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GIOTTO, LEONARDO, MICHELANGELO e CARAVAGGIO: TESTIMONIANZE DI FEDE NELL’ARTE
GIOTTO
MICHELANGELO
LEONARDO
CARAVAGGIO
Dopo il lungo periodo di sviluppo e diffusione dell'arte bizantina, nella quale la realtà era stata sostituita da forme e figure simboliche, la cui dimensione era strettamente correlata con l'importanza dei singoli personaggi rappresentati,
che si stagliavano su un elegante e prezioso
fondo oro, alla fine del ‘200 compare e si
impone un personaggio che cambierà, in
maniera sostanziale, il modo di rappresentare soggetti ed ambiente:
Giotto. Duccio di Boninsegna - Siena
Giustiniano e la corte – Ravenna, S.Vitale
Tutti conoscono il nome di Giotto ma ben pochi ne conoscono le capacità e la forza innovativa della sua pittura. L'artista non dipinge simboli ma figure reali, rese plasticamente ed inserite in uno spazio tridimensionale. Con lui inizia la storia della pittura occidentale e le sue opere, a contenuto fondamentalmente religioso, ammaestreranno intere generazioni di fedeli, incapaci di leggere i testi sacri, disponibili, comunque, solo per il clero ed una ristretta cerchia di dotti.
GIOTTO:
Cappella degli Scrovegni -
Padova
dipinta tra il 1303 ed il 1305.
Giotto – Scrovegni - Natività
Giotto – Scrovegni – Fuga in Egitto
Giotto – Scrovegni - Ingresso a Gerusalemme
Giotto – Scrovegni – Ultima cena
Giotto – Scrovegni – Bacio di Giuda
Giotto – Scrovegni – Crocifissione
Giotto – Scrovegni – Compianto su Cristo morto
Giotto – Scrovegni - Pentecoste
Giotto – Scrovegni – Risurrezione e noli me tangere
Giotto – Scrovegni – Giudizio universale
Michelangelo – Sistina – Giudizio universale
Affreschi ad Assisi - Basilica superiore - Fine ‘200 – inizio ‘300
Francesco che dona il mantello a un povero – Giotto … o Pietro Cavallini?
Forse è una delle diverse opere realizzate ad Assisi dal romano Pietro Cavallini, ma attribuite spesso a Giotto (vedi libro del restauratore Zanardi con prefazione di Zeri)
Giotto - Predica davanti ad Onorio III
Giotto – Basilica superiore di Assisi - Predica agli uccelli
Giotto – Crocifisso, Tempio Malatestiano, Rimini, 1299
La cappella Bardi (sviluppo) è la prima a destra della Cappella Maggiore della basilica di Santa Croce a Firenze. Contiene un ciclo di pitture a secco su parete di Giotto, databile
al 1325 circa e dedicato a san Francesco d'Assisi.
Giotto, Esequie di san Francesco - Cappella Bardi - Basilica di Santa Croce a Firenze. databile al 1325 circa e dedicato a santi Francesco d'Assisi.
Giotto - Esequie di san Francesco - Cappella Bardi basilica di Santa
Croce a Firenze. databile al 1325 circa e dedicato a santi Francesco d'Assisi.
Nel Rinascimento l'arte italiana conquisterà un primato assoluto, nel panorama europeo, superando l'esperienza gotica.
Molti sono gli artisti che, ispirandosi idealmente alla tradizione classica, creeranno opere straordinarie, ancora legate, spesso, a temi religiosi, con una parentesi legata al neoplatonismo della seconda metà del ‘400, magistralmente interpretato dal Botticelli, che si concluderà con la veemente predicazione del
Savonarola ed il tragico rogo dello stesso.
Botticelli – Nascita di Venere, 1482 1485 circa.
Noi prenderemo in esame due grandi geni dell'arte operanti nel tardo ‘400 e nel ‘500: Leonardo e Michelangelo, il primo legato al famosissimo
cenacolo ed il secondo agli affreschi della Sistina ed alle pietà.
Leonardo – Ultima cena, 1494-1498, Refettorio di Santa Maria delle Grazie, Milano - Tempera grassa su intonaco - 460×880 cm
Leonardo – Ultima cena
Dettagli dopo il restauro
Leonardo - Sant'Anna, la Vergine e il Bambino con l'agnellino - olio su tavola, 1510-1513 circaMuseo del Louvre di Parigi.
Vergine delle rocce - 1483-1486, Museo del Louvre di Parigi.
Leonardo – Ultima cena, 1494-1498 - I PROTAGONISTI
L'Ultima cena, copia del dipinto di Leonardo da Vinci nel refettorio del santuario di Santa Maria delle Grazie, è un'opera attribuita nel 1735 a
Cesare da Sesto, bottega di Bernardino Luini, realizzata nel 1550 circa.
Una delle migliori copie d’epoca
MICHELANGELO BUONARROTI – Un gigante dell’arteIl Tondo Doni è un dipinto a tempera su tavola (diametro 120 cm) di Michelangelo, databile al 1503-
1504 circa e conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze. E’ l'unica opera, su supporto mobile, certamente compiuta dall'artista
Il Tondo Doni – Dettaglio della Sacra famiglia
La pietà del Vaticano databile al 1497-1499
Michelangelo - Cappella Sistina
Michelangelo - Giudizio Universale
La Creazione di Adamo è un affresco (280x570 cm) di
Michelangelo Buonarroti, databile al 1511 circa e facente
parte della decorazione della volta della Cappella
Sistina.
Michelangelo - Creazione di Eva
Masaccio - La Cacciata dei progenitori dall'Eden. Cappella Brancacci, Chiesa del Carmine a Firenze. 1424-1425
Michelangelo - Cacciata dal Paradiso terrestre, 1510
Michelangelo – Profeta Ezechiele, volta della Cappella Sistina
Michelangelo - Giudizio Universale – Cristo giudice
Giudizio Universale – San Bartolomeo
CARAVAGGIO, MAESTRO DELLA LUCE (1571-1610)
L'ultimo artista che prendiamo in esame è Caravaggio, un pittore del tardo ‘500 e dei primi anni del ‘600, esempio assoluto di genio e sregolatezza, profondamente religioso ma spesso non in linea con i dettami del Concilio di Trento e grande innovatore della pittura dell'epoca.
Le sue opere, fortemente realiste nei particolari, costruite con la luce che fa emergere i personaggi da un fondo bruno che annulla, il più delle volte, l'ambientazione e il paesaggio, sono una continua sfida alla Controriforma e al manierismo.
Le Madonne, non più idealizzate, sono donne del popolo, così come era Maria, ed in esse sono spesso riconoscibili delle famose cortigiane scelte come modelle dall’artista.Questo determinò il rifiuto di alcune opere da parte dei committenti e fece cadere nell'oblio, dopo la morte, il Caravaggio, riscoperto poi a metà del novecento (mostra dell'aprile 1951 a Milano) da critici illuminati come il Longhi. Da allora la fama dell'artista è via via cresciuta fino a farlo diventare uno dei pittori più amati dal pubblico.
Caravaggio - Bacchino malato - olio su tela, realizzato tra il 1593 ed il 1594 -
Galleria Borghese di Roma.Il Bacchino malato è stato quasi
sicuramente realizzato da Caravaggio presso la bottega di Giuseppe Cesari,
meglio conosciuto come il Cavalier d'Arpino.Secondo alcuni studiosi, sarebbe un autoritratto dello stesso Caravaggio
Caravaggio - Fanciullo con canestra di frutta - olio su tela realizzato tra il 1593 ed il 1594 -
Galleria Borghese di Roma.
Caravaggio - Bacco - olio su tela 95 cm × 85 cm, realizzato tra il 1596 ed il 1597 - Galleria degli Uffizi di Firenze.
Fu commissionato dal cardinal Francesco Maria Bourbon del Monte, ambasciatore
mediceo a Roma, committente e protettore del Caravaggio, per regalarlo a
Ferdinando I de' Medici
Caravaggio - I bari - olio su tela di 94 × 131 cm - realizzato nel 1594 - Kimbell Art Museum di Fort Worth, che lo ha acquistato nel 1987 a Zurigo da un collezionista privato
Caravaggio - Concerto (conosciuto anche come I musici ) - olio su tela (87,9x115,9 cm) - realizzato nel 1595- Metropolitan Museum of Art di New York.
Il quadro fu commissionato dal cardinale Francesco Maria Del Monte
Caravaggio - Canestra di frutta (nota anche con il nome antico di "Fiscella") - olio su tela di 31x47 cm - 1599 - Pinacoteca Ambrosiana di Milano.
L'opera venne commissionata dal cardinale Del Monte forse al fine di farne dono al Borromeo, infatti il dipinto è presente nella collezione del cardinale Federico Borromeo già nel 1607, probabilmente donatogli, durante il soggiorno romano, dal cardinal Del Monte, protettore del Caravaggio negli anni
romani
Caravaggio - San Francesco in estasi - olio su tela 92,5 cm × 128,4 cm - realizzato intorno al 1602 - Wadsworth Atheneum di Hartford (Connecticut) e fa
parte del Sumner Collection Fund.
Caravaggio - Riposo durante la fuga in Egitto - olio su tela 135,5 cm × 166,5 cm - realizzato tra il 1595 ed il 1596 - Galleria Doria Pamphilj di Roma.
Il dipinto è un cosiddetto "quadro da stanza", cioè un'opera realizzata per essere posta a ornamento di una dimora privata. Altri studiosi, invece, ipotizzano che il dipinto sia frutto della committenza del
cardinal Pietro Aldobrandini
Caravaggio - Sacrificio di Isacco, 1603, olio su tela 104,0×135,0 cm, Galleria degli Uffizi, Firenze.
E' il secondo Sacrificio di Isacco, secondo il biografo Giovanni Bellori, e il dipinto venne commissionato dal cardinale Maffeo Barberini, futuro papa Urbano VIII. I documenti dell'archivio Barberini raccolgono i
pagamenti effettuati al pittore, iniziati il 20 maggio 1603 e terminati l'8 gennaio 1604.Claudio Strinati ha però ipotizzato che il dipinto sia stato eseguito attorno al 1601.
E' una delle poche tele di Caravaggio in cui è presente il paesaggio sullo sfondo.
Caravaggio - Santa Caterina d'Alessandria - olio su tela (173x133 cm) realizzato nel 1598-1599 - Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid.
Il quadro faceva parte della raccolta del cardinale Francesco Maria Del Monte.
Caravaggio - Giuditta e Oloferne - olio su tela 145 cm x 195 cm, realizzato nel 1599 - Galleria nazionale di arte antica, Roma. Il dipinto fu commissionato dal banchiere Ottavio Costa, che lo
raccomandò caldamente ai suoi eredi nel suo testamento.
Caravaggio - Cappella Contarelli, nella chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma, 1599 - 1600. Prima opera, eseguita da Caravaggio, per una destinazione pubblica
Caravaggio - Vocazione di san Matteo - olio su tela 322 cm × 340 cm, realizzato tra il 1599 ed il 1600 - Cappella Contarelli, nella chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma. E' ispirato all'episodio raccontato in Matteo 9,9-13. Prima opera, eseguita da Caravaggio, per una destinazione pubblica e
primo dipinto visto da tutta la popolazione della città di Roma.
Caravaggio - Vocazione di san Matteo – (Dettaglio) realizzato tra il 1599 ed il 1600 - Cappella Contarelli, nella chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma.
Caravaggio - Martirio di san Matteo - dipinto a olio su tela 323 cm x 343 cm, databile al 1600-1601 - Cappella Contarelli della chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma. Dalla radiografia
sappiamo che Caravaggio compose tre diverse versioni del quadro. La scena si sviluppa concentricamente intorno alla figura del carnefice nell'atto di colpire il martire .
Caravaggio - Martirio di san Matteo – (dettagli) dipinto a olio su tela 323 cm x 343 cm, databile al 1600-1601 - Cappella Contarelli della chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma. Dalla
radiografia sappiamo che Caravaggio compose tre diverse versioni del quadro.
Caravaggio - San Matteo e l'angelo (La miglior ricostruzione pittorica digitale a colori
della prima versione del San Matteo)
San Matteo e l'angelo (Vecchia foto della prima versione) - La prima versione del dipinto, acquistata da Vincenzo Giustiniani, passò ai Musei di Berlino nel 1815 e fu distrutta verso la fine della seconda guerra mondiale nell'incendio della Flakturm Friedrichshain.
Caravaggio - San Matteo e l'angelo (ultima versione) - olio su tela 295 cm × 195 cm, realizzato nel 1602 - cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi, Roma. Due anni dopo aver dipinto le tele laterali per la cappella Contarelli, Caravaggio fu chiamato a concludere l'opera dipingendo anche la pala centrale raffigurante San Matteo e l'Angelo, da porre sopra l'altare della Cappella Contarelli.
CAPPELLA CERASI - Basilica di Santa Maria del Popolo – Roma.La Cappella Cerasi fu acquistata nel 1600 da monsignor Tiberio Cerasi, tesoriere di Papa Clemente VIII,
che commissionò ad Annibale Carracci la pala d’altare e a Caravaggio i dipinti sulle pareti laterali.
Caravaggio - Crocifissione di san Pietro - olio su tela 230x175 cm, realizzata tra il
1600 ed il 1601 - Cappella Cerasi di Santa Maria del Popolo.
Caravaggio - Conversione di San Paolo (o Conversione di Saulo) - olio su tela
230 cm x 175 cm, realizzato nel 1601 - Cappella Cerasi
Caravaggio - La Conversione di San Paolo (o Conversione di Saulo) - olio su
tavola di cipresso 237cm x 189 cm, realizzato tra il 1600 e il 1601.
Prima versione di proprietà della famiglia romana Odescalchi.
E’ chiamato anche Caravaggio Odescalchi per distinguerlo dall’altro dipinto sullo stesso tema, realizzato da Caravaggio, che si trova nella Cappella Cerasi della basilica di Santa
Maria del Popolo a Roma.
Caravaggio - Incredulità di san Tommaso - olio su tela di 107 × 146 cm, realizzato tra
il 1600 ed il 1601 - Bildergalerie di Potsdam.
Caravaggio - La Cena in Emmaus - olio su tela 139 ×195 cm, databile al 1601-1602 -
National Gallery di Londra.
Caravaggio - La Cena in Emmaus - realizzato nel 1606 - Pinacoteca
di Brera, Milano.
Caravaggio - Deposizione - olio su tela 300 cm × 203 cm, realizzato, tra il 1602 ed il
1604, - Pinacoteca Vaticana.
Caravaggio - Morte della Vergine - olio su tela 369 x 245 cm, realizzato tra il 1605 e il 1606 - Museo del Louvre, Parigi.
Caravaggio - Madonna dei palafrenieri olio su tela 292 x 211 cm, realizzato nel 1606 - Galleria Borghese di Roma.
Caravaggio - Madonna dei Pellegrini o di Loreto - olio su tela 260 x 150 cm, databile al 1604-1606 - Cappella Cavalletti della Basilica di Sant'Agostino a Roma.
Caravaggio - La Cena in Emmaus - olio su tela 141x175 cm, realizzato nel 1606 - Pinacoteca di Brera di Milano. Fu realizzato da Caravaggio a Paliano, Palestrina o a
Zagarolo, feudi dei suoi protettori Colonna, subito dopo essere scappato da Roma per l'assassinio di Ranuccio Tommasoni.
Caravaggio - Incoronazione di spine - olio su tela 127x165 cm realizzato probabilmente nel 1603
circa - Kunsthistorisches Museum di Vienna.Secondo il biografo di Caravaggio Giovanni Pietro
Bellori, una Incoronazione di spine venne eseguita per il protettore di Caravaggio, Vincenzo Giustiniani, e questo dipinto è ricordato nel 1638 nelle collezioni
Giustiniani. La sua datazione è controversa Caravaggio - Flagellazione di Cristo - olio su tela 286x213 cm, realizzato tra il
1607 ed il 1608 - Museo di Capodimonte di Napoli.
Caravaggio - Decollazione di San Giovanni Battista - olio su tela 361x520 cm, 1608 - Oratorio di San Giovanni Battista dei Cavalieri nella Concattedrale di San Giovanni a La
Valletta (Malta).
Caravaggio - San Gerolamo scrivente - Olio su tela 117 × 157 cm, 1608 - La Valletta, Malta, Concattedrale di San Giovanni. Quest'opera rappresenta una delle grandi tele
realizzate dal Caravaggio a Malta. L'artista, in segno di ringraziamento, ritrasse, nel volto del santo, il Gran Maestro dell'Ordine di Malta Alof de Wignacourt, che gli aveva prestato aiuto e
protezione.
Caravaggio - Seppellimento di Santa Lucia (e dettaglio) - olio su tela
408x300 cm, realizzato nel 1608 - Chiesa di Santa Lucia alla Badia, Siracusa.
Caravaggio - Adorazione dei pastori - olio su tela 314 × 211 cm, 1609 - Museo Regionale di Messina. L'opera venne eseguita durante il soggiorno di Caravaggio in Sicilia, in seguito alla sua fuga dalle prigioni di Malta.
Nel corso del suo soggiorno a Messina, Caravaggio ricevette dal senato della città l'incarico della realizzazione di una pala d'altare che avrebbe ornato l'altare maggiore della chiesa di Santa Maria della Concezione, retta dai padri Cappuccini.
Con quest'opera, il pittore inaugura il cosiddetto genere della Natività Povera
Caravaggio - Natività con i Santi Lorenzo e Francesco d'Assisi - olio su tela 268 cm × 197 cm, 1600? 1609?
Fu trafugato nella notte tra il 17 ottobre e il 18 ottobre 1969 dall'Oratorio di San Lorenzo a Palermo e non è stato mai più recuperato. Al momento del furto, anche grazie al restauro del 1951, era in condizioni di conservazione pressoché perfette.
Caravaggio - Davide con la testa di Golia - olio su tela 125x100 cm, realizzato tra il 1609 ed il 1610 - Galleria Borghese di Roma.Gli ultimi mesi di vita Caravaggio li passa a Napoli, dove l'artista si è trasferito nella speranza che gli venga presto accordata la grazia. Il David con la testa di Golia viene dipinto forse alla fine del 1609, e accluso alla domanda di grazia che Caravaggio invia al cardinale Scipione Borghese, il potente nipote di papa Paolo V. E a riprova dell'estremo atto di contrizione formulato dall'artista, sulla lama che il giovane stringe in pugno si leggono le lettere "H-AS OS", sigla che riassume il motto agostiniano "Humilitas Occidit Superbiam" (l'umiltà uccise la superbia). Il giovane David ha una espressione di umana compassione dipinta sul volto, e contempla la testa di Golia senza baldanza.
Non è nella toscana Porto Ercole che morì il Caravaggio, e non fu per malattia che il grande pittore si spense nel luglio 1610. Chiuse le celebrazioni per i 400 anni dalla morte, arriva da un professore dell'Università di Napoli, Vincenzo Pacelli, esperto del Merisi, uno studio, supportato da documenti dell'archivio di Stato e dell'Archivio Vaticano, che sposta nella laziale Palo il luogo della morte. Per Pacelli Caravaggio fu assassinato da emissari dei cavalieri di Malta con il ''tacito assenso della Curia Romana''.
DOVE E’ MORTO CARAVAGGIO?"Caravaggio morì a Palo laziale“ - la scoperta del professor Pacelli
Arriva dal docente dell'università di Napoli, esperto del Merisi, uno studio che sposta il luogo della morte dell'artista che non avvenne per malattia
ma fu assassinato da emissari dei cavalieri di Malta
Non tutti condividono questa teoria.
PER EVENTUALI APPROFONDIMENTI
GIOTTO: https://www.facebook.com/Dai.Bizantini.a.Giotto
IL RINASCIMENTO: https://www.facebook.com/IlRinascimentoItaliano
CARAVAGGIO: https://www.facebook.com/Caravaggio.maestro.di.luce
I link indicati sono riferiti a mie pagine facebook