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I° sessione – 4 ottobre 2013 Graziano Tullio

Le dinamiche relazionali, group working e cooperative learning 1 parte

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Laboratorio realizzato con il contributo dell'Iniziativa Laboratori dal Basso, azione della Regione Puglia cofinanziata dalla UE attraverso il PO FSE 2007-2013 Finanziato da ARTI Puglia, il corso gratuito “Lavorare in gruppo? Un’impresa! Un'impresa!: Conflitti, comunicazione e cooperazione per l'impresa sostenible” mira a fornire le competenze per migliorare l’efficienza del lavoro di gruppo e garantire la sostenibilità di un progetto imprenditoriale nel lungo periodo. A promuoverlo l'Associazione VulcanicaMente , già attiva a livello locale ed europeo. Il primo modulo di 5 moduli "Le dinamiche relazionali, group working e cooperative learning" ha visto la partecipazione del trainer Graziano Tullio, esperto in team building e comunicazione efficace. Venerdì 4 ottobre ore 15-18, sabato 5 ottobre ore 10-18 presso Manifatture Knos a Lecce. www.vulcanicamente.it

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Page 1: Le dinamiche relazionali, group working e cooperative learning 1 parte

I° sessione – 4 ottobre 2013Graziano Tullio

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Processi di base del gruppo:

- Interconnessioni cercate- Interconnessioni non volute- Creazione di “nodi” -Spirito d’iniziativa non omogeneo - Emersione del/i leader/s- Individuazione delle strategia-Miglioramento o peggioramento del sistema a seconda delle azioni dei suoi membri- Partecipazione collettiva: chi non agisce crea il “framework”

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Processi di base del gruppo:

- Necessità di ascoltare i consigli- Scelta delle voci da ascoltare- Scelta del momento in cui agire o prendere posizione (fare le cose assieme non significa fare le stesse cose allo stesso momento!)- Mettersi in posizioni scomode- Farsi vedere in posizioni scomode

- Lavorare in gruppo comporta sempre un certo livello di scomodità

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LAVORO DI GRUPPO:

DEFINITE IL LAVORO DI GRUPPO!

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LAVORO DI GRUPPO:Processo dinamico e coordinato di più persone

orientate a far emergere ed utilizzare le risorse individuali e di gruppo tenendo conto dei punti di debolezza e valorizzando i punti di forza di ognuno per il raggiungimento di un fine condiviso.

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Cosa rende un gruppo di lavoro efficace e sostenibile?

La capacità di riconoscere, analizzare e valorizzare la componente personale e relazionale che costituisce il gruppo.

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CHI SEI?

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- Se fossi un oggetto

- Una cosa che ti dà fastidio

- Per cosa saresti famoso e staresti sulla copertina del Times come uomo dell’anno

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Il lavoro di gruppo poggia in via preliminare sulla conoscenza a padronanza della dimensione personale, in quanto è con quella che entriamo nel gruppo.

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- grado di creatività ed espressione del sé

- demarcazione dei limiti, rapporto con la negatività e con il rischio

- le aspirazioni, lo slancio professionale, la “vision” Graziano Tullio - laboratori dal basso

Elementi fondamentali della dimensione personale:

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GRUPPO

Professionale

Sociale

PersonaleGraziano Tullio - laboratori dal basso

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Da cosa dipende l’efficacia del lavoro di gruppo?

dall’abilità di percepire, comprendere e gestire i valori propri e altrui attraverso azioni che tengano conto dei livelli emotivi della relazione.

Si tratta di armonizzare la dimensione cognitiva e quella affettiva, le comunicazioni con le emozioni.

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Le 5 competenze di base del lavoro di gruppo 1 Consapevolezza di sé: riconoscimento delle proprie

emozioni, dei punti di forza e di debolezza.

2 Padronanza di sé: controllare le proprie reazioni.

3 Motivazione: spinta interiore alla realizzazione sul lavoro.4 Empatia: comprensione degli stati emotivi e dei

significati cognitivi altrui.

5 Abilità sociali: abilità nell’indurre risposte desiderabili negli altri.

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1. Consapevolezza di séconoscenza dei propri stati interiori,

preferenze, risorse e intuizioni:

Consapevolezza emotiva: riconoscimento delle proprie emozioni (compreso lo stress)

Consapevolezza degli effetti delle emozioni

Autovalutazione del bilancio delle competenze: conoscenza dei propri punti di forza e dei propri limiti

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bilancio della competenze 1Orientamento al successo e all’autorealizzazione

Soggetto tenace, con le idee chiare e determinato a fare bene e che pertanto è portato ad ottenere ottimi risultati.

Non si tratta di una spinta competitiva e egocentrica, ma di un persistente bisogno di vivere secondo criteri di rendimento elevato.

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bilancio della competenze 2Autostima

La valutazione che ognuno ha di se stesso. Indica il valore che si attribuisce in base allo scarto tra il

“sé ideale” e il “sé percepito”, ossia tra il come ci percepiamo e il “come vorremmo essere”.

L’autostima è correlata alle diverse aree della nostra vita. Se riusciamo bene nelle aree e attività a cui attribuiamo una maggiore importanza la nostra autostima sarà più elevata che se riusciamo bene in quelle che consideriamo meno importanti.

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bilancio della competenze 3Apertura mentale/flessibilità

Soggetto che ricerca nuove esperienze evita la routine. Vive in modo sereno il non conosciuto e non si spaventa dai fattori di rischio.

È spesso una persona creativa e innovativa. Accetta le situazioni complicate e trova stimoli dalla situazioni ambigue e confuse.

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bilancio della competenze 4Perseveranza

Forte senso del dovere Entra facilmente in competizione con se stesso.

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bilancio della competenze 5Perspicacia

Capacità di cogliere velocemente le connessioni tra eventi o fattori non palesemente legati tra loro.

Capacità di visualizzare velocemente il problema o la sua soluzione.

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Le 5 competenze di base del lavoro di gruppo 1 Consapevolezza di sé: riconoscimento delle proprie

emozioni, dei punti di forza e di debolezza.

2 Padronanza di sé: controllare le proprie reazioni.

3 Motivazione: spinta interiore alla realizzazione sul lavoro.4 Empatia: comprensione degli stati emotivi e dei

significati cognitivi altrui.

5 Abilità sociali: abilità nell’indurre risposte desiderabili negli altri.

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2.Padronanza di sé

Autocontrollo: dominio delle emozioni e degli impulsi distruttivi.

Adattabilità: flessibilità nel gestire il cambiamento.

Innovazione: capacità di sentirsi a proprio agio e di avere un atteggiamento aperto di fronte a idee, approcci e informazioni nuove.

Ottimismo: costanza nel perseguire gli obiettivi nonostante ostacoli e insuccessi.

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3.Motivazione

Fattori che influenzano la motivazione ad un lavoro di gruppo:

ObiettivoSfidaResponsabilitàCrescitaLeadershipSpirito di squadra

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L’analisi della sfera cognitiva e delle competenze personali è fondamentale per:

considerarsi persone prima che lavoratori considerare l’uomo dietro il collega.

L’analisi di questi primi tre elementi di base del lavoro di gruppo è fondamentale per sviluppare empatia, il fattore principe del lavoro di gruppo.

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4.Empatia

Processo composto di capacità cognitive ed emotive che consente una profonda comprensione dell’altro.

Comporta la consapevolezza dei sentimenti, delle esigenze e degli interessi altrui.

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4.Empatia

Comprensione degli altri: percezione dei sentimenti e delle prospettive e delle preoccupazioni altrui

Assistenza: anticipazione, riconoscimento e soddisfazione delle esigenze altrui

Promozione dello sviluppo altrui: percezione delle esigenze di sviluppo degli altri e capacità di mettere in risalto e potenziare le loro abilità

Sfruttamento della diversità: saper coltivare le opportunità offerte da persone di diverso tipo

Consapevolezza politica: saper leggere e interpretare le correnti emotive e i rapporti di potere in un gruppo.

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5.Abilità socialiComportano abilità nell'indurre risposte desiderabili negli altri

Comunicazione: invio di messaggi chiari e convincenti

Collaborazione e cooperazione: capacità di lavorare con altri verso obiettivi comuni

Leadership: capacità di ispirare e guidare gruppi e persone

Catalisi del cambiamento: capacità di iniziare o dirigere il cambiamento

Influenza: impiego di tattiche di persuasione efficienti

Costruzione di legami: capacità di favorire e alimentare relazioni utiliGestione del conflitto: capacità di negoziare e risolvere situazioni di

disaccordoGraziano Tullio - laboratori dal basso

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The Johari Window modello dell’interazione interpersonale.

Known to Self Not Known to Self

Known to Others OPEN BLIND

Not Known to Others HIDDEN UNKNOWN

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Quanto più si portano informazioni sull’OPEN quadrant, più si crea una situazione di win-win in quanto la conoscenza condivisa migliora le relazioni.

Ovviamente questa è una grande sfida: si corrono dei rischi:

1) dal passare dall’HIDDEN all’OPEN 2) dal passare dal BLIND all’OPEN3) In qualsiasi caso per problemi di comunicazione

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Ma anche quando non ci sono questi problemi e il passaggio di informazioni va a buon fine, il solo fatto di rivelare qualcosa è una sfida che può essere letta secondo lo schema “win-loose”

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CHI SEI?

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L’identità personale e l’identità di gruppo Nell’incontro di gruppo lo svolgimento di un’attività implica che le persone dovranno adattarsi alla situazione e quindi operare un cambiamento, anche minimo,di una o più caratteristiche personali.

Per questo è importante conoscere le proprie caratteristiche in modo affrontare il loro cambiamento e il loro uso con coscienza e controllo….

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L’identità personale e l’identità di gruppo ….una persona mite può

diventare aggressiva, uno che parla molto può

diventare taciturno.

Oppure possono accadere fenomeni del genere:

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