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giuseppina-bernasconi
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Metodo baconiano;
Metodo galileiano;
Metodo cartesiano.Bacone Galileo
Cartesio
I dati sono ordinati nelle TABULAE
Presentiae
Absentiae
Graduumconsentono
la VINDEMIATIO
cui fanno riferimento gli ESPERIMENTI
in particolare
l‘ EXPERIMENTUM CRUCIS
le ISTANZE
cui si giunge a
la FORMA
sono
aiuti per l’indagine
consiste inSCHEMATISMUS LATENS PROCESSUS LATENS
Il metodo induttivo baconiano, (procedimento che va dal particolare all’universale) prende le mosse dall’esperienza, ordinata e rielaborata in modo
rigoroso. Tutte le osservazioni che gli uomini hanno raccolto sui fenomeni naturali sono ordinati mediante
tre tavole.
• Tavola della presenza. Registra ed enumera la presenza del fenomeno in una varietà di casi e
situazioni.
• Tavola dell’assenza. Raccoglie ed enumera i casi e le situazioni in cui il fenomeno non si manifesta.
• Tavola dei gradi. Descrive e registra le variazioni di grado, cioè l’aumento e la diminuzione di una
qualità in uno stesso corpo, e nel confronto tra corpi diversi.
Schema
L’uso delle tavole è solo la premessa del vero e proprio processo induttivo. Esso
permette di evitare ipotesi errate. Ma questo non basta. Bisogna giungere a qualche
affermazione. Si tratta, dice Bacone, della vindemiatio, cioè della formulazione di una
prima ipotesi.
Tale ipotesi è ancora provvisoria. Allora Bacone suggerisce degli aiuti all’indagine
(istanze). Oltre alle istanze, sono importanti gli esperimenti, cioè le esperienze
predisposte ed adattate a precise finalità. Tra gli esperimenti, quello più importante è l’experimentum crucis che permette di
scegliere l’ipotesi giusta. Schema
Al termine di questo procedimento, l’indagine dovrebbe condurre all’individuazione della forma. La forma è il principio costituivo di una realtà. Essa è, in primo luogo, la struttura e composizione interna di
un corpo (schematismus latens).
In secondo luogo, la forma è processus latens, il processo che riguarda sia la sua generazione che la
sua trasformazione.
Sommario
IL METODO
è fondato su
SENSATE ESPERIENZE
sono prodotte da
OSSERVAZIONI
che consentono
LA REGISTARZIONEESATTA DEI
DATI EMPIRICI
MISURAZIONI
sono
LA TRADUZIONEQUANTITATIVA DEIDATI OSSERVATI
NECESSARIEDIMOSTRAZIONI
si avviano con
L’IPOTESI
conduce
a
rimandano al
CIMENTO
convalida
da cui si deducono
PROPRIETA’ E RELAZIONI
verifi
ca
Le basi del metodo sono l’esperienza sensibile e le rigorose deduzioni condotte dal ragionamento umano.
All’osservazione dei fenomeni si accompagna la loro misurazione.
Dei fenomeni osservati e misurati si cerca una spiegazione teorica, a partire da un’ipotesi. Dall’ipotesi iniziale si deducono, mediante dimostrazione matematica,
determinate proprietà e relazioni che si dovrebbero evidenziare nei fenomeni a cui si riferisce l’ipotesi.
Le proprietà e le relazioni dedotte dall’ipotesi iniziale devono essere verificate mediante esperimento, in presenza di
condizioni date, opportunamente predisposte e controllate (cimento).
Dove il cimento è positivo, si può formulare la legge scientifica; se invece risulta negativo, bisogna riconsiderare tutti i dati
osservati.
Sommario
LE REGOLE DEL METODO
sono
L’EVIDENZA
è
ACCETTAREPER VERO
solo ciò che è
CHIARO DISTINTO
L’ANALISI
è
DIVIDEREUN PROBLEMA
negli
ELEMENTICOSTITUTIVI
LA SINTESI
è
RICOMPORREGLI ELEMENTI
secondo
UN ORDINERAZIONALE
L’ENUMERAZIONEE REVISIONE
PERCONTROLLARE
L’ANALISI LA SINTESI
Cartesio ritiene che per “ben guidare” il processo conoscitivo occorra rispettare quattro regole
fondamentali.
La prima è la regola dell’evidenza: accogliere idee chiare e distinte;
La seconda regola è quella dell’analisi: dividere un problema complesso nelle sue parti
più semplici;
La terza è quella della sintesi: ricomporre gli elementi secondo un ordine razionale;
La quarta è quella dell’enumerazione e divisione: controllare l’analisi e la sintesi
effettuate.