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POR PUGLIA 2000/2006 Lavorare in sicurezza – informazione e sensibilizzazione sulla sicurezza sul lavoro – percorsi di sicurezza

NELLA NOSTRA PROVINCIA CI SONO REALTA’ PRODUTTIVE, COME IL

SETTORE DELLE COSTRUZIONI, IN CUI LE CONDIZIONI DI LAVORO

SONO SPESSO INQUIETANTI A CAUSA DELLA PRECARIA

ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E DEL MANCATO RISPETTO DELLE

REGOLE DA PARTE DEGLI ADDETTI AI LAVORI. CONTINUIAMO A

CHIEDERCI COME MAI NONOSTANTE NUMEROSI APPELLI E I

NUMEROSI CONTROLLI DIRAMATI SU TUTTO IL TERRITORIO DA PARTE

DEGLI ORGANI DI VIGILANZA, IL FENOMENO DELLE MORTI SUL LAVORO

CONTINUA A VERIFICARSI IN TUTTA LA SUA TRAGICITA’. E COME MAI

QUESTO DRAMMATICO DESTINO HA STRONCATO ANCHE LE VITE DI

TANTI SALENTINI. LE SITUAZIONI DI ILLEGALITA’ CHE SEGUIRANNO

DEVONO FARCI SERIAMENTE RIFLETTERE.

Nel Salento si lavora ancora così

fonte: ASE RLST Lecce


Rischio di caduta dall’alto - PONTEGGI -

Il ponteggio è irregolare, montato male e non ancorato all’edificio (violaz. art.16,20,23,24 DPR 164/56). Gli operai salgono/scendono dal ponteggio attraverso una scala esterna poggiata su esso. Mancano le scale di collegamento ai piani del ponteggio. (violaz. art. 38 DPR 164/56)

NO

Il ponteggio è irregolare, montato male e non ancorato all’edificio (violaz. art. 16,20 DPR 164/56). Sono utilizzati come ponti ,in modo improprio, dei tavoloni (violaz. art 19 DPR 164/56); Mancano alcune componenti tra cui le tavole ferma – piede (violaz. art. 24 DPR 164/56)

NO


PARAPETTI

L’ operaio evidenziato è gravemente esposto a caduta dall’alto a causa della totale assenza di parapetti di protezione (violaz. art.26,27 DPR 547/55);Non è stato effettuato il montaggio del ponteggio(violaz. art.16 DPR 164/56);Gli operai non utilizzano i dispositivi di protezione individuale(D.P.I.) (violaz. art.41,42,43,44 DLG 626/94)

Sul ponte evidenziato, disposto tra due impalcature, erano costretti a fare gli equilibristi alcuni operai a 40 m di altezza ed a 40°C. Grazie al tempestivo intervento degli RLST sono stateripristinate le condizioni di sicurezza facendo rimuovere immediatamente il ponte.(violaz. art.27 DPR 547/55)

NO

NO


Nonostante l’altezza tra i due piani di lavoro sia superiore ai 2m , non sono installati i parapetti di protezione (violaz. art. 26,27 DPR 547/55);

Gli operai non indossano gli elmetti protettivi (violaz. art. 41,44 D.LGS 626/94);

ATTREZZATURE IRREGOLARI

La sega circolare è sprovvista dell’apposita protezione. La distanza tra lama e coltello divisore e ben superiore ai 3 mm previsti per legge. (violaz. art. 109 , DPR 547/55)

NO

NO


Il cavo raffigurato a sinistra e privo di chiusura auto bloccante, quindi espone gli operai a caduta di materiale dall’alto. (violaz. art.172 , DPR 547/55)NO

Utilizzo improprio di scale irregolari perché prive di:

dispositivi antisdrucciolevoli all’estremità inferiori dei due montanti;

Ganci di trattenuta o appoggi antisdrucciolevoli all’estremità superiori;

(violaz. art.18 , DPR 547/55)

NO

La molazza è priva di protezione e non è appositamente protetta da copertura , sotto il raggio d’azione della gru. (violaz. art.9 DPR 164/56)

NO


Dispositivi di protezione individuale (D.P.I.)Sono tutte quelle attrezzature destinate ad essere indossate e tenute dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciare la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo. (art. 40 , c. 1 D. LGS 626/94)

Obblighi dei datori di lavoro (art.43 , D. Lgs 626/94);

Il datore di lavoro ha sempre l’obbligo di fornire i DPI ai propri dipendenti, garantendone efficienza ed igiene e fornendo ogni informazione sul loro utilizzo.

Obblighi dei lavoratori (art. 44 , D. Lgs 626/94);

I lavoratori si sottopongono al programma di formazione ed addestramento organizzato dal datore di lavoro e inoltre:

utilizzano i DPI messi a loro disposizione;

hanno cura di essi e non vi apportano modifiche di propria iniziativa.


CASCO DI PROTEZIONE Deve essere obbligatoriamente utilizzato: negli ambienti dove esiste pericolo di caduta dall’alto o di urto con elementi pericolosi(sopra e sotto i ponteggi);

nei pressi dei luoghi di carico e scarico di materiali con apparecchio di sollevamento( gru, montacarichi,……);

nei pressi dei luoghi in cui si armano e disarmano strutture;

I caschi di protezione devono essere usati da tutto il personale, compresi datori di lavoro, tecnici e visitatori

GUANTI

Devono essere utilizzati: negli ambienti di lavoro e presso le lavorazioni o le macchine dove esiste pericolo di lesione alle mani;

nei pressi di macchine per la lavorazione del ferro;

nei pressi dei luoghi di saldatura.


CUFFIE ANTIRUMORE

Devono essere utilizzate : negli ambienti di lavoro o in prossimità delle operazioni dove la rumorosità raggiunge un livello sonoro tale da costituire un rischio di danno all’udito

SCARPE ANTINFORTUNISTICHE

Devono essere utilizzate : dove si compiono lavori di carico e scarico di materiali pesanti;

dove sostanze corrosive potrebbero intaccare il cuoio delle normali calzature;

quando vi è pericolo di punture ai piedi(chiodi, trucioli metallici);

nei pressi di macchine per lavorazione del ferro e saldatura.


MASCHERA ANTIPOLVERE

Deve essere utilizzata: negli ambienti di lavoro dove vi è pericolo di inalare elementi nocivi sottoforma di gas, polveri o fumi;

nei pressi dei luoghi dove si effettua la levigatura dei pavimenti.

OCCHIALI PROTETTIVI Devono essere utilizzati:

mentre si effettuano saldature;

durante lavori con scalpellino;

durante operazioni di taglio del legno(con la sega circolare);

durante operazioni con la macchina taglia-tufi;

nei luoghi in cui sono impiegati materiali caustici


CINTURE DI SICUREZZA O IMBRACATURE

Devono essere utilizzate sempre nei lavori ad alta quota quando si è di fronte ad un elevato rischio di caduta dall’alto. Vanno ancorate ad una parte stabile ell’impalcatura o della struttura;

SEGNALETICA DI SICUREZZA

A sinistra è raffigurato il cartello di cantiere generico che va messo all’ingresso del cantiere. E’ però preferibile utilizzare i singoli segnali posizionati opportunamente nei luoghi specifici, non concentrati all’ingresso del cantiere.

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