,
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- si preoccupa dell’informazione costante del neo immesso, agevolando i passaggi d’informazione che avverranno
anche attraverso Internet (sito USP Caserta, USR Campania INDIRE, INVALSI)
- svolge le attività richieste in piattaforma per la parte di sua competenza
- cura la compilazione del registro “peer to peer”
- si coordina con la F.S. Area 2 della Scuola e con il referente di dipartimento disciplinare.
Tutor e formando lavorano sulla loro esperienza concreta di scuola.
A fine anno scolastico relaziona al Dirigente Scolastico su quanto svolto
RESPONSABILE CURA DEI RAPPORTI CON IL TERRITORIO FINALIZZATI ALLA PROMOZIONE,
PROGRAMMAZIONE E REALIZZAZIONE E COORDINAMENTO DI ATTIVITÀ PROGETTUALI E
PERCORSI DI IeFP (n. 1 docente)
Su incarico del Dirigente Scolastico e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati,
svolge le seguenti mansioni:
In riferimento alla promozione, programmazione, realizzazione e coordinamento delle attività
progettuali finalizzate al miglioramento e all’ampliamento dell’offerta formativa:
- Sviluppa idee e proposte, coordinandone gli aspetti organizzativi, relativamente ad attività
progettuali connesse con il miglioramento e l’ampliamento dell’offerta formativa
dell’Istituzione Scolastica.
- Stabilisce relazioni con le scuole del territorio finalizzate alla promozione di iniziative di
collaborazione in rete
- Promuove azioni di collaborazione con i soggetti pubblici e privati presenti sul territorio per
attività di progettazione in rete
- Promuove attività ed interventi che favoriscano esperienze formative in collegamento
diretto con il mondo del lavoro e con l’Università, anche ai fini dell’orientamento in
ingresso, in itinere e in uscita
- Valuta le proposte progettuali promosse da soggetti pubblici e privati con finalità educativo-
formative in sintonia con le linee generali del PTOF
- Presenta proposte progettuali in risposta a bandi e/o avvisi del MIUR, Regione Campania,
Enti locali e soggetti privati del territorio
- Promuove all’interno della Scuola il giusto raccordo organizzativo con le figure dello staff
di Dirigenza per attivare i progetti approvati e finanziati
- Informa e promuove i percorsi progettuali da realizzarsi presso l’utenza scolastica
- Collabora con il Dirigente Scolastico nella predisposizione delle comunicazioni interne ed
esterne all’Istituzione Scolastica relativamente alle attività progettuali curate e da porre in
essere
- Programma uscite didattiche finalizzate alla realizzazione di percorsi di alternanza scuola-
lavoro, stage e tirocini formativi, individuando partners per lo svolgimento di dette attività.
- Effettua l’analisi degli esiti delle attività finalizzata ai monitoraggi dell’andamento delle
stesse attività progettuali curate e poste in essere
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- Partecipa agli incontri di accompagnamento alla realizzazione delle attività progettuali
laddove specificamente organizzati
In riferimento alle attività connesse alla realizzazione dei percorsi di IeFP:
- Cura la organizzazione e la realizzazione dei percorsi formativi di IeFP, anche d’intesa con
le realtà istituzionali, culturali, socio-economiche e del mondo del lavoro/aziendali operanti
sul territorio.
- Si confronta con Enti, Aziende e Istituzioni esterne alla Scuola, coordinando
l’organizzazione e la realizzazione nell’ambito dei percorsi di IeFp di stage,
tirocini formativi ed esperienze in alternanza scuola lavoro, in relazione alle figure
professionali caratterizzanti i percorsi formativi.
- Effettua i monitoraggi degli interventi di IeFP e la rilevazione degli esiti.
- Cura azioni di sistema collegate con percorsi IeFp consistenti in attività di analisi, studio,
ricerca, propedeutiche per l’organizzazione, la gestione, la realizzazione ed il monitoraggio
degli interventi stessi.
- Cura l’organizzazione di laboratori, anche a carattere territoriale, per lo sviluppo ed il
recupero degli apprendimenti.
- Partecipa agli incontri di accompagnamento ai percorsi IeFP promossi da organismi
istituzionali e/o Enti locali
- Cura il coordinamento e l’organizzazione degli esami di qualifica.
A fine anno scolastico relaziona al Dirigente Scolastico su quanto svolto.
RESPONSABILE SUPPORTO ALLA GESTIONE DEGLI INTERVENTI AFFERENTI
ALL’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ SCOLASTICHE (n. 1 docente)
Su incarico del Dirigente Scolastico e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati,
svolge le seguenti mansioni:
- Cura l’aggiornamento dei programmi delle discipline di tutti gli indirizzi per i candidati esterni
- Cura la redazione di tutte le comunicazioni inerenti agli esami di Stato e rivolte ai candidati interni, ai candidati
esterni, ai docenti.
- Controlla e ordina la documentazione e i programmi dei partecipanti agli esami di idoneità , integrativi e
preliminari agli esami di Stato; individua le discipline da integrare tenendo conto degli ordinamenti e della specificità
degli indirizzi; predispone le commissioni d’esame e redige il calendario delle prove.
- Predispone la configurazione delle commissioni degli esami di Stato rapportandosi con l’USP per tutte le
formalità inerenti agli esami di Stato.
- Effettua il controllo delle domande dei docenti di partecipazione agli esami di Stato in qualità di commissari
esterni e cura la compilazione dei relativi elenchi alfabetici riepilogativi.
- Coordina le attività relative alla elaborazione, raccolta, controllo e pubblicità del documento dei consigli delle
classi quinte
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- Predispone la documentazione necessaria allo svolgimento degli esami di idoneità, integrativi, preliminari agli
esami di Stato e di Stato nelle diverse fasi degli stessi, verificando successivamente la corretta stesura dei relativi atti
(ferma restando la responsabilità propria di ciascun/a Consiglio/Commissione) e relazionando in merito al Dirigente
Scolastico
- E’ referente unico di Sede del plico telematico
- E’ referente di sede per i compiti e gli adempimenti relativi agli Esami di Stato garantendo alle Commissioni d’esame
operanti presso questa Istituzione Scolastica il necessario supporto all’espletamento di tutte le operazioni connesse con
il regolare svolgimento degli Esami di Stato
- Predispone la documentazione necessaria allo svolgimento di tutte le attività annuali dei Consigli di classe
- Crea e mantiene aggiornato un archivio organizzato, in forma cartacea e/o informatica, inerente alle attività
progettuali poste in essere dall’Istituto, tale che costituisca la “memoria storica” dell’Istituzione Scolastica e possa
essere utilizzato a tutti i livelli per eventuali monitoraggi ed indagini statistiche.
- Sovrintende e coordina tutte le fasi progettuali e operative relative ai viaggi e alle visite guidate
A fine anno scolastico relaziona al Dirigente Scolastico su quanto svolto.
RESPONSABILE AREA “INCLUSIONE” (n. 3 docenti)
Su incarico del Dirigente Scolastico e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati,
svolge le seguenti mansioni:
- Cura la redazione del PAI di Istituto e del Protocollo di Accoglienza
- Predispone gli elenchi dei diversamente abili, iscritti nella scuola e ne segue i percorsi didattici, riferendo al
Dirigente Scolastico eventuali difficoltà, proposte didattiche alternative interventi urgenti, necessità di materiali.
- Coordina i PDP, PDF e PEI presentati
- Cura l’accoglienza e l’inserimento degli studenti con bisogni speciali, dei nuovi insegnanti di sostegno e degli
operatori addetti all’assistenza
- Promuove rapporti di continuità con i docenti della scuola secondaria di I grado
- Collabora con il Dirigente Scolastico nella elaborazione della richiesta di organico dei docenti di sostegno sulla
base delle necessità formative degli alunni con disabilità
- Coordina i GLI d’Istituto e redige i verbali delle relative riunioni
- Convoca e presiede, su delega del Dirigente scolastico, le riunioni del GLHO
- Comunica e coordina progetti e iniziative a favore degli studenti con bisogni speciali
- Rileva i bisogni formativi dei docenti, propone la partecipazione a corsi di aggiornamento e di formazione sui temi
dell’inclusione
- Offre consulenza sulle difficoltà degli studenti con bisogni speciali
- Recepisce richieste e/o dubbi di studenti, genitori, insegnanti, favorendo un proficuo passaggio di comunicazioni
tra le parti che intervengono nel processo formativo
- Suggerisce l’acquisto di sussidi didattici per supportare il lavoro degli insegnanti e facilitare l’autonomia, la
comunicazione e l’attività di apprendimento degli studenti
- Gestisce i materiali didattici destinati agli alunni diversamente abili in ordine alla catalogazione, divulgazione e
modalità di fruizione, custodia, integrazione e/o sostituzione degli stessi
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- Fornisce: informazioni relative alle normi vigenti in materia di inclusività, indicazioni di base su strumenti
compensativi e misure dispensative, informazioni utili per la corretta compilazione del Documento del 15 maggio
relativamente alla presenza di alunni diversamente abili
- Funge da referente tra l’Istituzione Scolastica, l’ASL e l’USP
- Svolge attività di raccordo tra gli insegnanti, i genitori, e gli specialisti esterni
- Cura il monitoraggio in itinere e a consuntivo delle attività intraprese
- Archivia tutta la documentazione inerente all’area dell’inclusione
- Coordina la partecipazione dei singoli docenti di sostegno alle riunioni dei relativi dipartimenti disciplinari.
A fine anno scolastico relaziona al Dirigente Scolastico su quanto svolto
RESPONSABILE PROGETTAZIONE DIDATTICO-FORMATIVA DEI PERCORSI TRIENNALI DI IEFP
(n. 1 docente)
Su incarico del Dirigente Scolastico e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati,
svolge le seguenti mansioni:
- Cura e coordina la progettazione didattico-formativa dei percorsi triennali IeFP affiancando nelle riunioni
periodiche i coordinatori dei Dipartimenti e quelli di Classe, favorendo la collaborazione, il confronto e la
comunicazione tra i docenti stessi impegnati nell’espletamento della progettazione triennale dei percorsi, operando
supervisione e consulenza ai docenti stessi per la redazione delle unità formative e di possibili moduli
interdisciplinari
- Coordina e monitora l’ attuazione della programmazione didattico-formativa dei percorsi IeFP.
- Cura la predisposizione della modulistica necessaria alla progettazione didattico-formativa dei percorsi triennali
IeFP in collaborazione con la F.S. “Gestione del sistema qualità”, effettuando sia i monitoraggi degli interventi
didattico-formativi posti in essere per l’attuazione della programmazione dei percorsi triennali di IeFP sia la
rilevazione degli esiti
- Cura azioni di sistema collegate con la progettazione dei percorsi triennali di IeFP consistenti in attività di analisi,
studio, ricerca, propedeutiche a detta progettazione e agli interventi di carattere didattico-formativo ad essa
connessi .
- Partecipa agli incontri di accompagnamento alla progettazione didattico-formativa dei percorsi triennali di IeFp.
A fine anno scolastico relaziona al Dirigente Scolastico su quanto svolto
ANIMATORE DIGITALE ( n. 1 docente)
Su incarico del Dirigente Scolastico e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati, è una
figura di sistema che svolge le seguenti mansioni:
coordina la diffusione dell’innovazione a scuola e le attività del PNSD anche previste nel Piano triennale dell’offerta
formativa della scuola.
Il suo profilo è rivolto a:
FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso
l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la
118
partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli
snodi formativi;
COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione
e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del
PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una
cultura digitale condivisa;
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e
tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la
didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre
scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in
sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.
Più in generale conosce la comunità scolastica e le sue esigenze, rappresenta una risorsa e l’occasione per avviare un
percorso di innovazione digitale coerente con il fabbisogno della scuola
L’animatore collabora con l’intero staff della scuola e in particolare con gruppi di lavoro, operatori della scuola,
dirigente, DSGA, soggetti rilevanti, anche esterni alla scuola, che possono contribuire alla realizzazione degli obiettivi
del PNSD.
L’animatore può coordinarsi con altri animatori digitali del territorio, anche attraverso specifici gruppi di lavoro.
A fine anno relaziona al Dirigente Scolastico su quanto svolto.
RESPONSABILE PORTALE DIDARGO GESTIONE REGISTRO ELETTRONICO (n. 2 docenti)
Su incarico del Dirigente Scolastico e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati,
svolge le seguenti mansioni:
- Cura la formazione rivolta ai docenti per l’uso corretto del portale
- Accoglie e valuta le problematiche nell’utilizzo del programma e si attiva per la risoluzione
- Assicura consulenza e completa disponibilità a ciascun docente relativamente all’utilizzo del Registro
elettronico
A fine anno relaziona al Dirigente Scolastico su quanto svolto
COMITATO DI VALUTAZIONE
Mansioni come da L. 107/2015
COMMISSIONE ELETTORALE
Organizzazione , gestione delle votazioni degli OO.CC.(docenti, alunni, genitori,personale ATA), attivazione dello
scrutinio.
GRUPPO di MIGLIORAMENTO
Ne sono membri il DS, il Docente Vicario, la Funzione Strumentale Area 2 “Gestione del sistema Qualità”, la Funzione
Strumentale Area 4 “ Comunicazione e innovazione tecnologica” e il responsabile Archiviazione. Esso traduce in
obiettivi di miglioramento le criticità che emergono dagli esiti dell’Autovalutazione d’Istituto e dei Piani di
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Miglioramento delle Funzioni Strumentali e dello Staff di dirigenza. I risultati di questo lavoro vanno comunicati agli
organi decisionali per le politiche del miglioramento: Collegio dei Docenti e Consiglio d’Istituto.
COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
Ai sensi del D.P.R. 15 marzo 2010 n° 89, art. 10 comma 2 b, le Istituzioni scolastiche: […] possono dotarsi, senza
nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, di un Comitato Tecnico Scientifico composto da Docenti e da Esperti
del mondo del lavoro, delle professioni, della ricerca scientifica e tecnologica, delle Università e delle Istituzioni di alta
formazione artistica, musicale e coreutica, con funzioni consultive e di proposta per l'organizzazione e l'utilizzazione
degli spazi di autonomia e flessibilità. Ai componenti del Comitato non spettano compensi a nessun titolo. Il CTS è
composto da membri di diritto e da membri rappresentativi.
Sono membri di diritto : Il Dirigente Scolastico il DSGA, le Funzioni Strumentali “Gestione del sistema Qualità”,
“Gestione del POF”, Organizzazione e coordinamento area tecnica “, Responsabile settore Lingue straniere,
Responsabile area Professionalizzante, Responsabile coordinamento Alternanza Scuola-Lavoro, Responsabile percorsi
IeFP.
Sono membri rappresentativi: Esperti esterni designati dalle Associazioni di categoria e da Enti culturali, con funzioni
consultive e di proposta per l’organizzazione delle aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e
flessibilità.
Il CTS ha i seguenti compiti:
- coordinamento e cura della comunicazione interna ed esterna.
- ricerca e pubblicizzazione di bandi, concorsi, corsi di formazione.
- cura della progettazione PON e POR et alia, su indicazione dei criteri generali espressi dal Collegio dei Docenti.
- pianificazione e coordinamento stage, tirocini formativi e percorsi di alternanza scuola/lavoro.
- coordinamento progetti in Rete e cura di eventuali protocolli d’intesa con istituzioni scolastiche, enti ed associazioni.
- cura e pubblicazione dei bandi e delle procedure per il reclutamento di esperti e tutor.
- consulenza tecnico-scientifica.
- raccordo organizzativo all’interno dell’istituto con i partner esterni per l’organizzazione e l’implementazione delle
azioni.
- monitoraggio interno.
Il CTS esercita una funzione consultiva generale in ordine all’attività di programmazione e all’innovazione dell’Offerta
Formativa dell’Istituto.
Il CTS, nello specifico, propone programmi anche pluriennali di ricerca e sviluppo didattico/formativo in rapporto al
sapere, al mondo del lavoro e all’impresa, sia per gli studenti sia per i docenti dell’istituto e ne propone l’attuazione al
Consiglio di Istituto e al Collegio Docenti.
In particolare: formula proposte e pareri al Consiglio di Istituto e al Collegio Docenti in ordine ai programmi e alle
attività con riferimento alla flessibilità e alle innovazioni; definisce gli aspetti tecnici e scientifici dei piani delle attività
con riferimento all’uso e alle dotazioni dei laboratori; svolge funzioni di coordinamento tra le molteplici attività
scolastiche: stage, alternanza scuola lavoro, orientamento, fabbisogni professionali del territorio; monitora e valuta le
predette attività.
Fabbisogno dell'organico del potenziamento
La legge 107/2015, ha introdotto la dotazione organica del potenziamento.Detto organico aggiuntivo, nel limite massimo di numero 8 posti e comunque di norma non inferiore a
120
numero 3 posti per istituzione scolastica, viene assegnato a ciascuna istituzione scolastica, ad esclusione della scuola dell’Infanzia, per la programmazione di interventi mirati al miglioramento dell' offerta formativa.I criteri con i quali viene definito il numero di docenti dell’organico di potenziamento - da 3 a 8 - che viene assegnato a ciascuna istituzione scolastica , vengono di seguito specificati : il 90% dell’organico per il potenziamento è distribuito in proporzione al numero totale degli alunni dell’istituzione scolastica; il 10% è distribuito sulla base dei seguenti indicatori: dispersione scolastica, presenza di alunni stranieri, presenza di aree interne, presenza di aree isolane e montane, presenza di aree a bassa densità demografica.Con il potenziamento dell'offerta formativa le scuole sono chiamate a fare le proprie scelte in merito ad insegnamenti ed attività prioritariamente per il raggiungimento di quegli obiettivi prioritari di cui al Rapporto di Auto Valutazione (RAV) che le stesse scuole si sono prefissate di realizzare nel lungo periodo (tre anni) attraverso l’azione di miglioramento.E’ dunque essenziale che ciascuna istituzione scolastica individui le proprie priorità d'intervento ( nell’ambito delle Aree di intervento così come di seguito specificate) in relazione alle priorità strategiche come desunte dal RAV. Gli Obiettivi formativi previsti dall’ art. 1 comma 7 della legge 107/2015 in ordine al potenziamento dell'offerta formativa delle singole istituzioni scolastiche del secondo ciclo sono stati associati ad una serie di campi (sette campi di potenziamento) tendenzialmente corrispondenti alle aree disciplinari degli insegnamenti.Vengono dunque individuati i seguenti sette campi di potenziamento dell'offerta formativa per le scuole di secondo ciclo:
1) potenziamento umanistico2) potenziamento linguistico3) potenziamento scientifico4) potenziamento artistico e musicale5) potenziamento socio-economico e per la legalità6) potenziamento motorio 7) potenziamento laboratoriale
Il Collegio dei docenti del giorno 8 ottobre del 2015 per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari nel RAV
delibera(verbalen.310), all’unanimità dei presenti, l’acquisizione del fabbisogno dell’Organico del potenziamento per l’a.s. 2015/2016 sia in merito all’individuazione dei campi di potenziamento da richiedere con la determinazione, per ciascuno di essi, del numero delle risorse professionali ritenute confacenti alla realizzazione del piano progettuale finalizzato al potenziamento dell’offerta formativa a. s. 2015/2016 sia in merito all’ordine di preferenza con cui richiedere i campi stessi così come di seguito specificato:
1) Potenziamento Umanistico : n° 2 docenti 2) Potenziamento scientifico : n° 3 docenti 3) Potenziamento Linguistico : n° 2 docenti
N. 1 docente per esonero Vicario classe di concorso A060 (Scienze naturali chimica e geografia, microbiologia nei licei e negli istituti tecnici e professionali )
IL DIRIGENTE SCOLASTICO RICEVE TUTTI I GIORNI LAVORATIVI AD ECCEZIONE DEL SABATO DALLE ORE 12,00 ALLE ORE 14,00.ll Direttore dei Servizi Generali e Aminnistrativi riceve tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 12.00Gli uffici di segreteria dell’ISISS “G. B. Novelli” di Marcianise osserveranno il seguente orario di ricevimento dell’utenza:
Segreteria didattica: Lo sportello della Segreteria Didattica è aperto secondo i giorni e gli orari di seguito riportati:
utenza interna e esterna : martedì, giovedì e sabato dalle ore ore 10,00 alle ore 13,00
Segreteria amministrativa: Lo sportello della Segreteria Amministrativa è aperto secondo i giorni e gli orari di seguito riportati:
utenza interna ed esterna : martedì, giovedì e sabato dalle ore ore 10,00 alle ore 13,00
121
ufficio protocollo utenza interna ed esterna dal lunedì al sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,00
4.2 SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANELa formazione in servizio del personale docente costituisce un supporto e una risorsa insostituibile per elevare la qualità dell’ offerta educativa e costituisce un aspetto fondamentale per lo sviluppo professionale del personale della scuola. La partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento costituisce un diritto per tutto il personale, in quanto funzionale alla piena realizzazione della propria professionalità e rappresenta la condizione indispensabile per la qualità del servizio scolastico. Gli insegnanti hanno diritto alla fruizione di cinque giorni nel corso dell’anno scolastico per la partecipazione ad iniziative di formazione con l’esonero dal servizio: il D.S. assicura nelle forme e in misura compatibile con la qualità del servizio una organizzazione tale da consentire la partecipazione a tali iniziative. L’ istituzione scolastica favorisce, nelle forme e in misura compatibili con il servizio, un’ articolazione flessibile dell’ orario di lavoro per consentire la partecipazione, senza esonero dal servizio, ad iniziative di formazione in aggiunta al limite di 5 gg. Il personale scolastico esercita il diritto alla formazione anche nella forma di autoaggiornamento individuale. ( art.2 C.D.R. dell’11/11/2008).E’ inoltre essenziale tenere presente la effettiva parità, per tutto il personale, di fruire delle iniziative di formazione e di aggiornamento.Il Dirigente Scolastico ha avuto delega dal Collegio dei Docenti , del 1 settembre 2015, alla programmazione e organizzazione delle attività di formazione e di aggiornamento del personale docente ed ATA – A. s. 2015/2016 di cui all’analisi dei bisogni formativi e in accordo con le priorità individuate nel Rapporto di Autovalutazione a. s. 2014/2015, sia per quanto attiene ai contenuti che alle modalità organizzative. L’Istituto partecipa ad una rete di scuole, per la formazione di tutor alternanza scuola-lavoro .Ha firmato un protocollo d'intesa con il Polo Qualità di Napoli dell'USR Campania che organizza formazione sia per un sistema di gestione ed organizzazione di qualità ISO 9004/2009, sia per percorsi di ricerca/azione relativi alla qualità d'aula per il miglioramento della didattica. Ogni anno la scuola organizza percorsi formativi/autoformativi per lo sviluppo di una programmazione didattica basata sullo sviluppo di competenze, senza oneri per l'organizzazione perchè parte integrante delle riunioni dei dipartimenti disciplinari. I percorsi formativi per l'utilizzo del registro elettronico e per la certificazione di competenze linguistiche B1 e B2 sono parte integrante del piano annuale. Partecipa alla "3 giorni per la scuola".
4.3 INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIEPARTNERSHIPSLa Scuola collabora con il territorio attraverso gruppi di lavoroformalizzati allargati al territorio, ha sviluppato le seguenticollaborazioni con soggetti esterni.1) Soggetti istituzionali.– Assessorato alla pubblica istruzione della provincia diCaserta e del comune di Marcianise;– Assessorato ai servizi sociali del comune di Marcianise;– Assessorato ai LL.PP. della provincia di Caserta e del comunedi Marcianise;– ASL1;– aziende:"A voce de creature", "Basile" di Casalnuovo Napoli;-Polo Qualità di Napoli USR Campania;-Università FedericoII; SUN; Suor Orsola Benincasa;Universitàdi Fisciano;2) Reti di scuole: rete MUSA,Polo istituti professionali;3) Collaborazioni con associazioni,parrocchia, EE.LL., ProLoco di Marcianise etc– Società: IGS per azioni di affiancamento per alternanzaDitta PROGED S.c.a.r.l. – Via Croce 35 – Boscoreale (NA),Ente di formazione Mater Italia - via Emanuele Gianturco 31 – NapoliProgetto Leonardo SrlDitta MONTESANO MARCO Via Nazionale Appia 77 - Casagiove (CE)SOCIETÀ LAMBDA SRL – CAPODRISE (CE)Scuola dell’infanzia Winnie The Pooh - Via Pablo Neruda – CASERTASocietà di formazione ISMEDA GROUP Ditta DIGITAL S.r.l. Via Salvador Dalì, 36 Napoli (NA)Azienda AM ATELIER - Marcianise (Ce)AZIENDA “ DEGRA “ - CasertaASSOFORM RiminiParis Langue - Rue Cabanis – Parigi
122
Academia Isla - Plaza de Los Basilios n. 8 – SalamancaAZIENDA ATTIVARCI – SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE - CasertaAtelier Jolie Sposa Marcianise (CE)Fondazione “A voce d’e creature” – NapoliCentro Scolastico Demetra – Nola (NA)Paris ALLIANCE FRANCAISE Paris Ile-de-France - Service Universitès – Ecoles” LSI Scuola di Lingue BrightonScuola DON QUIJOTE – GRANADA“Boutique della Sposa “ di Claudio Ambrogio - Bene Vagienna (Cuneo)“Atelier Luna” - Mercato San Severino (SA) “Gea” Società Cooperativa Sociale - Tramonti (SA) Azienda Di Toro - Campobasso Università della CalabriaUniversità degli studi di Cassino e del Lazio meridionaleUniversità L’Orientale di NapoliUniversità Internazionale di RomaAccademia delle Belle Arti di NapoliSeconda Università degli studi di NapoliUniversità del SannioUniversità degli studi di Fisciano (SA)Università degli studi Federico II di Napoliscuola/lavoro;PROGED per software prove INVALSI; ALMADIPLOMA per l'orientamento;– cooperativa SOLCO di Napoli per servizi sociali;– stage presso ERMES e Style Campania
4.3.b COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE
L’Istituto ha un piano organico di rapporti con le famiglie,comprendente:1) incontri nel mese di ottobre-febbraio-maggio con irappresentanti dei genitori nei consigli di classe per raccogliereindicazioni e suggerimenti relativi all’OF;2)due incontri annuali scuola-famiglia;3)due ore al mese per colloqui con i docenti delle singolediscipline;4)Incontri specifici in particolari occasioni(regolamento, pattoeducativo di corresponsabilità, iscrizioni etc);5) una apposita sezione del proprio sito web dedicato allecomunicazioni con le famiglie e registro elettronico;6) L’Istituto, attraverso al PON F3 ha promosso un corso di“sviluppo della genitorialità” rivolto ai genitori.
9.0 FORMAZIONE E AGGIORNAMENTOLa formazione dei docenti e del personale ATA assumerà, come indicato dalla L 107, un carattere obbligatorio,
permanente e strutturale e le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza gli
obiettivi del POF, con i risultati emersi dal RAV e con i traguardi del PDM.
Piano Annuale di Formazione del Personale Docente
Indicazioni di progetto Titolo del progetto In-formazione
Responsabile del progetto DOCENTE
Data di inizio e fine Ottobre/giugno
Pianificazione Pianificazione obiettivi operativi Obiettivi
operativi
Indicatori di
valutazione
123
1.Socializzare
attività di
formazione
organizzate da
enti esterni alla
Scuola
2.Promuovere
iniziative
formative per i
docenti
rispondenti ai
loro bisogni
formativi
3.Promuovere
attività di
formazione
CLIL
4.Promuovere le
attività di
formazione
organizzate
dall’USR
Campania su
metodologie
innovative
5. Favorire
l’utilizzo delle
nuove tecnologie
per migliorare
l’apprendimento
scolastico degli
alunni
6. Organizzare
N. di docenti
partecipanti
alle diverse
attività di
formazione
esterne
N di docenti
che
partecipano ai
corsi di
formazione
organizzati
dalla scuola
N. di docenti
che ottengono
una
certificazione
in lingua di
livello almeno
A2
N di Consigli
di classe che
utilizzano
metodologie
innovative
N. di docenti
che utilizzano
le nuove
tecnologie
N. di allievi
124
gruppi di lavoro
tra docenti di
classi parallele
per individuare
metodologie
innovative,tra
quelle
conosciute ,
condivise per
l’attività
scolastica e per
il recupero in
classe
7. Promuovere
attività di
formazione sui
temi della
sicurezza anche
per far fronte
agli obblighi
della D.lgs.
81/2008
8. Prevedere e/o
socializzare
attività di
formazione sui
temi del primo
soccorso, della
prevenzione
9. Organizzare
attività di
formazione per il
personale ATA
(A.A., A.T. e
Coll. Scol.) nei
seguenti ambiti
: organizzazione
delle istituzioni
scolastiche,
che
migliorano i
livelli di
apprendimento
( esiti prove
Invalsi e
scrutini finali)
N. docenti
impegnati
nell’attività di
formazione
N. figure
sensibili
partecipanti
alle attività di
formazione
sulla sicurezza
N. personale
ATA
partecipante ai
corsi di
formazione
125
adeguamento
delle
conoscenze,
rinnovamento
delle
impostazioni
nell’organizzazi
one del lavoro e
competenze
organizzative
Relazione tra la linea strategica del
Piano e il progetto
Risorse umane necessarie Area organizzativa
Direttore del progetto :
DS
Direttore
amministrativo : DSGA
Personale ATA :
amministrativi, assistenti
tecnici, collaboratori
scolastici
Area formativa
Docenti formatori
Destinatari del progetto (diretti ed
indiretti)
Docenti di tutte le classi
dell’Istituto ( punto 1.,2.,3. e 4.)
Docenti del biennio di tutti gli
indirizzi di studio ( p. 5)
Tutti gli alunni del biennio di tutti
gli indirizzi di studio ( p. 5)
Tutto il personale della Scuola :
docenti e personale ATA (p.7)
Docenti e personale ATA aventi il
ruolo di figure sensibili (p.8)
Personale ATA (p.9)
La realizzazione
(Do)
Descrizione delle principali fasi di
attuazione
Fase 1. Analisi dei bisogni
formativi dei docenti
Fase 2. Progettazione di corsi di
formazione rispondenti ai bisogni
formativi riscontrati nella fase 1
Fase 3. Organizzazione di corsi di
126
formazione sulle nuove tecnologie
e sulla CLIL
Fase 4. Organizzazione di un
corso di formazione sulla
sicurezza (D.lgs 81/2008)
Fase 5. Progettazione per gruppi
di docenti di azioni didattiche
sullo stimolo della formazione
ricevuta,
sperimentazione nelle classi
parallele
Fase 6 Organizzazione o
socializzazione di corsi di
formazione per il personale ATA
su: informatica e telematica nella
scuola, AVCP ,PCC,MEPA,
CONSIP,PROTOCOLLO
DIGITALE E ARCHIVIAZIONE
DIGITALE (AA.), Uso degli
audiovisivi, Didattica delle
discipline
scientifiche,Organizzazione dei
laboratori e normativa sulla
sicurezza (A.T.)
Descrizione delle attività per la
diffusione del progetto
Pubblicizzazione sul sito web
della scuola e sul registro delle
comunicazioni dei docenti
Il monitoraggio e i risultati
(Check)
Descrizione delle azioni di
monitoraggio
Somministrazione di questionari
iniziali per il rilevamento dei
bisogni
Rilevamento in itinere del numero
di docenti e personale ATA
partecipanti ai diversi corsi di
formazione proposti
Somministrazione di un
questionario di soddisfazione
Rilevamento del numero di alunni
delle seconde classi che hanno
migliorato il proprio livello di
apprendimento (prove Invalsi e
127
esiti finali)
Target Partecipazione dei docenti (60%)
Note sul monitoraggio Il monitoraggio considererà :
l’efficacia,
i tempi
l’ interesse
il reale coinvolgimento dei docenti
Il riesame e il miglioramento
(Act)
Modalità di revisione delle azioni
Criteri di miglioramento Si verificherà se il progetto viene
svolto nel suo pieno potenziale. In
particolare:
-se le azioni sono in linea con gli
obiettivi
-se le azioni vengono sviluppate
nei tempi previsti
-l’eventuale necessità di una
nuova taratura in ordine ad
obiettivi, tempi e indicatori
Descrizione delle attività di
diffusione dei risultati
Pubblicazione dei risultati del
monitoraggio sul sito web della
scuola e sul registro delle
comunicazioni dei docenti
Socializzazione dei risultati nei
diversi Organi Collegiali
( Collegio dei docenti , Consigli
di classe, Consiglio d’Istituto per
la componente genitori))
Note sulle possibilità di
implementazione del progetto
Considerando la corrispondenza
tra le competenze professionali
apprese attraverso la formazione e
la ricaduta a cascata sulle attività
di insegnamento, si ritiene che ci
siano buone possibilità di
implementazione, perchè le
attività di sperimentazione si
correlano con specifiche azioni già
deliberate nel POF.
Piano attività personale ATA
128
6.0 INFORMAZIONI GENERALI
COMODATO D’’USO LIBRI DI TESTOAnche per quest'anno scolastico è possibile usufruire del servizio gratuito di comodato d'uso dei libri di testo presentando domanda su apposito modello disponibile presso l’Ufficio di Segreteria Didattica. Gli allievi beneficiari , individuati grazie ad una graduatoria formulata tenendo conto del 'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) fino a coprire la completa disponibilità dell'Istituto, saranno tenuti alla corretta manutenzione dei libri, assicurandone la restituzione alla scuola al termine del proprio percorso didattico o,immediatamente, in caso di ritiro/trasferimento ad altra scuola.
REGISTRO ELETTRONICOL’ISISS G.B.NOVELLI ha attivato anche per quest’ anno scolastico 2015/2016 un servizio informatizzato: il “Registro elettronico”. La fruizione del “Registro elettronico” da parte dei genitori,consentirà agli stessi una informazione quotidiana relativamente alla situazione scolastica (assenze,profitto,ecc.) dei propri figli.
DATO IL CARATTERE DINAMICO DEL POF, ESSO POTRA’ ESSERE IN PARTE RIDISEGNATO A SECONDA DELLE ESIGENZE CHE VIA VIA SI MANIFESTERANNO.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Nel corso dell’anno scolastico saranno somministrati questionari di valutazione ed autovalutazione ai docenti – genitori – alunni – personale ATA per avere informazioni ed indicazioni utili a migliorare la qualità dell’offerta formativa ed essere sempre più rispondenti alle esigenze ed alle aspettative della collettività.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa EMMA MARCHITTO
INDICEDATI SULLA SCUOLA
CAPITOLO I - CONTESTO E RISORSE
1.2 POPOLAZIONE SCOLASTICA
1.2 TERRITORIO E CAPITALE SOCIALE1.2.a LA STORIA DELLA SCUOLA1.2.b CONTESTO SOCIO-ECONOMICO CULTURALE E FORMATIVO DELLA SCUOLA1.3 RISORSE STRUTTURALI E MATERIALI
CAPITOLO II - VISION E MISSION DELLA SCUOLA
2.1 LINEE DI INDIRIZZO2.2 MISSION2.3 FINALITA’ FORMATIVE 2.4 INDIRIZZI DI STUDIO
CAPITOLO III - PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE
129
3.1 CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE3.1.a STESURA DEI PERCORSI FORMATIVI a.s. 2015-20163.1.b METODI E MEZZI3.1.c VERIFICA E VALUTAZIONE3.2 CREDITO SCOLASTICO3.6.a INCLUSIONE3.6.bINTERCULTURA 3.7 CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO3.7.a CONTINUITÀ3.7.b ORIENTAMENTO
CAPITOLO IV –PRATICHE GESTIONALE E ORGANIZZATIVE
4.1ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA4.1 a ORIENTAMENTO STRATEGICO PRIORITARITA’ E TRAGUARDI EX SEZIONE 5.1 DEL RAVOBIETTIVI DI PROCESSOPROGETTI E CONCORSI4.1b ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA4.2 SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE4.3 INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE4.2 SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE4.3.b COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE5.0 FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO6.0 INFORMAZIONI GENERALI
130